INDAGINE SULLE FORCHE CAUDINE

Page 59

richiestissima ossidiana delle Eolie. 30, Un itinerario, perciò, che non difettava di antichità e di notorietà collegante con il minor sviluppo le opposte pendici, orientale cd occidentale del Taburno. Un percorso che schematicamente può distinguersi in tre sezioni, ascendente e discendente le estreme, di circa un paio di chilometri, ciascuna con una pendenza media compresa fra il 3~% ed il 60%; pianeggiante la centrale, con uno sviluppo a sua volta di circa un chilometro. Due catene di montagne strettamente ravvicinate e parallele il cui fondovalle si innalza da quota 350 a quota 850, dove divaricandosi appena e, quindi , riavvicinandosi le rispettive creste rocciose danno luogo ad un ampio e livellato pianoro: la Piana di Prata. Di configurazione in prima approssimazione ellittica, con l'asse maggiore di circa un chilometro ed il minore non eccedente la metà, è ancora attraversata nel mezzo, longitudinalmente, dalla prosecuzione del suddetto tratturo. Proprio in questa alta radura erbosa e ricca di fon ti il Di Cerbo ravvisò ulteriori concordanze con la narrazione di Livio, in particolare il preciso riferimento ad un campus her-

bidus aquosusque, per quem medium iter est. Sostanziale coincidenza, infine, pure nella seconda strettoia, lunga ed angusta quasi quanto l'opposta, tramite la quale st scendeva verso la piana di Montesarchio.

41. Maestosa mole del Mome Gaudello. visto dalla Piana di Praw 42. Sbocco sulla Piana di Prata del trauw-o p1-oveniente da Frasso Telesino


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.