LE FASI DELL'OPERAZIONE Operazioni di evacuazione precedenti ad ALBA (Alba NEO) Con il diffondersi di una situazione di anarchia, la situazione dei residenti stranieri nel Paese delle Aquile divenne ben presto rischiosa ed insostenibile. Pertanto, d'accordo con le autorità albanesi, nel mese di marzo 1997 le FA italiane si incaricarono dell'evacuazione dall'Albania di numerosi cittadini europei e non, su richiesta dei rispettivi governi amici (fig. 10). Le operazioni furono condotte da unità navali e da elicotteri italiani che sgomberarono con successo oltre 1.500 persone, 400 delle quali italiane, mentre le restanti provenivano da 40 diversi paesi tra i quali la Francia, l'Austria, il Regno Unito, la Germania, la Grecia, la Finlandia, I'OiaAda e molti altri ancora.
3 Marzo- "Alba-neo"
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Fig. 10
Immigrazione illegale Altro aspetto della crisi albanese fu il flusso di immigrazione clandestina che si riversò sull'Italia attraverso l'Adriatico. Da principio il fenomeno fu caratterizzato da un flusso di rifugiati che scappavano dal caos; alla metà di marzo, l'attività di immigrazione clandestina cadde sotto il controllo di bande criminali organizzate. Sulla base di accordi bilaterali tra le Autorità di governo itala-albanesi, si stabilf di procedere ad un controllo congiunto sulle attività illegali per l'emigrazione clandestina verso l'Italia e la Marina Militare italiana ricevette l'ordine di pattugliare le acque del basso Adriatico per il controllo dei traffici illeciti.
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