Quaderno di Scienze Politiche n. 1 2011

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QUADERNI DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE 1/2011

americano di base a Napoli, mentre la parte specialistica – marittima e aerea – sarà condotta rispettivamente da Northwood e da Ramstein. Il possibile correttivo, per dare a tutte le nazioni NATO una sufficiente voce in capitolo, sarà la rotazione dei comandanti tra i vari Paesi, cosa peraltro che rischia di far venir meno la spinta a fornire personale per riempire gli incarichi nei gradi bassi, con la conseguenza di avere una struttura “zoppa”, priva cioè di interi settori di competenza. Bisogna quindi che, in tal caso, si trovi una nuova formula che sostituisca la vertical slice in modo altrettanto efficace. Solo il futuro potrà dirci quale sarà la configurazione finale della struttura di comando, anche perché l’ultimo Concetto Strategico della NATO ha fissato due nuovi compiti per l’Alleanza: la guerra cibernetica e la difesa anti-missile. La loro delicatezza è tale che le nazioni dovranno fare attenzione a creare una struttura atta a prendere decisioni operative che non ledano gli interessi essenziali dei Paesi, in caso di situazioni critiche. Un rifiuto di impiegare i propri missili o i sistemi di contrasto cibernetico, in circostanze che impongano decisioni nell’arco di pochi secondi, sarebbe disastroso per la sopravvivenza stessa dell’Alleanza.


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