LA CAVALLERIA ITALIANA

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pisodio sicuramente più importante, anche per i risultati operativi che da esso scaturiscono, è quello di Pozzuolo del Friuli, nel quale si distingue la 11 Brigata, formata dai reggimenti "Genova" e "Novara". Lo scontro avviene dal 29 a l 30 ottobre; la ll Brigata, asserragliata in Pozzuolo del Friuli, le cui costruzioni costituiscono gli unici punti tattici in una zona tutta pianeggiante, si difende a lungo dagli assalti ripetuti dalle unità austro-germaniche. Sono effettuate anche alcune caric he che

riescono a respingere il nem ico, sempre sul punto di pe ne trat·e nelle postazioni difensive, impmvvisate nel paese. È una resistenza d ifficilissima, a causa dell'enorme sproporzione tra le forze della Brigata c quelle dell'avvct·sario che continuamente •·innova le sue avanguardie ed aggiunge un ità fresche; ma si •·esiste, putcon pet·dite gt·avissimc, fino alla sera del 30 ottob1·c. A questo punto il compito è assolto, dal momento c he la 3-' Armala è riuscita a passa re il Tagli a mento. 11 problc-

ma diviene ora quello di salvare i superst iti , cercando eli rompere l'accer·chiamcnto che è ormai completo per opet·a di almeno sette battaglioni nemici, appoggiati da nume.-ose mitragliatrici e artiglierie. Nel tenta tivo eli a prirsi un varco a sc iaboiate per ricongiungersi alle truppe am iche in dit·czionc del Tagliame nto, la lotta si fraziona in numerosi episodi e con fortune alterne. Quando, alla fine dello scontro, la II Brigata rientra nelle posizioni italiane, del le quasi mi lle ]ance c he il mattino del 29 si sono opposte al nemico, ne •·cstano meno di cinquecento. Agli Stenclat·di dci due reggimenti viene conferi ta la medaglia d'argento a l valor milita•·e; forse quella d'oro non avrebbe sfigurato, ma non viene concessa probabil mente pet· non dmat·care la differenza con coloro c he negl i stessi fra ngen ti hanno tenuto ben diverso comportamento. Pers ino i bolle uini avversari sono costretti ad amrnetter·e, padando della resistenza della II Brigata eli Cavalle ria, che s i è trattato di un fatto che comporla "consegue nze incalcolabili". Nell 'azione si segnalano in pa rticola re del reggimento "Genova" il tenente Carlo Castelnuovo delle Lanze, ferito mortalmente mentre, con la sua sezione mitr·agl iat.-ici, difende acl oltranza un'impot·tante sbarramento; il capitano Ettore Laiolo, caduto nell'azione di t·ipiegamcnto alla testa del suo 4° squadrone, l'ultimo a .-ipiegarc; il sergen te E lia Rossi Passavanti, gravemente fe rito nel tentativo di sa lvare il suo colonnello; a i tre viene assegnata la medaglia d'oro. Di "Novara" sono da ricordare le efficaci, ripetute caric he del 4° squad rone condotte da capitano Giannino Sezanne, che ristabiliscono la si tuazione, s ia pu re momentaneamente a causa dell'afilusso eli successive unità nemiche. Ma Pozzuolo del Friuli non è soltanto un episodio della tragedia di Caporctto. Le mille lance della 11 Briga ta eli Cavalleria sono andate incontro


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