IMMAGINI ED EVOLUZIONE DEL CORPO AUTOMOBILISTICO VOL I 1898-1939

Page 158

CAPITOLO

6

ri di alcuni protagonisti, si può ripercorrere il cammino di alcune di qu este unità, che fungeranno anche da portavoce per quelle che, non avendo avuto la fortuna di una «penna facile» al seguito, resteranno anonime, e potranno vedersi riconosciuti i propri meriti soltanto specchiandosi in quelli acquisiti dall'intero Corpo Automobilistico. (Da una memoria del maggiore Luigi Mennielli) La Seconda Officina Mobile Avanzata, impiantata ad Adua, a seguito dell'avanzata delle truppe della Somalia al comando di Graziani, dovette trasferirsi a Gimma, distante ben 1700 chilometri, con un'autocolonna di 120 mezzi carichi di materiali e macchinari, percorrendo con essi piste e sentieri appena tracciati e guadando fiumi. A Gimma vennero costruiti edifici in muratura per abitazioni, e ricoveri automezzi, nonché magazzini per le parti di ricambio per gli automezzi della colonna del generale Geloso i quali, per il fondo stradale accidentato, erano soggetti a frequenti inefficienze. Con l'arrivo dell'officina, giunse anche l'illuminazione elettrica per tutto il centro abitato, con l'utilizzazione di gruppi elettrogeni. Terminata la guerra fu anche impiantata una segheria per il taglio ditavolame pregiato per la costruzione dei mobili e infissi dei comandi e reparti che man mano s i ins tallavano nel territorio. ' Fu anche costruito un mulino p er la sfarinazione dei cereali. Altra impresa dell'officina fu l' a pprontamento di 100 autovetture «A rdita» che sarebbero state utilizzate da Graziani, in un'autocolonna di ispezione con a capo il Duca d'Aosta, per visitare, in un giro di 2000 chilometri, le miniere d'oro e di p la tino del GalloSidamo ed esaminare le possibilità di sfruttam ento della zona.

156

(Stralciando dal Diario Storico del· 107!? Autoreparto Autocarrette) Il107!? Autoreparto Autocarrette, con tutto il personale debitamente indottrinato su gli scopi della missione, partiva il 4 dicembre del 1935 da Napoli sul piroscafo «Calabria». Dopo un viaggio travagliato da tempeste, sostava il 9 dicembre a Porto Said. La traversata del Canale di Suez: un au tentico tripudio di saluti e di a uguri da parte di connazionali per tutta la lunghezza d ella s pond a. Il 14 sbarcava a Massaua e s i

attendava nell'accampamento di Campo di Marte. In una settimana giunsero le autocarrette e tutti i materiali occorrenti (quella di far arrivare gli uomini prima ancora dei mezzi per vivere e operare sarà una lunga costante nell' Esercito Italiano) e, il24 dicembre, una prima autocolonna effettuò un carico di viveri a Mahabar e Decameré: 22 ore di viaggio, tanto per assaggiare. Il 25, Natale, rancio speciale. Il 3 gennaio del'36 ogni sezione venne dotata di una mitragliatrice Breda montata su un' autocarretta, e nei giorni successivi vennero effettuate esercitazioni di guida: su qualsiasi tipo di terreno le autocarrette diedero risultati estremamente positivi, specie per l'efficacia degli ammortizzatori. 1113 il reparto venne trasferito a Corbaria, presso Decameré, dove si apprestarono le fortificazioni e i sistemi di vigilanza, usando i fasci di luce dei fari delle autocarrette per l'illuminazione esterna. Fino alla fine del mese vennero effettuate esercitazioni di guida che, per il par~icolare tipo di veicolo, erano necessarie anche a chi aveva lunga esperienza di guida. Intanto il107Qs i arricchiva di due nuove sezioni. · I primi 20 giorni di febbraio trascorsero in una s pasmodica attesa, con le truppe che fremevano in vista di un ordine di partenza che sembrava immediato. Finalmente, il23, partenza . Alla velocità di 12,5 km orari le autocolonne, partite da Corbaria, passando per Adi Ugri e Adi Qual à, giunsero il 24 ad Adua, d a dove caricarono munizioni per portarle ad Axum. Non lontano, sulle alture circostanti la piana di Selaclacà, le divisioni «Gavinana » e «XXI Aprile» stavano per dare inizio alla battaglia. Il 28, alle 13, la «Gavinana» era più avanti. Raggiunta anch'essa, un annuncio concitato: i mitrag lieri, in prima linea, non avevano munizioni sufficienti per la notte. Non importa, avanti! passa ndo dove era impossibile, abbattendo muretti, rovesciandosi e raddrizzandosi, le autocarrette raggiunsero e alimentarono la prima linea . Nei tre giorni seguenti, con una spola ininterrotta, vennero trasportati 4500 quintali di munizioni. «Le au tocarrette del Sten. Continisi legge nel diario- e di altre sezioni, provenienti da Axum, si fermano a quota 2140 per rifornire di munizioni la divisione «XXI aprile». Contemporaneam ente si ha notizia ch e alcuni batta glioni di fanteria sono a corto di munì-


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.