p. 21 ° Reggimento Genio: assegnata nel 1940 al 21 ° Reggimento Genio e consegnata al Vittoriano nel 1942 dal medesimo disciolto. q. 26° Reggimento Genio:
assegnata nel 1940 al 26° Reggimento Genio e consegnata al Vittoriano nel 1943 dal medesimo disciolto. r. 104 ° Battaglione Genio Pionieri "Torre": - assegnata sin dal 1922 al IV Raggruppamento Genio di C.A. e consegnata al Vittoriano nel 1986 dal disciolto Battaglione Genio Pionieri ''Torre'', ultimo custode; - insignita di i\tI.B.V.E. s. 1 ° Reggimento Genio Pontieri:
assegnata sin dal 19 33 al 1° Reggimento Genio Pontieri e consegnata nel 194 3 al Vittoriano dal medesimo disciolto. t. 2° Reggimento Genio Pontieri:
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assegnata sin dal 1883 al Reggimento Pontieri e Lagunari inquadrato nel 1° Reggimento del Corpo Reale di Artiglieria e consegnata al Vittoriano nel 1949 dal 2° Reggimento Genio Pontieri, ultimo custode; insignita di 3 M.B.V.M. e M.A.V.C.
Le memorie dell'Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio L'Istituto inizia il suo cammino nel 1902 e viene inaugurato il 13 febbraio 1906 - allora festa dell'Arma del Genio - con il nome di "Museo dell'Ingegneria Militare Italiana" e con sede nel maschio di Castel S. Angelo che il Cap. Mariano Borgatti, con l'appoggio del Col. Luigi Durand de la Penne, era riuscito a riportare al suo antico splendore. I lavori di restauro furono iniziati e condotti a termine dallo stesso Borgatti il quale si avvalse dei reparti del Genio di stanza in Roma. Il t.foseo iniziò subito a funzionare ed a farsi conoscere tanto che negli anni successivi (1907 e 1908) venne visitato piL1 volte dal Re d'Italia. Nel 1911, il Museo fu trasferito nelle Casermette di Urbano VIII, fabbricati situati entro la cinta pentagonale bastionata del castello. Questo perché ricorrendo il cinquantesimo anniversario di Roma Capitale, in Castel S. Angelo furono indette grandi mostre retrospettive. In tale momento il Museo assunse la denominazione di "Museo Storico del Genio Militare" e la nuova sistemazione venne inaugurata dal Sovrano il 13 febbraio 1911. Negli anni successivi, il Museo si andò sempre più arricchendo ed, in particolare, andava creandosi una pregevolissima raccolta di disegni e documenti per lo studio dell'architettura militare; ciò spinse il Gen. Borgatti a costituire, in seno al Museo, l'Istituto dell'Architettura Militare. Il Museo, anche nelle Casermette di Urbano VIII, fu meta di visite di studiosi nonché di personaggi illustri tra i quali i membri di Casa Savoia, il Re di Danimarca ed il Re del Belgio. 343