punto. di una diga in territorio eg1z1ano e di eseguire poi quelli di altri due sbarramenti del fiume proprio in territorio sudanese: a Gebel Aulia (l'odierna El Geteina) sul N ilo Bianco; ed a Senna r. più a sud. a circa 250 chilometn dal confine con I'Etiop1a, sul N ilo Azzurro. Per giustificare il ritorno al Cairo. ove tutti lo conoscono e sanno della sua pos1zione di Ufficiale italiano nchlamato 111servizio. gl1 basterà disporre di una licenza d1 convalescenza di sei mesi . «per postumi nervosi da colpo di sole>•. In tal modo il Capitano potra muoversi in Egitto e Sudan per così d1re alla luce del sole. non sotto mentite spoglie, sempre difficili da sostenere e da far accettare ad eventuali controlli oculati. Il 13 luglio 1935 l'avventura comincia. Da Mogadiscio. Sillavengo raggiunge prima Suez, sulla motonave «Saturnia~·. poi il Cairo, ove rientra nel suo vecchio ambiente di lavoro e mette a punto la propria copertura e l'organizzazione informativa. Quest''ultima assume il nome di ,,Rete K» informativa del Sudan. È composta dall ',,ag~nte K1 », il Tenente Colonnello di S.M. Ugo Buttà, che HCapitano Incontrerà al Cairo, senza conoscerne l'identità, come «professore universitario, geografo ed antropologo, investito di una mtssione per ricerche etnografiche lungo l'Alto Nilo••: è il coordinatore delle reti Egitto-Sudan: dall'<<agente K2" . lo stesso Capitano Sillavengo: dall' «agente K3», Franco P. di N .. responsabile per il Sudan dell'Ala Littoria, la Società di bandiera italiana di navigazione aerea di que1 tempi, I'Ailtalia di oggi: dall',<agente K4", Felice Augusto Chiapusso, Sergente pilota della Regia Aeronautica. che vola in Egitto e in Sudan sotto le mentite spoglie di pilota dell'Ala Littoria e che. a bordo di un piccolo j<Breda 30>•. svolge ufficialmente «servizi di collegamento e trasporto di personale isolato o .di pezzi di ricambio tra i varii scafi. E intanto tiene occhi ed orecchi bene spalancati>•: dall'«agente KS>'. Nicola Kartopulo, imprenditore greco. «uno strano tipo, un solitario che vive da trent'anni nel Sudan, ogni tanto scompare per cacciare leoni o feopardt, ... e che ha sempre bisogno di denaro»; dall'<<agente K6>>, «il vecchio Soliman Osman della Cabila dei Kurbab, un sudanese che ha servito nelle truppe eritree raggiungendo vi l'alto grado di sciumbasci. (sottufficlale equiparabile a maresciallo comandante di plotone) conseguendovi la croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia" e che vive ad Abu Hamed. importante stazione ferroviaria, nodo di scambio sulla linea ferrata tra Kartum e Wadi Haifa, al confine tra Egitto e Sudan: ed infine dall'<<agente K?», Bescir Abdallah el Kawawìr. an· ch'egli negro danubiano, ascari volontario nel li gruppo artiglieria da montagna eritreo, già conosc1uto dal Capitano Sillavengo, quando lavorava al Cairo, in casa di amici ove Bescir faceva il cameriere, poi ritrovato alla 2a Divisione Eritrea e da lu1 espressamente richiesto, per il nuovo incarico, al Capo Ufficio "1» del Comando Superiore. L'operazione dura sino al13 ottobre 1935..dieci giorni dopo lo scoppio delle ostilità tra l'Italia e l'Etiopia. E il periodo che il Cap1tano Sillavengo chiama ''i cento giorni di Bescir e del suo Guaitana''· "signore». l'appellativo con cui gli ascan si rivolgevano al loro supenore. Tutto si svolge regolarmente, pur se via via aumentano i rischi e la tensione. poiché anche l'lntell1gence Service inglese è operante in Eg1tto ed in Sudan, e diviene tanto più attento ed inquisitorio quanto più la situazione internazio· naie deteriora e precipita verso la guerra. Sillavengo. pur continuando a disegnare le prospettive delle dighe. impiega accortamente i propri agenti e raccoglie una serie di utili 1nformaz1oni.
Agen:G K4.
Ag ente K'5.
Agente K1 (il primo a d~stra).
Agente K7.
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N.Ho ~ iN'lco, .-.rt'. \9.;5
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