A destra in alto. Cartolina d'epoca. A destra in basso. l a dotazione co mpleta del bersagliere ciclista durante il primo confli tto mondiale (dal Museo della Guerra di Rovereto).
1'8" ciclisti. varcato l'lsonzo con i reggimenti di caval leria, insegu irono il nem ico fino a Savogna, San Pietro Menna e Rubbia. L'intendimento di impiegare i ciclisti a massa fu tentato a metà del 1917 allorché si r iunì • gran parte dei battaglioni ciclisti tra Bassano del Grappa e Cismon per operare lungo la Va l Sugana con obiettivo Pergine e Levico. L'azione non fu poi effettuata per molteplici motivi ed i battaglioni raggiunsero in bicicletta la conca di Feltre dalla quale. il 25 ottobre. si portarono in pianura per risalire le colonne delle unit à in ritirata dall'lsonzo, prendere contatto con l'avversario e ritardarne l'avanzata. Nei giorni della vittoria dell'ottobre dol 1918 i battag lion i ciclisti furono tutti assegnati alle Divisioni di cavalleria. unitamente ai bersaglieri delle cinque compagnie motomitrag liatrici. Superato il Piave ess i si slanciarono all'inseguimento del nemico e allo sfruttamento del successo e raggiunsero rapidamente i punti più avanzati dell'offensiva. fino al Ponte delle Alpi, a Gemona e a Cormons. Giova infine ricordare che le compagnie motomitragl iatrici di Vittorio Veneto, da tempo preparate in Lombardia a Tradate ed equ ipaggiate con motocarrell i Frera. dai quali poteva no effettuare azione di fuoco anche moviment o durante, debbono essere considerate quale idea origir:~ aria della successiva evoluzione dei bersagl ieri: la meccanizzazione. Troppo vasto e complesso fu il quadro delle operazioni alle qua li parteciparono i bersag lieri in quella lunga guerra perché se ne possa. in questa sede. tentare una descrizione particolareggiata. Citeremo qu indi. tra tanti combattimenti , solo il primo e l'ultimo.
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