I BERSAGLIERI

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tre battaglioni di bersaglieri: due formati da compagnie organiche tratte dai vari reggimenti ed uno composto da volontari. l primi due battaglioni, unitamente a quello già presente in Eritrea costituirono un reggimento che, affiancato da un reggimento di alpini, formò una Brigata sotto il comando del generale Antonio Baldissera, già Comandante di un reggimento bersaglieri. Il battaglione dei bersaglieri volontari ·f u invece assegnato al 1• reggimento «Cacciatori d'Africa>>. Non essendo stato possibile • ottenere la auspicata rivincita contro gli abissini che, pur numericamente molto forti, non accettarono il combattimento, il Corpo di spedizione rientrò in Patria. Rimasero in Eritrea il bat- glieri che vennero ordinati in due taglione di volontari e molti uffi- reggimenti: quattro battaglioni il ciali dei bersaglieri destinati alla primo e tre il secondo. Due batorganizzazione ed al comando taglioni del 1" reggimento, al codei reparti indigeni che s'anda- mando del colonnello Stevani, sostennero il 25 febbraio 1896 un vano formando. Nel 1889 il generale Baldis- primo combattimento vittorioso sera con una colonna costituita contro gli abissini a Mai Maret. Tutti i battaglioni furono poi dal battaglione bersaglieri e da vari reparti di Ascari occupò di presenti il 1" marzo alla battaglia sorpresa Asmara e Cheren. Al- di Adua e si distinsero particocuni anni dopo (1895) per il mi- larmente per la tenacia nel connaccioso atteggiamento assunto trastare il dilagare delle formadal Negus Menelik, affluirono in zioni abissine, allorché si delineò Africa sette battaglioni di bersa- la disfatta delle nostre unità.

In quella triste giornata ben 43 furono gli ufficiali dei bersaglieri caduti alla testa dei reparti del Corpo o di Ascari, 3 le Medaglie d'Oro a loro conferite. Dopo Adua il generale Baldissera, che il 4 marzo 1896 aveva sostituito il Baratieri quale Governatore dell'Eritrea e Comandante delle truppe, si impegnò anzitutto contro i Dervisci che stringevano d'assedio il forte di Cassala. Le operazioni, alle quali parteciparono reparti prevalentemente indigeni, furono vittoriose e posero in risalto il valore e la capacità di due ufficiali dei bersaglieri: il maggiore Hidalgo che, Comandante del forte, resistette tenacemente alla pressione dell'avversario ed il colonnello Stevani che guidò le prime colonne di soccorso e, il 2 aprile, con due battaglioni di Ascari, attaccò decisamente a Tucruf i Dervisci rendendosi definitivamente padrone della situazione. Assicurato il possesso del nord della Colonia, Baldissera si impegnò contro gli abissini dei Ras Mangascià ed Alula. A queste operazioni i sei battaglioni di bersaglieri parteciparono ripartiti in due reggimenti, il 1" comandato dal colonnello

A sinistra in alto. Il maggiore Marcello Prestlnarl, Comandante Il forte di Adlgrat, In seguito decorato con Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'eroico comportamento tenuto sull'Altopiano di Asiago nel 1917.

A sinistra in basso. l bersaglieri nella battaglia di Mai Maret nella campagna d'Africa del 1895- 96.

A destra in alto. Sella abissina con briglia, custodita presso il Museo Storico dei Bersaglieri, donata da Ras Makonnen, come omaggio al valore, al tenente Partlni a Makallè. Sotto questa sella fu conservata, fino ad Adua (1° marzo 1896), la Bandiera del forte gloriosamente difeso.

A destra. Targa caratteristica posta sull'Ingresso di un locale pubblico in via della Pelliccia a Roma.

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