LE UNIFORMI MILITARI ITALIANE DEL 800 -PERIODO NAPOLEONICO

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Nei dieci anni di vita del Regno ltalico. tra il 1805 ed il 1814, i reggimenti di cavalleria vennero raddoppiati, da tre a sei, e si provvide a correggere l'eccessiva « leggerezza» di questa cavalleria trasformando in dragoni, in cavalleria media cioè, ì due preesistenti reggimenti di ussari. Nonostante le buone prove fornite alla battaglia della Trebbia e nella seconda campagna d'Italia, e quelle ancora migliori fornite in seguito sui campi di Germania. Spagna, Austria e Russia, mancò alla cavalleria italiana la possibilità di maturare una propria qualificata esperienza. di far nascere una propria tradizione e ciò sia per l'eccessivo frazionamento dei reparti, sia per la loro rapida usura. Un tentativo di imprimere all'addestramento un indirizzo unitario venne comunque effettuato con la costituzione a Lodi di un deposito dei reggimenti Cacciatori a cavallo e con l'istituzione. nella stessa città, di una scuola d'equitazione. nel 1811, alla quale era addetto un nucleo di istruttori appositamente selezionati e dotati, tra l'altro, di una particolare divisa che comprendeva abito verde a un petto con colletto rosso. panciotto bianco. calzoni di pelle, stivali alla scudiera e cappello.

con la v1s1era cioè ortogonale ad uno dei lati, era foderata di panno nero, dotata di una fascia di pelliccia e di due sottogola in ottone. Sulla shapska un pompon sferico verde e giallo, sostituito spesso da un piumetto verde a cima gialla. Le buffetterie comprendevano due t racolle sovrapposte di cuoio bianco. una per la giberna e l'altra per la carabina, ed un cinturone pure di cuoio bianco per la sciabola che era con guardia d'ottone. fodero d'acciaio e dragona bianca. All'uniforme del « Real Italiano » si adeguarono, via via che venivano costituiti, gli altri reggimenti che furono il « Principe Reale » (poi 2" Cacciatori a cavallo), ìl 3• ed il 4° organizzati, rispettivamente. nel 1808, nel 1810 e nel 1811. La loro uniforme era quindi identica a quella descritta. differenziandosi solo per avere come colore distintivo al posto del giallo. il rosso. l'arancio ed il cremiSI (gli stessi colori distintivi, si noterà. dei regg imenti di fanteria leggera).

E' opinione comune che il 3" Cac· ciatori fosse contraddistinto anche da un'altra peculiarità. l'aver come unico copricapo il colbacco di pelo, e ciò sulla scorta di disegni (maxime di quel· li deii'Adam) di quanti videro il reggimento nel 1812 e 1813 in Russia e Germania. Nei regolamenti non si fa parola. ovviamente, di questa particolarità probabilmente originata da una distribuzione supplementare. effettuata in quegli anni, di questi copricapi di pelliccia, necessari e facili da reperire in paesi di clima freddo. Al primo sguardo, dunque, il 3° si sarebbe detto un reggimento composto unicamente di compagnie scelte, dato che in tutti i reggimenti solo la compagnia scelta. la prima del primo squadrone. aveva in dotazione colbacchi di pelo d'orso. Inoltre quella « scelta » era caratterizzata dalla frangia bianca portata alle spalline. Gli ufficiali dei Cacciatori si distinguevano dalla truppa, oltre che per le

l CACCIATORI A CAVALLO Il reggimento Cacciatori a cavallo, già esistente. venne ribattezzato reggimento « Real Italiano >> nel luglio del 1805, poco dopo la proclamazione del Regno, e conservò per un breve periodo l'uniforme adottata verso il 1803 che consisteva in shapska nera e abito, panciotto e calzoni verdi. L'abito, che aveva mostre gialle ed arrivava. sul ret ro, a quattro dita dal ginocchio e. sul davanti, fino a coprire i bottoni dei calzoni. era caratterizzato da sette alamari bianchi. posti sulla parte anteriore. L'anno successivo questa uniforme venne leggermente modificata e la « Descrizione sulle dimensioni degli effetti di vestiario, fornimenti, bardatura e piccolo equipaggio», rilevata sulla base del regolamento del 1807, sanciva queste modificazioni fornendo inoltre tutti i particolari necessari per la realizzazione della figura 1. L'abito. la giacca cioè. restava verde con colletto e paramani gialli mentrtl gli alamari sul petto erano portati ad otto e a questi se ne aggiungevano altri due. più piccoli, sul colletto e quattro al termine delle maniche. Le tasche, del tipo detto «alla Soubise », erano filettate di giallo e gialla era pure la fodera delle falde. a dispetto del regola mento. l bottoni erano di metallo bianco come le spalline a scaglie, montate su panno b ianco. l calzoni erano verdi, ornati di un gallone bianco posto lungo la cucitura esterna delle gambe e che, riunendosi posteriormente, formava un occhiello. Due occhielli simili, ma più piccoli, guarnivano la parte anteriore dei calzoni. Gli stivali erano corti. alla ussara. La shapska, di vecchio modello,

Fig. 1. - Cacciatore a cavallo del 1° reggimento, 1809.

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