t
DC Alto Milanese DC Gasparollo (4 Brg.), aut. Passerini, l aut. Loto, Ca-
Varese
(8 Brg., 21 Btg.)
rabinieri Partigiani
(DC) 4 1 2 1 GL Nasi, Mat- teotti Barni e Valle Versa
Oltrepò Pavese
3" Alliotta, Gramsci
Como-Lecco
11 e2 1 Gar. «Lom- 16 1 GL bardia»
Puecker
104 1 Gar. Cillerio, Brg. aut. Piazza,
Bonella 1
l alp. GL Volte/li- -
Sondrio
na
Comando Piazza 15 Divisioni SAP 20 Divisioni SAP DC Ticino (5 Brg., 3 Brg. Garibaldi (l 1 Milano (SAP) (1"-10", Val/eOlo- «Matteotti» e 21 Btg.), 29 <<Bri- Lombarda, GAP, no, F. Adda, Bassa «GL» gate del Popolo>> l • Fronte della Brianza, Magenta, SAP(DC) Gioventù), Brigate Sud Emilia) «Mazzini>> (PRI: 1.500 u.), Brigate «Risorgimento» (PLI: 2.000u.), Gr. Bande Carab. Gerolamo, IV Btg. GdF Bergamo
Bergamasco
GL Orobica
DCFiamme verdi Verdi» 2 Gar. (54• Belotti, Tito Spori e Lunar- 122"), 7• Matteotti, di (aut), Gruppo GL M. Suello, GL Brg. apolitiche III Barnaba, DC Lorenzini (3 Btg.) settore «Fiamme
Brescia
Note: Le Brigate «Garibaldi» avevano a Milano il Comando Generale (40 u.), il Comitato Regionale (8 u.),tre Brigate d'Assalto (3 • GAP, l' FdG, l ' lombarda), il Raggruppamento BB. Garibaldi SAP Milano e Provincia (comando con 16 u., IS Divisioni e almeno 42 Brigate con numerazione dalla 101 ' alla 192'). Le Brigate 8S ' Gar. Va/grande Martire e aut. Cesare Ballisti, riunite nella Divisione Mista Flaim deii'Ossola, erano le eredi, rispettivamente delle Divisioni Garibaldi Generale Perolli e Autonoma Piave, distrutte nella difesa deii'Ossola. La Divisione SAP Redi (1.021 u. ali• aprile 194S) era erede della Guardia Nazionale deii'Ossola. Le Divisioni sponsorizzate dalla DC (Vercelli, Va/toce, Rabellolll, Alto Milanese, Ticino, Fiamme Verdi bergamasche, più le Brigate Oasparouo, Lorenzini e Carabinieri Partigiant) costituivano HRaggruppamento Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio (31 Brigate, 88 Btg.). Il Comando Piazza di Milano del CVL comprendeva 9 <<settori» cittadini e 6 «zone suburbane>> (Valle Olona, Fiume Adda, Bassa Brianza, Magenta, Via Emilia, Naviglio Grande): in linea di massima ognuna delle formazioni partigiane («Garibaldi», «GL», «Matteotti», «Brigate del Popolo», «Mazzini», «Risorgimento») si considerava avere una «Divisione SAP» in ciascun settore e in ciascuna zona, con un numero vario di Brigate nominali (numerate in modo indipendente e non progressivo) a seconda della forza disponibile (in qualche caso poche decine di uomini). Cfr. Giuseppe Pesce, Quando cessarono gli spari, Feltrinelli, Milano, 1977; Aminta Magli ari «Giorgio» (cur.), Tra resistenza e strvizi segreti (sulle Divisioni Di Dio), Centro Studi «Partigiani Autonomi», Torino, 198S; Roberto Battaglia, Storia della Resistenza italiana, Einaudi, Torino, 1964, p. S28 cartina («dislocazione delle formazioni di montagna nell'aprile 1945»).
235