(Iso)_Communication THESIS by Vincenzo Reale

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Contemporaneamente la vicinanza o meno di queste linee ai punti di interesse fa sì che le linee stesse si sollevino creando una superficie ondulata alla base della modulazione delle sezioni dei padiglioni. Viene introdotta una nuova regola per la quale se i padiglioni inglobano elementi arborei, essi funzionano da attrattor i e “risucchiano” verso il basso le sezioni.

Così, modulando i parametr i, si ottengono diverse configurazioni possibili, che e c c e d o n o a n c h e l ’ a re a d e l l ’ a tt u a l e p a rc o d i Po n te l u n g o, a r r i va n d o a c o p r i re a n c h e tutte le zone di parco oggi occupate dai pozzi ar tesiani gestiti dalla società Hera ma che, esauritisi i pozzi, torneranno di proprietà comunale. 80

Definito un master plan generale vengono poi esaminate delle sezioni par ticolari p e r d e f i n i r e g l i a m b i t i f u n z i o n a l i d e l p a d i g l i o n e a l l ’ i n t e r n o d e l l e v a r i e z o n e . Ve n g o no individuate una serie di “cluster” di funzioni legate alla preesistenza sul luogo e alle esigenze delle utenze nelle vicinanze del parco. Si suddivide così la funzionalità del padiglione in cinque macroaree ciascuna con una sua propria specificità.

La definizione delle potenzialità funzionali viene effettuata selezionando come campione una ser ie differente di utenze, cercando di fare in modo che l’inter vento si compor ti adattandosi come al var iare delle interazioni “spaziali”/”naturali” così alle variazioni della componente sociale.

Viene così considerata in primo luogo l’utenza delle persone che abitano nelle

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vicinanze e attraversano quotidianamente il parco per semplici esigenze di mobilità. Ad esse deve essere garantita l’attraversabilità, contemporaneamente la presenza di una ser ie di linee differenti di comunicazione può fare in modo di metter le in contatto con realtà differenti e innescare dinamiche nuove negli spostamenti quotidiani. Un secondo ambito possibile è quello degli utenti esterni che arr ivano nell’area per una deter minata attrazione ma, seguendo il loro percorso pr imar io, possono essere reindir izzati verso altre possibilità. Come terza utenza, vista la presenza della scuola, si definisce quella dell’infanzia, che vive intensamente la proliferazione degli stimoli ed è quindi

spinta a var iare le prospettive e

le attività, giocando letteralmente con la var ietà delle funzioni che è messa loro a disposizione.

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“I compiti dell’architettura contemporanea sono contraddistinti da sempre più complesse e simultanee previsioni programmatiche che debbono essere organizDefinizione degli ambiti funzionali e delle modalità di utilizzo per diverse fasce di utenti: residenti in zona (80), utenti ester ni (81), infanzia e scuola (82)

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