AltraRiforma della Scuola

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veramente democratica deve ammettere che un docente possa sbagliare e deve anche saper garantire che questo non si risolva in un ingiustizia ai danni dello studente. Valutazione delle Scuole –E’ importante che si riconosca, da subito, il diritto degli studenti italiani ad esprimersi nei processi di valutazione. Revisione del diritto alla consultazione - Chiediamo che il comma 5 art 2 sia articolato in due comma, di cui uno rende possibile nella singola scuola un referendum la cui risultante è vincolante su tutte le questioni che riguardano la totalità della comunità scolastica; il secondo definisca, invece, la consultazione nazionale che, se pur priva di valore vincolante, deve trasmettere formalmente al Ministero il parere della generalità degli studenti italiani. Diritto all’astensione - Il diritto di sciopero rientra tra quei diritti fondamentali che la Costituzione garantisce ai lavoratori (art. 40). Siamo convinti che la componente studentesca, che è un soggetto sociale, ha diritto a contestare le politiche in materia di formazione su tutti i livelli (nazionale, regionale, locale). Chiaramente non è possibile pensare al diritto allo sciopero, perché gli studenti non sono lavoratori, anche se è possibile inquadrarli come produttori di conoscenza. Negli anni abbiamo registrato esperienze in cui la componente studentesca ha concordato all’interno del regolamento di istituto formule di assenteismo collettivo giustificato e previo avviso al capo di istituto, fatto salvo l’art. 33-34 della costituzione italiana. Crediamo sia possibile immaginare il diritto alla astensione dalle lezioni come formula di contestazione in via eccezionale. Un diritto di questo genere è necessario, se inquadrato in una seria regolamentazione, nonostante le difficoltà a legittimarlo come norma dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Una fase di riflessione sullo Statuto non può prescindere da momenti di verifica sulla sua applicazione nelle scuole. A tal fine, gli organi di garanzia a livello provinciale potrebbero assumere funzioni di monitoraggio e di indirizzo, per valutare, ma anche incentivare (magari con esempi e modelli,) la stesura dei nuovi Regolamenti d’Istituto. Gli organi di garanzia provinciali potrebbero anche occuparsi della raccolta di pareri ed opinioni delle varie componenti delle singole scuole, al fine di coinvolgere appieno i soggetti che vivono il sistema scuola nella verifica e nella rielaborazione dei loro diritti. Proposte programmatiche • Chiediamo siano riconosciuti nuovi diritti all’interno dello Statuto: il diritto al recupero, il diritto ad un organo di garanzia paritetico, il diritto alla valutazione degli studenti, il diritto alla valutazione delle scuole; • Chiediamo sia rivisto il diritto alla consultazione articolandolo su livello nazionale e interno alla singola scuola; • Chiediamo sia attivato, tramite gli uffici regionali scolastici, un monitoraggio sull’adempienza dello Statuto in tutte le scuole e sulla conformità allo Statuto dei regolamenti interni e disciplinari. I dati devono risultare pubblici e accessibili sul web e nel caso di inadempienze e non conformità l’ufficio regionale scolastico si deve far garante dell’immediata regolarizzazione;


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