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2023 nasce la Fondazione Perugia Assisi per la cultura della Pace 2025 con l’ONU dei popoli porteremo il mondo in Italia Dopo tanti anni di lavoro e di Marce per la pace che hanno caratterizzato una delle esperienze più interessanti del pacifismo italiano, Restart intervista Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, per chiedergli quali ragioni portano alla decisione di trasformarsi in Fondazione. Intervista a Flavio Lotti
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lavio Lotti “Trasformare il Comitato promotore della marcia Perugia-Assisi in Fondazione è una idea antica ma solo quest’anno ci siamo decisi a realizzarla insieme a tanti soggetti e comitati territoriali con l’obiettivo di consolidare l’impegno per la pace, di promuoverlo durante tutto l’arco dell’anno e questo richiede un enorme impiego di energie e di capacità organizzative. Per noi è importante tenere viva la lezione, tenere in piedi lo sforzo di Aldo Capitini iniziato più di 60 anni fa e dare alla cultura della nonviolenza e alla prospettiva della pace la possibilità di farsi strada, cammino comune, insomma di avere un futuro soprattutto tra le giovani generazioni. La sede rimane sempre a Perugia in Via della Viola 1. Così come continueremo a promuovere le marce della pace e a
lavorare con gli Enti Locali per la pace, le scuole e le Università”. Il movimento pacifista in Italia e in Europa sembra in questo ultimo decennio aver perso smalto e incisività. La Fondazione come pensa di contribuire a rianimare la forza e le idee pacifiste? Flavio Lotti “L’ambizione della Fondazione è quello di avere anche una dimensione internazionale grazie ai tanti percorsi e alle tante esperienze maturate. In tempi meno complicati di questi siamo riusciti a organizzare per 12 anni l’Assemblea dell’ONU dei Popoli diventando punto di riferimento di tanti movimenti impegnati in diverse parti del mondo nei processi di democratizzazione e nella promozione dei diritti umani.