Res Novae - Febbraio 2016

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RES NOVAE

Numero 4 - Febbraio 201 6

Il giornalino ufficiale del Liceo Sandro Pertini

UniversitĂ @ Settimana Fuoriclasse Pag. 1 2


CASTIGAT RIDENDO MORES Quante volte capita di annoiarsi durante le lezioni?

Il primo rimedio anti-noia è il nostro amato cellulare. Perché? Semplicissimo: ti basta uno swipe e un tap per ritrovarti a chattare con un tuo compagno di classe o con un amico. E... lo avresti mai detto? C'è sempre qualcuno che si sta annoiando proprio come

Illustrazione di Giulia Silvestri

te e che non vede l'ora di distrarsi. Non resta però che chiederci: la distrazione del cellulare dipende solo dallo studente o anche dal professore? A volte, rispondere a questa domanda è piuttosto difficile...


Indice laScuola Pag. 4

Una settimana fuori dagli schemi

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Maysaa Alamoudi incontra i ragazzi del Pertini

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Una storia diversa

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Ugo Fano Prize & Premio Ugo Fano per i giovani

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Nuova Zelanda: inseguire un sogno

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Speciale Università Pag. 1 2

Intervista a Sarah Penge e Davide Allocca

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La Tuscia

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Perché scegliere la Sapienza

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Che vuoi fare da grande?

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Redazione Direttore

Maria Letizia Callea

Giornalisti

Michele Forese

Annamaria Mastrosimone Carolina Truzzi Denise Macciò Eleonora Savelli Francesca Tarullo Ilaria Tozzo Irene Boccato Nicole Ceccucci Noemi Di Brango Noemi Palmiero Sara Bargiacchi

Gestione sito web

Coordinatori progetto

Logo

Giulia Silvestri

Grafica e impaginazione Christian Marinoni Cesare Maio

Social media

Andrea Pieri

Prof.ssa Gianna Cappella Prof.ssa Sabrina Russo Prof.ssa Patrizia Ciummo

Si ringrazia la preside del nostro

liceo, la prof.ssa Fabia Baldi, per il continuo sostegno e per l'intervista.

Si ringraziano i rappresentanti

d'istituto e gli ex alunni Sarah Penge e Davide Allocca per intervist

Si ringrazia

tutti i professori universitari e gli esperti per i loro preziosi contributi durante la "Settimana Fuoriclasse".

Si ringraziano gli sponsor, Cosmo Fitness e FF Design, per aver creduto in noi e nel progetto che portiamo avanti, con passione.

Contatti Puoi richiedere informazioni o collaborazioni all'indirizzo email della redazione: redazione@liceopertini.net

Puoi seguirci sui maggiori social e presto anche sul nostro sito: www.liceopertini.net/resnovae Puoi contattare la scuola al numero 06 1 21 1 271 60


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laScuola

di Nicole Ceccucci e Annamaria Mastrosimone

UNA SETTIMANA FUORI DAGLI SCHEMI E ... FUORI DALLA CLASSE

Ancora una volta la nostra scuola ci stupisce! Con la “Settimana Fuoriclasse” tutti gli studenti sono stati coinvolti in un gran numero di progetti, corsi ed incontri grazie alla preziosa collaborazione dei rappresentanti d’istituto, del Dirigente Scolastico e della professoressa Passalacqua, che si è resa disponibile per l’organizzazione dell’orientamento in uscita per le classi quinte.

Le sedi centrale e succursale del Liceo Sandro Pertini, dal giorno 11 al 15 gennaio 2016, sono state protagoniste di un'ondata di divertimento, cultura e novità, la cosiddetta "Settimana Fuoriclasse". In questa settimana tutti gli studenti hanno avuto la possibilità di accedere alle più svariate tipologie di corsi, con l'opportunità di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze e approfondire determinati temi. La preside Fabia Baldi e gli attuali rappresentanti d'Istituto, Lucrezia Angeloni, Francesco Pagano, Elisa di Crescenzo e Jessica Maggio si sono impegnati fortemente affinché fosse garantita a tutti i liceali la possibilità di vivere una settimana "fuori dagli schemi" e... così è stato! Tutti i ragazzi hanno accolto calorosamente quest'iniziativa che, alla resa dei conti, si

è rivelata un gran successo: incontri con docenti universitari, corsi di teatro, spettacolo, cinema, giornalismo, approfondimenti, curiosità e, addirittura, della sana attività fisica sono stati il motore dell'intera settimana di cogestione. Abbiamo, inoltre, deciso di dar voce ai rappresentanti d'Istituto che, con la loro grinta e tenacia, hanno svolto un ottimo lavoro, dimostrando grande responsabilità e un'eccellente capacità organizzativa e al Dirigente Scolastico, promotrice dell'iniziativa stessa. Abbiamo chiesto loro delle impressioni “a caldo” per fare un bilancio di tale esperienza e comprendere al meglio le dinamiche interne, le difficoltà incontrate e le soddisfazioni ottenute durante la cogestione.

Alcune foto della settimana Fuoriclasse che mostrano tre differenti attività ricreative: in alto il corso di Salsa (organizzato dall'alunno Daniele Levano - VB), in basso a sinistra il lavoro realizzato in succursale durante gli incontri di laboratorio artistico, in basso a destra il corso di Zumba.


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INTERVISTA ALLA PRESIDE Per quale motivo quest'anno ha che si legano alla tradizionale attività proposto la settimana di cogestione didattica. I ragazzi hanno bisogno di anziché di autogestione? confrontarsi con le altre realtà del

territorio e di approfondire quelle linee che vedono nel loro futuro. La scuola deve essere un arricchimento, un trampolino da cui si può spiccare il salto per fare il tuffo più bello: più alto è il trampolino (sempre nei limiti di sicurezza) e maggiore è la possibilità dei ragazzi di andare incontro al loro futuro con tutte le carte che potranno giocarsi. Io credo in una scuola di questo tipo.

Ho cercato di trovare qualcosa che potesse entrare nel POF e garantire così la partecipazione dei ragazzi, in maniera autogestita, alla scuola. Sono riuscita a far approvare, dunque, dagli organi collegiali, questa settimana di cogestione soprattutto per evitare l'appesantimento sulla didattica di due settimane di fermo (di cui una sarebbe andata per l'autogestione e l'altra per il recupero). In questa "settimana fuoriclasse" si è dunque cercato di Una sua considerazione finale creare un'intersezione fra le attività di sull'andamento di questa "settimana recupero, l'orientamento in uscita per le fuoriclasse" ? classi quinte e le attività dei corsi per tutti gli studenti. Sono molto fiera dei miei ragazzi e di come si sono organizzati. Non è facile Crede sia importante per gli studenti coordinare tutto e mantenere il avere a disposizione una settimana in controllo, soprattutto se non ci si è cui poter frequentare corsi extra abituati ma il nostro Liceo è ricco di scolastici? studenti che hanno voglia di fare, di mettersi in gioco e di crescere Secondo me è estremamente culturalmente e come persone. La importante. Da quando sono qui ho settimana è risultata un vero successo e portato a scuola tantissimi progetti, in sono sicura lo sarà anche nei prossimi quanto credo fermamente nell'apporto anni. costruttivo di attività extra curriculari

INTERVISTA AI RAPPRESENTANTI D'ISTITUTO Com’è stato coordinare i vari corsi?

Sia l'organizzazione che la gestione dei corsi sono state abbastanza impegnative. Ci sono state tante cose da tenere sott'occhio: l'accoglienza degli esperti esterni, la sorveglianza sul servizio d'ordine, il controllo sulle prenotazioni, etc. Abbiamo dovuto far fronte a qualche piccolo imprevisto ma vedere realizzarsi e concludersi l'intera settimana è stata una grande soddisfazione!

In In che modo avete diviso i compiti tra voi?

Non c'è stata una suddivisione bensì un vero e proprio lavoro di squadra: in fin dei conti è questo quello che siamo! Abbiamo tutti gli stessi obiettivi e le stesse aspirazioni, ossia rendere migliore la nostra scuola e, a piccoli passi, ci stiamo riuscendo. Tutto ciò è possibile grazie alla forte unione che si è creata tra noi: quattro ragazzi, quattro studenti che guardano nella stessa direzione. Non esiste il singolo individuo in queste situazioni, ma un unico elemento!


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di Noemi Palmiero

MAYSAA ALAMOUDI INCONTRA I RAGAZZI DEL PERTINI Battutasi per la difesa dei diritti della donna, Maysaa racconta la sua esperienza: "Ottenere la libertà ha un grande costo, ma se saremo forti non ce ne pentiremo."

Ha solo 34 anni, crudi eventi hanno segnato molti aspetti della sua vita, ma ella non ha intenzione di perdere la sua determinazione, la speranza, la forza di andare avanti, il sorriso. La giovane Maysaa Alamoudi, giornalista/conduttrice saudita, nonché fervente attivista, iniziò a lavorare nel 2006 nel mondo dei media. Fino ad allora, in Arabia Saudita, alle donne non era concesso studiare giornalismo all'Università, bensì " le donne presentavano programmi solo per le donne e la famiglia, escludendo programmi di argomento politico e\o economico". Non è tutto, alle donne saudite viene ancora oggi preclusa la possibilità di viaggiare, spiega Maysaa. " Un progresso a tal riguardo risale solo ad un paio di anni fa, con la creazione di un documento online valido fino alla scadenza del passaporto, che viene firmato dal tutore, dando il permesso di viaggiare alle donne, fuori dal Paese". Mai piegatasi alle oppressive circostanze, la giovane riuscì a convincere la sua famiglia a trasferirsi a Dubai, dove finalmente non avrebbe subito restrizioni giornalistiche. Vi rimase per ben nove anni, fino al dicembre del 2014 ma non fu un periodo semplice, soprattutto in principio: " La mia vita a Dubai era molto dura, il costo della vita molto elevato, le persone sempre troppo occupate nel lavoro, al punto da dimenticare il senso della cordialità. Tuttavia era una sfida personale che volevo superare a tutti i costi".

A Dubai si impegnò in particolare su argomenti che riguardavano il mondo femminile. " Ho condotto tanti programmi per le donne, ma non tutti coinvolgevano i diritti delle donne, perché purtroppo i media, nel mondo arabo, sono esclusivamente sotto il controllo degli uomini. Uno dei programmi più importanti che ho condotto s'intitolava "Musawa", che tradotto vuol dire "uguaglianza", sul canale "Alhurra". Con lungimiranza e, allo stesso tempo, cautela , con una gradualità tale da evitare scalpore, Maysaa si tolse il velo, non sfuggendo tuttavia a critiche nei suoi confronti e verso la sua famiglia. La giovane giornalista chiarisce che, se alle presentatrici televisive dei canali locali governativi dell'Arabia Saudita, viene imposto il velo, l'opposto accade per i canali sauditi privati, trasmessi da Dubai ( come "MBC", o "Rotana"). "Il velo – continua Maysaa – o, come viene chiamato, hijab è una scelta personale, secondo la mia opinione. Dovrebbe spettare solo alla conduttrice decidere o meno se indossarlo e non agli uomini che vogliono controllare la nostra vita e carriera". Si tratta di una dura e continua lotta, che riguarda maggiormente le donne, ma che tange anche molti uomini, spiega Maysaa. Infatti alcuni di essi soffrono il peso delle strette e, spesso, ingiuste procedure imposte dalla legge, come ad esempio gli ostacoli che si incontrano ogni qualvolta si chieda il permesso di sposare una persona di nazionalità diversa da quella saudita. Ma ciò che ha toccato in prima persona Maysaa, l'esperienza più dura che rimarrà indelebile nei suoi ricordi, risale al Dicembre del 2014. Ella corse in ausilio di una signora, la quale era stata bloccata e


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detenuta al confine tra l' Arabia e gli Emirati Arabi Uniti per diciotto ore. Maysaa fu colta alla guida di un'auto, il governo, dunque, condusse le due donne in prigione, dove rimasero per settantatre giorni. " Mentre ero in prigione ho riflettuto molto su me stessa. Un giorno una guardia mi ha permesso di vedere il cielo, era meraviglioso". A ciò seguirono nove mesi di reclusione nel proprio Paese, eppure, osserva la giornalista, "Nessuno si è più interessato della nostra situazione, dopo la prigionia". Maysaa afferma " La scelta di guidare un'automobile è solo un atto simbolico per la difesa dei diritti delle donne; è importante esprimere

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questo desiderio con azioni e non solo con le parole". Da molto tempo ella combatte il divieto, imposto alle donne, di guidare ed ha sempre sostenuto le voci di donne saudite in capitolo, anche talvolta all'interno di programmi televisivi. "Ho guidato un'automobile nel 2011, a Gedda, durante una breve vacanza, quindi ho presentato un programma speciale nell' applicazione Google Hangout, che trattava proprio di questi diritti". L' unica cosa che sfugge al controllo del governo sono i social, afferma Maysaa, in particolare Twitter, una voce collettiva sempre alimentata, che non ha paura di esprimersi, affinché il mondo acquisisca consapevolezza e coraggio di agire.

ALCUNI TWEET DI MAYSAA

Qui sopra alcuni dei tweet di Maysaa sul suo account ufficiale. Nel primo a sinistra Maysaa riporta il messaggio ricevuto dalla professoressa Spano che l'aveva contattata per un articolo e mai avrebbe potuto sperare in un incontro vero e proprio con la giornalista; in alto a destra Maysaa ringrazia le insegnanti e gli studenti per la splendida giornata passata; nell'ultimo messaggio (basso a destra) si riferisce di nuovo all'incontro e pubblica anche un breve frammento video dell'incontro.

RIVIVI L'INTERO INCONTRO ONLINE Presto online potrai vedere tutto l'incontro comodamente da casa e anche su smartphone e tablet. Vai su www.liceopertini.net/video


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UNA STORIA DIVERSA di Romana Ciancamerla

Fin da quando eravamo bambini abbiamo sempre cercato la storia che più ci entusiasmava. La sera, prima di andare a dormire, ogni mamma ha raccontato al proprio bambino una fiaba, ma nessuna di queste è stata mai brutale e triste come quella riportata dallo scrittore Massimo Mangiapelo, presente alla “Settimana Fuoriclasse” organizzata al Liceo Pertini. Grazie alla pazienza dei nostri genitori ed alla voglia di scoprire, che accomuna ogni bambino, abbiamo conosciuto le carrozze trasformate in zucche al ticchettio della mezzanotte, la scarpetta di cristallo persa su quell'infinita rampa di scale, l'amore che va oltre l'apparenza ed il lieto fine. I nostri occhi non sono mai stati colmi di lacrime quando la mamma finiva di raccontare e, quando lo erano, il motivo unico era la gioia, perché finalmente il bene aveva trionfato ed il male era stato debellato. Lo scrittore Massimo Mangiapelo, invece, ci ha raccontato una storia diversa, una di quelle che si sentono spesso in giro, ma che nessuno vuole ascoltare. Federica ha sedici anni e, come tutte le adolescenti, ha una grande voglia di vivere. Le piace divertirsi, andare al mare, ascoltare musica, uscire con le amiche e stare con i suoi genitori, le uniche persone che, nonostante tutto, ama più di chiunque altro. Da qualche tempo Federica è innamorata. Il ragazzo che le ha catturato il cuore si chiama Marco e con lui sogna di trascorrere momenti indimenticabili all'insegna del bene, che lei crede li unisca. Federica ha in mano tutte le carte per credere che la sua sia una storia come quella che la mamma le raccontava quando era piccola e non conosceva ancora il male che

presto avrebbe bussato alla sua porta. Marco è cordiale, simpatico ed estremamente carino e lei ne è attratta come da bambina era catturata dalla favola che le raccontavano, la stessa che adesso sentiva un po' sua. I primi mesi con Marco passano velocemente e lei è sempre più felice, ma poi qualcosa cambia e Federica improvvisamente muta il suo comportamento ed il suo aspetto. I familiari cominciano a credere che la ragazza non sia più la stessa ed il pensiero dei suoi è lo stesso che effettivamente nutrono anche tutti i suoi amici. Il ragazzo, tanto amorevole, le proibisce di indossare alcuni abiti, le impone di mettersene altri e la allontana dai suoi amici più cari. Marco è accecato dalla gelosia, la stessa che in quel primo Novembre così freddo e tetro, lo porterà ad uccidere colei che le aveva donato ogni piccolo frammento del suo cuore. In un attimo Federica abbraccia le nuvole e sale in quel cielo sempre più cupo. La sua morte destabilizza tutti ed i suoi familiari cadono improvvisamente nell'abisso più profondo. Perdere un figlio significa perdere se stessi e per questo non c'è cura che riesca a reggere.

Ci ha raccontato una storia diversa, una di quelle che si sentono spesso in giro, ma che nessuno vuole ascoltare


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I NUMERI OGGI 6 MLN 788 mila

In Italia, secondo i dati Istat di giugno 201 5, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale

Il 31 ,5% ha tra i 1 6 e i 60 anni

Una foto di Federica Mangiapelo (sinistra) e la copertina del libro di Massimo Mangiapelo (destra) Lacrime disperate solcano i visi dei parenti, gli amici ed i conoscenti di Federica ma queste, oltre che al dolore, condurranno alle lotte più disparate, condotte proprio dalle persone che più di tutti amavano la ragazza e la luce che emanava. Suo zio, giornalista professionista, tempo dopo, decide di scrivere un libro che racconta la triste storia di sua nipote e si rende portavoce della vicenda di Federica e di molte altre donne uccise dalla persona nella quale avevano riposto amore e fedeltà. La violenza sulle donne è un tema fortemente dibattuto, perché ogni giorno milioni di donne e ragazze come Federica, subiscono abusi ed ingiustizie dall'uomo che amano, quello con cui sognano una famiglia ed un lieto fine. Donne violate e private della loro vita in maniera oltraggiosa. Ancora oggi i mass-media tendono ad identificare le stragi di brutale violenza maschile sulle donne con i termini ''raptus'' oppure ''momento di gelosia'' o, più semplicemente, '' omicidio passionale'', quasi come si volesse dare una giustificazione alla furia omicida, che, troppo spesso, cattura la gran parte degli uomini. Di fronte a tanti soprusi è impensabile chiudere gli occhi e volgersi dalla parte opposta. Problemi di questo calibro non hanno soluzioni ma, probabilmente, agire individualmente e collettivamente contro questa piaga sociale, potrebbe essere definita come tale. Io mi schiero e non voglio rimanere fuori dal coro perché credo sia fondamentale reagire in qualunque situazione in cui delle donne siano costrette a subire abusi e violenze, sia fisiche sia psicologiche. Mai in silenzio! La neutralità dà libero sfogo al carnefice, mai all’oppresso.

AUMENTA LA PERCENTUALE DEI FIGLI CHE VI ASSISTONO

1 2%

Il 1 2% di queste donne non ha avuto la forza di denunciare la violenza

Le donne uccise in Italia nel 201 4

117

1 52

Le donne uccise in ambito familiare nel 201 4

La crescita dei femminicidi al nord

IN LOMBARDIA (30 VITTIME NEL 201 4, 1 9 VITTIME NEL 201 3)

-42,7%

31 ,5%

+8,3%

La crescita dei femminicidi al sud IN CAMPANIA (7 VITTIME NEL 201 4, 20 VITTIME NEL 201 3)


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di Noemi Di Brango

UGO FANO PRIZE & PREMIO UGO FANO PER I GIOVANI

19 luglio 1943: questo è il periodo al quale ci si è ispirati per questo progetto. Un periodo devastato dalla guerra mondiale, lacerato dalla sofferenza, dalla fame, dalla paura. Una paura che quattro giovani fisici usarono per vincere la guerra e realizzare un grande sogno: quello di scoprire la vita media del "mesotrone". Ma non per questo Marcello Conversi, Oreste Piccioni, Edoardo Amaldi e Gilberto Bernardini sono ricordati. Questi ultimi non si sono limitati a quanto già detto, bensì sono riusciti, con grande forza di volontà e coraggio, a portare avanti i loro studi e le loro ricerche, fino a scoprire addirittura una nuova particella: il “muone”. Ebbene, sulla base di questa storia, è stato indetto un concorso per i giovani: scrivere le proprie considerazioni in seguito alla visione del filmdocumentario "I ragazzi di Via Giulia", che, dettagliatamente, spiega l'avvincente vicenda di questi ragazzi, ricordati oggi come quattro tra i più grandi fisici italiani. Il progetto è in memoria del grande scienziato Ugo Fano, uno dei famosi membri del gruppo dei "ragazzi di Via Panisperna", grande fisico teorico, ricordato durante la premiazione per il notevole contributo dato alle ricerche sullo sviluppo della fisica atomica, molecolare e radiologica, allora ancora agli albori. Il 17 dicembre 2015 i giovani vincitori si sono recati, accompagnati dai loro docenti, all'Istituto del CNR di Roma. Lì sono stati accolti calorosamente da uno dei presidenti del progetto, dott.ssa Piera Mattei, nonché direttrice della casa editrice "Gattomerlino Edizioni" e da lei sono stati invitati a partecipare al convegno sulla scienza e la fisica tenuto all'interno del CNR. Per il Liceo Sandro Pertini è stato selezionato l'elaborato di Nicole Ceccucci, alunna del terzo anno di

liceo classico che, nonostante la sua formazione prettamente umanistica, ha mostrato grande entusiasmo e soddisfazione nel partecipare a tale concorso. Accompagnata dalla docente di Fisica della classe, la prof.ssa Eleonora Bernabucci, ha avuto la fortuna di assistere alla cerimonia di premiazione "Ugo Fano Gold Medal" in merito alla quale sono stati insigniti di onori i professori M. Eremets e L.Gor'kov, due pilastri della scienza moderna, che stanno attuando numerosi esperimenti su materiali ad altissima pressione e a cui è dovuta la scoperta della superconduttività. Il fine del progetto, infatti, è stato proprio questo: avvicinare i giovani al mondo della scienza, dell'attualità; è, infatti, estremamente importante per il loro futuro che siano coscienti di quanto il mondo sia in continua evoluzione. E' stato motivo di grande orgoglio per i ragazzi assistere a un vero e proprio convegno scientifico con personalità di tale calibro. Il criterio di scelta degli elaborati non si basava sul grado di conoscenza delle nozioni scientifiche ma ciò che ha fatto la differenza e che ha colpito positivamente la commissione è stato “l'alto livello di partecipazione emotiva ed etica” mostrato dai nove liceali premiati.I giovani hanno mostrato di essere stati catturati dalla visione del film e dimostrato che, quanto scritto nei loro testi, era assolutamente istintivo e dettato da uno spirito denso di pathòs. Il grande augurio che tutti hanno rivolto agli studenti vincitori è stato quello di continuare a credere nei loro sogni, di non fermarsi davanti alle polemiche altrui, alle invidie, alle delusioni. Andare avanti, sempre, per la propria strada e, soprattutto, non perdere mai quella voglia di mettersi in gioco che hanno dimostrato partecipando a questo concorso..


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N U OVA Z E L A N DA :

I N S E G U I RE U N SOG de O La ex-stuN

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Il sogno di tutti i giovani è riuscire a realizzare le proprie aspirazioni e raggiungere il proprio equilibrio nella vita. Le testimonianze di ragazzi che sono riusciti a trovare la loro strada aiutare a riacquisire coraggio e speranza nel nostro futuro. Rossella Nicolai, conseguito il diploma, ha iniziato la sua avventura a Wellington, in Nuova Zelanda, come studentessa di biologia marina. Fin dall’inizio si è innamorata dell’ambiente naturale che la circondava, incontaminato, con paesaggi mozzafiato. Certamente la nostalgia di casa e della sua famiglia si sono fatti sentire fin da subito, ma soprattutto la mancanza del cibo italiano! La sua esperienza all’estero ha avuto molti aspetti positivi. Oltre ad imparare a stare a contatto con giovani di altre culture, ha acquisito una maggior consapevolezza di se stessa, ha imparato a seguire i suoi ritmi e a gestire il tempo autonomamente. Rossella ci racconta come il sistema scolastico sia molto diverso da quello italiano: a 18 anni la maggior parte dei giovani vive già da sola e si dedica agli studi universitari; gli studenti vengono aiutati economicamente per pagare i corsi e restituiranno il credito quando avranno accesso al mondo del lavoro.

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Certamente il primo impatto con un nuovo Paese ha portato ad alcune preoccupazioni, in particolare la gestione del denaro. Attualmente finanzia le sue piccole spese lavorando come babysitter, e per il prossimo anno, ha già intenzione di trovare un impiego in un ristorante italiano. Per quanto riguarda la vita scolastica, l’università occupa la maggior parte del suo tempo: oltre ad essere un punto di ritrovo, mette a disposizione dei giovani tutti gli strumenti a loro necessari, e li invoglia a proseguire gli studi: in particolare Rossella ci racconta che nella settimana precedente agli esami, la stressful week, l’università offre pasti gratuiti, dando la possibilità di impegnarsi comodamente nello studio per tutta la giornata, ed è addirittura possibile usufruire delle coccole di alcuni cuccioli in adozione, come antistress! Il messaggio che Rossella ha voluto lasciare è quello di perseguire le nostre passioni, senza aver paura di affrontare nuove realtà. Non ha intenzione di tornare in Italia, non offrendogli essa i mezzi necessari per fare quello che desidera nella vita. Tuttavia, non si considera una fuggitiva, poiché ha soltanto seguito la sua strada e porterà comunque le sue radici, la sua cultura e la sua esperienza maturata in Italia, ovunque.


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Speciale Università

U N I VE RSI TA' @ SETTIMANA FUORICLASSE

ED ORA... COSA FACCIO?

di Eleonora Savelli

La scelta del proprio percorso universitario è sempre un momento di grandi dubbi ed interrogativi: Sarah Penge, ex studentessa del liceo Sandro Pertini, indirizzo Linguistico Brocca, ha tenuto un corso durante la settimana “Fuoriclasse” per illustrare ai ragazzi la sua esperienza.

“Attualmente sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi Roma 3, dove sono borsista nell’ufficio iniziative sportive. Faccio parte di un gruppo, Progetto Roma 3, che si occupa di associazionismo universitario e della redazione di Roma 3 Radio, l’emittente della Terza Università, nella quale conduco un programma di approfondimento musicale, collaborando nell'attività di redazione. Partecipo al progetto Europhonica, un format di stampo europeo nel quale sono coinvolte Università italiane ed europee. La redazione, composta da 16 studenti selezionati da tutta Italia, per una volta al mese trasmette direttamente dal Parlamento Europeo di Strasburgo, mentre, per le restanti settimane, cura i contenuti dall’Italia. In futuro spero di diventare giornalista in campo musicale o delle politiche europee”.

anche del resto: di base sono una persona iperattiva e, sicuramente, l’essere impegnata in tantissime attività mi aiuta nel gestire i tempi che posso dedicare allo studio. Quali sono, secondo te, i punti di forza di Roma Tre che ti hanno spinto a preferirla ad altre Università?

Sicuramente la ragione principale è stata l’offerta formativa relativa all'ambito degli studi internazionali. Ho avuto la possibilità di poter frequentare lezioni totalmente in lingua inglese, con docenti provenienti da diverse Università estere, opportunità che difficilmente si ha nelle Università pubbliche. Un altro punto di forza è stato il numero chiuso: solamente 1.200 studenti possono accedere ai corsi di laurea a ciclo unico o triennale delle Scienze Giuridiche. Una modalità che ho apprezzato nel corso degli anni, Cosa ti ha spinto a scegliere la facoltà di perché, così, si dedica molta più attenzione ai singoli Giurisprudenza? Pensi che questa facoltà richieda studenti e, sicuramente, si ha un rapporto più umano caratteristiche particolari? Come riesci a coniugare gli tra docenti e ragazzi iscritti. studi alle altre attività?

Ho scelto la facoltà di Giurisprudenza dopo una lunga e attenta riflessione. Quando ero piccola volevo fare “tutto e niente”, ma il mio amore per la politica – nazionale ed internazionale – mi ha spinta ad avvicinarmi a questo mondo particolare. Questa facoltà sicuramente è molto impegnativa ma mi sono resa conto che non conta tanto quello che una persona ha studiato in passato a scuola bensì l’approccio, la voglia di imparare e l’amore per la materia oggetto del curriculum di studi. Sono tutti questi fattori insieme che mi danno la giusta carica ed energia per occuparmi

Cosa consiglieresti ai ragazzi che stanno per approcciarsi al mondo universitario?

La prima cosa da fare è chiedere informazioni non ai docenti, bensì agli studenti che frequentano il corso di laurea al quale si sta pensando di iscriversi. A suo tempo mi servì molto l’opinione degli studenti per il semplice fatto che i problemi che hanno incontrato e superato sono gli stessi che incontreranno i nuovi immatricolati. E, ovviamente, cominciare a studiare fin da subito: non sembra ma gli esami sono sempre vicini.


di Sara Bargiacchi

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UNO SGUARDO AL FUTURO: DAVIDE ALLOCCA CI RACCONTA L'UNIROMA3

Davide, ex studente del Liceo Scientifico Sandro Qual è stato, tra quelli sostenuti, l’esame che hai Pertini, ci ha concesso una breve intervista, riguardante trovato più interessante? le proprie impressioni e conoscenze circa la Facoltà di Lettere moderne di Roma Tre, che egli attualmente “L’esame che più mi ha colpito è senza dubbio quello di frequenta. filologia; la scienza che analizza il manoscritto originale per riportarlo alla sua forma ottimale. Ho potuto Cosa ti ha spinto a scegliere l’indirizzo di Lettere scoprire il metodo attraverso il quale gli scrittori moderne? operavano, mettendomi a stretto contatto con la letteratura e gli autori del passato. Lo studio della “Cercavo qualcosa che mi appagasse ed in cui spiccasse filologia è costituito di ipotesi, che non avranno mai di più la mia parte sensibile, così ho scelto il campo una conferma o una confutazione definitiva. E’ proprio umanistico. Un altro stimolo è stata indubbiamente la tale aspetto che rende tale materia così interessante.” scrittura, importante mezzo di espressione. Le parole ci distinguono dagli altri animali, rappresentando il lato Quali sono le tue aspettative per il futuro e quali più profondo dell’essere umano, mentre i numeri sono possibilità vengono offerte dall’indirizzo formativo che solamente mezzi razionali, di decodifica della realtà. Il hai intrapreso? punto è che l’uomo, essere finito, non può descrivere una realtà infinita. L’emozione di un tramonto non può “Le facoltà umanistiche sono spesso ritenute essere spiegata razionalmente: deve essere vissuta. anacronistiche, ma ultimamente si è cercato di “modernizzarle” inserendole nell’universo virtuale e Davide ci descrive l’Università di Roma Tre, da più collegando mondi diversi, ma complementari: il passato punti di vista. ed il futuro. Usare il web come piattaforma di scrittura per giornali online è senza dubbio il modo migliore per “Si tratta di un Ateneo molto innovativo in senso lato: favorire tale connubio. Tra gli sbocchi lavorativi, ci sono lo studente è qui pilotato e seguìto nel modo giusto. E’ l’insegnamento – per cui propendo -, la inoltre diviso in settori: ogni Facoltà ha la sua sede, è un biblioteconomia, il giornalismo, e l’editoria. E’ “mondo” separato dagli altri e ciò permette allo studente essenziale, per un umanista contemporaneo, accostare al di inserirsi in un preciso contesto. Il percorso formativo proprio bagaglio culturale l’interesse per il progresso, è poi molto dettagliato e graduale, con esami così da mantenere in vita non solo le lettere, ma anche e propedeutici. E’ un cammino stimolante, al termine del soprattutto la loro funzione sociale, politica e culturale. ” quale si avrà una concezione assai diversa del mondo, da osservare con consapevolezza e spirito critico. “


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Speciale Università

di Ilaria Tozzo e Irene Boccato

U N I VE RSI TA' LA TUSCIA Durante la settimana di cogestione, nel nostro Liceo, si sono tenuti numerosi corsi di orientamento a cura di varie università, volti a delucidare le idee degli studenti del quinto anno che si apprestano a fare La scelta per il loro futuro, scelta che segnerà in modo importante la loro vita .

Istituti di istruzione superiore titolari di trascorrere un periodo di studi presso un’università europea: lo scopo di questo progetto è quello di seguire corsi, sostenere esami, svolgere ricerca tesi nonché un eventuale periodo di tirocinio presso un’università di un paese diverso dal proprio, nel quale lo studente potrà maturare e acquisire piena coscienza delle sue possibilità. Il professor Rubino si è mostrato molto aperto alle domande dei ragazzi e li ha sottoposti ad una simulazione di un test di ammissione che è stato molto utile agli studenti per confrontarsi con uno dei primi ostacoli che si trova davanti chi intraprende i percorsi universitari. Accanto al professor Rubino, è intervenuto nella conferenza anche il professore Sterpa di economia: infatti è bene ricordare la molteplicità dei corsi messi a disposizione dall’Università della Tuscia fra i quali: Scienze agrarie e forestali, Economia e impresa, Scienze ecologiche e biologiche, Studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici, Innovazione dei sistemi biologici, agroalimentari e forestali, Scienze umanistiche, della comunicazione e del turismo. Per ulteriori informazioni sull’Università, gli studenti possono visitare il sito www3.unitus.it che presenta una trattazione chiara e completa di ogni indirizzo.

A tal proposito il professor Rubino proveniente dall’Università della Tuscia ci fornisce importanti informazioni sulla struttura, gli indirizzi e i progetti di questa Università. Tra i corsi di laurea più accreditati vi sono quello di Ingegneria Industriale che forma un professionista con una solida preparazione tecnica di base e dotato delle competenze specifiche negli ambiti meccanico ed energetico e il corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica che si propone di formare figure professionali che sappiano coniugare le competenze dell'ingegnere meccanico in un contesto in continuo e repentino sviluppo che offre nuove opportunità applicative che in passato non erano nemmeno considerate possibili. Il programma di mobilità internazionale Erasmus+ è un'importante opportunità offerta dall’Università a tutti gli studenti tra i 28 stati membri dell’Unione Europea. Il Programma Erasmus+ permette agli studenti degli Ora spetta a voi La scelta!.

LO SAPEVI? Nella nostra scuola la professoressa Passalacqua si occupa di orientamento in entrata e in uscita. La professoressa inoltra via email tutti i comunicati delle università ai rappresentanti di classe. Per conoscere le date degli Open Day non ti resta che chiedere ai tuoi rappresentanti.

sondaggio. In particolare saranno diffusi i dati sulle preferenze universitarie post-diploma e i livelli di apprezzamento.

Durante la Settimana Fuoriclasse i maggiori incontri universitari sono stati ripresi e i relativi video saranno pubblicati nel corso delle prossime settimane sul sito A inizio Gennaio abbiamo pubblicato un sondaggio della scuola in una sezione apposita. per tutti gli ex-alunni del liceo. A fine Febbraio usciranno sul sito del giornalino i risultati del


Speciale Università Pag. 1 5 di Carolina Truzzi

PERCHE' SCEGLIERE LA SAPIENZA Il Professor. Pacchiarotti, proveniente dall’illustre università di Roma “La Sapienza”, ci fornisce utili consigli per la futura carriera universitaria.

Nell’interessante ed “interattiva” settimana di cogestione, organizzata nel nostro liceo durante la seconda settimana di Gennaio, sono stati invitati numerosi docenti universitari, tra cui il professor Pacchiarotti, responsabile dell’orientamento dell’Università “La Sapienza” di Roma. Tale Ateneo,nato per volontà di Papa Bonifacio VIII, con 129500 iscritti nel 2010, risulta essere il più grande d’Europa e il quarantatreesimo al mondo per numero di iscrizioni. Nonostante la grande rispettabilità e riconoscenza, sono molte le critiche rivolte ad essa, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione e l’amministrazione burocratica di alcuni corsi, motivo per cui, negli ultimi anni, la Sapienza ha subìto un significativa diminuzione di iscrizioni. Il dialogo con il professore Pacchiarotti, che ha illustrato gli aspetti prettamente relativi all’organizzazione delle diverse facoltà è stato ,perciò ,di grande aiuto, e gli studenti e le studentesse del Liceo Pertini hanno potuto colmare i molti dubbi che affliggono tutti i giovani maturandi.

territorio, ci può fornire un valido motivo per scegliere la Sapienza?”, il professore ha brillantemente risposto: “Io, da padre e docente che sono, consiglierei la nostra Università per la varietà dei corsi. La Sapienza è un ateneo generalista impegnato nella formazione interdisciplinare, e tale formazione è molto attenta sia alla qualificazione professionale, sia agli sbocchi occupazionali. Attraverso un’offerta formativa articolata in oltre 250 corsi di studio, tra triennali e magistrali, lo studente potrà portare conseguire una formazione approfondita e vasta. Inoltre sappiate bene che noi assistiamo lo studente anche nella vita futura, non lo abbandoniamo insomma al momento della laurea”.

La suddetta Università organizza poi diversi sportelli ed attività orientative per i giovani liceali, come l’evento “Porte aperte alla Sapienza”, di cui la ventesima edizione si terrà il 12, 13 e 14 Luglio presso la città Universitaria e nel quale gli studenti potranno incontrare i docenti e ricevere materiale informativo sull’università e sulla modalità di accesso ai corsi. Per chi volesse, inoltre, iniziare tempestivamente a documentarsi via internet, è presente sul sito della Sapienza un interessante sportello, denominato “#ioscelgolasapienzaperchè”, nel quale sono elencate le motivazioni valide per le quali conviene scegliere tale Alla domanda della giornalista ed allieva : “Tenendo scuola. conto delle molte Università presenti nel nostro

SAPIENZA @ SETTIMANA FUORICLASSE Molti sono stati gli incontri con docenti Universitari de "La Sapienza" durante la Settimana Fuoriclasse.

Prof. Franciosa

Facoltà di Statistica de "La Sapienza"

Prof. Ciccioli

Facoltà di Chimica de "La Sapienza"

Prof. Guido De Matteis

Presidente del Consiglio d’Aerea Didattica in Ingegneria Aerospaziale de "La Sapienza"

Prof. Giorgio Graziani

Facoltà di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale de "La Sapienza"


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Speciale Università

di Maria Letizia Callea

CHE VUOI FARE DA GRANDE? Tutti coloro che quest’anno dovranno affrontare la maturità, ormai si sentono ripetere questa domanda quasi tutti i giorni; ma chi qualche anno fa ha deciso di frequentare il liceo, sa che qualsiasi sarà la risposta data, inevitabilmente questa prevede ancora qualche anno passato tra i banchi di scuola. La scelta sia della facoltà che dell’Università è fondamentale, non solo perché vi passeremo in media altri cinque anni, ma perché questa è la prima decisione che getterà le basi per il nostro futuro. Naturalmente c’è chi ancora ha le idee confuse e cerca disperatamente di capire quale facoltà rispetti maggiormente le proprie attitudini ed i propri interessi; ma persino coloro che sono decisi su ciò che vogliono essere per il resto della loro vita, partecipano a giornate di orientamento nei diversi atenei italiani, in cerca del “Migliore”. Come ogni anno, “Il sole 24 ore” ha stilato una classifica delle migliori – e peggiori- Università italiane. Per quanto riguarda gli Atenei statali al primo posto

spicca l’Università di Verona a pari merito con quella Trento, seguite dal Politecnico di Milano, Bologna e Padova. In particolare la Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e la Tuscia hanno guadagnato rispettivamente il ventottesimo, il quarantaduesimo, il trentasettesimo e il diciottesimo posto. Al contrario gli ultimi posti sono occupati dalle Università dell’Aquila, Cassino, Cagliari, Federico II, Perugia Stranieri, Palermo e Napoli Panthenope. Dall’altra parte la classifica degli Atenei non statali vede sul podio San Raffaele di Milano, la Bocconi a pari merito con la Luiss di Roma e al terzo posto il Campus Biomedico sempre di Roma. I risultati ottenuti hanno come fondamento indicatori differenti, come la qualità degli stage offerti, della didattica e della ricerca e non per ultimo il voto degli studenti stessi. Perciò adesso non ci rimane che scegliere! TOP 1 0 - MIGLIORI UNIVERSITA' ITALIANE

La classifica è stata stilata in base a attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, soddisfazione, occupazione, ricerca, fondi esterni ed alta formazione. Scopriamo così che l'università di Verona eccelle per formazione, ricerca e borse di studio, mentre perde punti per quanto riguarda la soddisfazione degli studenti. Dati ilSole24Ore


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