Schiavi_Moderni_BeppeGrillo_2007

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aggrappata per ricominciare. Ebbene l’ironia della cosa sta proprio in questo, essendo il mio cv variegato di esperienze e luoghi, risulto essere “inaffidabile” senza considerare che in quanto donna da quando ho trent’anni sono una “portatrice di probabile gravidanza” dunque per un lavoro a tempo indeterminato difficilmente mi prendono in considerazione, dunque quando rassegnata e anche perché adesso lo vorrei un figlio, Rispondo solo ad annunci a tempo determinato, rispondendo che se vogliono persone flessibili io sono flessibile, che ok vorrei sostituire la persona in maternità sbattendomi per fare bene il mio lavoro e poi essere mandata a casa a calci nel sedere (così spero di poter avere un lavoro almeno nel periodo di gravidanza), mi viene risposto che non sono “stabile”! Ma porca... loro ci vogliono flessibili, loro ci offrono contratti di 3 mesi, che neanche fai a tempo a capire dove 6 già devi andare via, ma se lo vuoi tu no, devi essere disponibile e stabile per restare nel caso in cui un giorno, forse, se gli va dovessero decidere che “ma si buona donna, puoi restare”. P. I. 11.03.2006 08:55

Pianificatrice territoriale Io sono una giovane donna di 26 anni. Da quando ho 18 anni ho lasciato Messina, mia città natale densa di questioni e problematiche irrisolte (che tu ben conosci!), per intraprendere l’Università a Bologna. Tanti sacrifici per avere la borsa di studio. Termino l’Università a 23 anni, soddisfatta della formazione ottenuta e piena di entusiasmo e speranze. Da allora mi sono specializzata nella Pianificazione Urbana e territoriale dei Paesi in via di Sviluppo attraverso un Master che coronava gli spunti di analisi della mia tesi. Ho la possibilità di effettuare lo stage in Etiopia per tre mesi, in gruppo e coordinata dal Docente. Effettuiamo una ricerca sul campo sulle condizioni di sicurezza alimentare della popolazione delle aree rurali. Mi illudo che posso partire da questa fortissima esperienza per costruire la mia professionalità. Scopro però che il mondo della Cooperazione non è semplice, non è lineare... Non mi offrono possibilità di esperienza sul campo perché devo già averla... ma come? Chi me la farà fare? Vabbè, mesi di attesa... curricula spediti a vuoto. Poi grazie al Fondo Sociale Europeo vinco una Borsa di studio per un altro Master. Mi chiedo se ha senso farlo, ma non trovo nulla e sono motivata a “fare!” e poi devo mantenermi (o è un dettaglio?). Così adesso ho 26 anni, un secondo Master, sto collaborando con l’Ufficio Progetti Europei di un Comune importante ma scopro che si lavorerà a progetto: se il progetto passa saremo pagati (magari dopo mesi!) se no... pazienza, lavoro sprecato e non retribuito. E mi chiedo: come posso 112 Questo libro è concesso in licenza Creative Commons. E’ vietata ogni forma di vendita.


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