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Haikus describing my summer holidays

1.

Restless waves crashing

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Twilight scenery pictured

Mmmmm…family meals

2.

Pleasant city tours

Filled with a freezing beer chik chik pok pok, …art

3.

Chocolate ice-cream

Endless strolls wandering through uro uro …night

Funny Poem

My friend was wearing his sleepers

Sleepers isn´t anything uncommon

U-N-C-O-M-M-O-N

However, it becomes in the street are wearing them you unusual if

Acrostic Poem

About Myself

Balanced person

Experimental Language

Rain sheds tears

Eager know everything

Active to keep me alive

Tactful others to with

Responsible but dreamer

Irritable sometimes

Zestful spirit

Fears disappearing

The best instant sketching a smile

People behaving coward but not us. to be as from time to time

Wolves didn´t seem as brave us

Un magico Natale nel bosco

C’era una volta un piccolo paesino dove vivevano animali felici. Ogni anno, con l’arrivo della prima neve, si ritrovavano attorno al grande albero per preparare il Natale. Facevano attività e concorsi, per esempio la signora Squirel faceva che la gara di cucina o gli animali più piccoli che partecipavano alla gara sul lago ghiacciato con il signor Cervo.

La Vigilia di Natale facevano una rappresentazione teatrale e invitavano tutti gli animali del bosco tranne il lupo. Ma quella notte apparve il lupo e iniziò a distruggere il piccolo teatro. Gli animali corsero per raggiungere il lupo e lo colpirono con un pezzo di legno sulla zampa e non riuscì più a scappare.

Il giorno di Natale il lupo chiese il loro perdono e tutti insieme costruirono un nuovo teatro e festeggiarono allegramente il Natale.

Notte nella fabbrica dei giocattoli

È stata una notte meravigliosa nel polo nord nella casa di Babbo Natale.

Babbo Natale stava leggendo tutte le letterine di tutti i bambini del mondo che gli avevano scritto. Tutti i bambini desideravano tante cose: lo scooter, la bicicletta, i giocattoli di moda… ma una lettera gli ha rubato il suo cuore: una bambina piccola di quattro anni desiderava “un buon Natale per tutti i bambini del mondo”, per questa ragione aveva chiesto regali per tutti. Mamma mia! Ha pensato il poverino Babbo Natale, adesso dobbiamo fabbricare molti regali.

Subito, ha chiamato i suoi elfi e tutti insieme hanno cominciato a lavorare. Gli elfi cantavano mentre preparavano i regali, contenti per fare felice i bambini grazie al desidero di una piccola bambina. Così, hanno preparato regali per tutti fino alle 23.00 ore dal 24 dicembre, proprio la Vigilia di Natale!!

Il povero Babbo Natale aveva appena il tempo per consegnare tanti regali e quindi , stava cominciando a essere veramente preoccupato, ma a questo punto ha pensato alle sue renne, magiche, speciali per una notte come questa.

Pure Rudolf era pronto ed anche le altre renne, tutti contenti per poter portare la magia del Natale in una notte de illusione, magica.

Tutto ormai pronto , Babbo Natale è partito ed è stata una notte di gioia perché i bambini di tutti le parti del mondo si sono svegliati con i loro regali grazie al desidero meraviglioso di una piccola bambina.

Chi ha rubato gli stivali di Babbo Natale?

Era notte. Fuori nevicava. Il mio papà era uscito per comprare una bottiglia di latte e un panettone per festeggiare il Natale. Noi avevamo finito di cenare e fu allora che bussarono alla porta.

Chi sarà? -disse la mia mamma. Chi potrebbe essere a quest’ ora?

Mi ha preso la mano ed entrambi siamo andati fino all’ingresso. Aprimmo la porta e quello che vedemmo ci lasciò veramente senza parole. Fuori c’era un uomo anziano vestito con giacca, pantaloni e cappello rossi con bordi di pelo bianco; sorrideva, aveva gli occhiali... È difficile da credere, lo so, ma era lì.

Proprio Babbo Natale! -

Cosa vuole, signore? Possiamo fare qualcosa per Lei? – La mia mamma era molto sorpresa, tanto quanto me.

Ho bisogno di aiuto, signori. Sono Babbo Natale. Domani devo lasciare giocattoli a tutti i bambini del paese ma non potrò perché mi hanno rubato gli stivali e non devo camminare a piedi nudi nella neve. Ho molti anni e potrei avere qualche linea di febbre o forse qualcosa di peggio, una influenza o una polmonite.

L’uomo chiuse la bocca, si asciugò il naso e fece un respiro profondo prima di continuare

- Scusatemi ma voglio tornare nel mio regno vivo e vegeto, potreste lasciarmi degli stivali per stasera?

- Certo, signore-, disse la mia mamma e gli diede degli stivali di mio padre.

Il tempo è passato ma lo ricordo come fosse ieri. Non abbiamo mai più visto

Babbo Natale!

Eduardo Ríos

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