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I DRONI E LA LORO STORIA

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IL TIRAGGIO

IL TIRAGGIO

di Corrado Di Bartolomeo

All’albore furono illusioni. L’essere umano, per sua curiosità, ha sempre osservato le stelle dal basso verso l’alto, mappando la volta celeste e cercando punti di riferimento che potessero indicargli la via della navigazione o dei cammini nei luoghi più bui dell’emisfero, ma proprio questa curiosità lo ha condotto a cercare di capovolgere il mondo prima dal basso verso l’alto e successivamente dall’alto verso il basso. La voglia di conoscenza e lo spirito di conquista hanno portato l’essere umano a spingersi oltre con l’immaginazione e con le invenzioni attraverso la costruzione di macchine volanti, gli attuali aeroplani, partendo dai disegni di Leonardo, passando ai fratelli Wilbur e Orville Wright. La voglia di provare e testare distanze sempre più importanti ha introdotto i voli transoceanici, come nel 1919, con i due aviatori John Alcock e Arthur Brown fino a Lindbergh. L’evoluzione tecnologica e la voglia di sperimentare, costruire e aprire nuovi orizzonti ha portato “l’io che pensa” a costruire macchine sempre più piccole e sofisticate sfociando nell’invenzione degli attuali droni, capaci di far volare l’occhio umano e la fantasia oltre ogni immaginazione. Oggi si pensa che la costruzione e l’invenzione degli attuali droni sia una conquista relativamente lontana, in realtà non è così: la comparsa del primo dispositivo a pilotaggio remoto risale addirittura alla metà del 1800. Questi primi primordiali droni, vennero usati dagli austriaci, ma effettivamente erano palloni che trasportavano esplosivo. Le prime realizzazione di veri e propri droni li troviamo in ambito militare, già dalla prima guerra mondiale. Il primo rudimento di drone, o per meglio dire aereo privo di pilota, è l’Aerial Target, progettato e costruito nel 1917 da Ruston Proctor & Co. Si trattava di un aereo radiocomandato, basato sulla tecnologia brevettata da uno dei più grandi inventori della storia Nikola Tesla. L’antenato più prossimo dei droni moderni però fu progettato, da Elmer Sperry, con lo sviluppo dei moderni giroscopi. Lo sviluppo tecnologico cercò soluzioni più idonee e più efficaci per rendere il volo più sicuro e stabile. In realtà identificare chi fu l’inventore del drone è molto difficile, mentre facile è identificare la velocità con cui si è sviluppato con tecnologie sempre più sofisticate e complesse. Il primo quadricottero fu costruito nel 1907 dai fratelli Jacques e Louis Bréguet, denominato Gyroplane. Come in tutte le tecnologie moderne i droni cominciano a svilupparsi in maniera più complessa proprio durante le guerre del Novecento. La società Reginald Denny avviò la prima produzione industriale del drone OQ-2 Radioplane, un aereo radiocomandato che verrà prodotto in oltre 15000 esemplari. Ma chi fu il padre fondatore della tecnologia UAV? Si tratta di Abraham Karem, il vero inventore dei droni come li conosciamo oggi. La voglia di osservare la terra dall’alto, spinti anche dalle conquiste dei viaggi spaziali porta, proprio durante gli anni 60, alla diffusione di modelli di areoplani radiocomandati anche per uso indoor. Con l’avvento dei transistor comincia a svilupparsi il mercato dei droni, che consentirà di produrre i componenti sempre più miniaturizzati per la trasmissione con radiocomando a un costo più alla portata di tutti. In Italia, dove la Olivetti, in collaborazione con Telecom, iniziò a progettare e realizzare schede per il controllo dei velivoli a radiocomando usate tutt’oggi nella maggior parte dei velivoli senza pilota. Nel 2001, in seguito agli eventi dell’11 settembre, questa tecnologia verrà usata in larga scala in ambito militare con l’inserimento di droni armati. E come tutte le scoperte e le invenzioni sviluppate in ambienti militari verranno dirottate a scopo di morte.

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I droni evolvono e cosi da strumenti bellici virano verso usi più ricreativi e utili, la Federal Aviation Administration (FAA) nel 2006 concederà i primi permessi per la com-

COS’È LA RUBRICA SPECIALE?

In questa nuova rubrica, presente anche nei prossimi numeri, di tutto ciò che riguarda i droni e il loro utilizzo fotografico, tecnica, storia e legislazione.

mercializzazione dei droni: ne viene ufficialmente riconosciuto il potenziale nelle loro svariate applicazioni. Nel 2019, a sorpresa visto i numerosi marchi che si sono sviluppati ed evoluti, ma soprattutto che sono stati commercializzati, sarà la società francese Parrot a lanciare sul mercato il Parrot AR Drone, il primo drone che può essere controllato interamente tramite Wi-Fi, utilizzando uno smartphone. Parallelamente si sviluppa una tecnologia innovativa gli APR con tecnologia first person view (FPV). Essa consente di visualizzare in tempo reale ciò che “vede” il drone. Da questo utilizzo nasceranno i primi dubbi e sarà scritta molta giurisprudenza sulla violazione della privacy da parte di questi veicoli dotati di telecamera, una conseguenza saranno le norme che regolamentano il volo e sul raggio d’azione dei droni, regole stilate da organi istituzionali come l’ENAC. Chi è, in conclusione, l’inventore dei droni? È una storia complessa, composta di molti capitoli. Il futuro del drone? È ancora tutto da scrivere.

Soffermiamoci però su una curiosità: da cosa deriva il nome “drone”? Esso corrisponde alla pronuncia italiana del termine inglese drone, che si traduce letteralmente come “ronzio”, un ronzio che ricorda quello delle ali di un colibrì. E questo volatile stimola la fantasia che corre lontana, così come oggi facciamo volare i nostri droni alti nel cielo.

Nei prossimi numeri affronteremo la giurisprudenza relativa a questi quadricotteri sviluppatasi nel tempo (patentini e dove poter volare senza problemi), la loro evoluzione in ambito tecnologico, le schede tecniche e valuteremo le recensioni basate sulle esperienze di chi fotografa e guida con questi nuovi strumenti.

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