Radioattività 1° volume - Marie Curie

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6.14. LE EMANAZIONI SONO GAS DI MATERIA. SEPARAZIONE DELL’EMANAZIONE DEL RADIO ALLO STATO PURO

Idrato di ferro Idrato di uranio Idrato di bario Fluoruro di didimio Fluoruro di bario Cromato di ferro Cromato di bario Solfato di piombo Solfato di bario

0, 29 0, 20 0, 035 0, 20 0, 05 0, 34 0, 045 0, 033 0, 028

Nelle esperienze eseguite sull’emanazione del radio, queste hanno fornito in generale, una soluzione, e in alcuni casi ne possono derivare inconvenienti. L’impiego del radio diluito in composti permeabili all’emanazione (idrato di ferro o di uranio, cromato di ferro, fluoruro di didimio) permette di ottenere alla temperatura ordinaria un’alta proporzione dell’emanazione accumulata. 6.14. Le emanazioni sono gas di materia. Separazione dell’emanazione del radio allo stato puro. Misura di volume. Abbiamo visto che le emanazioni radioattive si comportano come gas; tuttavia, in tutte le esperienze che sono state descritte finora, la presenza di una emanazione era sempre rivelata unicamente dalle sue propriet`a radioattive. Per provare che le emanazioni sono proprio dei gas, si pu`o cercare di isolarle, misurando il loro volume a una pressione determinata e osservando la produzione di uno spettro caratteristico. Le esperienze di questo tipo sono molto importanti, poich´e `e provato senza alcun dubbio che la radioattivit`a nel caso delle emanazioni `e connessa a gas materiali di natura ben definita, `e provato pure che questi gas non sono stabili, ma subiscono un decadimento spontaneo, cosa mai osservata in uno dei gas ordinari. L’opinione secondo la quale le emanazioni sono gas materiali `e stata sostenuta da MM. Rutherford e Soddy dopo la scoperta delle emanazioni radioattive, e quando ancora le loro propriet`a erano ancora poco conosciute. I risultati dell’esperienza hanno sostenuto questa opinione in tutti i punti, e i lavori recenti relativi all’emanazione del radio sono in grado di stabilirlo in modo definitivo. Delle tre emanazioni, quella del radio `e la sola che si possa tentare di isolare, poich´e la sua persistenza `e molto grande; le emanazioni del torio e dell’attinio decadono cos`ı rapidamente che non possono accumularsi in quantit`a significative. L’emanazione del radio `e ottenuta a partire da sali di radio solidi o disciolti; essa `e contenuta nei gas che sono costantemente liberati da questi sali. Una soluzione di sale di radio sufficientemente concentrata determina una emissione di gas osservabile e continuo, cos`ı come l’ha per primo osservato M. Giesel55; i gas formati sono principalmente l’ossigeno e l’idrogeno, e la composizione della miscela `e vicina a quella dell’acqua, di modo che si pu`o ammettere che vi sia una scomposizione dell’acqua sotto l’azione del radio; tuttavia si pu`o constatare un eccesso di idrogeno. Un sale di radio solido, che `e non stato rigorosamente essiccato, produce gas che restano nel sale e si liberano per soluzione o fusione; si ottiene pure in questo caso ossigeno e idrogeno, con la miscela contenente una proporzione maggiore di idrogeno di quella corrispondente al gas tonante. Infine si trova, in genere, nei gas emessi un poco di acido carbonico e tracce di elio. Quest’ultimo gas si forma in modo continuo in presenza di radio, cos`ı come hanno stabilito MM. Ramsay e Soddy in un lavoro di considerevole importanza, e i cui risultati hanno ottenuto numerose conferme56. La produzione di gas da una soluzione di bromuro o di cloruro di radio `e circa 0, 4 cm3 per grammo di radio e per ora. 55Giesel, Berichte d. d. chem. Gesel, 1903. 56Ramsay e Soddy, Phys. Zeit., 1903.


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