› STRUTTURE SOCIOSANITARIE
CENTRO DIURNO PER MALATI DI ALZHEIMER, CASTELFRANCO VENETO
UNA GIORNATA SERENA Nel progetto di Davanzo Architetti gli ambienti, i percorsi, le relazioni tra interno e esterno, il paesaggio e la tipologia stessa dell’edificio sono parte integrante della terapia per pazienti nella fase iniziale della malattia
Il Centro Diurno Terapeutico Alzheimer di Castelfranco Veneto (foto Alessandra Chemollo).
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Il Centro diurno terapeutico Alzheimer di Castelfranco Veneto in provincia di Treviso è una struttura sociosanitaria che si relaziona dal punto di vista architettonico e funzionale con il contesto urbano esistente – la vicina Casa di Riposo, progettata negli anni ‘70 da Giuseppe Davanzo e Livia Musini (di cui riprende i materiali, cemento, guaina rossa e legno), il parcheggio e il parco – pur mostrando un’evidente autonomia figurativa e tipologica. L’equilibrio fra queste due componenti fondamentali rispecchia, nell’edificio progettato da Martina Davanzo di Davanzo Architetti, la terapia prescritta agli ospiti: 30 persone al massimo in fase non comple-
tamente degenerativa della malattia. Partendo dalla premessa che un ambiente idoneo può promuovere le facoltà residue in un malato di Alzheimer, nell’organizzazione degli ambienti dedicati agli ospiti hanno prevalso la dimensione domestica, la disposizione su un unico livello e un solo colore che facilita l’ambientazione e l’orientamento. Ma non sono le sole soluzioni di un progetto che mette al centro il paziente e le sue esigenze. L’assenza di corridoi è stata sopperita con allargamenti e soste in grado di interrompere le sequenze, così come la riconoscibilità degli spazi d’accoglienza degli assistiti, che sono anche d’attesa per la visita medica o occasio-
ni di pausa, è stata ottenuta attraverso una diversa modulazione della luce, del colore o delle forme. E ancora: la variazione dei luoghi e dei temi, pur con percorribilità semplici, dirette, senza frequenti cambi di direzione, permette un orientamento autonomo. La struttura, in considerazione delle specifiche esigenze della committenza, presenta un’impostazione aperta e flessibile, con ambienti di dimensione ridotta che si possono contrarre, dividere, ma anche ampliare per un maggior numero di ospiti o un diverso utilizzo. La distribuzione planimetrica e spaziale differenzia le stanze come se fossero gli ambiti di una casa con diverse funzio-