IoArch 91 - Dec-Jan 2021

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› OSPITALITÀ / LUCE

IL PROGETTO DELLA LUCE NELL’OSPITALITÀ di Jacopo Acciaro

Jacopo Acciaro si laurea in architettura al Politecnico di Milano e sviluppa da subito un forte interesse per il mondo della luce. Si forma nello studio di Piero Castiglioni con il quale collabora per alcuni anni prima di fondare Voltaire Lighting Design, una struttura professionale che si occupa di progetti di illuminazione per l’architettura, l’interior e l’urbanistica, oltre a progettare corpi illuminanti custom made. Acciaro ha svolto attività di docenza e tiene regolarmente corsi di illuminotecnica. www.voltairedesign.it [ 114 ]

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La complessità tecnica del tema luce e la cultura progettuale che il mondo dell’hotellerie richiede rendono essenziale la presenza di un lighting designer che, integrandosi fin dai momenti iniziali del progetto, possa accompagnare il gruppo di progettazione nel raggiungimento di un risultato unitario e organico. I contenuti del progetto illuminotecnico si legano alla composizione architettonica, ai rapporti tra i volumi e gli spazi, alla valorizzazione delle geometrie e dei colori, e rendono quindi possibile la creazione di un ambiente profondamente suggestivo e poetico. In questo contesto, la luce è chiamata a valorizzare i vari ambienti di una struttura: esterni, hall, spazi comuni e camere sono infatti gli ambienti in cui il lighting designer può contribuire a creare una specifica e indimenticabile emozione. Al tema luce viene spesso affidato il compito di trasmettere il primo feeling dell’hotel che, inserito nel contesto urbano, aspira a divenire un punto focale ben visivo anche da scorci prospettici distanti o non agevoli. Una prima sensazione che deve rimanere impressa nella mente del fruitore che tende ad associare ad un’immagine, ad una suggestione, un determinato brand o hotel. Aiutare la location ad essere “letta” rappresenta una sfida che la proprietà richiede e che spesso si traduce per la stessa in un tema di business; creare una forte riconoscibilità comporta infatti una maggior affluenza di clienti. Che siano strutture moderne e trattate con approcci progettuali molto evocativi e spesso con interventi di media façade o che siano strutture storiche con interventi di valorizzazione, il tema luce rappresenta spesso il primo biglietto da visita del brand e dell’hotel. Un esempio di media façade è lo Yas Hotel di Abu Dhabi in cui sono stati utilizzati apparecchi della tipologia a dots Led Rgbw posizionati in maniera massiccia e puntuale lungo la copertura e programmati per renderla sinuosa e vibrante con sequenze luminose multimediali. Nel Kimpton Fitzroy Hotel di Londra, invece, l’illuminazione si mette a servizio dell’illustre storia dell’edificio assecondando ed enfatizzando i dettagli architettonici e le cromie dei materiali con sorgenti a Led ad alta resa cromatica posizionate in maniera puntuale e mimetizzata. L’effetto finale è il perfetto bilanciamento dell’intensità di ogni effetto luminoso; inoltre l’utilizzo capillare di apparecchi a bassa potenza ha permesso di creare la giusta dose di drammaticità e contrasto.

L’ELEMENTO LUCE NEL MONDO DELL’HOTELLERIE SI INSERISCE IN MANIERA TRASVERSALE E CON UN FORTE IMPATTO PERCETTIVO, RICOPRENDO UN RUOLO DETERMINANTE NELLA CREAZIONE DEL MOOD E DELLE SENSAZIONI CHE NE CARATTERIZZANO GLI AMBIENTI. LA SUA CAPACITÀ DI GENERARE SUGGESTIONI E STIMOLARE EMOZIONI LA RENDE UNO STRUMENTO ESTREMAMENTE POTENTE E COMPLESSO CHE, SE SAPIENTEMENTE GOVERNATO, VALORIZZA L’ESTETICA DEGLI SPAZI DI ACCOGLIENZA E IL COMFORT PER IL CLIENTE, INCREMENTANDO DI CONSEGUENZA IL BUSINESS DEGLI IMPRENDITORI.


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