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In Italia la crisi economica preoccupa più del Covid-19

o l e l n i a R o m o n i a C t : c r e d i o P h o t I l dato emerge dalla ricerca IPSOS “L’Italia tra tensioni sociali e metamorfosi” , un ’ analisi sulle principali preoccupazioni degli italiani alla luce dei cambiamenti che la pandemia ha innescato nella società, condotta per Fondazione De Gasperi e Conad e presentata a Milano il 29 luglio. A commentare la mappa dei timori dei cittadini italiani e gli spunti emersi dall’indagine, sono intervenuti Angelino Alfano - Presidente di Fondazione De Gasperi, Giuseppe Sala, Maurizio Lupi - Parlamentare e Presidente della fondazione ‘Costruiamo il futuro ’ e Francesco Pugliese - Amministratore Delegato Conad. Ha presentando i risultati il Direttore Scientifico di IPSOS Enzo Risso. In Italia la rilevanza delle preoccupazioni derivanti da tensioni socio-economiche è molto superiore a quella di altri Paesi dell’Unione Europea: il 59% degli italiani intervistati mostra molta preoccupazione per il rischio di aumento della disoccupazione e di perdita di posti di lavoro, posizionando l’Italia al 2° posto nel mondo. Il 32% degli intervistati si è anche detta preoccupata per l’ineguaglianza sociale e la povertà (Italia al 9° posto nel mondo). Le tensioni socio-economiche percepite sono talmente alte da superare la preoccupazione per il Covid-19: a giugno 2021 il 61% dei cittadini intervistati dichiara la recessione economica come paura predominante rispetto all’ aspetto sanitario derivante dalla crisi pandemica (39%). In questo contesto, sono particolarmente significative le difficoltà economiche dichiarate dagli italiani, con il 56% dei rispondenti che si colloca nella parte bassa della piramide sociale del Paese e il 57%, che esprime una probabilità di diminuzione del reddito familiare dal 20 al 50%. Ridurre i propri risparmi, peggiorare il proprio tenore di vita e non avere le risorse adeguate a sostenere i propri figli rappresentano i principali timori di un futuro che appare sempre più incerto. A risentire maggiormente di queste tensioni sono i giovani: oltre il 60% dei giovani italiani intervistati sente i suoi progetti di vita a rischio. In un clima dove regna uno stato emotivo di incertezza per il 58% degli intervistati, calano gli italiani che provano sentimenti positivi come fiducia (14%) e serenità (solo al 10%). In questo scenario, sono 5 gli elementi che gli intervistati hanno messo in evidenza per alimentare un futuro migliore: una economia basata su una concezione maggiormente cooperativa (87%), un maggiore sostegno alle famiglie (84%), la garanzia di maggiore stabilità e certezze per i lavoratori (81%), un investimento sul civismo delle persone (76%) e una ridistribuzione delle ricchezze per diminuire le diseguaglianze (75%). Tra i valori che dovrebbero guidare le scelte al cambiamento del Paese, il tema della sostenibilità emerge preponderante, con gli Italiani che per il 70% sostengono la necessità di un maggiore ricorso a pratiche responsabili nel mondo delle imprese.

A sinistra: Angelino Alfano con Francesco Pugliese; sopra: Giuseppe Sala, Maurizio Lupi e Francesco Pugliese

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