Sportiva...mente

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L’esperienza di Firenze

Prima di parlare di “Sportiva…mente”, occorre fare una piccola cronistoria di come siamo arrivati a questa esperienza. Già da molti anni l’Uisp realizza interventi con i servizi di salute mentale basati soprattutto sulla richiesta di un supporto organizzativo per poter fare attività sportiva. Ci sono due diverse correnti di pensiero in questo campo. Da una parte la formazione di polisportive specifiche come laboratori di formazione per gli utenti e non solo, dall’altra l’uso, in termini di servizio, del sistema associativo già esistente, provando ad inserire nelle società sportive soggetti con problematiche psichiche. Questo progetto rappresenta un cambiamento di scenario, perché non risponde ad una richiesta specifica, ma nasce all’interno dell’Uisp e quindi sicuramente porta ad una discussione e ad una inevitabile “contaminazione” positiva. Siamo intervenuti sull’esistente, cioè abbiamo lavorato con i Centri di Salute Mentale che già praticavano attività sportiva e ci siamo concentrati su proposte di calcetto a 5 e di nuoto. Abbiamo lavorato su due livelli, uno interno alla nostra associazione per produrre aperture e nuove sensibilizzazioni, e l’altro esterno cercando di costruire un legame più forte e stabile con i CSM attraverso un protocollo d’intesa e quindi una partnership più complessiva che riconosca il ruolo sociale dell’Uisp. Un altro fattore di innovazione è sicuramente legato alla presenza degli operatori Uisp: figure competenti, esterne al mondo sanitario, in grado di stimolare e favorire una diversa relazione con gli utenti, che non si rapportano più solo con il referente sanitario e quindi di riflesso con la malattia o la cura, ma con altre persone con cui condividono l’ambiente sportivo.


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