CRONACA& ATTUALITÀ
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 30 maggio 2013
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VIABILITÀ LABORATORI
Sulla spiaggia si fanno i mosaici
Stradelli, maxi multe anche a Punta Sanzioni da 206 euro per il parcheggio selvaggio dietro i bagni
Dal 29 maggio sulle spiagge romagnole tornano le officine del mosaico: organizzato dall’associazione “Il Cerbero” il programma di laboratori itineranti nasce sulle spiagge, ma oggi è richiesto anche da alberghi e campeggi. Per l’estate 2013 sono più di 80 i laboratori già prenotati. Nelle sei edizioni trascorse il progetto Mosaico in tour ha registrato 400 laboratori, usato 50 chili di colla, 50 cesoie, un milione di tessere colorate, coinvolti ottomila bambini. Per informazioni: associazione culturale “Il Cerbero”, 335-8151821, 333-4317970, info@ilcerbero.it www.ilcerbero.it.
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N L I B R E R I A IL NUDISMO SI SFOGLIA
Il naturismo e la battaglia della Bassona diventano un libro: “Storia del nudismo”, scritto dall’avvocato Jean Pascal Marcacci, presidente dell’Aner (associazione naturisti Emilia Romagna) per le Edizioni Girasole di Ravenna.
il giro d’Italia. Il critico del quotidiano online Linkiesta, giunto a Ravenna per scrivere di Traviata di Cristina Muti e del Pantani della Albe inizia il suo articolo così: «Il problema di Ravenna è arrivarci. E girarci in macchina. La circolazione è ancora bizantina: elegante, ma difficile da decrittare. Punti a una direzione e immancabilmente ti trovi ad andare nella direzione opposta. Ma se superi
Dal primo giorno di giugno entra in vigore l’ordinanza comunale che regolamenta, in via sperimentale per il 2013, la sosta e gli accessi dei mezzi motorizzati a Punta Marina Terme, nell’ambito del demanio marittimo, nel tratto fra lo stradello in prossimità del bagno Ruvido e fino al bagno Miramare, e dal bagno Miramare al Chaplyn. Le violazioni saranno punite con sanzioni da 206 euro. Nelle zone citate la sosta e gli accessi
le rotonde, i sensi unici, le telecamere della Ztl, il più è fatto». Mettiamo il caso che lo sventurato tedesco al volante in calzini e Dr Scholl sia nella Circonvallazione al Molino e volesse andare a prendere l’amico appena arrivato in stazione. La distanza a piedi è di 800 metri, in auto diventano 2,5 chilometri. I sensi vietati obbligano ad andare nella direzione opposta e fare il giro della
dei mezzi motorizzati sono consentiti «solo ed esclusivamente nelle specifiche aree, retrostanti gli stabilimenti balneari, autorizzate ai titolari delle concessioni demaniali marittime come ampliamenti stagionali destinati allo stazionamento (sosta) dei mezzi motorizzati, che dovranno essere, a cura dei concessionari, opportunamente segnalate con idonea cartellonistica e delimitate con elementi congrui quali per esempio paletti in legno, corde, ecc, al fine di una loro precisa individuazione, prevedendo altresì almeno una postazione a disposizione per gli utenti diversamente abili»; «è sempre consentito l’accesso dei mezzi motorizzati per la consegna delle forniture agli stabilimenti balneari ed alle altre attività economiche, nonché la relativa sosta temporanea necessaria per le operazioni di rifornimento, purché venga mantenuta la fascia di libero transito degli stradelli di almeno quattro metri e comunque in modo tale da non arrecare ostacolo al passaggio dei mezzi e dei pedoni».
città percorrendo via San Mama, tornado poi indietro per via Ravegnana e facendo il giro di tutti i giardini pubblici. Nella malagurata sorte che il povero amico appena arrivato in stazione dovesse recarsi all’ospedale in auto perché gli fosse caduto un vaso decorato di mosaico su un piede, il dolore fisico sarebbe l’ultimo dei suoi problemi. La stazione dei treni dista
in linea d’aria meno di due chilometri dall’ospedale. Ora, se il turista volesse però andarci in auto dovrebbe percorrerne circa otto per arrivarci, senza contare il traffico e soprattutto la difficoltà ad orientarsi visto che per chi non ha il navigatore non è facile decidere quali strade seguire. Se poi volesse ricevere indicazioni in tedesco o anche solo in inglese a qualche avrebbe sicuramente delle diffi-
coltà. Anche perché a un turista in auto che chiede indicazioni l’unica risposta sensata da dargli è: «Parcheggia, perché in auto non ci arriverai mai». Non salva la situazione nemmeno l’autobus scoperto, nuova frontiera del turismo in città, mutuato da Londra e Berlino. Lanciato da due mesi, il colorato bus in stile british stenta a decollare, penalizzato anche dal clima poco primaverile (anche in questo si sono ispirati a Londra?). Il percorso del pullman a due piani collega nove monumenti di Ravenna è lungo ben 20 chilometri. Le strade che percorre non sono proprio panoramiche e a molti monumenti non riesce ad avvicinarsi e bisogna comunque raggiungerli a piedi. Un altro punto dolente di Ravenna city of tourism sono le politiche verso i giovani, un po’ lacunose. Alcune settimane fa uno studente di Lettere dell’Università di Bologna ha scritto a Repubblica una lettera al vetriolo contro Ravenna descrivendola come cara e chiusa agli universitari. La cosa di cui il ragazzo si lamentava era che per vedere tre monumenti (San Vitale, Sant Apollinare e il Mar) lui e suo padre avevano speso 40 euro visto che gli studenti non godevano di riduzioni, contrariamente a molte altre città. L’aspetto invece su cui Ravenna negli ultimi anni ha saputo migliorarsi è la possibilità di mangiare in centro anche a basso costo. Oltre ai ristoranti infatti hanno aperto numerosi punti dove è possibile consumare cibo di strada, in particolare la piadina, che (anche se sembra assurdo) fino a non molto tempo fa non si riusciva a trovare nel centro storico. Matteo Cavezzali