MARK SONGHURST / ALAMY / ACI
SCONTRO TRA POTENZE
Nel V secolo a.C. Atene, Sparta e l’impero persiano furono protagonisti di un lungo scontro per l’egemonia sull’Egeo. Sopra, Lesbo vista dal tempio di Atena ad Asso.
C R O N O LO G I A
GUERRE TRA GRECI
I
ntorno al luglio del 406 a.C., in un minuscolo arcipelago di fronte alle coste dell’Asia Minore si svolse la più imponente battaglia navale della Guerra del Peloponneso. Sparta e Atene erano coinvolte da circa 25 anni in un sanguinoso scontro, che si era esteso a tutto il mondo greco. All’inizio del conflitto Sparta si era concentrata sulle operazioni di terra, approfittando dell’indiscussa superiorità della propria fanteria. Dal canto suo, Atene dominava i mari fin dalla vittoria contro i persiani del 480 a.C. Tuttavia negli ultimi tempi le parti si erano inver-
tite. Gli spartani avevano compreso che per vincere dovevano potenziare le proprie capacità marittime. Per questo motivo si erano rivolti all’impero persiano, tradizionale nemico dei greci, da cui avevano ricevuto aiuti economici per armare nuove triremi e reclutare migliaia di vogatori. Grazie a questa nuova forza navale e ai temibili opliti, praticamente imbattibili a terra, i lacedemoni speravano di poter chiudere rapidamente la partita.
431 a.C.
421-414 a.C.
Inizia la Guerra del Peloponneso, che vede di fronte due fazioni: la Lega delio-attica, guidata dalla città di Atene, e la Lega del Peloponneso, capeggiata invece da Sparta.
Dopo dieci anni di conflitto, Atene e Sparta firmano la pace di Nicia. Sette anni dopo Atene lancia una campagna per conquistare la Sicilia, che si conclude in una disastrosa sconfitta e provoca la ripresa della guerra.
FANTERIA. SCULTURA DI UN OPLITA GRECO. BRITISH MUSEUM, LONDRA. PRISMA / ALBUM 58 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC
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