LA CAPITALE IMPERIALE
Ctesifonte, capitale del regno partico, fu anche la sede della nuova dinastia sasanide. Nell’immagine, rovine del palazzo reale. RILIEVO A TAQ-I BOSTAN
AKG / ALBUM
persiano o pahlavi, una lingua imparentata sia con l’antico persiano – la lingua dei re achemenidi – sia con il moderno persiano, e potenziarono l’impiego della lingua materna non solo a corte, nell’amministrazione, nelle leggi e nel conio delle monete, ma anche in ambito letterario e religioso. Tuttavia, la poliedrica popolazione dell’impero parlava pure altre lingue iraniche, quali il partico, il battriano, il sogdiano, il corasmiano o chvarezmio, così come le lingue di diversi ceppi linguistici.
Zoroastrismo, la religione dei re La diversità regnava anche in ambito religioso. I re e la maggior parte dell’élite dominante professavano lo zoroastrismo, il cui nome viene da Zoroastro (adattamento greco della parola avestica Zarathustra), considerato dai credenti come il profeta. Il dio principale è il dio della saggezza (Ahura Mazdā in avestico, Ōhrmazd in pahlavi), creatore del mondo e delle sue creature, e ha come antagonista principale lo spirito del male (Angra Mainyu
ERIC LAFFORGUE / ALAMY / ACI
tare, e vivevano in un ambiente lussuoso e sofisticato, che raggiunse uno splendore leggendario durante il regno di Cosroe I (Khusraw I), tra il 531 e il 579. Spesso crediamo che le culture antiche siano uniformi: niente di più lontano dalla realtà. La società sasanide era plurilingue, multietnica e multireligiosa, come ci si potrebbe immaginare in un territorio così esteso quale quello controllato dai loro re. I sasanidi dominavano gran parte della Via della Seta, dettaglio che gli garantiva introiti immensi, ma per questo dovevano salvaguardare la sicurezza dei cammini. Carovane con ogni sorta di prodotti e persone provenienti da Cina, Asia centrale, India, Penisola arabica, Egitto, Mediterraneo orientale, Caucaso, Grecia o Roma attraversavano la regione sasanide tramite una complessa rete di comunicazioni. Le élite sasanidi parlavano il medio
Il rilievo nella roccia mostra il re Cosroe II assieme agli dei Ahura Mazdā e Anāhitā e, sotto, sul suo cavallo favorito, Shabdiz.
Il re sasanide Sapore I annientò Roma nella battaglia di Edessa LOREMUS
E . LE
SAPORE I E L’IMPERATORE VALERIANO. CAMEO. III SECOLO, BIBLIOTHÈQUE NATIONALE, PARIGI.
SSING
/ A L B UM
SNG116_042-055_SASANIDAS_m_ee.indd 46
5/9/18 14:26