BRIDGEMAN / ACI
coloro che l’avevano allevata quando era stata abbandonata da sua madre. Lo storico romano Giustino (II-III secolo d.C.), invece, sostiene che fu assassinata da suo figlio Ninia, mentre Gaio Giulio Igino, autore latino del I secolo a.C., afferma che la leggendaria regina si suicidò gettandosi sul rogo.
Nasce il mito La storia di Semiramide, così come viene narrata dagli autori greco-latini come Diodoro Siculo, presenta evidenti parallelismi con altri racconti mitologici dell’antichità. Per esempio, l’origine semidivina di Semiramide, concepita da una dea e da un mortale, ricorda molto la storia del leggendario eroe Ercole. Il suo abbandono quando era appena nata rimanda a un episodio simile dell’infanzia del re Sargon di Akkad. Allo stesso modo, la consultazione dell’oracolo di Amon e l’invasione dell’India sono imprese che secoli dopo realizzerà anche il conquistatore e re macedone Alessandro Magno. L’unica cosa che hanno in comune la Sammu-ramat della storia e la
Semiramide leggendaria è la condizione di donne straordinarie: stando ai dati disponibili, Sammu-ramat fu la prima donna nella storia della Mesopotamia a ricoprire un ruolo politico importante, forse come reggente durante l’infanzia di suo figlio Adad-Nirari III. La Semiramide che ci presentano gli autori greco-latini, invece, è la prima regina a portare a compimento imprese eccezionali. A partire dal Rinascimento, molte opere artistiche e letterarie hanno contribuito a diffondere il mito di Semiramide. Grazie a poeti, scrittori e artisti, il grande pubblico è venuto a conoscenza della gloriosa esistenza di una regina assira chiamata Semiramide. Esattamente come Sammu-ramat, il personaggio storico a cui si ispirò, la regina Semiramide raggiunse traguardi impensabili, che prima di lei erano imprese riservate unicamente agli uomini. Per questa ragione, Semiramide e Sammu-ramat possono essere considerate “regine dello Straordinario”.
SEMIRAMIDE ALL’INFERNO
La tradizione medievale rappresentò la regina Semiramide come una donna dissoluta e ammaliatrice, così come la riproduce Heinrich Wilhelm Truebner in quest’olio su tela che la raffigura nell’inferno dantesco. 1880. Neue Galerie, Kassel.
MARCos suCh-GutIéRREz UNIVERSITà AUTONOMA DI MADRID
storica national geographic
29