Storica National Geographic - giugno 2015

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IL PIÙ GRANDE ASSEDIO DEI TEMPI ANTICHI

AGE FOTOSTOCK

L’assedio di Tiro comportò uno spiegamento di forze senza precedenti da parte di entrambi gli schieramenti. Di fronte al molo, le torri d’assedio e le esperte falangi macedoni, a cui i difensori di Tiro risposero con navi in fiamme, piogge di frecce, raffi giganteschi, arieti e persino sabbia ardente lanciata dalle merlature. Come scrive uno storico di oggi, anche se Alessandro si attribuì il merito della vittoria, questa fu dovuta in gran parte alla superiorità dei suoi ingegneri.

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ADAM HOOK / OSPREY PUBLISHING

UN GUERRIERO GRECO, MUNITO DI ELMO E SCUDO, PRONTO A ENTRARE IN BATTAGLIA. FIGURINA IN BRONZO.

SCHREIDER / NGS

RICOSTRUZIONE DELL’ASSEDIO DI TIRO DA PARTE DELL’ESERCITO DI ALESSANDRO MAGNO. LE TORRI D’ASSEDIO SI AVVICINANO ALLA MURAGLIA, DIFESA STRENUAMENTE. VEDUTA AEREA DELLA CITTÀ LIBANESE DI TIRO AI GIORNI NOSTRI. SPICCA LA LINGUA DI TERRA CHE UNISCE LA COSTA CON L’ISOLA DI TIRO.

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1 Molo

Per costruire un terrapieno che permettesse loro di raggiungere l’isola, situata a meno di un chilometro, i Macedoni usarono alberi e pietre della città vecchia che avevano distrutto.

2 Torri d’assedio

Per alloggiare al loro interno arcieri e arieti, le torri avevano venti piani, ciascuno dotato di un ponte levatoio. All’esterno erano ricoperte con pelli di pecora come protezione.


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