Verde cortina (anteprima)

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VERDE CORTINA Matteo Tacconi Ignacio Maria Coccia


“Verde cortina” è nato inizialmente come un progetto giornalistico e fotografico. È stato pubblicato da Huffington Post Italia, trasmesso da Radio Radicale e realizzato con il sostegno dei seguenti sponsor: Moroni & Partners Ampelmann Ente nazionale germanico per il turismo Austria Turismo www.verdecortina.com

© 2014 CAPPONI EDITORE www.capponieditore.it Appunti visivi a cura di Renata Ferri Grafica e impaginazione Elisa Cicognola a

1 Edizione. Tutti i diritti riservati Finito di stampare nel mese di luglio 2014 per conto di Capponi Editore

VERDE CORTINA Da Lubecca a Trieste sui confini della guerra fredda


INDICE

Trav e mu n d e Lubecca S c h la g s d o r f

Zich e r ie

B o c k wit z B er l i no

Helms t e d t

Ma r ie n b o r n

Potsdam

(EX GERM ANIA EST)

Ras dorf

G e is a Mo d la r e u t h

REPUBBLI CA CECA

GERMANIA

Grafenau

C eske Vel eni ce

R et z

Znoj m o SLO VA C C H I A

Intro 1 La rivincita della natura di Mara Gergolet

pag. 5

Intro 2 La poetica muta della cortina di Renata Ferri

pag. 9

PARTE PRIMA Da Lubecca alla foresta bavarese Cap 1. Opache memorie sul Baltico Cap 2. Destinazione checkpoint Alpha Cap 3. Acqua e terra lungo il Muro circolare Cap 4. Berlino: quella grande normalità Cap 5. Lì dove Mosca doveva sfondare Cap 6. Il calcestruzzo di Modlareuth

pag. pag. pag. pag. pag. pag.

13 17 21 25 29 33

pag. pag. pag. pag. pag. pag.

109 113 117 121 125 129

G m und Vi enna

B r at i sl ava

APPUNTI VISIVI AUSTRIA

St . M ar gar et hen i m B ur genl and

Sopr onkohi da

B ad R adker sbur g Ar nf el s W ur zenpass

G or i zi a Tr i est e ITALIA

N ova G or i ca SLOVENIA

UNGHER I A

G or nj a R adgona

PARTE SECONDA Dalla foresta bavarese a Trieste Cap 7. Terme e vizi, il duplice volto del confine Cap 8. La diplomazia del vino Cap 9. Bratislava e Vienna, fuga dalla noia Cap 10. Il picnic paneuropeo Cap 11. Fin sulla cima del Wurzenpass Cap 12. Gorizia e Trieste, nostalgie di frontiera


(E X G E R MA N I A E S T )

Modl ar euth Hof

REPUBBLICA CECA

G E R MA N I A

Gr afenau

Str az ny S L O VA C C H IA

A U S T R IA

U N G H E R IA

S L O V E N IA

I TA L I A

6. IL CALCESTRUZZO DI MODLAREUTH


6. IL CALCESTRUZZO DI MODLAREUTH

DA LUBECCA ALLA FORESTA BAVARESE

Fu fin troppo facile ribattezzarla “la piccola

situazione, lungo e oltre i blocchi. Queste e altre

Oggi il turismo a Modlareuth si aggancia

Usciamo dall’autostrada a Hof, una graziosa

Berlino”, ma in effetti, se si sorvola sulle

anticaglie compongono la sezione all’aperto

proprio al tema dell’ambiente. Le piste

città della Baviera. Fu molto importante nel

differenze di stazza, la storia di Modlareuth è

del

L’altra

ciclabili, i boschi e i sentieri dell’area

1989. Qui, dall’ex Cecoslovacchia, giunsero

simile a quella vissuta durante la guerra fredda

occupa un edificio poco distante, all’interno del

attraggono villeggianti. «A Modlareuth ne

in treno le migliaia di tedeschi dell’est che

dalla metropoli tedesca.

quale c’è una saletta dove vengono proiettati

abbiamo

spiega

in quell’anno, barricandosi nell’ambasciata

filmati di repertorio catturati da un giornalista

Helene, la titolare di una gasthaus. Quando

della Germania ovest a Praga, chiesero e

Modlareuth è un villaggio minuto all’interno

bavarese. Non esprimono giudizi di valore

dice Modlareuth intende la Modlareuth della

ottennero asilo al termine di una serrata

del quale passa il confine amministrativo

e non vanno mai sopra le righe, risultando

Turingia, dove le stanze e il ristorante della

trattativa tra gli esecutivi di Bonn e Berlino est.

tra la Baviera e la Turingia. Questa stessa

estremamente efficaci. Raccontano la storia

sua taverna sorgono. Perché, rimosso il muro,

Per il regime comunista la voglia di fuga dei

linea, ora impalpabile, divenne un tratto di

delle due Modlareuth al tempo della cortina di

i due rami del villaggio non si sono uniti. Non

suoi cittadini fu un sonoro schiaffo politico, che

cortina nel momento in cui l’Europa si spaccò

ferro: prima, durante e appena dopo quei 700

almeno a livello amministrativo. L’uno risponde

ne accelerò il disfacimento.

ideologicamente dopo la seconda guerra

metri di muro.

al governo della Baviera, l’altro a quello della

Deutsche-Deutsches

Museum.

mondiale. Il pezzo bavarese di paese si ritrovò

34

quarantamila

l’anno»,

Turingia. «Abbiamo due scuole, due prefissi

Arriviamo a Grafenau e da lì proseguiamo

nella Germania ovest, quello turingiano nella

Alcune

di

telefonici, due borgomastri, due targhe per

addentrandoci nelle strade che solcano la

Germania est. Anche qui fu tirato su un Muro.

tedesco-occidentali in visita a Modlareuth. Il

le auto», riferisce Helene. E per completare il

foresta bavarese. La natura è incontaminata

Correva l’anno 1966. Quello di Berlino era in

turismo di frontiera fu un fenomeno diffuso,

quadro ci sono anche due chiese.

e sprigiona un senso di potenza. Anche

piedi già da un lustro. I blocchi di calcestruzzo

nella Germania ovest. Le autorità di Bonn lo

di Modlareuth misuravano 700 metri. Le

incoraggiarono sin dagli anni ‘50 con l’obiettivo

Ci muoviamo in direzione sud verso la foresta

paesaggio si fa stepposo. La foresta bavarese

autorità della Ddr optarono per irrigidire il

di demonizzare l’altra Germania, inculcando

bavarese, dove incontreremo un confine

e il parco nazionale di Sumava, in Repubblica

confine, prima marcato da filo spinato, dopo un

l’idea della superiorità dell’occidente e della

vero, il primo di questo viaggio: quello tra

ceca, istituito nel 1991, hanno dato vita a una

tentativo di fuga – logicamente da est a ovest –

fine imminente del regime comunista. Che

Germania e Repubblica ceca. Prima di

forma virtuosa di cooperazione. Negli anni ’90

terminato a buon fine.

non giunse, se non improvvisamente, nel 1989.

prendere l’autostrada infiliamo un villaggio

ha avuto carattere informale, nel 1999 è stata

L’approccio dunque cambiò. La Germania

bavarese dietro l’altro. Regna una profonda

istituzionalizzata con un’intesa e nel 2009 c’è

Un tratto della barriera è rimasto integro e

ovest cercò di coniugare l’impostazione politica

quiete in queste terre. Persino un profondo

stato un ulteriore balzo in avanti: le due aree

campeggia nel mezzo di un prato. Sono stati

e didattica delle gite al confine con la necessità

silenzio. Viene squarciano solo da due

naturali hanno ottenuto il rango di riserva

gli abitanti delle due Modlareuth a invocarne

di portare turismo nelle aree sdraiate sulla

rumori. Uno è quello dei trattori che circolano

transfrontaliera.

la salvaguardia, quando nel giugno del 1990 fu

cortina: le meno industrializzate del paese, ma

sulle strade o rivoltano le zolle dei campi. La

demolito. Volevano che restasse lì, a ricordare

al tempo stesso le più verdi. Sul valore ecologico

Baviera è l’arsenale agricolo e alimentare

L’ingresso della Repubblica ceca nell’area

uno scisma lungo e doloroso. Poco al di là del

e paesaggistico di queste regioni, negli anni

della Germania. L’altro è quello della pale

Schengen e la fine dei controlli doganali

muro c’è la torretta da cui le guardie di frontiera

’80, fu messo un forte accento. E sta anche qui,

eoliche che segano l’aria, restituendo un

permettono

tedesco-orientali controllavano dall’alto la

si può dire, la genesi dell’idea di cortina verde.

boato sordo.

una parte all’altra del confine, zigzagando

sequenze

mostrano

comitive

dall’altra parte del confine, dove a tratti il

di

transitare

liberamente

da

35


6. IL CALCESTRUZZO DI MODLAREUTH

facilmente in mezzo al verde. La frontiera non si percepisce, se non quando, superato il valico di Philippsreut, in Germania, ci si spinge fino a Strazny. In questo villaggio ceco prende forma uno schema tipico di economia di frontiera. Ci sono tre night club, un centro per manicure e pedicure, una stazione di benzina, uno shopping center con ufficio cambio, un casino e un mercatino all’aperto. Balzano agli occhi il costo abbordabile di merci e servizi (si presume lo sia pure quello dei locali a luci rosse), come la presenza di vietnamiti. «Caduto il comunismo erano i cechi a vendere le loro cose alla frontiera. Poi, quando hanno migliorato il proprio tenore di vita, sono arrivati i polacchi. Adesso – racconta la titolare del Sauberhof, il nostro albergo a Grafenau – è la volta dei vietnamiti». Sono loro i mattatori, a Strazny.

APPUNTI VISIVI 36


Bioparco del lago Schaal, Germania.

Cap. 2


Un lago artificiale, sul versante occidentale della frontiera tra Austria e Repubblica ceca.

Cap. 7


Confine ceco-austriaco, tra Gmund e Ceske Velenice.

Cap. 7


Penisola di Priwall, sulla costa baltica della Germania.

Cap. 1


L’Excalibur, parco giochi costruito su una vecchia area doganale ceco-austriaca.

Cap. 8


Le terme di Gmund, in Austria.

Cap. 7


Una cava, sul versante occidentale della frontiera ceco-austriaca.

Cap. 7


Il Point Alpha, l’area di avvistamento più importante dell’ex Germania ovest.

Cap. 5


Il checkpoint Alpha, varco autostradale dell’ex Ddr sulla via per Berlino ovest.

Cap. 2


Il lago Neusiedler/Ferto, condiviso da Austria e Ungheria.

Cap. 10


“A b e n p e nsarci , verde l a cort i na u n p o ’ lo d ov’essere sempre st at a, in fo n d o co rre va nei campi : ma di quest o q u a si n e ssu n o si era accort o – i l col ore d i q u ella cort i na nel l a nost ra memori a è g rig io -ma rrone, spel acchi at a com’era la terra d a l passaggi o dei mi l i t ari .”


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