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4. I settori dell’economia
La teoria economica classica definisce come attività umana tutto ciò che genera un reddito.
Queste attività vengono suddivise in tre distinti settori: il primario, il secondario e il terziario. Quest’ultimo si divide, a sua volta, in terziario tradizionale e quaternario (o terziario avanzato), che riguarda i servizi della ricerca, della conoscenza e delle nuove forme di tecnologia dell’informazione.
Ultimamente si parla anche di settore quinario per indicare l’insieme di coloro che hanno delle competenze molto specifiche e devono prendere decisioni importanti per la società.

Conoscere la suddivisione nei diversi settori facilita la visione dell’articolata struttura economica.
Il settore primario
Il settore economico primario interessa le attività che coinvolgono la produzione delle materie prime, indispensabili per la vita delle persone, ottenute attraverso l’allevamento degli animali, la coltivazione del suolo o l’estrazione dal sottosuolo.
Comprende quindi: l’agricoltura, la pesca, la zootecnia, la silvicoltura, le attività estrattive dei minerali e delle risorse energetiche.

Il settore secondario
Si occupa di tutte le attività lavorative finalizzate alla trasformazione delle materie prime in prodotti semilavorati o prodotti finiti. È strettamente legato al settore primario poiché non avrebbe motivo di esistere se non vi fossero le materie prime da trasformare. Comprende l’industria e l’artigianato.