Raccontami una favola

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Si ringraziano Lorenzo Visi e Manola Stizza. Realizzazione tecnica, montaggio e musiche Voxitaly. VUOI ASCOLTARE L’AUDIO? SCARICA L’APP RAFFAELLO PLAYER!

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Direttore di collana: Patrizia Ceccarelli Adattamento testi a cura di: Paola Valente Coordinamento redazionale: Lorenzo Augelli Team grafico: Raffaella De Luca Illustrazioni: Chiara Bordoni 1a Edizione 2022 Ristampa 7 6 5 4 3 2 1

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RACCONTAMI UNA

FAVOLA


IL FALCO E IL GALLO

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Un falco era molto affezionato al suo padrone e si posava fiducioso sulla sua mano quando lo chiamava. Il gallo invece, quando vedeva arrivare l’uomo, fuggiva schiamazzando per la paura.

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Il falco era molto colpito dal comportamento del gallo e un giorno gli disse: – Sei una bestia ingrata. Ti avvicini al padrone solo quando ti dà da mangiare. Io invece volo a posarmi sulla sua mano quando lui mi chiama perché gli sono riconoscente.

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Il gallo scrollò le ali e rispose: – Tu non hai mai visto un falco arrosto, vero? Mentre io, di galli arrostiti ne vedo in continuazione.

Bisogna imparare a scoprire i punti di vista degli altri. 5


IL CANE E LA SUA IMMAGINE Un cane aveva ricevuto in premio un pezzo di carne e, tutto contento, cercava un posticino per mangiarselo in pace. Mentre attraversava il fiume su un ponticello, vide la propria immagine riflessa nell’acqua.

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Non si riconobbe e gli sembrò che, lì sotto, ci fosse un altro cane con in bocca un pezzo di carne più grosso del suo. 8


Allora lasciò cadere il suo pasto nell’acqua e si avventò contro la propria immagine per rubargli il boccone. Quella carne però era solo un riflesso, mentre la sua cadde in acqua e fu portata via dalle onde. Così il cane restò a bocca asciutta.

È meglio accontentarsi di ciò che si possiede senza invidiare ciò che possiedono gli altri. 9


LA ZANZARA E IL LEONE Una zanzara tormentava un leone, lo punzecchiava sul naso e sulle guance, non voleva proprio lasciarlo in pace. E, mentre lo stuzzicava, gli diceva: – Credi di avere più forza di me perché sei il re della foresta? Dai, facciamo la guerra e vediamo chi vincerà!

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Il leone, per scacciarla, si dava delle zampate sul muso, si rotolava nella polvere, ma non riusciva a liberarsene. Alla fine si ritrovò sfinito dalla stanchezza e pieno di graffi.

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La zanzara volò via strombettando di felicità: lei, così piccina, aveva vinto il re della foresta! Si sentiva forte e potente.

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