Programma vacanze 2 - Italiano - ESTRATTO

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G io v a n n a S c a r a b

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A M M A PR O G R

E Z N A C A V

Italiano, Storia e Geog raf ia

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tivo Per il ripasso es mare il ripasso estivo

ra m e Possibilità di prog a in vista dell’Esa m ur tt ri sc i d i on zi ta Eserci tti i brani Audiolettura di tu ettersi alla prova m er p a id sf e ed ch S e quiz Cruciverba, giochi

salvagente, Il IO G G A M O In n la teoria stare a galla co per re

Scuola secondaria di primo grado

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G io va nn a S ca ra b

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A M M A R G O PR

Redazione: Benedetta Zaccarelli Revisione testi: Eleonora Dottori Progetto grafico e copertina: Simona Albonetti Illustrazioni: Francesca Galmozzi Referenze fotografiche: Istockphoto, Shutterstock, Scala Archives, archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello Coordinamento libro digitale: Paolo Giuliani Ufficio multimediale: Enrico Campodonico, Paolo Giuliani, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

E Z N A C VA

Italiano, Storia e Geografia

Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe. Tutti i diritti sono riservati. © 2021 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it info@grupporaffaello.it È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Ristampa: 6 5 4 3 2 1 0 2027

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PROGRAMMA IL TUO RIPASSO ESTIVO! Prima di partire

GIUGNO

Per programmare il tuo ripasso inserisci nel calendario, sotto ogni data, il numero della scheda che vorrai svolgere; fai attenzione, le schede indicate con due pallini si sviluppano su quattro pagine. Concediti anche delle pause; se, per esempio, decidi di riposarti la domenica, inserisci nella relativa casella una scritta a tuo piacimento. Consulta l’indice alla fine del libro e scegli subito da dove iniziare; in fase di programmazione dai un’occhiata ai suggerimenti indicati, ti aiuteranno a organizzare in maniera efficiente lo studio!

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LUGLIO

Un consiglio: non lasciare per ultimi gli argomenti che ti piacciono meno o che reputi meno facili. Cerca di completare almeno 8 schede a giugno, 15 a luglio e ad agosto e 7 a settembre, oppure dividile in base ai tuoi impegni estivi!

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Se ci sono argomenti sui quali hai più difficoltà chiedi aiuto al fascicolo di teoria allegato; il ripasso mirato degli argomenti potrebbe tornarti molto utile!

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SETTEMBRE

Non esagerare con il ripasso… ogni tanto concediti delle pause; distrarti con le schede nello Spazio relax potrebbe essere la soluzione adatta!

ra che sta per ricominciare la scuola puoi dedicare gli ultimi giorni di vacanza allo O svolgimento delle schede nello Spazio sfida, in modo da iniziare il nuovo anno da super studente!

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Il racconto di 1 fantascienza

SCHEDA

L’intervista Elio, il protagonista della storia che stai per leggere, sta rientrando a casa dal lavoro come sempre ma, a un certo punto, ecco che fa un incontro inaspettato…

Era ancora buio fitto e piovigginava. Elio rientrava dal turno di notte, ed era stanco e assonnato; scese dal tram e si avviò verso casa, prima per una via dal fondo dissestato, poi per un viottolo privo d’illuminazione. Nell’oscurità udì una voce che gli chiese: «Permette un’intervista?». Era una voce leggermente metallica, priva d’inflessioni dialettali; stranamente, gli parve che provenisse dal basso, presso i suoi piedi. Si fermò, un po’ sorpreso, e rispose di sì, ma che aveva fretta di rientrare. «Ho fretta anch’io, non si preoccupi» rispose la voce. «In due minuti abbiamo finito. Mi dica: quanti sono gli abitanti della Terra?». «Su per giùquattro miliardi. Ma perché lo chiede proprio a me?». «Per puro caso, mi creda. Non ho avuto il modo di fare scelte. Senta, per favore: come digerite?». Elio era seccato. «Cosa vuol dire, come digerite? C’è chi digerisce bene e chi male. Ma chi è lei? Non vorrà mica vendermi delle medicine a quest’ora, e qui al buio in mezzo alla strada?». «No, è solo per una statistica» disse la voce, impassibile. «Vengo da una stella qui vicino, dobbiamo compilare un annuario sui pianeti abitati della Galassia, e ci occorrono alcuni dati comparativi». «E… come mai lei parla così bene l’italiano?». «Parlo anche diverse altre lingue. Sa, le trasmissioni delle vostre TV non si fermano alla ionosfera, ma proseguono nello spazio. Ci mettono undici anni abbondanti, ma arrivano fino a noi abbastanza distinte. Io, per esempio, ho imparato così la vostra lingua. Trovo interessanti i vostri sketch pubblicitari: sono molto istruttivi, e credo di essermi reso conto di come mangiate e di quello che mangiate, ma nessuno di noi ha idea di come digerite. Perciò la prego di rispondere alla mia domanda».

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ANTOLOGIA

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«Bè, sa, io ho sempre digerito bene e non saprei darle molti dettagli. Abbiamo un… un sacco che si chiama stomaco, con degli acidi dentro, e poi un tubo; si mangia, passano due o tre ore, e il mangiare si scioglie, insomma diventa carne e sangue». «… carne e sangue» ripeté la voce, come se prendesse appunti. Elio notò che quella voce era proprio come quelle che si sentono in TV: chiara ma insipida e snervata. «Perché passate tanto tempo a lavarvi e a lavare gli oggetti intorno a voi?». Elio, con un certo imbarazzo, spiegò che non ci si lava che per qualche minuto al giorno, che ci si lava per non essere sporchi, e che se si sta sporchi c’è il rischio di prendere qualche malattia. «Già, era una delle nostre ipotesi. Vi lavate per non morire. Come morite? A quanti anni? Muoiono tutti?». Anche qui la risposta di Elio fu un po’ confusa. Disse che non c’erano regole, si moriva sia giovani sia vecchi, pochi arrivavano ai cento anni. «Capito. Vivono a lungo quelli che usano lenzuola bianche e danno la cera ai pavimenti». Elio cercò di rettificare, ma l’intervistatore aveva fretta, e continuò: «Come vi riproducete?». Sempre piùimbarazzato, Elio si invischiò in una imbrogliata esposizione sull’uomo e sulla donna, sui cromosomi (su cui appunto era stato informato pochi giorni prima dalla TV), sull’eredità, sulla gravidanza e sul parto, ma lo straniero lo interruppe: voleva sapere a quanti anni inizia a svilupparsi il vestito. Elio, ormai spazientito, gli stava spiegando che il vestito non cresce addosso, ma si compera. In quel momento si accorse che stava spuntando l’alba, e nella luce incerta vide che la voce proveniva da una specie di pozzanghera ai suoi piedi; o meglio, non proprio una pozzanghera, ma come una grossa chiazza di marmellata bruna. Anche lo straniero si doveva esser accorto che era passato parecchio tempo. La voce disse: «Mille grazie, scusi il disturbo». Subito dopo la chiazza si contrasse e si allungò verso l’alto, come se tentasse di staccarsi dal suolo. Parve a Elio che non ci riuscisse, e si udì ancora la voce che diceva: «Per favore, lei che è così gentile, potrebbe accendere un cerino? Se non ho un po’ di aria ionizzata intorno delle volte non mi riesce decollare». Elio accese un cerino, e la chiazza, come se succhiata da un aspirapolvere, salì e si perse nel cielo fumoso del mattino. adatt. da Primo Levi, Opere, vol. III, Einaudi

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Il racconto di fantascienza

INVALSI

COMPRENSIONE DEL TESTO

1 All’inizio del racconto Elio scambia il suo interlocutore per: A uno scienziato.

C un amico.

B un venditore di medicinali.

D un giornalista.

2 Quante lingue parla l’alieno? A Solo la sua, ma ha un traduttore elettronico. B Solo l’italiano. C Alcune delle lingue usate sulla Terra. D Tutte le lingue presenti sulla Terra.

3 In base alle sensazioni di Elio, con quali aggettivi definiresti la voce dell’alieno? A Cristallina e forte.

C Insolita e riconoscibile.

B Affettuosa ma flebile.

D Comprensibile ma anonima.

4 Riordina cronologicamente gli argomenti delle domande che l’alieno porge a Elio, numerandoli da 1 a 4.

Come ci si riproduce. Come si digerisce. A che età si muore. Perché si passa tanto tempo a lavare se stessi e i propri oggetti.

5 Quale frase ti fa capire che lo straniero non ha compreso la spiegazione sulla gravidanza?

…………...............................................................................................................……….....................................................................................................

6 Le informazioni che l’alieno ascolta alla TV vengono unite alle confuse spiegazioni di Elio, perciò nell’intervista risulterà che:

A vivono a lungo gli uomini che fanno una vita sana. B tutti gli uomini hanno un’ottima digestione. C vivono a lungo gli uomini che lucidano bene i pavimenti. D agli uomini non serve il cibo.

7 Con quale verbo sostituiresti la parola «rettificare»? A Chiarire.

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B Ribadire.

C Spiegare.

D Correggere.


ANTOLOGIA

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CONOSCENZA DEL GENERE 8 L’autore apre il racconto utilizzando quale delle seguenti caratteristiche tipiche del racconto di fantascienza?

A L’ambientazione nel futuro. B L’incontro dell’uomo con un essere diverso, alieno. C La descrizione di creature o macchine avanzate e a noi ancora sconosciute. D Degli scenari di catastrofi naturali.

9 Spesso i testi di fantascienza sono portatori di messaggi. Qual è quello di questo racconto?

A L’inutilità della TV. B La difficoltà di comunicare con chi viene da mondi diversi. C Quanto tempo si spreca in chiacchiere inutili. D La superiorità dell’intelligenza umana su quella degli alieni.

GRAMMATICA

10 Nella frase «scese dal tram e si avviò verso casa, prima per una via dal fondo dis-

sestato, poi per un viottolo privo d’illuminazione» quanti complementi di luogo ci sono? A 2.

B 3.

C 4.

D 5.

11 Nella frase «non ci si lava che per qualche minuto al giorno», che complemento è quello sottolineato?

A Di tempo determinato.

C Di tempo continuato.

B Di modo.

D Di mezzo.

SC RI VI PE R L’ ES A M E

TIPOLOGIA C

Immagina ora che lo straniero possa fermarsi ancora un po’ e che tu abbia l’occasione di intervistarlo. Cosa gli chiederesti? Inventa un dialogo, rovesciando le parti. ...................................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................

(Continua il racconto sul quaderno)

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SCHEDA

2 Il testo espositivo

Un esploratore coraggioso Amerigo Vespucci non fu il primo navigatore ad arrivare in America, ma fu lui a capire che quelle terre non appartenevano alle Indie. Vespucci si rese conto che si trattava di un nuovo continente, che venne poi chiamato America. Il testo proposto ricostruisce i viaggi di questo grande navigatore, grazie anche alle informazioni tratte da una lettera inviata da Amerigo al suo amico Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici.

La prima spedizione di Vespucci lasciò l’Europa il 10 maggio 1497: quattro caravelle che battevano bandiera spagnola. Toccò le Canarie, e poi mosse verso Occidente, non lontano dai luoghi dove era disceso Colombo. Nelle spedizioni successive – probabilmente due, in parte finanziate dal re del Portogallo – le mete furono piùambiziose. Vespucci arrivò in Venezuela: poi scese verso Sud: il 1° gennaio 1502 scorse il luogo dove sarebbe sorta Rio de Janeiro: discese ancora piùverso Sud, lungo le coste del Brasile, incontrando la foce del Rio della Plata, e toccando il cinquantesimo grado di latitudine; e toccò le rive occidentali dell’Africa, raggiungendo di nuovo Lisbona nel settembre 1502. Presto cominciò a raccontare le sue imprese. «Ciò che noi abbiamo sopportato davvero in questa immensità del mare,» scriveva drammaticamente nel Mundus novus «i rischi di naufragio, le sofferenze fisiche innumerevoli, le angosce permanenti che afflissero le nostre anime, tutto ciò lo lascio alla comprensione di quanti hanno avuto esperienza di queste cose e che conoscono cosa significa la ricerca di ciò che è incerto e addirittura sconosciuto… Fummo preda di una così grande paura che avevamo perso quasi ogni speranza di sopravvivere. Nel mezzo di queste tempeste così terribili, del mare e del cielo, piacque all’Altissimo mostrarci il continente, nuova terra e un mondo incognito». In generale, il tono era molto meno drammatico, perché Vespucci era convinto di essere giunto nel Paradiso Terrestre, o in luoghi che ricordavano il Paradiso Terrestre. «L’aria» scriveva «era di rado adombrata da nuvole». Quasi sempre i giorni erano sereni. Talvolta cadeva, leggermente, la rugiada: non vi era quasi vapore, e la rugiada cadeva per tre o quattro ore, e poi si dileguava come nebbia.

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ANTOLOGIA

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Gli alberi davano un odore soavissimo e dappertutto mandavano fuori gomme e liquori e sughi. In quel mondo d’aria pura e di profumi, qualcosa ricordava la Primavera e le Stanze». «Vedemmo infinitissima cosa d’uccelli di diverse forme e colori, e tanti pappagalli, e di tante diverse sorte che era meraviglia; alcuni colorati come grana, altri verde e limonati, e altri neri e incarnati; e el canto delli altri uccelli che istavono nelli alberi era cosa tanto soave, e di tanta melodia, che ci accadde molte volte istar parati per le dolcezze loro». La notte, Vespucci osservava le stelle dell’Emisfero australe: stelle che lui né nessun altro europeo aveva mai conosciuto, tranne i pochi portoghesi che avevano varcato il Capo di Buona Speranza, inoltrandosi verso l’India. Ne tenne a memoria venti: chiare come erano chiari, nell’Emisfero boreale, gli astri di Venere e Giove. Considerò il loro circuito e i diversi movimenti, e misurò le loro circonferenze e il loro diametro «assai facilmente, avendo io notizie della geometria». «Erano» diceva «piùgrandi di quanto gli uomini pensassero. Vide tre Canopi: due molto chiari, il terzo fosco. Attorno al polo, non c’era Orsa Maggiore né Orsa minore: lo circondavano quattro stelle, a forma di quadrangolo; e altre stelle splendevano accesamente, portando nel cielo una luce che noi, sottoposti ai pallidi segni del Nord, ignoriamo. Fra le stelle, vide «l’iride, cioè l’arco celeste, quasi bianco a mezzanotte, che prendeva i colori dei quattro elementi». Scorse la Luna nuova congiungersi col Sole; e, ogni notte, vapori e fiamme ardenti trascorrevano per il cielo. Tutte le cose che vedeva appartenevano alla gloria del Salvatore, «il quale con meraviglioso artificio fabbricò la macchina del mondo». Intanto, tornato dal lungo viaggio brasiliano, Vespucci si convinse che le terre che Colombo aveva esplorato e quelle che egli aveva circumnavigato, non appartenevano alle estreme propaggini dell’Asia. Lì non era giunto nessun Marco Polo. Egli aveva conosciuto un Mundus novus: un mondo incognito, che fino allora nessun uomo, provenendo da Occidente o da Oriente, aveva mai visto. Nel marzo 1508, il re di Castiglia nominò Amerigo Vespucci Piloto mayor: primo comandante delle flotte commerciali spagnole, attribuendogli un ricco bilancio per finanziare le sue imprese. Vespucci si trasferì in una nuova casa a Siviglia. Il 22 febbraio 1512 morì. Non lasciava figli, ma un nipote fiorentino, che continuò il suo lavoro. Lasciò soprattutto qualcosa di aereo e invisibile: un semplice nome, che l’aveva accompagnato come un talismano dai tempi di Lorenzo de’ Medici, quando tutto era piccolo e prezioso, sino a questi nuovi tempi, nei quali si doveva vivere in un mondo immenso, sotto stelle ignote e brillantissime. da Pietro Citati, in «Corriere della Sera», 6 febbraio 2012

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Il testo espositivo

INVALSI

COMPRENSIONE DEL TESTO

1 Quale di queste affermazioni sulla prima spedizione di Vespucci è corretta? A Avvenne nel XIV secolo. B Fu finanziata dal re del Portogallo. C Non si conosce il numero delle barche con cui salpò. D Partì da un porto europeo e utilizzò delle isole come prima tappa.

2 Ripensando alle seconde spedizioni di Vespucci dall’andata al ritorno, quale di questi itinerari è corretto?

A Europa, Africa, America, Europa.

C Europa, Africa, Europa, America.

B Europa, America, Africa, Europa.

D Europa, Africa, America, Africa.

3 Cosa significa l’espressione «le mete furono più ambiziose»? A Più tardi si aspirò a destinazioni più lontane e sconosciute. B I viaggi seguenti furono sempre più dispendiosi di risorse e uomini. C Le mete successive furono volute da ricchi signori. D Si salpò con navi sempre più raffinate e con moderno equipaggiamento.

4 Nel Mundus novus Vespucci lamenta varie difficoltà; quale delle seguenti non viene citata?

A Le numerose tempeste affrontate. B La possibilità di morire in mare. C La mancanza di viveri e acqua. D Le sofferenze e i dolori del corpo.

5 Che cos’è la rugiada, che Vespucci vede nei nuovi territori che sta esplorando? A Delle gocce di vapore acqueo che si depositano sulla vegetazione. B Una pioggia leggera ma insistente. C Piccole nuvole passeggere sparse nel cielo. D Un vento primaverile e profumato.

6 Riscrivi la frase con la quale Vespucci indica l’effetto prodotto dal canto degli uccelli sugli esploratori.

…………...............................................................................................................……….....................................................................................................

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G io va nn a S ca ra b

A M M A R G PR O

E Z N A VAC 2 g o e G e ia r o t S , o n a Itali

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE, ­GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

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PROGRAMMA VACANZE è un quaderno utile per recuperare e consolidare, durante l’estate, le conoscenze e le competenze acquisite nel corso dell’anno scolastico. Il volume, diviso in quattro discipline, contiene: • possibilità di programmare il ripasso estivo; • tanti brani da leggere con attività di comprensione su modello INVALSI; • esercitazioni per la prova scritta dell’Esame di Stato; • ripasso grammaticale ed esercitazioni su conoscenze, abilità e competenze con autovalutazione; • ripasso di Storia e Geografia con ricco apparato iconografico e cartografico; • Schede sfida per mettere alla prova le proprie conoscenze; • Spazio relax con cruciverba, giochi e quiz per rendere piacevole il ripasso estivo. Risorse digitali LIBRO DIGITALE CON RAFFAELLO PLAYER

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• Fascicolo Il salvagente, utile per gli alunni e per i genitori che vogliono seguire il lavoro dei ragazzi. • J. Renard, Pel di carota (allegato al volume 1) • R.L. Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (allegato al volume 2)

PR O G R A M M A

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