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Il racconto fantasy

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La Strillettera

La Strillettera

Comprensione Del Testo

1 La Sala Grande per la colazione è magica. Da cosa si capisce?

A Da come è apparecchiata.

B Dai cibi che vengono dati ai ragazzi.

C Dal soffitto che prende i colori del cielo.

D Dai tavoli di dimensioni enormi.

2 Che cosa sta facendo Hermione quando arrivano Harry e Ron?

3 Neville ci viene descritto, in base a come lo vede Harry, come un ragazzo: a. La stavano guardando come se dovesse esplodere da un momento all’altro. b. Volti pietrificati. c. Ron sprofondò nella sedia. d. Se provi a fare un altro passo falso… e. Cadde un silenzio assoluto. ...................................................................................................................................................................................................................................................................... f. Come se gli fosse passata sopra l’onda di un maremoto. ......................................................................................................................................................................................................................................................................

A paffutello, sbadato e un po’ imbranato.

B noioso e molto pignolo.

C sveglio e molto attento.

D privo di memoria ma non impacciato.

4 Metti in ordine cronologico gli avvenimenti, numerandoli da 1 a 4. Errol, tutto bagnato, sviene pesantemente sul tavolino. Errol cade dentro la brocca del latte.

Errol entra volteggiando nella sala con gli altri gufi. Errol spruzza di latte e piume tutti i ragazzi.

5 Nel brano ci sono diverse espressioni figurate, cioè con un significato che non è da prendere alla lettera ma è più ampio e va contestualizzato. Ne riportiamo qui alcune, prova a spiegarle con parole semplici.

6 Con quale espressione si può sostituire il verbo della frase «un centinaio di gufi irruppero»?

A Entrarono in malo modo.

B Si affacciarono timidi.

C Entrarono a grande velocità in modo improvviso.

D Entrarono rompendo vetri e finestre.

7 Quale dei ragazzi sa che cos'è una Strillettera e da cosa si capisce?

A Hermione perché non fa domande.

B Ron perché è spaventato.

C Neville perché è il primo che si tappa le orecchie.

D Harry perché sa che è una busta qualunque.

8 Quale delle seguenti similitudini non si può usare per descrivere la Strillettera?

A Vola come un razzo.

B Emette fumo come se stesse per esplodere.

C È rossa come il fuoco.

D Ruggisce come un leone.

9 La Strillettera è uno strumento magico che la fantasia dell’autrice ha inventato unendo due strumenti di comunicazione: uno antico e uno moderno. Quali?

A Una cartolina con il video della mamma che si lamenta furiosa.

B Una lettera che contiene una telefonata della mamma molto arrabbiata.

C Segnali di fumo ripresi e inviati tramite un direct di Instagram.

D Un grammofono che ripete i messaggi dei genitori ricevuti tramite WhatsApp.

Grammatica

10 Nella frase «non ti abbiamo educato perché tu ti comportassi in questo modo», «tu» e «ti» sono:

A Due pronomi personali, il primo complemento e il secondo soggetto.

B Due pronomi, uno personale e uno dimostrativo.

C Un pronome personale e un pronome possessivo.

D Due pronomi personali, il primo soggetto e il secondo complemento.

SPAZIO SCRITTURA... IN VISTA DELL’ESAME

Immagina che nella Sala Grande di Hogwarts arrivi un pacco volante contenente un oggetto magico per Neville. Sul tuo quaderno, descrivi l’oggetto in modo emotivo, cioè coinvolgente per chi legge. Aiutati con le seguenti indicazioni.

• Chi lo porta? Perché?

• Che cosa fa? Parla? Fa magie?

• Che emozioni o ricordi suscita in chi è presente ?

L’intervista

Elio, il protagonista della storia che stai per leggere, sta rientrando a casa dal lavoro come sempre ma, a un certo punto, ecco che fa un incontro inaspettato…

Era ancora buio fitto e piovigginava. Elio rientrava dal turno di notte, ed era stanco e assonnato; scese dal tram e si avviò verso casa, prima per una via dal fondo dissestato, poi per un viottolo privo d’illuminazione. Nell’oscurità udì una voce che gli chiese: «Permette un’intervista?». Era una voce leggermente metallica, priva d’inflessioni dialettali; stranamente, gli parve che provenisse dal basso, presso i suoi piedi. Si fermò, un po’ sorpreso, e rispose di sì, ma che aveva fretta di rientrare.

«Ho fretta anch’io, non si preoccupi» rispose la voce. «In due minuti abbiamo finito. Mi dica: quanti sono gli abitanti della Terra?».

«Su per giù quattro miliardi. Ma perché lo chiede proprio a me?».

«Per puro caso, mi creda. Non ho avuto il modo di fare scelte. Senta, per favore: come digerite?». Elio era seccato. «Cosa vuol dire, come digerite? C’è chi digerisce bene e chi male. Ma chi è lei? Non vorrà mica vendermi delle medicine a quest’ora, e qui al buio in mezzo alla strada?».

«No, è solo per una statistica» disse la voce, impassibile. «Vengo da una stella qui vicino, dobbiamo compilare un annuario sui pianeti abitati della Galassia, e ci occorrono alcuni dati comparativi».

«E… come mai lei parla così bene l’italiano?».

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