percorsi INVALSI - ITA 5

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ITALIANO percorsi

ESERCITAZIONI PER LA PROVA NAZIONALE

Scuola Primaria

•Prove graduali:

-Super-guidate

-Guidate

-Simulate

-Ufficiali

A•Laboratori-gioco

•Autovalutazione

•Prove digitali

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PREPARIAMOCI INSIEME

Questo libro ti accompagnerà alla PROVA NAZIONALE DI ITALIANO DELL’INVALSI

Innanzitutto devi sapere che la parola INVALSI rappresenta una modalità di valutazione della padronanza linguistica degli studenti e delle studentesse dei Paesi dell’Unione Europea e non ha lo scopo di valutare il livello degli esiti individuali ma quelli della collettività scolastica.

Nelle pagine che seguono, avrai l’opportunità di verificare la tua padronanza linguistica, formata da conoscenze, abilità e soprattutto dalle competenze apprese a scuola ma anche attraverso esperienze extra-scolastiche (ad esempio, pensa a quanto, e a come, si impara dai libri come dalla frequentazione di musei, siti archeologici, laboratori scientifici, e molto altro ancora).

Questo libro ti guiderà attraverso 6 prove.

I box con il simbolo contengono utili suggerimenti e idee-stimolo per comprendere al meglio la richiesta dei quesiti e quindi procedere con la loro soluzione.

Al termine di ogni prova potrai autovalutare le tue risposte per correggere gli errori preferibilmente in classe, confrontandoti con l’insegnante e i compagni/le compagne.

Lo schema che segue rappresenta la struttura del libro. PROVA

1 Facile – Prova super-guidata (box lessicali, suggerimenti, regole, attività di supporto)

2 Facile – Prova super-guidata (box lessicali, suggerimenti, regole, attività di supporto)

3 Difficoltà media – Prova guidata (suggerimenti, regole, attività di supporto)

4 Difficoltà media – Prova guidata (suggerimenti, regole, attività di supporto)

5

6

Modello Invalsi – Difficoltà alta – Prova non guidata

Modello Invalsi – Difficoltà alta – Prova non guidata

Ogni prova è articolata in:

Prova A (testo narrativo + quesiti)

Prova B (testo espositivoargomentativo + quesiti)

Prova C (esercizi di grammatica implicita ed esplicita)

Tabella di autovalutazione (registrazione degli esiti)

Leggi più volte il testo narrativo che segue, in modo espressivo e rispettando la punteggiatura: ti sarà utile per comprendere il contenuto generale del racconto, il suo significato e lo scopo dell’autore.

In questa prova, per facilitare la lettura e la comprensione, ti verrà fornita la spiegazione delle parole sottolineate, di cui potresti non conoscere il significato oppure avere dei dubbi al riguardo.

Marley, un allievo incorreggibile

Quando Marley non aveva ancora sei mesi, lo iscrivemmo a un corso di educazione all’obbedienza. Nonostante i progressi nel recupero-bastone, si stava rivelando un allievo impegnativo, ottuso, sfrenato, costantemente distratto. Stavamo cominciando a pensare che non fosse come gli altri cani. Avevamo bisogno di un aiuto professionale. Il nostro veterinario ci parlò di un centro che offriva corsi di addestramento. Quando andammo a iscrivere Marley, incontrammo la donna che avrebbe tenuto le lezioni.

Era un’austera istruttrice, convinta che non esistessero cani incorreggibili, ma solo proprietari sventurati e con poca forza di volontà.

sfrenato: scatenato, indomabile austera: severa, inflessibile 1 5 10 15

Mentre arrivavamo per la prima lezione, Marley scorse gli altri cani riuniti sull’asfalto con i loro padroni. Ci scavalcò con un balzo, saltò giù dall’auto e se la squagliò, tirandosi dietro il guinzaglio. Ogni volta che stavo per raggiungerlo, si allontanava ancora un po’. Infine l’ebbi quasi sotto tiro e compii un balzo gigantesco, atterrando con entrambi i piedi sul suo guinzaglio. Questo lo fece

ottuso: poco intelligente, che capisce poco

arrestare così bruscamente che per un momento pensai di avergli spezzato il collo. Scattò indietro, cadde sul dorso, si girò e mi guardò con la serena espressione di un bambino che si è appena fatto una scorpacciata di pasticcini. Nel frattempo, l’istruttrice ci stava fissando. Non sembrava divertita.

– Prendete il vostro posto, per favore – ci intimò secca

Quando vide che sia io sia Jenny stavamo trascinando Marley in posizione, aggiunse:

– Dovrete decidere chi di voi due farà da conduttore.

Cominciai a spiegare che volevamo partecipare entrambi per poter lavorare con lui a casa, ma lei mi interruppe. – Un cane – affermò categoricamente – può rispondere a un solo padrone.

Feci per protestare, ma lei mi zittì con una delle sue occhiate truci e mi defilai con la coda tra le gambe, lasciando al comando padrona Jenny.

Questo fu probabilmente un errore. Marley era già molto più forte di Jenny e lo sapeva.

La Dominatrice aveva appena pronunciato qualche frase sull’importanza di stabilire la supremazia sui nostri cani, quando Marley decise che il barboncino dall’altra parte del piazzale meritava un esame più accurato. Partì all’impazzata con Jenny al seguito.

Tutti gli altri animali sedevano placidi accanto ai loro padroni, a regolari intervalli di quattro metri, aspettando ulteriori istruzioni. Jenny stava valorosamente combattendo per piantare i piedi a terra e fermare Marley.

secca: risoluta, brusca

categoricamente: con decisione truci: minacciose defilai, da defilarsi: allontanarsi per sottrarsi a un impegno o a una situazione scomoda o rischiosa (defilarsi con) la coda tra le gambe: andarsene via tristi dopo un insuccesso

La trascinava, indomito, attraverso il posteggio, all’inseguimento del barboncino. Jenny sembrava fare lo sci nautico, tirata da un potente motoscafo. Stavano guardando tutti. Qualcuno rideva. Io mi coprii gli occhi. Marley si precipitò contro il barboncino e cominciò ad annusarlo dappertutto.

Jenny cercava di trattenerlo con tutte le sue forze, ma lui la ignorava.

“Non ho ancora finito”, sembrava voler dire. Conclusi i saluti, Jenny riuscì finalmente a trascinarlo al suo posto.

– Quello, signori, è un esempio di cane a cui è stato concesso di pensare di essere il maschio alfa del suo branco – annunciò calma la “Dominatrice”. – In questo momento ha assunto il controllo.

indomito: tenace, irriducibile maschio alfa: il termine indica un individuo che, all’interno del suo gruppo sociale, tende a dominare e ad assumere il ruolo di leader

Come a provare il suo punto di vista, Marley aggredì la propria coda, girando all’impazzata, facendo schioccare le mascelle e avvolgendo il guinzaglio attorno alle caviglie di Jenny. L’istruttrice cominciò a far impartire alla classe i comandi di seduto e terra

Jenny ordinava con fermezza “Seduto!” e Marley le balzava addosso e le metteva le zampe sulle spalle. Lei gli premeva il sedere per terra, e lui si ribaltava per farsi accarezzare la pancia. Cercava di strattonarlo al suo posto, e lui afferrava il guinzaglio con i denti, scuotendo la testa di qua e di là come se stesse lottando con un pitone. – Dovete controllare di più quell’animale – disse sogghignando l’istruttrice.

Nessuno dei due fiatò. Ci ritirammo in macchina umiliati e tornammo a casa in silenzio, l’unico suono il forte ansimare di Marley.

Infine asserii: – La scuola, almeno, gli piace da morire.

Da: John Gorgan, Marley, un cane unico al mondo, Sperling&Kupfer

asserii, da asserire: dichiarare con certezza

Per rispondere correttamente al quesito A1 leggi nuovamente l’intero racconto. Poi ricerca e sottolinea con colori differenti nel testo le informazioni presenti nella tabella. Alcune informazioni non sono presenti nel racconto.

Per ciascuna informazione nella tabella indica se è contenuta oppure non è contenuta nel racconto. Leggi una riga alla volta e segna con .

INFORMAZIONE è contenuta non è contenuta

a. Fino all’età di sei mesi, Marley è vissuto in un canile.

b. L’istruttrice del corso di educazione all’obbedienza è una veterinaria specializzata nell’addestramento dei cani.

c. Marley si manifesta un cane incontrollabile anche durante la prima lezione.

d. L’istruttrice spiega il motivo per il quale uno solo dei padroni deve condurre il cane.

e. L’istruttrice è certa che i padroni di Marley non saranno mai capaci di gestire la sua esuberanza.

f. A Marley piace la scuola di obbedienza e lo manifesta rumorosamente.

A2

Per rispondere ai quesiti A2 e A3 devi riflettere sul personaggio dell’istruttrice e individuare nel testo tutte le informazioni che la riguardano.

Qual è il soprannome dell’istruttrice?

Secondo quanto si dice nel testo, perché viene chiamata con questo soprannome?

A1

A4

Per rispondere correttamente al quesito A4 ricerca nel testo tutte le informazioni riguardanti i cani che frequentano il corso di addestramento.

Completa la frase correttamente. Segna con .

I cani che frequentano il corso di educazione all’obbedienza si comportano diversamente da Marley, infatti:

A. passeggiano accanto ai loro padroni senza guinzaglio.

B. obbediscono ai loro padroni.

C. sfuggono ai loro padroni per annusare altri cani.

D. abbaiano e si azzuffano continuamente.

Per rispondere correttamente al quesito A5 rifletti sul contenuto generale del testo e sui suoi personaggi. È stato divertente leggere il racconto?

Lo consiglieresti a qualcun altro?

A5

Qual è lo scopo del racconto?

A. Far conoscere il personaggio della “Dominatrice”

B. Spiegare come si addestra un cane

C. Parlare di Marley in modo divertente

D. Prendersi gioco dell’incapacità dei padroni di Marley ad addestrarlo

Per rispondere correttamente al quesito A6 rileggi la parte finale del racconto, dalla riga 49 alla riga 70. Ti sembra che l’obiettivo di educare Marley sia stato raggiunto?

A6

Come si rivela l’esperienza del corso di educazione all’obbedienza per i padroni di Marley?

A. Un successo perché a Marley piace frequentare la scuola

B. Un insuccesso perché l’istruttrice è troppo severa

C. Un successo perché tutti i cani, a eccezione di Marley, seguono le regole dell’addestramento

D. Un fallimento totale perché Marley continua a essere incorreggibile

Prova B

Leggi più volte il testo argomentativo che segue rispettando la punteggiatura: ti sarà utile per comprendere il contenuto generale del testo, cioè l’argomento principale e le informazioni che lo sviluppano, oltre allo scopo per il quale è stato scritto. Anche in questa prova, per facilitare la lettura e la comprensione, ti verrà fornita la spiegazione delle parole sottolineate, di cui probabilmente non conosci il significato.

Fa sempre più caldo

Le ricerche scientifiche confermano che gli ultimi trent’anni sono stati significativamente più caldi rispetto agli ultimi due millenni, e che i tassi di aumento della temperatura dell’ultimo secolo sono i più rapidi dell’intero Olocene, l’attuale periodo interglaciale che ha avuto inizio 11 700 anni fa ed è caratterizzato da temperature miti e stabili. Lo dimostrano i campioni di sedimenti prelevati dal fondo dei laghi più remoti, enormi pluviometri naturali e componenti chiave nel ciclo del carbonio. Lo stesso vale

Olocene: periodo della storia della Terra

pluviometro: strumento utilizzato in meteorologia componenti

chiave nel ciclo del carbonio: elementi fondamentali nello scambio del carbonio

per le grotte dove gli speleotemi, come stalattiti e stalagmiti, rivelano episodi di cambiamenti climatici passati attraverso la composizione isotopica dei depositi di carbonato di calcio Alcuni di questi eventi furono provocati da terribili eruzioni vulcaniche, tra le principali cause della perturbazione del clima globale. Le loro ingenti emissioni di anidride solforosa sono in grado di provocare un raffreddamento su scala planetaria, che possiamo leggere negli anelli di crescita degli alberi più antichi.

– Sono tra le testimonianze naturali più preziose per capire come funziona il clima del nostro pianeta – spiega Ernesto Tejedor, ricercatore al Museo Nazionale di Madrid.

Gli alberi infatti possono vivere diversi secoli e ogni anno, all’incirca, formano un anello, il cui spessore varia in base alle condizioni climatiche.

speleotema: deposito minerale formatosi in una grotta composizione isotopica: fenomeno chimico che riguarda il cambiamento della massa degli atomi carbonato di calcio: sale composto da calcio e carbonato

anidride solforosa: gas incolore con un odore acre e pungente, altamente solubile in acqua

– Questo schema ci permette di ricostruire le temperature nelle zone di alta montagna, così come le dinamiche idroclimatiche nelle aree in cui gli alberi rispondono in modo sensibile alla variazione delle precipitazioni. Combinando campioni di alberi vivi dei Pirenei con resti di alberi morti recuperati nei laghi, abbiamo potuto ricostruire le temperature massime estive nell’Europa sud-occidentale, ottenendo risultati sorprendenti: le anomalie rispetto alla media che abbiamo osservato, 4 °C in più nel 2022 e 3 °C in più nel 2023, non hanno precedenti negli ultimi 1000 anni –afferma ancora Ernesto Tejedor.

Senza l’influenza dei cambiamenti climatici indotti dalle attività umane, sarebbe praticamente impossibile raggiungere queste temperature solo con il contributo della naturale variabilità del clima.

Adatt. da: National Geographic Italia, Clima estremo. Come affrontare fenomeni meteo sempre più intensi?, giugno 2025, p.40

dinamiche idroclimatiche: processi che influenzano il movimento e la distribuzione dell’acqua sulla Terra

Prima di rispondere alla domanda B1, rifletti sulla tua esperienza di lettore e lettrice: che cosa rende difficoltosa la lettura e la comprensione di un testo? Nel caso dell’articolo della rivista National Geographic intitolato “Fa sempre più caldo”, quali difficoltà hai avuto a leggere interamente il testo?

B1

Completa l’affermazione che segue indicando la tua scelta con .

Un lettore o una lettrice, già dalle prime righe, potrebbe essere scoraggiato a continuare la lettura a causa:

A. dell’argomento poco attuale e per niente interessante.

B. della lunghezza “chilometrica” del testo.

C. della presenza di un linguaggio settoriale specifico.

D. della presenza di informazioni non riconosciute in ambito scientifico.

Prima di rispondere alla domanda B2, rifletti sul tipo di informazioni fornite dal testo e sui vocaboli utilizzati. Hai individuato una storia basata su fatti reali o fantastici? Oppure il testo sviluppa un argomento attraverso informazioni validate dalla scienza?

B2

A quale genere appartiene il testo “Fa sempre più caldo”?

Appartiene al genere:

A. narrativo-fantasy.

B. argomentativo.

C. regolativo.

D. narrativo-avventuroso.

C’è nel testo il nome di qualcuno che si esprime autorevolmente sull’argomento? Trovalo e rispondi al quesito B3.

B3

Il testo contiene una spiegazione “autorevole”, a cui dare piena fiducia. Chi pronuncia questa spiegazione? E perché può ritenersi certamente “autorevole”? Rispondi sulle linee tratteggiate.

a.

Nella tabella troverai delle informazioni che si riferiscono al testo “Fa sempre più caldo” e dovrai decidere se il contenuto è vero o falso. Per ogni informazione che leggerai ti consigliamo di rileggere attentamente la parte di testo corrispondente, come indicato di seguito:

a. rileggi il testo dalla riga 1 alla riga 4

b. rileggi il testo dalla riga 5 alla riga 12

c. rileggi il testo dalla riga 13 alla riga 24

d. rileggi il testo dalla riga 22 alla riga 24

e. rileggi il testo dalla riga 28 alla riga 35

f. rileggi il testo dalla riga 36 alla riga 39

Le informazioni contenute nella tabella possono essere vere o false. Per ciascuna riga, indica se l’informazione è Vera (V) o Falsa (F). Segna con .

INFORMAZIONE

L’aumento della temperatura registrata all’inizio del terzo millennio è molto più rapido rispetto ai due millenni precedenti.

b. L’attuale periodo interglaciale è stato costantemente caratterizzato da temperature miti e stabili fino agli ultimi trent’anni, come testimoniano le analisi dei sedimenti lacustri più remoti e degli speleotemi nelle grotte.

c. Gli alberi sono testimoni naturali del funzionamento del clima sulla Terra dato che la lunghezza delle loro radici cresce con l’aumento della temperatura.

d. Lo spessore di ogni singolo anello del tronco di un albero varia in base alle condizioni climatiche.

e. Nel 2022 e nel 2023 le temperature massime estive nell’Europa sud-occidentale sono rimaste stabili rispetto agli anni precedenti il terzo millennio.

f. Le attività umane sono minimamente responsabili dei cambiamenti climatici che dipendono soprattutto dalla naturale variabilità del clima.

Ha voce del verbo avere A preposizione semplice

Completa il seguente periodo inserendo negli spazi vuoti ha o a.

Il cane Marley ................. strappato il berretto dalla testa di Jenny e l’................. portato................. uno sconosciuto che stava passeggiando. Il suo padrone ................. tentato di convincerlo ................. tornare indietro ma il cane non ................. obbedito e ................. continuato ................. correre ................. perdifiato.

Un nome può essere modificato (alterato) aggiungendo dei suffissi alla sua radice, così da cambiarne il significato esprimendo qualità come piccolezza, grandezza, affetto o disprezzo.

ragazzino (ragazzo piccolo), ragazzetto (ragazzo grazioso e gentile), ragazzone (ragazzo alto e robusto), ragazzaccio (ragazzo maleducato, capace di cattiverie)

Attenzione: i nomi derivati non sono alterati!

Il nome dentista deriva da dente ma ha un significato differente; infatti un dentista non è un dente!

In quale delle frasi che seguono il nome casa è stato modificato in un alterato diminutivo?

A. La casaccia in fondo al viale ha porte e finestre sgangherate e cadenti.

B. È davvero graziosa la casetta dei peluche esposta in questa vetrina.

C. Nella fiaba viene descritta una casina in cui abita una famiglia di gnomi.

D. Vedessi la casona in cui abitano i nonni: ci si perde a girarla tutta!

Nell’elenco che segue, cancella la parola che NON è un nome alterato.

dentino – lettone – giornalaccio – giornalaia – pomodorino – tavolone

C1
C2
C3

C4

Il predicato verbale indica l’azione, lo stato o la condizione del soggetto.

Giulio legge un libro. Un libro è letto da Giulio. Giulio è a Roma.

C5

Sottolinea i predicati verbali contenuti nelle frasi. Uno solo non è un predicato verbale: cerchialo.

• Mia sorella gioca in una squadra di calcetto.

• Ho visitato la Francia del sud con i miei genitori.

• La bicicletta di Fabio è nuova fiammante!

• A Napoli sto proprio bene!

• In acqua hanno avvistato un delfino.

• La lezione di nuoto è terminata cinque minuti prima del solito.

Il contrario di un nome, di un aggettivo, di un verbo esprime un significato opposto.

Un sinonimo è una parola che ha un significato sostanzialmente uguale a un’altra, anche se caratterizzato da diverse sfumature.

Collega con una freccia ogni termine con il suo sinonimo. edificio esteso afferrare soffice morbido acciuffare svago lasciare abbandonare fabbricato ampio divertimento

Scrivi il contrario delle parole che seguono. lento: stabile:

sorgere: ........................................ asciutto: .........................................

regolato: ....................................... motivato: ........................................

C6

Correggi la tua prova in classe. Metti nel se la tua risposta è corretta.

Quante sono le risposte corrette?

PROVA A: PROVA B: PROVA C: Ora correggi le risposte sbagliate con l’aiuto dell’insegnante, seguendo l’esempio che segue.

• Quesito A, B, C... (risposta sbagliata) Quesito A, B, C... (risposta corretta)

Fai attenzione! Un quesito potrebbe comprendere più di un esercizio, come nell’esempio che segue:

• Quesito A, B, C... (domanda generale) a. (primo esercizio); b. (secondo esercizio) e così via.

In questo caso dovrai segnalare le eventuali risposte sbagliate per ogni singolo esercizio.

• Quesito A, B, C... a. (risposta sbagliata) Quesito A, B, C... a. (risposta corretta)

PROVA A:

PROVA B:

PROVA C:

Per quanto riguarda le risposte sbagliate, procedi secondo questa modalità al termine di ogni prova del volume (Prova 2, Prova 3, Prova 4, Prova 5, Prova 6).

Leggi più volte il racconto finché non ne avrai compreso il significato generale.

I quesiti ti chiederanno di porre la tua attenzione sul significato delle parole e sulle informazioni presenti nel testo. Potrai contare su alcuni suggerimenti contenuti nei riquadri.

Il mostro meccanico

Le mucche stavano masticando il fieno nei loro stalli quando la porta della rimessa si aprì ed entrò un mostro meccanico bagnato di pioggia. La creatura attraversò il corridoio centrale e i suoi passi rimbombarono mentre percorreva quell’ambiente cavernoso, finché non trovò un angolo libero. E lì si fermò, nell’ombra, mentre fuori cominciava a infuriare la tempesta. Tutta la mandria si mise in ascolto, mentre la pioggia cadeva e il vento soffiava e il tuono scoppiava. A mezzanotte la tempesta si era calmata, e restava solo il tranquillo picchiettio della pioggia. Ma le mucche non potevano riposare, con quel mostro appostato in un angolo, e cominciarono a bisbigliare tra loro.

– Che cosa sta facendo il mostro?

– Non si è mosso da ore.

– Scommetto che aspetta che ci addormentiamo per mangiarci nel sonno! Le mucche beccheggiarono a questo orribile pensiero. E poi una vecchia mucca di nome Annabella cercò di calmare la mandria.

– Ragazze, rilassatevi – disse. – C’erano mostri come questo, nella mia fattoria precedente, e non hanno mai mangiato nessuna mucca. A pensarci bene, non hanno mai mangiato niente di niente.

– Se questo mostro finora non ha mangiato niente, adesso deve essere spaventosamente affamato! – esclamò una mucca che si chiamava Tess.

– Ho visto il padrone che lo portava sul suo camioncino – disse una vitella che si chiamava Lily.

– Non credo che l’avrebbe fatto, se il mostro fosse stato pericoloso. Nessuno sapeva che cosa pensare di quel mostro in mezzo a loro.

– Credo che il mostro sia innocuo.

– Credo che il mostro sia naturale.

– Credo che il mostro si stia muovendo!

Le mucche rimasero in silenzio mentre il mostro usciva dall’angolo e marciava fino al centro della stalla. E poi il mostro fece una cosa impossibile, una cosa impensabile. Parlò alle mucche nella lingua degli animali.

– Non sono un mostro, sono un robot. Il mio nome è Roz.

Nessuna delle mucche riusciva a credere che quel mostro, quel robot, quella macchina, avesse appena parlato nel linguaggio degli animali. Restarono a fissarla, agitandosi nervosamente nei loro stalli, domandandosi che cosa avrebbe fatto dopo.

Quello che Roz fece fu molto semplice. Raccontò la verità. Fermo in mezzo alla stalla, raccontò la sua storia.

– Ho trascorso il mio primo anno di vita in un’isola molto lontana e selvaggia –cominciò a dire Roz. – Non sapevo come fossi arrivata là, sapevo solo che volevo sopravvivere. Perciò ho studiato gli animali dell’isola per capire le loro strategie di sopravvivenza, ed è successa una cosa sorprendente. I loro suoni e i loro movimenti hanno cominciato ad avere un senso per me. Stavo imparando il linguaggio degli animali.

Anche quando ho imparato a parlare con loro, gli animali non volevano avere nulla a che fare con me. Ma tutto è cambiato quando ho trovato un’ochetta orfana. Lasciata sola, quella povera piccola creatura sarebbe morta, così me ne sono presa cura e l’ho adottata. Si chiama Beccolustro, mio figlio. Un mormorio corse tra le mucche.

– Quando gli animali hanno visto che mi prendevo cura di Beccolustro, mi hanno finalmente accettato. Non ero più sola. Avevo amici e una famiglia e una casa.

La vita era bella.

Da: Peter Brown, La fuga del robot selvaggio, Salani

A1

Se vuoi conoscere il significato di una parola, o di un’espressione, puoi utilizzare il vocabolario. Tuttavia, quando non hai la possibilità di consultare un vocabolario, potrai quasi sempre ricavare il significato delle parole dal contesto semantico in cui si trovano, cioè dovrai innanzitutto capire bene il testo (una frase, un periodo, un brano) in cui è inserito il vocabolo.

Che cosa sono gli stalli nei quali le mucche masticano il fieno? Rileggi le righe 1 e 2. Poi indica con la definizione corretta del vocabolo evidenziato.

A. Magazzini nei quali è conservato il fieno per l’alimentazione delle mucche

B. Spazi all’interno di una fattoria che ospitano animali, tra cui le mucche

C. Prati riservati al pascolo delle mucche

D. Macchine che forniscono un po’ alla volta il fieno alle mucche

Che cosa vedresti aprendo la porta della rimessa di cui si parla nel racconto? Rileggi dalla riga 1 alla riga 7. Poi completa la frase.

Un locale di grandi dimensioni adibito (a che cosa?)

In qualche caso, per comprendere il significato di un’espressione può esserti utile pensare all’origine di ogni parola che la compone.

Ad esempio, da quale nome deriva l’aggettivo cavernoso?

Deriva da: ......................................................................

Scrivi sulle linee una breve spiegazione dell’espressione ambiente cavernoso.

A2

A4

Le risposte (A, B, C, D) della domanda A4 sono tutte sinonimi della parola appostarsi, tranne uno. Lo riconosci perché è una parola che ha un significato completamente differente dalle altre.

A5

In quale dei testi seguenti la parola sottolineata NON è un sinonimo di appostarsi? Indicalo con .

Il mostro intendeva:

A. avvicinarsi senza far rumore alle mucche per non disturbarle e lasciarle riposare.

B. posizionarsi in un punto della caverna a osservare le mucche di nascosto per sorprenderle e aggredirle.

C. collocarsi tranquillamente a spiare le mucche per conoscerne le abitudini.

D. situarsi in un angolo ombreggiato per timore di essere aggredito dalle mucche.

Le parole sottolineate nel quesito A4 sono tutte:

A. verbi impersonali.

B. verbi passivi.

C. verbi transitivi.

D. verbi riflessivi.

Alcune parole vengono utilizzate per estensione del significato di un vocabolo specifico. Il beccheggio (da cui il verbo beccheggiare) riproduce il movimento in lunghezza del becco degli uccelli ma assume anche un significato diverso se è specifico della navigazione

Quale significato assume la parola sottolineata nella frase?

Le mucche beccheggiarono a questo orribile pensiero.

A. Diedero dei morsi

B. Aprirono la bocca

C. Ondeggiarono

D. Si sdraiarono

A6

Le parole beccheggio e beccheggiare appartengono principalmente a un linguaggio specifico riferito:

A. alle imbarcazioni e, per estensione, ad aeromobili e treni.

B. ai movimenti di un danzatore o di una danzatrice.

C. al canto degli uccelli.

D. al clima.

Rileggi il testo dalla riga 37 alla riga 42. Che cosa si intende per strategia di sopravvivenza?

Una strategia di sopravvivenza è:

A. un contenitore in cui mettere alimenti semplici e farmaci di primo soccorso in caso di pericolo.

B. un comportamento in cui la scelta ragionata di metodi e di strumenti permette di raggiungere uno scopo, per esempio sopravvivere alle difficoltà.

C. un piano militare che decide le azioni dei soldati sul campo di battaglia.

D. un comportamento istintivo che permette casualmente di raggiungere uno scopo, per esempio sopravvivere alle difficoltà.

Per rispondere alle domande che seguono (dalla A9 alla A12), devi rileggere il testo come ti viene indicato, quesito per quesito.

Quale fu la reazione della mandria alla vista del mostro meccanico?

Rileggi dalla riga 10 alla riga 26.

Le mucche:

A. si prepararono ad aggredire l’ospite indesiderato.

B. spiarono in silenzio il mostro per comprendere meglio le sue intenzioni.

C. si inquietarono e fecero molte ipotesi sulle intenzioni dell’ospite.

D. si mostrarono indifferenti al mostro, ascoltando il picchiettio della pioggia.

A8
A9

Quale animale tenta di rassicurare le compagne? Scrivi il suo nome. Rileggi le righe 13 e 14.

A11

Quale ragionamento oppose, invece, la mucca Tess alle rassicurazioni?

Scrivi il discorso della mucca sulla linea tratteggiata usando il discorso indiretto.

Rileggi le righe 18 e 19.

Tess disse che

Quale fatto interruppe i discorsi delle mucche? Rileggi dalla riga 27 alla riga 29.

Il mostro:

A. uscì dal suo angolo e prese a marciare tra le mucche.

B. fece capire a gesti che era un robot.

C. fuggì dalla stalla.

D. si avvicinò alla mandria e parlò nella lingua degli animali.

Nella tabella che segue troverai alcune informazioni contenute nel discorso tenuto da Roz davanti alle mucche. Non tutte le informazioni, però, sono vere, rispetto a quanto viene narrato nel testo.

Ogni riga della tabella contiene un’informazione: segna con se è Vera (V) o Falsa (F).

Roz… V F

a. non ha ricordi precedenti il suo primo anno di vita.

b. ha appreso velocemente e senza il minimo sforzo il linguaggio degli animali.

c. ha conquistato la fiducia degli animali dal momento che ha imparato a parlare la loro lingua.

d. è stata accettata dagli animali per il gesto d’amore compiuto nei confronti di Beccolustro.

A12
A13

Leggi più volte il racconto. I riquadri a margine del testo contengono il significato (la definizione) di alcuni vocaboli (o espressioni) che appartengono a un linguaggio settoriale, di tipo scientifico. In qualche caso il vocabolo è spiegato più ampiamente: le informazioni che ti vengono fornite ti aiuteranno a capire più consapevolmente il contenuto dell’argomento.

Le eco-casseforti

Ricoprono solo il 3% della superficie terrestre, eppure immagazzinano il doppio del carbonio accumulato dalle foreste della Terra. Le torbiere sono zone umide – originatesi per lo più dall’interramento di specchi d’acqua – in cui la materia organica (resti vegetali, ma non solo) si accumula perché si decompone in tempi lentissimi. E lì resta il carbonio che le piante avevano assorbito con la fotosintesi dall’anidride carbonica (CO2, un gas serra), invece di tornare nell’aria come CO2 con la decomposizione. – In questi ecosistemi, a causa delle condizioni di bassa temperatura, umidità e carenza di ossigeno, i processi di decomposizione dei resti vegetali sono lentissimi – spiega Antonella Agostini, esperta del Servizio Sviluppo sostenibile

CO2: formula dell’anidride carbonica, in quanto è formata da un atomo di carbonio e da due atomi di ossigeno 1 5

carbonio: nome di un elemento chimico, il cui simbolo è C; la parola carbonio deriva dal latino carbo, cioè carbone interramento di specchi d’acqua: laghi, stagni, fiumi, coste marine (definiti “specchi d’acqua” perché riflettono la luce che proviene dall’atmosfera) vengono interrati quando sabbia, terra, pietrisco li riempiono, cioè li colmano

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e aree protette della Provincia autonoma di Trento. – La sostanza organica si accumula e si compatta formando la torba: affinché si crei uno strato di 1 millimetro può essere necessario un anno. Un ettaro di torbiera può arrivare dunque a contenere anche 10 volte tanto carbonio rispetto a un ettaro di bosco: risulta quindi evidente che le torbiere assumono un importante ruolo nella mitigazione del cambiamento climatico. E sono anche un prezioso volano idrico: vi crescono (nelle torbiere cosiddette alte) gli sfagni, particolari muschi in grado di trattenere una quantità di acqua da 16 a 30 volte il loro peso secco. Come spugne, trattengono l’acqua quando piove e in estate la rilasciano.

CICLO DEL CARBONIO

Respirazione vegetale

Respirazione animale

Ma le torbiere sono preziose per molto altro. Ospitano una caratteristica biodiversità, con piante e animali evoluti per poter abitare questi difficili ambienti; basti pensare alle piante carnivore come la Rosolide, che ricava dagli insetti l’azoto che non trova nei terreni torbosi. E sono anche “archivi” biologici e storici.

torba: vocabolo da cui deriva la parola torbiera; indica un deposito composto da resti vegetali sprofondati e impregnati d’acqua, che non possono decomporsi interamente a causa dell’ambiente in cui si trovano

azoto: è un elemento naturale fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle piante; è un componente della clorofilla ed è essenziale per la fotosintesi

Emissioni di trasporti e fabbriche
Carbonio organico
Fotosintesi
Organismi
Luce solare

– Possiamo considerarle come libri dove leggiamo informazioni che risalgono fino a 11 mila anni fa. Al loro interno, dato che la materia organica non è degradata, conservano ciò che viene inglobato, come funghi o lieviti di cui non conosciamo ancora nulla – dice Agostini. – Per lo stesso motivo, hanno un grande valore archeologico: ciò che vi resta dentro rimane quasi intatto.

Ecco perché vi si trovano anche preziosi reperti, come le palafitte della Torbiera di Fiavè, uno dei 111 siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, Patrimonio mondiale dell’Unesco.

Le torbiere, habitat preziosi e delicati, meritano dunque la massima protezione. Anche perché sono sensibili ai cambiamenti climatici. E il loro valore ambientale si mantiene solo se non sono manomesse: se drenate o scavate, diventano sorgenti di gas serra come CO2 e metano.

Adatt. da: Itinerari Focus, Torbiere, le eco-cassaforti, luglio 2025, pp. 20-21

palafitte di Fiavè: sulle sponde del lago di Ledro, in Trentino, sorge un sito palafitticolo risalente al 2200-1350 a.C. circa, formato da oltre 10 000 pali delle abitazioni, affiorati dalla torba drenate: prosciugate convogliando le acque in corsi d’acqua superficiali, come canali, fossi e laghetti

Anche le carte geografiche possono essere “lette” per trarre informazioni utili a comprendere un argomento. Il quesito A1 è suddiviso in punti.

Fiavè

Un elenco è un testo particolare che, in questo caso, puoi confrontare con la carta tematica di pagina 25. Per completare la tabella, devi distinguere gli ambienti totalmente o parzialmente naturali da quelli artificiali, creati dall’uomo.

Leggi l’elenco dei siti definiti I LUOGHI DA NON PERDERE.

Quali, tra le tipologie di siti che compaiono nella tabella, sono presenti nell’elenco? Leggi una riga alla volta della tabella e completa con SÌ oppure NO. Segna con .

Tipologie di siti: SÌ NO

a. ambienti e paesaggi naturali

b. importanti aree industriali non più funzionanti

c. boschi, foreste, luoghi segnalati per la biodiversità

d. aree di interesse geologico o archeologico

e. parchi acquatici

A chi potrebbe essere utile osservare la carta geografica e consultare l’elenco dei “Luoghi da non perdere”?

Che cosa significa “Luoghi da non perdere”? In che senso questi luoghi non vanno perduti? Sono un’occasione da non perdere? Un’occasione per fare che cosa?

Qual è lo scopo della carta tematica e dell’elenco dei siti?

A. Informare turisti e turiste della disponibilità di alberghi e ristoranti del Trentino

B. Far conoscere il vasto patrimonio paesaggistico, geologico, archeologico e storico culturale della provincia di Trento

C. Far conoscere le palafitte della Torbiera di Fiavè

D. Promuovere la visita ai Musei regionali del Trentino-Alto Adige

La spiegazione fornita dall’esperta (dalla riga 9 alla riga 33) si compone di alcune importanti informazioni. Indica nella tabella se l’informazione è Vera (V) o Falsa (F).

Informazioni sulla torbiera V F

a. È un ecosistema che ha come punti di forza la mitigazione del clima e la capacità di trattenere l’acqua attraverso particolari muschi.

b. Nella torbiera i resti vegetali si decompongono velocemente.

c. È un ambiente umido in cui si accumulano strati di sostanza organica.

d. Un millimetro di torba impiega 10 giorni a formarsi.

B3
B4

Riscrivi correttamente le informazioni della tabella (pagina 27) che non corrispondono al testo (sono due).

a. b.

Rileggi il testo dalla riga 28 alla riga 37: si dice che le torbiere sono “archivi” biologici e storici. Rifletti: che cos’è un archivio e qual è la sua funzione?

Perché possiamo considerare le torbiere “libri”, dove leggere informazioni risalenti a un tempo lontanissimo?

A. Ospitano piante e animali, che sono evoluti nel tempo per riuscire ad adattarsi a questi ambienti difficili, e tracce di antichi insediamenti umani come, per esempio, i resti delle palafitte

B. Ospitano piante carnivore che prendono dalla torba l’azoto necessario al proprio sviluppo

C. Ospitano prevalentemente funghi e lieviti da migliaia di anni

D. Ospitano solo reperti archeologici

In quale caso le torbiere diventano sorgenti di gas serra? Rileggi il testo dalla riga 40 alla riga 42 e rispondi.

B6
B7

Redazione: Corrado Cartuccia

Grafica e impaginazione: Ilaria Piancatelli, Alessia Polenti, Pagina49-Torino

Coordinamento multimediale: Paolo Giuliani, Bianca Sagretti

Illustrazioni: Anna Sosso e Roberta Lonardi

Referenze fotografiche: iStockphoto, Archivio fotografico Raffaello

Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

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