Vacanze scacciapensieri - Competenze in vacanza 5

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E Z N E T E P M O C

Una serie di prove di ingresso di italiano e matematica per testare al meglio gli alunni nel delicato passaggio alla scuola secondaria.

in

Ogni argomento è esposto e spiegato in maniera semplice e immediata, rendendo il prodotto fruibile da parte di alunni con difficoltà e da stranieri.

8 5 + 6

B A C Prove di ingresso

Allegato gratuito con

Non vendibile separatamente.

I S O D N E T R E IV D E R A R PER IMPA

www.raffaellodigitale.it www.grupporaffaello.it

Regole di base

PER ALUNNI E GENITORI


REDAZIONE Corrado Cartuccia TEAM GRAFICO Valentina Mazzarini, Mauda Cantarini, Mauro Aquilanti ILLUSTRAZIONI Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello STAMPA Gruppo Editoriale Raffaello

© 2017 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it Ristampa 5 4 3 2 1 0

2022 2021 2020 2019 2018 2017

Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dal titolare del copyright. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.


evviva le vacanze

prove di ingresso evviva le vacanze AbilitÀ logiche 2 3

Occhio ai particolari Trova i sinonimi

4 5 6 7

Lettere e sillabe Difficoltà grammaticali Forma il plurale Che parola è?

AbilitÀ grAmmAticAli

AbilitÀ lessicAli 8

Parole e significati

AbilitÀ linguistiche 10 “Zoom” sul racconto 12 Dentro il racconto

AbilitÀ numeriche 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Grandi numeri Sempre più grandi In colonna Numeri con la virgola Espressioni aritmetiche Problemi di misura Indagini e percentuali Misuro il perimetro Calcolo l’area Il cerchio Problemi di fine estate

evviva le vacanze

regole itAliAno evvivadi le vacanze 25 Ce-ge cie-gie Gn-ni 26 Gli-li Sce-scie Qu-cu-cqu-qqu 27 Elisione e troncamento 28 L’accento La divisione in sillabe 29 La punteggiatura 30 Discorso diretto e discorso indiretto Le parti del discorso 31 I nomi 32 Gli articoli I pronomi

33 Gli aggettivi qualificativi 34 Aggettivi o pronomi 35 I verbi Le coniugazioni I verbi “essere” e “avere” 36 I modi del verbo 38 Le preposizioni Le congiunzioni 39 Gli avverbi Le esclamazioni La frase 40 Il soggetto e il predicato Il complemento oggetto I complementi indiretti

evviva le vacanze

regole matematica evvivadi le vacanze 41 Grandi numeri naturali 42 Le potenze 43 Multipli e divisori Le espressioni 44 Le frazioni 45 Frazioni a confronto Operare con le frazioni Dalla frazione all’intero 46 Frazioni e numeri decimali La percentuale 47 Il calcolo della percentuale Sconti e aumenti

48 I numeri relativi 49 Una misura per ogni cosa 50 Misure di superficie Misure di volume Misure di tempo 51 Peso lordo, netto e tara La compravendita 52 L’albero dei poligoni 54 A tutta formula 55 Poligoni con più di 4 lati 56 A tutto tondo


ezAbilitÀ nacav elogiche l avivve

OCCHIO AI PARTICOLARI 1

Quattro dei sei soggetti raffigurati in alto sono celati nel disegno grande. Individua i settori in cui si trovano.

1

2

3

4

5

6

A

B

C

D

E

F

G

2

2

Soltanto due dei personaggi raffigurati sono perfettamente uguali: individuali.

da Raccolta minirelax, n. 290


olo una delle parole scritte attorno al cerchio può entrare a far parte del gruppo. S Trovala e con una freccia uniscila alle sue compagne.

risparmio

paga stipendio salario retribuzione

spesa

guardo

lazo arpione rete trappola

dormo

calma

folata vento uragano ciclone

clima

2

costo

abete

faggio rosa garofano tulipano papavero

compenso

quercia

amo

avverbio

vado

congiunzione

brezza

vigna

afa

vita

eznacav el avivve

1

AbilitÀ evviva le logiche vacanze

TROVA I SINONIMI

ciclamino

articolo verbo nome aggettivo

pronome

preposizione

acino raspo grappolo viticcio

vittoria

avvitatore

L a paura è un sentimento che ha diversi gradi di intensità. Individua i sinonimi del termine paura e colorali.

sospetto

malinconia

panico

apprensione

sgomento

tristezza

ansia

turbamento

inquietudine

timore

terrore

orrore

batticuore

rimorso

dispiacere

ribrezzo

mestizia

spavento

dolore

preoccupazione

3


AbilitÀ eznacagrAmmAticAli v el avivve

LETTERE E SILLABE 1 Completa con le lettere mancanti. • Ti .....o rivi.............to con ta.............to p.............acere. • Mi hanno regalato un coni.............o ma è sca.............ato subito. • Il prodo.............o che ho co.............prato non mi so.............isfa. • Ai vali.............i di fro.............iera, all’ini.............o dell’e.............ate, si formano lun.............e code.

• Le parole i.............liane possono e.............ere clas.............ficate in tro.............he, p.............ane, sdru.............iole, bi.............u.............iole.

2

Indica, sottolineandola, quale divisione in sillabe, fra quelle proposte, è giusta.

ac-cam-pame-nto / a-cca-mpa-men-to / ac-cam-pa-men-to

accampamento

es-cla-ma-zio-ne / e-scla-ma-zio-ne / es-cla-ma-zi-o-ne

esclamazione

mo-vi-men-ti / mov-i-me-nti / mo-vi-me-nti

movimenti dappertutto

da-pper-tu-tto / dap-per-tut-to / da-ppert-ut-to

zuccherificio

zucc-he-rif-icio / zu-cche-ri-fi-ci-o / zuc-che-ri-fi-cio

3

Dividi in sillabe le seguenti parole:

cavallo

.......................................

lucciola

.......................................

delinquenza

.......................................

papavero

.......................................

esercito

.......................................

lucertola

.......................................

raccomandazione

.......................................

cantante

.......................................

pianeggiante

.......................................

acquatico

.......................................

tavolozza

.......................................

esplosione

.......................................

mulattiera

.......................................

studente

.......................................

4

Scrivi due parole accanto a ogni gruppo appena iniziato.

monosillabe bisillabe

5

re;

.................................

trisillabe

caf-fè;

................................

quadrisillabe

ta-vo-lo;

............................................

con-so-nan-te;

.......................

Unisci le sillabe quando occorre e componi la frase.

• Di-te-gli-di-te-le-fo-nar-mi-su-bi-to.

4

.......................................................................................................................................................................


Completa le frasi inserendo: ho, o, oh, a, ha, ah, ai, hai, ahi, anno, hanno.

• 1. Tu pensi solo

.............

te stesso, non

.............

compassione per nessuno. • 2.

vinto il primo premio in palio! • 3.

.............

che fortuna!

.............

piedi tutta la strada sotto la pioggia. • 4.

.............

per dirci che andranno magra;

.............

.............

.............

.............

telefonato gli zii

casa della nonna. • 5. L’............. scorso eri più

mangiavi meno,

.............

facevi più moto. • 6.

.............

mia bisnonna le ragazze avevano meno libertà. • 7. Mario non che l’invito era per le 16. • 8.

2

percorso

.............

, che sollievo! • 9.

.............,

eznacav el avivve

1

AbilitÀ evviva grAmmAticAli le vacanze

DIFFICOLTÀ GRAMMATICALI

tempi della

.............

capito

che male!

Correggi gli errori presenti nelle seguenti frasi.

• A giunio Emiglia andra in Pulia con i suoi compagni. .

.......................................................................................................................................................................

• Perche Giuglio non fa il bagnio in pisina? .

.......................................................................................................................................................................

• O limpresione che quel tuo amico non sii sincero. .

.......................................................................................................................................................................

• Non o comprato quella borza perche mi sembrava tropo coztoza. .

.......................................................................................................................................................................

3

Disponi in ordine alfabetico i seguenti cognomi.

De Lorenzi • Augello • Zoli • Endrissi • De Maio • Greco • Alberini • Mosole Ventrella • Tosi • Costa • Veneri • Villaggio • Strocchi • Stroppolo • Riguzzi ............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................

4 Cancella le forme sbagliate. • T’è/tè/te piaciuto il dolce? Te/t’è/tè lo avevo già chiesto più volte.

• La mamma s’è/sé/se ammalata. Non ha fame né/ne/n’è sete. • Se ne/né/n’è uscì zitto, zitto. Non se/s’è/sé accorto di niente. • Nessun’albero/nessun albero/nessuno albero. • Bello uomo/bel uomo/bell’uomo. • Non c’è nessuno in casa?/Non cè nessuno in casa?/Non ce nessuno in casa? 5


AbilitÀ eznacagrAmmAticAli v el avivve

FORMA IL PLURALE 1

Utilizza le seguenti parole per costruire con ciascuna di esse, al plurale, una frase.

goccia

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

foca

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

drago

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

bilancia

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

vizio

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

spiaggia

frangia

arancia

................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

farmacia

.................................................................................................................................................

6

.................................................................................................................................................

medico

manico

.................................................................................................................................................


Eros, 10 chili: è lui il gatto “re d’Europa” PADOVA – Il più bel micio d’Europa, selezionato alla fiera di Padova, si chiama Eros del fiore selvaggio, ed è un Maine coon – razza americana – grigio di due anni. Un vero gigante: è lungo 130 centimetri e pesa 10 chili (ma è destinato a raggiungere i 15). L’esemplare premiato vive con una signora della provincia di Treviso, titolare dell’allevamento “Isola Felix”, che lo descrive come socievole e spavaldo: “Non ha paura di nessuno – racconta – tanto meno dei cani, e ama fare amicizia con tutti gli altri animali: si fa persino portare in groppa anche da un asino”. Di carattere i Maine coon assomigliano più ai cani che ai gatti: sono fedeli al padrone e non al luogo dove si trovano, rispondono al fischio di richiamo dell’uomo.

eznacav el avivve

Vive a Treviso e ha un asino per amico

AbilitÀ evviva grAmmAticAli le vacanze

CHE PAROLA È?

il Resto del Carlino

Sottolinea in blu i nomi propri, in rosso i nomi comuni e in verde i nomi astratti. Sottolinea in rosso gli articoli (determinativi e indeterminativi) e in blu le preposizioni (semplici e articolate).

Trascrivi: gli aggettivi qualificativi :

...................................................................................................................

gli aggettivi indefiniti :

.........................................................................................................................

Trascrivi i pronomi: ............................................................................................................................. . Scrivi accanto ai seguenti verbi le forme dell’infinito:

si trovano

....................................................................................................................................

vive

....................................................................................................................................

racconta

....................................................................................................................................

assomigliano

....................................................................................................................................

rispondono

....................................................................................................................................

descrive

....................................................................................................................................

è

....................................................................................................................................

si chiama

....................................................................................................................................

premiato

....................................................................................................................................

ha

....................................................................................................................................

7


eAbilitÀ znacav lessicAli el avivve

PAROLE E SIGNIFICATI 1

Completa i seguenti elenchi.

• Per preparare un buon minestrone occorrono: le seguenti verdure: i seguenti legumi:

...............................................................................................................................

.....................................................................................................................................

le seguenti erbe odorose:

2

.....................................................................................................................

Chi usa questi strumenti di lavoro? Completa le tabelle.

STRUMENTI

CHI LI USA

STRUMENTI

CHI LI USA

la pialla

.................................................

la zappa

.................................................

la chiave inglese

.................................................

la perforatrice

.................................................

il trapano

.................................................

il flauto

.................................................

lo stetoscopio

.................................................

la giraffa

.................................................

3

Leggi la seguente citazione ed esegui gli esercizi richiesti.

Questa abitudine influiva sulle idee di pipistrello. Alberto Moravia

• Che cosa significa il verbo influire? ......................................................................................... • Con quali parole puoi sostituirlo? ............................................................................................. • Spiega il valore della parola scritta in grassetto nelle seguenti frasi: – Tuo zio è una persona influente.

.....................................................................................

....................................................................................................................................................................

– L’uomo era sotto l’influenza del sonnifero.

...............................................................

....................................................................................................................................................................

– Il clima ha molta influenza sulla vegetazione.

.........................................................

....................................................................................................................................................................

– Non credo che gli astri influiscano sul destino degli uomini.

........................

....................................................................................................................................................................

– Certe opere di Picasso risentono degli influssi della pittura di Piero della Francesca.

8

.......................................................................................................................................


....................................................................................................................................................................

– Mariella è a letto con l’influenza.

....................................................................................

....................................................................................................................................................................

– Prima della caduta del muro di Berlino la Germania dell’Est era sotto l’influenza della Russia.

....................................................................................................

....................................................................................................................................................................

– Gerardo è un ragazzo facilmente influenzabile.

eznacav el avivve

.....................................................

AbilitÀ evviva lelessicAli vacanze

– Gerardo subisce un cattivo influsso da Cesare.

.....................................................

....................................................................................................................................................................

– Non posso venire al cinema con te, sono a letto influenzato.

......................

....................................................................................................................................................................

– La presenza di un lago influenza il clima.

...................................................................

....................................................................................................................................................................

– Essere nato sotto l’influsso del segno del leone rende Silvano forte e sicuro di sé.

...............................................................................................................................

4 Scrivi tre frasi per ciascuna parola elencata, utilizzandola con significati diversi a seconda del contesto.

1. medicina • 2. cuore • 3. coda • 4. colonna

1.

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

2.

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

3.

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

4.

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

9


AbilitÀ eznacavlinguistiche el avivve

10

“ZOOM” SUL RACCONTO 1

Leggi con attenzione il testo ed esegui quanto ti viene richiesto.

La spada Ero ammalato e i ragazzi venivano a trovarmi spesso; tra essi c’era un biondino timido, nostro compagno di scuola. Egli stava spesso a guardare il presepio, e piano piano ne scopriva tutti i particolari e li ammirava. Una volta andò nel bosco e raccolse muschi rari e ciottoli colorati perché rimettessi a posto il terreno del presepio, di cui non c’era quasi più traccia. Ma io non lo feci, e il ragazzo non osò toccare nulla, sebbene dal suo volto trasparisse come volentieri avrebbe rimesso a posto questo o quel particolare. – Ci vorrebbe anche una fontana con acqua vera, e giù in fondo una montagna che buttasse fuoco – disse un giorno sospirando: e io gli diedi ragione; ma il biondino, il quale si era forse aspettato da me qualcosa di più di una semplice approvazione, s’accomiatò con poche parole e per tutta una giornata non si fece più vedere. Quando l’indomani tornò, portava al fianco un grazioso spadino, al quale non pareva dare un valore speciale; e quando io, impaziente, volli vedere l’arma più da vicino, mi raccontò che suo padre l’aveva avuta come bottino1 di guerra da un ufficiale francese, e che l’aveva regalata a lui per la festa di San Nicola2. Per questa sciabola3 gli avevano fatto già molte offerte, ma per nessun prezzo al mondo l’avrebbe ceduta. Tolse la guaina4, mi diede la sciabola in mano notando che con essa io avevo un aspetto nobile. Appena la mia mano ebbe stretto l’impugnatura, mi accadde come con la bacchetta magica: una forza misteriosa si

trasfuse dall’acciaio in me, e insieme una voglia infinita di sguainarlo e di vibrarlo in aria, e mi sarei considerato come l’essere più infelice del mondo se ora mi fosse stato ritolto di mano. Il felice possessore mi guardò in silenzio; alla fine mi permise di tenere la lama davanti alla luce, si guardò intorno con circospezione, e mi domandò se qualcuno ci potesse ascoltare. – Qui, qui, e qui – bisbigliò, – c’è ancora il sangue dei francesi –: e guardandomi un po’ di sbieco contrasse il suo viso, di solito così mite, in una espressione di orrore, mentre mi indicava alcuni punti nerastri. Probabilmente erano solo macchie di ruggine, ché lo spadino non doveva aver mai servito a una battaglia. Ma io gli credetti, e i brividi che ora mi percorrevano non diminuivano affatto il mio desiderio. A un tratto, con uno sguardo deciso, egli buttò via la maschera: – Sai che cosa? Dammi il presepio e io ti do la sciabola! Questo insperato appagamento del mio desiderio aveva qualche cosa di imbarazzante; credetti di dovermi riservare un po’ di tempo per pensarci. Tuttavia in pochi minuti si arrivò a fare lo scambio. Esclusi soltanto dal contratto, mentre già il biondino incominciava a smontare il presepio, il piccolo diavolo che io avevo fabbricato; dissi che non faceva parte del presepio, lo tolsi dal suo seggio di granito e lo ficcai in tasca. Da quel giorno la spada fu la mia compagna: piantai un chiodo a capo del letto e sempre ve l’appendevo prima di addormentarmi, per poter sùbito


1. Bottino: preda, ricavato di un’azione di guerra. 2. Festa di San Nicola: San Nicola da Patrasso (detto anche San Nicola da Bari) è vescovo di Patrasso e patrono della Russia. È considerato, in molti paesi del Nord Europa, protettore dei bambini; ed essi lo hanno immaginato vestito di rosso, con una gerla sulle spalle.

2

H. Carossa, Adolescenza, Mondadori

eznacav el avivve

di bestie o di uomini, e le riducevo a pezzi. Di solito conciliante6 e arrendevole7, ora invece cercavo, nei disaccordi coi bambini che venivano a trovarmi, di evitare ogni accomodamento amichevole per poter far uso della violenza, alla quale m’era solo di impedimento la sorveglianza dei genitori.

AbilitÀ le linguistiche evviva vacanze

riafferrarla al mattino. I sentimenti di forza e di furore guerriero, che mi ondeggiavano tempestosamente dentro, ogni volta che agitavo la sciabola nell’aria, si trasformarono nel più dolce veleno; e ne avevo bisogno ogni giorno di più. Mi auguravo di avere un nemico, e, non avendone alcuno sottomano, immaginavo potenze ostili5 alle quali attribuivo forme

3. Sciabola: arma con lama ricurva, usata soprattutto per combattimenti a cavallo. 4. Guaina: custodia di metallo o di cuoio. 5. Ostili: nemiche. 6. Conciliante: facile all’accordo. 7. Arrendevole: cedevole, accondiscendente.

Il racconto è in prima persona. Descrivi il narratore. Chi è? Che cosa si sa di lui?

............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................

3

Individua il protagonista del racconto. Chi è?

Il ragazzo ammalato

Il biondino

La spada

Giustifica la tua scelta con una frase. ............................................................................................................................................................................

Che tipo è il biondino? Indica con una X gli aggettivi che useresti per descriverlo. 4 Utilizzane alcuni per produrre un breve testo che riassuma le fasi dell’opera di convincimento messa in atto per poter scambiare lo spadino con il presepio.

astuto curioso insicuro intuitivo irritato

scherzoso comprensivo stupito incredulo forte

disponibile timido scostante modesto spavaldo

ostinato incoraggiante servizievole cordiale indifferente

............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................

5

Inventa un nuovo titolo per il racconto.

..................................................................................

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AbilitÀ eznacavlinguistiche el avivve

12

DENTRO IL RACCONTO 1

Leggi con attenzione il testo ed esegui quanto ti viene richiesto.

Le ore meravigliose A Isola1 imparammo a conoscere ogni specie di barche, a familiarizzarci coi remi e con la vela, a uscire sul mare aperto. Tutte le ore del giorno le passavamo al mare o sul mare e molte ore al mandracchio2. Il sole scottava. L’aria era impregnata di quel caratteristico odore che mandano le barche da pesca. Mescolati ai pescatori, noi discorrevamo con loro, mentre sulla riva essi mettevano ad asciugare le reti o le aggiustavano. I pescatori amavano parlare poco, ma intanto le loro mani lavoravano. Quelle mani callose cotte dal sole e irruvidite dalla salsedine, abilissime a fare i nodi, i bei nodi girati, che sembrano semplici quando li fanno loro e che sono invece degli insolubili imbrogli quando ci si provano i profani. Noi stavamo incantati a guardarli mentre con le agili dita passavano la spola e stringevano a sé il filo della rete. Spesso saltavamo nelle loro barche, quelle barche snelle e solide, di tipo piratesco, con la grande vela triangolare e il fiocco, per lo più di colore arancione. Le vedevamo scivolare fuori dal mandracchio silenziose la mattina prestissimo e ritornare all’imbrunire con l’ultima bava del maestrale in poppa, con le reti cariche e luccicanti di sardoni e di sardelle. Nostro padre, che dirigeva lui barca e pesca – ma a vogare ora tocca a noi – nostro padre lussignano3, espertissimo, gareggiava coi pescatori isolani. S’era scelto un eccellente posto per la pesca, al largo dello Scoglio e ogni volta

andavamo su quello stesso posto. Per trovare l’esatta posizione ci regolavamo con riferimenti terrestri, come i veri marinai. Da pernio ci serviva il campanile, col quale mettevamo in linea prima una villetta rosa e poi il camino della fabbrica4: all’incrocio delle due rette così ottenute era il nostro posto. Qui affondavamo l’àncora, una grossa pietra legata a parecchie braccia5 di corda; qui buttavamo in acqua la bruma6; qui stavamo lunghe ore cullandoci e pescando, qualche volta dall’alba fino a mezzogiorno. Facevamo pesca abbondante: la cena per noi e, spesso, per qualche famiglia vicina. Meravigliose ore: il sole, che vedevamo salire a poco a poco sopra di noi, ci abbrustoliva torsi e gambe. Sul mare brillante, vicino da una parte, il promontorio d’Isola; dall’altra, lontana e come velata, Trieste, signora del golfo. Vedevamo incresparsi l’insonnolita superficie del mare sotto il levante7 poi tornava la calma e infine a metà mattina si levava il maestrale, il maistro, che dopo le dieci andava via via rinforzando sino a diventar gagliardo e a farci bravamente ballare8. Si preparava così la nostra fatica per il ritorno: non era facile remare con quel mare mosso, ma noi ormai eravamo diventati provetti rematori e robusti allo sforzo dei remi. Ogni volta che domandavamo a nostro padre la vela per risparmiar fatica egli ci rispondeva: – La vela, dopo; prima bisogna abituarsi ai remi, essere una cosa sola coi


G. Stuparich, Racconti istriani, Lo Zibaldone

1. Isola: località dell’Istria. 2. Mandracchio: specchio d’acqua interno, per il ricovero delle piccole imbarcazioni, nei porti. 3. Lussignano: di Lussino, isola dell’Istria. 4 Fabbrica: una piccola fabbrica per la lavorazione del pesce, presso Isola.

2

5. Braccia: unità di misura di lunghezza, variante da 60 a 70 cm circa. 6. Bruma: esca per i pesci; può essere formata dalle teste delle sardelle. 7. Levante: vento che spira da est. 8. Ballare: si dice del sobbalzare e oscillare della barca quando il mare è agitato.

eznacav el avivve

un’eccellente scuola d’educazione della volontà e d’irrobustimento fisico.

AbilitÀ le linguistiche evviva vacanze

remi, nella calma, nel vento, con tutti i nostri tempi.” Noi brontolavamo in cuor nostro, ma la scuola marinara di nostro padre fu per noi

Completa.

L’autore racconta le sue vacanze in Istria dove, con i fratelli, accompagnava il padre a pesca. Descrive i pescatori che amavano parlare poco, ma avevano mani che

..............

............................................................................................................................................................................ .............................................................................

, le barche snelle e

..................................................

che scivolavano ................................................................................................................................... , il posto scelto per la pesca, sempre lo stesso, utilizzando dei riferimenti terrestri:

........................................................................................................................................................

..................................................................................... .........................................................., .......................................................,

Trieste velata

il sole che abbrustoliva

..........................................................

il mare................................................................................................. .

........................................................................................

.......................................................................

3

, l’ancora.................................................................

, il maestrale che

, il ritorno faticoso per

...........

..............................................

.

Quale insegnamento dà il padre dell’autore ai figli, che, per risparmiare la fatica, vorrebbero alzare la vela?

.................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................

4

L’autore come definisce le ore trascorse a pesca?

..........................................................

e

e importanti per l’educazione

....................................................

..............................................................................................................................................................................

5

Inventa un nuovo titolo per il racconto.

..................................................................................

13


eznAbilitÀ acav elnumeriche avivve

GRANDI NUMERI 1

1 3 5 8 2 7

7x1

9 8 0 4 6 3 5 5x1

2 x 10

3x

..........

8 x 100

6x

...............

5x

4x

................

3 x ....................

0x

....................

1 x 100 000

8x

.......................

9 x 1 000 000

2

................

Indica il valore della cifra colorata.

89 540

.....................................

54 705

........................................ 95 876

.....................................

7 154 931

........................................

25 150 000

........................................

3

14

Completa con il valore delle cifre indicate.

28 048

........................................

878 890

.....................................

542 500

.....................................

Registra sull’abaco le quantità indicate dal numero.

cinquanta milioni centoquarantatré

cento milioni duecentomilaventidue

hM daM uM hk dak uk h da u

hM daM uM hk dak uk h da u


Metti in colonna le addizioni ed esegui.

216,42 + 82,35 + 4,7

19,12 + 495 + 12,7

81,64 + 619,3 + 24

2 1 6, 4 2 +

eznacav el avivve

1

AbilitÀlenumeriche evviva vacanze

SEMPRE PIÙ GRANDI

8 2, 3 5 + 4, 7 0 =

2

Completa le addizioni con le cifre mancanti.

2 0 4 , +

2 9 8 8 1 + ,

2 8 ,5 +

2 2 6 3 , 4 +

1 6 + ,

1 2 ,7 4 +

4 3 ,2 +

8 4 7 3 , +

2 4 , =

 4 5 ,1 2 =

1 4 , =

8 5 4 , =

3 5 2 5 ,9 9

2 8 9 , 3

3

1 1 7 8 , 3

Metti in colonna le sottrazioni ed esegui.

680,725 – 73,32

2 396,25 – 48,621

37,9 – 15,3

18,271 –15,120

4

3 5 2 6 4 , 9

ompleta le sottrazioni con le C cifre mancanti.

2 7 6 9 , –

2 8 5 – ,

1 1 7 , 2 =

2 4 2 = ,

1 5 8 1 8 ,

2 6 2 3 ,

5 7 , 6 2 –

4 9 9 8 , –

2 0 3 = ,

, =

5 1 7 3 2 ,

3 7 6 , 5

15


AbilitÀ eznacanumeriche v el avivve

IN COLONNA 1

Esegui le moltiplicazioni in colonna.

78,3 x 1,5

41,5 x 6,7

547 x 0,24

0,306 x 438

7 8 ,3 x 1 5 , =

2

Esegui le divisioni in colonna.

142,5 : 12

1 4 2 5 1 2 ,

16

57,4 : 3,6

338,7 : 23

671,146 : 6,4


rasforma ogni frazione in numero T decimale.

9 100

0,09

765 10

3

...........

67 100

2

...........

6 1 000

Trasforma i numeri decimali in frazioni decimali.

7 100

0,07

...........

........

........

1,768

........

1,007

........

........

A quale dei tre numeri corrisponde?

• 5 centesimi e 7 millesimi:

• 124 unità e 28 centesimi:

0,057

0,0057

5,007

124,28

12,428

• 3 decine, 6 decimi e 8 millesimi:

• 8 centinaia e 6 millesimi:

3,608

4

........

1,89

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1

AbilitÀlenumeriche evviva vacanze

NUMERI CON LA VIRGOLA

30,608

300,608

800,006

80,60

124,028

8006

Indica il valore posizionale di ciascuna cifra.

2 6 3 8,4 3

3,6 7 9

4 5,8 0 4

3c ...............

...............

...............

4d ...............

...............

...............

8u ...............

...............

...............

...............

...............

............... ...............

...............

...............

5

Collega i cartellini con una freccia al posto giusto.

0

1

0,07

0,4

0,16

0,65

1,03

0,7

0,99

1,3

17


AbilitÀ eznacanumeriche v el avivve

ESPRESSIONI ARITMETICHE Rifletti ed esegui.

1

24 : 6 + 58 – 16 + 14 x 5 =

9 x 5 + 20 – 15 : 3 – 4 = ..........

+ 20 –

.........

..........

...........

..........

– 4 =

..........

–4=

–4=

+

..........

+

..........

=

..........

3x4+6:2–6=

..........

..........

+

..........

........

=

..........

Risolvi con un diagramma e con un’espressione. Ricorda che con il diagramma puoi evidenziare la successione delle operazioni.

2

Un giornalaio ieri ha venduto 35 riviste a 2,80 euro l’una e 75 quotidiani a 1,40 euro ciascuno. Se ha fatto un pagamento di 54,25 euro, quanto gli è restato in cassa?

x

x Espressione [(........ x

.........)

Risposta:

.........)]

.........

=

.........

.......................................................................

Completa.

3

{10 + [(6 x 5) – 8] : 2 } = {10 + [.......... – 8] : {10 +

..........

10 +

18

+ (......... x

..........}

: 2} =

..........

= 21

=

{60 – [5 x (16 : 8) + 20]} : 3 = {.......... – [.......... x

..........

{.......... – [.......... + {.......... –

+

..........]}

..........}

..........

:

..........]}:

3=

:3=

:3=

..........

=

..........


Risolvi i problemi.

•U n podista partecipa alla maratona di New York e percorre 42 195 m. Quanti km? E quanti hm?

eznacav el avivve

1

AbilitÀlenumeriche evviva vacanze

PROBLEMI DI MISURA

l

• Da un’autobotte contenente 3,5 h 2 per riempire di vino vengono tolti __ 5 76 fiaschi. Quanti litri di vino rimangono nella botte? Se ogni fiasco viene venduto a 4,99 euro, quanto si ricava?

• In un agriturismo con 7,5 kg di marmellata vengono riempiti vasetti da 500 g ciascuno. Quanti vasetti si riempiono? Se si vende ogni vasetto a 2,58 euro, quanto si ricava?

• Una partita di calcio dura 2 tempi di 45 min l’uno. A causa delle interruzioni, nel primo tempo si è giocato realmente per 28 min e nel secondo tempo per 31 min. Quanto è durato realmente il gioco in totale, sapendo che l’arbitro, a fine partita, ha concesso 3 min di recupero?

19


AbilitÀ eznacanumeriche v el avivve

INDAGINI E PERCENTUALI 1

Questo areogramma rappresenta in percentuale i passatempi preferiti dai bambini della quinta B. Colora i settori con colori diversi e scrivi in ognuno la percentale corretta.

2

LEGENDA

.........

.........

.........

......... .........

Televisione 40% Giocare a pallone 25% Giocare con videogame 10% Leggere un libro 10% Leggere fumetti 15%

3 L’istogramma rappresenta i

consumi alimentari di questi ultimi anni relativi all’Unione Europea.

4

Osserva il disegno e completa.

Qual è il consumo alimentare (in ossa) settimanale per ciascuna razza di cani considerata?

•Q uale alimento di quelli rappresentati ha il più largo consumo?

Rappresenta la stessa situazione nell’areogramma quadrato.

...............................

• Quale minore?

.................................................

media annua per abitanti in kg

79 carne 14 uova 5 burro 102 latte 83 patate 37 zucchero 51 vino

alano

mastino

barboncino

.................................................................................... ....................................................................................

20


ipassa con il colore, in ciascuna delle seguenti figure, R le misure necessarie per calcorarne il perimetro.

2

Completa la tabella.

B A

Figura

Misura dei lati

C

BC = 5,2 cm

AB = 16 cm

A C triangolo isoscele B A

16 + 16 + (16 per

= oppure ............

..........)

+

..........

............

=

cm

..........

cm

AB = 14 cm

oppure .............................................................

C

D

AD = 6 cm B

romboide B

cm

..............................................................

C D rombo

A

.......................................

AC = 7 cm AC = 8,4 cm

a a?

Misura del perimetro

AB = 4,4 cm

triangolo scaleno B

a)

eznacav el avivve

1

AbilitÀlenumeriche evviva vacanze

MISURO IL PERIMETRO

C

A

AD = 18,2 cm D

trapezio isoscele

CD = 13 cm

BA = 6 cm BC = 9,9 cm

..............................................................

oppure .............................................................

..............................................................

oppure .............................................................

21


AbilitÀ eznacanumeriche v el avivve

CALCOLO L’AREA Collega ciascuna formula al poligono a cui si riferisce.

1

A = (b x h) : 2

A = (D x d) : 2

A=bxh

A=

2

lxl

A = (B + b) x h : 2

Calcola l’area dei seguenti poligoni.

5,5 cm

12,3 cm

A=

23 cm

..............

cm2

A=

..............

Risolvi.

Una parete rettangolare è larga 5,50 m e alta 3,20 m. Se per imbiancarla serve un barattolo di pittura ogni 2 m2 di parete, quanti barattoli è necessario comprare? D C

9 cm 9,5 cm

3

cm2

A

Dati: AB = 5,50 m BC = 3,20 m Domanda: Quanti barattoli in tutto?

29,6 cm 14,6 cm

A=

..............

52 cm

cm2

A=

..............

B

Area

cm2

18 cm

n° barattoli

29,1 cm

22

: A=

..............

cm2 Risposta:

........................................


• La pista è composta da tre semicirconferenze. Quanti km percorre ogni ciclista?

A

B

O

• Calcola la spesa per orlare con un pizzo una tovaglia rotonda che ha il raggio di 3 dm, sapendo che il pizzo costa 5 euro il metro.

C

K

eznacav el avivve

Risolvi i problemi.

1

AbilitÀlenumeriche evviva vacanze

IL CERCHIO

D

A O = 21 km B C = 20 km C K = 15 km

2

Calcola l’area dei seguenti cerchi.

Circonferenza 314 m

Area =

3

................

m2

Semicirconferenza 37,68 m

Area =

................

m2

Area del settore colorato 12,56 cm2 Area =

................

cm2

Risolvi i problemi.

• Per confezionare un tappetino circolare con il diametro di 14 dm, ho acquistato 2 m2 di stoffa. Sono sufficienti? È avanzata stoffa?

• Calcola l’area della corona circolare formata da due cerchi col raggio di 6 m e 3 m.

23


AbilitÀ eznacanumeriche v el avivve

PROBLEMI DI FINE ESTATE 1

Leggi il testo dei problemi e risolvi.

• Le vacanze sono finite. Marta deve tornare in città. Organizza una festicciola per salutare le amiche e gli amici. Lei e il papà preparano 50 pizzette, 25 tramezzini, 12 toast e 18 panini al prosciutto. Li sistemano su vassoi che ne contengono 15 ciascuno. Quanti vassoi occorrono?

• Tornati in città, Marta e suo fratello pensano alla scuola che sta per ricominciare. Vanno in cartoleria e comperano 14 quaderni a 0,92 euro ciascuno e 5 biro a 0,77 l’una. La mamma aveva dato loro una banconota da 20 euro. Quanto riportano di resto?

Risposta:

..................................................

Risposta:

..................................................

Risposta:

..................................................

• Anche la mamma provvede ad acquistare l’occorrente per la scuola 5 dei figli. Spende __ di 400 euro per 83 l’acquisto di libri e __ della somma 10 rimasta per l’acquisto di quaderni. Quale somma ha speso?

24


eznacav el avivve

I gruppi CE, GE si scrivono di solito senza la I. Fanno eccezione alcune parole di origine latina e quelle che terminano con i suffissi -iere, -iera: • CIE: cieco, cielo, società, socievole, sufficiente, insufficiente, superficie, specie, pasticciere, arciere, artificiere, crociera, braciere. • GIE: effigie, igiene, igienico, igienista, raggiera, formaggiera.

regole le di ITALIANO evviva vacanze

CE-GE CIE-GIE

CIA-GIA Le parole che terminano con le sillabe CIA e GIA, al plurale si scrivono con: • CIE e GIE se prima della C o della G c’è una vocale: socia, socie; grattugia, grattugie. • CE e GE se prima della C o della G c’è una consonante: mancia, mance; spiaggia, spiagge.

ATTENZIONE: I verbi che finiscono in -ciare e -giare perdono la “i” al futuro semplice e al condizionale presente: mangerà, comincerei.

GN-NI

Dopo il gruppo GN non si mette mai la I, tranne: • quando l’accento cade sulla “i”: compagnìa; • nella prima persona plurale dell’indicativo presente e nella prima e nella seconda persona plurale del congiuntivo presente dei verbi che finiscono in -gnare (segniamo, che voi guadagniate). Non confondere GN e N! Dopo GN c’è di solito una sola vocale (ingegnere, ragno). Dopo N ci sono due vocali (giardiniere, carabiniere).

25


regole eznacavdi eITALIANO l avivve

GLI-LI

Per non confondere GLI con LI pronuncia bene ad alta voce le parole e ricorda che si utilizza “LI”: • all’inizio di una parola (lieve); • quando il suono è doppio (sollievo); • in alcuni nomi derivati che descrivono un lavoro (gioielliere, giocoliere, cavaliere); • in molti nomi propri di persona e geografici (Cecilia, Amelia, Emilia, Emilio, Giulia, Giulio, Italia, Sicilia, Australia...).

SCE-SCIE

SCE si scrive di norma senza la I.

Usa invece SCIE nelle parole che derivano da scienza e coscienza (scienziato, scientifico, fantascienza, cosciente, incosciente, coscienzioso...) e nelle parole scie e usciere.

QU-CU-CQU-QQU QU + vocale: squadra, questura, squisito, quota...

CU + consonante: curva, cubo, incudine, aculeo...

CQU: • acqua e i suoi derivati (acquazzone, acquamarina, acquedotto...); • acquistare, acquisire e loro derivati; • alcune forme verbali al passato remoto (tacque, nacquero...).

26

CUO, CUA, CUI: cuoco, cuocere, cuoio, cuore, scuola, scuotere, percuotere, riscuotere, evacuare, innocuo, proficuo, promiscuo, circuito, cui, taccuino. QQU: soltanto nella parola soqquadro


L’apostrofo si usa con: • gli articoli determinativi LO, LA e le rispettive preposizioni articolate: l’ombrello

l’aquila

nell’aria

eznacav el avivve

L’elisione è l’eliminazione di una vocale alla fine di una parola perché la parola che segue inizia con una vocale o con la H. Il segno che indica l’elisione è l’apostrofo.

regole le di ITALIANO evviva vacanze

ELISIONE E TRONCAMENTO

dell’ombra

• l’articolo indeterminativo UNA: un’oca

un’isola

un’asola

• gli aggettivi BELLO/A, QUELLO/A, SANTO/A: bell’affare

quell’erba

Sant’Orsola

Sant’Antonio

• l’avverbio CI e NE davanti ai verbi ESSERE, ENTRARE: c’è

c’era

c’entrano

• in alcune espressioni: senz’altro, nient’altro, anch’io, nessun’altra, d’oro, d’argento, d’epoca, tutt’altro, sott’occhio, d’ora in poi... Il troncamento è la soppressione di una vocale o di una sillaba alla fine di una parola (il signor Rossi quel ragazzo). Non richiede l’apostrofo e può avvenire anche se la parola seguente inizia con una consonante (buon amico buon soldato). Particolari forme di troncamento richiedono l’apostrofo: • l’espressione un po’ (Vorrei un po’ di pane, per favore.); • gli imperativi va’, sta’, fa’, da’, di’ (Da’ questo alla mamma!). Uno, nessuno, ciascuno, alcuno, buono si apostrofano solo davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale. Davanti ai nomi maschili invece possono perdere la vocale finale senza essere apostrofati. un’orsa un orso

nessun’altra nessun altro

ciascun’attrice alcun’arma ciascun attore alcun affare

buon’amica buon amico

27


regole eznacavdi eITALIANO l avivve

L’ACCENTO

È obbligatorio scrivere l’accento grafico:

• quando cade sull’ultima sillaba (felicità, verità, capitò); • sui monosillabi più, giù, già, ciò, può; • sui composti di tre, re, blu, su (ventitré, viceré, rossoblù, lassù); • su alcuni monosillabi per distinguerli da altri, che, senza accento, hanno un altro significato: dà verbo dare / da preposizione dì giorno / di preposizione è verbo essere / e congiunzione là avverbio di luogo / la articolo, pronome lì avverbio di luogo / li pronome né congiunzione / ne pronome, avverbio sé pronome / se congiunzione sì affermazione / si pronome tè bevanda / te pronome

LA DIVISIONE IN SILLABE

La sillaba si pronuncia con una sola emissione di voce e non deve essere mai spezzata per andare “a capo”. Non si separano mai: • i gruppi GN, GL, SC (ra-gno); • i gruppi consonantici che possono stare all’inizio di una parola (con-tro); • la S, seguita da consonante (pa-sta); • le vocali che si pronunciano con una sola emissione di voce (fio-ri).

28

Si separano sempre: • le doppie (pal-la); • il gruppo CQ (ac-qua); • i gruppi di consonanti che non possono trovarsi in inizio di parola: mon-te perché non esistono parole che iniziano con "nt".


Il punto fermo . segnala una pausa lunga e si mette alla fine di una frase (La mia squadra non ha giocato.). Se dopo il punto si cambia argomento, si va a capo. Il punto interrogativo ? esprime una domanda diretta (Dove vai?).

eznacav el avivve

La punteggiatura dà senso alla comunicazione scritta.

regole le di ITALIANO evviva vacanze

LA PUNTEGGIATURA

Il punto esclamativo ! si usa per esprimere stupore, dolore, ammirazione, entusiasmo (Come sei elegante, oggi!). RICORDA: dopo il .

?

! si mette la lettera maiuscola.

Il punto e virgola ; indica una pausa media e si usa per separare le frasi. Dopo il ; non si mette la lettera maiuscola (Il sabato la nonna viene a trovarci; ogni volta ha una deliziosa torta per noi.). La virgola , indica una pausa breve e viene utilizzata negli elenchi, per separare una serie di frasi, prima e dopo un inciso (Marco, mio cugino, ha vinto la corsa.). La , non si mette mai: • tra il soggetto e il predicato; • tra il verbo e il complemento oggetto; • tra il nome e il suo aggettivo.

. !?

I due punti : introducono un elenco, una spiegazione o il discorso diretto (Oggi la mamma è arrivata esclamando: – Che giornataccia: il capo non la smetteva più di chiamarmi!). La lineetta — e le virgolette “ “ aprono e chiudono il discorso diretto (“Di chi è questa penna?” chiede Luisa.). Le virgolette si usano anche per riportare titoli, citazioni (“Il sabato del villaggio” è una poesia molto nota.). Il trattino – si usa per indicare la divisione sillabica quando si va a capo o per unire due parole (ma-ti-ta, il treno Ancona-Bologna). I puntini di sospensione ... (sono tre) indicano che qualcosa viene lasciato in sospeso (Non so se dirtelo...).

29


regole eznacavdi eITALIANO l avivve

DISCORSO DIRETTO E DISCORSO INDIRETTO

Il discorso diretto riporta con esattezza le parole di un dialogo o anche le parole dette tra sé e sé. È introdotto dai due punti e preceduto dalla lineetta o racchiuso dalle virgolette. Si inizia sempre con la lettera maiuscola. La mamma disse: ”Che disdetta! Il televisore è guasto!”. Il discorso indiretto riporta un dialogo senza riferire le parole precise. La mamma disse che il televisore era guasto. Per trasformare il discorso diretto in discorso indiretto si deve: • togliere i due punti e le lineette (o virgolette); • utilizzare parole di collegamento: di, che, se, a; • modificare i pronomi, i verbi (non nel significato ma nella persona e nel tempo o anche nel modo), gli aggettivi possessivi, dimostrativi e gli avverbi. Giorgia chiede alla sua amica: ”Vuoi giocare con me?”. Giorgia chiede alla sua amica se vuole giocare con lei.

LE PARTI DEL DISCORSO

Le parole che noi usiamo per comunicare si raggruppano in nove categorie grammaticali o parti del discorso: cinque variabili e quattro invariabili. Le parti variabili possono cambiare la loro forma: il ramo, i rami. Le parti invariabili hanno invece forme immutabili: improvvisamente. LE PARTI VARIABILI articoli nomi aggettivi pronomi verbi

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LE PARTI INVARIABILI avverbi preposizioni congiunzioni esclamazioni


In base al significato il nome può essere: COMUNE se indica in modo generico persone, animali o cose (meccanico).

PROPRIO se indica in modo preciso persone, animali o cose (Mario).

CONCRETO se si può percepire con i sensi (quaderno, pasta, acqua).

ASTRATTO se indica concetti, idee, sentimenti (giustizia, fiducia, povertà).

COLLETTIVO se indica, un gruppo di persone (gente), di animali (branco), di cose (flotta).

eznacav el avivve

I nomi indicano persone, animali, cose, sentimenti e idee.

regole le di ITALIANO evviva vacanze

I NOMI

In base alla forma il nome può essere: MASCHILE (dottore)

FEMMINILE (dottoressa)

Alcuni nomi di persona sono di genere comune: il cantante, la cantante. Molti nomi di animale hanno una sola forma (maschile o femminile). Per distinguerli occorre aggiungere "maschio" o "femmina".

Alcuni nomi hanno una sola forma per il singolare e il plurale: sono invariabili (un caffè, tanti caffè). I nomi sovrabbondanti hanno due plurali (i fili, le fila).

In base alla struttura il nome può essere: COMPOSTO se è formato dall'unione di due o più parole (portaombrelli, arcobaleno).

PRIMITIVO se non deriva da nessun'altra parola ed è formato soltanto da radice e desinenza (gatt-o).

DERIVATO se deriva dal nome primitivo con l'aggiunta di prefissi o suffissi e ha significato diverso (gattile).

ALTERATO se modificato con l'aggiunta di suffissi in senso: • diminutivo, • vezzeggiativo, • accrescitivo, • dispregiativo.

31


regole eznacavdi eITALIANO l avivve

GLI ARTICOLI

Gli articoli si trovano davanti ai nomi. Possono essere: • DETERMINATIVI (IL, LO, LA, I, GLI, LE) quando indicano qualcosa di specifico (Mi puoi prestare il colore rosso?). LO, LA, GLI, LE possono essere articoli o pronomi. Ricorda che l’articolo precede il nome, il pronome lo sostituisce. • INDETERMINATIVI (UN, UNO, UNA) quando indicano qualcosa di generico (Mi puoi prestare un colore?). Per formare il plurale degli articoli indeterminativi, si utilizzano gli articoli partitivi dei, degli, delle. • PARTITIVI (DEL, DELLO, DELLA, DEI, DEGLI, DELLE) quando indicano una certa quantità di qualcosa (Vuole del latte = un po’ di latte). Sono articoli partitivi, e non preposizioni articolate, se si possono sostituire con un po’ di oppure con alcuni, alcune.

I PRONOMI

I pronomi personali sostituiscono i nomi. Possono svolgere la funzione di soggetto o di complemento (Tu corri. ð tu = sogg. Ti sono mancato? ð ti = a te, compl.).

PERSONA 1a sing. 2a sing. 3a sing. 1a plur. 2a plur. 3a plur.

M F M F

pronomi personali SOGGETTO io tu egli lui esso ella lei essa noi voi essi loro esse loro

pronomi personali COMPLEMENTO me mi te ti lui sé lo gli ne si lei sé la le ne si noi ci ce voi vi ve loro sé li ne si loro sé le ne si

Il pronome relativo sostituisce una o più parole e mette in relazione due frasi (Ho assaggiato il dolce che era sul tavolo. ð che = il dolce). I pronomi relativi sono: che, cui, il quale, la quale, i quali, le quali, chi.

32


eznacav el avivve

L’aggettivo qualificativo si aggiunge al nome per indicarne le qualità e concorda con esso nel genere e nel numero. Anche l’aggettivo può essere alterato in senso diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo, dispregiativo (furbetto, furbacchiotto, furbacchione, furbastro).

regole le di ITALIANO evviva vacanze

GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI

I GRADI DELL’AGGETTIVO QUALIFICATIVO La qualità può essere espressa con diversi gradi di intensità. Grado positivo L'aggettivo indica solo la presenza di una qualità (La nonna è paziente.).

Grado comparativo Esprime la qualità paragonando due elementi e può essere: • di maggioranza più... di (Le patatine sono più gustose dell'insalata.) • di minoranza meno... di (Il mio voto è meno bello del tuo). • di uguaglianza come..., tanto... quanto, così... come (Mia sorella è alta come me.).

Grado superlativo Il grado superlativo relativo indica una qualità espressa al massimo o al minimo grado, in relazione a un gruppo: il più ... di/tra/fra, il meno ... di/tra/fra (Il Po è il più lungo fiume d'Italia. Luca è il meno distratto dei miei amici.). Il grado superlativo assoluto indica una qualità al massimo grado senza fare confronti. Si forma: • aggiungendo all'aggettivo il suffisso -issimo, oppure i prefissi super-, arci-, stra-, ultra-, extra (simpaticissimo, straricco); • aggiungendo gli avverbi molto, assai, tanto (molto bello); • ripetendo l'aggettivo stesso (forte forte).

33


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AGGETTIVI O PRONOMI

L’aggettivo accompagna il nome, il pronome lo sostituisce. POSSESSIVI: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui. DIMOSTRATIVI: questo, quello, codesto, stesso, medesimo. Sono SOLO PRONOMI: ciò, costui, costei, costoro, colui, colei, coloro. INDEFINITI: alcuno, tanto, tutto, molto, altro, nessuno, troppo, poco, parecchio, ciascuno, vario... Sono SOLO AGGETTIVI: ogni, qualche, qualunque, qualsiasi. Sono SOLO PRONOMI: uno, chiunque, ognuno, qualcuno, qualcosa, niente, nulla.

ð

Specificano a chi appartiene ciò di cui si parla (Questo è il mio zaino; qual è il tuo?).

ð

Indicano la posizione di un elemento nel tempo e nello spazio rispetto a chi parla e a chi ascolta (Questo libro è interessante, quello invece è noioso.).

ð

Indicano una quantità non precisa riferita ai nomi a cui si riferiscono (Ho poche figurine, tu invece ne hai molte.).

NUMERALI: • cardinali: uno, due... ð • ordinali: primo, secondo... • moltiplicativi: doppio... INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI: quale, che, quanto. Chi è SOLO PRONOME.

34

ð

Precisano la quantità numerica (Leo ha mangiato tre panini, io solo uno.), oppure l'ordine in una serie (Mio fratello è arrivato secondo, mio cugino ultimo.). Possono anche indicare una quantità multipla (doppio). Introducono domande o esclamazioni (Quale libro leggi? Che dolore!).


eznacav el avivve

Il verbo è la parte variabile del discorso che indica: • un’azione compiuta dal soggetto (Maria gioca.); • un’azione subita dal soggetto (Marco è stato sgridato.); • un modo di essere (La nonna è gentile con tutti.); • un possesso (Hai un nuovo computer.); • una sensazione (Ho sonno.); • uno stato (L’auto sta nel parcheggio.).

regole le di ITALIANO evviva vacanze

I VERBI

Il verbo è formato dalla radice (parte invariabile) e dalla desinenza (parte variabile): gioc-are. È la desinenza che dà informazioni sulla coniugazione, sul modo, sul tempo e sulla persona.

LE CONIUGAZIONI

I verbi che all’infinito presente terminano in: -are appartengono alla 1a coniugazione (ball-are, mangi-are...); -ere appartengono alla 2a coniugazione (sap-ere, legg-ere...); -ire appartengono alla 3a coniugazione (dorm-ire, sent-ire...).

I VERBI “ESSERE” E “AVERE”

I verbi essere e avere non appartengono a nessuna delle tre coniugazioni: hanno una coniugazione propria. I verbi essere e avere sono ausiliari quando aiutano gli altri verbi a formare i tempi composti (Sono entrato, ho letto...). Il verbo essere ha un significato proprio quando indica essere, stare, trovarsi (Lucia e Sofia sono amiche. Il canarino è in gabbia.). Il verbo avere ha un significato proprio quando indica possedere, sentire una sensazione o provare un’emozione (La maestra ha una nuova pettinatura. Ho mal di pancia perché ho fame.).

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regole eznacavdi eITALIANO l avivve

I MODI DEL VERBO MODI FINITI: indicano con precisione la persona e il numero. • L’indicativo esprime azioni certe (Adesso nuoto.). Ha otto tempi: quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro semplice) e quattro composti (passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore). • Il congiuntivo indica una possibilità, un dubbio, un desiderio (Spero che tu abbia capito.). Ha quattro tempi: due semplici (presente e imperfetto) e due composti (passato e trapassato). • Il condizionale indica un’azione possibile solo a certe condizioni (Guarirebbe se rimanesse a letto.). Ha due tempi: uno semplice (presente) e uno composto (passato). • L’imperativo esprime un ordine, un divieto, un’indicazione, un consiglio (Ascolta!). Ha solo il tempo presente.

MODI INDEFINITI: non indicano mai la persona. • L’infinito è la forma base del verbo e ne esprime il significato. Ha due tempi: presente (scrivere) e passato (avere scritto). • Il participio svolge la funzione di verbo (Il cane legato alla catena, soffre.), di aggettivo (sorridente, splendente) o nome (cantante, studente). Ha due tempi: presente (aiutante) e passato (aiutato). • Il gerundio mette in relazione di tempo, di modo, di causa o di mezzo un evento con un’ azione espressa da un altro verbo (È caduto fuggendo ð è caduto mentre fuggiva). Ha due tempi: presente (andando) e passato (essendo andato).

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INTRANSITIVO se l’azione rimane sul soggetto o passa indirettamente, con le preposizioni, sui complementi indiretti (Luca va a scuola.).

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TRANSITIVO se l’azione “transita”, cioè passa direttamente dal soggetto al complemento oggetto (Sofia pettina la bambola.).

regole le di ITALIANO evviva vacanze

Il verbo può avere funzionamento:

Il verbo transitivo può avere un complemento oggetto; il verbo intransitivo non può avere un complemento oggetto. I verbi possono essere di forma: • ATTIVA quando il soggetto compie l’azione (Il babbo lava i piatti.); • PASSIVA quando il soggetto subisce l’azione (Il gatto è rincorso dal cane.); • RIFLESSIVA quando il soggetto compie un’azione che si riflette su se stesso (La mamma si trucca. ð La mamma trucca se stessa.). La forma riflessiva è caratterizzata dalla presenza delle particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi, che accompagnano il verbo. I verbi IMPERSONALI non hanno un soggetto determinato e sono usati solo nella 3a persona singolare (Fa freddo oggi: forse nevicherà. Bisogna studiare per prendere dei bei voti.). I verbi IRREGOLARI hanno forme diverse da quelle della coniugazione a cui appartengono. Presentano delle irregolarità nella radice (andare- io vado) o nella desinenza (piacere- piacque). I verbi dovere, sapere, potere, volere spesso accompagnano un altro verbo all’infinito, precisandone il significato. Svolgono una funzione di “servizio” e sono detti per questo SERVILI (Vorrei dormire.). I verbi servili hanno anche un significato proprio quando non sono seguiti da un altro verbo (Vorrei un gelato.).

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LE PREPOSIZIONI

Le preposizioni mettono in relazione parole o frasi. PREPOSIZIONI PROPRIE Svolgono sempre e soltanto la funzione di preposizione. Sono: • semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra; • articolate, formate dalle preposizioni semplici più gli articoli determinativi.

+

il

lo

la

i

gli

le

di

del

dello

della

dei

degli

delle

a

al

allo

alla

ai

agli

alle

da

dal

dallo

dalla

dai

dagli

dalle

in

nel

nello

nella

nei

negli

nelle

su

sul

sullo

sulla

sui

sugli

sulle

PREPOSIZIONI IMPROPRIE Sono aggettivi, verbi e avverbi che funzionano, in quel contesto, come preposizioni (Mi aspetta un lungo viaggio ð aggettivo. Ho corso lungo il fiume ð preposizione.).

LE LOCUZIONI PREPOSITIVE Sono formate da due o più parole usate in funzione di preposizione: vicino a, sopra a, sotto di, fuori di, davanti a, prima di, lontano da, a causa di, per mezzo di, in compagnia di...

LE CONGIUNZIONI

Uniscono parole o frasi (Marco e Luca sono cugini. Cado mentre pattino.). Le più comuni congiunzioni sono: e, anche, ma, però, tuttavia, o, oppure, cioè, infatti, quindi, perciò, allora, perché, mentre, quando, finché...

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Gli avverbi possono essere di: MODO (come?): bene, male, piano, forte, velocemente...

LUOGO (dove?): qui, laggiù, là, vicino, sopra, dentro...

NEGAZIONE: no, non, neppure, neanche, nemmeno...

TEMPO (quando?): ieri, oggi, adesso, prima, sempre, poi...

AFFERMAZIONE: sì, certo, certamente, sicuramente, proprio...

QUANTITÀ (quanto?): molto, poco, troppo, tanto, abbastanza...

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Gli avverbi sono parole che si aggiungono ai verbi, agli aggettivi o ad altri avverbi per precisarne o modificarne il significato.

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GLI AVVERBI

DUBBIO: forse, probabilmente, eventualmente...

Le locuzioni avverbiali sono due o più parole che svolgono la funzione di avverbio: più o meno al più presto di tanto in tanto...

LE ESCLAMAZIONI

Le esclamazioni esprimono sensazioni o stati d’animo. Si dividono in: PROPRIE: oh!, ahi!, oh!, ahimè!, ehm!, ssst!, psss!, uffa!...

IMPROPRIE: (aggettivi, nomi, avverbi, verbi) bene!, bravo!, coraggio!, basta!...

LOCUZIONI ESCLAMATIVE: (gruppi di parole) mamma mia!, santo cielo!, al fuoco!...

LA FRASE

La frase è un insieme ordinato di parole che comunica un messaggio. Si può dividere in parti, ognuna delle quali dà un’informazione. di chi si parla? Il postino

che cosa si dice? consegna

che cosa?

a chi?

un pacco

al mio vicino.

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IL SOGGETTO E IL PREDICATO • Il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla nella frase. Il sole splende. L’aereo decolla. Se non viene espresso chiaramente nella frase, si dice che è sottinteso (Corriamo a casa! ð noi=sogg. sott.) • Il predicato indica che cosa si dice del soggetto. Il predicato verbale è formato da un verbo che indica un’azione. Lucio ride. Lucio è stato premiato. Il predicato nominale è formato dal verbo essere unito a un nome o a un aggettivo. Lucio è un atleta. Lucio è felice. Il soggetto e il predicato formano la frase minima.

IL COMPLEMENTO OGGETTO Il complemento oggetto o diretto si collega al predicato senza preposizione. Risponde alle domande chi? che cosa? Ho comprato (che cosa?) la pizza. ð complemento oggetto

I COMPLEMENTI INDIRETTI I complementi indiretti sono introdotti da preposizioni ed arricchiscono la frase con informazioni di vario tipo (luogo, tempo, modo...). Ogni complemento indiretto risponde a una domanda precisa. DOMANDA Di chi / di che cosa? A chi / a che cosa? Per mezzo di chi / di che cosa? Con chi / con che cosa? A causa di chi / di che cosa? Come? In che modo? Quando? Dove? Fatto da chi / da che cosa?

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COMPLEMENTO Di specificazione Di termine Di mezzo Di compagnia - Di unione Di causa Di modo Di tempo Di luogo Di agente - Di causa efficiente


Il nostro sistema è definito: • posizionale perché le cifre assumono valore diverso a seconda del posto che occupano:

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Un sistema di numerazione è, come già sai, un insieme di regole e simboli per rappresentare (scrivere) numeri.

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GRANDI NUMERI NATURALI

93 ð 9 da; 9135 ð 9 uK; 903 ð 9 h; • decimale perché la “costruzione” di un numero è basata su raggruppamenti successivi per 10. Dopo il periodo delle unità di migliaia, ci sono altri periodi o classi con maggior valore e si possono visualizzare così: PA R T E I N T E R A periodo delle unità di miliardi Mld

hG

daG

uG

periodo delle unità di milioni M

periodo delle unità di migliaia K

hM daM uM hK daK uK

periodo delle unità semplici

h

da

u

I grandi numeri sono scritti a gruppi di 3 cifre leggermente distanziati fra di loro. Per leggere un numero naturale composto da 9 cifre, si leggono prima le cifre dei milioni, si pronuncia la parola “milioni”; poi si leggono le cifre delle migliaia, si pronuncia la parola “mila” ed infine si legge il numero restante. Esempio: La popolazione europea è composta da 805 974 129, cioè ottocentocinquemilioninovecentosettantaquattromilacentoventinove.

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LE POTENZE La potenza è una moltiplicazione in cui i fattori sono tutti uguali; anziché scrivere: 5 x 5 x 5 x 5 si scriverà 54 e si leggerà "cinque alla quarta". Gli elementi di una potenza sono:

2

4

esponente: indica quante volte la base deve essere moltiplicata per se stessa.

base: è il fattore da moltiplicare per se stesso. Per elevare a potenza devi moltiplicare la base per se stessa tante volte quante ne indica l’esponente. 32 = 3 x 3 = 9

32 = 3 x 2

No!

Le potenze con esponente 2 si chiamano quadrati, quelle con esponente 3 si chiamano cubi, perciò puoi leggere 42 "quattro alla seconda" o "quattro al quadrato"; 63 "sei alla terza" o "sei al cubo". Se l’esponente è 1, la potenza è il numero stesso. 51 = 5 Se l’esponente è 0, il risultato è 1. 70 = 1 Nelle potenze del 10, l’esponente indica il numero degli zeri dopo la cifra 1: 102 = 1 00 104 = 10 000 107 = 10 000 000 Puoi utilizzare queste potenze per scrivere più agevolmente i grandi numeri; infatti 100 000 000 (cento milioni) = 108

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Un multiplo è un numero che ne contiene un altro esattamente. Un divisore è un numero che è contenuto un numero esatto di volte in un altro numero. Se 12 è multiplo di 4, 4 è divisore di 12. I multipli sono infiniti, mentre i divisori non lo sono. Si chiamano numeri primi quelli che sono divisibili solo per 1 e per se stessi. Il numero 1 non è un numero primo perché ha un solo divisore.

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MULTIPLI E DIVISORI

LE ESPRESSIONI Le espressioni sono una serie di operazioni collegate fra loro. Nelle espressioni puoi trovare o non trovare le seguenti parentesi: ( ) tonda [ ] quadra { } graffa • Se non ci sono parentesi e sono presenti solo addizioni e sottrazioni o solo moltiplicazioni e divisioni, devi calcolarle nell’ordine in cui si trovano: 28 + 13 – 2 + 7 – 5 = 41 7 x 8 : 2 x 3 : 4 = 21 • Se non ci sono parentesi e sono presenti le quattro operazioni contemporaneamente, devi calcolare prima le moltiplicazioni e le divisioni nell’ordine in cui si trovano, poi le addizioni e le sottrazioni nell’ordine in cui si trovano: 60 : 6 – 4 x 2 + 5 = 10 – 8 + 5 = 7 • Se ci sono parentesi devi calcolare: - prima le operazioni nelle parentesi tonde; - dopo le operazioni nelle parentesi quadre; - infine le operazioni nelle parentesi graffe. Man mano che calcoli, elimini le rispettive parentesi. • Per concludere calcolerai tutte le operazioni rimaste tenendo presenti le regole che già conosci. {[63 – (9 x 5)] + 8 – (5 x 5)} + 10 = {[63 – 45] + 8 – 25} + 10 = {18 + 8 – 25} + 10 = 1 + 10 = 11

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LE FRAZIONI Frazionare vuol dire dividere l’intero in parti uguali.

numeratore: indica il numero delle parti considerate;

linea di frazione: indica la divisione in parti uguali;

denominatore: dà il nome alla frazione e indica in quante parti è stato diviso l’intero.

5 7

1 è un’unità frazionaria e indica una delle parti in cui è stato 7 frazionato l’intero. FRAZIONI Propria Numeratore < denominatore: corrisponde a una parte minore dell’intero. Impropria Numeratore > denominatore: corrisponde a una parte maggiore dell’intero. Apparente Numeratore multiplo del denominatore: indica 1 o più interi.

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Decimale Il denominatore è 10 - 100 - 1000.

Equivalenti Lo sono due frazioni quando rappresentano la stessa parte dell’intero. Complementare È la frazione che, unita ad un’altra, forma un intero.


1 1 > 4 8

Denominatore uguale: è maggiore la frazione con numeratore maggiore. 2 3 < 6 6

Numeratore e denominatore diversi: (prodotto a croce) se il 1° prodotto è > del 2° la prima frazione è maggiore.

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Numeratore uguale: è maggiore la frazione con denominatore minore.

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FRAZIONI A CONFRONTO

2 3 > 5 8 perché (2 x 8) > (3 x 5)

OPERARE CON LE FRAZIONI Si vuole calcolare la frazione di un intero: intero : denominatore X numeratore ð valore frazione

7 i 8 di 96 ð (96 : 8) x 7 = 12 x 7 = 84

DALLA FRAZIONE ALL'INTERO Si conosce la frazione e il suo valore: valore della frazione : numeratore X denominatore ð intero 56, cioè i 7 dell'intero ð (56 : 7) x 9 = 8 x 9 = 72 9

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FRAZIONI E NUMERI DECIMALI Ogni frazione decimale può diventare un numero decimale se dividi il numeratore per il denominatore: 85 = 85 : 10 = 8,5 7 = 7 : 100 = 0,07 10 100 42 = 42 : 1000 = 0,042 1000 Se la frazione non è decimale, applicherai la stessa regola (e forse potrà essere necessario arrotondare il risultato ottenuto): 2 = 2 : 5 = 0,4 5

3 = 3 : 7 = 0,428 7

Dal numero decimale puoi risalire alla frazione decimale scrivendo al numeratore il numero senza virgola e al denominatore 10 - 100 1000 a seconda che le cifre a destra della virgola siano 1 - 2 - 3. 7,63 = 763 100

0,006 =

6 1000

1,2 = 12 10

LA PERCENTUALE Le percentuali sono frazioni che hanno 100 al denominatore. 3 = 3% 24% = 24 100 100 Per passare dalla frazione con denominatore diverso da 100 alla relativa percentuale, poniamoci la domanda: È possibile trasformare la frazione in una equivalente con denominatore 100?

No

Si trasforma la frazione in una Si divide il numeratore per il equivalente con denominatore 100. denominatore procedendo fino ai centesimi. x2 3 6 = 6% 5 ð 5 : 41 = 0,12 = 12 = 12% x 2 50 100 41 100

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il 30% di 1500 ð (1500 : 100) x 30 = 15 x 30 = 450

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DALL'INTERO AL VALORE DELLA PERCENTUALE A quante auto corrisponde il 30% di 1500 vetture? intero : denominatore x numeratore ð valore della percentuale

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IL CALCOLO DELLA PERCENTUALE

DAL VALORE DELLA PERCENTUALE ALL'INTERO 30 euro sono il 60% della paghetta mensile di un bambino. valore della percentuale : numeratore x denominatore ð intero 60 30, cioè il 100 dell'intero ð (30 : 60) x 100 = 0,5 x 100 = 50

SCONTI E AUMENTI Avrai notato che i negozianti, in particolari periodi dell’anno, praticano uno sconto, cioè una riduzione sul prezzo iniziale della merce. Prezzo di uno zaino per la scuola € 60. Sconto del 20%. Per sapere quanto costerà lo zaino devi: • calcolare la percentuale dello sconto: (60 : 100) x 20 = 0,6 x 20 = 12 • sottrarre al costo iniziale, lo sconto calcolato: 60 – 12 = 48 Il prezzo scontato sarà € 48.

-20%

L’aumento invece è l'opposto dello sconto e quindi, dopo aver calcolato la percentuale, dovrai aggiungerla al prezzo iniziale. Aumento del 5% del costo del pane al chilo (€ 4,00). (4 : 100) x 5 = 0,04 x 5 = 0,20 4 + 0,20 = 4,20 Il nuovo prezzo sarà di €4,20

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I NUMERI RELATIVI A volte i numeri possono essere preceduti dal segno + o -, in questo caso vengono chiamati numeri relativi e comprendono i numeri positivi, lo zero ed i numeri negativi. Vanno disposti su una retta in questo modo: -10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 0 +1 +2 +3 +4 +5 +6 +7 +8 +9 +10

sono numeri negativi

sono numeri positivi

Lo zero è il numero di riferimento: non è mai preceduto da segni. Nella vita quotidiana puoi utilizzare questi numeri per esprimere: la temperatura atmosferica, gli avvenimenti storici (prima o dopo Cristo), l’altitudine o la profondità, il guadagno o la perdita di un’attività commerciale, la posizione di un piano di un palazzo…

Alcune semplici regole per operare correttamente con i numeri relativi • Se entrambi i numeri sono positivi, dovrai procedere sulla retta verso destra: + 4 + 6 = +10 • Se entrambi i numeri sono negativi, dovrai procedere sulla retta verso sinistra: - 3 - 6 = -9 • Se i numeri hanno segni diversi, devi procedere prima nella direzione del primo e poi in quella del secondo. Da che parte vado? Perciò: + 5 - 9 = - 4 -10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 0 +1 +2 +3 +4 +5 +6 +7 +8 +9 +10

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Le unità fondamentali di misura delle grandezze elencate precedentemente sono: il metro, il litro ed il chilogrammo; ognuna di queste ha multipli e sottomultipli ottenuti moltiplicando o dividendo l’unità per 10 - 100 - 1000.

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Puoi misurare grandezze come lunghezza, capacità, peso/massa utilizzando misure e strumenti adatti.

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UNA MISURA PER OGNI COSA

Riassumendo: unità

multipli

sottomultipli

1 000

100

10

1

0,1

0,01

0,001

k

h

da

u

d

c

m

km

hm

dam

m

dm

cm

mm

hl

da l

l

dl

cl

ml

kg

hg

dag

g

g

dg

cg

mg

Mg

centinaia di decine di chilogrammi chilogrammi

Per trovare la misura equivalente ad un’altra, ma con marca diversa, devi moltiplicare per 10 - 100 - 1000 se vuoi passare da una misura maggiore ad una minore (es. 1 km = 1000 m); viceversa dovrai dividere per 10 - 100 - 1000 se vuoi passare da una misura minore ad una maggiore (es. 150 m = 1,50 hm). Per scomporre una misura devi ricordare che la marca si riferisce sempre alla cifra delle unità del numero. Opera così:

1 6 ,8 m = 1 dam 6 m 8 dm

27 5

l = 2 h l 7 dal 5 l

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MISURE DI SUPERFICIE Per misurare le superfici si usa il metro quadrato (m2 o mq), che corrisponde a un quadrato con il lato lungo 1 metro. unità fondamentale

multipli

km2

hm2

m2

dam2

Per passare da un'unità di misura a un'altra immediatamente precedente o successiva devi dividere o moltiplicare per 100.

sottomultipli

dm2

cm2

x 100

mm2 x 100

dam2

m2 : 100

dm2 : 100

Sono misure agrarie: ettaro (ha) = 1 hm2, ara (a) = 1 dam2, centiara (ca) = 1 m2

MISURE DI VOLUME Per misurare il volume dei solidi si usa il metro cubo (m3 o mc), che corrisponde a un cubo con lo spigolo lungo un 1 metro. unità fondamentale

multipli

km3

hm3

m3

dam3

Per passare da un'unità di misura a un'altra immediatamente precedente o successiva devi dividere o moltiplicare per 1000.

sottomultipli

dm3

cm3

x 1000

dam3

mm3 x 1000

m3 : 1000

dm3 : 1000

MISURE DI TEMPO L’unità di misura del tempo è il secondo (s); i suoi multipli e sottomultipli sono stati costruiti con criteri diversi da quello decimale. multipli

unità sottomultipli secondo decimo centesimo millesimo anno mese giorno ora minuto di secondo di secondo di secondo s x 12 x n° gg. x 24

50

x 60

x 60

: 10

: 10

: 10


TARA

PESO LORDO

TARA

PESO LORDO

PESO NETTO

+

-

-

PESO LORDO

PESO NETTO

TARA

Il peso lordo è il peso del contenitore e del contenuto.

Il peso netto è il peso del solo contenuto.

La tara è il peso del contenitore.

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PESO NETTO

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PESO LORDO, NETTO E TARA

Se devi eseguire operazioni tra pesi, devi fare attenzione a questi due elementi: • i pesi devono essere espressi nella stessa unità di misura; se non lo sono devi eseguire un’equivalenza; • i pesi devono essere o tutti unitari o tutti totali.

LA COMPRAVENDITA Spesa (S)

Soldi che il negoziante dà al grossista o al produttore per acquistare la merce.

Guadagno (G)

Quota che il negoziante aggiunge alla spesa per stabilire il ricavo.

E ora il negoziante sei tu! S+G=R R-G=S R-S=G S-R=P

Ricavo (R)

Perdita (P)

Prezzo di vendita al pubblico: è quasi sempre maggiore della spesa e viene chiamato anche incasso.

Si verifica quando la spesa è maggiore del ricavo e quindi non c’è il guadagno.

SPESA

GUADAGNO RICAVO

Il costo di un oggetto è il costo unitario (C.U.). Il costo di più oggetti dello stesso tipo è il costo totale (C.T.). C.U. x n° oggetti = C.T.

C.T. : n° oggetti = C.U.

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CO

RE

CO

I

N

V

V CA

ES

N

SI

N O N

RI LA O G RE

G O LA RI

L’ALBERO DEI POLIGONI

POLIGONI

POLIGONI: figure piane racchiuse da una linea spezzata, chiusa, semplice. CONCAVI: 1) se contengono al loro interno i prolungamenti di alcuni lati; 2) se il segmento che unisce due punti qualsiasi della regione interna esce dal confine. CONVESSI: 1) se non contengono i prolungamenti dei lati; 2) se il segmento che unisce due punti qualsiasi della regione interna non esce mai dal confine. REGOLARI: poligoni con tutti i lati e tutti gli angoli uguali, cioè equilateri ed equiangoli. NON REGOLARI: poligoni che non sono equilateri ed equiangoli o che hanno uno solo di questi attributi.

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scaleno

isoscele

equilatero

acutangolo

ottusangolo

rettangolo

rispetto agli angoli

LATI: SCALENO: tutti i lati diversi. ISOSCELE: due lati uguali. EQUILATERO: tutti i lati uguali.

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rispetto ai lati

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CLASSIFIC A ZI ONE DEI T RI ANGOLI

ANGOLI: ACUTANGOLO: tutti gli angoli acuti. OTTUSANGOLO: un angolo ottuso. RETTANGOLO: un angolo retto.

CLASSIFIC A ZI ONE DEI QU ADRI LAT ERI trapezi

scaleno

rettangolo

isoscele

parallelogramma

rettangolo

rombo quadrato

parallelogrammi

TRAPEZI: quadrilateri con almeno una coppia di lati paralleli. PARALLELOGRAMMI: quadrilateri con 2 coppie di lati paralleli.

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A TUTTA FORMULA TABE LLA RI ASSUNT I VA FORMULE PO L I G O N O

PER IMET RO

AR EA

p=lx4

A=lxl

p = somma dei lati

A=bxh

p = somma dei lati

A = (b x h) : 2

p = somma dei lati

A=bxh

p=lx4

A = (D x d) : 2

p = somma dei lati A = [(B + b) x h] : 2 Legenda: p = perimetro l = lato d = diagonale minore b = base

54

A = area h = altezza D = diagonale maggiore B = base maggiore


3 lati:

triangolo quadrilatero pentagono esagono

4 lati: 5 lati: 6 lati:

7 lati: 8 lati: 9 lati:

10 lati:

ettagono ottagono ennagono decagono

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I poligoni prendono il nome dal numero di lati e angoli.

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POLIGONI CON PIÙ DI 4 LATI

Se hanno lati ed angoli uguali, cioè sono equilateri ed equiangoli, si definiscono regolari. Ogni poligono regolare può essere inscritto o circoscritto ad una circonferenza.

inscritto in una circonferenza

circoscritto ad una circonferenza

L’apotema è il raggio del cerchio inscritto nel poligono che cade perpendicolarmente sul lato. Ogni poligono può essere suddiviso in tanti triangoli uguali quanti sono i lati e l’apotema corrisponde all’altezza di ognuno di essi.

OH = altezza di AOB e apotema dell’ottagono.

O

A H B Legenda p = perimetro A = area a = apotema l = lato

Formule p= l x n. lati a = l x n. fisso

A = (P x a): 2 a = (2 x A) : p

Numeri fissi 0,688

0,866

1,207

55


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A TUTTO TONDO La circonferenza è una linea curva chiusa i cui punti sono tutti equidistanti dal centro. Il cerchio è la porzione di superficie piana racchiusa dalla circonferenza.

circonferenza

cerchio

I LORO ELEMENTI Raggio: è il segmento che va o dal centro ad un punto qualsiasi della circonferenza. I raggi sono uguali fra di loro. D Diametro: è una corda che passa per o il centro e misura il doppio del raggio. C I diametri sono uguali fra loro. Segmento circolare: è ognuna delle 2 parti in cui una corda divide il cerchio; se la corda è il diametro, i 2 segmenti circolari sono uguali e si chiamano semicerchi.

B Corda: è il segmento che unisce 2 punti qualsiasi della circonferenza.

A

M Arco: è un tratto di circonferenza compreso tra due punti.

L

Settore circolare: è la parte di cerchio compresa tra 2 raggi e un arco.

r

o r1 Il cerchio non è un poligono!

56

Corona circolare: è la parte di cerchio compresa tra due circonferenze concentriche.


REDAZIONE Corrado Cartuccia TEAM GRAFICO Valentina Mazzarini, Mauda Cantarini, Mauro Aquilanti ILLUSTRAZIONI Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello STAMPA Gruppo Editoriale Raffaello

© 2017 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it Ristampa 5 4 3 2 1 0

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Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dal titolare del copyright. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.


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