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VOGLIO ESSERE TUA AMICA

Juliette si è trasferita. Ora si trova in una nuova scuola con bambini sconosciuti. Allora fa una lista: scrive i nomi dei bambini e delle bambine che vorrebbe come amici, ma nessuno le parla e lei si sente sempre più sola e triste.

Un giorno Juliette trova sul suo banco un biglietto piegato. Lo apre e legge:

Cara Juliette, questa è una lettera senza postino che arriva dal più profondo del mio cuore.

Non voglio vederti soffrire e voglio essere tua amica.

Mi piacerebbe camminare con te su e giù per le colline, raccontandoci mille storie. Nathalie

Juliette non aveva inserito Nathalie nella sua lista. A dire il vero, fino a quel momento non l’aveva nemmeno notata.

È una bambina tranquilla e seria che fa quello che deve senza mai attirare l’attenzione.

Si scambiano uno sguardo... tutta la tristezza della mattina è sparita.

Dopo la scuola, Juliette e Nathalie si avviano insieme nella stessa direzione senza parlare, ma ognuna a proprio agio accanto all’altra.

Dentro Le Parole

Indica con una X. L’espressione a proprio agio significa: stare bene. stare male.

SCRIVO

Ora prova a immaginare... se tu fossi Nathalie, quale lettera scriveresti a Juliette?

Cara Juliette,

LEGGE L’INSEGNANTE

Tutte le estati Stina va a stare dal nonno materno in una casetta grigia su un’isola dell’arcipelago. Stina va sempre a caccia di oggetti, li trova in riva al mare o lì per terra in attesa di essere scoperti. Piume, bei legnetti e strani barattoli... insomma, se si abita su un’isola si può trovare di tutto e di più. Ed è proprio quello che fa Stina.

Ogni sera il nonno ascolta la radio, soprattutto il bollettino del mare.

– Pare che stanotte verrà un bel temporale – dice – forse una tempesta.

“Oh, una tempesta...” pensa Stina “Una vera tempesta!”. Si alza da tavola.

– Che stanchezza! Mi sa che vado a dormire – dice.

– Ah sì? – risponde il nonno. Il nonno beve il caffè poi va in camera per dare la buonanotte a Stina, ma quando apre la porta... il letto è vuoto! Dov’è Stina?!

Il nonno corre subito fuori. È già scoppiato il temporale, la pioggia è fitta.

– Stinaaa! – chiama il nonno.

Dentro Le Parole

L’arcipelago è un insieme di isole.

LEGGO IO

Stina è seduta dietro un grosso scoglio, infreddolita e spaventata.

Finalmente arriva il nonno che la prende in braccio:

– Bambina cara, non si può star seduti nella tempesta, quando c’è la tempesta bisogna essere in due.

È bella la tempesta con il nonno vicino!

Stina dice al nonno:

Una tempesta ogni tanto non fa male, vero nonno?

Il nonno sorride: – Certo che no! Tempe... Stina!

Indica con una X la frase che spiega meglio il contenuto del racconto.

Tutte le estati Stina va a stare dal nonno.

Tutte le estati Stina va in un’isola dal nonno.

Tutte le estati Stina va a stare dal nonno materno in un’isola.

Rispondi con una X.

Cosa significa l’espressione “nonno materno”?

Nonno affettuoso

Il papà della mamma

Hai capito perché il nonno la chiama TempeStina?

È il suo nome È vivace come una tempesta

Metti in ordine la storia. Numera da 1 a 5.

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