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28.La Storia di Elisabeth
New York City e Toronto, estate 1922.
Il padre di ElisabethHughes si chiamavaCharles Evans Hughes ed è stato uno dei più importanti personaggi della vita pubblica degliStatiUniti.Eletto per due volte sindaco di New York, aveva corsocomecandidatorepubblicanoallapresidenzacontroWilson nel1916.EradiventatoSegretariodiStato dal1920conHarding. InfineavevadirettolacortesupremadiGiustiziaed erastatoministro della Giustizia. Nel 1919 venne fatta la diagnosi di diabete giovanile alla figlia Elisabeth,natanel1907,conlaprognosidiunoodueannidivita.
All’inizio dell’estate del 1922Antoniette, la madre di Elisabeth, disperata scrisse a Frederick Banting:
«Caro dottor Banting, siccome mia figlia ha il diabete io mi sono informata sulle sue scoperte in questo campo. Ho sentito del suo lavoro prima attra verso la stampa poi da eminenti medici che mi hanno detto che lei ha fatto molti passi avanti. Ed ho capito che era davvero così quandodagliesperimenticonglianimali ho letto che eravate pas sati al trattamento del primo paziente in ospedale. Sono ansiosa di sapere di più della sua scoperta e dei suoi trattamenti e le sarei molto grata se lei volesse scrivermi e dirmi come stanno le cose. Mia figlia che farà 15 anni nel mese di agosto ha il diabete da circa tre anni. Leierauncasomoltosevero,eloèancoraadesso. La sua tolleranza è molto bassa ed è molto defedata e dimagrita. È stata seguita dall’inizio della patologia dal dottor Allen di New York e la sua infermiera è stata istruita e preparata dallo stesso dottor Allen e dal dottor Joslin di Boston. Purtroppo ha avuto delle complicanze: tonsillite, ulcerazioni e un tremendo attacco
di diarrea, che sfortunatamente la ha spossata quest’inverno, quando stava alle Bermuda. Iovogliocercareperleiqualsivogliatrattamentochelapossafar resistere e vivere ancora un po’. L’attacco di diarrea che le ho segnalato nelle sue condizioni l’ha lasciata completamente esausta ed allora invece dei 12 grammi di carboidrati che assumeva siamo stati costretti a portarli a 20 grammi. La ragazza è una paziente modello, in questi tre anni non ha mai trasgredito la dieta. Il suo carattere è forte forse anche a causa di quello che sta passando ma è anche quieta e dolce in modo inusuale, sempre che naturalmente si rientri nelle sue grazie. Io mi rendo conto che il lungo viaggio da Washington a Toronto potrebbe essere in queste condizioni molto pericoloso per Elisabeth. Ma è un rischiochepotreiaffrontaresesipotesseimpostarelìlaterapia. Ma solo lei è in grado di giudicare l’opportunità in questo caso. Saròfelicediascoltareda Lei le riflessioni sul caso e la ringrazio per l’attenzione.
Sinceramente sua Antoniette Hughes (signora di Charles Hughes).»
Banting rispose a lei come a tutti gli altri che in quel momento a Toronto non aveva neanche una dose in più di insulina da utilizzare.Ederavamoai primidiluglio,magiàil29lugliolaEliLilly, cheavevainiziatofinalmente laproduzione, mandòaTorontole prime200unitàdiinsulinacreateindustrialmenteadIndianapolis. E visto che solo dal mese di giugno erano stati autorizzati ufficialmenteallaproduzione,Clowesavevadavverofattoilmiracolo promesso. In contemporaneaAntoniette tornò a chiedere a Banting diaccettareElisabethcomesua pazienteprivata.Echiese anche al marito di intervenire… di chiamare il premier canadese o il Re d’Inghilterra. «Fallo!Tutto quello che chiedo è un incontro tra Banting ed Elisabeth. Il resto è nelle mani di Dio. Se Banting le darà l’insulina nonlopossiamo decidere noi, ma noi possiamo rendere possibile l’incontro. È tutto quello che possiamo fare.» «Mailproblemaèmorale.SeElisabethdovessericeverel’insulina sarebbeal
costo della vita di un altro bambino» rispose il marito. Antoniette restò in silenzio e Hughes continuò. «Tu mi chiedi di mettere il mio cuore negli affari di stato. Mi chiedi di usareilmiopoterepoliticoperraggiungereunobiettivo personale. Non mi hai sposato perché sapevi che sono un uomo integro e imparziale?» Antoniette restò in silenzio. «Tu me lo chiediancorapur tenendoconto di queste considerazioni?» «Si,telochiedo»risposeconunfilodivoce,uscendodallastanza. E la mattina dopo tornò alla carica, da donna! Come solo le donne sanno fare! «L’insulina è stata scoperta da Banting a Toronto. L’Università di Toronto riceve1milionedidollaridanoiattraversolaFondazione Rockfeller. Tupuoiaiutareulteriormenteasalvarelevitedibambini,Diote nehaconcessol’opportunità:aiutainmanieraancorapiùmassiccia la ricerca ma comportati anche come un bravo padre.» Hughes intervenne e fece fare un sollecito. E Banting accettò di vedere Elisabeth, ma solo di vederla, e non promise assolutamente di poterle somministrare l’insulina.
Antoniettearrivòall’ospedaledovesitrovavaricoverataElisabeth intornoa mezzanotte,feceaspettareiltaxi,esalìalrepartosolventi. L’infermiera le disse: «Signora non è orario di visita.» La riconobbe. «Signora Hughes…» «Mamma!» disse svegliandosi Elisabeth. «Tesoro vestiti. È ora di andare.» «È tutto a posto?» «Si, è tutto a posto tesoro. Noi stiamo per fare un viaggio.» «Ha il permesso del dottorAllen per queste dimissioni?» Intervenne l’infermiera. «Naturalmente. La macchina è giù che ci aspetta.» «Dove stiamo andando Mummy?» «AToronto, amore mio.» Cominciaronoaprenderelecosedall’armadio,mentreElisabeth si vestiva.
Arrivò il dottorAllen avvertito immediatamente dall’infermiera. «Che maniere sono queste, signora?!» «Buonasera, dottore.» «CaraSignoramidispiace,maleinonpuòfarecosì,nonpuòportare via Elisabeth nel cuore della notte.» «Mi scusi, ma dobbiamo fare un lungo viaggio e non abbiamo tempo da perdere.» «Questo è il mio istituto!» tuonò il medico. «E questa è mia figlia!» rispose a tonoAntoniette. Allen liberò la porta. Antoniette,ElisabetheBlanche,cheeralafedelegovernante,arrivarono a Toronto il 15 agosto 1922. È curioso che esattamente il 15 agosto di un anno prima Banting aveva registrato il primo successo sull’animale. La mattina dopo Banting le fece entrare in sala visite. AdAntonietteilmedicononfeceunabellaimpressione,seloimmaginava diverso, un pò come i suoi medici di New York, Allen o Joslin, invece ad Elisabeth Banting piacque, questo medico schietto, di poche parole e molto spontaneo. Fred feceusciredallostudiolealtreduedonneerimasesolocon la ragazza. Iniziarono a parlare mentre lui appuntava: emaciata, disidratata, edemi, addome prominente, problemi dentali, etc. «Come ti senti in genere?» «Arrabbiata.» «Oltre a questo?» «Triste e stanca.» «Da quanto tempo ti trovi in queste condizioni?» «Tre anni e nove mesi.Ti piacciono gli animali, dottore?» «Si,vorrei vivere in una fattoria». «Tipo quella che stai dipingendo?» Indicò un quadro ad olio che stava sulla scrivania di Banting. «Si, tipo questa.» «Mi piace il tuo quadro.» «Tu dipingi Elisabeth?» «E tu sei sposato?» «È la prima volta che un paziente fa più domande al medico di quante il
medico ne faccia al paziente. Quindi per concludere io ti facciounasoladomanda:quandovorrestiiniziareasentirtimeglio?» «Sei il primo dottore tra tutti quelli che ho conosciuto che mi ha fatto una domanda del genere.» «Allora?» «Bene, tu mi piaci dottore!» «Anche tu mi piaci signorina.» «Allora vorrei sentirmi meglio da subito.» Banting si alzò. Andò ad un frigo, lo aprì, c’era un ice box. Ne tirò fuori due fiale grigie. «Quella è l’insulina?» «Sì»risposeBantingeunìlaprimafialaconlasecondaalcolica. Poi aspirò con la siringa. E disse, prima di iniettarla: «MissElisabethHughes…Mipromettiunacosaperquandostarai bene?» Elisabeth fece sì con la testa. «Mideviprometterechenellavitafaraisempreesoloquelloche avrai voglia e volontà di fare e che non permetterai a nessuno di mettersi tra te ed i tuoi sogni.» «Si.Te lo prometto.Vai !» lei disse. Poi, subito dopo che il dottore ebbe versato il contenuto nella siringa… «Scusa, posso tenerla?» «Cosa la fiala?» «Sì.» «Prendi.» LaragazzastrinselafialanellamanomentreBantingleinoculava l’insulina. Elisabethrisposebeneall’insulina,nonebbereazioni,négenerali, nélocali nelsitodiiniezione. Einiziòafarelepuntureduevolte algiorno, lamattina e prima di cena. Banting la andò a trovare ogni sera prima dell’insulina. DopoalcunigiorniAntoniettepartì, invece,restaronoa TorontoElisabethe Blanche,lagovernante. Spesso Banting ed Elisabeth facevano delle lunghe passeggiate insieme. Cominciarono a combattere anche le ipoglicemie notturne e Blanche salvò Elisabeth varie volte con succo d’arancia e melassa. Ma finalmente a poco a poco il quadro metabolico miglioròeleicominciò
arimangiarepane,pasta,banane,plumcakes e tutto il resto. E tornò a fare la vita di una persona normale.
Rientrata a casa a New York verso fine anno riprese a studiare, si sposò, ebbe tre figli, e diventò una volitiva e dinamica donna di società e d’affari, non facendosi mai condizionare nella vita dal fatto di essere diabetica.