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Prefazione

Il Diabetes Barometer Report costituisce un prezioso punto di riferimento per riflettere sulla nostra capacità di prevenzione e di gestione della malattia diabetica. Sono quindi lieto di contribuire a questa pubblicazione, realizzata ogni anno da Ibdo Foundation con l’autorevole collaborazione di Istat, dell’Università di Roma Tor Vergata, Crea Sanità e dell’Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete.

Anche quest’anno i dati confermano in Italia un lieve incremento del numero di persone affette da diabete, oltre il 6% della popolazione, cui si stima debba aggiungersi circa un milione e mezzo di casi non diagnosticati. Proprio per la sua prevalenza, per la tendenza al progressivo aumento e per la stretta relazione con le diseguaglianze sociali - come emerge dal monitoraggio continuo effettuato dal sistema di sorveglianza PASSI, attivo presso l’Istituto Superiore di Sanità – il diabete resta una delle sfide più impegnative con cui è chiamato a misurarsi il Servizio Sanitario Nazionale. Una sfida anche per valutare la capacità di tutelare in modo uniforme il diritto alla salute e di diminuire i gap tra Nord e Sud Italia.

Purtroppo il periodo 2020-21 ha registrato un peggioramento dei fattori di rischio comportamentali, con un ritorno a cattive abitudini quali il fumo, la sedentarietà, l’aumento di peso, che rischiano di ripercuotersi in un’onda lunga sulla diffusione del diabete mellito di tipo 2, il cosiddetto diabete dell’adulto che riguarda il 90% dei casi ed è in parte prevenibile attraverso stili di vita salutari. È sempre più evidente, dunque, quanto sia fondamentale procedere con gli interventi messi in campo su più fronti, anche per assicurare la sostenibilità del sistema sanitario.

L’Italia punta fortemente sulla promozione della prevenzione delle Malattie Croniche Non Trasmissibili, in linea con il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e con le Linee di indirizzo per il contrasto del sovrappeso e dell’obesità. Partecipiamo attivamente, inoltre, alle Joint Action europee che puntano all’empowerment dei pazienti. Ricordo poi la recente istituzione del Fondo per lo screening in età pediatrica del diabete di tipo 1, una malattia autoimmune non prevenibile che riguarda il 10% dei casi, per la quale è fondamentale la diagnosi precoce.

Molto sta cambiando, grazie alla ricerca e all’innovazione. Il Ministero della Salute sostiene con decisione la ricerca biomedica e la produzione di nuovi farmaci, così come i progetti finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il rafforzamento dell’assistenza territoriale e per lo sviluppo delle cure domiciliari e della telemedicina. Interventi che ci aiuteranno a costruire una sanità sempre più vicina ai cittadini.