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nelle abitazioni di coloro che hanno la propria esposta ad un rischio di crollo esterno. Il subentro del Commissario alla Di.Coma.C ha fatto si che la struttura Commissariale abbia ereditato tutta una serie di compiti tra i quali quello di eseguire le opere provvisionali che la Di.Coma.C non aveva finanziato per mancanza di fondi o per mancanza di competenza. Si tratta di interventi urgenti di messa in sicurezza che ricomprendono diverse tipologie : si va dalle recinzioni alle demolizioni parziali o totali di edifici pericolanti, da puntellamenti di facciate alla realizzazione di passaggi protetti, dalla rimozione di tegole e comignoli, fino alla riparazione di lesioni non strutturali. Dopo l’ordinanza da 1,1 milioni di euro per la realizzazione di 26 interventi urgenti ed indifferibili da parte della Di.Coma.C, sono state emanate le ordinanze commissariali n. 18, 27, 37, 55, 71 per il finanziamento delle opere provvisionali. In particolare l’ordinanza 71 ricomprende interventi per i beni culturali per 3,8 milioni di euro e opere idrauliche e ponti per 3,1 milioni. Si tratta di circa 600 interventi urgenti, di cui 165 afferenti i beni culturali, che riguardano strutture ed infrastrutture, per una vasta tipologia di interventi: ‐ salvaguardia della pubblica incolumità, ‐ immediato rientro della popolazione colpita nella propria abitazione non fruibile per rischio indotto da dette infrastrutture e strutture, ‐ rimozione delle cause che pregiudicano le operazioni di soccorso ed assistenza alla popolazione, ‐ ripristino urgente della funzionalità dei servizi pubblici essenziali compromessa dagli eventi sismici, ‐ interventi atti ad evitare la compromissione irreversibile di un bene pubblico o di fruizione pubblica, tenuto conto anche della funzione sociale del bene stesso, ‐ interventi atti a salvaguardare il valore intrinseco del bene, tenuto conto anche della funzione sociale del bene stesso. Il finanziamento complessivo per tali interventi è di 21,5 milioni di euro, provenienti dal Fondo per la ricostruzione. Inoltre a breve si prevede la pubblicazione di ulteriori ordinanze per 15 milioni di euro.

Prima assistenza alla popolazione A seguito dagli eventi, sismici almeno 45‐50mila persone hanno subito dei danni alle abitazioni. La gran parte “si è arrangiata, tenendo botta”. Secondo le stime fornite dai rilevatori Aedes, le persone evacuate dalle loro abitazioni sono state 40‐41mila, corrispondenti a circa 18‐19mila nuclei familiari. Sono state oltre 16mila le persone direttamente assistite ed ospitate in campi tenda, alberghi o strutture al coperto. I campi di emergenza allestiti in una primissima fase sono stati 36, di cui ben 29 nei comuni del modenese ed approntate 53 strutture al coperto. Ecco l’evoluzione dei numeri dell’assistenza: 2 giugno 2012: oltre 15.000 persone assistite 19 luglio ‘12: circa 7.000 persone assistite 20 settembre ‘12: circa 4.600 persone assistite 3 ottobre ‘12: circa 4.100 persone assistite Fine ottobre ‘12: nei giorni della chiusura dei campi, erano ospitate 2.900 persone.

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