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CAMPIONATO GIORNALISMO
MARTEDÌ 13 MARZO 2012
Scuola media
Carducci-Tenerani Carrara
Un cuore vecchio che batte ancora Carrara è ricca di storia e tesori ma vive solo se i suoi cittadini la amano — CARRARA —
RIFLESSIONI
Con occhi nuovi alla scoperta del centro — CARRARA —
L’ANNO scorso molti di noi hanno partecipato alla caccia al tesoro in giro per Carrara organizzata dalla nostra scuola insieme alle scuole elementari della città e in collaborazione con il Comune. Come in ogni caccia al tesoro che si rispetti si trattava di trovare le soluzioni di indovinelli che però erano molto particolari: infatti si basavano sulla conoscenza di monumenti, strade, chiese, piazze, palazzi storici, fontane della nostra città, insomma un modo divertente per “scoprire” le meraviglie che abbiamo intorno. Usiamo il verbo “scoprire” perché spesso, pur trovandocele davanti agli occhi, ci sfuggono. Ed infatti è proprio l’avventura della scoperta che emerge dalle risposte che ci hanno dato i bambini di prima media quando li abbiamo intervistati sulla visita della città con il professor Davide Lambruschi. Praticamente tutti sono rimasti stupiti da una città che credevano di conoscere. «Ho provato una nuova esperienza accorgendomi di particolari prima mai visti» dice un alunno di prima C. «Ho visto la mia città con occhi diversi» osserva un altro. «Credevo di conoscere ogni angolo della mia città e invece è stata un’esperienza emozionante». «Passeggiavo per la mia città, ma mi sembrava di essere un turista» aggiungono due alunni di prima B. E per concludere una bella riflessione di un’alunna di prima D: «Da un vicolo all’altro, da una piazza all’altra era come un viaggio nel tempo».
CON QUESTO articolo vogliamo proseguire l’argomento affrontato dai nostri compagni della terza E su questo giornale il 17 febbraio. Il patrimonio artistico di Carrara appartiene ai periodi più importanti della storia d’ Italia: dall’epoca romana, in cui rivestiva un ruolo fondamentale con il porto di Luni, fino al Risorgimento, per poi arrivare al famoso 7 luglio del 1944 per il quale la nostra città si è meritata la medaglia d’oro al valore civile. Ma spesso ci dimentichiamo di tutto questo e addirittura ci sono persone che imbrattano i monumenti e trascurano l’ordine e la pulizia. La responsabilità del momento difficile che sta attraversando Carrara non è solo da attribuire a chi ha incarichi politici, ma va ricercata anche nell’atteggiamento dei cittadini. Una città è costituita da cittadini e se ognuno desse il proprio contributo, impegnandosi per ciò che è nelle sue possibilità, la città avrebbe un aspetto e una vita diversi. E cittadino di un posto non è soltanto colui che vi è nato, ma chiunque vi si trovi a vivere buo-
AVVENTURA Una caccia al tesoro per conoscere la propria città
na parte della sua vita per ragioni diverse. SE UNA cosa si ama, la si rispetta e si cercherà di valorizzarla in modo che anche altri la possano amare ed apprezzare. La scuola ha un ruolo importante nell’educare ad
amare il proprio territorio; sono infatti diverse le iniziative promosse dal nostro istituto per imparare ad osservare Carrara con occhi nuovi. Non basta avere un grande patrimonio artistico, bisogna farlo vivere, ma come? Carrara non ha nulla da invidiare alle
città vicine gremite di persone, e noi ricordiamo bene come, durante le manifestazioni (purtroppo non abbastanza frequenti) in cui le bellezze di Carrara ‘vivono’, sembra di passeggiare in un’altra città rispetto a quella semideserta che vediamo tutti i giorni. Cosa fare? Chiedere certo a chi sta più in alto di fare qualcosa, ma anche rimboccarsi le maniche lavorando di fantasia, cercando di pensare iniziative in questo senso. La mostra delle Maestà realizzata quest’anno nella nostra scuola, le passeggiate per i vicoli, la caccia al tesoro, il lavoro di chi si impegna in proprio come fanno gli attori del nostro progetto teatrale, sono alcuni esempi di come si può animare una città. Se cresciamo con questo tipo di educazione, possiamo sensibilizzare gli altri: è ormai appurato infatti che tutto è questione di contagio, una parola di solito usata nella sua accezione negativa, ma c’è anche l’epidemia positiva! Se ci vedranno con gli occhi in su ad ammirare una maestà oppure le trifore di un palazzo, forse anche altri alzeranno lo sguardo e vedranno quello che vediamo noi.
LA STORIA ASSOCIAZIONI E SCUOLE MANTENGONO VIVO L’ENTUSIASMO PER IL PALCOSCENICO
Il sipario dei nostri teatri è sempre aperto — CARRARA —
PROTAGONISTI I ragazzi della Carducci pronti a salire sul palco
LA NOSTRA scuola partecipa con alcune classi ad un progetto teatrale in collaborazione con l’associazione Blancateatro. L’attività è iniziata a dicembre e proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico quando metteremo in scena uno spettacolo basato su alcuni episodi dell’Odissea selezionati dai due attori-registi, Matteo e Antonio, che ci seguono in questa avventura. Questo progetto, facendoci divertire, ci ha aiutato a fare i conti con la nostra timidezza, a sviluppare la fantasia, a scoprire potenzialità che non pensavamo neanche di avere. Per esempio all’inizio, durante gli esercizi sull’uso del corpo, ci siamo accorti di quanto fossimo rigidi nei movimenti, ma adesso dopo qualche mese già si vede la differenza. Incuriositi da un “mondo” che stia-
mo iniziando a conoscere, abbiamo fatto alcune domande ad Antonio. Tra le cose che ci ha detto, ci ha colpito il fatto che la sua passione per il teatro è nata proprio a scuola. Chissà, magari capiterà anche a qualcuno di noi di scoprire una passione che un domani potrebbe diventare un lavoro gratificante. Alla domanda «Perché avete deciso di lavorare nelle scuole?» Antonio ha risposto che noi ragazzi siamo il futuro e quindi dai ragazzi bisogna partire per diffondere l’amore per il teatro soprattutto in questo momento difficile per la città, in cui i teatri sono chiusi per ristrutturazione o inagibilità. Alle sue parole, che condividiamo profondamente, vogliamo aggiungere che il teatro non sarà mai chiuso finché c’è qualcuno che ci crede e che con il suo entusiasmo lo fa vivere.
LA REDAZIONE LA PAGINA è stata realizzata dagli studenti Samuele Bonaccorso, Federica Campoli, Carlotta Canesi, Chiara Carmignani, Nicole Casarini, Ginevra Cellaro, Martina Daini, Sharon Dazzi, Gino Franzoni, Letizia Maria Giorgi, Arianna Giovanelli, Alessandro Giuntini, Caterina Macchiarini, Clarissa Dei, Jacopo Dei, Daniele Latorraca, Sofia Menconi, Giulia Montemagni, Costin Nitu,
Clarissa Pellegrinelli, Carolina Scaletti, Ilie Secrieru, Matteo Venturini, Alessandra Vitale (classe III D) e dagli studenti Tommaso Ardito, Simone Bertola, Gaia Boni, Alexandra Bradaci , Evelina Vasilica Brumar, Veronica Deste, Luna Margherita Diaz, Elena Dimache, Giulio Dolfi, Luca Iardella, Michela Manca, Martina Moretti, Giovanni Panepinto, Davide Pennacchi, Giaco-
mo Pezzica, Ariadni Poletti, Eleonora Pucciarelli, Pietro Puvia, Valentina Rebecchi, Claudia Ruffini, Serena Scarsini, Carlotta Viaggi, Francesca Viaggi, Melissa Viaggi (classe III H). Le insegnanti tutor, che hanno seguito i ragazzi nella realizzazione della pagina, sono Ginetta Boni, Chiara Lorieri e Giovanna Boi. La dirigente scolastica è Luciana Ceccarelli.