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CAMPIONATO GIORNALISMO
VENERDÌ 30 MARZO 2012
Scuola media
Alighieri Grosseto
Adolescenti e miti, che binomio! I ragazzi si scelgono un modello di riferimento e cercano di imitarlo INCHIESTA
Claudio Villa... Chi era costui? IL 20 MARZO, favoriti da una bella giornata siamo andati per le vie del nostro quartiere ad intervistare anziani e meno anziani, per conoscere i loro miti in età adolescenziale. L’intervista non è stata facile poiché sono emersi nomi a noi totalmente sconosciuti: Claudio Villa, Nilla Pizzi, Giorgio Consolini, Carla Boni, Primo Carnera. Gli anziani ci hanno raccontato che potevano ascoltare i loro beniamini soltanto alla radio perché non avevano soldi per comprare dischi o andare ai concerti e la televisione non era ancora di uso comune. I meno anziani hanno nominato personaggi quali: Battisti, Dalla, Celentano, Mina, Baglioni, Toni Renis, Mario Tessuto («Lisa dagli occhi blu») e i Queen. I tempi però erano cambiati, e queste persone potevano seguire i loro «miti» attraverso la televisione, acquistando dischi «45 giri» che «infilavano» nel loro «mangiadischi», e quando il «Cantagiro» (una manifestazione degli anni ‘70-‘80) faceva tappa in città o nelle vicinanze, vi partecipavano con grande entusiasmo. ABBIAMO fatto ricerche anche sui miti dei nostri genitori, già più moderni ed attuali rispetto ai precedenti: Vasco Rossi, Jovanotti, Venditti, Abba, Madonna, De André, Qeen, Duran Duran. Ci siamo resi conto che alcuni miti cambiano di generazione in generazione, infatti essi sono il risultato di impulsi culturali provenienti dalla società in continuo mutamento, mentre altri rimangono per sempre nei cuori delle persone.
L’ADOLESCENZA è l’età dei miti, ovvero la fase della vita in cui sono fondamentali i modelli di riferimento a cui ispirarsi; non esiste generazione che non abbia desiderato di diventare un giorno come il proprio mito, tanto da copiarlo e seguirlo in tutti i suoi comportamenti. Per diventare simili ai propri beniamini, molti giovani indossano vestiti uguali ai loro e cercano di avere lo stesso taglio e colore di capelli, arrivando a tatuarsi o mettere dei percing. Spesso inseriscono nel linguaggio quotidiano frasi celebri di testi musicali o scene di film, scaricano musiche sui cellulari, navigano su internet o su You Tube alla ricerca di filmati, testi di canzoni, notizie sulle star. Con un’indagine abbiamo scoperto che i miti più popolari nella nostra scuola sono per i ragazzi i calciatori delle squadre più importanti, per le ragazze cantanti e ballerine. TRA I CANTANTI più seguiti troviamo Lady Gaga, Vasco Rossi, Shakira, Ligabue e Emma, diventata famosa grazie al program-
INSIEME Gli studenti dell’«Alighieri» che hanno realizzato la pagina
ma «Amici». Anche i talent show rendono famosi personaggi che quasi sempre hanno una grande popolarità soltanto all’inizio, mentre con il passare del tempo i loro nomi vengono dimenticati per lasciare spazio a nuove celebrità. Tra gli attori si evidenziano Brad Pitt e Jhonny Deep, mentre nel mondo dello spettacolo trovia-
mo Paolo Bonolis e Michelle Hunziker. I miti sportivi sono calciatori (Ibraimovich, Messi), giocatori di basket (Jordan), corridori (Bolt), motociclisti, come Rossi e Simoncelli (detto Sic), che dopo la sua scomparsa è diventato ancora più famoso. Non mancano anche miti particolari, come i creatori di Facebook e Twitter.
ALCUNI MITI non tramonteranno mai, saranno sempre un esempio per l’umanità, si tratta dei «portatori di pace»: il grande leader dei diritti civili dei neri, Martin Luther King, il sostenitore della non violenza e della disubbidienza civile, il «Mahatma» Ghandi, una suora che si è presa cura dei più deboli, Madre Teresa di Calcutta, il leader contro l’apartheid, Nelson Mandela. I miti di sempre non sono solo quelli del passato, anche ai nostri giorni esistono persone che dedicano la propria esistenza agli altri per migliorare il mondo: Roberto Saviano, scrittore che lotta contro la camorra, Rita Levi Montalcini, premio nobel per la medicina, Falcone e Borsellino, morti per combattere la mafia. Ma davvero tutti gli adolescenti si identificano con un mito? Una di noi ha sostenuto: «Il mio mito sono io... mi ispiro a me stessa, non cerco di seguire un ideale od un personaggio in particolare, ma ce la metto tutta per essere spontanea e trasparente, senza assomigliare a nessuno!».
ANALISI MOLTI PERSONAGGI FAMOSI SONO DECEDUTI A QUESTA ETA’ IN CIRCOSTANZE TRAGICHE
Il «Club dei 27»: ma è un traguardo maledetto DI SOLITO i personaggi famosi, sono presi ad esempio da noi ragazzi che restiamo affascinati dalle loro doti artistiche e dal loro successo, eppure, nella vita di tutti i giorni, essi non sempre sono esempi positivi. Sembra infatti che gli artisti, a volte, vivano in modo sregolato, come se la genialità fosse connessa ad un lato oscuro della loro personalità che li spinge verso alcool, droga, sperperi e, qualche volta, li conduce alla morte . Uno dei miti maledetti che abbiamo conosciuto più da vicino è la cantante Amy Winehouse, morta nel luglio 2011, il corpo è stato trovato nella sua casa di Londra: aveva 27 anni. Un’età che nel rock è significativa. SCOMPARSA Amy Winehouse, anche la sua è una storia triste
GIORNALI e televisione l’hanno associata al «Club dei 27»,un gruppo di artisti accomunati dalla prematura e tragica scomparsa proprio a questa
età: Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janes Joplin, Brian Jones, deceduti nell’arco di 2 anni tra il 1969 e il 1971, tutti rocker stroncati da overdose di droghe, abuso di alcool o morti suicidi come è stato per Kurt Cobain, leader dei «Nirvana», nel 1994. Ora il gruppo dei «maledetti» si è ora allargato ulteriormente con Amy Winehouse, la cui morte ha creato un enorme vuoto artistico. Coincidenza o maledizione? Cosa può aiutarci a comprendere le ragioni dei loro atteggiamenti autodistruttivi? SI TRATTAVA di ragazzi poco più che ventenni, persone normali, non supereroi, chiamate dal destino a diventare protagonisti di un’epoca. Noi pensiamo che chi ha un lato oscuro spesso è vittima di un passato difficile da cui non riesce a liberarsi e l’arte rappresenta il modo per esprimere e, qualche volta, superare, la propria infelicità.
LA REDAZIONE LA PAGINA è stata realizzata dagli stdeunti Carfagna Federico, Chinello Alice, Chiucini Giulia, Ciaramella Melania, Cioineag Luiza Ionela, D’avanzo Roberto, De Blasi Giuliano, Di Claudio Aurora, Ferrarese Greta, Geraci Sara, Landini Stefano, Lauritano Serena, Mazzocco Sara, Megliola Caterina, Morjana Yasmine, Neri Giacomo, Paffetti Camilla, Paffetti Matteo, Picciolini Michele, Raulli Ales-
sio, Rubino Alessio, Ruggiero Martina, Seferovic Samira, Tiede Leonardo, Turchi Michele, Yldiran Sedad, Ziccardi Nicola (classe 2 A); Abbate Kristian, Alliu Maria, Alliu Paulina, Bellaccini Alessandro, Benvenuti Giulia, Bicocchi Juri, Boncioli Rebecca, Brunacci Thomas, Carbone Antonio, Carfì Federica, Chirici Alessia, Chirici Camilla, De Bianchi Nicolò, De Lucia Marco, Dolci Gabriele, Fabbri Francesco,
Ferraro Gennaro, Gabbrielli Matteo, Garofalo Ilenia, Lanza Francesca, Largiader Viola, Magini Agnese, Melfi Valerio, Noferini Alessio, Rispoli Emma, Rossi Giulia, Vulpani Nico e Ziliani Giulio (classe 2 D). Le insegnanti tutor sono le professoresse Adriana Cerci; Francesca Montanelli, Ilaria Petrucci e Alessandra Tonelli. La dirigente scolastica è la dottoressa Graziana Bongini.