Dimensione Pulito n.4 - maggio 2023

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ISSN: 2612-4068

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ANNO 32 n. 4 MAGGIO
GLOBALE, PROFESSIONALE
2023

R-Quartz è stata progettata sulla base del modello Quartz 66-80, una lavasciuga con caratteristiche tecniche e prestazioni di alto livello. Grazie ad una capacità di 100l del serbatoio soluzione e al Solution Saving System Dispenser (3SD) di serie, è possibile regolare in modo preciso i consumi garantendo fino a 4 ore di lavoro continuo.

Il pacco batteria al Litio 24V 330Ah offre fino a 6 ore di autonomia di lavoro ed una ricarica rapida in 5 ore.

R-Quartz ha due modalità di apprendimento e la possibilità di creare sequenze di lavoro combinando diversi percorsi, memorizzati anche in modalità e con caratteristiche differenti tra loro.

Il cruscotto è dotato di un “touch screen” da 7 pollici che consente una comunicazione semplice ed intuitiva tra la macchina ed il suo operatore.

La macchina è sempre in contatto con l’operatore attraverso il

telematics

Questi ha sempre la visibilità della sequenza della mappa, il tempo mancante al termine del lavoro e le indicazioni di eventuali avvisi che la macchina segnala.

Inoltre, riceverà degli avvisi in tempo reale con delle notifiche trasmesse direttamente sullo smartphone.

Lavorare in sicurezza

R-Quartz è dotata di tre sistemi di sicurezza che lavorano in contemporanea e sono in grado di farla muovere in completa autonomia garantento totale sicurezza alle persone ed aggirando eventuali ostacoli.

Igiene sostenibile con Paredes Italia

incentra e sviluppa l'attività è l’igiene professionale: in particolar modo lavaggio, asciugatura, disinfezione ed eliminazione dei rifiuti.

Leader nella sanità per il lavaggio e asciugatura monouso professionale delle mani (circa 200 ospedali forniti) e inventore del taglio automatico, Paredes, da quasi 8 decenni, progetta, produce e distribuisce prodotti e soluzioni innovative nei campi dell’igiene e della protezione professionale. Oggi il Gruppo Paredes riunisce, sia in Francia che in Italia, tanto le attività di progettazione quanto quelle di trasformazione, distribuzione e formazione sul tema dell’igiene professionale.

Il campo d’azione in cui si

Da sempre, efficienza e attenzione all’ambiente sono state le linee guida della strategia di crescita.

Proprio per questo come produttori, alla base dell'operato aziendale vi è il miglioramento del rendimento attraverso la scelta di soluzioni tecnologiche più efficienti e sostenibili.

Allo stesso modo come fornitori, ai clienti vengono offerte soluzioni capaci di integrare le esigenze di igiene con strumenti per evitare gli sprechi con il doppio vantaggio di ridurre le spese e salvaguardare l’ambiente.

per quanto concerne l’ambito dell’igiene professionale del settore sanitario. In ottica di semplificare il lavoro e ridurre i consumi, con un occhio di riguardo all’ambiente e all’inquinamento, in esclusiva con Decitex –innovatore nel campo delle microfibre – Paredes ha presentato un sistema microfibra che permette di lavare i pavimenti senza l’utilizzo di prodotti chimici. Una rivoluzionaria pulizia ecologica e sicura in ambito ospedaliero. La risposta alle necessità ed esigenze di tutti i professionisti dell’igiene che vogliono eliminare le principali fonti di inquinamento prodotte dalle sostanze chimiche e garantire igiene nei luoghi al chiuso, soprattutto per

lativi alla sanità.

Il sistema usa la microfibra Ultimate 3D Infinite, prodotto al 100% di fibre riciclate derivate da bottiglie di plastica e sfoggia una certificazione Nordic Swan Ecolabel. Abbinato agli attrezzi ergonomici, oltre all’igiene, il sistema ha un occhio di riguardo per l’ambiente e l’utente.

Un'importante collaborazione quella con Decitex, atto a portare in Italia i suoi successi come quelli degli Ospedali di Grenoble e Guéret in Francia. Il sistema di microfibre perfetto per rispondere alle esigenze d'igiene necessarie a contrastare le infezioni nosocomiali.

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Tork Vision Cleaning utilizza dati in tempo reale per aiutarti a gestire meglio l’igiene nella tua struttura e a sfruttare ogni momento per soddisfare aspettative più elevate in fatto di igiene.

Ottimizza le risorse di pulizia e trasforma il tuo modo di lavorare…

- Sfruttando analisi dell’affluenza in tempo reale e strumenti come le mappe di calore dei visitatori per evidenziare le aree critiche e le tendenze.

Come funziona?

Potrai scegliere tra tre diverse offerte a seconda delle esigenze e dei requisiti della tua struttura.

Monitoraggio degli accessi

Riuscire a individuare aree e orari di intervento in base all’affluenza dei visitatori.

- Conta-accessi

- Piani di pulizia per le aree connesse.

Ricariche su richiesta

- Utilizzando piani di pulizia digitali per fornire agli addetti alle pulizie istruzioni chiare e aggiornate.

- Consentendo al personale di individuare rapidamente le aree che richiedono una pulizia urgente e i dispenser da ricaricare.

- Permettendo agli addetti alle pulizie di monitorare e intervenire prima che insorgano lamentele.

Capire quando e dove sono necessari i prodotti e organizzare le pulizie in base all’affluenza dei visitatori e ai livelli delle ricariche.

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Pulizia personalizzata

Trasformare il tuo modo di lavorare basandoti su dati in tempo reale e piani di pulizia completamente digitali.

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(1) Sulla base dei risultati documentati ottenuti da tre clienti che utilizzano Tork Vision Cleaning, misurati prima e dopo l’implementazione di Tork Vision Cleaning. Nota: Tork Vision Cleaning è il nuovo nome di Tork EasyCube®.

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L’industria delle pulizie deve far fronte a crescenti esigenze di qualità, efficienza operativa e igiene, il tutto con risorse limitate. Tork Vision Cleaning identifica le esigenze di servizio della vostra struttura in modo mirato. Ciò consente di soddisfare le aspettative nel modo più conveniente possibile, in modo da poter lavorare in modo più intelligente e garantire un nuovo standard di igiene.

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ANNO 32 N.4 MAGGIO 2023 SOMMARIO DIMENSIONE PULITO EVENTI IN EVIDENZA ISSA PULIRE 23 48 SPECIALE IGIENE ALIMENTARE a pag. 169
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stress! Fabrizio Pirovano e Marco Monti

INDICE INSERZIONISTI DIMENSIONE PULITO

C M Y CM MY CY CMY K
2023 ESE.pdf 1 21/03/23 4CleanPro 30, 60 - 63 Accu Italia 27, 30 Adiatek 8, 9, 30 Alca Chemical 30, 99 Allegrini 22, 31, 52, 53 Arco Chimica 6, 7, 31 Basf S 61 Bettari 20, 31, 108 Chimiclean 31, 165 Cristeyns 32, S 30, S 31 Cimel 32, S 24, S 25 Codebase/ByronWeb S 45 Comac 16, 32 Copyr S 64, S 65 Copyr Ecosistema S 55 Diversey 32, 88, 89 Ekommerce S 68, S 69 Eko Supply S 66, S 67 Envu 33, S 70, S 71 Essecinque 33, S 16, S 17 Essity/Tork 12, 13, 33, 119 Evoksan 33, S 35 Falpi 28, 29, 34 Falvo 34, 142, 143 Filmop 137 Fimap 18, 34 Ghibli & Wirbel 77 Hygenia 34, 100, 101 Icefor 35, 95 IcoGuanti 35, 110 - 113 Igeax S II Copertina, 35 Imesa 35, 148, 149 Indupharma 36, S 72, S 73 Industrie Celtex C/Battente I Copertina, II Copertina, 5, 36, 105 Industrie Celtex/Infibra 36 Italchimica 36, 120, 121 Italsan 37, 46, 47, 154, 155 Jolly 37, 81 Kairosafe S 3 Kemika C/Battente IV Copertina, 37 Kunzle & Tasin 37, 75 L.R. Flavours 38, 135 Lindhaus 69 Lucart IV Copertina, 38, 109 MarPlast 38, 106, 107 MK 38, 128, 129 MP-HT 39, 65 Nettuno 39, 117 Newpharm S 74, S 75 Orma 39, S 82 Paperdì 14, 39 Papernet/Sofidel 40, 44, 45 Paredes 10, 11, 40 Parodi 21 Polti 40, 140, 141 Polychim 40, 126, 127 RCM 41, 70, 71 Rentokil S 76, S 77 RG Strumenti 41, S 15 Rubino Chem S I Copertina, 41, 139 Synclean III Copertina, 41, 83 - 85 Tenax 59 Tipoesse S 78, S 79 TTS 152, 153 Unira 42, S 10, S 11 Vebi S 80, S 81 We Italia 42, 43 Zep Italia 42, 132, 133
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lancia il guanto delle grandi sfide!

Inutile nasconderlo, quella che si celebrerà alla Fiera di Milano Rho, dal 9 all’11 maggio, ha il sapore di una grande sfida. ISSA PULIRE 2023, ventiseiesima edizione della fiera internazionale biennale dedicata alla pulizia e sanificazione, si annuncia carica di attese e con qualche incognita. Non è stato facile, per gli organizzatori, lasciare la storica sede di Verona, dove la manifestazione, dopo qualche sporadica apparizione, da itinerante è divenuta stabile dal 1997, intraprendendo un costante percorso di crescita e trasformazione, fino a diventare un appuntamento di grande portata. In trent’anni di storia in riva all’Adige, PULIRE ha consolidato un rapporto vivo e profondo con la città di Giulietta e Romeo, valorizzando il suo

importante ruolo logistico, come crocevia di scambi commerciali, frutto della sua posizione baricentrica lungo le grandi direttrici viabilistiche tra Nord e Sud/Est ed Ovest. Si è deciso, dunque, di scommettere sulla metropoli lombarda per compiere un ulteriore salto di qualità, puntando sulla presenza di tanti espositori che a Verona non erano mai venuti. La fiera, ne siamo perfettamente consapevoli, rappresenta un evento importante e il suo ritorno economico deve essere assicurato il più possibile. Al momento in cui scriviamo questo editoriale, a tre settimane dall’apertura dei cancelli, gli espositori sono 340: alcuni di essi parteciperanno per la prima volta a questa grande manifestazione; giungeranno certamente anche da Pa-

esi lontani che avranno finalmente la possibilità di approdare a Milano con voli diretti dai loro Paesi d’origine. L’auspicio è che, analogamente, ISSA PULIRE 2023 sia meta di tanti nuovi visitatori provenienti anche da altri comparti merceologici, interessati a conoscere da vicino lo stimolante

23 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 EDITORIALE ISSA PULIRE 2023
Maurizio Pedrini Direttore Tecnico Rivista Dimensione Pulito

comparto del cleaning professionale e dei servizi integrati. M ilano, inoltre, come ben sappiamo, non è solo l’area economica più importante d’Italia, ma anche la capitale industriale e finanziaria del nostro Paese. Rappresenta, non dimentichiamolo, una meta turistica di assoluta eccellenza, una bellissima città, assurta agli onori delle cronache internazionali non solo per aver ospitato l’Expo nel 2015, ma anche per essere da sempre il luogo simbolo del Made in Italy per l’eleganza, l’Italian Style, l’innovazione a tutto tondo. Insomma, la moda, il design, la raffinata ristorazione, i grandi alberghi, lo shopping nelle strade del centro e tanti altri plus, fanno senz’altro del capoluogo lombardo una capitale mondiale del buon gusto e del saper vivere bene. L’augurio è che questa magnifica città, così viva, generosa e accogliente, col suo ricco e dinamico tessuto economico sociale e le sue prestigiose istituzioni, sappiano accogliere al meglio i partecipanti a ISSA PULIRE 2023, donando loro grandi emozioni. Ma veniamo a qualche dato certo, ben sapendo che i giochi definitivi saranno fatti e resi noti solo alla vigilia dell’inaugurazione: saranno occupati completamente, nella composizione

di massima capienza, i padiglioni 8 e 12, con una superficie lorda di oltre 30.000 mq. Gli organizzatori annunciano che l’indice dei visitatori è positivo: le registrazioni, aperte il primo febbraio, hanno visto un costante trend positivo, soprattutto con le annunciate presenze internazionali, quantificate finora in una quota superiore al 30%. È prevista la partecipazione di 9 delegazioni di operatori internazionali, coordinate dall’Agenzia ITA dell’Istituto per il Commercio con l’Estero. Sempre per quanto concerne le presenze dall’estero, gli organizzatori hanno ricevuto, ad un mese dall’avvio, richieste di invito per l’ottenimento del visto da oltre 300 visitatori.

L a volontà di ISSA e Afidamp, alleate per portare in alto, ai massimi livelli, la fiera della pulizia professionale e delle tecnologie per l’igiene, fino all’ambizioso traguardo di competere con Interclean Amsterdam, è dunque quella di assegnare a Milano un ruolo prestigioso per un Paese, come l’Italia, che vive di bellezza e cultura: quello di “Capitale del Pulito”. Pulizia a trecentosessanta gradi, intesa ormai come filiera della sanitation, che vedrà presenti in fiera, felicemente contaminati, anche altri comparti merceologici importanti ed emergenti,

dal “Pest Control”, alla “Lavanderia”, al “Facility Management", fino alla Sanificazione delle condotte di ventilazione. Senza ignorare la consueta e altrettanto preziosa partecipazione di soggetti istituzionali, che organizzeranno eventi e workshop, destinati a coinvolgere una catena assai lunga, quella della pulizia professionale, assunta agli onori della cronaca durante i terribili anni della pandemia da SARS CoV-2, ma che rischia – purtroppo – di tornare nel dimenticatoio agli occhi di un’opinione pubblica troppo spesso distratta di fronte ai grandi temi della prevenzione e dell’igiene direttamente e inscindibilmente connessi al mondo delle pulizie e della sanificazione.

I numerosi seminari, workshop e le tante presentazioni delle aziende e dei professionisti che si alterneranno nelle sale convegni e negli stand avranno il compito di riaffermare questa centralità del pulito, che merita la ribalta del palcoscenico e la riconoscenza del nostro Paese, con l’intento di approfondire i temi chiave del settore, come la sostenibilità e il green cleaning, l’innovazione 4.0, la digitalizzazione nel comparto della pulizia e la sicurezza sul lavoro. Inoltre, come sempre ci sarà l’atteso appuntamento con

24 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 EDITORIALE

i premi, che saranno tre, per quanto riguarda le attività direttamente organizzate dalla fiera: il premio “Prodotto dell’Anno”, che riconoscerà le qualità di un progetto presentato dagli espositori attraverso la valutazione espressa da una giuria internazionale di esperti, quest’anno Brasile, Ungheria, Stati Uniti e Italia. Occhi puntati anche sulla premiazione di un nuovo contest: l’HACKATON. Si tratta di un format molto diffuso all’estero e, soprattutto, nel comparto delle nuove tecnologie, informatica, sviluppatori di software e grafica. Nel nostro caso ci saranno dieci squadre, composte da studenti e rappresentanti di altrettante facoltà universitarie – da Ingegneria a Filosofia, da Disegno Industriale a Economia – le quali, a fronte di un tema assegnato dagli organizzatori, dovranno, nel tempo di una giornata, determinare un percorso metodologico e trovare la soluzione ad un quesito. Al concorso parteciperanno sponsor internazionali e i lavori saranno giudicati da una giuria internazionale. Il contest si svolgerà nel secondo giorno, martedì 10 maggio, all’interno del Padiglione 8. Ci piace sottolineare, riconoscendo il giusto merito a quanti lo hanno pensato, che questo progetto aperto al coinvolgimento e alla divulgazione della cultura del pulito fra le giovani generazioni, ha raccolto un larghissimo consenso sia tra gli sponsor che tra gli studenti, i quali hanno risposto positivamente, iscrivendosi numerosi: saranno 50. Infine, verrà assegnato un altro premio, anche questo inedito, chiamato “ISSA Distinguished Leadership Industry Award”. Si tratterà di un premio unico, consegnato all’impresa espositrice che in questi anni si è distinta per innovazione, capacità di leadership e attuazione di politiche di sostenibilità”.

D unque, le novità e le sorprese che attenderanno i visitatori saranno parecchie, senza dimenticare – ovviamente – l’attesa per i nuovi modelli di macchine per la pulizia, i prototipi,

le attrezzature sempre più evolute e i sistemi innovativi che le aziende porranno, come sempre in vetrina, insieme al meglio della loro produzione, per catturare l’attenzione di stockholders e operatori professionali. In questo panorama senz’altro confortante, citavamo all’inizio anche le possibili incognite. La prima è legata proprio alla nuova collocazione, perché quando si lascia il vecchio (certo) per il nuovo, ci si assume sempre un rischio d’impre-

a fondo per risultare davvero concorrenziali rispetto ad una manifestazione in cui – non dimentichiamolo – gli espositori italiani rappresentano un terzo del valore e della superficie, dove gli associati ISSA sono oltre il 50% degli espositori. L’edizione 2021, è doveroso riconoscerlo, aveva visto gli organizzatori di ISSA PULIRE impegnati coraggiosamente a indicare la ripartenza dopo gli anni bui e drammatici della pandemia. All’insegna

sa. I numeri di Verona – salvo l’ultima edizione, ancora immersa nel clima della pandemia – sono sempre stati in ascesa, sia in termini di espositori che di visitatori. In caso non fosse mantenuto questo trend, qualcuno potrebbe ipotizzare un passo indietro. Inoltre, a Milano, una fiera di secondo-terzo livello, che certo a Verona ha avuto un ruolo importante, potrebbe anche non ottenere l’effetto di richiamo espositivo e mediatico, giustamente auspicato. E poi, la sfida aperta, anche se non dichiarata a Interclean: forse servirà ancora qualche anno per puntare così in alto e bisognerà lavorare e impegnarsi

della massima sicurezza e del controllo rigoroso delle regole, i risultati erano stati assai lusinghieri. ISSA PULIRE 2023 lancerà tante nuove sfide: dopo altri due anni particolarmente tormentati, segnati dall’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime, dall’impennata della bolletta energetica e del prezzo del gas, ma soprattutto dalla devastante guerra in Ucraina. Siamo certi che, anche stavolta, i fabbricanti e distributori italiani saranno all’altezza e il Made in Italy sarà assoluto protagonista sulla scena del prestigioso palcoscenico milanese!

25 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

Dimensione Pulito in Fiera Milano

Martedì 9 maggio, pomeriggio, presso lo stand di Dimensione Pulito (Pad, 8 Stand B30): Workshop “La certificazione tecnica dell’operatore addetto alle pulizie ospedaliere, un’esperienza all’avanguardia”.

SHOW “L’eccellenza della pulizia alberghiera: la sfida della certificazione di qualità”.

Dimensione Pulito sarà presente, come da abitudine, anche alla prossima edizione (la ventiseiesima) di ISSA Pulire, la fiera internazionale della pulizia e della sanificazione professionale che si terrà dal 9 all’11 maggio 2023.

Oltre a portare il numero di maggio e lo Speciale Cantieri di aprile, riviste che saranno distribuite gratuitamente a chi visiterà lo stand, quest’anno Dimensione Pulito arriva in fiera con diverse iniziative, ideate e gestite dal direttore tecnico Maurizio Pedrini, di sicuro interesse per il mondo della pulizia professionale.

Mercoledì 10 maggio, ore 10:30 –10:50, ISSA PULIRE LAB Sala Roma (Pad. 8 Stand E19 G20 G26): presentazione del libro “Pulizia igienica e sanificazione. La sporca storia del pulito” (2a edizione a cura di Edizioni LSWR) e intervista all’autore Giulio Guizzi. Dopo un breve saluto introduttivo da parte dei vertici di AFIDAMP, Maurizio Pedrini presenta la seconda edizione del libro di Giulio Guizzi (Brand Ambassador AFIDAMP) “Pulizia igienica e sanificazione. La sporca storia del pulito”. La nuova edizione, curata da Edizioni LSWR, prevede un capitolo inedito che racconta propagazione e percorsi della via del sapone, dell’igiene e della manutenzione ambientale meccanizzata nel mondo. A seguire, presso il nostro stand sarà presente l’autore Giulio Guizzi per firmacopie.

Mercoledì 10 maggio, ore 16:00 –16:50, ISSA PULIRE LAB Sala Milano (Pad. 8 Stand E19 G20 G26): TALK

Tavola rotonda dedicata alla pulizia e all’igiene nel mondo dell’hotellerie in collaborazione con ADA (Associazione Direttori D’Albergo) e AIH (Associazione Italiana Housekeeper).

Giovedì 11 maggio, ore 11:30 – 12:20, ISSA PULIRE LAB Sala Milano (Pad. 8 Stand E19 G20 G26): Workshop “L’innovazione nei servizi di pulizia”. Durante l’appuntamento saranno presentate diverse case history di pulizia e sanificazione che hanno come punti in comune l’innovazione e l’elevato livello di tecnologia e professionalità impiegato. Parteciperanno, con il relativo intervento:

Mitsa : “La pulizia delle condotte aerauliche alla Fondazione S. Lucia Roma”.

Dussmann Service: “Interventi di sanificazione ospedaliera durante/post SARS CoV-2”.

Formula Servizi: “L’uso dell’esoscheletro nella pulizia in quota, la sperimentazione della robotica in collaborazione con la Scuola Superiore S. Anna di Pisa”.

a cura di Cristina Cardinali
26 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 EVENTI VENITE A TROVARCI ALLO STAND B30 PADIGLIONE 8

Sistema R-evolution DosaRapid

ll sistema Dosarapid di Falpi, nato dalle esperienze vissute direttamente nella gestione dei cantieri di pulizia ospedalieri, pur non essendo destinato esclusivamente all’ambito sanitario, ottemperando a quanto richiesto dai testi di legge, risolve il problema dell’impregnazione delle frange di lavaggio, del controllo e della gestione dei tessili sui cantieri di pulizia o nelle lavanderie esterne. Il sistema si compone di alcuni elementi caratterizzanti:

• La macchina DosaRapid per l’impregnazione delle frange.

• I secchi con tag RFID da utilizzarsi con la macchina DosaRapid.

• Il lettore tascabile Pocket Reader.

• Il controllo della concentrazione in PPM delle soluzioni disinfettanti.

• L’interfaccia web di gestione remota.

Il sistema DosaRapid consente di impregnare grandi quantità di frange direttamente nei secchi, da utilizzarsi sui carrelli in pochissimo tempo e garantire la concentrazione in ppm dei disinfettanti. Studiato per agevolare l’operatore, risulta essere estremamente semplice nel suo utilizzo e permette di annullare gli sprechi di detergenti e disin fettanti che si possono ge nerare utilizzando sistemi di impregnazione in lavatrice o manuali.

Il sistema DosaRapid garan tisce massima igiene, sicu rezza e assoluta precisione delle soluzioni detergenti e disinfettanti, ed è in grado di gestire più prodotti contem poraneamente a differenti concentrazioni. Questo siste ma è caratterizzato da diver si vantaggi: annulla la discre zionalità degli operatori nelle fasi di preparazione e utilizzo delle soluzioni detergenti o disinfettanti, consente un controllo diretto dei parametri di impregnazione via web. Inoltre, consente un controllo in corso d’opera discrezionale sui singoli secchi, tramite il Pocket Reader, in qualsiasi luogo e momento.

DosaRapid può essere utilizzato sia per tessili rilavabili o con frange usa e getta. La macchina può essere posizionata in cantiere o direttamente presso la lavanderia esterna.

La DosaRapid è il cuore del sistema, dotata di una sofisticata gestione elettronica dei parametri è in grado di leggere istantaneamente i tag posizionati sui secchi ed erogare velocemente una precisa soluzione detergente o disinfettante secondo le indicazioni memorizzate nel tag. Le informazioni registrate precedentemente nei tag identificano il quantitativo di mop presenti nel secchio, il tipo di soluzione da preparare istantaneamente ed

erogare e la sua quantità per raggiungere l’impregnazione prestabilita.

Nel corso dell’operazione di impregnazione memorizza inoltre, sul tag del secchio, ogni parametro relativo all’ultima erogazione affinchè possa essere eventualmente letto con il lettore Pocket Reader, se necessario, durante i controlli.

Dosarapid R-evolution è visibile allo stand Falpi, al Pad 8P stand n. G01 H07.

informazione pubblicitaria falpi.com
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Il lettore tascabile Poket Reader
WWW.FALPI.COM
Passion FOR CLEANING Anche quest’anno noi ci saremo! ISSA PULIRE MILANO 2023 Stand FALPI PAV. 8P Stand G01 H07
Design and

4 CleanPro Srl

Via dei Tigli 20

50013 Firenze

Tel.: +39 055 898139

www.4cleanpro.com

4CleanPro è presente ormai da oltre 10 anni nel mondo della pulizia industriale professionale e grazie a un gruppo di persone con esperienza ventennale nel settore, è sempre in continuo fermento. L’obiettivo è quello di sopperire alle necessità di un mercato in continua evoluzione e sempre più esigente ma anche sensibile alle problematiche ambientali. È in questa sinergia di equilibri tra le esigenze ecologiche e la necessità di utilizzare macchine di pulizia e igienizzazione che è nata la nuova Mira Ergo: un serbatoio che con appena 3 litri di soluzione riesce a pulire ben 100 mq di superficie; batteria al litio senza cavo, telaio in acciaio inox aisi 304 e una nuova impugnatura più ergonomica la rendono ancora più agile e maneggevole della versione precedente Mira 40.

BEST SELLER

ACCU ITALIA® Spa

Via Armaroli, 10/12 40012 Calderara di Reno (BO)

Tel. +39 051 722502

www.accu-italia.com

Accu Italia inizia la sua storia nel mondo delle batterie nel 1954 quando i fondatori, Franco Saporetti e il fratello Alberto, cominciano a distribuire in Italia le batterie VRLA con tecnologia GEL della Sonnenschein tedesca.

Nel 1974 viene fondata la Accu Italia S.p.A. ampliando la gamma di prodotti arrivando oggi a proporre una gamma completa di batterie, pile, caricabatterie ed accessori. Fin dai primi anni l’azienda ha voluto dare un’impronta professionale al lavoro rafforzando la parte commerciale con una divisione di produzione di pacchi batteria.

Oggi Accu Italia collabora con le più prestigiose aziende produttrici di batterie e vanta fra i suoi clienti le più importanti società italiane e internazionali.

Adiatek Srl

Via Monte Pastello 14

37057 S. Giovanni

Lupatoto (VR)

Tel.: +39 045 8779086

www.adiatek.com

Adiatek, azienda italiana che produce lavasciuga pavimenti industriali, con operatore a terra e a bordo, si distingue per design e innovazione tecnologica.

Diversi sono i modelli per dimensioni, tipologia di spazzole (circolari, cilindriche o orbitali), sistema (lavante o lavante/spazzante) e alimentazione (elettrica o batteria). Le larghezze di lavoro spaziano da 35 a 130 cm.

Da sempre impegnata in progetti di sostenibilità, oltre allo sviluppo dei sistemi ormai ultradecennali “ozono” e “3SD” per maggior risparmio di soluzione detergente, nello spirito di mantenere le sue caratteristiche di innovazione, è presente anche sul mercato con il segmento “R-Quartz” a guida autonoma. BEST

Alca Chemical Srl

Strada Carpice, 10/B

10024 Moncalieri (TO)

Tel.: +39 011 646663 www.alcachemical.it

Alca Chemical, azienda piemontese di detergenza industriale: una storia di successo da tre generazioni. La linea produttiva di Alca Chemical è snella e adattabile, capace di essere organizzata rapidamente. Un laboratorio chimico dedicato alla ricerca di nuove soluzioni, per trovare sempre nuove formule chimiche esclusive, è il punto di forza dell’azienda. Il marchio Alca Chemical racchiude il cammino di una famiglia che affronta il mercato con la inalterata passione e determinazione a fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile, guardando al futuro con l’obiettivo di affermarsi nel settore delle soluzioni avanzate per la pulizia. La scelta giusta per prodotti performanti e rispettosi dell’ambiente.

BEST SELLER

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Mira ERGO 40

Plus: Lavasciuga pavimenti

intelligente per un’igiene completa. Robusta, silenziosa agile e maneggevole.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

HZY EV - 6/225

Plus: Gli accumulatori HAZE

HZY EV distribuiti da Accu Italia sono interamente fabbricati con tecnologia Full Gel.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

R-QUARTZ

Plus: Lavasciuga pavimenti alimentata a batterie Litio, display touch screen da 7”, fino a 6 ore di autonomia, velocità di marcia fino a 4.5 km/h.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

New Essence Antares

Plus: Profumatore bifasico per superfici in ambienti chiusi nei quali si desidera lasciare una gradevole nota profumata.

30 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MARCHI DI COPERTINA
SELLER
BEST SELLER

Allegrini Spa

Vicolo Salvo d’Acquisto 2

24050 Grassobbio (BG)

Tel.:+39 035 424 2111 www.allegrini.com

Fondata nel 1945, Allegrini è oggi un’azienda chimica leader nella produzione di detergenti professionali e cosmetica per l’hotellerie, distribuiti anche attraverso la piattaforma Hotelify.com, con soluzioni attente e rispettose nei confronti dell’ambiente. I target di riferimento delle rispettive Business

Unit sono:

- Per la Detergenza: il settore alberghiero, il mondo dell’automotive, la lavanderia professionale (anche a marchio Cliners), l’ambito sanitario e ospedaliero, il comparto dedicato alla zootecnia e alla filiera agro-alimentare, la ristorazione commerciale e collettiva, la nautica e il settore safety.

La Business Unit Cosmetica produce linee cortesia, sia a marchio proprio che private label, rivolgendosi a tutto il mondo ricettivo; nonché cosmetici e fragranze per il settore retail.

BEST SELLER

Arco Chimica Srl

Via Canalazzo, 22/24

41036 Medolla (MO)

Tel.: +39 0535 58890 www.arcochimica.it

AR-CO Chimica è un’azienda italiana che dal 1993 formula e produce detergenti per la linea professionale rivolti a coprire i diversi bisogni della clientela in materia di pulizia degli ambienti: Industriale, Alimentare, Ospedaliero, Sanitario, Alberghiero, Pubblico e privato, Scolastico. L’intero processo produttivo è realizzato nello stabilimento di Medolla (MO - Italy) attraverso una serie di linee produttive ad alto valore tecnologico. Lo staff tecnico e commerciale è in grado di affiancare i dealer e i clienti finali nelle fasi di sopralluogo e di start-up dei nuovi cantieri ed è fortemente motivato e orientato alla soluzione delle problematiche dei clienti.

AR-CO Chimica fornisce varie tipologie di mercati in tutta Italia: distributori e GDO.

Bettari Detergenti Srl Via G. Galilei, 2 25020 Poncarale (BS) Tel: +39 030 2540330 www.bettaridetergenti.com

Bettari Detergenti è una realtà storica bresciana specializzata nella produzione di detergenti per il settore professionale: fondata nel 1963 e tuttora condotta dalla famiglia Bettari, opera sul mercato e italiano ed estero da esattamente 60 anni. L’azienda si rivolge principalmente ai settori Ho.reCa, Lavanderia, Zootecnia e Industrie Alimentari, Ambienti e Autolavaggi, offrendo una vasta scelta di prodotti: 250 formulati e oltre 1.200 articoli, continuamente perfezionati dal laboratorio interno di Ricerca&Sviluppo che negli ultimi anni si è concentrato sui prodotti Ecolabel a basso imbatto ambientale. Inoltre, è autorizzata alla produzione di disinfettanti (PMC-biocidi) e cosmetici.

ChimiClean Spa

Viale dello Sviluppo 7Zona Ind. Modica/Pozzallo

97015 Modica (RG)

Tel.: +39 0932 90 20 55

La ChimiClean da oltre trent'anni formula e sviluppa prodotti di alta qualità, studiati e perfezionati con grande sapienza da un team di esperti. Nel 2021 l’azienda passa da S.r.l. a S.p.A. e si trasferisce in una nuova struttura tecnologicamente più nuova ed avanzata, su 5000mq e con 2 impianti di produzione, per una capacità produttiva di 3000 tonn. e 6000 pallet all'anno.

Un capannone completamente nuovo e dotato di pannelli fotovoltaici. Sia all’interno che all’esterno abbondano le aree verdi ed uno spazio ricreativo dotato di tutti i confort tecnologici, un gazebo all’aperto permette di lavorare all’aria fresca, circondati da piante aromatiche che formano un mandala che diffonde energia positiva per affrontare anche i meeting più difficili.

BEST SELLER

BEST SELLER

BEST SELLER

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Ecolabel

sgrassatore concentrato

Plus: Detergente liquido concentrato per uso quotidiano, formulato per soddisfare i criteri del Marchio Ecolabel EU.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Gesan Pmc

Plus: Disinfettante battericida concentrato per pavimenti e superfici lavabili con Presidio Medico Chirurgico.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Gea Vetri

Plus: Prodotto a ridotto impatto ambientale per la pulizia giornaliera di superfici speculari. Rimuove ditate e residui di grasso.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Deo Due profumatore

Sgrassatore Plus: Profumatore con potere sgrassante, profuma gli ambienti e sgrassa a fondo le superfici rispettandole. Disponibile in 4 piacevoli essenze, bianco, rosa, azzurro, viola.

31 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

Christeyns Italia Srl

Via Aldo Moro, 30 20060 Pessano con Bornago (MI)

+39 0299 765200

www.christeyns.com

Non si costruisce un mondo più pulito in un solo giorno. Christeyns inizia l’attività nel 1946 a Ghent da un piccolo saponificio. Da allora, è cresciuta fino a diventare una realtà di primo piano nel mercato mondiale della detergenza professionale. Christeyns significa prodotti chimici d’alta qualità, attrezzature affidabili e servizio flessibile e su misura. Il portfolio comprende soluzioni per la pulizia professionale dei tessuti, l’industria alimentare e il food retail, la pulizia professionale e i settori medico e Life Sciences. Da attività a conduzione familiare, Christeyns si è sviluppata fino a diventare un’azienda di primo piano sulla scena internazionale, ma sempre attenta alle esigenze locali. In questo modo è in grado di soddisfare tutte le esigenze e aspettative dei clienti.

BEST SELLER

Cimel Srl

Via Milano, 27

21040 Jerago (VA) Italy

Tel +39 0331 217368

www.cimel.com

Cimel produce dal 1978 macchine lavasciuga pavimenti compatte per la pulizia professionale di ambienti piccoli e medi, e sistemi per la pulizia a vapore a marchio Turbolava.

I prodotti sono presenti sul mercato italiano e su molti mercati internazionali tramite rivenditori specializzati che forniscono consulenza su specifiche necessità.

Cimel è un’azienda piccola ma molto agile e veloce. Segue personalmente i clienti garantendo continuità nell’assistenza tecnica e nella fornitura di accessori e ricambi. Tutti i prodotti Cimel, costruiti al 100% in Italia con materiali di prima qualità, sono destinati a durare nel tempo.

Comac Spa

Via Maestri del Lavoro 13 37059 Santa Maria di Zevio (VR)

Tel.: +39 045 8774222

www.comac.it

Da quasi 50 anni Comac progetta e produce macchine per la pulizia professionale in grado di soddisfare ogni necessità di pulizia. La gamma prodotti Comac comprende: lavasciuga pavimenti e spazzatrici uomo a terra e uomo a bordo per la pulizia di spazi sia piccoli che molto ampi e in qualsiasi condizione di sporco. Aspiratori commerciali, industriali e professionali, progettati per essere maneggevoli, versatili, potenti e silenziosi. Monospazzole, ideali per la pulizia di fondo, di mantenimento e la lucidatura dei pavimenti. Sanificatori per igienizzare pavimenti e superfici verticali in modo facile e veloce. Una gamma completa di idropulitrici professionali, monofase, trifase e con motore a scoppio, sia con acqua fredda che con acqua calda.

Diversey Italia

Via Philips, 12

20900 Monza (Mb)

Tel. +39 039 9591150

www.diversey.it

Diversey è leader globale di soluzioni per la pulizia, la disinfezione e l’igiene nel settore dell’ospitalità e della ristorazione, nelle industrie alimentari e delle bevande, nella distribuzione organizzata, nel settore sanitario così come in quello delle imprese di pulizia e delle piscine. L’obiettivo di Diversey è andare oltre il concetto di pulizia per prendersi cura di ciò che è prezioso attraverso soluzioni leader nel campo dell’igiene, della prevenzione delle infezioni e della pulizia. Diversey sviluppa e fornisce prodotti, servizi e tecnologie innovativi che assicurano totale fiducia verso i clienti e proteggono l’ambiente. Da oltre un secolo, il marchio Diversey è sinonimo di qualità dei prodotti, servizio e innovazione.

BEST SELLER

BEST SELLER

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Duo Solid System

Plus: Sistema per il lavaggio meccanico delle stoviglie composto da detergente e brillantante con certificazione Ecolabel.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: turbolava plus 35 li-ion

Plus: 21 kg di peso, batteria rimovibile, durata di 1 ora, lava e asciuga sia in avanti che all’indietro.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Antea

Plus: La lavasciuga uomo a terra che si adatta a qualsiasi esigenza e lavora efficacemente in ogni condizione di sporco.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

TASKI Ultimaxx

Plus: La gamma TASKI Ultimaxx permette di aumentare l’efficienza, controllare i costi e fornire risultati di pulizia perfetti.

32 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MARCHI DI COPERTINA
BEST SELLER

Envu – filiale italiana Via Washington, 70 20149 Milano Tel: + 39 800 166071

it.envu.com

Envu è stata fondata nel 2022, una nuova azienda nata grazie a lunghi anni di esperienza nel settore dell’igiene ambientale, con un unico obiettivo: promuovere ambienti salubri per tutti, ovunque. Offre servizi dedicati nella disinfestazione professionale, nel controllo delle zanzare, nei vivai forestali e ornamentali, nella gestione professionale di campi da golf, tappeti erbosi, parchi e giardini, prati e pascoli, nel diserbo industriale. In tutte le linee di business Envu lavora per soluzioni che vadano oltre la chimica, collaborando con i clienti per soluzioni innovative per il presente e per il futuro. Envu ha sede globale a Cary, Stati Uniti.

Essecinque Srl

Via Biancon, 10/12

35010 Villa del Conte (PD) Tel. + 39 049 9390114 www.essecinque.net

L’esperienza di Essecinque affonda le sue radici nel passato. I fondatori hanno maturato un’esperienza quarantennale nel campo del Tessile/Abbigliamento e nel 2005 hanno deciso di trasferire questo know-how nel settore delle pulizie professionali. Sfruttando l’elevata automazione degli impianti, Essecinque produce direttamente gli articoli per la pulizia in tutte le fibre tessili scegliendo le migliori materie prime, trasformate grazie alle competenze nella realizzazione del prodotto. L’azienda ha saputo costruire negli anni importanti rapporti di partnership con i produttori delle attrezzature correlate, garantendo ai propri clienti un catalogo ampio e variegato. Qualità, flessibilità, innovazione, internazionalizzazione, possibilità di personalizzazione dei prodotti: tutto questo è Essecinque!

BEST SELLER

Essity Italy Spa – Tork

Via S. Quasimodo 12 20025 Legnano (MI)

Tel: + 39 0331443896

www.tork.it

Il marchio Tork offre prodotti e servizi per l’igiene professionale a clienti in tutti i settori del fuoricasa: Horeca, strutture sanitarie e uffici, pubblici esercizi, scuole e aziende. I prodotti includono dispenser, asciugamani in carta, carta igienica, saponi, tovaglioli e panni per industrie e cucine. Grazie all’esperienza nel settore dell’igiene, funzionalità del design e sostenibilità, Tork è diventato leader di mercato. Tork è un marchio globale di Essity. Essity è un’azienda leader globale nei settori dell’igiene e della salute. Siamo impegnati nel miglioramento della vita delle persone attraverso prodotti e servizi sempre più mirati al benessere dell’individuo. La società ha sede in Svezia. Essity si impegna nell’abbattere le barriere al benessere e intende contribuire ad una società più sana, sostenibile e circolare.

Evoksan Srl

Via Modigliani 10 40014 Crevalcore (BO) Tel. + 39 800846209 www.evoksan.com

Evoksan è una azienda di Bologna giovane e dinamica con esperienza nella ricerca e nella produzione di formulati e soluzioni per la Disinfezione Professionale e l’Igiene Ambientale. Si propone sul mercato con prodotti e sistemi per la pulizia, il benessere, il consumo consapevole e ragionato di soluzioni professionali per l’igiene, in un’ottica sempre crescente verso la sostenibilità ambientale. La sua organizzazione si orienta al servizio cliente, prestando attenzione alla qualità e alla sicurezza. Le proposte Evoksan sono rivolte ai più svariati settori applicativi, quali quello della disinfezione degli ambienti civili, industriali e sanitari, lavaggio meccanico e manuale delle stoviglie, il lavaggio della biancheria, il trattamento meccanico o manuale dei pavimenti.

BEST SELLER

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

MAXFORCE

Plus: È la gamma di gel insetticidi professionali utilizzati dai tecnici disinfestatori per eliminare scarafaggi, formiche, pesciolini d’argento.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

MICROFAST

Plus: Il panno mop permette una pulizia perfetta grazie al particolare intreccio tra la microfibra ed il cotone. Mop con sistema a strappo.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Tork PeakServe

Plus: Permette di servire il 250% di ospiti in più tra una ricarica e l’altra, grazie alla capacità di 2.100 asciugamani dispensati senza interruzioni.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Evopan System

Plus: Panni monouso TNT impregnati di detergente e igienizzante. Risparmio di tempo nelle operazioni di pulizia e garanzia di igiene.

33 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
BEST SELLER BEST SELLER

Falpi Srl

Via Diagonale 120

Ponzone Trivero (BI)

Tel.: + 39 015 7387777

www.falpi.com

Falpi è nata nel 1987 e il suo stabilimento è ubicato a Ponzone, Trivero (Biella). Fin dall’inizio l’azienda ha voluto portare innovazione nel mondo delle attrezzature per il cleaning professionale. Grazie a una squadra giovane e motivata, dopo più di 30 anni Falpi continua a migliorare e ha aggiunto una preziosa qualità: l’esperienza nelle problematiche di pulizia che siamo abituati a risolvere velocemente ed efficacemente. I prodotti Falpi sono ideati per le imprese di pulizia, per gli ospedali, per le comunità, per le scuole e sono completamente Made in Italy. La scelta scrupolosa delle materie prime garantisce un’elevata qualità e un ciclo di vita più lungo. Infine, la totale riciclabilità dei prodotti testimonia l’impegno ambientale dell’azienda che è certificato ISO 9001, ISO 14001 e SA8000.

BEST SELLER

Falvo Sas

Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano (RM)

Tel.: 0765 400003

www.falvo.info

Falvo, da oltre 55 anni, produce e commercializza un gamma completa di prodotti per le lavanderie professionali e per il mondo Ho.Re.Ca.

La principale caratteristica è l’innovazione e la fornitura di servizi alla clientela su come affrontare problematiche di pulizia, sia su manufatti tessili che su ogni tipo di superficie dura, stoviglie. Come ad esempio i prodotti probiotici per la pulizia delle superfici dure che, grazie alla loro azione enzimatica, che continua post trattamento, rimuovono lo sporco incrostato degli angoli e delle fughe delle mattonelle.

Negli ultimi anni, inoltre, Falvo ha affiancato alla produzione e distribuzione dei detergenti anche la commercializzazione di: Lavatrici, Essiccatoi, Mangani, Piegatrici. BEST SELLER

Fimap Spa

Via Invalidi del Lavoro 1

37059 S. Maria di Zevio VR Tel.: +39 045 6060411 www.fimap.com

Fimap progetta e produce in Italia macchine per la pulizia dei pavimenti che esporta in 80 paesi nel mondo. La gamma comprende diversi modelli di lavasciuga pavimenti, macchine spazzanti-lavanti, spazzatrici, aspirapolvere, aspiratori per solidi e liquidi, lavasuperfici tessili, monospazzole e sanificatori, adatti ad esaudire ogni tipo di esigenza di pulito, dotati di innovative soluzioni tecnologiche che consentono di raggiungere alti standard di igiene in modo sostenibile. Passione e creatività alimentano un costante desiderio di esplorare nuove possibilità e di realizzare prodotti unici, che apportino un significativo miglioramento nel settore.

Hygenia Srl

Via G. Gioachino Belli, 86 00193 Roma

Tel.: +39 06 83512183

www.hygenia.it

Hygenia è una realtà in continua evoluzione, reattiva, pronta a prendersi cura dell’igiene degli ambienti e della qualità della vita delle persone, sempre guidata nella sua attività di engineering dalla ricerca di qualità e design. Nuove divisioni si sono aggiunte negli anni per offrire prodotti e servizi sempre più focalizzati sull’evoluzione dei bisogni della clientela. In Hygenia ogni giorno si lavora per costruire un mondo migliore. Dal piccolo ambiente fino alla grande industria o alla struttura sanitaria, dall’hotel all’impresa di pulizie, Hygenia ha pronte le risposte, sempre tagliate su misura, per dimensioni, servizi, complessità, esigenze e tipologia di utente.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Kubi Ecolabel

Plus: Il carrello Kubi ha ottenuto sia la certificazione

Ecolabel EU sia il “Premio Ecolabel EU 2021”.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Deter-Net

Plus: Detersivo industriale hi-tech. Possiede un elevato potere lavante e sgrassante anche a basse temperature.

BEST SELLER

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

GMG Combinata

Plus: Esegue il lavoro di una spazzatrice e quello di una lavasciuga pavimenti in un solo passaggio, dimezzando tempi e costi di intervento.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Circe shampoo doccia

Plus: Prodotto in italia per la linea dispenser Enjoy di Hygenia, dedicata alle strutture dell’hospitality. Rispetta e nutre l’epidermide.

34 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MARCHI DI COPERTINA
BEST SELLER

I.C.E.FOR Spa

Via Paolo Picasso, 16 20013 Magenta (MI)

Tel.: +39 02 9792401

icefor.com

Icefor Spa è una realtà all’avanguardia in qualità, ambiente e sicurezza specializzata nella produzione a proprio marchio e per conto terzi di detergenti, detersivi, emulsioni, cere, disinfettanti e cosmetici da risciacquo, destinati all’igiene sia nel settore professionale che nella GDO.

È Officina Ministeriale autorizzata per la produzione ed il confezionamento di Presidi Medico Chirurgici.

Icoguanti Spa

C.so Carbonara, 10A 16125 Genova

Tel: +39 010 218298 www.icoguanti.it

Da oltre 50 anni ICOGuanti produce e distribuisce dispositivi per la protezione delle mani. Il gruppo rappresenta il 5% del mercato mondiale dei guanti in gomma casalinghi e industriali. Essere parte di una compagnia così grande permette di garantire ai clienti alti e costanti standard qualitativi nel tempo e una produzione sostenibile grazie all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e acqua purificata e riciclata durante il processo produttivo, Da pochi mesi ICOGuanti ha lanciato PALMPRO, la nuova gamma di guanti monouso e riusabili dedicata interamente al settore professionale. 5 requisiti fondamentali: comfort, sensibilità e presa, dermo-compatibilità, sicurezza e rispetto per la natura. Tantissimi i settori di utilizzo consigliati con un focus anche sulle pulizie professionali.

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Igeax Srl

Via delle Querce, 16

- Z.I. Fenilrosso 46019 Viadana (MN) Tel.: +39 0375 780798 www.igeax.com

IGEAX è il nuovo volto di Ariston Cleaning Solutions, azienda leader da oltre 80 anni nel settore del brushware di cui fa parte anche il marchio Aricasa, conosciuto in tutto il mondo per la speciale gamma di prodotti domestici dal design unico e accattivante. IGEAX è il partner ideale per ogni esigenza di pulito: le soluzioni offerte spaziano dalle linee Hygiene e Detectabile per il settore alimentare alla linea Industrial pensata per la pulizia nelle attività commerciali, passando per i prodotti della linea Aricasa destinati alla GDS e all’utilizzo domestico. Gli innumerevoli articoli realizzati in Italia con materie prime di alta qualità permettono di ottenere il massimo in ogni operazione e in qualsiasi ambiente con il minimo sforzo.

IMESA Spa

Via degli Olmi, 22 31040 Cessalto (TV) Tel.: +39 0421 468011 imesa.it

Oltre 50 anni di storia ed esperienza. IMESA azienda costruttrice il cui core business è anche una vocazione: il lavaggio, l’asciugatura e lo stiro di ogni tipologia di tessuto. La crescita dell’azienda si fonda su creatività e collaborazione, investendo nelle persone e nelle loro competenze. Imesa offre una gamma completa di lavatrici da 8 a 125 Kg, essiccatoi rotativi da 10 a 75 Kg, mangani a rullo diam. 25 e 33 cm e calandre asciuganti diam. 33 cm e diam. 50 cm. Le soluzioni Imesa includono tecnologie digitali che supportano il cliente nell’operatività quotidiana, nella gestione e controllo dei consumi e nell’interattività con lo staff, in particolare con il Service per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle macchine.

BEST SELLER

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Starlite Glass

Plus: Detergente multiuso per la pulizia di vetri, specchi e cristalli. Reg. Ecolabel n.

IT/020/033, Flacone PSV, Consigliato da Legambiente.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Palmpro Chemical Safety 333

Plus: Guanto con spessore maggiorato. Ottima elasticità sensibilità e presa. Resistenza chimica DPI Di 3a cat. di tipo A.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Spazzola radiale

Plus: Grazie alla rasatura curva e alla punzonatura radiale, si adatta anche alle superfici più difficili da raggiungere.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Lavatrice Supercentrifugante LM 23

Plus: Cesto e vasca in acciaio inox AISI 304, carico acqua calda e fredda servito, massima stabilità, bassa rumorosità. Programmi per lavaggio MOP.

35 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
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designing your clean

Indupharma Srl

Via Sorgaglia 40

35020 Arre (Pd)

Tel. + 39.049.8076144

www.indiacare.it

Indupharma nasce dalla fusione di due realtà leader nei loro rispettivi ambiti: I.N.D.I.A. Industrie Chimiche, fondata nel 1932, su scala internazionale è un marchio di riferimento per insetticidi e rodenticidi ad uso civile e industriale, e Industrialchimica, azienda con più di 30 anni di attività nella produzione per conto terzi di formulati biocidi, fitosanitari e concimi. Indupharma assicura solidi criteri di responsabilità e consapevolezza nella ricerca e formulazione, nella produzione e distribuzione di prodotti e servizi, nella formazione dei professionisti, nell’assistenza tecnica e regolatoria, così come nelle scelte di continua innovazione tecnologica, mettendo le sue competenze e l’esperienza maturata al servizio della protezione dell’igiene pubblica, nel più ampio rispetto dell’ambiente.

Industrie Celtex Spa

Via Trav. del Marginone, 21/23

55015 Montecarlo (LU)

Tel.: +39 0583 2741

www.industrieceltex.com

Industrie Celtex è un’azienda specializzata nella produzione di referenze in carta tissue ad uso igienico-sanitario e sistemi di dispensazione per il settore dell’Away from Home. Una multinazionale con 9 stabilimenti in tutta Europa e 500 dipendenti, che dal semilavorato al prodotto finito persegue solidi principi di sostenibilità ambientale, garantendo impatti ridotti di CO2, qualità ed elevate performance.

Industrie Celtex Spa

Via Trav. del Marginone, 21/23

55015 Montecarlo (LU)

Tel.: +39 0583 2741

www.industrieceltex.com

Industrie Celtex è un’azienda specializzata nella produzione di referenze in carta tissue ad uso igienico-sanitario e sistemi di dispensazione per il settore dell’Away from Home.

Una multinazionale con 9 stabilimenti in tutta Europa e 500 dipendenti, che dal semilavorato al prodotto finito persegue solidi principi di sostenibilità ambientale, garantendo impatti ridotti di CO2, qualità ed elevate performance.

Italchimica Srl

Riv. Maestri del Lavoro 10 35127 Padova (PD)

Tel.: +39 0498792456

www.italchimica.it

Italchimica è stata fondata a Padova nel 2003 ed è specializzata nella produzione e distribuzione di detergenti, cosmetici e disinfettanti per il mercato professionale e del largo consumo. Con sede legale, produttiva e logistica in moderni stabilimenti di circa 45 mila metri quadri nella zona industriale della città veneta, impiega oltre 200 persone. Italchimica è presente con i suoi prodotti e rete commerciale in 66 paesi nel mondo. I suoi marchi più noti nell’ambito della detergenza sono Sanitec per la divisione professionale, Dermomed e Dual Power per il cura-persona e il cura-casa nel mercato consumer e si conferma tra gli operatori più dinamici e innovativi nella creazione di prodotti di detergenza ad alte performance e basso impatto ambientale.

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CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

POWER EC

Plus: Insetticida concentrato a base di Cipermetrina, Pralletrina e PBO, per uso professionale in campo civile. Attivo contro blatte, mosche e zanzare

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

E-Control hands towel Plus: Dispenser no-touch, eroga carta asciugamani, un foglio per volta con il passaggio della mano. Design Made in Italy e tecnologia Made in Germany.

BEST SELLER

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Infibra Venus

Plus: Un set di coordinati tavola in airlaid dall’effetto tessuto che esalta il prestigio della mise en place monouso alla vista e al tatto.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Multi Activ

Plus: Disinfettante multiuso per superfici con antibatterico che elimina fino al 99,9% di batteri, funghi e virus.

36 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MARCHI DI COPERTINA
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Italsan Srl Via Mazzini, 5 21040 Venegono Sup. VA Tel: +39 0331.850186

www.italsan.it

Italsan è una piccola ma prestigiosa azienda che opera nel settore del washroom da 38 anni. Con il passare del tempo ha allargato i propri orizzonti progettando e brevettando apparecchiature sempre più performanti e utilizzate nelle comunità per migliorare la prevenzione e la salute delle persone: apparecchiature destinate alla igienizzazione dei W.C., alla profumazione e deodorizzazione degli ambienti, al trattamento biologico, macchine per la depurazione dell’aria, macchine destinate ai servizi di carattere igienico rivolti alle Comunità.

Jolly Srl

Via Martiri d’Italia, 43 10014 Caluso (TO)

Tel.: +39 011 9895250 www.jollysrl.com

Jolly nasce come produzione di scope e attrezzature per esterni, rivolte ai professionisti della nettezza urbana.

Negli anni con una strategia di ascolto e collaborazione con i clienti Jolly ha ottenuto una grande fiducia che ha allargato la gamma prodotti al reparto chimico così da fornire un’offerta di pulizia globale. Il sistema dell’azienda è certificato ISO 9001:2015 non solo per produzione ma come consulenza, infatti la produzione e la vendita arrivano solo dopo aver appreso le specifiche esigenze del cliente.

Kemika Spa

Via G. Di Vittorio 55 CO.IN.OVA 2 15076 Ovada (AL) Tel.: +39 0143 80494 www.kemikaspa.com

Kemika specializzata nella formulazione e produzione di Detergenti, Disinfettanti e prodotti per il trattamento delle pavimentazioni. Autorizzata dal Ministero della Sanità alla produzione di Disinfettanti Presidi Medico Chirurgici. Dispone di una officina di produzione cosmetici. Certificata ISO 9001, ISO 14001, SA 8000, ISO 14067, ISO 45001, Certificate of halal.

Propone una gamma con 36 Prodotti certificati CAM, 12 Presidi Medico Chirurgici certificati CAM, 9 Prodotti Concentrati Certificati CAM, 8 Prodotti di Pulizia Periodica Certificati CAM, 15 Prodotti Certificati Ecolabel, 4 Prodotti Certificati Bio C.E.Q. (Prodotti Biologici ed Eco Sostenibili).

Le confezioni sono per il 70% in polietilene ricavato dalla raccolta differenziata.

Künzle & Tasin Srl

Via Marzabotto, 63 20037 Paderno Dugnano Tel. +39 02 971695

www.kunzletasin.com

Fondata nel 1946, Künzle&Tasin è oggi leader nel mercato delle macchine per la lavorazione del legno. Nel 2010 è entrata a far parte del Gruppo Biffignandi, coniugando tradizione, solidità e proiezione internazionale. La sua rete distributiva si è rafforzata nel 2013, attraverso un importante accordo di partnership con Bona AB per la commercializzazione di una comune flotta di macchine e accessori per il trattamento dei pavimenti in legno. Nel 2018 Künzle&Tasin lancia MULTI MODE, la nuova linea per il cleaning professionale e nel gennaio 2020 acquisisce la “storica” Menghini&Bonfanti “la Genovese” (levigatrici cemento, pietra e marmo).

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

AirSanitizer 60-120

Plus: Purificatore d’aria per piccoli e medi ambienti con filtri Hepa e raggi UV-C.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Jolly System

Plus: Sistema di detergenti super concentrati. Costi abbattuti del 70% e ridotto impatto ambientale. Soluzione on-demand adattabile a qualsiasi realtà.

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CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Space

Plus: Detergente per pavimenti che oltre ad essere certificato CAM ed Ecolabel, ha il prestigioso marchio Bio C.E.Q.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Blue Golia K-lean

Plus: Il motore ad alte prestazioni e il sistema di trasmissione a ingranaggi in acciaio garantiscono forza, affidabilità e versatilità.

37 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
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L.R. Industries Spa

Via Pantano, 24 Contrada Valcorrente 95032 Belpasso (CT)

Tel: +39 095 7135944

www.lrindustries.it

L.R. Industries, leader nella creazione e produzione di fragranze e aromi, è il partner ideale per un prodotto Made in Italy di qualità, inedito e raffinato.

La proposta nasce dal lavoro di un team altamente qualificato che, lavorando in sinergia con i clienti, è alla costante ricerca di soluzioni innovative, al passo con l’evoluzione del mercato.

Originalità e raffinatezza sono i punti di forza di L.R. Per questo sono nell’ambito della creazione e produzione di fragranze e aromi un vero e proprio punto di riferimento sia per piccole realtà sia per grandi aziende a livello nazionale e internazionale.

Lucart Spa Zona Ind. Decimo

55023 Borgo a Mozzano-LU

Tel: +39 0583 83701

www.lucartprofessional.com

Lucart Group, gruppo industriale italiano di respiro multinazionale, nato in provincia di Lucca nel 1953, è tra i principali produttori a livello europeo di carte monolucide e prodotti tissue. La qualità e il rispetto dell’ambiente sono da sempre alla base delle scelte strategiche del Gruppo, ne sono un esempio le varie certificazioni conseguite come EU Ecolabel, PEFC, FSC ®, UNI EN ISO 9001 e 14001.

All’interno della business unit Away from Home, il brand Lucart Professional propone agli operatori del settore soluzioni innovative per l’igiene. Dai prodotti in carta tissue, ai sistemi di dispensazione e ai saponi, Lucart Professional, grazie al forte potenziale innovativo, è in grado di portare una sostenibilità concreta nel settore Away from Home.

Mar Plast Spa

Via A. De Gasperi, 7 42010 Rio Saliceto (RE) Tel.: +39 0522 699200 www.marplast.it

Mar Plast nasce dalla collaborazione tra Franco Mantovani e Giuliano Ascari, esperti nella realizzazione di stampi, che dal 1968 hanno deciso di unire la propria esperienza e il proprio talento nell’ambizioso progetto di produrre accessori in plastica di alta qualità per gli ambienti pubblici. In oltre 40 anni di attività Mar Plast si è trasformata in un player di riferimento, un’azienda leader nel settore degli accessori bagno che offre una gamma completa di prodotti progettati e realizzati per assicurare ai locali pubblici massimo comfort e funzionalità. Ogni fase di lavorazione, dal disegno dell’oggetto alla creazione degli stampi, fino alla produzione finale, è realizzata internamente all’azienda che, oltre a garantire così controllo e qualità totali, si distingue per prodotti completamente Made in Italy, oggi esportati in più di 45 paesi nel mondo.

MK Spa

Via Ciro Menotti, 77 20017 Rho (MI)

Tel.: +39 02 93504187

www.mkspa.com

MK è un’azienda italiana focalizzata sulla ricerca di formule innovative in grado di rendere i luoghi in cui viviamo più puliti, piacevoli e sicuri. In una parola, più accoglienti. Marka, brand di MK spa, ha creato Sistema Detergenza, Sistema Igiene e Sistema

Ambiente: tre gamme con prodotti studiati e formulati per soddisfare ogni esigenza del cliente, qualunque sia il suo settore, garantendo una Protezione Profonda Professionale in tutti gli ambienti e contesti.

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CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Biodé

Plus: Linea di fragranze dinamica, innovativa e biodegradabile, che coinvolge tutte le famiglie olfattive.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Sistema carta + dispenser

EcoNatural

Plus: Carta e dispenser prodotti con il riciclo dei materiali contenuti nei cartoni per bevande.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

924 E-SKIN

Plus: Dispenser di sapone liquido a ricarica con azionamento a fotocellula garantisce la massima igiene e previene gli sprechi di prodotto.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Cloro Mousse

Plus: Detergente igienizzante cloro attivo a tripla azione: deterge, igienizza e rimuove la muffa. Elevato potere aggrappante.

38 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MARCHI DI COPERTINA
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MP-HT Srl

Via Tamburin, 19 35010 Limena – PD

Tel.: +39 049 7968360

www.mp-ht.it

MP-HT nasce da un fervente spirito imprenditoriale e da una capacità produttiva che, nei primi anni Ottanta, distinse il nord-est italiano. Con coraggio, intraprendenza e forte del valore di famiglia, l’azienda si è messa in gioco dando vita a una gamma completa di spazzatrici a basso impatto ambientale, di facile manutenzione, affidabili e resistenti grazie al solido telaio in metallo. In un clima di entusiasmo, confronto e ascolto, la squadra MP-HT continua ad arricchire know-how e conoscenze specifiche nel campo dei macchinari per la pulizia, impegnandosi costantemente in progetti di ricerca e sviluppo. Questo per rispondere in maniera ottimale alle reali esigenze e richieste dei propri clienti offrendo soluzioni ad alta efficienza tecnologica, sempre aggiornate.

BEST SELLER

Nettuno Srl Via Industria, 16/18

24060 Castelli Calepio-BG Tel: +39 035 847508

www.nettuno.net

Nettuno è un’azienda italiana leader nella produzione di lavamani cosmetici professionali. Dal 1970 la sua mission è prendersi cura delle mani dei lavoratori attraverso una vasta gamma di prodotti di alta qualità rispettosi dell’ambiente, per ogni tipo di sporco, in ogni settore lavorativo. 100% MADE IN ITALY. Oggi Nettuno si proietta al futuro come nuovo interlocutore del settore cleaning, per diffondere una vera cultura della salute. E lo fa attraverso una “punta di diamante”: SKIN CARE PROGRAMME, l’innovativo piano di azione per la protezione, lavaggio e cura delle mani dei lavoratori, finalizzato alla prevenzione delle malattie professionali della pelle, che possono essere causate da sostanze chimiche irritanti, aggressive o allergizzanti impiegate in ambito professionale.

BEST SELLER

ORMA Srl Via A. Chiribiri, 2 10028 Trofarello (TO) Tel.: +39 011 6499064 www.ormatorino.com

Orma S.r.l. è un’azienda italiana che quest’anno festeggia quarant’anni nel campo delle soluzioni professionali per l’igiene ambientale: disinfestazione e controllo dell’aria richiedono un continuo aggiornamento tecnico, scientifico e normativo. ORMA mette al servizio del cliente tutta la competenza della propria squadra, fornendo prodotti sviluppati dopo attenta ricerca: efficaci, funzionali, durevoli. Fin dalle sue origini ORMA ha sempre voluto mettere in primo piano la qualità dei prodotti e una continua assistenza al cliente; questo rende l’azienda un partner affidabile ed efficace, in grado di fornire soluzioni a 360 gradi per il professionista con un sistema di Gestione della Qualità certificato ISO 9001:2015.

Paperdi Srl

Via Appia Antica, 53 81020 S. Nicola La Strada (CE) Tel.: +39 0823 490011

www.paperdi.it

Paperdì Opera dal 1989 nel comparto “tissue” del settore della carta, producendo, presso lo stabilimento di Caserta, articoli monouso per impieghi igienici e alimentari in pura cellulosa e carta ecologica( bobine industriali, lenzuolini medici, carta igienica jumbo e a rotolini, asciugamani interfogliati a V,C, Z, W, Tovaglioli).

Da Gennaio 2018, la società ha avviato il funzionamento della propria Cartiera sita in Pietramelara, migliorando ancora più la qualità totale dei suoi prodotti, già garantita da decennali accordi di partnership con i propri fornitori.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Handy MAX 73

Plus: Spazzatrice uomo a terra leggera e maneggevole, nata per rispondere alle esigenze di pulizia dell’industria leggera.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Skin Care Programme

Plus: Programma di protezione, lavaggio e cura delle mani che lavorano, per un ambiente di lavoro più sicuro e igienico.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Air control sanitizer

Plus: Bombole aerosol a base di Sali quaternari d’ammonio ad azione disinfettante con rapida efficacia battericida, levuricida e virucida testata.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Linea Tovaglioli

Plus: Tovagliolo monovelo e doppio velo, dal formato 33x33 al maxi formato 38x38, sono prodotti certificati ECOLABEL e FSC.

39 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
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Sofidel Spa

Via Giuseppe Lazzareschi, 23

55016 Porcari LU

Tel.: +3905832681

www.sofidel.com

Il Gruppo Sofidel nasce nel 1966 e oggi è uno dei principali produttori al mondo di soluzioni in carta tissue per l’igiene quotidiana e il benessere della persona. I prodotti Sofidel sono realizzati con le più innovative tecnologie per salvaguardare le risorse e rispettare gli ecosistemi naturali. Papernet è il marchio del Gruppo Sofidel per la gamma Away-from-Home del mercato Tissue.

Il risultato è una gamma di prodotti che si distingue sul mercato per la sua capacità di saper soddisfare al meglio tutte le esigenze.

Papernet sceglie l’innovazione, la sostenibilità e l’attenzione ad ogni bisogno del cliente come valori strategici con l’obiettivo di un prodotto professionale di alta efficacia, realizzato nel rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico.

BEST SELLER

Paredes Italia Spa

Via Scarsellini, 119 16149 Genova +39 010 2362800 www.paredes.it

Da quasi 8 decenni, Paredes, inventore del taglio automatico per l’asciugatura monouso, progetta, produce e distribuisce prodotti e soluzioni innovative nei campi dell’igiene e della protezione professionale.

Il campo d’azione è l’igiene professionale: lavaggio, asciugatura, disinfezione ed eliminazione dei rifiuti.

Alla base di queste azioni, efficienza e attenzione all’ambiente come linee guida della strategia di crescita aziendale con un occhio di riguardo per le soluzioni tecnologiche più efficienti e sostenibili. Come fornitori, propongono offerte capaci di integrare le esigenze di igiene con strumenti per evitare gli sprechi: ridurre le spese e salvaguardare l’ambiente.

I valori al centro del lavoro e operato di Paredes Italia: servizio, rispetto, efficacia, sinergia e creatività.

BEST SELLER

Polti Spa

Via Ferloni, 83 22070 Bulgarograsso (CO) Tel. +39 031 939111 www.polti.it

Polti è un’azienda italiana leader nelle applicazioni del vapore, sia per quanto riguarda la pulizia in ambito professionale e domestico che per lo stiro. Grazie a prodotti innovativi e 200 brevetti, dal 1978 ha cambiato le abitudini dei consumatori in oltre 50 Paesi, proponendo un approccio all’igiene contemporaneo e sostenibile.

Polti ha sviluppato una forte expertise sulla disinfezione, pulizia e disinfestazione professionale con i modelli Polti Sani System, Polti Vaporetto MV e Polti Cimex Eradicator. Nel 2021 l’azienda ha raggiunto un nuovo importante traguardo: proprio gli apparecchi della linea professionale sono anche dei “Dispositivi di Disinfezione a Vapore” (DDV) conformi alla norma AFNOR NF T72-110 per il loro effetto battericida, sporicida, fungicida, levuricida e virucida.

BEST SELLER

Polychim Srl

Via Fogazzaro, 16 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel + 39 02.66016908

www.polychim.it

Dal 1984 Polychim progetta, produce e commercializza: detersivi, detergenti, additivi e ausiliari, cere e cosmetici a uso professionale.

Offre ai distributori professionali del Cleaning oltre 250 diversi formulati per cucine, lavanderie, comunità, industrie, trasporti, igiene della persona, anche superconcentrati ed ecologici. Specializzati nella creazione di linee di prodotto progettate “ad hoc” e personalizzate su specifiche esigenze del cliente distributore, oltre al supporto e all’assistenza tecnica pre e post vendita. Il processo produttivo è certificato secondo la Norma UNI EN ISO 9001:2015.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

411169 Asciugamano Piegato

V - Dissolve Tech

Plus: Si dissolvono in meno di tre minuti, garantendo al tempo stesso assorbenza e resistenza per l’asciugatura delle mani.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Paredis Style Roll

Plus: Dispenser del già collaudato sistema a taglio automatico, è garanzia di affidabilità, comfort e igiene.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Polti Sani System Check

Plus: Dispositivo di Disinfezione a Vapore brevettato con sistema elettronico per controllare tempi e frequenza delle operazioni. Efficace contro i microrganismi.

BEST SELLER

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Superconcentrati CAM 2021

Plus: Detergenti superconcentrati ecologici, consentono una reale riduzione dei costi in uso e dell’impatto ambientale. Formato 4 x 1,5L.

40 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MARCHI DI COPERTINA

RCM Spa

Via Tiraboschi, 4

41043 Casinalbo (MO)

Tel.: 059 515311

www.rcm.it

Dal 1967 RCM progetta, produce e distribuisce in tutto il mondo con una vasta rete commerciale, macchine per la pulizia industriale e urbana.

RCM, acronimo di Raimondi Costruzioni Meccaniche, è stata una delle prime aziende italiane produttrici nel settore del cleaning, nata e cresciuta a Modena, al centro di un territorio caratterizzato da un forte spirito imprenditoriale con vocazione alla Meccanica di qualità e all’innovazione. È condotta con metodi manageriali ma la proprietà di “famiglia” aggiunge un valore di continuità e di relazioni dirette che ne aumentano l’affidabilità nei confronti di partner commerciali, clienti e istituzioni. Oggi è la quarta generazione di Raimondi che garantisce tutto questo.

RG Strumenti Srl

Via Monte Aquila, 24/a 43124 Corcagnano (PR) Tel: +39 0521 631188

www.rgstrumenti.it

RG Strumenti è un’azienda che opera da oltre 10 anni nel settore della vendita della strumentazione scientifica per i laboratori d’analisi nell’industria alimentare e farmaceutica. I punti di forza di RG Strumenti sono l’approfondita conoscenza della strumentazione proposta, l’estrema attenzione alle esigenze del cliente, e quindi la capacità di fornire all’interlocutore la strumentazione più idonea alle specifiche necessità.

RG Strumenti ha sempre avuto un’attenzione particolare agli strumenti dedicati al monitoraggio dell’igiene ambientale e della salubrità degli alimenti. La stretta collaborazione con la multinazionale Hygiena LTD, di cui è il riferimento ufficiale in Italia, ha fatto in modo che RG strumenti sia diventata punto di riferimento nella fornitura di articoli per il controllo dell’igiene aziendale.

Rubino Chem Srl

Via Vigili del Fuoco Cad. in Serv. 14/s 70026 Modugno (BA) Tel.: +39 080 5035348 www.rubinochem.it

Dal 1960, la storia di due generazioni unite dalla capacità di comprendere ed attuare continuamente i cambiamenti imposti dalla dinamica del mercato e dall’evoluzione dei consumatori con la coerenza e la forza d’animo derivanti dall’impostazione etica che mai deve cambiare. Rubino Chem ha sviluppato soluzioni tecnologiche funzionali ai processi produttivi, in termini di precisione, velocizzazione, sicurezza e controllo dei processi, della sostenibilità ed economicità degli stessi, avendo sempre presente la consapevolezza di soddisfare le aspettative dei clienti e utilizzatori finali. La nostra società è un’industria 4.0 e ha ottenuto la certificazione standard internazionale ISO 9001:2015 che stabilisce i requisiti per un sistema di gestione per la qualità.

BEST SELLER

Synclean Srl

Via Salvo d’Acquisto, 10/B 26862 Guardamiglio (LO) Tel: +39 0377 519304 www.syncleanservice.com

La società Synclean da più di 25 anni con oltre 50.000 referenze è leader nel mondo degli accessori e ricambi per le macchine della pulizia industriale. Azienda partner delle più grandi case produttrici è in grado di fornire in un unico ordine tutto quello che serve. Un’ampia scelta di motori aspirazione, gomme tergipavimento, spazzole, dischi abrasivi, batterie e carica batterie, ruote, cavi, filtri per servire lavasciuga, spazzatrici e aspirapolvere delle migliori marche. La gamma dei prodotti è completata dalla linea di macchine Lavasciuga, Aspirapolveri e Monospazzole marchiate Synclean. Da oggi il servizio è anche On-line con il nostro nuovissimo sito e-commerce che offre un servizio di spedizione 24/48 ore a soli €5. Synclean è sinonimo di affidabilità e professionalità.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

BYTE II 511T

Plus: Lavapavimenti RCM con trazione elettrica semplificata, ancora più maneggevole. Pista pulizia 50 cm. Serbatoio 45 l.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Bioluminometro

EnSure TOUCH

Plus: Strumento per la verifica immediata del livello igienico di una superficie. Ideale per il monitoraggio giornaliero delle pulizie.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto:

Olè Ressenza

Plus: Formulato con cinque funzioni: profuma, igienizza, deodora, deterge e spolvera ambienti e superfici.

CARATTERISTICHE

Nome del prodotto: Lamb Ametek, Ametek Italia e Domel Plus: Motori di aspirazione originali per lavasciuga pavimenti, aspirapolveri e aspiraliquidi, impianti centralizzati e carwash.

41 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
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GLOBALE,

Unira Srl

V. Salaiola 52 Z. Ind.Nord

57013 San Pietro in Palazzi Cecina (LI)

Tel.: +39 0586 660442 www.unira.it

Unira è un’industria chimica con sede a Cecina (LI) specializzata nella produzione di detergenza professionale ed ecologica.

IGIENE DIFFUSA

Si distingue per aver ottenuto il Certificato di Eccellenza, arrivato in seguito alle certificazioni ISO 9001 Qualità, ISO 14001 Ambiente, OHSAS 18001 Sicurezza ed EMAS ambientale.

Il costante impegno di ricerca e sviluppo, ha lo scopo di rendere sempre più compatibili dal punto di vista ambientale i prodotti Unira, per ottenere ad esempio l‘obiettivo della riduzione dell’impiego di prodotti chimici a vantaggio dell’utilizzo di organismi naturali quali i batteri.

L’obiettivo attuale di Unira è quello di passare da un mercato principalmente regionale a una più estesa presenza in Italia.

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We Italia è una società di consulenza e distribuzione di prodotti, servizi e sistemi di Pulizia Professionale. Rappresenta una vasta rete distributiva presente su tutto il territorio nazionale, e fa parte di DHYS, grande gruppo europeo di professionisti del pulito. Le attività di We Italia sono guidate dallo sviluppo sostenibile. Grazie alla capillarità sul territorio, si limitano le emissioni di CO2, garantendo al contempo la tempestività di consegne, consulenza e assistenza. La gamma di prodotti copre ogni tipo di necessità, grazie alla collaborazione con i più qualificati produttori nazionali e internazionali. Insieme ai prodotti Ecolabel è fornita assistenza nella certificazione delle imprese. I servizi a livello nazionale includono noleggio e assistenza per macchinari di tutti i tipi.

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Dimensione Pulito è la rivista che, da 32 anni, è punto di riferimento per il settore del cleaning professionale e della sanificazione ambientale. Oltre ad articoli tecnici, interviste ai protagonisti, rubriche di attualità e approfondimento, realizza analisi e studi di settore. Il magazine è disponibile e consultabile anche in formato digitale su qualsiasi supporto elettronico.

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SIMPLIFY: la prima gamma carbon neutral di Papernet

Carbon neutral sono le imprese, i processi e i prodotti le cui emissioni di CO2 calcolate sono state compensate attraverso il supporto di progetti di tutela del clima riconosciuti a livello internazionale. Dalla continua ricerca di Papernet nasce così la nuova gamma Simplify, la prima linea di prodotti Carbon Neutral nata con l’obiettivo di contribuire in maniera concreta e tangibile alla protezione globale del clima. Insieme a ClimatePartner, l’azienda calcola l’impronta ambientale dei prodotti Simplify, definendo così l’esatto ammontare di CO2 che sarà compensato attraverso un progetto di tutela climatica.

I PROGETTI

Papernet ha scelto di proteggere la foresta vergine di Lábrea, nello stato federato brasiliano di Amazonas, che tra il 2008 e il 2020 ha registrato il quarto tasso di disboscamento più alto del Brasile. Gli ecosistemi sono stati danneggiati e si sono verificati dei conflitti sociali a causa dei furti di legname, della costruzione di nuove strade e dell’intensificazione dell’agricoltura e dell’allevamento, che hanno costretto le comunità locali alla migrazione forzata. Con l’aiuto delle attività di monitoraggio e dei corsi di formazione alla popolazione, il progetto punta a controllare il disbo-

scamento e a salvaguardare la grande varietà di piante e animali della foresta pluviale amazzonica. Inoltre, come impegno aggiuntivo, per ogni tonnellata di CO2 compensata Papernet pianta un albero in Germania, contribuendo così all’adattamento delle nostre foreste ai cambiamenti climatici. Gli ecosistemi europei sono colpiti dai cambiamenti climatici: gli incendi boschivi stanno distruggendo vaste aree e i parassiti si diffondono con particolare rapidità nelle foreste indebolite. Le specie arboree come l’abete rosso soffrono la siccità e il caldo perché hanno radici superficiali che non raggiungono gli

strati più profondi del suolo contenenti riserve d’acqua. Per questo motivo Papernet sostiene l’afforestazione e la conversione delle foreste in foreste miste.

L’impegno per la lotta al cambiamento climatico passa anche attraverso una comunicazione credibile e trasparente. L’etichetta ClimatePartner posta sui packaging Papernet indica che le emissioni non evitabili del prodotto sono state calcolate e compensate mediante il progetto di protezione della foresta vergine (Lábrea, Brasile), mentre il numero ID univoco consente di tracciare l’esatta quantità di CO2 compensata da Papernet.

informazione pubblicitaria papernet.com

ITALSAN, sistemi di sanificazione e profumazione

È facile mantenere un buon standard di igiene in una toilette poco utilizzata dai medesimi frequentatori; ben più difficile è mantenere nel tempo una condizione accettabile di salubrità nei bagni pubblici di: aeroporti, stazioni ferroviarie, stadi, centri commerciali, piscine, cinema, toilette pubbliche. Italsan di Venegono Superiore, ha messo a punto da tempo due sistemi esclusivi,

che stanno ottenendo ottimi risultati, nei bagni di diverse Aerostazioni della penisola, in quelli di decine di centri commerciali e di stazioni ferroviarie fra le più grandi e frequentate d’Italia come Roma e Milano.

SANIFICAZIONE CENTRALIZZATA

Per quanto riguarda la sanificazione dei wc il sistema progettato da Italsan prevede una centralina montata in locale tecnico e collegata all’impianto idrico di entrata. Il software comanda una serie di dispositivi che permettono la sanificazione centralizzata a ogni scarico a tutti i singoli wc collegati allo stesso impianto. I vantaggi di questo esclusivo

sistema sono molteplici: la completa automazione della sanificazione dei w.c.; la prevenzione alla formazione dei cattivi odori di quando si entra in una toilette non curata; un intervento mirato senza spreco di disinfettanti o acidi che solitamente vengono riversati nei sanitari in modo sconsiderato, con conseguente danno e inattivazione delle fosse biologiche; la prevenzione ad atti vandalici (l'utente non viene a contatto diretto o indiretto con alcun apparecchio); una spesa irrisoria rispetto al vantaggio conseguito; una autonomia di centinaia di migliaia di scarichi prima di dover ricaricare il serbatoio del prodotto igienizzante o disinfettante; possibilità di collegamento a cellulari o modem interno per il monitoraggio in tempo reale; verifica visiva della sanificazione tramite un tracciante azzurro; etichette specifiche che informano l’utenza di una sanificazione automatica e continua di tutti i wc.

PROFUMATORE WINDFRESH

Per completare la funzione di gradevolezza nella frequentazione delle toilettes ad alta frequentazione, Italsan ha progettato e

brevettato Windfresh, una macchina che viene montata nella controsoffittatura ed è in grado di diffondere la profumazione nei vari ambienti in maniera discreta, uniforme ed ecocompatibile. Questi i vantaggi più evidenti del sistema: completa automazione della profumazione; possibilità di varie derivazioni (con una macchina si possono trattare più ambienti); vantaggio di avere un unico punto per la manutenzione e il cambio dei refils profumati; possibilità di regolazione dell’intensità della profumazione; possibilità di programmare i tempi di lavoro della macchina in funzione delle esigenze del cliente; la prevenzione ad atti vandalici (l'utente non viene a contatto diretto o indiretto con alcun apparecchio).

A tutti questi “plus” si aggiunge l’opportunità di presentare una soluzione unica ed esclusiva applicando nei locali trattati etichette specifiche che informano l’utenza che la profumazione avvertita è diffusa da un sistema esclusivo e brevettato.

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Impianto centralizzato che serve vari locali bagno Profumatore Windfresh montato nella controsoffittatura

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La fiera della ripresa e del rilancio del settore

Intervista a tutto campo con il presidente uscente di AFIDAMP, l’Associazione che rappresenta produttori, importatori e distributori di prodotti, macchinari, carta ed attrezzature, oltre ad altri organismi settoriali del comparto della pulizia professionale

ISSA PULIRE
Maurizio Pedrini

Tutto è pronto, nel quartiere espositivo di Milano Rho per dare il via al primo appuntamento “meneghino” di ISSA PULIRE: la ventiseiesima edizione della fiera internazionale dedicata alla pulizia e sanificazione professionale si annuncia ricca di aspettative e carica di promesse da mantenere. Un impegno che gli organizzatori intendono mantenere innanzitutto con AFIDAMP, l’Associazione che ha voluto e creato la manifestazione per dare visibilità e lustro alla produzione Made in Italy di macchine, attrezzature e prodotti per il professional cleaning. Alla vigilia dell’inaugurazione dell’attesissimo evento, abbiamo incontrato Giuseppe Riello, presidente dell’Associazione, per un’intervista a tutto campo.

La fiera ISSA PULIRE approda a Milano, con tante legittime speranze di sviluppo e qualche incognita. Che ne pensa?

“Certamente, dopo tanti anni di crescita costante a Verona, spostare la fiera a Milano è un atto coraggioso, ma responsabile, che ha una sua logica. L’obiettivo, senz’altro legittimo, è quello di compiere un ulteriore salto di qualità, rendendola ancor più internazionale e appetibile

agli espositori e visitatori provenienti dall’estero. Un’apertura, direi, a tutto tondo verso nuovi mercati e Paesi che, certamente, costituiscono un bacino economico di riferimento per le nostre produzioni. La scelta che AFIDAMP e ISSA PULIRE Network hanno maturato insieme non è stata facile né indolore, ma siamo convinti che questa fosse la strada migliore da seguire.”

Quindi, nessun diktat, ma condivisione tra le due realtà protagoniste della manifestazione, in piena sintonia, per sviluppare assieme una vocazione sempre più internazionale della rassegna?

“Certamente. Ogni passo è stato ponderato e compiuto assieme, sviluppando la massima sinergia, in funzione di questo obiettivo. Alla fiera saranno presenti, per la prima volta, alcuni espositori provenienti dagli USA e dall’Asia, provenienti in particolare dalla Cina. È vero che i produttori cinesi fanno concorrenza a quelli italiani, ma in realtà li stimolano a innovare e inventare sempre nuovi prodotti. Nelle nostre intenzioni, questa edizione di Milano dovrebbe essere più grande e importante di quelle che l’hanno preceduta. Insomma, una fiera capace di lasciare il segno, anche perché non dobbiamo dimenticare che usciamo da anni assai difficili: l’edizione precedente si è svolta nel segno della pandemia. Quella del 2023 dovrà essere la fiera della ripresa e del rilancio del nostro settore sotto tutti i punti di vista. Infine, il sogno nel cassetto è il desiderio ambizioso di rendere la nostra manifestazione internazionale, di cui siamo orgogliosi, sempre più concorrenziale con la fiera di Amsterdam.”

Nel post-pandemia, qual è lo stato di salute del settore che la sua Associazione rappresenta?

“Come già ho avuto modo di dire altre volte, per il nostro comparto economico la pandemia ha avuto anche un aspetto senz’altro positivo perché ha generato un’attenzione maggiore nei nostri con-

fronti da parte dell’opinione pubblica italiana. Ciò è avvenuto specialmente in relazione alla qualità delle pulizie professionali, al modo stesso in cui vengono realizzati i nostri prodotti e le attività di sanificazione. Da troppo tempo, infatti, il nostro era considerato un settore abbastanza povero, comunque di secondo livello sotto il profilo delle procedure. Del resto, è un dato di fatto che – in tempo di crisi – il primo costo tagliato dalle aziende è proprio quello relativo alle pulizie. In questi difficili anni si è compreso, ad esempio, come la sanificazione rappresenti un valore assoluto, in termini di prevenzione e sicurezza, al quale non si può rinunciare. Ci siamo arricchiti in termini di credibilità e affidabilità rispetto al passato, il che - come produttori - ci investe di ulteriori compiti e responsabilità, anche per la promozione della cultura del pulito, che rappresenta uno dei motivi fondamentali per cui AFIDAMP è nata. Certo, i problemi che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi anni, oltre al Covid-19, sono stati davvero molteplici e complessi: la guerra in Ucraina e le sanzioni imposte alla Russia, solo per fare

49 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Giuseppe Riello presidente di AFIDAMP
Certamente, dopo tanti anni di crescita costante a Verona, spostare la fiera a Milano è un atto coraggioso, ma responsabile, che ha una sua logica. L’obiettivo, senz’altro legittimo, è quello di compiere un ulteriore salto di qualità, rendendo ISSA PULIRE ancor più internazionale e appetibile agli espositori e visitatori provenienti dall’estero

un esempio, hanno comportato il blocco totale delle esportazioni in quel Paese, dove molte nostre aziende avevano delle filiali e dei dealers organizzati. Per non parlare dell’aumento del costo delle materie prime, dell’energia, del

biamo indubbiamente assistito ad una certa riduzione dei margini di profitto da parte delle industrie del nostro settore, che hanno sicuramente penato molto. L’export ha subito una certa contrazione, ma dopo una fase di grande difficoltà,

sforzo dovrà essere mirato verso la produzione ecologica e il cosiddetto green cleaning. Ormai, le normative, i grossi players internazionali e la domanda stessa della clientela impongono produzioni che impieghino al meglio plastiche e

prezzo del gasolio e del petrolio, con pesanti ripercussioni sulla produzione e sui trasporti. Direi che siamo stati bravi a reagire a tutti questi problemi, mantenendo - sia pure con difficoltà - i nostri assetti produttivi e occupazionali.”

Dunque, un panorama a tinte chiaro-scure, dove però prevalgono gli elementi positivi?

“Direi di sì per tutte le ragioni che ho esposto in precedenza. Però non dobbiamo sottovalutare le tante questioni ancora da affrontare sul tappeto. A fronte di una crescita consistente dell’attività commerciale, quindi delle vendite, ab-

direi che oggi assistiamo ad una relativa stabilizzazione dei mercati, il che fa ben sperare per il futuro.”

In prospettiva, ritiene che il Made in Italy sia ancora competitivo nel panorama internazionale, come lo era in passato?

“Le rispondo che lo siamo ancora, decisamente, ma - guardando al futuro - le industrie negli anni a venire saranno chiamate a compiere notevoli investimenti economici per affrontare una concorrenza sempre più agguerrita e le esigenze emergenti di mercati sempre più attenti e selettivi. In particolare questo

strumenti riciclati. Nell’ultimo decennio la sensibilità ecologica è cresciuta enormemente e lo sforzo richiesto ai nostri produttori per coniugare pulizia e salvaguardia dell’ambiente è divenuto sempre più concreto e pressante. L’acronimo ESG: Environmental, Sustainability, Governance appare destinato ad essere sempre più popolare e sta caratterizzando le strategie e la comunicazione di aziende e organizzazioni di tanti e diversi settori, compreso il nostro. L’imperativo categorico anche per noi, è quello dell’economia circolare che postula il recupero e riciclo delle acque e dei materiali. Tutto questo, però, nell’ottica

50 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 ISSA PULIRE

della cosiddetta transizione ecologica ha un costo e dovremo al più presto capire quante aziende all’interno del nostro comparto potranno compiere questo passaggio epocale. Certamente mi sento di poter affermare che questa sarà la vera, grande sfida che dovremo affrontare in un ormai prossimo, imminente futuro. Se vorremo andare a vendere i nostri prodotti sul mercato statunitense o su quelli del Nord Europa, particolarmente sensibili ai temi ecologici, sarà obbligatorio imboccare questa strada.”

Si sente parlare molto, in questi giorni della difficoltà del sistema Italia di rispettare gli impegni assunti verso l’Europa con la Next Generation EU e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La non capacità di spesa riguarda anche il nostro settore?

“Direi solo indirettamente, perché non investe in maniera rilevante le nostre aziende. Però il problema ci preoccupa, e non poco. Basti pensare al settore delle costruzioni: gli investimenti in questa direzione possono e devono rappresentare un fattore di crescita per il comparto del professional cleaning, con enormi quantità di superfici da lavare, spazzare, igienizzare e sanificare grazie all’impiego della pulizia meccanizzata. Siamo di fronte, peraltro, ad un problema tipicamente italiano con il quale anche noi industriali del settore dobbiamo fare ogni giorno i conti: quello della burocrazia. Basti semplicemente pensare che il tempo necessario a costruire una casa da noi è il triplo di quello che serve in Germania o in Inghilterra. Nei Paesi più evoluti o nei Paesi Arabi, per esempio, un nuovo edificio viene realizzato mediamente in circa un anno e mezzo, ovvero nell’arco di tempo in cui in Italia si riesce a malapena ad eseguire una ristrutturazione. Mi auguro che le necessità di velocizzare i tempi poste dal PNRR servano a imporre una riflessione al Governo e che si riesca a mettere un freno al dominio della burocrazia, modificando regole divenute ormai troppo oppressive.”

Lei come presidente di AFIDAMP è in scadenza: quali sono le ambizioni che vorrebbe veder realizzate con quest’ultima edizione della fiera che la vedrà ancora ricoprire questa carica?

“In questa veste ho già guidato l’Associazione per due mandati e, in base allo Statuto, non potrò più restare in carica, anche se probabilmente - almeno me lo auguro - resterò in modo attivo all’interno dell’Associazione assicurando il mio fattivo contributo affinchè possano essere portati a termine alcuni progetti che non siamo ancora riusciti a completare. Per quanto riguarda questa edizione di ISSA PULIRE, confesso che egoisticamente per me veronese, sarebbe stato ovviamente più comodo mantenerla nella sede di Verona. Però sono stato uno dei convinti fautori del suo trasferimento a Milano per vari fattori, giustamente ambiziosi, che non desidero certamente nascondere. Il primo è che la metropoli lombarda rappresenta sicuramente un

prezioso punto di riferimento per l’economia italiana, europea e mondiale, conseguentemente, la mia prima aspettativa è che la rassegna possa assumere un livello di popolarità e riconoscimento internazionale ai massimi livelli. La scelta di puntare sul capoluogo lombardo è giusta, anche perché mentre una volta il nostro mercato di riferimento era principalmente italiano, oggi quest’ultimo rappresenta solo il 25-30%. Come ben sappiamo, l’attività dei produttori di macchine e attrezzature è attualmente concentrata come sbocco principale all’export. Anche gli stessi produttori chimici, da sempre legati principalmente al mercato interno per la complessità delle problematiche da affrontare nell’export, negli ultimi tempi stanno orientandosi verso i mercati esteri, compiendo un grande sforzo in questa direzione. Mi auguro, anzi sono certo, che alla fine della fiera, i dati premieranno le nostre intenzioni, perché andrà tutto bene.”

51 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

ALLEGRINI: soluzioni sostenibili per l’igiene degli ambienti e il benessere della persona

sponsabilità sociale e l’etica nella governance dell’impresa sono state tante, alcune hanno evidenziato dei risultati importanti, altre non hanno raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Normale, quello che conta è avere la visione di una società che sta lottando per la sostenibilità e che ha fatto della sostenibilità il perno centrale della propria pianificazione strategica, perché siamo tutti convinti che contribuire a preservare il proprio contesto ambientale e sociale sia oggi l’unico modo di competere.”

Tanti quindi gli obiettivi da raggiungere, ma numerose anche le attività già intraprese.

DPlanet, il progetto di cosmetica solida plastic-free, senza acqua e conservanti.

Fare impresa in maniera responsabile e sostenibile: un percorso che Allegrini S.p.A., azienda chimica leader in Italia nella produzione di detergenti professionali e cosmetica per l’hôtellerie, ha intrapreso già da tempo attraverso una serie di azioni tese a rendere la sostenibilità il fulcro attorno al

quale si sviluppa la strategia aziendale.

Dal 2022 infatti Allegrini pubblica il Report di Sostenibilità su base volontaria con lo scopo di evidenziare i risultati ottenuti e gli obiettivi futuri.

Le linee strategiche d’azione sono accomunate da un unico obiettivo, creare valo-

re economico sostenibile, e si sviluppano attraverso le tre dimensioni fondamentali della sostenibilità: ambientale, sociale e di governance.

Queste le parole di Maurizio Allegrini, Amministratore Delegato della Società: “Le attività svolte per la sostenibilità ambientale, la re-

Riguardo l’impatto sull’ambiente, nel 2022, presso lo stabilimento produttivo di Grassobbio (Bg) è stato collaudato l’impianto di refrigerazione in grado di garantire la rimessa in circolo delle acque di raffreddamento. Grazie alla messa a punto di questo progetto sarà possibile recuperare il 75% dell’acqua da refluo e l’80% delle acque di raffreddamento

Per Allegrini è importante che il percorso verso la creazione di valore sostenibile sia condiviso anche dai

allegrini.com

fornitori, per questo è stato implementato un sistema di valutazione secondo i criteri ESG, al fine di integrare i fattori ambientali, sociali e della governance d’impresa nella strategia di approvvigionamento e nei criteri adottati per la selezione dei partner.

L’azienda bergamasca crede fermamente nell’unicità delle persone come un punto di forza da valorizzare. Nel 2021 infatti è nata Allegrini Academy, un percorso di coaching mirato all’accrescimento delle soft skill, all’empowerment e alla valorizzazione delle potenzialità individuali.

L’impegno alla sostenibilità si concretizza anche nei numerosi prodotti proposti dall’azienda.

Tra le soluzioni per la detergenza, la linea certificata Ecolabel, una gamma di detergenti realizzati con materie prime di origine vegetale che assicurano, a parità di efficacia, massima

biodegradabilità e un maggior equilibrio tra prodotto e imballo.

Principi attivi validati in laboratorio e l’impiego di tecnologie sofisticate hanno portato poi allo sviluppo di TopFormula+, una gamma di detergenti super concentrati che, grazie ad un Metodo appositamente studiato ed ai sistemi di dosaggio e diluizione professionali, consentono una riduzione degli sprechi di prodotto, ma soprattutto un saving sugli imballi (rispetto ai flaconi monouso) che dispiega effetti positivi anche sulle movimentazioni logistiche per il trasporto. Evidenza di ciò viene fornita dall’importante studio LCA (Life Cycle Assessment) che Allegrini ha condotto tra detergenti concentrati e pronti all’uso. Paragonando infatti 3 referenze di prodotto pronto all’uso con le stesse referenze in versione concentrata, i risultati sono stati sorprendenti. Per ognuna delle due versioni sono stati presi in esame i processi di produzione, miscelazione, confezionamento e trasporto del prodotto finito, fino allo smaltimento dei materiali del packaging.

Il risultato? Un impatto ambientale nettamente inferiore dei prodotti concentrati rispetto a quelli pronti all’uso. Per ogni 1000 litri di prodotto con la versione concentrata si risparmia così l’86,4% di emissioni di CO2 rispetto al pronto uso nella referenza vetri, il 91,5% nella referenza sgrassatore e il 92,8% nella referenza

multiuso.

Per continuare ad offrire soluzioni in grado di garantire elevati standard qualitativi rimangono fondamentali anche le collaborazioni con centri di ricerca, istituzioni scientifiche ed università.

Così è nato Clean is All, il protocollo di pulizia e sanificazione degli ambienti creato da Allegrini e verificato dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri dove prodotti e procedure sono stati studiati in ogni dettaglio al fine di assicurare pulizia ed igiene negli ambienti che lo adottano. La verifica del protocollo da parte dell’Istituto Mario Negri, una delle fondazioni no profit più all’avanguardia nel panorama scientifico internazionale per la ricerca, la formazione e l’informazione sulle scienze biomediche rappresenta di sicuro un grande valore aggiunto: l’approccio scientifico di un Ente indipendente, nel disegno delle prove e nella loro valutazione, è fondamentale per garantire affidabilità. Centrale l’attenzione all’ambiente anche tra le Cosmetic Solutions con DPlanet, l’innovativa linea cosmetica (hand wash, body wash e shampoo) realizzata senza l’utilizzo di acqua, conservanti e completamente plastic-free. Un prodotto etico, vegano e accuratamente testato sulla pelle, con oli e ingredienti vegetali avvolti in una carta riciclata e riciclabile. Anche per questo prodotto è stato condotto lo studio LCA, ed è emerso che, in termini di packaging,

produzione e trasporto, il cosmetico solido impatta sull’ambiente in misura minore rispetto all’equivalente quantitativo della tradizionale versione ”liquida” delle medesime referenze, con una riduzione delle emissioni di CO2 equivalenti in atmosfera del 73% circa. Un impegno a 360 gradi concreto, che ha trovato recentemente un riconoscimento con l’assegnazione della Menzione Speciale per la “Miglior definizione puntuale degli obiettivi di crescita ESG” nell’ambito del Premio “Bilanci di Sostenibilità 2023” promosso da Corriere della Sera e NeXt.

Allegrini è presente alla fiera di ISSA Pulire, dal 9 all’ 11 maggio, nella Hall 8, Stand D27/E28 presso Rho FieraMilano.

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FMX, sofisticato sistema di diluizione per detergenti. Detergente anticalcare certificato Ecolabel.

ISSA: 100 anni di Cleaning

Conosciamo la più grande associazione del nostro settore, che rappresenta nel mondo, a tutti i livelli, il comparto del cleaning professionale. A colloquio con Toni D’Andrea, CEO di ISSA PULIRE Network e direttore di ISSA EMEA

Maurizio Pedrini

International Sanitary Supply Association: è questa la sigla che identifica ISSA, il colosso nato negli USA, organizzatore delle principali Fiere

mondiali nel settore del professional cleaning e che si è caratterizzato nella sua lunga, centenaria attività per lo straordinario impegno nella formazio -

ne degli operatori addetti alle pulizie professionali. Una realtà forse ancora poco nota nel nostro Paese che, dal 2021 è anche organizzatrice della Fie-

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PULITO
ASSOCIAZIONI

presso ISSA-The Worldwide Cleaning Industry Association , per rivolgergli alcune domande, con l’intento di conoscere più da vicino questa realtà così importante per il nostro settore.

Architetto D’Andrea, possiamo, anzitutto, tracciare l’identikit di ISSA? Chi e quanti sono i suoi associati nel mondo e in Italia?

“ISSA è un’organizzazione fondata negli Stati Uniti, esattamente cento anni fa, e rappresenta la più grande associazione che rappresenta nel mondo, a tutti i livelli, il comparto del cleaning professionale. In Italia associa 227 imprese e nel mondo oltre 10.500.”

Può fornirci qualche altro dato utile, che ci possa aiutare a comprendere l’importanza di questa prestigiosa associazione?

“Cento anni di attività nel comparto del cleaning professionale sono un primato assoluto. Giulio Guizzi, che è un profondo conoscitore della materia, potrebbe raccontarci quanto l’iniziativa dell’industria americana nel settore della pulizia, dagli anni Trenta fino alla fine degli anni Sessanta del

secolo scorso, abbia inciso in maniera determinante nella definizione di una prima generazione di macchine, attrezzature e prodotti chimici concepiti e realizzati in Europa. I grandi ispiratori dell’industria del cleaning italiano, attualmente tra le più prolifiche e innovative al mondo, sono stati i colossi americani Wayne, Tennant, Clarke, American-Lincoln, Castex, Advance, ecc. a tutti loro dobbiamo moltissimo. I grandi produttori italiani da Comac a RCM a Fiorentini ancora oggi nutrono nei loro confronti sentimenti di grande riconoscenza.”

E per quanto riguarda le fiere, che ISSA organizza in tanti Paesi?

“Sul fronte delle fiere si apre un altro capitolo interessante. ISSA è conosciuta nel mondo anche grazie al suo fondatore Alfred Richter, che decise di realizzare un evento espositivo coinvolgendo i più importanti distributori di prodotti per la pulizia professionale di allora. Siamo negli anni Venti e dobbiamo essere grati a questo illustre personaggio, riconoscendogli il merito di aver inventato una formula di fiera che ancora oggi, certamente con modalità rinnovate, replichiamo un po’ ovunque con successo. Oggi ISSA è titolare di una manifestazione annuale che si svolge in alternanza tra Chicago e Las Vegas e che è considerata, da molti operatori internazionali, la più importante nel comparto del cleaning, con oltre 600 espositori e oltre 12.000 visitatori. Sempre nel continente americano, ISSA organizza una fiera in Canada a Toronto che si concentra prevalentemente sui temi del Facility Management. In America Latina promuove una fiera a Città del Messico, che condivide con il mondo dell’accoglienza e della ristorazione, e con quello delle forniture ospedaliere. In Australia ha da alcuni anni una fiera annuale che si alterna tra Sydney e Melbourne; quella di Melbourne è stata in passato una fiera PULIRE. Da considerare, poi, una partecipazione strategica con un’area

collettiva a Shanghai nella CCE, e una a Singapore nel più importante salone dell’alimentazione di tutta l’Asia Pacifica. Infine, ‘last but not least’, ISSA PULIRE a Milano, che condivide dal 2019 con AFIDAMP”.

Quale importanza ha ISSA nell’organizzazione di Fiere rivolte al settore del professional cleaning in ambito USA? È vero che anche ex presidenti degli Stati Uniti d’America partecipano all’inaugurazione di queste manifestazioni?

“Negli Stati Uniti tutte le organizzazioni che rappresentano gli interessi di una comunità hanno da sempre grande rilevanza. Gli USA si caratterizzano per la presenza di molte affinità con il principio di sussidiarietà, modello che in quel Paese ha trovato una piena applicazione. Molte associazioni sono nate negli Stati Uniti e si sono affermate negli anni per due principali ragioni: lo spirito filantropico e una particolare condotta sociale che indichiamo con il termine ‘pluralismo’. Questo si fonda sul presupposto che la collettività sia capace di aggregarsi e di autogovernarsi sulla base di un sentimento collettivo. Un mondo estremamente composito ed eterogeneo ha reso possibile la diffusione di sistemi e di aggregazioni funzionali ad uno scopo, le realtà associative, appunto, capaci di esprimere interessi e specificità culturali senza passare da organizzazioni dello stato. Se da una parte il pluralismo si è rivelato un elemento importante per la nascita di quell’associazionismo strettamente connesso, anche al fenomeno delle associazioni, lo è stato dall’altra, perchè bisogna ricordare che, senza l’ideale filantropico, difficilmente queste ultime avrebbero potuto svilupparsi nel mondo anglosassone. ISSA è la perfetta rappresentazione di questo modello e la filantropia, che per noi è un’attività misteriosa. Esso viene applicato in quel Paese e in questo comparto con risultati strepitosi. Ho partecipato a tutte le fiere degli ultimi

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Toni D’Andrea, CEO di ISSA PULIRE Network e direttore di ISSA EMEA

venticinque anni e ho avuto il piacere di incontrare molti ospiti illustri, tra i quali i presidenti George Bush padre e figlio, che hanno preso parte alle cerimonie inaugurali delle fiere.”

Che obiettivi si è posta ISSA in Europa e, specialmente, in Italia?

“ISSA è presente in Europa con un proprio ufficio dal 2017, lo staff era residente a Francoforte e governava tutte le attività nell’area dell’EMEA (Europa, Africa e Medio Oriente). Dal 2021, grazie alle eccellenti relazioni con Issa Pulire Network, la società partecipata da AFIDAMP e ISSA per gestire la fiera ISSA PULIRE e il FORUM Issa Pulire, e alla collaudata capacità dello staff di lavorare su progetti internazionali, ISSA ha deciso di trasferire tutte le attività dall’ufficio in Germania nel nostro ufficio a Milano. Per questo progetto è stato creato uno staff completamente nuovo con un profilo internazionale, (4 nazionalità diverse: Africa, Medio Oriente ed Europa), con l'obiettivo di ridisegnare un piano strategico nella regione in grado di orientare le sue attività in tre direzioni distinte: l’accrescimento della membership, lo sviluppo dell’attività di formazione, l'organizzazione e gestione delle fiere. Come dicevo in Italia abbiamo 227 associati

dei quali 174 provengono da AFIDAMP, mediante un accordo di reciprocità che riconosce tutti gli associati Afidamp (fabbricanti e distributori) una volta ratificata la loro adesione anche come associati ISSA, dando loro accesso a tutti i servizi e benefici che quest’ultima offre ai propri associati. Gli altri sono utilizzatori finali che hanno aderito spontaneamente ad ISSA nel corso degli ultimi anni. Essere un associato ISSA significa poter vantare una condizione di appartenenza alla più grande rete al mondo di operatori, a tutti i livelli, nel comparto della pulizia professionale e del facility management, settore quest’ultimo per il quale ISSA collabora costantemente ed efficacemente a livello mondiale con IFMA (International Facility Management Association). L’appartenenza a questa organizzazione porta a condividere esperienze internazionali, a confrontarsi con un database di decine di migliaia di operatori; significa inoltre accedere a tutti servizi: fiere, formazione, iniziative commerciali, comunicazione, attività social, ricerche a titolo gratuito o nel caso delle fiere e delle attività di formazione a condizioni agevolate. L'obiettivo è quello di definire e rendere accessibile un’offerta completa per tutti gli operatori della

filiera: fabbricanti, distributori, imprese di servizi e di pulizie, utenti e clienti finali talmente vantaggiosa da apparire irresistibile. Il bacino di utenti della regione EMEA, oltre due miliardi di abitanti, rappresenta da un punto di vista demografico l’area più dinamica del pianeta. Soltanto in Africa è previsto che entro il 2050 il numero di abitanti passerà dall’attuale miliardo a oltre due miliardi e genererà un processo di sviluppo per il quale, il tema dei diritti tra i quali proprio la pulizia, assumerà dimensioni gigantesche e nel quale il controllo e la prevenzione svolgeranno un ruolo cruciale, direi definitivo.”

ISSA è impegnata soprattutto sul fronte della formazione: a chi è rivolta e con quali modelli di riferimento?

“ISSA è famosa nel mondo per la sua attività di ‘Education, Training and Certification. È presente in ambito mondiale con attività mirate e riconosciute anche a livello governativo. Il modello originale è certamente quello americano al quale però, nel corso degli anni, si è integrato un format compatibile con le diversità e gli standard riconosciuti negli altri mercati. In Italia, il cui operatore erogatore esclusivo della formazione è Issa Pulire Network, abbiamo appena concluso il lavoro di traduzione e di adattamento alle regole italiane, un lavoro immenso che presenteremo alla fiera ISSA PULIRE nel mese di maggio come anteprima assoluta. Lo stesso lavoro è stato fatto in molti altri Paesi, soprattutto in Sud America nel quale ISSA opera da molti anni con grande successo. L’ufficio di Milano, già dal 2021 ha avviato un percorso di espansione dell’attività di formazione e certificazione con molti Paesi dell’Africa, del Medio Oriente ma anche dell’Europa. Nel mese di aprile dello scorso anno abbiamo certificato la competenza di 7 nuovi formatori, 4 in Italia e 3 in Spagna con l'obiettivo di intensificare in questi due mercati, importanti in Europa, l’attività di for-

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ASSOCIAZIONI

mazione e certificazione. Gli obiettivi sono tutti nella direzione di qualificare un mercato di eccellenze, di competenze e di grandi capacità che nessuno riconosce. Vogliamo sviluppare una community di soggetti competenti, sia sul fronte della domanda che dell’offerta, capace di fronteggiare le sfide ambiziose che ci attendono. Gli anni del Covid sono stati un terreno di prova eccezionale, nel quale abbiamo sperimentato nuovi approcci e nuove modalità. La ricerca è costante grazie alla collaborazione diretta con le più importanti organizzazioni in materia di prevenzione e controllo dei bio-rischi.”

Veniamo alla partnership strategica tra ISSA e la Fiera PULIRE: che valore aggiunto porta in dote questa alleanza, a beneficio dei produttori italiani del settore e dell’intero comparto?

“ISSA PULIRE 2023 riassume in maniera plastica il senso di questa edizione. Il valore dell’internazionalità, il valore di appartenenza ad un’idea comune, abbiamo detto prima quanto sia importante costruire un valore di comunità, l’esperienza. Abbiamo ricordato che ISSA celebrerà in anticipo a Milano e poi a Las Vegas, nel mese di novembre, i 100 anni di fondazione. Quante altre organizzazioni possono vantare al mondo una storia così lunga e ricca di avvenimenti? Un’esperienza così profonda? Il valore aggiunto è immenso. La conferma è data da due circostanze oggettive: ci saranno quest’anno espositori assai importanti, che mancavano in fiera da molte edizioni e che in qualche caso non ci erano mai stati. Nelle registrazioni dei visitatori alla fiera, che quest’anno abbiamo aperto con tre mesi di anticipo, abbiamo rilevato una percentuale di visitatori stranieri straordinariamente alta. Possiamo finalmente dire, manca meno di un mese alla celebrazione dell’evento, che ISSA e Milano hanno portato quel contenuto di internazionalità che in una fiera rappresenta il valore

più importante. Quella ‘comunità’ alla quale ho più volte accennato si espande, si estende a nuovi soggetti, coinvolge sempre più soggetti e questo è certamente il risultato più importante.”

In particolare, ci può parlare del suo ruolo e di come intende interpretarlo sia a livello istituzionale che nel rapporto con le altre associazioni della Filiera?

“Il mio è sempre stato, anche nei vent’anni trascorsi prima in AFIDAMP, e poi in AFIDAMP SERVIZI, un modo inclusivo di riconoscere il mercato. Molti degli interlocutori internazionali di questi anni sono diventati i miei amici. Pensi che nel 2010 organizzavamo quasi 10 fiere all’anno, in tutto il mondo, e molte di queste si chiamavano PULIRE. Erano progetti per i quali acquisivamo quote patrimoniali e di titolarità delle fiere senza versare alcun capitale. In India, in Turchia, in Spagna eravamo comproprietari dei marchi, partecipavano alla ripartizione dei dividendi grazie al brand equity di PULIRE sul quale avevo lavorato per anni. Sono stati anni di grandi sfide e di grandi soddisfazioni. Eravamo la fiera più conosciuta al mondo nel comparto del cleaning, molto di

più dei nostri concorrenti, dall’Asia al sud America, dall’Africa all’Australia. Nel 2000 abbiamo portato la prima collettiva in Cina. Lavoro da molti anni con una squadra affiatata con colleghi, quasi tutti gli stessi, di grandissima competenza in un clima di totale accessibilità e disponibilità. Le sfide di questi anni, quasi tutte vinte, sono il risultato di una volontà integrata e condivisa di fare bene, di riuscire. Anche lo staff di ISSA EMEA che rappresenta la costola più giovane dell’ufficio ha accolto e compreso dal primo momento questa attitudine e già in questi primi due anni ha prodotto risultati eccellenti. Il mio ruolo? Mantenere le promesse. Quando ho assunto l’incarico di direttore di ISSA EMEA e ancora prima quello di amministratore delegato di ISSA PULIRE NETWORK ho spiegato ai miei referenti che cosa avrei voluto fare. Ho scritto un master plan nel quale era rappresentata la mia visione, condivisibile o no, del futuro che immaginavo per IPN e per ISSA EMEA. Un futuro fatto di azioni e di impegni. Ci sono due temi che abbiamo affrontato, anche con contributi magistrali in occasione delle ultime edizioni di Forum Issa Pulire, sono la Memoria

57 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

e l’Accoglienza, questi che accompagnano senza interruzione i miei pensieri e il mio lavoro: la Memoria per non dimenticare mai quello che è stato fatto e per non ripetere gli errori già commessi e l’Accoglienza per riconoscere le qualità degli altri, le loro idee, i loro bisogni e il loro diritto di essere ascoltati e integrati nel

modo migliore.”

Sì, ma con le altre Associazioni del comparto, come intende operare, in concreto?

“Semplice, il rapporto con tutte le associazioni è dal primo momento leale, di grande collaborazione e di reale sintonia. Lavoriamo tutti per lo stes -

so obiettivo, a livelli diversi, con sensibilità e priorità diverse, ma certamente nella stessa direzione. La fiera di quest’anno a Milano ne è la prova evidente. Saranno presenti, sia a livello istituzionale che in forma attiva, tutte le Associazioni di Categoria che rappresentano il nostro sistema: le Imprese di Servizi, le Associazioni che rappresentano altri comparti funzionali e contigui: dalla Disinfestazione, alla Sanificazione delle condotte aerauliche, e poi la Federazione degli Economi e Provveditori per la Sanità, la Federazione Europea delle Associazioni delle Imprese di Servizi, e poi ancora l’Organismo Nazionale Bilaterale dei Servizi Integrati, l’Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere, l’Associazione Italiana dei Manager del Food and Beverage, l’Ordine dei Tecnologi Alimentari, l’Associazione che rappresenta il mondo dei Dispositivi di Protezione Individuali, l’Associazione Internazionale del Facility Management. Insomma, ci saranno proprio tutti, e questo è un grandissimo risultato.”

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ASSOCIAZIONI

Tenax: affidabilità 100% elettrica

Tenax International, con sede in provincia di Reggio Emilia (Italia), è l’unico player attualmente sul mercato, ad essere stato in grado di tradurre la propria vocazione elettrica in una gamma completa di spazzatrici e lavastrade 100% elettriche (non elettrificate) a basso voltaggio (inferiore a 50 volt).

AFFIDABILITÀ 100% ELETTRICA

Tenax è soprattutto sinoni mo di affidabilità 100% elet

trica; infatti, grazie all’esperienza ultra ventennale nel settore dello spazzamento elettrico e grazie alle oltre 700 spazzatrici elettriche vendute a proprio marchio in 42 Paesi è in grado di garantire elevate performances e soluzioni su misura sulla base delle necessità di ogni cliente. Per questo oggi Tenax International è partner dei maggiori enti pubblici e privati Europei

di città quali Parigi, Bruxelles, Bergamo, Napoli, Taipei, Melbourne, Barcellona,Madrid, Bilbao e molte altre.

PRESTAZIONI ELEVATE A IMPATTO ZERO CON ELEVATO RITORNO DELL’INVESTIMENTO

Le spazzatrici Tenax offrono elevate prestazioni, sia in termini di maggiori ore di lavoro costante e continuative garantite, sia in termini

di batterie, garantendo un impatto ambientale pressoché nullo; infatti grazie all’assenza di Emissioni di CO2 e di emissioni acustiche contribuiscono a creare un ambiente cittadino più vivibile e sostenibile. Inoltre grazie all’assenza di manutenzione, le spazzatrici Tenax garantiscono un ritorno dell’investimento confermato in massimo tre anni.

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4CleanPro lancia MIRA ERGO 40

4CleanPro è presente ormai da oltre 10 anni nel mondo della pulizia industriale professionale e grazie ad un gruppo di persone con esperienza ventennale nel settore, è sempre in continuo fermento. “Il nostro desiderio è quello di sopperire alle necessità di un mercato sempre più esigente e in continua evoluzione - spiega l’AD Patrick Vangestel -. È per questo motivo che dedichiamo molte energie alla realizzazione di nuovi prodotti o al loro aggiornamento tecnologico. In questo processo siamo orgogliosi di tenere bene a mente i problemi di sostenibilità del mondo moderno e di mantenere alto il focus sulle necessità di basso impatto ambientale. In questa sinergia di equilibri tra le esigenze ecologiche e il necessario utilizzo di macchine di pulizia e igienizzazione, ormai divenute fondamentali per ogni tipo di ambiente, è nata la nuova Mira Ergo”.

NUOVA MIRA ERGO

La nuova Mira Ergo si presenta completamente rivisitata nella parte superiore dove sono concentrate tutte le novità. Il design tanto per cominciare, offre un nuovo manico che supporta il serbatoio di recupero. Anche il cruscotto è stato completamente ristudiato. Invece dell’ingombrante manico in rotazionale, si è passati al più

tradizionale manico tubolare di 32 mm di diametro in acciaio inox AISI 304. Il cruscotto con l’impugnatura è invece un doppio guscio con la presa del manico del tipo monospazzola, offrendo così un maggior braccio di leva rendendo così più leggera la guida della macchina. Nella parte inferiore del manico si trova il serbatoio di recupero di ben 5 litri che abbracciando il manico e agganciandosi a questo con delle molle a clip, si rende facile e sicuro lo sgancio dello stesso in modo da svuotarlo e risciacquarlo.

Il sistema di filtro e galleggiante è la tradizionale gabbia di retina d’acciaio con delle palline che andranno poi tappare il tubo d’aspirazione quando l’acqua arriva al livello massimo. La parte inferiore della macchina invece è invariata e monta esattamente gli stessi componenti della versione precedente in quanto il gruppo meccanico dei motori spazzole e aspirazione non hanno mai creato problemi: squadra che vince non si cambia.

Il risultato finale è dunque una macchina più leggere alla guida dovuto all’abbassamento del baricentro del gruppo manico, più ergonomica (dove il nome ERGO) con l’impugnatura a monospazzola, più affidabile con il nuovo serbatoio di 5 litri di capacità dell'acqua di recupero e soprattutto il collegamento diretto del tubo

del sistema d’aspirazione direttamente inserito nel serbatoio quindi senza guarnizione e senza gancio di chiusura come anche il nuovo sistema di galleggiante a gabbia di rete con palline. L’efficienza rimane di ottimo livello anche perché le batterie e i motori sono gli stessi del modello precedente e quindi un motore d’aspirazione 330 watt e 2 motori spazzole di 120 watt ciascuno.

Importantissimo sottolineare che tutti i ricambi principali sono gli stessi della versione precedente e quindi i distributori e centri assistenza non devono rifornirsi di nuovi ricambi dato che tutti i motori e le schede elettroniche sono identiche, come anche tutta la gamma di accessori rimane invariata. Insieme alla Mira Ergo nella produzione potete trovare Mira 40, Mira Hepa, Amica, Leila e Gaia: un intera gamma in grado grazie alle specifiche caratteristiche di ognuna di esse, di risolvere tutte le problematiche legate alla pulizia e alla meccanizzazione delle operazioni di lavaggio e sanificazione dei più svariati settori: civile, commercio, imprese di pulizia, industria, sanità e trasporti.

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Più agile, più pratica, più sostenibile.

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Qualità Made in Italy

4CleanPro punta sulla qualità dei prodotti e su un servizio post-vendita affidato a una rete capillare di rivenditori che vengono accuratamente formati tecnicamente e commercialmente.

L’affidabilità delle lavapavimenti 4CleanPro si deve all’impiego di componenti di qualità realizzati in Italia e all’utilizzo di telai in acciaio inox AISI 304 che conferisce alle macchine estreme robustezza e resistenza alla corrosione. Non è un caso, infatti, se le lavapavimenti 4CleanPro vengono garantite due anni. Un altro grande valore aggiunto che 4CleanPro è in grado di dare alla propria clientela è la possibilità di personalizzare le macchine per soddisfare specifiche esigenze, una tendenza sempre più frequente dettata dal fatto che i clienti, oltre ad avere delle precise normative di riferimento, hanno a dispo-

sizione nuovi strumenti di misura per la valutazione del livello di pulito che vogliono ottenere.

COSTRUITE PER DURARE

Le proposte di 4CleanPro, oltre alla nuova Mira Ergo sono Mira 40, Mira Hepa, Amica, Leila e Gaia. Il telaio di Mira è realizzato in acciaio inox, mentre l’alimentazione è disponibile sia a cavo (220 V) sia con batteria al litio (36 V) con rendimento fino a 300 metri quadrati. Mira funziona in modalità “eco mode” che permette di diminuire drasticamente l’energia necessaria abbassando del 33% la potenza del motore di aspirazione mantenendo le prestazioni di asciugatura. Mira

è il frutto di un’attenta analisi delle rinnovate esigenze della clientela di oggi che solo un’azienda come 4CleanPro è in grado di percepire e soddisfare adeguando

al contempo le tecniche di pulizia così importanti nel mondo dell’igiene. A questo proposito, per il settore sanitario-ospedaliero, per cui non esistono ancora prodotti specifici, Mira è stata dotata di un sistema di filtrazione HEPA che la rende adatta a pulire ambienti particolarmente delicati quali blocchi operatori e pronto soccorso.  Leila è una lavasciuga pavimenti con operatore a bordo, studiata per incrementare la redditività dei lavori di pulizie. Montata su un telaio in acciaio, è disponibile in tre larghezze di lavoro, 66 cm, 75 cm e 85 cm. Potente e agile, a trazione anteriore e posteriore, ha grandi serbatoi. Squeegee in acciaio inox con lame in lynatex con 5 mm d spessore. Di fascia alta, Amica è costruita con i migliori materiali, ha un basso impatto ecologico e consente un buon risparmio. Ha partenza

e arresto automatico delle spazzole, controllo del flusso di riempimento e sistema di dosaggio e miscelazione automatico. Sistema di trazione con motore differenziale diretto, motore aspirazione silenzioso. Compatta e molto robusta, la lavapavimenti Gaia ha un telaio in acciaio di grosso spessore e ruote di 250 mm, che permettono l’uso della macchina su tutti i tipi di superfici. Si distingue anche per la semplicità al servizio dell’utente con tutti i principali componenti accessibili per una facile manutenzione. Lo squeegee in acciaio inox e il serbatoio in poliethylene garantiscono una lunga durata nel tempo.

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Esportare il made in Italy

Negli ultimi anni i benefici dell’ampliamento a mercati esteri del raggio d’azione dei nostri produttori-esportatori sono stati evidenti, soprattutto verso l’Est Europa e i Paesi Arabi. Eppure, l’internazionalizzazione delle imprese italiane si scontra contro alcune difficoltà comuni, assai difficili da superare

Come ben sappiamo - nonostante i brillanti risultati maturati nel tempo - non è affatto semplice, per le PMI italiane del professional cleaning, impegnate nella produzione di tecnologie per la pulizia e la sanificazione professionale, approcciare con successo i mercati esteri. Non lo era in passato, anche se grazie alla tenacia, alla determinazione e alla creatività dei suoi imprenditori, il Made in Italy del settore ha saputo posizionarsi quasi in tutti i continenti; non lo è ora - a maggior ragione - per una molteplicità di problemi che, solo in parte, sono risolvibili con lo spirito e i mezzi degli anni migliori vissuti dalle nostre esportazioni. I mercati esteri sono sostanzialmente diversi da quelli che vediamo sotto i nostri occhi, con le loro normative, talvolta assai diverse dalle nostre, i loro  canali logistici, le loro dogane. Se facciamo una panoramica sulle aziende che hanno resistito alla crisi da Covid-19 riusciamo ad isolare quattro principali fattori di successo: innovazione, flessibilità, differenziazione delle attività, internazionalizzazione.

Sull’internazionalizzazione delle imprese italiane del nostro settore ci sarebbe molto da dire: un Sistema Paese complesso e, a volte, incapace di sostenere l’immane sforzo compiuto dalle aziende, lasciate sole nel combattere la sfida con l’agguerrita e talvolta sleale concorrenza delle industrie degli altri Paesi; la carenza di alleanze e reti di imprese capaci di svolgere azioni di marketing e promozione strategica delle nostre produzioni, eccezion fatta per lo sforzo compiuto gli anni scorsi da AFIDAMP e dall’ICE, quest’ultimo peraltro assai altalenante. Non solo: all’interno dell’organico aziendale delle PMI spesso sono assenti le figure dell’Area e dell’Export Manager, o altre dotate di specifiche professionalità deputate a tali compiti. La pandemia di Covid di marzo-aprile 2020 (come riporta ISTAT) ha sì ingenerato un calo dell’export per le imprese italiane, ma ha anche messo in luce il vantaggio di essere una multinazionale. Inoltre, a giugno 2020, l’export è ripreso regolarmente con un notevole rimbalzo che sembra perdurare nel tempo.

I benefici dell’ampliamento a mercati esteri del raggio d’azione dei nostri produttori-esportatori sono stati evidenti, soprattutto verso l’Est Europa e i Paesi Arabi. Eppure, l’internazionalizzazione delle imprese italiane si scontra contro alcune difficoltà comuni. Vediamo di prenderle brevemente in esame: difficoltà a trovare partner locali adeguati. È veramente complesso, infatti, aprire nuovi canali commerciali quando non si sa a quali entità rivolgersi. Non solo in termini di logistica, servizi e distributori, ma anche quanto a referenti veri e propri. Un altro grosso ostacolo è costituito, come accennavamo, dalle normative import/export, che non sono sempre immediate, quindi all’impresa serve una conoscenza approfondita degli Incoterms prima di inaugurare le proprie operazioni estere. Stando ad un’analisi de Il Sole 24 Ore, il 42% delle imprese italiane si ferma di fronte alla contrattualistica, quando si rivolge a mercati esteri. Esiste inoltre il non trascurabile ostacolo legato alla difficoltà della lingua: un particolare non da poco

64 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MERCATI ESTERI

MP-HT, spazzatrici solide, fatte per durare nel tempo

In MP-HT costruiscono spazzatrici per la pulizia industriale e dei centri urbani dal telaio in metallo. Metal frame sweepers significa macchine fatte per durare nel tempo.

L’obiettivo dell’azienda è fare in modo che i clienti si stupiscano dell'affidabilità dei macchinari. La solidità non è una qualità tra le altre, ma una promessa che MP-

HT fa a tutti i suoi clienti.

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DA UTILIZZARE

“Chi utilizzerà le nostre spazzatrici? Questa è la prima domanda che ci poniamo in fase di progettazione - spiega Enrica Ragazzo, responsabile marketing dell’azienda -. Siamo convinti che sia necessario capire le reali esigenze, in termini di pulizia, e pensare a chi lavora in prima persona per tenere puliti gli ambienti. Per questo costruiamo macchine semplici da utilizzare e sicure per gli operatori. Ed è proprio con

l’intento di raccogliere feedback sui bisogni del mercato che partecipiamo alla fiera ISSA PULIRE, a Milano dal 9 all’11 maggio, al padiglione 12 stand G46-G48”.

FACILI ANCHE

NELLA MANUTENZIONE

La manutenzione è una questione di fondamentale importanza. Può far perdere tempo e aumentare i costi. I macchinari MP-HT sono progettati per essere estremamente semplici anche da questo punto di vista: personale non specializzato può eseguire, senza difficoltà, le operazioni di ordinaria manutenzione.

“Per noi non si è mai trattato di meravigliare con innovazioni spettacolari ma di stupire per l'estrema efficienza e solidità delle nostre spazzatrici”.

sul nostro sito web

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soprattutto se parliamo di alcuni dei partner più di successo per l’Italia, come i Paesi Arabi. Un problema troppo spesso trascurato è quello della cosiddetta proprietà intellettuale, che rappresenta un aspetto da non sottovalutare quando ci si immette in un mercato estero. La proprietà intellettuale è infatti tutelata da specifiche che variano da Paese a Paese, e spesso è dispendioso e inutilmente faticoso assumere un consulente estero, che proviene dal mercato locale verso il quale l’azienda si rivolge. In questo cahier de doléances, non ultimo, si affaccia anche il problema delle dogane, che diventano a volte una barriera logistica, se un’azienda non ne comprende fin da subito le delicate dinamiche. Un’ulteriore fatica, per quanto riguarda la gestione delle dogane, è mantenersi aggiornati: spesso infatti cambiamenti politici nei Paesi in cui si esporta hanno un effetto diretto su importanti svolte normative alla dogana.

In questo quadro, così articolato e complesso, ci sono aziende del nostro comparto, a volte anche di modeste dimensioni, che riescono ad affermarsi e imporsi all’attenzione sui mercati europei e internazionali. È questo il caso di Lindhaus. Piccola azienda padovana, nel dinamico Veneto, specializzata in lavasciuga pavimenti, aspirapolveri, battitappeti e prodotti e macchine per la pulizia professionale e domestica. L’industria si è aggiudicata le scorse settimane un importante e prestigioso riconoscimento: infatti su 200 aziende italiane esportatrici valutate da un’attenta giuria, sono state selezionate 40 finaliste e Lindhaus con il suo 89% di export 2022 è rientrata tra queste. Abbiamo incontrato il presidente di Lindhaus, Michele Massaro, per farci raccontare la sua significativa esperienza e raccogliere, soprattutto, la sua interessante testimonianza su come questa piccola ma assai bene organizzata realtà imprenditoriale abbia saputo

raggiungere traguardi tanto ambiziosi nell’export.

Questo ambito riconoscimento premia la vostra attività di ricerca, sviluppo e innovazione? Ve lo aspettavate?

“No, assolutamente. C’è stata questa organizzazione che ha deciso autonomamente di premiare delle eccellenze italiane, sia per quanto riguarda l’innovazione che la vocazione all’export. Hanno selezionato ben duecento aziende in Italia, comprese le isole, prendendo accuratamente in esame realtà di qualsiasi dimensione. Tra di esse ne hanno selezionate quaranta che hanno portato alla finale, premiandole. Tra di esse abbiamo avuto l’onore di rientrare anche noi. A suo tempo, per partecipare alla selezione abbiamo inviato la nostra presentazione aziendale e dal Cerved sono stati ricavati tutti i dati: non hanno chiesto nulla a noi, rilevandoli autonomamente. In-

66 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MERCATI ESTERI

somma, direi che è stata un’esperienza originale e gratificante.”

Per Lindhaus, cosa significa concretamente fare innovazione nel nostro settore?

“Comporta il massimo impegno a inventare sempre qualcosa di nuovo. Siamo in possesso di tantissimi brevetti e due sono recentissimi: uno l’abbiamo chiesto nel mese di gennaio di quest’anno e l’altro nel mese di luglio 2022. Quindi ogni nostra macchina nuova non nasce come fotocopia di qualcosa che esiste già in commercio, ma viene elaborata concettualmente come componentistica e modo di la-

bilmente attorno a tale incoraggiante percentuale, con leggere variazioni. Ovviamente ci stiamo impegnando a migliorare anche la nostra presenza sul mercato italiano, pur nella consapevolezza che il resto del mondo ha per noi una rilevanza strategica. Lindhaus è certamente una piccola industria del Made in Italy che deve affrontare sul mercato globale una concorrenza sempre più agguerrita, per non dire spietata. La nostra esperienza ci ha visto puntare sui Paesi occidentali, anche se non abbiamo trascurato tutti gli altri, principalmente perché costruiamo macchine da prezzo, per mercati maturi. I principali mercati di riferimen-

i nostri grandi clienti multinazionali in un breve arco di tempo sono diventati tutti fondi comuni. Di fatto, le proprietà cambiano ogni tre-quattro anni, ragion per cui bisogna essere molto veloci a cercare nuovi accordi per cercare di restare nel mercato, presidiandolo a fronte di aziende distributrici così fluide, che cambiano in un batter d’occhio top manager, ufficio acquisti ed altre figure importanti. È una situazione in cui si rischia di trovarsi in un attimo tagliati fuori.”

Quali caratteristiche hanno, sotto il profilo organizzativo, le vostre modalità di vendita all’estero?

vorare, altrimenti non perderemmo il nostro tempo investendo ogni anno milioni di euro in ricerca e sviluppo. Insomma, per noi l’innovazione è reale ed effettiva, non rappresenta affatto una semplice operazione di marketing o di design.”

Il nostro è un settore che fino a qualche anno fa esportava il 70% delle produzioni: Lindhaus nel 22 ha raggiunto la quota dell’89%: qual è la vostra mission?

“L’azienda che dirigo, da quindici anni a questa parte, si è attestata sta-

to di Lindhaus sono in Europa, compresa la Scandinavia che sta andando abbastanza bene. A ruota seguono poi: il Giappone, l’Australia, il Canada. Anche il Sudamerica rappresenta un buon bacino d’utenza nel quale ci stiamo progressivamente radicando. Oggi, operare sui mercati internazionali non è affatto un’impresa semplice: all’interno delle aziende distributrici, infatti, cambiano molto spesso gli interlocutori perché ci sono i fondi, le multinazionali, regole spesso diverse dalle nostre. Quello estero è un mercato in continua evoluzione. Va detto che

“Bisogna precisare anzitutto che vendiamo solo tramite rivenditore e non al cliente finale. Ciò ci differenzia nettamente rispetto alle multinazionali che puntano tanto sulla vendita diretta saltando a piè pari i rivenditori. Ecco che una piccola Lindhaus mantiene invece un rapporto di estrema correttezza con i nostri partner e si presenta su questi mercati con modelli assai competitivi. Anche perché abbiamo macchine di media misura e di piccola misura per interni. Rispetto al rivenditore, che ha un brand di riferimento importante e che ha il suo core business su macchine grandi - lavasciuga pavimenti e spazzatrici anche per uso stradale - noi possiamo presentarci con una gamma più bassa, come misura, ma con un ampio numero di modelli. Ne abbiamo una quarantina in produzione, la nostra alternativa sono solo le multinazionali con altre tipologie di modelli, ma non una gamma equiparabile alla nostra. Fortunatamente, in questi Paesi possiamo contare su rivenditori convinti e di prestigio, che hanno scommesso tanto su di noi.”

Com’è organizzata la struttura che si occupa dell’export all’interno della vostra azienda? Quali sono le figure professionali preposte?

“Essendo la nostra una piccola azienda, il titolare è il primo a mettere la

67 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Michele Massaro, presidente di Lindhaus (sulla destra), ritira il “Premio Export Italia”

propria faccia e a veicolare le idee anche in questo delicato ambito - disponiamo di export manager e di area manager per le diverse aree di lingua inglese, tedesca, francese e spagnola che si occupano delle varie aree geografiche del mondo. Lindhaus USA è una nostra filiale che si occupa esclusivamente della vendita delle nostre macchine sul mercato statunitense: una ditta nata nel 1992 che sta continuando a crescere in maniera assai positiva con brillanti fatturati e utili lusinghieri. Quindi questa rappresenta l’unica nostra filiale perché nel resto del mondo la nostra presenza è caratterizzata da importatori e distributori. La funzione del product manager, come la intendiamo noi, non è tanto quella di andare a sollecitare ordini, ma di andare sul territorio a formare la forza vendita dei distributori perché se disponiamo di persone formate, arrivano anche le vendite.”

Gli ultimi anni che abbiamo vissuto sono stati assai difficili, sotto ogni punto di vista, anche per l’esportazione del Made in Italy, ma oggi i problemi appaiono accentuati da una guerra a noi così vicina. Pensa comunque, che, nonostante tutto, la situazione che stiamo vivendo apra anche nuove opportunità?

“Da un lato, come ben sappiamo, ci sono stati anni con aumenti folli del costo delle materie prime, grandi difficoltà ad acquisire preziosi componenti, specialmente elettronici dalla Cina. Noi ci auguriamo tanto che si rimettano in moto le fabbriche in Italia, in Europa e negli USA, in modo da avere nuove fonti di approvvigionamento, in quanto perdurando a lungo questa situazione, siamo veramente a rischio. Basti pensare che abbiamo dei microprocessori ordinati due anni fa che devono ancora arrivarci: in queste condizioni, come è possibile prevedere il reale fabbisogno e programmare la produzione. Questa è una situazione insostenibile, che mette seriamente a rischio la stabilità stessa dell’azienda

produttrice. Guardando invece alle opportunità, il fatto che gli USA si siano messi in una posizione di oggettivo contrasto alla Russia e alla Cina, sta generando una condizione nuova, in cui avere un po’ di freno rispetto all’invadenza del prodotto e delle componenti cinesi alla lunga potrebbe fare il nostro gioco. È anche vero che il commercio cinese si sta spingendo in misura sempre maggiore alla ven-

stiche li produciamo internamente, l’acquisto delle materie prime è fatto da Lindhaus e dà da lavorare agli stampatori che sono a venti chilometri dall’azienda. Insomma, tutto quello che possiamo fare a chilometri zero, lo facciamo. Ovviamente, per quanto riguarda tutti i componenti che non si trovano in Europa, dobbiamo andare a cercarli da qualche altra parte del mondo. Per quel che riguar-

dita del prodotto finito, non del componente: hanno infatti compiuto uno sforzo enorme in questa direzione. In definitiva, possiamo affermare - senza timore di essere smentiti - che è arrivato davvero il tempo di diventare autonomi, molto più di quanto lo fossimo prima. Altrimenti andremo incontro a scenari davvero gravi e preoccupanti.”

Quella della dipendenza, sia energetica che delle materie prime, da altri Paesi, specie dalla Cina, è una questione estremamente seria: in che modo la state affrontando?

“Cerchiamo di produrre tutto in casa, costruiamo tutti i motori che utilizziamo, anche tramite un’azienda consociata, gli stampi per le materie pla-

da l’annoso problema dell’accesso alle fonti energetiche, fortunatamente ci siamo mossi per tempo. Nel 2021 abbiamo coperto i capannoni del nostro sito produttivo con un impianto fotovoltaico. Possiamo quindi affermare che il 95% dell’energia elettrica che serve a far funzionare la nostra azienda è green e autoprodotta. Così alla fine del 2022 abbiamo registrato un aumento del 25% del costo dell’energia elettrica, tuttavia, considerando che la quantità di acquisto è stata del 20-30%, non ha inciso così tanto. Cerchiamo di non fare assolutamente conto sugli aiuti che può dare lo Stato perché, a nostro avviso, se l’azienda funziona con le proprie gambe è un bene per tutti.”

68 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MERCATI ESTERI

Una gamma completa di macchine per la pulizia

Pochi costruttori al mondo vantano una gamma completa di motoscope e lavapavimenti in grado di risolvere le esigenze di pulizia del 99% delle aziende e industrie. Da tantissimi anni lo slogan di RCM è “C’è sempre una rossa fatta apposta per te”.

Una vasta scelta di modelli è un grande vantaggio per le aziende: un solo fornitore affidabile, in grado di proporre una gamma completa di macchine all’avanguardia e sempre adatte alle esigenze richieste. Senza dimenticare la solidità e facilità di manutenzione comune a tutte le macchine RCM.

La piccola BRAVA è la prima spazzatrice nata per la pulizia rapida di superfici in grandi e piccole aziende. La grande COMBO combinata spazza/lava/asciuga contemporaneamente superfici fino a 16.000 m² ed è quin-

di utilizzata per pulire grandi aree. Qualunque sia l’esigenza di pulizia, RCM può fornire un’ampia gamma di motoscope e lavapavimenti, tutte ecosostenibili. Per le grandissime aziende e società, la società Macroclean, del gruppo RCM, è in grado di proporre una serie di spazzatrici stradali con una capacità di contenitore fino a di 6 m3 con una velocità massima di oltre 40 km/h.

L’intera flotta può essere monitorata con RADAR, il sistema di geolocalizzazione che permette di conoscere la posizione della macchina e ricevere una notifica in caso di uso non autorizzato o di furto. L’interconnessione consente il controllo della carica della batteria e mantiene aggiornati sull’uso e lo sta-

to delle macchine. I sensori interni segnalano eventuali urti durante l’utilizzo delle macchine, con lo scopo di mantenerle sempre in per-

fette condizioni. Ottimizza la tua redditività con RADAR 4.0. Inoltre con RADAR è possibile accedere ai benefici del Piano Transizione 4.0.

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Il bello di scegliere RCM è che non ti puoi sbagliare. Con due linee complete di lavapavimenti e motoscope per la pulizia professionale e un’ampia gamma di modelli in costante evoluzione, RCM ha esattamente la soluzione che cerchi. Macchine robuste, efficienti, pensate per rendere ogni lavoro di pulizia più semplice e più rapido. In più RCM ti offre soluzioni per il noleggio e ti garantisce il miglior servizio di assistenza post vendita. Ecco perché con una macchina RCM non sbagli mai.

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Scoprire le prospettive offerte dal noleggio

In molti settori del comparto produttivo l’evoluzione del mercato ha portato il noleggio a ricoprire un ruolo sempre più centrale all’interno delle attività dei dealer, che hanno visto così il proprio modello di business spostare il focus dalla semplice (e alla lunga poco sostenibile da sola) vendita dei prodotti all’erogazione di un’ampia gamma di servizi moderni in grado di rendere il rapporto con il cliente più redditizio e continuativo nel tempo.

Le più recenti ricerche di mercato dedicate alla pulizia professionale hanno evidenziato non solo che questa tendenza sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti anche in questo settore, ma anche che i trend e le esigenze più attuali del mercato garantirebbero uno spazio di manovra ancora più ampio per la penetrazione di questo particolare modello di business.

PERCHÉ IL NOLEGGIO

Il noleggio rappresenta il punto di convergenza ideale delle diverse necessità di tutte le componenti del mercato. In primo luogo perché mette a disposizione dei produttori e dei distributori nuovi servizi da offrire per incrementare la marginalità e moltiplicare esponenzialmente le occasioni di contatto con i clienti, ponendo rimedio anche alla quantità insufficiente di nuove macchine da destinare alla vendita dovuta alla grande mancanza di materie prime e al forte aumento dei prezzi che ha investito il mercato a seguito della pandemia da Covid-19 e dell’invasione dell’Ucraina. Dal canto loro i clienti, colpiti a loro volta da un forte aumento dei costi di gestione, grazie al noleggio possono usufruire dei migliori prodotti e di un’ampia gamma di servizi aggiuntivi costruiti intorno alle loro necessità senza doversi sobbarcare le altissime spese collegate all’acquisto

e all’utilizzo di mezzi e attrezzature di proprietà. Dal punto di vista degli utilizzatori finali, quindi, questo significa poter svolgere i propri lavori in modo più rapido ed efficiente (grazie all’utilizzo dei prodotti di ultima generazione messi a disposizione dal noleggio) con costi di gestione incredibilmente inferiori rispetto al modello di utilizzo tradizionale (con il noleggio, infatti, si pagano solo i giorni di effettivo utilizzo dei prodotti e tutti i costi e gli oneri di gestione, come la manutenzione, sono assunti dal noleggiatore).

Ai dealer, implementare questo modello di business moderno e basato sulla gestione della relazione con il cliente consente di migliorare la redditività e di incrementare il livello di competitività della propria azienda rispetto alla concorrenza sempre più agguerrita che caratterizza oggi il mercato della vendita, sempre più orientato verso politiche di prezzo basso

72 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 NOLEGGIO PROFESSIONALE
Nell’ambito della manifestazione ISSA Pulire, Rental Blog terrà un convegno dedicato ai distributori che stanno valutando la possibilità di implementare un servizio di noleggio all’interno della propria attività

Rental Network è una struttura indipendente che supporta i professionisti del noleggio moderno e le aziende che desiderano entrare in contatto con loro offrendo un’ampia gamma di soluzioni professionali di consulenza, formazione e visibilità.

I servizi offerti dal network sono rispecchiati dalle tre anime che lo compongono:

Rental Blog, il primo portale di informazione in Italia dedicato al noleggio moderno e ai suoi principali settori di riferimento, pubblica ogni giorno notizie e approfondimenti sui

per restare al passo con le condizioni più vantaggiose offerte dai marketplace digitali. Il noleggio, invece, a differenza della vendita, permette di migliorare la liquidità generando un cash flow continuo dato da un rapporto con il cliente che non si esaurisce più nel momento in cui viene effettuata la vendita del prodotto. Un cambiamento in linea anche con le necessità e il comportamento degli utilizzatori finali, che stanno mettendo sempre più in discussione l’idea dell’acquisto come unica soluzione per la gestione della propria azienda.

IL CONVEGNO

Integrare il proprio modello di business con un servizio di noleggio efficace e moderno non è però un compito da poco: il processo richiede infatti delle competenze specifiche e delle basi teoriche molto solide non assimilabili alle tradizionali attività commerciali e finanziarie. Per aprire la discussione e dare ai dealer operanti nel settore della pulizia professionale la possibilità di interfacciarsi con professionisti ed esperti già operanti nel noleggio, Rental Blog

temi di maggiore interesse e attualità per il mercato con l’obiettivo di fare cultura e aiutare chi lavora in questo settore ad avere successo in uno scenario complesso e in continua evoluzione;

Rental Consulting, società di consulenza con un’esperienza ventennale nel mercato al servizio dei professionisti del noleggio e delle aziende che vogliono integrare questo servizio all’interno della propria attività;

Rental Academy, la prima scuola di formazione dedicata al noleggio moderno con percorsi formativi progettati per aiutare i noleggiatori e i loro collaboratori a elevare il livello delle prestazioni fornendo competenze tecniche specifiche e una metodologia efficace.

(Gruppo Rental Network) ha organizzato un convegno dedicato alle prospettive offerte dal noleggio all’interno dello scenario di mercato attuale.

Il convegno dal titolo “Cosa serve per offrire un servizio di noleggio moderno” si terrà mercoledì 10 maggio nella sala Roma dell’ISSA PULIRE LAB dalle ore 12:30 alle ore 13:00. I potenziali utilizzatori dei servizi di noleggio nel mondo del cleaning si aspettano di ricevere soluzioni all’altezza: qualità dei prodotti, efficienza

dei processi, soddisfazione dei bisogni a ogni livello. Chi sono i protagonisti di questo salto di paradigma, e come si fa? In qualità di relatori, prenderanno parte al convegno professionisti di spicco del settore della pulizia professionale e aziende che possono vantare una presenza storica all’interno del mercato del noleggio.

Roberto Galli, Consigliere AFIDAMP (l’Associazione Italiana dei distributori di Macchine, Prodotti e Attrezzature per la Pulizia Professionale) durante il biennio 2019-2020, introdurrà il tema dell’evoluzione moderna del ruolo dei dealer nel settore del professional cleaning.

Stefano Grosso, Amministratore Delegato di ISC (società produttrice di macchinari per la pulizia professionale che mette già da tempo a disposizione dei propri clienti un servizio di noleggio), illustrerà come stanno cambiando le attività di noleggio già attive nel mercato della pulizia professionale.

Infine, Alessandro Costelli, Sales Manager della società di sviluppo Horsa Way, spiegherà i vantaggi competitivi che i software di gestione digitale delle attività possono garantire ai dealer che intendono avviare un’attività di noleggio o potenziarne una già attiva.

Il moderatore dell’evento sarà Luca Tagliabue, caporedattore di Rental Blog

Il convegno è gratuito e aperto a tutti.

73 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

L’usato sta prendendo sempre più piede

Ovviamente un usato perfettamente revisionato, rimesso a nuovo esoprattutto - garantito. Macchine per la pulizia: lavasciuga pavimenti e spazzatrici, specie di medie e grandi dimensioni, ma anche idropulitrici, monospazzole e altre tecnologie per l’igiene dal know how più o meno sofisticato

Cambiano i tempi e per esigenze legate al lievitare dei costi, alla maggiore sensibilità sui temi del riciclo e dell’ambiente, ma anche per le conseguenze della pandemia, che in due anni di grandi difficoltà hanno profondamente modificato le abitudini d’acquisto degli utilizzatori, oggi anche nel settore del professional cleaning va prendendo piede l’usato. Ci riferiamo, ovviamente ad un usato perfettamente revisionato, rimesso a nuovo e – soprattutto – garantito. Macchine per la pulizia: lavasciuga pavimenti e spazzatrici, specie di medie e grandi dimensioni, ma anche idropulitrici, monospazzole e altre tecnologie per l’igiene dal know più o meno

74 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MACCHINE PER LA PULIZIA

/PLUS/KN

IL FUTURO CHE VIENE DA LONTANO

Le monospazzole Golia - un classico di successo nella storia di Künzle&Tasinsi presentano oggi in una nuova veste, rinnovate nell’estetica e nelle funzioni. 3 modelli, 3 diversi approcci di lavoro, per garantire la massima efficacia sia nella pulizia tradizionale (Blue Golia) che in operazioni di manutenzione straordinaria e lavorazione “pesante” (Blue Golia Plus/KN) su molteplici tipologie di superficie.

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sofisticato, alle quali gli acquirenti chiedono specialmente i plus della robustezza, dell’affidabilità e della durata nel tempo.

La formula vincente è l’offerta di macchine più economiche, senza però rinunciare alla qualità. Renzo Raimondi, che guida il braccio operativo del noto marchio modenese RCM, di cui è anche direttore tecnico, è convinto che questo “mercato parallelo” sia senz’altro destinato a espandersi. “Le richieste - afferma - stanno crescendo, parallelamente a quelle del noleggio, altro filone sul quale puntiamo molto tramite il nostro servizio ASSMO (Assistenza Motoscope). In effetti - prosegue - la pandemia ha influito molto sullo sviluppo di questa particolare tipologia di domanda: le difficoltà delle aziende produttrici nel reperire i pezzi necessari dalla componentistica, il problema dell’accesso alle materie prime, il lievitare dei prezzi: sono questi, solo alcuni dei principali fattori che hanno giocato a favore della ricerca dell’usato.”

L’elemento principale che regge il mercato è, come dicevamo, la qualità. “Siamo certi - prosegue - di proporre ai nostri clienti solo macchine per la pulizia usate, in possesso del nostro marchio aziendale, usate, sicure in termini di efficacia, perfettamente operative e con ottime prestazioni.”

Ma come funziona, in concreto, la formula dell’usato garantito?

“Prima di entrare a far parte del nostro parco usato - precisa Raimondi - ogni macchina per la pulizia industriale viene totalmente analizzata e ricondizionata in tutte le sue parti, ripristinando la piena efficienza ed efficacia, senza minimamente tralasciare la componente estetica, perché anche l’occhio vuole la sua parte. La parte meccanica viene attentamente controllata dai no -

stri tecnici e, in caso di necessità, revisionata. Anche i vari accessori e i materiali di consumo (spazzole, lamine, ecc.) vengono scrupolosamente verificati e, se necessario, sostituiti, mentre le parti in acciaio e i serbatoi, se usurati e logorati, sono riverniciati. Fondamentale, al fine della garanzia offerta al cliente, è l’usabilità delle macchine da noi proposte: per questa ragione il nostro servizio prevede lo svolgimento di operazioni di controllo e manutenzione tali da affidare al cliente prodotti perfetti sotto ogni profilo al momento della consegna.” Gli fa eco Stefano Grosso, direttore commerciale ISC Group. “Ormai - spiega - la richiesta di macchine per la pulizia usate è presente sul mercato da tanti anni; le ragioni sono molteplici, ma su tutte dominano le esigenze dettate dalla contrazione del budget che investe parecchie aziende e dello scarso utilizzo. Credo che per la nostra azienda questo settore rappresenti un campo d’interesse importante perché possiamo contare su un buon parco macchine sia per la vendita del nuovo che per il noleggio, da cui attingere anche per l’usato. Bisogna peraltro riconoscere oggettivamente che in giro c’è un po’ di tutto perché quello dell’usato è ancora un mercato senza regole: c’è l’usato buono e lo ‘scassone’ malridotto che, appena ritirato, viene rivenduto. ‘Qualità e garanzie offerte al cliente’ - ammette - rappresentano dunque il vero biglietto da visita con il quale le aziende serie si propongono alla clientela. Noi - precisa - disponiamo di un processo standardizzato delle nostre macchine, nel senso che la macchina passa attraverso un serio processo di revisione, improntato a determinati standard e quindi viene consegnata al cliente in possesso di una vera e propria garanzia. Ovviamente quest’ultima è la stessa che l’azienda offre al cliente sul-

la vendita di una macchina nuova. La nostra va dai sei ai dodici mesi di durata, quest’ultima varia a seconda dei modelli e dai livelli standard adottati, considerando in primis il prezzo della macchina. Eventuali pacchetti manutentivi hanno le stesse caratteristiche del nuovo e tengono conto delle specifiche esigenze del cliente perché si tratta di un’offerta fatta su misura. In sostanza si va anche in questa nicchia verso la cosiddetta personalizzazione dell’offerta, nel senso che noi facciamo macchine per la pulizia e la gestione dell’usato e del nuovo, dal punto di vista dei servizi, è la medesima. Il cliente che usa la macchina in contesti che richiedono maggiore e più frequente applicazione della macchina avrà un pacchetto manutentivo più consistente e ricco, rispetto a chi usa la macchina una sola volta alla settimana.”

Ma quali saranno i fattori che, in futuro potranno spingere il mercato dell’usato a crescere, oppure ad entrare in crisi?

“Penso - afferma convinto Grossoche assai difficilmente l’usato possa entrare in crisi, anche perché, con gli aumenti che si sono registrati negli ultimi anni, il nuovo si è apprezzato parecchio. Ovviamente, a meno che vi siano tornate di incentivi statali che spingano le aziende in questa direzione, un po’ come è avvenuto con il super ammortamento qualche anno fa. In realtà, molto dipenderà anche dalla mission che intenderanno perseguire a breve medio termine le aziende produttrici: assistiamo infatti a due ben distinte tendenze: vi sono costruttori orientati verso macchine sempre più leggere e sofisticate, le quali ben difficilmente potranno avere una seconda vita - dopo tre o cinque anni di durata per cui sono state progettate sono da buttare via, mentre un futuro nell’usato lo avranno le macchine più robuste e strutturate, realizzate dalle industrie che punteranno in questa direzione.”

76 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MACCHINE PER LA PULIZIA

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I 115 litri di capacità, associati alle caratteristiche tecniche innovative, rendono Ranger una macchina potente, affidabile e sicura, destinata all’utilizzo in ambienti medio grandi. Le prestazioni considerevoli, allo stesso livello di quelle delle uomo a bordo di taglia superiore, sono associate ad un design moderno ed impattante, studiato per rendere questa lavasciuga compatta ed estremamente manovrabile.

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85 litri di capacità e dimensioni ridotte rendono Racer la uomo a bordo ideale per qualsiasi tipo di ambiente! Estremamente manovrabile, stretta ed ergonomica, Racer è in grado di compiere con facilità anche le manovre più complicate dove tutte le uomo a bordo, comprese le più compatte, non raggiungono risultati di pulizia soddisfacenti.

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Facility manager una figura sempre più strategica

Intervista a Marco Decio, presidente di IFMA Italia, l’Associazione che raccoglie alcuni dei professionisti impegnati nelle maggiori aziende italiane e multinazionali presenti nel nostro Paese

78 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MANAGEMENT
Maurizio Pedrini

La figura del Facility Manager sta assumendo un’importanza sempre più rilevante all’interno delle aziende italiane. Il ruolo di questo professionista prevede un approccio integrato che, attraverso la progettazione, pianificazione ed erogazione di servizi di supporto alla principale attività aziendale, mira ad aumentare l’efficacia dell’organizzazione e a renderla capace di adattarsi con facilità e rapidità ai cambiamenti del mercato. I tre aspetti principali che caratterizzano attualmente la disciplina del Facility Management sono quello strategico, quello analitico e quello gestionale-operativo. Abbiamo incontrato Marco Decio, presidente di IFMA Italia per approfondire la conoscenza del Facility Manager, la formazione e gli sbocchi professionali, indagando sul legame con il settore del professional cleaning che vede molte imprese di pulizia espandere la propria attività anche al FM. Come si diventa Facility Manager nel nostro Paese e in quali campi d’azione si svolge l’attività di questo professionista?

“I campi d’azione sono quasi infiniti. Potremmo dire che qualunque organizzazione strutturata, di medie o grandi dimensioni, ha bisogno di un Facility Manager. Per quanto riguarda la strada che porta a ricoprire questo ruolo, bisogna notare che in Italia non esistono specifici corsi di laurea. Percorsi come quelli dedicati all’economia, all’ingegneria e all’architettura possono senz’altro preparare a parte delle attività richieste dalla professio -

ne. Esistono dei Master ma tipicamente si concentrano su aspetti relativi al Real Estate o alle manutenzioni. È per questo che IFMA Italia ha posto da subito grande impegno nel costruire un percorso didattico completo e specifico dedicato al Facility management. È vero che l’apprendimento sul campo è fondamentale per questa professione, ma deve essere sempre sostenuto e accompagnato da un percorso formativo e di aggiornamento, o si rischia di venire travolti dalla portata delle sfide che il settore richiede.”

La figura del Facility Manager in Italia è sufficientemente conosciuta ed apprezzata? Qual è il campo privilegiato d’azione di questo professionista?

“Il Facility Management presuppone l’integrazione di una serie di attività e una struttura di gestione che, oltre a competenze economico-finanziarie, deve possedere cognizioni specifiche di tipo ingegneristico, architettonico, organizzativo e relazionale. Se vogliamo dirla con una frase semplice, che racchiude tutta la sua attività, potremmo affermare senz’altro che il compito del Facility manager è quello di porre in ogni istante l’organizzazione e le sue persone nelle condizioni ideali per operare al massimo dell’efficienza. Si tratta, come è evidente, di una figura dall’alto profilo manageriale. Nelle aziende americane, ad esempio, il Facility Manager dipende direttamente dall’Amministratore Delegato, partecipa alle riunioni del Top Management e alla definizione delle strategie aziendali e quando è seduto nei consigli di amministrazione viene anche definito Chief Facility Manager Officier o Chief Facility Executive. Nel nostro Paese, purtroppo, non è sempre così, a meno che non si tratti di multinazionali. Però il trend è positivo e vediamo sempre più aziende italiane che interpretano correttamente il ruolo del Facility Manager.”

Che attività avete svolto finora e quali sono i vostri programmi?

“La nostra è un’attività a 360 gradi, che ha lo scopo di coprire ogni possibile esigenza di chi opera nel Facility management. Il nostro Centro Studi compie analisi di settore al fine di offrire tutti i dati e gli strumenti utili sia per costruire un’efficace strategia di gestione dei servizi che per affrontare il mercato dal punto di vista dell’offerta.

CHI È MARCO DECIO

Marco Decio è da due decenni una delle maggiori forze trainanti dell’attività di IFMA Italia, grazie al suo costante impegno, alla sua lunga esperienza nel settore e alla sua visione a 360° riguardo al presente e al futuro del Facility Management nel nostro Paese. In qualità di socio, membro del Board of Directors, Vice Presidente e attualmente Presidente, ha contribuito in maniera decisiva alla continua crescita dell’Associazione. Nell'aprile

2017 è stato nominato Vice Presidente con delega “Energia” di ASSISTAL, l’Associazione di categoria che rappresenta le imprese specializzate nei Servizi di Efficienza Energetica (ESCo) e Facility Management. Dal 2018 al 2020 è stato Presidente di CSIT – Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici – la Federazione che in Confindustria rappresenta 30 Associazioni di Categoria e le 40 Sezioni Territoriali, istituite presso le Unioni Provinciali di Confindustria. È Managing Director Business Unit North West in Siram VEOLIA e nel corso della sua carriera ha sviluppato esperienze nel Marketing e nelle vendite, nelle risorse umane e nella gestione finanziaria.

79 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Marco Decio, presidente di IFMA Italia

Quest’anno siamo alla tredicesima edizione del Benchmarking delle Facility aziendali, un progetto nato più di vent’anni fa come strumento di confronto delle performance e che è diventato ben presto una leva manageriale determinante nel diffondere una cultura aziendale fondata sul continuo miglioramento. Ogni anno organizziamo eventi che vanno dal webinar con un taglio più tecnico fino all’FM Day, da quasi 25 anni, ormai, l’appuntamento centrale per l’intero settore, che quest’anno avrà luogo a Milano il 19 ottobre. Abbiamo strumenti di comunicazione che offrono una panoramica completa e aggiornata sul Facility, dal sito internet che rappresenta un enorme database di articoli e risorse, alla rivista Gestire, che approfondisce tematiche centrali del settore, fino alla newsletter, che offre una panoramica precisa circa quanto accade nel mercato in questo momento. E chiaramente, portiamo avanti un’intensa attività di formazione, strumento indispensabile per realizzare il nostro obiettivo di sviluppo continuo delle competenze di chi opera nel Facility.”

Uno dei vostri scopi associativi prioritari è senz’altro quello della formazione: ci può spiegare in che modo assolvete a questo prezioso compito?

“La formazione di un Facility manager è un processo continuo e deve toccare molteplici discipline, anche molto distanti tra loro. La nostra offerta formativa è strutturata, di conseguenza, per offrire un supporto lungo tutto il percorso di crescita professionale di chi opera nel settore, dai corsi che offrono le nozioni di base, fino a quelli dedicati a chi ha magari diversi anni di esperienza alle spalle, ma proprio per questo sa che per svolgere al meglio questa professione è necessario ampliare e rafforzare continuamente le proprie competenze. L’offerta formativa di IFMA mira anche ad accompagnare i professionisti del mercato del Facility lungo la strada che porta all’ottenimento delle certificazioni professionali, titoli che negli anni hanno acquisito un’importanza fondamentale in ogni ambito della vita produttiva. IFMA Italia ne offre due fondamentali: il Facility Management Specialist - FMS, che

certifica le competenze acquisite attraverso la frequenza di un percorso di studi, sia teorico che pratico, specifico ed è il primo riconoscimento italiano per il mercato del FM; il Green Facility Specialist – GFS, che nasce con l’idea di rispondere alla necessità di una nuova cultura aziendale orientata alla sostenibilità ambientale e all’integrazione di persone, spazio e business di un’organizzazione con i benefici economici, ambientali e sociali generati dalla sostenibilità.”

IFMA Italia compie dettagliate analisi del mercato italiano ed europeo e studi di benchmarking sulle modalità di gestione e sui costi di erogazione delle Facility: qual è il quadro complessivo sullo sviluppo e sulle potenzialità dell’FM in Italia allo stato attuale dell’arte?

“Lo studio di benchmarking analizza la spesa in materia di servizi e individua i Best Performer. È uno strumento che permette di imparare dai migliori ed è proprio il processo di evoluzione che nasce dal confronto continuo con altre realtà che permette al settore di crescere. Il Facility Manager, e in generale la disciplina del Facility Management, sostengono lo sviluppo e l’incremento dell’efficienza dell’azienda facendo leva su un costante controllo dei costi e, soprattutto, con una forte attenzione alla riduzione degli sprechi. Tutto questo potenziale rimane in parte inespresso nelle aziende italiane, in particolare nel settore manifatturiero, che mostra ancora qualche difficoltà ad abbracciare a pieno sia la professione del Facility Manager che la disciplina dell’FM nel suo complesso. Un discorso simile si può fare per il settore pubblico. La Pubblica Amministrazione è uno sbocco naturale per il settore del Facility e beneficerebbe in maniera enorme dalla spinta all’efficientamento che la disciplina reca con sé. Eppure ancora esita ad abbracciarla pienamente. Malgrado ciò, credo che il futuro dell’FM sarà molto legato alle PA.”

80 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MANAGEMENT

Jolly, quando pulire è un’arte

Giovanni Chiantaretto, amministratore e socio unico di Jolly Srl, rappresenta la quarta generazione di una famiglia specializzata da ben 70 anni nella realizzazione di scope professionali completamente made in Italy, brevettate e super-ecologiche

perché realizzate in materiale totalmente riciclabile. Dalla provincia di Torino, dove ha sede l’azienda, i prodotti Jolly vanno in tutta Italia, in Europa e nel mondo: sono apprezzatissimi, oltre che nei comuni della Penisola, anche in tutta Europa. L’ingrediente del successo? “Beh, sono tanti”, spiega Chiantaretto. “Il primo è senza dubbio la durata: un nostro prodotto dura in media 6 mesi, al ritmo d’uso di 8 ore al giorno.” Se a ciò si aggiunge la capacità pulente e la perfetta riciclabilità in un’ottica di econo-

mia circolare, si tratta di un plus non da poco. Prosegue Chiantaretto: “Inoltre le nostre scope, a partire dai modelli “storici” Asso Di Briscola (per sostituire le scope in erica o bamboo) e Verdemec (per sostituire le scope in saggina), fanno tesoro della tradizione: sono infatti progettate con forme e angoli spazzanti tipici delle scope tradizionali, ma con tutti i vantaggi di una soluzione moderna e intelligente”.

NON SOLO

SCOPE

Completa l’offerta un’ampia gamma di detergenti, attrezzature e altro per la pulizia di ambienti interni, ivi com-

presi macchinari per spazi industriali. “L'allargamento della gamma è stata una scelta dettata dall'enorme fiducia che i clienti ci riservano - conclude Chiantaretto -, chiedendoci di essere loro global-partner della pulizia”. Il tutto, ancora prima di toccarlo con mano, lo si può vedere sul rinnovato portale online dell’azienda jollysrl. com, che racchiude la divisione cleaning atomcleaning.it.

ATTREZZATURE jollysrl.com

Negli ultimi anni molte imprese provenienti dal settore di riferimento della nostra rivista, ovvero il cleaning professionale e il mondo delle imprese di pulizia, hanno abbracciato il mercato dell’FM, per espandere il proprio raggio d’azione: con quali risultati? Pensa che si tratti di un fenomeno positivo?

“Quello delle pulizie è un servizio fondamentale, che ha acquistato ancor più importanza negli anni recenti. Non parlo solo di tutte le necessità di sanificazione derivate dall’emergenza Covid. Le aziende, e questo processo è iniziato ben prima della pandemia, pongono molta enfasi sul concetto di comfort e salubrità degli spazi. Il luogo di lavoro deve non solo essere pulito e sano, deve anche trasmettere al personale un’immagine di luogo confortevole e sicuro. Le imprese del settore pulizie hanno saputo rispondere in maniera tempestiva a questa esigenza e hanno fatto prontamente quell’ulteriore salto di qualità che era richiesto dal mercato. Il loro apporto alla catena del Facility è perciò decisivo. Forti di questi successi, alcune di esse mirano a crescere, aggiungendo alla loro offerta altri servizi, come ad esempio

IFMA ITALIA

IFMA Italia nasce nel 1995, come capitolo italiano dell'International Facility Management Association, associazione no-profit fondata nel 1980 negli Stati Uniti e che vanta 130 capitoli distribuiti in tutto il mondo. Nel rappresentare il punto di riferimento per i professionisti che operano nel settore del Facility Management in

la manutenzione. È un processo positivo, a patto di mantenere lo stesso alto livello raggiunto nelle pulizie, anche nell’erogazione di questi servizi aggiuntivi. Diventare una vera e propria società di Facility Management richiede però di mettere in campo un progetto aziendale di più ampio respiro, diverso dall’aggiunta di un ventaglio di servizi, per quanto consistente esso possa essere. L’essenza di una società di FM è da cercare altrove, ed è data dalla capacità di dotarsi di competenze tecniche numerose ed eterogenee, di una solida abilità di project management, di un sistema informativo all’avanguardia, della capacità di realizzare un’efficace ingegneria degli acquisti. Questi, e non tanto il numero di servizi offerti, sono alcuni degli elementi fondanti di una società di Facility Management. Chiunque riesca a metterli in campo in modo organico potrà senz’altro conquistarsi un posto di rilievo nel mercato dell’FM, a prescindere dal settore di provenienza.”

In conclusione, quali sbocchi futuri sono prevedibili, a breve e medio termine, per il Facility Manager in Italia e in ambito UE?

“La professione sta crescendo in diffusione e popolarità, e non solo nelle multinazionali americane. In questo senso le difficoltà che le aziende hanno dovuto affrontare negli anni della pandemia hanno reso evidente quale apporto fondamentale possano recare alle organizzazioni i professionisti e le società del settore del FM. A livello europeo la figura del Facility Manager è comunque associata in gran parte a temi energetici e di sostenibilità ambientale, che saranno senz’altro al centro della sfida del futuro per chi ricopre questo ruolo. Ma la professione è molto più di questo, anche se si tratta di un ambito in cui il facility Manager è sempre stato in prima linea, e stiamo lavorando anche a livello europeo per far comprendere a tutti quanto ampia sia la sfera d’azione di chi ricopre questo ruolo e quanto grandi e numerosi siano i benefici che può recare ad un’azienda, sia essa pubblica o privata. Per quanto riguarda l’Italia, come già accennato, ci aspettiamo di vedere crescere gli spazi per i Facility manager all’interno delle Pubbliche Amministrazioni, con grandi benefici sia per il settore dell’FM che per il “sistema Paese””.

Italia, l’Associazione si pone l’obiettivo di valorizzare la professione del Facility Manager e contribuire alla crescita del mercato dell’FM insistendo sui concetti di valore, cultura e partnership, e offrendo un ventaglio di iniziative che vanno dalla formazione al networking, dal benchmarking allo studio continuo del mercato e delle sue dinamiche di sviluppo. Tra i suoi soci annovera circa 171 aziende, distribuite su tutto il territorio nazionale, che rappresentano sia la professione (Soci Professional) che il mercato

dell’offerta FM (Soci Fornitori o Soci Sponsor) nella proporzione del 58% per i primi e 42% per i secondi. Oltre alle aziende associate, IFMA Italia può contare su un network di quasi 4.000 aziende di medie e grandi dimensioni (con oltre 250 dipendenti). All’interno dell’Associazione è attivo il Centro Studi IFMA Italia, che compie analisi approfondite e un monitoraggio costante dei trend del mercato italiano ed europeo, guardando anche alle dinamiche di sviluppo dei mercati oltre oceano.

82 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MANAGEMENT

Industriale di successo e viaggiatore senza confini

Bruno Ferrarese,

Incontriamo Bruno Ferrarese, co-presidente di Idrobase Group, nella splendida cornice di Piazza Bra, il “salotto” di Verona. Idrobase nasce 1986, quando Bruno Ferrarese insieme a Bruno Gazzignato decidono di fondere le loro due realtà: il primo commercializzava le idropulitrici, il secondo faceva il tecnico e aveva dato vita a un’azienda di riparazioni. Tre anni dopo diventano produttori: dapprima

il loro mercato di riferimento era rappresentato da tre province del Veneto: Venezia, Padova e Rovigo. Quindi, un po’ alla volta, si sono allargati al resto d’Italia. “Quando abbiamo preso atto che i confini del nostro Paese cominciavano a divenire troppo stretti, perché tantissimi dei nostri clienti possedevano già l’idropulitrice, - ci racconta Ferrarese - abbiamo deciso di espanderci all’estero. La prima cosa che

ho fatto è stata quella di andare a scuola d’inglese per cinque anni, dedicandovi tre sere alla settimana. Contemporaneamente ho studiato attentamente i mercati stranieri, decidendo che il mercato più adatto alle caratteristiche di Idrobase era quello degli Stati Uniti, dove abbiamo deciso di testare la nostra prima esperienza di export. Tutto ha funzionato per il meglio e da lì ha preso il via la nostra conquista di altri Paesi. Il clou

86 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
co-presidente di Idrobase Group ripercorre il cammino dell’azienda che ha sede a Borgoricco, in provincia di Padova, proiettando la sguardo sui mercati esteri, dei quali il nostro interlocutore è profondo conoscitore
PROFILI DI IMPRENDITORI

c’è stato quando abbiamo costituito la nostra prima azienda in Cina.”

Avete delocalizzato anche voi, come tante altre industrie italiane?

“No, in Cina siamo andati a produrre delle componenti che poi vendevamo, e vendiamo ancora, ai nostri concorrenti. Questo perché, a nostro avviso, si è concorrenti solo quando c’è un unico cliente che desidera acquistare e si trova di fronte due aziende che gli propongono lo stesso prodotto: la mia e un’altra. A questo punto, in effetti, siamo rivali ma per il resto del tempo possiamo tranquillamente cooperare e fare assieme del business. Così è andata in tutti questi anni: il 35% del nostro fatturato lo abbiamo realizzato proprio grazie ai nostri concorrenti, con i quali abbiamo in atto tante belle collaborazioni”.

Quali sono stati i principali passaggi che hanno portato l’azienda a svilupparsi sui mercati esteri?

“Gli elementi maggiormente significativi sono stati due: il primo è consistito nel voler continuare ad essere imprenditori nel vero senso della parola, ma anche persone libere, senza dover dipendere da altri. Per mantenere la nostra indipendenza era perciò assolutamente necessario allargarsi ad altri mercati. Il secondo aspetto rilevante è stata la curiosità: per cercare di capire le sorti del mondo e quali potevano essere

i prodotti più interessanti. Ci siamo proposti soprattutto di conoscere e capire persone dagli usi, costumi, mentalità e comportamenti d’acquisto assai diversi tra loro. Ho capito che solo compiendo questo sforzo sarei stato capace di comprendere davvero le esigenze del mercato e dei clienti di un determinato Paese, senza correre il rischio di imporre loro un determinato prodotto.”

Qual è la tua analisi delle potenzialità legate all’export delle nostre produzioni?

“Il nostro è un comparto industriale in fortissima crescita e grande cambiamento: attualmente ci dobbiamo confrontare con agguerriti concorrenti come i cinesi e i turchi, ai quali tra qualche anno si aggiungeranno anche gli indiani. Le nostre aziende si sono rafforzate diventando sempre più grandi e moderne, ma anche le esigenze del cliente si sono parallelamente evolute. Oggi abbiamo a che fare con acquirenti assai più maturi rispetto a quelli degli anni scorsi. Certo è che i prodotti e le soluzioni a basso contenuto tecnologico per il professional cleaning diventeranno sempre più indifendibili. Noi

italiani, Idrobase compresa, dovremo spostarci verso nuovi terreni esteri, nei quali sia predominante non solo la tecnologia, ma anche il know how, puntando sempre su un’offerta di qualità e soluzioni innovative a tutto tondo.”

A tuo parere, qual è oggi la mission di un imprenditore che opera nel nostro settore?

“Credo non sia certo rappresentata dal puro guadagno, ma che consista altresì nel cercare di dare una giusta risposta al cliente. Penso sia del tutto naturale che, se si ha tale propensione, si possa ambire ad un giusto profitto. Insomma bisogna saper cogliere i bisogni del prossimo, il che significa comprendere bene le esigenze del cliente, anche quelle recondite e inespresse, per conquistare la sua piena fiducia. In altre parole, credo che il senso vero del fare impresa risieda nella capacità di cogliere la domanda emergente, facendo fronte alle necessità delle persone. In fondo questo è un basilare concetto, che non invecchierà mai, restando ben stampato nella mente anche degli imprenditori del futuro.”

CHI È BRUNO FERRARESE

Bruno Ferrarese nasce in provincia di Venezia nel 1955 e, dopo essersi formato come perito elettrotecnico, inizia la sua carriera lavorativa quale agente di commercio. Nel 1978 apre la prima società per la vendita di Idropulitrici, la “Ferrarese – Nuove macchine per la pulizia” e, in questo periodo, ha modo di stringere rapporti lavorativi con il suo futuro socio. Nel 1986 fonda, assieme a Bruno Gazzignato, la “Idrobase Srl”, azienda che ben presto diventa leader nel settore dell’acqua in pressione, con soluzioni che vanno

dalle idropulitrici agli sparanebbia, passando per la ricambistica e l’arredamento outdoor. Ferrarese porta Idrobase a sviluppare il proprio business in più di 90 Paesi al mondo e la conduce fino ai giorni nostri con l’apertura, nel corso degli anni, di una sede in Cina e uffici commerciali in Russia e America. Durante la carriera lavorativa Ferrarese ha modo di essere riconosciuto e apprezzato come importante imprenditore nel settore della pulizia professionale e della nebulizzazione. Ha modo, tra l’altro, di ricoprire il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione di: Afidamp Servizi (1994 – 1998); Afidamp (1996 – 2001);  Apindustria (2002 – 2007); Consorzio Shanghai Api Italia (2005 – 2010).

87 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
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Progettata da TASKI sfruttando nuove tecnologie intelligenti, la nuova gamma di lavasciuga pavimenti ULTIMAXX è un concentrato di tecnologia rivoluzionaria che garantisce la migliore esperienza di pulizia. Massima efficienza, tecnologia smart e soluzioni di assistenza predittiva garantiscono che le macchine siano sempre in condizioni ottimali per l’uso. I tecnici R&D TASKI hanno migliorato tutte le funzioni e tutti i componenti delle lavasciuga ottimizzando efficienza, rendimento e affidabilità. La progettazione all’avanguardia di queste macchine permette di ridurre il consumo di tempo, energia, acqua, sostanze chimiche ed elementi de-

peribili. Ad esempio, grazie alla componentistica ad alta efficienza, il modello ULTIMAXX 1900 vede un miglioramento del 30% per quanto riguarda l’autonomia della batteria e del 40% relativamente all’autonomia nel consumo d’acqua rispetto al precedente modello Swingo. Design e componenti all’avanguardia garantiscono affidabilità, robustezza e la riduzione dei costi operativi nell’arco della vita utile della macchina.

Altri plus di ULTIMAXX sono rappresentati dalla sua notevole flessibilità, combinata ad un nuovo livello di modularità che consente la personalizzazione della macchina (quattro testate spazzole disponibili) e la gestione remo-

ta dei componenti con IntelliTrail 2.0. La manutenzione predittiva e l’aggiornamento firmware da remoto consentono di gestire la flotta in maniera molto efficiente. Nello sviluppare le macchine ULTIMAXX attraverso tecnologie intelligenti e design smart, TASKI ha registrato diversi brevetti per assicurare una combinazione unica di rendimento, affidabilità, longevità e costi di gestione

estremamente contenuti. La telemetria GPS con comunicazione biderezionale permette di avere un controllo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, consentendo ai team dell’assistenza TASKI di prevedere gli interventi e agire da remoto. Meno interventi di assistenza e prevenzione dei guasti, evitando tempi morti e i costi ad essi associati: sarà così possibile avere più tempo per concentrarsi sulla propria attività principale. “Per le aziende e i clienti, il mondo sta rapidamente cambiando. Le aziende che vogliono avere successo nel mondo in cui stiamo entrando devono poter dimostrare di soddisfare le aspettative dei propri clienti “- ha affermato Marcel Muller, Global Marketing Director Floorcare Machines TASKI. Pulizia, efficienza e tecnologia suprema sono tre caratteristiche che rendono la gamma di lavasciuga pavimenti TASKI ULTIMAXX la risposta precisa a tutte le sfide di pulizia.

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Congresso Nazionale Legacoop Sguardo al futuro e alle nuove forme d’impresa

Il 3 e 4 marzo a Roma, all’Auditorium Parco della musica, Legacoop ha tenuto il proprio 41° Congresso nazionale intitolato “L’impresa del futuro: cooperativa per tuttə”. Abbiamo incontrato Andrea Laguardia per analizzare i temi che sono stati affrontati, che investono con grande interesse il settore delle pulizie professionali e del Facility Management.

Dottor Laguardia, perché avete scelto proprio questo titolo per la vostra massima assise?

“Lo abbiamo voluto per restituire il messaggio che le cooperative sono delle imprese inclusive: intendono operare senza escludere nessuno. Rappresentiamo, infatti, un modello d’impresa che ha origini antiche; Legacoop

nasce 137 anni fa, ma crediamo che questa nostra straordinaria storia sia stata possibile perché il nostro modo di essere impresa si è evoluto e progressivamente trasformato, a fronte delle complesse e delicate fasi storiche, economiche ed associazionistiche che ha attraversato. Siamo fermamente convinti che la forma cooperativa rappresenti la forma che risponde al meglio ai bisogni futuri. Il nostro obiettivo è creare lavoro sano, per dare a tutte e tutti la possibilità di vivere una vita dignitosa. In buona sostanza, al di là dello slogan, in questo periodo di incertezza economica, sociale e lavorativa il modello cooperativo rappresenta un’opportunità davvero preziosa”.

Quali sono stati i temi al centro del

dibattito? So che si è parlato, tra l’altro, di innovazione, di welfare e degli impegni per il futuro.

“Abbiamo intrecciato il dibattito congressuale con quello della revisione dei principi cooperativi, incardinando i nostri temi nazionali con quelli a livello mondiale. Questo sforzo, rivelatosi assai stimolante e proficuo, ci restituisce una dimensione, che va oltre la nostra associazione e l’attualità dei temi che quotidianamente affrontiamo, proiettando il nostro movimento in una dimensione mondiale. Negli ultimi anni abbiamo assistito al nascere di nuove forme d’impresa che nello statuto non hanno scritto cooperativa ma che allo stesso tempo, a mio parere, realizzano o tentano di realizzare i nostri stessi obiettivi. Credo che que-

90 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 EVENTI
Se il settore delle pulizie professionali negli ultimi anni è cresciuto non solo in termini economici, ma anche di visibilità, è grazie alle imprese cooperative. Intervista “a botta calda”, al Direttore Nazionale di Legacoop Produzione e Servizi

CHI È ANDREA LAGUARDIA

settori multiservizi, ristorazione collettiva e igiene ambientale dal 2015. Nel mondo cooperativo dal 2005, è stato Presidente di Legacoop Servizi Lazio dal 2011 al 2014. Ha ricoperto e ricopre incarichi negli enti bilaterali dei settori di competenza; in particolare è stato Presidente di ONBSI dal 2020 al 2022 ed è componente del Comitato del Fondo di solidarietà servizi ambientali presso l’Inps Nazionale.

sto sia stato possibile, soprattutto in Italia, grazie al nostro impegno. Dopo 137 anni di storia, se ti copiano vuol dire che hai avuto ragione. Mi riferisco a tante tipologie di situazioni: Imprese sociali, b corp, le imprese benefit, le piccole srl tra lavoratori, le associazioni culturali, le nuove forme di mutualismo tra lavoratori, l’autorganizzazione dei cittadini, ecc. Esiste, insomma, un mondo multiforme, nato e cresciuto fuori dai nostri confini, ma che in realtà e, forse inconsapevolmente, s’ispira ai nostri stessi principi ed è un mondo senza rappresentanza. Nei prossimi anni dovremo interrogarci se e in che modo aprire la nostra casa a nuove forme d’impresa mutualistica; saremo chiamati cioè a decidere se rappresentiamo e tuteliamo chi aderisce in varia forma ai nostri principi, oppure chi li realizza esclusivamente nella forma di cooperativa che abbiamo conosciuto fino ad oggi.”

Veniamo agli argomenti affrontati nelle varie sedute che investono maggiormente il mondo dei servizi e della pulizia professionale? Quale apporto può dare, in prospettiva, la cooperazione alla crescita di questo settore?

“Legacoop Produzione e Servizi, l’as-

sociazione all’interno di Legacoop che rappresenta anche il settore del multiservizi, ha l’onore di avere tra i propri aderenti i principali player del mercato delle pulizie. Quindi, se il settore delle pulizie professionali negli ultimi anni è cresciuto non solo in termini economici, ma anche di visibilità, è grazie alle imprese cooperative. L’apporto che diamo al mercato è soprattutto quello dell’innovazione dei processi e dei prodotti, in un’ottica di sostenibilità ambientale. Nel futuro saremo impegnati da un lato a fare in modo che le nuove norme, il prossimo Codice degli Appalti, non danneggino le nostre imprese e dall’altro a sostenere la ricerca e l’innovazione del nostro sistema d’imprese.”

Il tema della sostenibilità e della difesa dell’ambiente si collega strettamente ad un modello di pulizia diverso e maggiormente sostenibile: come potranno essere attuati i nuovi CAM con una Pubblica Amministrazione che appare ancora impreparata a questo importante salto di qualità?

“La risposta in questo caso è semplice: investendo nel settore dei servizi e uscendo dalla spirale, che non si è mai invertita, della spending review. La transizione verso un’economia più

sostenibile dal punto di vista ambientale non è a costo zero. Molti aspetti dei CAM mal si conciliano con una riduzione delle risorse. Inoltre, serve una riforma delle stazioni appaltanti, che non significa soltanto riduzione, ma anche formazione e qualificazione del personale.”

Il PNRR, finora ha rappresentato un’occasione di cambiamento anche per il nostro settore o permangono criticità tali da mettere in dubbio la sua reale utilità a questo scopo?

“Il PNRR, ad oggi, è contraddistinto dal freno del ritardo che rischia di mettere a repentaglio investimenti necessari per migliorare le infrastrutture del nostro Paese. Un pericolo che avevamo denunciato sin dall’inizio: è impossibile spendere più di 200 miliardi nei tre anni che restano utilizzando gli strumenti ordinari per appaltare i lavori. Se si vuole raggiungere il traguardo nei tempi previsti, bisognerà prevedere dei commissari straordinari per ogni missione per accelerare al massimo gli interventi ed evitare che i singoli progetti muoiano sepolti da burocrazia e ricorsi.”

Qual è, in definitiva, il bilancio di questo congresso e quali obiettivi si pone Legacoop a breve e medio termine?

“È stato un congresso entusiasmante, ricco di contenuti che ci permette di avere gli utensili giusti per affrontare il futuro. Lo considero di “svolta” in quanto abbiamo discusso dei nostri principi fondanti e c’è stato un ricambio del gruppo dirigente, un passaggio di testimone da una generazione all’altra. I nostri obiettivi a medio e lungo termine sono quelli di continuare a promuovere la cooperazione come strumento per rimuovere le diseguaglianze nel mondo del lavoro attraverso una forma d’impresa che coniuga nelle stesse mani lavoro e capitale, raggiungendo questo obiettivo anche attraverso nuove forme di mutualismo.”

91 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Andrea Laguardia è Direttore Nazionale di Legacoop Produzione e Servizi, nonché Responsabile dei

Imprenditori si nasce o si diventa

Magari per rivendicare un proprio ruolo o un proprio diritto successorio

La perdita di energia, cultura e patrimonio riguarda due terzi delle imprese famigliari che in Italia non passano alla seconda generazione. Alla terza ne passa il nove per cento circa. È semplicemente un problema di sopravvivenza che riguarda evoluzioni biologiche, rappresentate dalle famiglie, ed evoluzioni delle strutture culturali e patrimoniali, rappresentate appunto dalle aziende. Ho deciso di utilizzare per questo testo alcuni stralci del mio lavoro (L’ho fatto per voi, La convivenza fra generazioni nell'impresa di famiglia, Ed. Guerini, 2015) perché non c’è nulla di nuovo da inventare: i problemi sono sempre quelli. Sono quelli che dal 1974 come persona, e dal 1986 come studio professionale, affron-

to quotidianamente con le imprese che ho avuto la fortuna di conoscere e frequentare numerose negli ultimi anni. Bravi tutti a provare a salvare le aziende in crisi, magari licenziando parte delle persone che vi prestano servizio per ridurre i costi. Ma chi salva le famiglie che hanno generato le aziende?

Intanto i famigliari non si possono licenziare dalla famiglia; dall’azienda sì, e talvolta facendo questo si attivano meccanismi di rivalsa che spaccano le relazioni affettive per anni, spesso in modo irrimediabile. Si salva l’azienda, si rovina la famiglia che l’ha generata: ci si può aspettare solo che prima o dopo muoia anche l’azienda stessa, che è il suo frutto. D’altra parte se per salvare le relazioni famigliari si sacrifica l’impresa, è possi-

bile che si metta a rischio anche la sopravvivenza delle famiglie dei collaboratori che vi lavorano e magari i fabbisogni della famiglia generatrice stessa. Insomma un bel busillis. Chi si occupa di questi problemi non sa spesso da dove partire ed è per questo che una persona a me cara mi ha invitato a fermarmi per spiegarle il senso di una professione che appare fusa, di tanto in tanto confusa, fra umanità e tecnicismi, fra persone e strutture. Mi ha chiesto il perché della professione che pratico! Ho fatto analisi e anamnesi: ho capito che sono nato in un’impresa famiglia con problemi di comunicazione e difficoltà gestionali, come molte di quelle che conosco. Questa esperienza si è interrotta bruscamente, in modo traumatico per due lutti molto ravvicinati: mio padre prima e mio

92 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IMPRESE FAMIGLIARI
“Perché il passaggio generazionale è un momento critico”. Pubblichiamo il primo di una serie di interventi sul tema del rapporto fra generazioni all’interno delle famiglie che posseggono una o più imprese nelle quali qualcuno di loro lavora, qualcuno comanda, qualcuno guadagna, altri guardano e aspettano che avvenga qualcosa.
Titolare dello Studio Cesaro&Associati

nonno poco dopo se ne andarono senza aver preparato gli eredi e senza aver pianificato nulla perché si potesse mantenere nel tempo il valore del loro lavoro. Io sono il risultato di un fallimento di una impresa famiglia: non fu un evento giuridico ma imprenditoriale, in quanto l’impresa fu semplicemente data in affitto in un primo momento a terzi (ex dipendenti) e poi chiusa perché noi figli eravamo minorenni e mia madre e gli altri parenti non avevano né la voglia né le competenze per proseguire con l’attività. Solo dopo vent’anni anni ho razionalizzato questa

LE PERSONE CHE CREANO

Ho spiegato che il mio interesse per la vita delle aziende e in particolare per la figura dell’imprenditore si è sviluppato perché mi piacciono le persone che creano: creatori e creativi nello stesso tempo; coloro che hanno il coraggio di cominciare, di rischiare senza sapere fin dall’inizio come va a finire. Sono individui che generano vita (creatori) e generano idee (creativi) pratiche, concrete. Non è cosa da tutti e non si risolve con la solita domanda: “Imprenditori si nasce o si diventa?”. Anche perché

individuo e in questo senso ereditate, anche se poi egli procede mediando di continuo con l’ambiente che lo circonda, combattendo la paura e la resistenza a cambiare e a buttarsi nel nuovo. È il processo di adattamento che ci difende come specie, nella semplice vita di tutti i giorni, e che nello stesso tempo è quello che ci ha permesso di pensare e riuscire ad andare sulla Luna. I più bravi e fortunati imparano velocemente dai propri errori, qualcun altro impara anche da quelli degli altri. È il modo di fare impresa che distingue

vicenda e devo ammettere che stava dietro a tutte le mie esperienze, era un inconscio bisogno di riscatto e di compensazione personale. È una storia che altri imprenditori mi hanno narrato molte volte in questi anni: adesso so che queste vicende possono avere epiloghi migliori di quello della mia famiglia.

mi sono convinto che valgano entrambe le affermazioni: si nasce e si diventa imprenditori, basta rendersene conto e volerlo diventare.

Intraprendere è un lavoro che tutti sperimentiamo lungo le vie tortuose della vita; queste strade sono disegnate dalle caratteristiche biologiche di un

le persone e le rende “artigiane” di manufatti, di artefatti culturali o materiali, che definiscono l’identità di ognuno. Il modo ci rende differenti, unici e irripetibili. In genere gli imprenditori sono persone che insieme a capacità e attitudini hanno una buona dose di carisma, e ottime relazioni personali con

93 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

la collettività in cui vivono e che talvolta fa fatica a comprenderli, anche se ne apprezza i risultati.

Ho scelto di lavorare con gli imprenditori famigliari perché le persone troppo sicure di sé mi hanno sempre reso sospettoso: i personaggi che frequento sono invece persone confuse, cioè individui posti al centro fra impresa, famiglia e territorio, che contribuiscono a creare un patrimonio di esperienze, idee e contatti umani invidiabili. Celli (2005) lo definisce “capitalismo personale”, un bene che mette la persona, il soggetto, al centro di attenzioni e vicende che costruiscono una storia e ne definiscono, ripeto, l’identità, che a mio giudizio rimane la stella polare di ogni attività imprenditoriale.

Questo è uno dei punti chiave del mio lavoro: far capire che si può ereditare l’impresa ma non il capitalismo personale; a lungo andare chi accoglie l’impresa di chi ha “generato” le idee iniziali la trasformerà, realizzando un’entità organizzativa, culturale e patrimoniale diversa. Il mediatore della transizione famigliare deve te -

ner ben presente questi principi, altrimenti rischia di non riuscire a farsi capire da una delle parti in questione.

IL PRIMO IMPRENDITORE

Alcuni pensieri sono inizialmente difficili da comprendere e accettare anche perché il punto di partenza è quasi sempre la famiglia, un’agenzia sociale, una costruzione culturale a volte complessa da far funzionare. Mi accade di ricordare talvolta agli studenti universitari il termine biblico “Fiat” molto frequente nel libro della Genesi; mi aiuta a descrivere il più famoso esempio di famiglia della tradizione giudaico-cristiana che, nonostante le premesse del suo Fondatore (“… e vide che tutto ciò era buono…”, Gen 1,3-30), non ebbe proprio vita facile. Possiamo infatti pensare a Dio come primo vero imprenditore, generatore e creatore di una storia d’impresa famigliare che a un certo punto è andata in crisi per colpa degli uomini che la componevano. Fra errori, peccati, relazioni fratricide e condanne necessarie a espiare il fallimento, l’inizio non fu certo un gran successo.

Si rese necessario un Suo “piano di risanamento”, che conosciamo con il termine “Redenzione”, che è stato possibile dopo molti anni solo grazie a Suo Figlio, cioè la seconda generazione, che lo ha potuto realizzare con le storie e le “passioni” che conosciamo. Certo, anche quello fu un nuovo progetto basato su vecchi valori in linea con le esigenze di un mondo nuovo; una situazione difficile da gestire, che anche in quel caso ha messo le persone di fronte a decisioni ed iniziative da prendere in autonomia e senza un vero aiuto da parte di nessun collaboratore: un Dio in perfetta solitudine che nell’orto del Getsemani accettò il duro calice che doveva bere da solo.

IN SINTESI

È questa la realtà che vivono molti figli di imprenditori che si sentono schiacciati da un lato dalle storie di successo dei padri e dei nonni, dall’altro lato sentono emergere, a volte esplodere, la propria energia creativa che, a ben vedere, hanno ereditato da qualcuno. Ma questo qualcuno (i padri, le madri, gli zii, i nonni) non permette loro di esprimersi, di sperimentare cose diverse, di cambiare. E non sa, questo qualcuno, che questa sarebbe la grande opportunità di sopravvivenza delle loro imprese che con i giovani, guardando al futuro e basandosi sulle solide radici del passato, possono innovare “salvando” le attività e le famiglie, destinate diversamente a soccombere sotto il peso delle dinamiche di mercato sempre più complesse e competitive.

Per questo è importante affrontare con calma, per tempo e senza sottostare al gioco dell’urgenza degli eventi precipitanti (le morti, i fallimenti, le denunce fra parenti e soci), la grande opportunità, e non il problema, del cosiddetto “cambio generazionale” che, nella maggior parte dei casi, è sempre preceduta da una convivenza spesso conflittuale e, per taluni, massacrante.

94 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IMPRESE FAMIGLIARI

L’ecologia nella detergenza professionale

Matteo Marino consigliere AFIDAMP

La questione dell'ecologia nella detergenza professionale è diventata sempre più importante negli ultimi anni. Utilizzando prodotti chimici si è portati a pensare immedia-

tamente a qualcosa di negativamente impattante sulla salute e sull’ambiente. In questo articolo ci si propone l’obiettivo di far capire cosa significhi cercare di ridurre gli impatti ecologici

derivanti dall’uso dei prodotti chimici per la detergenza, il trattamento e la manutenzione delle superfici e degli ambienti.

Il primo punto che è necessario chiarire sta proprio nella parola “chimico”. Tutto è composto da molecole e tutto può essere definito dal punto di vista chimico, l’acqua è un prodotto chimico. È necessario comprendere innanzitutto che non tutte le sostanze o i preparati sono dannosi o non lo sono tutti allo stesso modo. È necessario quindi capire la differenza fra i vari tipi di pericolo ai quali può esporre l’uso di un determinato formulato. Esistono rischi per l’ambiente, rischi per la persona, rischi per i materiali.

I formulati professionali di qualità hanno la caratteristica comune di minimizzare i rischi per la persona e i rischi per l’ambiente. Sarà sempre possi-

96 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
I prodotti chimici utilizzati dalle imprese di pulizia possono avere un impatto sull'ambiente e sulla salute delle persone che li utilizzano, oltre a creare rifiuti e inquinamento
IN PROSPETTIVA

bile tenere sotto controllo i pericoli per la salute delle persone se si utilizzano prodotti fatti da aziende serie, che rispettano le norme cogenti. Sarà sempre possibile minimizzare gli impatti ambientali utilizzando formulati di alta o altissima qualità e non facendosi condizionare troppo dal prezzo più basso.

Per quanto riguarda l’aspetto ecologico, ormai, molti consumatori sono diventati sempre più consapevoli dell'impatto ambientale delle loro scelte di consumo, e ciò ha portato a un crescente interesse per i prodotti eco-sostenibili. Molte aziende del settore della detergenza professionale stanno investendo in tecnologie e processi di produzione più sostenibili, al fine di ridurre ulteriormente l'impatto ambientale dei loro prodotti. Vediamo quindi quali sono i fattori che influenzano significativamente l’impatto ecologico dei prodotti chimici.

LA BIODEGRADABILITÀ DEI TENSIOATTIVI

I tensioattivi sono composti chimici utilizzati comunemente nei detergenti, nei prodotti per la pulizia, nei cosmetici e in altri prodotti industriali. La biodegradabilità dei tensioattivi si riferisce alla loro capacità di essere de-

composti biologicamente in sostanze meno dannose per l'ambiente.

La biodegradabilità primaria dei ten-

le per la vita, ma l'eccesso di fosforo nell'ambiente può causare seri problemi ambientali. Quando il fosforo viene

sioattivi si riferisce alla loro capacità di essere scomposti da microrganismi in composti più semplici, come acqua, anidride carbonica e sali minerali. Questa fase di biodegradabilità primaria è importante perché i tensioattivi producendo schiuma possono impedire l’ossigenazione dell’acqua e quindi determinare la morte della vita sottostante. La loro rapida scomposizione in composti innocui riduce i danni ambientali.

La biodegradabilità secondaria completa si riferisce alla capacità dei prodotti di biodegradazione primaria di essere completamente scomposti in composti ancora più semplici, come l'acido carbonico e l'acido acetico, attraverso un processo di ossidazione biologica.

La norma vigente che regola il settore impone alle aziende che producono questi tipi di formulati l’utilizzo di tensioattivi che garantiscano la biodegradabilità primaria e secondaria completa.

IL FOSFORO

Il fosforo è un elemento essenzia-

scaricato nell'ambiente, per esempio attraverso le acque reflue delle fabbriche o dei sistemi di depurazione, può provocare l'eutrofizzazione delle acque superficiali e sotterranee.

L'eutrofizzazione è un fenomeno in cui le acque diventano troppo ricche di nutrienti, in particolare di fosforo e di azoto, che stimolano la crescita eccessiva di alghe e piante acquatiche. Quando queste piante muoiono e si degradano, consumano l'ossigeno nell'acqua e possono creare zone morte in cui la vita acquatica non può esistere. Inoltre, la decomposizione delle piante può produrre sostanze tossiche per i pesci e altri organismi acquatici. L’eccesso di fosforo nell’ambiente deriva prevalentemente dal suo uso in agricoltura. Ad ogni modo, anche nei prodotti di detergenza ne viene limitato l’uso.

I SEQUESTRANTI

I sequestranti sono ingredienti utilizzati nei detergenti per la pulizia domestica e industriale per migliorare le loro prestazioni di pulizia. Questi composti sono solitamente agenti

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Matteo Marino, consigliere AFIDAMP

chelanti, ovvero molecole che possono legare (o sequestrare) ioni metallici, come ad esempio calcio, magnesio, ferro e rame.

L'utilizzo dei sequestranti nel detergente aiuta ad aumentare l'efficacia del prodotto nella rimozione dello sporco e dei residui di calcare, migliorando la pulizia in generale. Alcuni sequestranti utilizzati nei detergenti possono essere dannosi per l'ambiente a causa della loro capacità di legare e trattenere ioni metallici, tra cui anche quelli pesanti, che possono essere tossici per gli organismi viventi e per gli ecosistemi. Per limitare gli effetti ambientali negativi dei sequestranti, molte aziende stanno cercando di sviluppare sequestranti più ecocompatibili e sostenibili.

I COMPOSTI ORGANICI VOLATILI

I Composti Organici Volatili (COV) sono composti chimici organici che evaporano facilmente a temperatura ambiente e pressione atmosferica normale. Questi composti sono presenti in molte sostanze, come prodotti per la pulizia domestica, vernici, solventi, prodotti per la cura personale, carburanti, ecc.

I COV sono dannosi per l'ambiente perché sono una fonte importante di inquinamento atmosferico. Quando i COV reagiscono con l'ossigeno nell'aria, possono formare ozono troposferico, causa del riscaldamento terrestre. Per tale ragione sono limitati.

IL BIOACCUMULO

Il bioaccumulo può essere particolarmente problematico per le sostanze chimiche persistenti, ovvero quelle che si degradano molto lentamente nell'ambiente, e che possono quindi accumularsi nel corpo degli organismi viventi nel corso del tempo. Alcuni esempi di sostanze chimiche persistenti che possono accumularsi nel corpo degli organismi viventi includono alcuni pesticidi, metalli pesanti come il mercurio, e alcuni composti organici sinteti -

ci. Il bioaccumulo in organismi che entrano a far parte del nostro ciclo alimentare rappresenta un rischio importante. Per prevenirlo, è importante ridurre l'uso di sostanze chimiche persistenti.

SOSTANZE CMR

Le sostanze CMR sono sostanze chimiche che presentano proprietà cancerogene (C), mutagene (M) o tossiche per la riproduzione (R). Questi composti possono causare danni al DNA, interferire con il processo di riproduzione o causare la formazione di tumori. È possibile acquistare prodotti che non contengono queste sostanze.

GLI IMBALLI

I contenitori dei prodotti sono forse la più rilevante causa di inquinamento

fare con il vetro, ma certamente con una buona approssimazione.

Le norme ecologiche (vedi la norma CAM e la norma Ecolabel) contemplano già l’utilizzo di questi contenitori in alternativa a quelli completamente di plastica vergine. Tuttavia, al momento, la disponibilità dei granuli di plastica riciclata non è sufficiente a soddisfare le richieste del mercato che quindi mantiene una buona percentuale di contenitori in plastica vergine.

Per ridurre la presenza di imballi nell’ambiente uno dei meccanismi più efficaci è quello di acquistare prodotti super concentrati che permettono di ridurre il trasporto e l’inflaconamento di acqua che, invece, può essere aggiunta dall’utilizzatore sul posto.

Oltre a ciò l’utilizzo di prodotti ad alta concentrazione di attivo consentireb -

del nostro settore. I prodotti professionali per il nostro settore utilizzano quasi sempre contenitori in HDPE, mentre il PET è maggiormente utilizzato per i formulati commerciali della grande distribuzione.

Questi materiali possono essere recuperati e inviati nuovamente al ciclo produttivo per diventare nuovi contenitori. Non esattamente come si può

be anche una drastica riduzione delle emissioni da gas di scarico dei camion utilizzati per il trasporto.

Alta concentrazione del formulato significa minor impatto ecologico, mantenimento delle prestazioni e risparmio economico. Tre obiettivi che devono essere raggiunti insieme se si vuole veramente ridurre gli impatti ecologici del nostro settore.

98 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IN PROSPETTIVA

Area Control Dispenser, la novità targata Hygenia

L’importanza di valutare la qualità dell’aria indoor dell’ambiente bagno è stata la leva per Hygenia di sviluppare e ideare, grazie a HygeniaLab, il suo laboratorio di ricerca e sviluppo, una versione aggiornata del dispenser Surf Mani in grado di leggere la qualità dell’aria.

Area Control Dispenser è infatti il nuovo sistema posizionato all’interno del Dispenser Surf mani che nell’area bagno permette la rilevazione costante del benessere degli ambienti.

Silenzioso e discreto, è in grado di monitorare costantemente lo stato di benes-

sere dell’ambiente bagno, attraverso l’analisi di diversi parametri – CO2, umidità, temperatura e TVOC, che permettono di tenere sotto controllo la qualità dell’ambiente e il benessere dell’area bagno.

Tramite la rivelazione dei parametri, si evidenzia nella da-

AREA CONTROL DISPENSER

Il nuovo Device permette la rilevazione costante del benessere dell'ambiente bagno.

- Monitoring Area

- Servizio Alert

- Optional Domotica

- Cloud Based

- Report personalizzato

shboard una variazione, che viene trasmessa con una segnalazione all’operatore che deve poi provvedere alla pulizia del bagno.

La variazione dei parametri segnala all’operatore che deve provvedere alla pulizia del bagno.

informazione pubblicitaria hygenia.it

Minor contatto possibile

Cristina Cardinali

Idispenser di sapone e di carta sono accomunati da alcune peculiarità che ben si adattano alle rinnovate esigenze della clientela. Versatilità di utilizzo, minor numero possibile di parti meccaniche soggette a usura - so -

prattutto nei casi di utilizzo intensivo come nelle toilette pubbliche - erogazione precisa, adeguata e senza sprechi di sapone o carta, ergonomia e design. A supporto di queste caratteristiche vi è una tecnologia che si è sempre più

evoluta nel corso degli anni e che oggi trova un ulteriore alleato nell’Industria 4.0, sebbene la sensibilità dei clienti verso la digitalizzazione di questi sistemi sia ancora piuttosto arretrata. Il risultato di quanto appena descrit-

102 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 DISPENSER
Come indica il suo nome, il dispenser è un dispositivo che regola l’erogazione e il dosaggio dagli appositi contenitori di sostanze liquide o fluide, o anche fornisce singole dosi di prodotto

to è una vasta gamma di prodotti proposta dalle aziende del comparto che vanno da soluzioni automatiche-elettriche, a quelle più tradizionali da azionare con levette o pulsanti. L’obiettivo comune è chiaro: minimo rischio di contaminazione e massima economicità nel consumo di carta. Un discorso a parte deve essere fatto per gli asciugamani ad aria. Sebbene la loro richiesta per i bagni pubblici o per i luoghi molto frequentati, per esempio gli aeroporti, sia in costante crescita, come affermano le aziende del settore, non sono ancora del tutto risolte le critiche e le riserve da parte di alcuni esperti circa la reale efficacia del prodotto a livello igienico. Se è vero, infatti, che per gran parte degli asciugamani elettrici, quelli dotati di fotocellula, non è previsto il contatto diretto tra mani e apparecchio, c’è chi sostiene che l’erogazione dell’aria agevolerebbe la diffusione di microbi e germi. Altri, viceversa li considerano particolarmente efficaci proprio per fermare la diffusione di germi e batteri con il getto d’aria, non solo calda ma anche fredda.

MERCATO

Le industrie del Made in Italy produttrici di dispenser sapone e carta/ cotone, al pari di quelle impegnate nella realizzazione di asciugamani e asciugamani ad aria, registrano ancora buoni dati sia in termini di volumi d’affari che di fatturato, ma vi è grande preoccupazione per i tanti problemi che oggi in Italia rendono la sopravvivenza aziendale una “mission (quasi) impossible”. Scriveva così il nostro Direttore Tecnico Maurizio Pedrini qualche mese fa in un’inchiesta di mercato dedicata al settore dei dispenser. Il periodo che stiamo vivendo non è certo dei migliori: una serie di ben note problematiche investono ogni giorno i molteplici settori del cleaning professionale, al pari dell’intera economia italiana. Le aziende appaiono sempre più in affanno, ossessionate dal conti-

nuo, quasi esponenziale aumento della bolletta energetica e di materie prime sempre più difficili da reperire sui mercati internazionali. Senza dimenticare, purtroppo, le Spade di Damocle incrociate della guerra in Ucraina, le sanzioni, l’emergenza climatica, la siccità, l’inflazione, col rischio di recessione. Eppure, nonostante due anni di pandemia e il clima di massima precarietà ed incertezza, il comparto mercato dispenser di sapone e carta/cotone, così come quello (assai più contenuto) degli asciugamani/asciugamani ad aria gode ancora di buona salute e dimostra tutta la propria vitalità, continuando sostanzialmente il positivo percorso intrapreso ormai da lunghi anni.

Del resto, non potrebbe essere altri-

menti, per una nicchia produttiva che ha positivamente risentito – tra le poche – dei riflessi, in questo caso positivi del “bisogno di massima igiene” scaturito dalla malattia generata dal virus SARS CoV 2. Un fenomeno che ha investito le aziende, innestandosi nei grandi processi di modernizzazione e transizione ecologica legati alla digitalizzazione, all’innovazione 4.0 e al grande tema della sostenibilità ambientale, al quale le industrie di questa preziosa ed altamente specializzata nicchia produttiva si sono dimostrate, da sempre, particolarmente sensibili e attente.

Protagonista assoluta, come sempre la carta, ma ora proposta con soluzioni sempre più avanzate, attente

103 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

CURIOSITÀ

Si pensa che il primo distributore automatico sia stato inventato da Erone di Alessandria il quale nel I secolo d.C. mise a punto una macchina distributrice di acqua per cerimonie propiziatrici nei templi, azionata per mezzo di monete che, cadendo su una leva, aprivano una valvola, erogando una determinata quantità di acqua. Wikipedia

all’ambiente ma anche alla prevenzione igienico sanitaria, all’eliminazione “garantita” di germi e batteri, alla lotta ai virus che ormai sono diventati nemici onnipresenti e ossessivi. Un trend positivo che viene registrato sia a livello consumer, sia nel settore delle imprese di pulizie. Insomma, il made in Italy respira un’aria pulita e appare ancora bene ossigenato. Asciugamani in carta tessuto e altri articoli di consumo primario, continuano a registrare buoni fatturati, macchiati però dal tarlo degli aumenti dovuti all’inflazione. Assistiamo al rilancio degli asciugamani che sembra rincorrere la costante ascesa maturata negli anni scorsi dalle apparecchiature “hand dryers”. Forse, questo fenomeno è indice di una riflessione sull’importanza dell’accurata asciugatura delle mani, posto con forza proprio dalla pandemia. Vorremmo illuderci che la buona tenuta del settore sia indice di una nuova cultura del pulito maturata dagli italiani, con conseguenti e positive ricadute nella quotidianità dei comportamenti, per vedere con i nostri occhi in ristoranti, alberghi, locali pubblici, toilette sempre più pulite e dotate di moderne apparecchiature e sistemi, attenti

al contenimento dei costi, alla sostenibilità ambientale e perfettamente igienizzati per prevenire il diffondersi di malattie. Non solo: vorremmo poter contare soprattutto utenti che apprezzino lo sforzo compiuto dalle aziende del settore e dai gestori di questi esercizi, che si pongono al loro servizio con professionalità, impegno e serietà, ripagandoli con la massima educazione ed un vero senso civico, in grado perciò di evitare sprechi di carta, sapone e corrente elettrica, e di lasciare questi luoghi puliti, come – si spera – li abbiano trovati.

STANDARD IGIENICI

AFIDAMP ha elaborato, e continua a sostenere, un progetto che mira a diffondere la necessità della pulizia dell’area washroom. L’associazione, in collaborazione con FIPE-Confcommercio e Codacons, sì è concentrata in particolare sul settore Ho.Re.Ca. per sensibilizzare i gestori dei ristoranti, delle aree di servizio, delle mense, dei bar a una buona cura dello spazio bagno all’interno del proprio locale. In particolare è stato realizzato un manifesto che, oltre che presentare un decalogo riportante le principali operazioni di pulizia rispettate dal locale nell’area bagno, mette in evidenza l’attenzione che il gestore pone alla pulizia

di questa area e di conseguenza informa il cliente che si trova in un ambiente salubre e nel quale la sua salute è un fattore di primaria importanza. Esistono, infatti, alcuni criteri minimi di applicazione volontaria su come debba essere strutturato, allestito e gestito un servizio igienico aperto al pubblico, al fine di poter garantire il corretto livello di igienicità e comfort a chi lo usa. Tra questi la disponibilità, sempre, di carta igienica, sapone e asciugamani monouso, la dichiarazione dei turni di pulizia, la presenza di cestini, l’accessibilità ai disabili, la presenza di un’area nursery. La possibilità di utilizzare tutti gli strumenti con il minor contatto possibile.

E ancora viene suggerito il minimo contatto con maniglie, interruttori, pulsanti e rubinetteria che, tutte insieme, di fatto costituiscono la principale fonte di germi all’interno di aree molto frequentate.

È dunque fondamentale la formazione dell’operatore addetto alla pulizia dell’area washroom, una formazione che non può prescindere dalla comprensione dell’importanza del lavoro che si sta facendo. Non è infatti sufficiente fare le pulizie ma è necessario farle con l’obiettivo di raggiungere standard igienici adeguati e che garantiscano la sicurezza del cliente e del lavoratore.

104 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 DISPENSER

Celtex Megamini Revolver: il rivoluzionario sistema di dispensazione a funzionamento gravitazionale

Megamini Revolver, inoltre, grazie alle linee moderne e minimali, tipiche dell’esclusivo design Made in Italy di Megamini, arreda le aree bagno conferendo un appeal estetico sempre contemporaneo, rappresentando un connubio perfetto tra igiene e design.

Megamini Revolver: La semplicità è l’ultima sofisticazione (Leonardo Da Vinci)

Nei luoghi ad alta frequentazione come centri commerciali, aeroporti e stazioni di servizio, spesso l’area bagno si presenta priva di adeguati sistemi di dispensazione, con carta non protetta o insufficiente a soddisfare il fabbisogno. Per garantire igiene e avere carta protetta e sempre disponibile, Celtex ha sviluppato un’innovativa soluzione di dispensazione: Megamini Revolver, il dispenser per carta igienica dal funzionamento gravitazionale. Revolver alloggia contemporaneamente tre rotoli in morbida pura cellu-

losa, ancorati a un tamburo centrale dal funzionamento rotante. Al finire del primo rotolo, il secondo si attiva automaticamente sfruttando la forza di gravità, posizionandosi in prossimità della bocca di erogazione, già pronto per il servizio. La stessa “magia” accade una volta terminato il secondo rotolo, che lascia spazio al terzo.

All’innovativa ricarica gravitazionale si abbina l’elevata performance della carta igienica Celtex Magnum alloggiata al suo interno, morbida e dalla qualità eco-

logica certificata che, grazie ai 100 metri di ogni rotolo, garantisce una lunga autonomia di servizio pari a 300 metri, senza alcuna interruzione. Una carta impreziosita anche della brevettata tecnologia Flutech®, che dona rapida dissolvenza allo strappo, che si spappola in soli 9 secondi in associazione al vortice d’acqua. Flutech® aiuta a prevenire gli sgradevoli intasamenti del wc, in particolare nei bagni in cui l’alta affluenza rischia di compromettere non solo la continuità di servizio, ma anche la sua disponibilità.

Guarda il video: Megamini Revolver, il sistema a funzionamento gravitazionale.

DISPENSER industrieceltex.com

DISPENSER MAR PLAST, massima resa col minimo ingombro

Quali tipi di distributori di carta igienica mettere a disposizione degli utenti di una toilette? Esistono diversi accessori bagno che soddisfano tale esigenza. Tra questi Mar Plast presenta i dispenser per carta igienica interfogliata Art.i 968 e 969, Dispenser dal design innovativo, pratico, sicuro e dall’ingombro ridotto, la soluzione ideale, per ogni ambiente pubblico. I Dispenser Art.i 968 e 969 per carta igienica interfogliata, dotati di doppia corsia interna garantiscono dal 30% al 70% di capacità contenitiva in più rispetto ai comuni modelli di portacarta igienica. Il dispenser Art. 968 contiene fino a ottocento fogli intercalati a Z, mentre il modello Art. 969 raggiunge i duemila fogli contenuti piegati a V, ma è possibile utiliz-

zare anche la carta intercalata a Z. Grazie alla loro elevata capacità contenitiva si rivelano gli accessori ideali in bagni dal forte afflusso di utenza assicurando una maggior presenza del materiale necessario all’interno di una toilette come può essere appunto la carta igienica. Inoltre alleggerisce le operazioni di mantenimento dei servizi, in quanto il consumabile interno sarà da sostituire e integrare meno frequentemente e con estrema facilità grazie all’apertura con chiave Mar Plast inclusa e la chiusura a scatto. Entrambi si aggiungono alla collezione Skin mantenendone le linee eleganti ed essenziali, declinandosi nelle cinque varianti bianco, Carbon, Titanium, Fluo Antibacterial arricchito da ioni d'argento con proprietà antibatteriche e Stone, realizzato in plastica riciclata e dalla innovativa texture granulosa.

Il concept fondamentale della collezione Skin è quello di ridurre al massimo l’ingombro, ottimizzando anche il minimo pertugio per realizzare un prodotto altamente

performante pur occupando meno spazio possibile. La sfida non è stata semplice da vincere, i meccanismi interni, le parti invisibili dall’esterno che rendono facile lo scorrimento della carta ad esempio, i microchip per i dispenser elettronici, le cartucce di sapone che devono incastrarsi sul fondo e agganciarsi perfettamente alla pompetta di estrazione; tanti piccoli particolari a cui normalmente non si fa certo caso quando si utilizza un dispenser ma che in realtà ne fanno un accessorio di alta qualità, sono proprio quei dettagli a fare la differenza.

La linea Skin riesce a mantenere queste parti ‘invisibili’ e quindi tutta la qualità e la funzionalità dei dispenser Mar Plast ma a volumi ridotti. Le linee diventano sottili, morbide, evocando un mood quasi spaziale e futuristico.

La linea Skin vuole accessoriare i bagni, che siano servizi igienici ad alto flusso di utenza o bagni in attività medie o piccole, con dispenser altamente performanti, dal minimo ingombro, e dal design ricercato.

La collezione Skin incontra perfettamente la richiesta sempre più forte di arredare spazi ridotti con una serie completa di accessori bagni

che vestono il contenuto interno, sapone o carta che sia, con meno materiale plastico possibile. Inoltre si adegua agli standard produttivi attuali con le sue varianti antibatteriche (Fluo Antibacterial) e totalmente realizzate con materiale riciclato (Stone). Un accessorio bagno che rappresenta una precisa scelta: massima resa col minimo ingombro.

I prodotti Mar Plast sono sintesi di estetica, praticità e robustezza, oggetti capaci di apportare in ogni ambiente di destinazione quei contenuti di design, funzionalità e sicurezza che convincono ogni giorno clienti in 50 paesi nel mondo.

informazione pubblicitaria marplast.it
ART. 969

Bettari: da 60 anni presente sul mercato della detergenza professionale

Chi al giorno d’oggi non darebbe “per scontato” l’utilizzo dei detersivi nella vita di tutti i giorni? E chi non avrebbe sottovalutato l’impatto della loro recentissima invenzione?

I detersivi hanno avuto un risvolto davvero rilevante sulla vita delle persone, poiché si sono dimostrati più efficaci di tantissimi antibiotici o antivirali contro la diffusione di malattie molto severe.

Molti non sanno che la storia dei “detersivi come li intendiamo oggi” inizia solo alcuni decenni fa quando, durante la Seconda guerra mondiale, nasce l’esigenza di cercare alternative sintetiche ai materiali utilizzati per la produzione casalinga di sapone (grassi e oli) per via della loro scarsità.

È solo negli anni '50 e '60 che nascono, infatti, i primi marchi conosciuti della Grande Distribuzione e insieme ad essi il marchio

Bettari.  Precisamente nel 1963 viene fondata la società Bettari Detergenti srl che, da sempre di proprietà e conduzione della famiglia Bettari, oggi celebra 60 anni di storia!

Fin da subito l’azienda si è specializzata nella produzione di detergenti per il settore professionale. L’esperienza maturata nel settore Ho.Re.Ca. viene ben presto traslata in altri settori, come lavanderie industriali, industrie alimentari, zootecnia, ambienti e superfici in generale. Con l’avvento del Covid-19 l’azienda si è focalizzata interamente sullo sviluppo di gel e disinfettanti che potessero essere di supporto nella lotta contro il virus, mentre nell’ultimo anno si è potuta e voluta dedicare alla formulazione di nuovi prodotti per nuovi settori Uno dei frutti di questo duro lavoro è stato la realizzazione di una linea ad hoc per il

Settore Autolavaggi, comprensiva di 12 specifici prodotti.

Negli ultimi anni il focus di Bettari, divenuto quasi un’ossessione, è stato rivolto alla ricerca di una sempre più intensa e persistente profumazione dei prodotti, tanto che oggi può offrire un ventaglio di profumatori per ambienti che riescono a soddisfare anche il gusto personale degli utilizzatori più ostili. A completamento dell’offerta, l’azienda ha ideato alcune linee di detergenti che hanno come tratto comune la medesima fragranza (ammorbidente, lava-pavimenti, multiuso, profumatore per ambienti, etc.), con l’intento di lasciare in tutti gli ambienti una sensazione uniforme di pulito, ovvero una piacevolezza che risulti armoniosa e ancor più persistente.

Non da ultimo, l’azienda sta progredendo nello sviluppo

di prodotti a basso impatto ambientale: Ecolabel e Concentrati, liquidi e solidi. Questi ultimi, oltre a ridurre gli imballaggi e il volume della merce da trasportare a favore dell’ambiente, consentono di abbattere i costi di smaltimento rifiuti, di trasporto e i costi di stoccaggio. Hanno quindi un duplice vantaggio: risparmio economico e al contempo maggior sostenibilità, motivo per cui suscitano grande interesse sia nei distributori che negli utilizzatori.

Se ti ha incuriosito e desideri approfondire alcuni temi o conoscere le ultime novità, Bettari ti aspetta alla Fiera Issa Pulire 2023. Quest’anno si terrà a Milano dal 9 all’11 maggio: Padiglione 12 - Stand L40/K43!

DETERGENZA bettari.it

Gamma Identity di Lucart Professional

arricchito con estratto di aloe vera e senza profumazione, caratteristiche che lo rendono ideale anche nei contesti quali l’area prepara zione cibi;

• Classic Foam schiuma certificato EU Ecolabel e arricchito con olio di mandorle, che garantisce un’esperienza di pulizia coinvolgente e piacevole;

Professional rappresenta un insieme di soluzioni completo e armonico per la fornitura di sistemi di dispensazione necessari nell’arredo bagno e non solo, nata per soddisfare tutte le esigenze del mondo professionale con l’obiettivo di garantire sostenibilità, design, efficienza ed igiene. Caratteristiche queste che trovano la loro massima espressione nelle due novità prodotto entrate a far parte della linea: il sistema di dispensazione per sapone Identity Soap 1000 e il dispenser per asciugamani Identity Touch Free

IDENTITY SOAP 1000

Il nuovo sistema Identity Soap 1000 di Lucart Pro-

fessional vanta una gamma completa di saponi 100% Made in Lucart, garanzia di qualità e controllo della filiera. Tutti i saponi sono prodotti con ingredienti di origine naturale, sono biodegradabili, cruelty free e studiati per soddisfare le diverse esigenze del mondo professionale, grazie alle quattro fragranze disponibili:

• Premium Liquid, una formulazione liquida certificata EU Ecolabel. Caratterizzata da un elegante profumo di camelia e arricchita con olio di Argan, è la fragranza ideale per gli ambienti dove qualità e benessere sono al primo posto.

• Frequent Foam, sapone in schiuma ipoallergenico e certificato EU Ecolabel,

• Essential Foam, sapone in schiuma con fragranza neutra, dermatologicamente testato e delicato sulla pelle, è ideale in qualsiasi contesto d’uso.

Il sistema è completato da un dispenser dal design distintivo e senza tempo, tipico della gamma Identity di Lucart Professional, disponibile nelle varianti bianca e nera.

IDENTITY TOUCH FREE

Il dispenser per asciugamani Identity Touch Free è sinonimo di maggiore igiene: infatti, grazie alla tecnologia no-touch con sensore elettronico sensibile al movimento, permette l’erogazione della carta in modo automatico così da evitarne l’esposizione a possibili contaminazioni. La tecnologia no-touch, allo stesso tempo, permette anche di mantene-

re i costi sotto controllo, perché il dispenser incoraggia l'utente a utilizzare un foglio alla volta, evitando inutili sprechi. Il sistema, Inoltre, consente di personalizzare la lunghezza del foglio e di regolare la sensibilità del sensore, nonché l'intervallo di erogazione della carta. Queste peculiarità rendono il dispenser di asciugamani Identity Touch Free la soluzione ideale per l'area dei servizi igienici e per le aree di preparazione dei cibi. Con il suo look distintivo e senza tempo, si integra e si armonizza con qualsiasi ambiente, e con il suo design italiano incarna l'eccellenza di Lucart Professional, sia nella versione nera che in quella bianca. Il dispenser è compatibile con un'ampia gamma di rotoli di asciugamani, sia in pura cellulosa, sia in fibre riciclate e rigenerate, sia in Fiberpack®, la carta ottenuta, grazie all'innovativo processo Lucart, dalle fibre di cellulosa dei cartoni per bevande.

DISPENSER lucartprofessional.com
La gamma Identity di Lucart

PALMPRO, la nuova gamma dedicata al settore professionale

ICOGUANTI amplia ulteriormente la sua offerta presentando PALMPRO, la nuova linea di prodotti dedicata interamente all’utilizzo in ambito professionale.

La nuova gamma sostituirà quella attualmente in commercio integrandola con diverse novità. Molti prodotti sono stati migliorati ottenendo certificazioni aggiuntive per garantire standard di sicurezza ancora più alti.

• 14 referenze con certificazione DPI 3° cat. - Dispositivi Medici -idoneità al contatto alimenti.

• 20 referenze con certificazione protezione antivirus.

• 23 referenze con certificazione idoneità al contatto alimenti.

NUOVO PACKAGING

I nuovi prodotti PALMPRO hanno un nuovo packaging

progettato per fornire tutte le informazioni utili alla scelta e utilizzo del guanto.

RICERCA E INNOVAZIONE: I 5 REQUISITI DEI GUANTI

PALMPRO

Obiettivo di PALMPRO è la realizzazione del migliore prodotto possibile in grado di soddisfare i seguenti 5 requisiti fondamentali: comfort, sensibilità e presa, dermo-compatiblità, sicurezza (soddisfacendo i requisiti del Reg. UE 2016/425) e rispetto per la natura

GUANTI RIUSABILI

La gamma di guanti riusabili è in grado di rispondere efficacemente alle tre categorie di rischio:

1 Mechanical safety > Guanti per la protezione di rischi meccanici

a. Migliori prestazioni: prote-

zione al taglio da A a F.

b. Massimo Comfort.

c. Una superiore resistenza all’abrasione (3X).

2 Chemical safety - Guanti per la protezione dai rischi chimici

a. Protezione chimica DPI 3a

cat. Type A.

b. Massimo comfort e durata.

c. Utilizzo di materie prime di altissima qualità.

3 Food safety > Guanti per la protezione e idonei al contatto alimentare

Tutti i guanti riusabili della linea Food Safety sono idonei al contatto con alimenti e sono 4 volte più sicuri perché sono testati per resistere 120 minuti a 40°C (anziché 30 minuti utilizzati per le prove standard).

Sono certificati come DPI di terza categoria.

GUANTI MONOUSO

La gamma di guanti monouso, realizzati nei diversi materiali (nitrile, lattice naturale, vinile, polietilene) è divisa in 4 linee di prodotti per rispondere a tutte le esigenze:

1 PREMIUM. La linea Premium offre il massimo di protezione e comfort.

2 EXPERT. La linea Expert garantisce il miglior rapporto qualità prezzo.

Tutte le referenze della Linea Expert sono certificate DPI di 3a categoria e/o Disposi-

tivi Medici.

3 ESSENTIAL. La linea Essential offre guanti versatili ed economici per utilizzi generici.

4 FOOD SAFETY. La linea FOOD SAFETY offre guanti monouso idonei al contatto alimentare, 4 volte più sicuri perché sono testati per resistere 120 minuti a 40°C.

ETICA E RISPETTO PER L’AMBIENTE: UN IMPEGNO GLOBALE

Da oltre 50 anni ICOGUANTI produce e distribuisce dispositivi per la protezione delle mani.

Dal 2002 è entrata a fare parte di DPL, uno tra i primi produttori di guanti al mondo. Il gruppo rappresenta il 5% del mercato mondiale dei guanti in gomma casalinghi e industriali. La produzione è sostenibile grazie all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e non da combustibili fossili. L’acqua impiegata negli impianti viene purificata e riciclata durante il processo produttivo.

informazione pubblicitaria palmpro.it| icoguanti.it

Soluzioni professionali per la pulizia

mule e packaging dedicati al mercato professionale sono sempre più presenti nell’offerta Icoguanti. Durante questi 2 anni il mercato ha risposto in maniera estremamente positiva sia tra i clienti storicamente partner di Icoguanti sia con una serie di nuove collaborazioni sul territorio.

Nel settore del Cleaning la scelta del guanto è fondamentale in quanto vengono impiegati agenti igienizzanti e/o sanitizzanti che possono essere causa di irritazioni o dermatiti alle mani se non adeguatamente protette; inoltre anche l’esposizione prolungata con l’acqua può diminuire il potere protettivo della nostra cute e favorire microlesioni e screpolature. La scelta del guanto dipende soprattutto dal genere di pulizia professionale. Pulire una camera d’albergo non è come pulire un ufficio, dato che a ogni superficie corrisponde un tipo di prodotto idoneo e ambienti diversi

sono correlati a rischi diversi.   Gli aspetti da tenere in considerazione nel momento della scelta sono molteplici: innanzitutto è fondamentale conoscere la normativa di riferimento e le diverse certificazioni esistenti che garantiscono la tipologia di protezione. Dopodiché è importante scegliere in base alle caratteristiche del guanto: guanti monouso o riusabili, il materiale, lo spessore, la lunghezza, il colore, la finitura esterna e interna, la finitura del polsino ed infine la taglia.

PALMPRO offre una vasta gamma di guanti monouso e riusabili per le pulizie

professionali tutti certificati DPI di 3° categoria contro i rischi chimici.

DETERGENZA

PROFESSIONALE

Proprio in contemporanea con la FIERA PULIRE del  2021 a Verona, ICOGUANTI annunciò il suo ingresso nel mondo della detergenza professionale con una collaborazione con  Procter&Gamble iniziando a distribuire un bouquet di prodotti indirizzati prevalentemente ai mercati PROFESSIONALE e HO.RE.CA.

I prodotti a marchio P&G Professional, DASH, LENOR, FAIRY, VIAKAL tutti con for-

A Issa Pulire Milano 23 Icoguanti presenta due nuove collaborazioni nel mondo della detergenza. La  prima collaborazione riguarda la distribuzione dei prodotti di Reckitt Benchiser per la quale a partire da Maggio Icoguanti distribuirà i prodotti a marchio NAPISAN, FINISH, CALGON e AIRWICK. La seconda Collaborazione riguarda uno storico marchio sinonimo di igienizzazione in Italia: Icoguanti sarà infatti distributore ufficiale, per i canali Professionale ed HO.RE.CA. del marchio ACE CLORO Formula Professionale, prodotto da FATER in esclusiva per il canale Professionale.

informazione pubblicitaria palmpro.it| icoguanti.it
Icoguanti vi aspetta dal 9 all’11 maggio a Milano a ISSA PULIRE 2023 nello stand Pav 12P - Stand K30 per conoscere da vicino le novità per il settore.

Guanti di protezione

re distribuiti in area UE e la normativa li divide in tre categorie a seconda del grado di rischio da cui ci si deve proteggere:

• CE CATEGORIA I - Rischi minimi Adempimenti. Autocertificazione.

• CE CATEGORIA II - Rischi di livello intermedio. Certificazione da ente accreditato).

Prima di scegliere un paio di guanti di protezione è molto importante verificarne le singole caratteristiche e valutare attentamente materiali, modello e spessore, senza tralasciare le certificazioni che attestano la soddisfazione dei requisiti di sicurezza.

Le mani sono la parte più industriosa del corpo umano. Il guanto, inteso universalmente come il dispositivo primario per la loro protezione, deve essere quindi scelto con particolare cura per ottimizzare sia la resa del lavoro da eseguire sia la sicurezza dell’operatore e del prodotto manipolato.

Possiamo distinguere diverse tipologie di guanti DPI da scegliere in base al tipo di lavorazione da eseguire:

• Guanti di protezione contro il rischio chimico.

• Guanti contro il rischio termico.

• Guanti di protezione contro il freddo.

• Guanti di protezione contro le radiazioni e la contaminazione da radioattività.

• Guanti di protezione contro i rischi meccanici.

• Guanti di protezione isolanti per lavori sotto tensione.

• Guanti di protezione per l’uso di seghe a catena comandate a mano.

LA MARCATURA

Il Regolamento Europeo (EU) 2016/425* sui Dispositivi di Protezione Individuale prevede che tutti i DPI debbano essere marcati in funzione della loro categoria di riferimento. La marcatura può comparire direttamente sul DPI o, se questo fosse problematico, sulla confezione con simbologie e indicazioni relative ai livelli di prestazione e alle caratteristiche del guanto. La marcatura CE contraddistingue i DPI che soddisfano i requisiti per esse-

• CE 0123 CATEGORIA III - Rischi irreversibili o mortali. Certificazione da ente accreditato, verifica da parte terza del processo produttivo e di idoneità dei guanti. Indicazione ente accreditato a fianco del CE (es. 0123).

NORMA EN ISO 21420:2020

La norma definisce i requisiti generali e i corrispondenti test di prova per la progettazione e la fabbricazione dei guanti, la resistenza dei materiali alla penetrazione dell'acqua, l'innocuità, la confortevolezza e l'efficienza, la marcatura e le informazioni fornite dal fabbricante relative ai guanti di protezione.

LA RESISTENZA DI UN GUANTO

La scelta di un guanto come Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) per utilizzi con aggressivi chimici/meccanici, presume, da parte dell'utilizzatore, la conoscenza del rischio correlato

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Il guanto, quale dispositivo di protezione individuale (DPI o PPE), deve garantire livelli di protezione adeguata durante il lavoro e resistenza ai prodotti da manipolare, senza creare impedimenti nei movimenti e limitazioni alla manualità
Cristina Cardinali
DPI

e delle caratteristiche di resistenza del guanto. Tali caratteristiche, deducibili dalle schede informative, sono riferite a guanti integri ed inoltre possono decadere con l'uso, manifestando una perdita progressiva di resistenza.

Si raccomanda quindi per la scelta iniziale:

1. Di verificare la resistenza con una

prova pratica nelle esatte condizioni d'uso e di controllare lo stato di conservazione del guanto ad ogni successivo utilizzo.

2. Nell'impiego non eccedere mai i tempi d'uso relativi al livello prestazionale (prova di permeazione) del prodotto chimico impiegato.

3.Non utilizzare in contatto con il prodotto chimico per periodi superiori a

PROTEZIONE MECCANICA - EN 388:2016+A1:2018

La presente norma è la revisione della norma pubblicata nel 2003. La protezione contro i rischi meccanici è espressa da un pittogramma seguito da 4 numeri i quali rappresentano i livelli di protezione contro uno specifico rischio e da 2 lettere.

La lettera in quinta posizione corrisponde al livello di resistenza al taglio secondo la norma ISO 13997. L'ultima lettera "P" indica se il guanto ha superato il test secondo la norma EN 13594:2015 e indica una protezione agli urti sulle articolazioni e le dita.

quelli relativi al livello di prestazione. (livello 0 < 10 min., livello 1 >10 min., livello 2 > 30 min., livello 3 > 60 min., livello 4 > 120 min., livello 5 > 240 min., livello 6 > 480 min.).

4. Per i prodotti chimici corrosivi, la “degradazione" può costituire il fattore più importante da prendere in considerazione nella selezione di guanti resistenti ai prodotti chimici.

PROTEZIONE CHIMICA

La presente norma è la revisione della norma pubblicata nel 2003. La norma EN 374 classifica i guanti per rischio chimico in 3 tipologie: Tipo A - Tipo B - Tipo C.

I requisiti che devono essere soddisfatti sono:

PROTEZIONE DAL FREDDO - EN 511:2006

La presente norma indica le prestazioni termiche di protezione dei guanti rispetto al freddo trasmesso per convezione o per contatto con un campo di applicazione fino a -50°C. La protezione dal freddo è espressa da un pittogramma specifico seguito da 3 lettere le quali rappresentano i livelli di protezione contro uno specifico rischio:

a = freddo da convezione

b = freddo da contatto

c = permeabilità all'acqua

PROTEZIONE DAL FREDDO - EN 511:2006

PROTEZIONE DAL CALORE e/o FUOCO - EN 407:2004

La presente norma indica le prestazioni termiche di protezione dei guanti rispetto al calore e/o fuoco.

La protezione contro calore e/o fuoco, è espresso da un pittogramma seguito da 6 lettere le quali rappresentano i livelli di protezione contro uno specifico rischio:

a = fiamma

b = calore da contatto

c = calore da convezione

d = calore radiante

e = piccoli schizzi di metallo fuso

f = grandi schizzi di metallo fuso

I prodotti chimici da utilizzare per determinare la resistenza ai rischi chimici sono:

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icoguanti.it
Fonte:

Mani pulite e igienizzate

Cristina Cardinali

Le mani sono considerate il principale veicolo per la trasmissione di patogeni: mani pulite e igienizzate sono infatti fondamentali nella prevenzione di malattie e infezioni.

Solo per fare un esempio, secondo una recente indagine internazionale l'84% dei lavoratori intervistati sostiene di lavarsi le mani dopo aver utilizzato i servizi, ma il 37% dello stesso campione ammette anche di non lavarle quando è di fretta.

Se lavare le mani accuratamente con acqua e sapone per circa un minutofacendo attenzione di strofinare bene ogni loro parte, dal dorso al palmo, fino al polso e agli spazi tra le dita – è molto importante, non da meno è la fase successiva di asciugatura, poiché i batteri proliferano più velocemente con le mani bagnate rispetto a quelle asciutte. Quindi non solo il lavaggio, ma anche la fase di asciugatura delle mani rappresenta un aspetto cruciale nel mantenimento delle condizioni di igiene dell’ambiente bagno. Un recente studio condotto per conto di ETS (European Tissue Symposium) da Leeds Institute of Me-

dical Research dell’Università di Leeds ha dimostrato come l’asciugatura delle mani tramite asciugamani in carta monouso riduca di 10 volte la dispersione di virus rispetto ad altri sistemi di asciuga-

tura (fonte: https://europeantissue.com).

LAVAGGIO DELLE MANI

CON ACQUA E SAPONE

Il lavaggio delle mani con acqua e

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I mesi caratterizzati dalla pandemia hanno aumentato esponenzialmente l’attenzione verso l’igiene personale a cominciare dal corretto lavaggio e dalla corretta asciugatura delle mani
L’innovativo piano d’azione Nettuno per mani sempre pulite e protette. SCOPRI SKIN CARE PROGRAMME Programmma completo per la prevenzione delle PROTEGGI 1 800 ml LAVA 2000 ml CURA 800 ml Le tue mani si meritano il meglio! Le tue mani si meritano il meglio! MALATTIE PROFESSIONALI DELLA PELLE 2 3 w w w . n e t t u n o . n e t pav 12P Stand 40-42

sapone va eseguito quando le mani sono visibilmente sporche, dopo l’utilizzo dei servizi igienici e quando si sospetta una potenziale esposizione a patogeni che producono spore. In genere l’acqua viene considerata un "solvente universale", ma non ha la capacità di rimuovere sostanze idrofobiche come grassi e oli spesso presenti sulle mani sporche, per questo bisogna ricorrere all’utilizzo di saponi o detergenti. I saponi semplici (non antimicrobici) hanno un'attività antimicrobica minima, se non nulla, mentre quelli contenenti agenti antisettici consentono di inattivare o sopprimere i microrganismi. Nel lavaggio con acqua e sapone è sconsigliato utilizzare una temperatura dell’acqua elevata (perché favorisce secchezza e irritazione della cute) e idealmente le mani dovrebbero essere asciugate con carta monouso, facendo attenzione ad asciugarle bene e senza strofinare per evitare lesioni o screpolature. La durata dell’intera procedura dovrebbe essere di 40-60 secondi.

IGIENE DELLE MANI CON SOLUZIONE IDROALCOLICA

La frizione delle mani con soluzione idroalcolica si è dimostrata efficace per una sicura igiene delle mani, tanto che è la metodica da preferire quando non sono visibilmente sporche. Rispetto al lavaggio con acqua e sapone ha diversi vantaggi: possiede un’azione antimicrobica, è più veloce, non necessità di infrastrutture come rubinetti, acqua pulita e asciugamani, e causa meno irritazioni cutanee (nella maggior parte delle soluzioni sono incluse formule umettanti).

L’attività antimicrobica dell’alcol deriva dalla sua capacità di denaturare le proteine, le concentrazioni più efficaci sono quelle al 60-80%, e hanno anche un’eccellente attività germicida (in vitro) contro i batteri Gram-positivi e Gram-negativi (inclusi quelli multiresistenti).

Tuttavia l’efficacia dei prodotti per l’igiene delle mani è influenzata da una serie di fattori: tipo di alcol utilizzato, concentrazione di alcol, tempo di contatto, quantità di soluzione utilizzata. Per igie-

nizzare le mani con soluzione idroalcolica sono sufficienti 20-30 secondi.

GIORNATA MONDIALE PER L’IGIENE DELLE MANI

L’igiene delle mani degli operatori sanitari è fondamentale per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza. Se eseguita nel modo e nel momento giusto, rappresenta infatti un momento cruciale dell’assistenza sanitaria, grazie al quale è possibile ridurre la trasmissione di microrganismi (inclusi quelli resistenti agli antibiotici) e aumentare la sicurezza del paziente e dell’operatore. È fondamentale quindi che le persone coinvolte in tutti i livelli dell’assistenza (pazienti e visitatori compresi) credano nell’importanza di un gesto così semplice ma efficace anche per diffondere la cultura dell’igiene delle mani mirata a un’assistenza più sicura e di alta qualità. Per questo motivo annualmente, il 5 maggio si celebra la Giornata mondiale dell’igiene delle mani e vengono organizzate numerose inizia-

CURIOSITÀ

Il 22 agosto 1865 William Sheppard, di New York, ottenne il brevetto numero 49.561 per il suo "Improved Liquid Soap" (sapone liquido migliorato). Sheppard scoprì che una piccola quantità di sapone convenzionale poteva essere mescolata con grandi quantità di spirito di ammoniaca per creare un sapone con una consistenza simile a quella della melassa. La sua invenzione divenne comune nelle aree pubbliche. Solo negli anni '70 la Minnetonka Corporation, con sede a Chaska, Minnesota, di proprietà dell'imprenditore Robert R. Taylor, propose una versione moderna della ricetta di Sheppard. Chiamata “Crème Soap on Tap”, era disponibile in contenitori decorativi di ceramica nei negozi

tive di sensibilizzazione sul tema. Alcuni studi osservazionali hanno dimostrato che tra gli operatori sanitari l’igiene delle mani viene effettuata in media da 5 a 42 volte per turno. Questa media varia notevolmente in base al contesto assistenziale esaminato (maggiore aderenza nei reparti di terapia intensiva) e al tipo di procedura assistenziale fornita (maggiore aderenza prima e dopo le pratiche invasive). Uno studio trasversale ha dimostrato che la maggior parte degli operatori sanitari (85%) è a conoscenza delle pratiche per l’igiene delle mani e che le mani contaminate rappresentano un importante veicolo di trasmissione delle infezioni (73%). Nonostante un’aderenza sufficiente alla pratica e la consapevolezza dei suoi effetti sulla prevenzione e controllo delle infezioni, spesso la tecnica applicata è risultata inadeguata (tempi per l’igiene delle mani troppo brevi, utilizzo di una quantità insufficiente di prodotto).

Fonte: Istituto Superiore di Sanità

specializzati. Nel 1978, Taylor attraverso la sua società iniziò a vendere dispenser di sapone con il marchio Softsoap. Il signor Taylor lanciò il prodotto con una campagna pubblicitaria da 7 milioni di dollari e prese un'altra precauzione per evitare la concorrenza dei giganti: ordinò 100 milioni di pompette agli unici produttori americani - un anno di scorte - pagandole, secondo l'Harvard Business Review, 12 centesimi. L'acquisto, costato 12 milioni di dollari, fu una vera e propria scommessa, ma diede i suoi frutti. Passò più di un anno prima che altre grandi aziende potessero gareggiare con il suo prodotto. Nel giro di sei mesi aveva venduto 25 milioni di dollari di pezzi.

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Tork Vision Cleaning, la pulizia basata sui dati

prodotti e di elaborare piani di pulizia intelligenti e personalizzati, completamente digitali. Con la digitalizzazione dei sistemi, gli addetti possono utilizzare le informazioni per capire quando e dove intervenire.

Il passaggio alla pulizia basata sui dati aiuta a:

• Risparmiare fino al 20% delle ore di pulizia.

Tork offre soluzioni avanzate, basate sui dati, per aiutare i responsabili delle pulizie a migliorare l'efficienza e a dedicare più tempo alla qualità degli interventi e al ripristino dell'igiene.

Tork, marchio internaziona-

le di Essity e pioniere con la prima soluzione di pulizia basata sui dati già nel 2014, oggi introduce Tork Vision Cleaning, un approccio completamente nuovo alla gestione delle pulizie, un sistema che trasforma il modo di lavorare, consente di capire dove mancano i

• Assicurarsi che i dispenser siano riforniti per il 99% del tempo cioè utilizzabili per una corretta igiene delle mani.

• Ridurre i controlli dei dispenser del 91%, risparmiando centinaia di ore di personale ogni anno.

• Ottenere fino al 30% in più di soddisfazione dei clienti e degli ospiti.

"Nel corso degli anni - ci

spiega Riccardo Trionfera, Direttore Commerciale di Essity - i nostri clienti si sono resi conto che la pulizia basata sui dati porta molti vantaggi: personale più soddisfatto, tempi di risoluzione più rapidi e frequenze di pulizia ottimali. In un sondaggio, il 100% dei clienti ha dichiarato che la pulizia basata sui dati aiuta a migliorare l'igiene, l'80% afferma di aver ridotto i reclami grazie all'utilizzo del nostro sistema, che garantisce ricariche puntuali di prodotti per l'igiene anche in strutture di grandi dimensioni e fa risparmiare tempo per le attività di reportistica".

Tork Vision Cleaning utilizza Contatori di persone per monitorare gli accessi e Dispenser di carta e di sapone connessi che tracciano i livelli di fornitura per fornire agli addetti e ai manager i dati riguardanti le esigenze di pulizia e di ricarica di quella specifica struttura.

GESTIONE tork.it/servizi/soluzioni/vision-pulizia/

Sanitec il brand per la detergenza professionale di Italchimica, cresce nelle certificazioni

Una selezione di prodotti Sanitec ha ottenuto la prestigiosa certificazione NSF - National Sanitation Foundation. “È un riconoscimento importante a garanzia degli elevati standard di sicurezza e affidabilità dei nostri prodotti” - sottolinea Luca Pattarello, R&D manager di Italchimica. NSF è un ente di certificazione indipendente ed è considerata la più grande organizzazione al mondo nel settore della verifica e della certificazione dei prodotti in ambienti alimentari, con una focalizzazione sugli alimenti, sull’acqua, sull’ aria interna e sull’ambiente. I sei formulati Sanitec sottoposti a valutazione hanno superato tutti i test che analizzano ogni fase di sviluppo del prodotto, anche con visite ispettive non programmate.

SANITEC PER IL MERCATO DELLA PULIZIA PROFESSIONALE

Un brand apprezzato dagli operatori professionali della pulizia, l’orso bianco di Sanitec ha mosso i suoi primi potenti passi nel 2001. L’importante attenzione che gli è stata riservata dal mercato professionale nei primi anni di lancio, ha di fatto determinato la nascita di Italchi-

mica. Italchimica è stata infatti fondata a Padova nel 2003 su solide basi scientifiche nell’ambito della detergenza, disinfezione e cosmesi, evolvendo rapidamente in un’organizzazione ampia e complessa per industrializzare con tecnologie costantemente all’avanguardia una chimica dalle alte performance, anche ambientali. L’ampia gamma Sanitec comprende anche lo skin-care e Petranova Italchimica ha sempre creduto nella forza del suo brand Sanitec e ha investito per sviluppare linee dedicate a vari ambienti ed utilizzi. Sanitec rappresenta una delle più ampie gamme presenti sul mercato della detergenza professionale che si declina in linee specifiche per gli ambienti cucina, lavanderia, disinfezione, grandi superfici. Completano la gamma i prodotti skin-care per applicazioni sanitarie e quelli dedicati al mondo della manutenzione conservative di monumenti, statue ed edifici ad alto valore storico ed artistico denominata Petranova. Il miglioramento

continuo delle formule e l’impegno verso la realizzazione di prodotti ad alta sostenibilità, hanno portato all’ottenimento di importanti riconoscimenti nelle certificazioni di prodotto. Oltre alla citata NSF anche Ecolabel, PMCPresidio Medico Chirurgico e

sono scelte dagli operatori delle residenze sanitarie assistenziali, dal mondo horeca e dai grossisti della cancelleria che offrono anche prodotti per la detergenza di grandi e piccole superfici.

informazione pubblicitaria italchimica.it
CAM - Criteri Ambientali Minimi. Le gamme Sanitec
2003-2023

Di seguito pubblichiamo la brochure realizzata da A.I.S.E., in collaborazione con Federchimica Assocasa , che racconta come l'industria contribuisca alla salute e all'igiene nei luoghi pubblici.

International Association for Soaps, Detergents and Maintenance Products

ASSOCASA

L’INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L’IGIENE PROFESSIONALE

SOSTEGNO FONDAMENTALE PER

LA SOCIETÀ CON LE SUE SOLUZIONI DI PULIZIA PROFESSIONALE

Tutti ci aspettiamo che gli spazi pubblici in cui lavoriamo, mangiamo, socializziamo e viaggiamo siano puliti e sicuri. E tali aspettative vengono soddisfatte grazie al lavoro delle aziende e delle associazioni del network di A.I.S.E.. Il settore della detergenza e dell’igiene professionale garantisce elevati livelli di pulizia e, ove opportuno, di disinfezione negli spazi pubblici, negli ospedali e nell’industria alimentare, ad esempio, riducendo o eliminando il contatto con microrganismi dannosi che portano a malattie e con agenti infettivi potenzialmente fatali.

Lavanderia

0,4 miliardi di euro

(ad es. lavaggio industriale di indumenti da lavoro e divise del settore alberghiero, biancheria per hotel e ospedali)

Cura degli edifici 0,9 miliardi di euro

(ad es. pulizia e manutenzione dei pavimenti, servizi igienici, cura delle finestre, disinfezione delle superfici)

Cibo e bevande

1,5 miliardi di euro

(ad es. trasformazione, stoccaggio e trasporto degli alimenti, apparecchiature per la mungitura dei prodotti lattiero-caseari)

Oltre 400 aziende, di cui l'85% PMI, nell'ambito del network di A.I.S.E. forniscono soluzioni professionali per la pulizia e l'igiene in Europa.

QUESTO SETTORE PORTA MOLTI BENEFICI ALLE PERSONE:

Protegge la nostra salute con l’igiene e la pulizia degli spazi pubblici

Garantisce la sicurezza del paziente negli ambienti sanitari

Previene le infezioni attraverso buone pratiche igieniche Rende la nostra vita più piacevole e soddisfacente

Pulizie tecniche

1,3 miliardi di euro

(es. pulizia metalli, raffreddamento acqua, decontaminazione centrali nucleari)

Sanità

1,9 miliardi di euro

(es. ospedali, disinfezione di strumenti chirurgici, case di cura)

Cucina e ristorazione

1,4 miliardi di euro

(es. ristoranti, lavaggio industriale di stoviglie)

Contribuisce al nostro senso di benessere

Facilita stili di vita comodi e moderni

Assicura la durata dei prodotti

Aumenta la produttività per le aziende

Tutela gli investimenti dei brand

Contribuisce alla sostenibilità

L’INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L’IGIENE PROFESSIONALE
17,6% 12,2% 18,9% 20,3% 5,4% 7,4 miliardi di euro di valore di mercato del settore 25,7% © A.I.S.E. 2022
* Fonte: dati delle associazioni nazionali di A.I.S.E. nel 2021 Associazione nazionale detergenti e specialità per l’industria e per la casa
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La brochure è scaricabile dal sito: https://assocasa.federchimica.it/ 122 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

UN SETTORE ALTAMENTE DIVERSIFICATO CON UN SERVIZIO PERSONALIZZATO PER OGNI ESIGENZA

Il settore è caratterizzato dalla presenza di molte PMI che forniscono soluzioni di pulizia mirate. Con le loro conoscenze specifiche e la vicinanza ai loro clienti, sono in una posizione ideale per creare e fornire prodotti diversificati per ogni esigenza operativa in un’ampia varietà di situazioni istituzionali e industriali.

Le specificità di questo settore

• L’85% delle aziende in Europa sono PMI

• Fornitura di soluzioni di pulizia e igiene su misura

• Conoscenza specialistica e vicinanza al cliente

• Fornitura di prodotti di nicchia

• Ampia varietà di clienti con esigenze operative uniche

• La formazione è parte integrante del servizio clienti

• Modalità di distribuzione e vendita diverse rispetto ai prodotti di uso domestico

Esempi di applicazioni di pulizia

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• La maggioranza delle vendite vengono effettuate tramite gare d’appalto

• Attrezzature per il dosaggio e l’erogazione a misura di lavoratore

• Sicurezza e sostenibilità sono principi fondamentali

In un’azienda casearia che si occupa di trasformazione, produzione e consegna di prodotti lattiero-caseari finiti, un’impresa di pulizie professionale può collaborare con il cliente per progettare e installare le unità di pulizia sul posto (CIP) e il sistema di lubrificazione del nastro trasportatore delle bottiglie, utilizzando prodotti chimici appropriati.

Un’immagine contenente un documento esplicativo di orientamento CIP (cleaning in place) fornito dal fornitore del detersivo, per supportare un processo di pulizia automatizzato sicuro ed efficiente per le superfici interne di tubi, filtri e altre apparecchiature.

FORNIRE DISINFETTANTI PER MANI, SUPERFICI E BUCATO

Le mani sono un punto di contatto critico il più delle volte responsabile della diffusione di microbi dannosi. I bagni negli edifici pubblici o nelle cucine professionali richiedono dosatori di saponi per le mani confezionati in un sistema dedicato che si adatta al particolare dosatore e limita il contatto con il prodotto di pulizia.

L’uso di disinfettanti per uccidere i microrganismi dannosi come l’Escherichia coli su mani e superfici è fondamentale. Il portafoglio di prodotti A.I.S.E. comprende biocidi come disinfettanti per mani, per superfici in generale e per bucato, soggetti a una rigorosa conformità legislativa.

L’INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L’IGIENE PROFESSIONALE
GARANTIRE LA PULIZIA NELL'INDUSTRIA CASEARIA
22 © A.I.S.E. 2022 123 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

L'INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L'IGIENE PROFESSIONALE

MANUTENZIONE DEI PAVIMENTI NEGLI SPAZI PUBBLICI

La cura dei pavimenti richiede una gamma di prodotti per far fronte ai diversi materiali del pavimento (moquette, legno, piastrelle, marmo, gomma, ecc.) e tipologie di applicazione come la pulizia, la lucidatura e la sverniciatura. I prodotti per la cura dei pavimenti comprendono lucidanti e cere per pavimenti, ristrutturanti, solventi per lucidi e materie prime come cere ed emulsioni acriliche che proteggono e ripristinano le superfici degli edifici pubblici.

Oltre al prodotto appropriato, è necessaria una gamma di macchine specializzate (lavasciuga pavimenti, lucidatrici monospazzola di alta o bassa velocità, aspirapolvere) e utensili (mocio, scope a frange, ecc.), insieme a personale addestrato, per un risultato ottimale.

Dispositivi medici ad es. gli endoscopi non possono essere puliti nelle normali macchine per la sterilizzazione. I detersivi professionali utilizzano enzimi che funzionano a bassa concentrazione, bassa temperatura e pH non eccessivo per garantire che questi dispositivi siano sicuri da usare per ogni paziente.

I prodotti utilizzati per la pulizia e la disinfezione dei dispositivi medici rientrano ora nell’ambito di applicazione del Regolamento UE sui Dispositivi Medici. IHO e A.I.S.E. hanno pubblicato le Linee guida per il settore al fine di supportare le aziende nella corretta attuazione della normativa.

GARANTIRE

I disinfettanti svolgono un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza dei pazienti ospedalizzati, dalla pulizia della loro stanza alla disinfezione dei dispositivi medici e al lavaggio dei camici delle sale operatorie e della biancheria ospedaliera. La sicurezza dei pazienti e del personale medico è un compito estremamente complesso.

Nel lavaggio industriale, gli indumenti da lavoro, la biancheria da letto, i mocio, ecc. vengono lavati in grandi lotti per ottimizzare i processi di lavaggio.

GARANTIRE LA SICUREZZA DELLA FILIERA ALIMENTARE

Le industrie di trasformazione degli alimenti devono soddisfare rigorose norme igieniche per garantire la sicurezza della catena alimentare e, in definitiva, del consumatore. La contaminazione da virus o batteri nocivi viene evitata attraverso l’applicazione appropriata di detergenti e disinfettanti soggetti a rigorosi standard, protocolli e sistemi di gestione della sicurezza alimentare europei.

La qualità del latte è influenzata dall’igiene prima, durante e dopo il processo di mungitura. L’importanza di una stalla ben igienizzata e il controllo della stessa è essenziale per un caseificio ben funzionante e sicuro.

L’INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L’IGIENE PROFESSIONALE
PULIZIA DEI DISPOSITIVI MEDICI
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LA SICUREZZA DEL PAZIENTE
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3 © A.I.S.E. 2022 124 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

UN CONTRIBUTO CHIAVE PER LA SALUTE PUBBLICA E L’IGIENE

L’igiene è alla base della salute ed è di fondamentale importanza nel ventunesimo secolo. Ciò è diventato estremamente chiaro durante la pandemia da COVID-19, quando la nostra industria ha svolto un ruolo cruciale nel garantire che i prodotti essenziali fossero disponibili e forniti rapidamente non solo nel settore sanitario, ma anche nell’industria alimentare e agricola, ad esempio.

Pulizia

La pulizia è la rimozione meccanica o chimica dello sporco di varia natura dal corpo umano, da un oggetto inanimato o da un’area. Normalmente, la pulizia con sapone o detersivo seguito da risciacquo con acqua è sufficiente per rimuovere lo sporco visibile e gli allergeni. La pulizia, in particolare quella seguita dal risciacquo, riduce il numero di microbi su mani, superfici e tessuti.

Bisogno di igiene?

• Aumento della resistenza agli antibiotici

• Aumento della velocità con cui si diffondono malattie esistenti e nuove

Disinfezione

La disinfezione è l’uso mirato di un prodotto biocida per aiutare a prevenire la diffusione dell’infezione in situazioni in cui vi è un alto rischio di trasmissione di microbi dannosi, ad es. quando qualcuno è vulnerabile alle infezioni. I disinfettanti prevengono la diffusione dell’infezione disattivando o uccidendo gli organismi nocivi.

420.000 persone muoiono ogni anno per intossicazione alimentare nel mondo

➤ ciò si può prevenire grazie a migliori standard igienici

Fonte:Centroeuropeoperilcontrollodelle mala ti e

Igiene

L’igiene è la pratica attraverso la quale le persone mantengono o promuovono una buona salute interrompendo la catena dell’infezione. Tutte le pratiche che rendono le persone e l’ambiente circostante (es. superfici o mani) pulite e, se necessario, disinfettate, contribuiscono all’igiene. Altre misure igieniche includono mantenere una certa distanza dalle persone infette e indossare mascherine.

• Crescente paura delle sostanze chimiche

• Meno comprensione della necessità di igiene

Una buona igiene delle mani interrompe la catena dell’infezione.

IL RUOLO ESSENZIALE DEI DISINFETTANTI

I disinfettanti sono prodotti che contengono sostanze biocide attive con proprietà antimicrobiche. I disinfettanti rientrano nella legislazione sui biocidi e sono essenziali nella nostra vita quotidiana per proteggere la nostra salute prevenendo la diffusione di microbi dannosi. La pandemia da COVID-19 ha evidenziato come disinfettanti per mani e superfici siano essenziali per mantenere le nostre case e i luoghi di lavoro sicuri e puliti.

I disinfettanti e i disinfestanti sono essenziali per

• Produzione alimentare e catena alimentare sana e sicura

• Igiene veterinaria e benessere degli animali

• Disinfezione nelle strutture mediche e sanitarie

• Controllo degli insetti e dei parassiti

• Meno tempo per la pulizia e la disinfezione

• La prevenzione dell’infezione non è una priorità nei budget.

37.000 pazienti muoiono ogni anno a causa di infezioni acquisite in ospedale in Europa

Fonte:Centroeuropeoperilcontrollodelle mala t ti e

Oltre il

25% delle infezioni acquisite in ospedale è prevenibile attraverso un’igiene profonda

Fonte:Centroeuropeoperilcontrollodelle ma a t ti e

L’INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L’IGIENE PROFESSIONALE
4 © A.I.S.E. 2022 125 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 continua a pagina 130 >>

Ecolabel per tutti

Molto spesso la richiesta di un prodotto Ecolabel viene associata alla partecipazione a gare d’appalto pubbliche, facendo riferimento alla strategia europea per l’economia Circolare, dove le Pubbliche amministrazioni sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo della cultura ecosostenibile proponendo acquisti e appalti verdi (Green Public Procurement - GPP).

Il Codice Appalti italiano pe-

raltro prescrive che le "Stazioni appaltanti" pubbliche debbano formulare i bandi di gara sulla base di specifici criteri ambientali, definiti per i diversi settori in appositi Decreti Ministeriali. Le Stazioni Appaltanti devono così rispettare le specifiche tecniche e richiedere alle Aziende le certificazioni previste nei Decreti, assegnando il bando all'offerta con il miglior rapporto qualità/ prezzo ("offerta economicamente più vantaggiosa").

L’obiettivo su cui Polychim ha sviluppato il progetto Ecolabel va oltre alla sola necessità di partecipazione a gare d’appalto pubbliche, come sopra descritte, ma si fonda sul principio di offrire e mettere a disposizione di tutti gli utilizzatori finali, una gamma prodotti che possa

realmente sostituire i migliori prodotti presenti oggi sul mercato, ed in grado di assicurare elevati standard qualitativi, con una elevata garanzia di efficacia, nel pieno rispetto dei concetti green su cui la certificazione ECOLABEL si fonda.

LA NUOVA GAMMA EQUA

Da questa visione è nata la nuova linea EQUA: una gamma di prodotti certificata Ecolabel, dal basso impatto ambientale e dalle alte performance, studiata per ogni ambiente e sviluppata su 14 nuove referenze.

Per le superfici dure la linea è costituita da 7 diversi prodotti: EQUA MULTIVET. Detergente a base alcolica pronto all’uso indicato per la pulizia di vetri, specchi, schermi di

computers e televisori, metalli lucidi, arredi. Profumo fresco gradevole.

EQUA BAGNO. Detergente liquido pronto all’uso ad azione anticalcare e brillantante studiato per la pulizia corrente del bagno.

EQUA KALC & WC. Detergente acido pronto all’uso indicato per interventi di pulizia e disincrostazione corrente di WC ed orinatoi, privo di acidi pericolosi o corrosivi per i metalli ed utilizzabile, in sicurezza, anche per la pulizia di docce, vasche da bagno, piastrelle, manufatti in acciaio inox, vetro.

EQUA FPG. Detergente alcalino schiumogeno dal forte potere sgrassante specifico per la rimozione dei grassi ed olii animali e vegetali cotti e dei residui carbonizzati.

informazione pubblicitaria GLI ECOLOGICI bt 22 kg bt 24 kg ALCALINIZZANTE PER LAVATRICI CON SISTEMI MULTICOMPONENTE DETERGENTE PER LAVATRICI CON SISTEMI MULTICOMPONENTE GLI ECOLOGICI bt Impatto prodotti EQUA per lavaggio di capi cotone, lino, fibre sintetiche, miste delicate, sia bianche che colorate. Dosare prodotto nel ciclo lavaggio attenendosi dosaggi indicati prodotto per kg di tessuti 22 kg ESCLUSIVO USO PROFESSIONALE 8,5 ESCLUSIVO USO PROFESSIONALE GLI ECOLOGICI bt bianchi che colorati, ottimo su biancheria intima. Utilizzato lavaggio aggiunta CANDEGGIANTE PER LAVATRICI CON SISTEMI MULTICOMPONENTE 24 kg UN 2014

EQUA RAPIDO. Detergente sgrassante pronto all’uso indicato per la rapida pulizia di sporchi di vario tipo da superfici dure lavabili, arredi, attrezzature, macchinari nel settore food e non food.

EQUA PAVIDET. Detergente profumato a ph neutro studiato per la pulizia giornaliera, manuale o meccanica, di pavimentazioni di vario tipo, anche protette con cere metallizzate.

EQUA FORTE. Energico detergente alcalino a bassa schiuma indicato per la pulizia di pavimentazioni e superfici dure lavabili, attrezzature, macchinari, in ambienti civili, industriali, collettività. Per il lavaggio meccanico

delle stoviglie sono stati studiati 2 formulati da utilizzare in combinazione con idonei dosatori automatici, in grado di assicurare risultati di alto livello nelle più varie condizioni applicative:

EQUA STOVIT 4. Detergente liquido ad elevata concentrazione, ricco di sostanze sequestranti, sgrassanti ed emulsionanti, efficace in acque di qualunque durezza ed in particolare dure e molto dure.

EQUA BRILL H+. Brillantante universale a pH acido in grado di migliorare l’asciugatura delle stoviglie assicurando risultati particolarmente brillanti.

Per il lavaggio del Bucato in

lavatrici industriali o professionali sono stati sviluppati 5 prodotti: quattro sono per sistemi di dosaggio multicomponente e consentono di lavare tessuti di vario tipo e colore. Il quinto è un detergente completo multienzimatico da dosare a mano o con dosatori automatici.

EQUA BT 01. Detergente neutro ad elevato contenuto di agenti lavanti, penetranti ed imbibenti.

EQUA BT 02. Alcalinizzante liquido concentrato ad azione sgrassante, emulsionante e sospendente dello sporco.

EQUA BT 03. Candeggiante liquido concentrato indicato per sbiancare, smacchiare e igienizzare i tessuti in coto-

ne, lino, sintetici, misti, capi delicati in lana e mistolana, sia bianchi che colorati.

EQUA BT 04. Ammorbidente a pH acido indicato per ammorbidire e distendere le fibre lavate, facilitarne la stiratura, riequilibrarne il pH residuo e profumare.

EQUA BUCATO. Detergente completo multienzimatico indicato per lavaggi a media temperatura di capi e tessuti in cotone, lino, fibre sintetiche e miste, sia bianchi che colorati.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l'ufficio vendite al numero 02/66016908 o scrivere a vendite@polychim.it

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relisilienti, resina in legno, anche protette con cere naturali metallizzate. diluire secchio 20/30 prodotto per d’acqua. l’irritazione degli occhi persiste, consultare un medico. 5 L ℮ USO PROFESSIONALE pavidet GLI ECOLOGICI 750 ml ℮ diluire acqua, passare sulle superfici con panni spugne, lasciare agire fino min. poi Passare con mop, frange, strofinaccio con lavapavimenti; risciacquare se necessario. Impiego con 10 kg ℮ GLI ECOLOGICI 12,5 -

Marka. Sistemi e soluzioni innovativi

Marka, brand di MK spa, da oltre 60 anni si impegna nella ricerca di soluzioni sempre più sicure, innovative ed efficaci per la pulizia e l’igiene degli ambienti professionali. Le formulazioni Marka nascono da una ricerca costante e dall’ascolto attento delle esigenze del cliente.

Marka con i suoi sistemi di pulizia, interamente realizzati in Italia con materie prime di alta qualità, si pone un unico obiettivo: garantire la Protezione Profonda Professionale in tutti gli ambienti e contesti operativi pubblici e privati.

Marka offre soluzioni che rispondono in modo innovativo ai più diversi bisogni di pulizia e igiene. Per questo ogni prodotto Marka nasce da anni di studio e di ricerca. Le formule sono il frutto di un accurato lavoro scientifico a cui Marka si dedica con passione, per più di 3500 ore all’anno.

MARKA

VALORE 100% ITALIANO

Marka è Made in Italy. L’intera filiera è interna all’azienda, dal concept di prodotto alla formulazione chimica, dal confezionamento all’etichettatura. Ogni singola fase della produzione è rigorosamente controllata per garantire i più alti standard di qualità. Dispone di un laboratorio di ricerca, un reparto dedicato alla cosmetica e uno autorizzato alla produzione di PMC. E soprattutto, una passione e una creatività tutte italiane.

MARKA – I SISTEMI

L’offerta di prodotto di Marka è stata fondata su 3 sistemi: detergenza, igiene e sostenibilità.

• Marka Sistema Detergenza: garantire ad ogni settore della pulizia professionale la soluzione più performante. L’eccellenza delle formule, la specializzazione dei prodot-

ti, l’ampiezza della gamma garantiscono la massima efficacia, la qualità del risultato e un vantaggio competitivo in termini di costo in uso. Un sistema con prodotti che coprono tutti gli ambienti e le superfici, dalla cucina, al bagno, ai pavimenti fino a superfici specifiche.

• Marka Sistema Igiene: garantire la massima protezione alle persone, per igienizzare e disinfettare gli ambienti e le attrezzature in ogni ambito di applicazione: HO.RE.CA, grande distribuzione, industria alimentare e cosmetica, comunità pubbliche e private. La gamma Sistema Igiene è stata costruita per offrire ai clienti e agli utilizzatori delle soluzioni altamente performanti che possano garantire una profonda igienizzazione in tutti gli ambienti.

• Marka Sistema Ambiente: garantire la salvaguardia dell’ambiente con prodotti

Ecolabel e concentrati giusta dose, utilizzando materie prime sostenibili e rinnovabili, packaging completamente riciclabili e 50% riciclati permettendo di ridurre fino all’80% l’immissione di plastica nell’ambiente. Marka Sistema Ambiente nasce con l’obiettivo di guardare oltre, tutelando l’ambiente e le persone.

PARTNERSHIP BASATA

SUL SERVIZIO

Chi sceglie i prodotti Marka sceglie un mondo di attenzioni. Con ogni cliente si costruisce una relazione di fiducia basata su un ascolto attivo e problem solving, supportandolo con corsi di formazione, consulenza, servizi personalizzati e assistenza tecnica e commerciale.

informazione pubblicitaria markacleaning.com

L'INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L'IGIENE PROFESSIONALE

ASSICURARE ELEVATI STANDARD DI SOSTENIBILITÀ

L’industria della detergenza è leader nel profilo di sostenibilità dei suoi prodotti e processi sviluppati negli anni e contribuisce all’ambiziosa agenda ambientale dell’UE e delle Nazioni Unite attraverso l’innovazione del settore e molteplici iniziative volontarie.

Prodotti ad alta concentrazione

Le aziende ottimizzano le risorse con prodotti ad alta concentrazione. Questo è essenziale per la sostenibilità ed è un punto di forza chiave di questo settore, che si traduce in emissioni di CO2 sostanzialmente inferiori durante tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla fornitura e produzione all’imballaggio e alla consegna.

Dosaggio controllato

Le apparecchiature di dosaggio all’avanguardia del settore garantiscono la corretta quantità di detersivo per ogni applicazione, portando a prestazioni ottimali, prevenendo fuoriuscite e sprechi, limitando il contatto con i prodotti per la pulizia.

Un sovradosaggio porta a un maggiore utilizzo di sostanze chimiche, acqua, calore ed energia, mentre un sottodosaggio significa un risultato insoddisfacente e un rilavaggio che ha un ulteriore onere ambientale.

Pulizia sostenibile

Minore impatto ambientale

• Uso ottimale delle risorse

• Meno acqua

• Meno imballaggio

• Meno trasporti

Dosaggio controllato = prestazioni ottimali +risparmi in prodotti chimici, acqua, energia, imballaggio e trasporto

Le attività aziendali e le iniziative volontarie dell’industria vanno di pari passo e si completano a vicenda. L’A.I.S.E. Charter for Sustainable Cleaning è un’iniziativa volontaria che incoraggia l’intero settore a perseguire ambiziosi miglioramenti della sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti. Con la verifica indipendente e la rendicontazione degli indicatori chiave di prestazione (KPI), guida progressi misurabili su una serie di criteri di sostenibilità.

Attualmente aderiscono al Charter 53 produttori di prodotti per pulizie professionali. Come parte del Charter, per gruppi di prodotti come ad esempio i prodotti per la cura professionale degli edifici, sono richiesti profili di sostenibilità avanzati (ASP) che coprono specifiche come il peso dell’imballaggio; riciclabilità, riutilizzabilità, compostabilità; sistemi di dosaggio; formazione e informazioni all’utente finale; e prestazioni di pulizia. Maggiori informazioni su www.sustainable-cleaning.com

Bilanciare le risorse

Dal 2006, le aziende aderenti al Charter hanno conseguito:

• 55% in meno di emissioni di CO2 per tonnellata di produzione

• 43% in meno di consumo di energia per tonnellata di produzione

• 17% di imballaggio in meno

Il processo di pulizia professionale è un sofisticato equilibrio di quattro parametri. Per garantire prestazioni ottimali di pulizia e igiene, nonché prodotti e processi sostenibili, il cerchio deve rimanere in equilibrio: se un parametro viene ridotto, un altro deve essere aumentato. Un cambiamento nella formulazione chimica di un prodotto, ad esempio, può essere compensato con un aumento della temperatura, un maggiore risciacquo o un programma più lungo.

L’INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L’IGIENE PROFESSIONALE
chimicaeingredienti
Formulazione diunprodotto delprocessoTemperaturadipulizia
meccanicaes.abrasione, Forza a ltapressione delprocessoTempodipulizia
5 © A.I.S.E. 2022 130 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 La brochure è scaricabile dal sito: https://assocasa.federchimica.it/

PRIORITÀ ALL’USO SICURO DEI PRODOTTI

I fornitori di prodotti e servizi per la pulizia professionale hanno l’importante responsabilità legale di fornire ai clienti informazioni accurate e aggiornate sull’uso sicuro in modo che possano essere informati sulle precauzioni richieste nella manipolazione e nella conservazione dei prodotti. Le schede di sicurezza e le schede informative sul prodotto sono il modo standardizzato per farlo.

Le aziende spesso vanno oltre, fornendo informazioni sulla sicurezza ambientale e consigli sulle tecniche di pulizia e sulla formazione del personale, oltre a lavorare a stretto contatto con i propri clienti per sviluppare e documentare le loro routine e procedure igieniche, mettendo in atto misure mirate di salute e sicurezza sul lavoro per affrontare una situazione specifica del cliente, aiutandolo a conformarsi alla legislazione applicabile.

Comunicare un uso sicuro agli utenti finali

Le aziende di pulizia e igiene professionale in Europa comunicano in modo proattivo informazioni sull’uso sicuro dei loro prodotti ai propri clienti da decenni e, in collaborazione con A.I.S.E., hanno aperto la strada oltre 20 anni fa allo sviluppo e all’uso di pittogrammi di sicurezza, una pratica che da allora si è diffusa nel settore dei prodotti di consumo.

62 SUMI

PITTOGRAMMI A.I.S.E. PER LA PULIZIA PROFESSIONALE

Per scaricare la serie completa di pittogrammi, visitare www.aise.eu/professionalcleaning

Gli esperti dell'azienda utilizzano i SUMI per creare istruzioni sul posto di lavoro

I documenti informativi sull’uso sicuro delle miscele (SUMI) sono un altro prezioso strumento sviluppato da A.I.S.E. che offre ai produttori che forniscono al settore della pulizia industriale e professionale un modo standardizzato per fornire informazioni chiare e accessibili agli addetti alle pulizie che utilizzano i prodotti su come applicarli in sicurezza.

La guida di A.I.S.E. per il settore

A.I.S.E. ha un ruolo importante nel guidare l’industria nella corretta interpretazione e attuazione della legislazione dell’UE, oltre a garantire che tutti gli attori della catena di approvvigionamento dispongano delle informazioni necessarie per conformarsi ai requisiti legislativi e quindi garantire l’uso sicuro dei prodotti. Questi due esempi si riferiscono nello specifico al settore delle pulizie professionali.

Mappe d’uso e guida per la registrazione degli ingredienti

A.I.S.E. raccoglie informazioni su tutti gli usi di una sostanza nei prodotti per garantire che la valutazione del rischio REACH sia appropriata e accurata: una registrazione di buona qualità deve essere basata su informazioni aggiornate e affidabili su come i prodotti vengono effettivamente utilizzati. A.I.S.E. assiste la filiera con la pubblicazione delle proprie Mappe d’uso, che coprono la stragrande maggioranza (>80%) degli usi e delle applicazioni dei prodotti. Ad accompagnare le mappe d’uso, la guida REACH di A.I.S.E. supporta fornitori, formulatori e utenti finali nella catena di approvvigionamento per generare e comunicare informazioni sull’uso sicuro dei prodotti per la pulizia e la manutenzione.

Guida del settore sui dispositivi medici

Questa guida è una collaborazione tra gli esperti dell’IHO, l’associazione nazionale tedesca per i prodotti per la pulizia professionale, e l’A.I.S.E. e mira a supportare il nostro settore nell’attuazione del regolamento UE sui dispositivi medici (MDR). Le linee guida sono di particolare rilevanza per le aziende che producono prodotti utilizzati per la pulizia e la disinfezione dei dispositivi medici, poiché questi ora rientrano nell’ambito dell’MDR.

L’INDUSTRIA DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA E L’IGIENE PROFESSIONALE
     
on safe use of detergent maintenance products A practical way to generate and communicate safe use information for cleaning and maintenance products under REACH Guidance for suppliers, formulators and end-users in the detergents and maintenance products supply chain. information provided in supporting suppliers detergent products Occupational Health cleaning companies to comply under REACH. information provided for information purposes to the best of our subject to changes. Compliance with REACH company responsibility no liability for any person or company having case any user this any mistake that the A.I.S.E. dingly. A.I.S.E. IHO GUIDELINES ON REGULATION (EU) 2017/745 ON MEDICAL DEVICES Maggiori informazioni su www.aise.eu/professionalcleaning 6 © A.I.S.E. 2022 131 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

ZEP: ricerca, competenza e sostenibilità

Il periodo pandemico ha senza dubbio lasciato un segno anche nei nostri comportamenti abituali, personali e professionali, dapprima con un inevitabile picco per allinearsi successivamente su atteggiamenti oggi forse meno ossessivi ma comunque più consapevoli rispetto ai tempi passati. Per la ripresa del settore, nell’ambito dell’attività ricettiva e della ristorazione, detergenza e igiene degli ambienti e superfici hanno assunto una valenza ancora più identificativa delle strutture verso il rispetto per il cliente. La linea di detergenti professionali Zep mira a ottenere l’attenzione di un ampio raggio di utilizzatori che cercano le soluzioni più efficaci e

moderne. Negli oltre 85 anni trascorsi al fianco dei propri clienti la ricerca, la competenza e la sostenibilità sono state le basi della filosofia di Zep nella proposta di soluzioni professionali di detergenza. Da questa esperienza nasce la linea di disinfettanti, una selezione delle storiche formulazioni Zep a base alcolica, di sali quaternari e agenti fenolici per ogni tipo di applicazioni nel settore comunità. Stabilire le condizioni di igiene per la salvaguardia delle persone è sempre stata per Zep la mission aziendale ed è per questo che per ogni ambiente professionale, dall’ospitalità ai trasporti fino alla ristorazione e all’industria alimentare è stata creata una linea di prodotti dedicati a

tutti i processi individuali.

DETERGENZA E DISINFEZIONE

Il concetto di pulito negli ambienti delle strutture ricettive e comunità ha una duplice valenza: pulire e disinfettare allo stesso tempo, raggiungendo lo scopo primario di prevenire quei rischi che sfuggono al nostro controllo. Cucina, camera, bagno, aree calpestabili e superfici comuni necessitano di pulizie quotidiane o approfondite, a seconda del loro utilizzo ma entrambe non possono prescindere dalla garanzia di ottenere e offrire sicurezza ai propri clienti. Non solo, le operazioni di cleaning devono essere completate ottimizzando

tempo e qualità del lavoro. Le diverse caratteristiche dei prodotti Zep consentono di realizzare questo binomio attraverso prodotti e sistemi di detergenza e disinfezione efficaci e rapidi ma soprattutto dal costo in uso estremamente contenuto. Tutto ciò senza pregiudicare la soddisfazione e sicurezza dell’ospite, il vero e proprio obiettivo d’impresa della struttura ricettiva. La possibilità di scegliere tra formulazioni disinfettanti (Presidio Medico Chirurgico) e detergenti, concentrate e pronto uso permettono di individuare l’esatto connubio tra performance e applicazione, unitamente a sistemi di dosaggio funzionali e che consentono un’estrema riduzione dell’uso di plastica, spazio, energia e trasporti. Speciali dispenser infatti, come il sistema Quick Easy, trasformano 2 litri di prodotto concentrato in 100 flaconi di prodotto pronto all’uso ideali per tutte le necessità di detergenza e igiene.

L’offerta Zep non si limita esclusivamente a prodotti e sistemi per l’igiene ma anche e soprattutto ai programmi di training del personale dei clienti, aspetto fondamentale della partnership globale costruita sul rapporto di fiducia continuativo nel tempo.

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Strategie di gestione ambientale per gli ambienti costruiti

La gestione dell'ambiente rappresenta l’insieme di operazioni finalizzate a mantenere funzionanti gli elementi che appartengono a un dato ambiente e far sì che esista un rapporto equilibrato tra gli elementi. La gestione dell'ambiente è una condizione necessaria per l'esistenza umana, è un ingrediente essenziale per la qualità della vita. La gestione è necessaria perché gli ambienti sono naturalmente disordinati e complessi. Se lasciato a se stesso, l'ambiente diventerà disordinato. Infatti, una delle leggi fondamentali della natura è che tutte le cose cercano il disordine. La materia va all'energia e l'energia alla materia. Se non viene mantenuto costantemente, uno spazio organizzato si dirige verso il caos. L'entropia è la misura del disordine. Un altro modo di vedere la gestione ambientale è considerarla come una forma di assicurazione sanitaria. La gestione ambientale è il processo che

utilizziamo per ridurre il rischio e tenere le sostanze nocive lontane dall'uomo o a livelli tali da non causare danni. Nell'ambiente interno, l'obiettivo principale della gestione ambientale è ridurre l'esposizione di persone e materiali a condizioni e sostanze nocive. In precedenza, la gestione ambientale si applicava soprattutto al mantenimento o al ripristino della qualità dell'ambiente circostante o dell'ambiente naturale. Oggi estendiamo la pratica della gestione ambientale e applichiamo i principi contemporanei anche agli ambienti costruiti.

La gestione del rischio è più efficace negli ambienti su cui abbiamo il maggior controllo. Il controllo maggiore lo abbiamo sull'ambiente costruito. Questi sono anche gli ambienti in cui abbiamo la maggiore esposizione e probabilità di effetti negativi. Il controllo e l'esposizione diminuiscono man mano che ci spostiamo negli ambienti locali, regionali e glo-

bali. Esistono cinque metodi di base che possiamo utilizzare per mantenere l'inquinamento a un livello di rischio sicuro:

1) gestione della fonte di inquinamento;

2) gestione delle attività; 3) interventi di progettazione e azioni correttive; 4) diluizione; 5) pulizia, che comprende l'igiene personale, la manutenzione e il ripristino.

GESTIONE DELLA FONTE

Ogni inquinante proviene da qualche parte; se si elimina la fonte, non ci si dovrà preoccupare dell'inquinante. Potremmo pensare a questa come alla prima legge del disordine: "Se non fai casino, non dovrai ripulirlo!". Il controllo più efficace degli inquinanti avviene alla fonte. Una volta che un inquinante si trova nell'ambiente, è più difficile rintracciarlo e riportarlo al suo posto. Si spende molta più energia per controllare gli inquinanti che si sono allontanati dalla loro fonte che per mantenerli lì.

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Negli ambienti interni, l'obiettivo principale della gestione ambientale è ridurre l'esposizione di persone e materiali a condizioni e sostanze nocive
Questo articolo è tratto dal numero 2, volume 2, di Cleaning Science Quarterly, la rivista ufficiale di revisione paritaria del Cleaning Industry Research Institute (CIRI)

Pertanto, è importante studiare tutte le opzioni per controllare l'inquinamento alla fonte. Ad esempio, potremmo essere in grado di eliminare del tutto la fonte. Oppure potremmo modificare la fonte in modo che smetta di inquinare o di emettere un determinato inquinante. Oppure potremmo essere in grado di catturare l'inquinante alla fonte in modo che non si disperda nell'ambiente. Rimozione della fonte. Il modo ideale per eliminare l'inquinamento è eliminarne la fonte. Purtroppo, ogni cosa nell'ambiente è una fonte di qualcosa. Se questo "qualcosa" è indesiderato, è per definizione un inquinante. Ovviamente non possiamo eliminare tutte le fonti. Come opzione di gestione ambientale, la rimozione della fonte ha molto senso quando gli inquinanti causano gravi danni all'ambiente o alle persone. Per esempio, supponiamo che la principale fonte di calore di casa sia una vecchia stufa a legna. Questa perde ed emette particolato all'interno della casa. Il particolato rende difficile la respirazione per una persona anziana. Qual è la soluzione? Sostituire la vecchia stufa con una costruita meglio.

Modifica della fonte. A volte la rimozione non è possibile, perché la fonte è indispensabile. Ad esempio, l'automobile inquina, ma è diventata essenziale per la vita moderna. Per questo, le auto sono state riprogettate riducendone le dimensioni per ridurre il consumo di carburante. Allo stesso modo, nell'ambiente interno, possiamo riprogettare o modificare le fonti in modo da continuare a usarle inquinando meno. Controllo della fonte. Possiamo controllare una fonte inquinante aggiungendovi un dispositivo meccanico che catturi l'inquinante alla fonte prima che possa essere emesso nell'ambiente. Il controllo alla fonte è una soluzione tecnologica progettata per gestire le emissioni alla fonte. L'aria inquinata all'interno e nelle vicinanze degli ospedali può essere fonte di odori nocivi, sostanze chimiche tossiche, virus o batteri che possono causare reazioni gravi in persone sensibili e malate. Può essere fonte di malattie mortali per i pazienti affetti da malattie delle vie respiratorie superiori, per i neonati e per i soggetti sottoposti a interventi chirurgici. Considerate una sala operatoria.

Ci piace che sia sempre il più possibile priva di inquinamento. Controlliamo l'aria sporca, spesso fonte di infezione, attraverso un sistema di filtrazione, pulizia dell'aria e ventilazione.

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ

La gestione delle attività è il processo che garantisce che un edificio venga utilizzato per le attività per cui è stato costruito. Ogni ambiente costruito è progettato per una specifica attività umana. Case, uffici, laboratori, impianti di produzione, scuole, ospedali, chiese, magazzini e fienili sono progettati per attività specifiche e diverse. Le attività che si svolgono in tutti questi ambienti speciali generano inquinanti e concentrazioni di inquinanti diversi. Nella maggior parte dei casi, gli ambienti costruiti sono progettati per gestire le loro attività abituali e i sottoprodotti che ne derivano. Tuttavia, se svolgiamo un'attività in un ambiente per il quale non è stato progettato, possiamo creare livelli di inquinamento potenzialmente dannosi per la salute. Ad esempio, l'uso di grandi quantità di sostanze chimiche in un laboratorio può

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essere del tutto accettabile. Il laboratorio probabilmente dispone di sistemi di ventilazione e di smaltimento adeguati. L'uso delle stesse sostanze chimiche in una casa può presentare seri pericoli e rischi. Allo stesso modo, un ufficio è sicuro per alcune attività e non per altre. Di solito è progettato per le persone, le scrivanie, la conservazione della carta e i computer. Se iniziamo a cucinare e mangiare alla scrivania o a introdurre prodotti che emettono quantità eccessive di sostanze chimiche, possiamo creare condizioni di inquinamento che l'edificio non è stato progettato per gestire. Spesso si scopre che gli edifici contaminati vengono utilizzati per scopi diversi da quelli per cui erano stati originariamente costruiti. La soluzione per gestire questo tipo di problema di inquinamento è controllare le attività che si svolgono nell'edificio. Pensiamo alla gestione di un complesso di uffici dove gli impiegati mangiano spesso alla scrivania e sul pavimento c’è una moquette che può essere pulita solo una o due volte l'anno. Nonostante l’aspirapolvere venga usato regolarmente e accuratamente, la moquette è in alcuni punti antiestetica e maleodorante. Se un certo tipo di attività inquinante deve essere svolta (e i dipendenti hanno bisogno di mangiare), è necessario studiare come riprogettare o modificare l'edificio per accogliere tale

attività. Si potrebbe prevedere una sala per la pausa pranzo con elettrodomestici per il personale e pavimenti in vinile per una migliore pulizia. Se è economicamente fattibile, si potrebbe allestire una caffetteria o una sala da pranzo che venga pulita con modalità e frequenza particolari.

INTERVENTO PROGETTUALE

L'intervento progettuale consiste nel far coincidere l'ambiente costruito con l'attività che si svolge all'interno per ridurre al minimo l'esposizione umana agli agenti inquinanti. L'intervento progettuale può includere speciali sistemi di ventilazione che portano via i sottoprodotti nocivi, oppure l'uso di materiali speciali da costruzione che non emettono sostanze inquinanti, come prodotti in legno che non emettono formaldeide o vernici che non emettono grandi quantità di idrocarburi. L'intervento progettuale comprende anche la realizzazione di una struttura che possa essere facilmente pulita. Le superfici dure e piane sono più facili ed economiche da pulire rispetto alle superfici strutturate o felpate. Le superfici che possono essere pulite facilmente sono un must, ad esempio, negli ospedali e nelle scuole, soprattutto se l'istituto non viene pulito frequentemente o in modo adeguato. L'intervento progettuale può dare un contributo negli ambienti per persone con esigenze speciali. Si pensi alle comunità per anziani o adulti autistici. Molti residenti possono e vogliono partecipare o assumersi la responsabilità delle pulizie di routine.

La progettazione dell'ambiente può renderlo possibile. Questi ambienti dovrebbero essere semplici, funzionali e il più

possibile privi di complessità, come ad esempio le superfici felpate e le composizioni decorative difficili da pulire. Per esempio, un pavimento in moquette in questi ambienti riduce gli scivolamenti e le cadute e tiene basso il rumore. Se viene installata una moquette, deve essere facile da pulire. Una moquette sintetica a pelo tagliato o ad anello con fibre corte, per esempio, è più facile da pulire con l'aspirapolvere rispetto a una moquette densa.

Le vernici su superfici come le porte devono essere in grado di resistere all'acqua calda e al sapone. Le vernici semilucide e lucide sono più facili da lavare rispetto a quelle non lucide. Le aree dell'ambiente a maggior rischio di sporcizia dovrebbero ridurre al minimo l'uso di rivestimenti o superfici in tessuto. Le superfici dure sui mobili o nelle aree della cucina e del bagno dovrebbero essere lisce e non porose. Queste sono più facili da mantenere libere da polvere, particelle e microrganismi. L'intervento progettuale è importante quando si progetta un nuovo edificio o si ristruttura una vecchia struttura per un nuovo uso. Tuttavia, anche quando un nuovo edificio viene progettato con un occhio attento alla riduzione dei livelli di inquinamento interno, spesso qualcosa viene trascurato o calcolato male. È qui che entra in gioco l'azione correttiva. In questo caso aggiungiamo una soluzione per il controllo dell'inquinamento. L'azione correttiva può essere semplice come la posa di zerbini. Oppure può comportare l'aumento del flusso d'aria nel sistema di ventilazione, l'installazione di deumidificatori o l'aumento della frequenza delle attività di pulizia. L'azione correttiva può anche comprendere la modifica delle attività o la riprogettazione di parte dell'ambiente costruito.

Molte persone soffrono di asma e allergie. Possono avere difficoltà a pulire la casa. Quando passano l'aspirapolvere su tappeti, pavimenti e mobili, ad esempio, le polveri sottili contenenti allergeni passano attraverso le macchine ed entrano nella zona di respirazione, fino

136 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 PULIZIA INDOOR

Soluzioni green per una raccolta efficiente

Filmop ha realizzato Atlax, la speciale linea di contenitori in plastica da 50 litri caratterizzati da un design moderno, curato e funzionale. Conforme alle norme

H.A.C.C.P., AtlaxPress permette l’apertura del coperchio con il pedale evitando in questo modo il contatto con le mani, la chiusura ammortizzata garantisce invece la massima silenziosità.

AtlaxFlip si caratterizza per il pratico coperchio basculante asimmetrico progettato per aprirsi senza collidere con la parete e bloccarsi in

posizione aperta al bisogno per agevolare il conferimento dei rifiuti.

Entrambi i coperchi possono essere liberamente personalizzati con immagini, grafiche, disegni o loghi per trasformare i contenitori in un eccellente mezzo di comunicazione o per integrarli armoniosamente nell’ambiente in cui vengono collocati. La nuova linea include inoltre AtlaxFit, la serie di contenitori con coperchi sagomati disponibili in codice colore, appositamente pensati per rendere facile e intuitiva la raccolta delle diverse tipo-

logie di rifiuti favorendone di conseguenza il riciclo.

AtlaxFlip e AtlaxFit sono predisposti per l’aggancio alla parete, è quindi possibile scegliere il loro posizionamento in base alle esigenze. I contenitori della linea Atlax sono certificati PSV - Plastica Seconda Vita, marchio ecologico che offre un’importante garanzia relativamente alla qualità e rintracciabilità delle plastiche da riciclo utilizzate.

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a raggiungere le cavità nasali e i polmoni. Nel processo di pulizia, le particelle (allergeni) non vengono rimosse dall'ambiente. Passano attraverso il sacchetto del filtro dell'aspirapolvere e con il tempo si accumulano all'interno. Alcuni di coloro che soffrono di questo problema hanno trovato un rimedio. Hanno installato dei sistemi di aspirazione esterni che portano le particelle all'esterno della stanza o dell'edificio e impediscono loro di entrare nell'ambiente una volta entrate nel sistema di aspirazione. Spesso ciò richiede solo una modesta quantità di tubature in plastica dalla macchina per il vuoto stazionaria situata sotto la casa o in un ripostiglio esterno ad alcune prese di aspirazione situate in tutta la casa. Un'altra opzione è quella di utilizzare un aspirapolvere certificato senza perdite con un vero filtraggio HEPA.

DILUIZIONE

Una volta che l'inquinamento si è allontanato dalla fonte e si è diffuso nell'ambiente, ci sono tre opzioni per affrontarlo: conviverci, diluirlo o bonificarlo. La diluizione è il processo

Bibliografia

che rende l'inquinamento meno concentrato. Meno l'inquinamento è concentrato, meno è tossico o dannoso. Si diluisce una concentrazione di inquinanti rimuovendone una parte o distribuendola su una superficie o uno spazio più ampio. Le concentrazioni di inquinamento nell'acqua possono essere diluite aggiungendo altra acqua o lasciando scorrere via una parte dell'inquinamento. Lo stesso vale per l'inquinamento atmosferico. Quando l'aria inquinata si disperde su un'ampia superficie, diventa meno tossica di quando si concentra in una piccola area chiusa di un edificio. Come l'acqua, l'aria scorre. Scorrendo, trasporta gli inquinanti. Gli inquinanti, come le polveri o i gas, possono essere resi meno tossici rimuovendone una parte dall'ambiente o mescolandoli con sostanze meno nocive. Ma quando passiamo l'aspirapolvere in casa, non facciamo altro che diluire la concentrazione di polveri nell'ambiente. Come già detto, alcune particelle delle polveri vengono lasciate perché sono troppo piccole o perché il filtro della macchina per aspirare non riesce a fermarle. L'uso della diluizione come opzione per la gestione ambientale comporta sempre dei rischi. È possibile che rimangano alcuni inquinanti nocivi. E gli inquinanti nocivi che sono stati rimossi con successo dall'ambiente circostante possono continuare a causare danni in un altro ambiente. La diluizione non è mai la so-

luzione definitiva all'inquinamento. Al massimo, la diluizione è un modo per affrontare l'inquinamento mantenendolo a concentrazioni meno dannose. Il luogo migliore per gestire l'inquinamento è la sua fonte. La diluizione è una fase intermedia tra la corretta gestione della fonte e la completa rimozione dell'inquinante se dovesse in qualche modo finire nell'ambiente. La gestione e la rimozione della fonte dovrebbero avere la priorità rispetto alla diluizione.

PULIZIA

Come strategia di gestione ambientale, la pulizia è l'azione che intraprendiamo per rimuovere gli inquinanti nocivi e metterli al loro posto in modo che l'uomo e i materiali di valore non siano esposti ad essi. La pulizia avviene dopo che un inquinante è entrato nell'ambiente. Nella pulizia ad alte prestazioni, troviamo, identifichiamo, catturiamo, conteniamo, rimuoviamo e smaltiamo gli inquinanti. Pulire non significa diluire, ma rimuovere. Non possiamo nascondere o accantonare le cose dicendo che stiamo pulendo. Dobbiamo anche rimuovere e smaltire correttamente. La pulizia è più efficace quando è integrata con le altre quattro strategie: gestione e modifica della fonte, gestione delle attività, progettazione e diluizione e ventilazione. Tutte e cinque le strategie di gestione ambientale lavorano insieme per mantenere gli inquinanti interni - gas, particelle e tutte le classi di bioinquinanti - a livelli sanitari. Supponendo che la gestione delle fonti, la gestione delle attività, l'intervento progettuale e la diluizione o la ventilazione siano stati ottimizzati per controllare le sostanze indesiderate, è ancora necessario effettuare una pulizia ad alte prestazioni.

Berry, M.A. Protecting the Built Environment: Cleaning for Health. Tricomm 21st Press. Chapel Hill, N.C. 1993.

Kolluru, R.V. Environmental Strategies Handbook - A Guide to Effective Policies and Practices. McGraw Hill. New York. 1994. © 2020 by Michael A. Berry, Ph.D. and Cleaning Science Publishing. Tutti i diritti riservati.

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PULIZIA INDOOR

Novità Rubino Chem: Disinfezione e profumazione

Rubino Chem è riconosciuta tra le aziende chimiche nazionali per essere la prima a inventare e sviluppare, nel lontano 1999, un Prodotto Sistema capace di diffondersi e perdurare negli ambienti per giorni, denominata ‘’ESSENZA’’, dizione ormai di uso comune per identificare la tipologia merceologica del formulato.

L’azienda ha continuato nel tempo a ricercare un alto livello di qualità ed eccellenza per garantire agli utilizzatori finali ed intermedi prodotti all’altezza di ogni aspettativa ed esigenza.

Rubino Chem ha recentemente ricevuto da parte del Ministero della Salute, dopo un lungo ed impegnativo

percorso, l’autorizzazione di Officina di produzione di Presidi Medico Chirurgici. In seguito l’azienda ha avviato attraverso il proprio dipartimento di R.&D., sito nel nuovo plesso adiacente lo stabilimento di produzione, lo sviluppo di nuovi formulati Ultraconcentrati ed eco-compatibili.

Nel corso degli anni la Società ha affinato e curato tutti i processi produttivi e qualitativi al fine di specializzarsi nella ricerca, produzione e distribuzione di Essenze a tutto tondo. Si è ritenuto di far evolvere la gamma delle Essenze, mettendo a punto un innovativo formulato. Nasce così il primo detergente polifunzio-

nale ad azione disinfettante:

• OieS Saniessenza Velvet, prodotto ad alta concentrazione di ESSENZA con attività Battericida e Lievitocida (Presidio Medico Chirurcico D.P.R. 6 Ottobre 1998, n. 392 - Registrazione n. 21237 Min. Sal.), anche con potere profumante, antistatico, deodorizzante. Il 2023 è un anno di grandi novità: a partire dalla linea delle ESSENZE a cui si sono di recente aggiunte due nuovissime fragranze; Cocco e Sabbia, che portano a 25 le profumazioni; disponibili con marchi Olè Ressenza, Magica Essenza, OièS Saniessenza e Olez Essenza distribuiti nel settore professional e drug store, sia in Italia che all’estero.

Sempre nell’ottica di innovazione dei formulati, Rubino Chem ha pensato all’Ambiente, al Risparmio Economico, al controllo dei costi, alla Ergonomicità, Rubino Chem ha sviluppato:

• Spryx Gel, un detergente pavimenti Ultraconcentrato in gel brillantante e profumante, prodotto innovativo in quanto con soli 10 ml di prodotto in 10 litri di acqua si possono effettuare 75 lavaggi con delle performance eccellenti.

• Biolà Lavatrice Arcobaleno Ultraconcentrato, 45 dosi, un detegente per lavaggi a mano e in lavatrice efficace contro lo sporco ostinato su tutti i tipi di tessuto sia per capi bianchi che colorati.

Un’altra novità è legata all’applicazione di un nuovo tappo dosatore al packaging che consente la ripetibilità esatta della dose evitando così gli sprechi di prodotto. Inoltre tutti i flaconi sono composti da plastica in PEHD riciclata al 50% e riutilizzabile al 100%. In un’ottica prospettica l’azienda auspica di implementare ulteriormente la varietà dell’offerta dei propri prodotti; diversi progetti sono in avanzata fase di sviluppo per attuare una strategia volta a ridurre l’impronta climatica in maniera concreta negli anni a venire.

DETERGENZA rubinochem.it

L'azione disinfettante del vapore

Sulla strada per diventare un punto di riferimento nel settore della pulizia e della disinfezione professionale, la partecipazione a ISSA Pulire 2023 rappresenta per Polti un altro passo fondamentale. I prodotti dell’azienda, con sede a Bulgarograsso in provincia di Como, sono i primi in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento di DDV (Dispositivi di Disinfezione a Vapore). In occasione della manifestazione, Polti presenterà l’intera gamma che si compone di: Polti Sani System Express, Polti Sani System Pro e Polti Sani System Check tutti conformi alla norma francese AFNOR NF T72-110 – ambito medicale, per il loro effetto battericida, sporicida, fungicida, levuricida e virucida. L’erogatore con camera ad espansione controllata di Sani System è un brevetto esclusivo di Polti che surriscalda il vapore fino a 180°C

e ne rallenta la fuoriusciuta. La nuvola di vapore saturo secco surriscaldato avvolge e disinfetta senza contatto le superfici uccidendo fino al 99,999% di virus, germi, batteri, funghi e spore.

Polti Sani System Express è considerato l’entry level della linea, più compatto ma comunque sempre ad autonomia illimitata per il suo utilizzo in continuo.

Polti Sani System Pro è attualmente lo standard maggiormente richiesto dal mercato.

Polti Sani System Check è la versione più avanzata dotata di interfaccia utente, tale per cui l’operatore viene riconosciuto tramite card RFID, sistema elettronico di gestione e controllo funzioni e stampante termica integrata per la stampa di uno scontrino al termine di ciascuna operazione di disinfezione. In fiera saranno presenti anche gli apparecchi Polti

Vaporetto MV, potenti pulitori a vapore multifunzione dotati di aspirapolvere integrato. Versatili e personalizzabili, grazie al ventaglio di accessori opzionali, i modelli della gamma Polti Vaporetto MV possono essere configurati ad hoc in base alle esigenze di chi li utilizza. Polti, inoltre, presenterà la propria linea di dispositivi a vapore Cimex Eradicator per l’eliminazione delle cimici dei letti già al primo passaggio, senza l’impiego di insetticidi.

RICERCA E SVILUPPO

Per quanto riguarda i campi applicativi dei propri DDV, Polti sta guardando alla disinfezione delle strutture mediche e sanitarie portando avanti gli investimenti in Ricerca e Sviluppo in tale ambito. Un recente studio, svolto in collaborazione tra Polti S.p.A. e l’SSD Odontostomatologia – IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo, si è posto l’obiettivo di valutare l’azione disinfettante del vapore al termine di un trattamento odontoiatrico che genera aerosol tramite l’analisi di bioluminescenza ATP della contaminazione mi-

crobica delle superfici. Sulla base dei risultati ottenuti, l’utilizzo del dispositivo Polti Sani System si è dimostrato efficace nella disinfezione delle superfici odontoiatriche oggetto di studio. L’efficacia dei prodotti DDV Polti è dovuta alla particolare tecnologia brevettata. Nei DDV Polti la caldaia genera vapore saturo secco che passa attraverso un condotto che arriva a un manipolo, dove viene di nuovo riscaldato a un’altissima temperatura che può arrivare fino a 180°C. Questo vapore, grazie al brevetto Polti, esce lentamente sotto forma di nuvola che avvolge la superficie disinfettandola senza contatto e senza sostanze tossiche.

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IL NOSTRO VAPORE DISINFETTA

I TUOI AMBIENTI E TUTTE LE SUPERFICI

I prodotti Polti Sani System e Polti Vaporetto MV* sono dei Dispositivi di Disinfezione a Vapore (DDV) conformi alla norma AFNOR NF T72-110 - ambito medicale e hanno dimostrato effetto battericida, sporicida, fungicida, levuricida e virucida - incluso il virus SARS-CoV-2.

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Elimina fino al 99,999%** di microrganismi in pochi secondi.

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Il segreto dei DDV (Dispositivi di Disinfezione a Vapore) Polti è la forza naturale del nostro vapore.

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Il vapore Polti è ideale su tutte le superfici, avvolge gli ambienti disinfettando istantaneamente e senza lasciare aloni.

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I DDV (Dispositivi di Disinfezione a Vapore) Polti possono essere usati più volte al giorno, anche in presenza di persone e animali.

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STAND: B37 /C38

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* L’efficacia dei prodotti della gamma Polti Vaporetto MV utilizzati con la spazzola Vaporflexi o con il Kit Polti Sani System per Polti Vaporetto MV è stata testata per l’ambito medicale in conformità alla norma AFNOR NF T72110 – marzo 2019 dimostrando effetto disinfettante battericida, sporicida, fungicida, levuricida e virucida. ** Test e/o studi di laboratori terzi e indipendenti attestano che Polti Sani System uccide fino al 99,999% di microrganismi (virus, germi, batteri, funghi, spore e lieviti)
Rappresenta la nuova frontiera della detergenza professionale, perché prosegue la sua azione pulente anche dopo la fase di pulizia ed inoltre riduce la proliferazione batterica Ditta Falvo di Marcello Falvo S.a.s. www.falvo.info falvo@falvo.info +39-0765-40.00.03
PROBIO-SPOT
ANNI 1967 - 2022 Ditta Falvo di Marcello Falvo S.a.s. e-mail info@falvo.info www.falvo.info Tel. 0765-40.00.03 PRIMA DOPO AGISCE SULLO SPORCO INCROSTATO DEGLI ANGOLI DELLE FUGHE ECC. GRAZIE ALL'AZIONE DEI MICRORGANISMI PROBIOTICI BENEFICI CHE AGISCONO IN PROFONDITÀ A differenza dei normali detergenti continua la sua AZIONE DETERGENTE SMACCHIANTE, ANCHE DOPO LE OPERAZIONI DI PULIZIA riuscendo così a rimuovere anche lo sporco più incrostato ed ostinato

Pulizia remunerativa conoscere lo sporco e i prodotti

Pulire in maniera remunerativa significa saper ottenere il massimo dalle operazioni di pulizia eseguite. Per fare ciò è necessario conoscere la natura dello sporco e le caratteristiche dei prodotti che si vanno a utilizzare

LAVANDERIE PROFESSIONALI

Iprocessi di pulizia e lavaggio in ambito professionale non sono certo equiparabili a quelli effettuati in contesto domestico. Nel primo ambito, infatti, tali processi devono necessariamente essere rapidi, efficaci, sicuri e remunerativi. Perché il professionista del settore possa operare in modo remunerativo, ossia trarre il massimo risultato dal tempo e dalle risorse impiegate per pulire e lavare, il punto di partenza è l’utilizzo di prodotti adatti allo sporco che è necessario rimuovere. Di tale argomento ci ha parlato Marcello Falvo, titolare di Falvo, azienda specializzata nella fornitura di prodotti per il lavaggio, in occasione di CleaningPiù, la prima edizione del convegno digitale del pulito professionale organizzata da Dimensione Pulito e dal suo editore Quine srl.

CONOSCERE LO SPORCO

Il primo passo - spiega Falvo - consiste nel conoscere la tipologia di sporco che andiamo a trattare: questo requisito ci mette in condizione di scegliere il prodotto più indicato per eliminarlo. Lo sporco è composto da un universo di sostanze, pertanto è necessario innan-

zitutto suddividerlo in base a due criteri. Il primo è la capacità dello sporco di legarsi alle superfici. Questo criterio permette di dividere lo sporco in:

• libero, rappresentato da particelle e materiali che si posano sulle superfici ma non vi aderiscono, pertanto la sua rimozione non richiede l’utilizzo di detergenti;

• aderente, composto da sostanze che aderiscono alla superficie (es. grasso, cere, sporco organico). La sua rimozione richiede l’impiego di detergenti, normalmente sgrassanti ed a base alcalina;

• incrostato, sporco che è penetrato nella parte porosa delle superfici e composto da residui di acqua dura o di metalli, ossidi, spesso misti a polvere e grasso. Questo è lo sporco più complesso da rimuovere, perché richiede l’utilizzo di prodotti con diverse funzionalità, sgrassanti e disincrostanti.

Il secondo criterio classifica lo sporco in base alle sue caratteristiche. Esso può essere:

• magro, rappresentato da qualsiasi sostanza solubile o rimovibile con acqua o a mezzo di aspirapolveri;

NUMERI CAS: COSA SONO

Il numero CAS è un identificativo numerico che individua in maniera univoca un composto chimico. Tutte le sostanze chimiche sono infatti identificabili oltre che dal loro nome

IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry) anche dal numero CAS. Il Chemical Abstract Service (CAS), una divisione della American Chemical Society, assegna questi identificativi ad ogni sostanza chimica descritta in letteratura. Attualmente oltre 30 milioni di composti hanno ricevuto un numero CAS e circa 7000 vengono aggiunti ogni giorno. La maggior parte dei database chimici permettono di fare ricerche in base al numero

CAS. Il numero CAS è costituito da tre sequenze di numeri separati da trattini. Il primo gruppo è costituito da un numero variabile di cifre, fino a sei, il secondo da due cifre, mentre il terzo ed ultimo gruppo è costituito da una singola cifra che serve da codice di controllo. I numeri sono assegnati in ordine progressivo e non hanno quindi nessun significato chimico. Il codice di controllo viene calcolato moltiplicando ciascuna cifra da destra a sinistra per un numero intero progressivo (la cifra più a destra va moltiplicata per 1, quella immediatamente a sinistra per 2 e così via), sommando i vari termini e calcolando poi il modulo 10 della

• grasso, composto da una combinazione di polveri ed olii/grassi minerali, vegetali, animali, rimovibili con detergenti a base di tensioattivi ad elevato potere sgrassante e pH alcalino;

• inorganico, composto da residui di acqua dura e residui ferrosi, rimovibili con prodotti acidi ad effetto disincrostante;

• organico, appunto composto da materia organica, sul quale sono efficaci detergenti a pH alcalino ad elevato

somma così ottenuta. Per esempio il numero CAS dell'acqua è 7732-18-5 ed il codice di controllo (5) è dato da (8×1 + 1×2 + 2×3 +3×4 + 7×5 + 7 ×6) mod 10 = 105 mod 10 = 5. Se una molecola ha più isomeri, a ciascun isomero sarà assegnato un numero CAS differente. Le sostanze chimiche immesse sul mercato dell’Unione Europea prima del 18 settembre 1981 sono inoltre identificabili anche da un numero EINECS (European INventory of Existing Commercial chemical Substances), mentre quelle immesse dopo tale data sono caratterizzate da un numero ELINCS (European List of Notified Chemical Substances).

fonte: unibo.it

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Marcello Falvo

potere imbibente, cioè in grado di facilitare la penetrazione dell’umidità all’interno della sostanza organica permettendo così di scioglierla; • invisibile, il più difficile da rimuovere perché composto da virus, batteri e funghi. Questo sporco è rimovibile solo utilizzando prodotti disinfettanti marchiati P.M.C.

COME SCEGLIERE UN PRODOTTO

Dalla classificazione precedentemente fatta - prosegue Falvo - appare chiaro come ogni tipo di sporco sia compatibile con determinate tipologie di prodotti. Ma su quali elementi dobbiamo basarci per scegliere correttamente un prodotto? Ci vengono in aiuto diverse caratteristiche che devono essere obbligatoriamente presenti per legge. La prima è l’etichetta : su di essa devono essere riportate la concentrazione delle varie sostanze lavanti e la pericolosità del prodotto verso le persone e l’ambiente. I principali parametri sui quali porre l’attenzione sono:

• le indicazioni di pericolo, rappresentate da un pittogramma che già visivamente fornisce informazioni sulle caratteristiche pericolose del prodotto (es. infiammabilità, corrosività…). Un prodotto ad alta pericolosità richiede una serie di procedure più complesse perché possa essere utilizzato in sicurezza, quindi la sua convenienza va calcolata anche in funzione di come dovrà essere utilizzato;

• la composizione, che indica la reale concentrazione di un prodotto. Per legge, in etichetta devono essere indicati tutti i suoi componenti e in quale percentuale sono presenti.

La scheda tecnica riporta invece le indicazioni d’uso di un prodotto e ci permette di valutare se caratteristiche e modi d’uso riportati dalla casa madre corrispondono con quelli dichiarati da chi ce lo ha venduto. Sulla scheda devono quindi essere indicate le seguenti voci:

• caratteristiche, che corrispondono alle specifiche e qualità del prodotto, effetti e sinergia/compatibilità con altri prodotti, applicazioni, modo d’uso e dosi (che possono anche rimandare a una scheda tecnica che dà indicazioni in merito all’uso del prodotto in un determinato contesto di lavorazione), • aspetto, caratteristiche e biodegradabilità, dove vengono date indicazioni in merito all’aspetto, alla composizione che deve essere uguale a quella sull’etichetta e viene fornito il certificato di biodegradabilità del prodotto in conformità con le leggi italiane ed europee.

Infine la scheda di sicurezza , che contiene tutte le informazioni in meri-

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LAVANDERIE PROFESSIONALI

to alla pericolosità, alla concentrazione delle sostanze pericolose e ai DPI da utilizzare. La scheda di sicurezza è costituita da sedici punti, quelli di maggiore interesse sono:

• la composizione, questa voce si differenzia da quella presente in etichetta perché in questo caso riporta tutti i componenti pericolosi e la loro concentrazione, oltre ai corrispondenti numeri CAS (vedi box), che sono degli identificativi numerici che individuano in maniera univoca una sostanza chimica;

• modi di manipolazione e stoccaggio;

• controlli dell’esposizione, una voce che indica come il prodotto interagisce con l’operatore, e quindi quali procedure adottare per tutelare chi lo utilizza.

NOVITÀ SUL MERCATO

I prodotti sono in continua evoluzione e oggi possiamo contare su diverse innovazioni che ci consentono di pulire e lavare meglio e in maniera più remunerativa. È quindi importante restare aggiornati e conoscere i nuovi prodotti

che il mercato propone. Le principali novità - spiega Falvo - sono: i prodotti probiotici che, grazie all’azione di microrganismi vivi, producono enzimi che sgretolano e metabolizzano lo sporco. A differenza dei classici detergenti, questi prodotti proseguono la loro azione anche dopo il termine delle operazioni di pulizia, perché gli enzimi continuano ad aggredire lo sporco anche dopo la fase di lavaggio, lasciando le superfici pulite più a lungo. Altra qualità di questi prodotti è rappresentata dal loro quasi nullo impatto ambientale: infatti non hanno controindicazioni verso persone, animali e ambiente.

I P.M.C. non sono una novità, ma ne abbiamo recentemente capito la loro importanza. I Presidi Medico Chirurgici eliminano virus e batteri, hanno quindi un’azione disinfettante che deve essere certificata tramite apposita sigla presente in etichetta. La certificazione viene ottenuta dal produttore attraverso una serie di test di efficacia che devono essere verificati

dal Ministero della Sanità. In caso di esito positivo, il Ministero autorizza la certificazione, che deve essere riportata sul prodotto indicando il numero di registrazione della stessa. È quindi importante ricordare che solo i prodotti P.M.C. sono efficaci contro lo sporco invisibile.

Altra innovazione, che riguarda nello specifico il lavaggio dei tessuti, è il lavaggio micellare. A differenza dei prodotti tradizionali, i detergenti micellari sfruttano l’azione di tensioattivi non-ionici per frantumare lo sporco in piccole particelle, che vengono inglobate in micelle (molecole di tensioattivi che si riuniscono a formare delle piccole sfere) le quali inglobano le particelle di sporco. Un grande vantaggio dei detergenti micellari è rappresentato dalla loro versatilità, derivante dal loro ampio spettro d’azione (agiscono in un range di pH che va da 5 a 13) e non aggressività verso tessuti e colori.

Azione delle micelle che inglobano le particelle di sporco

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IMESA, lavatrici per la pulizia professionale

Cosa lega il settore della pulizia professionale alla lavanderia? L’obiettivo: ottenere pulito e igiene per la sicurezza di chi vive gli ambienti.

Attraverso l’uso di MOP, panni e frange gli operatori delle imprese di pulizia rimuovono sporco e batteri dalle superfici. Attraverso il corretto lavaggio in lavatrice, lo sporco e i batteri vengono rimossi definitivamente da MOP, panni e frange preservandone la qualità delle fibre.

Ecco perché è fondamentale affidarsi a lavatrici professionali in grado di garantire non solo la produttività desiderata, ma anche risultati perfetti grazie a programmi specifici.

IMESA produce da oltre 50 anni una gamma completa

di lavatrici supercentrifuganti fino a 125 Kg di capacità.

I modelli LM da 8 a 23 Kg sono i più richiesti nel settore cleaning poiché rispondono alle esigenze produttive di imprese di pulizia di piccole/ medie e grandi capacità. Dotate di unità di controllo Touch Screen IM11, le lavatrici IMESA sono programmabili onboard o da portale IMConnect con il quale dialogano grazie al collegamento wi-fi.

Il portale IMConnect consente di programmare i cicli di lavoro da remoto, modificarli nei parametri e consultare ed analizzare i consumi come acqua, energia, vapore e detergenti sulla base dell’ef-

fettiva operatività della lavatrice. I dati sono consultabili non solo da PC o Tablet, ma anche attraverso l’app IMESA Laundry for You.

Il network IMESA è garanzia di assistenza efficace. Attraverso la tecnologia NFC, l’App e il portale IMConnect entrare in contatto con il servizio post-vendita di IMESA per assistenza tecnica è facile e veloce.

Le lavatrici sono robuste ed affidabili, costruite con componenti industriali di prima scelta e selezionati attraverso processi interni certificati. La qualità delle lavatrici è importante tanto quanto le performance di lavaggio; af-

fidarsi a un brand che garantisce una lunga durata del prodotto significa ottimizzare gli investimenti. Le lavatrici hanno cesto e vasca in acciaio INOX AISI 304, solidi e inattaccabili dall’acqua e dai prodotti chimici oltre al carico di acqua calda e fredda per un risparmio energetico. Il kit allacciamento a pompe peristaltiche, optional, consente il collegamento fino a 11 pompe peristaltiche per detersivo liquido.

La nostra esperienza ci ha insegnato quanto sia importante poter determinare e controllare l’uso di acqua e detergenti per un risparmio economico e per un uso responsabile. È per questo che IMESA presenta una proposta completa di kit pompe da 1 a 6 pezzi nella versione Easy, standard, e nella versione Smart con collegamento wi-fi per un preciso controllo del consumo detergenti anche da remoto.

IMESA SpA sarà presente a ISSA PULIRE 2023 dal 9 all’11 maggio a Milano, presso lo stand  H27 K28 – Hall 8 per presentare le soluzioni su misura studiate per il settore cleaning professional.

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Lavatrici industriali Caratteristiche e criteri di scelta

Nonostante

Le lavatrici industriali vengono utilizzate per effettuare operazioni di lavaggio su larga scala e su di un carico massiccio di bucato. Sono quindi macchine molto diverse dalle loro versioni domestiche, essendo studiate per dare prestazioni di gran lunga superiori. Si distinguono dalle apparecchiature domestiche, di cui sono l'evoluzione, per l'alta velocità di giri del cesto (r.p.m.) l'alta velocità di centrifugazione (fattore G), i grandi volumi dei cesti, e la capacità di supportare carichi massimi, abbinati a cicli brevi. In un contesto professionale, si devono soddisfare necessità molto ampie e garantire un livello di igiene molto elevato: le lavatrici industriali, insieme alle lavatrici sanitarie a barriera, agli essiccatori rotativi, ai mangani,

agli idroestrattori, alle apparecchiature di finissaggio dei tessuti, compongono il cosiddetto Sistema Lavaggio Biancheria.

Una macchina industriale è innanzitutto caratterizzata da un elevato carico di biancheria asciutta, consentendo di lavare contemporaneamente una quantità di biancheria che va da 25 a un massimo di oltre 100 kg. Il dispositivo del ciclo di lavaggio di una macchina industriale consente inoltre di impostare fino a 200 programmi diversi. Questa tipologia di macchina può lavorare fino a 20 ore al giorno, effettuando fino a 30mila cicli

di lavaggio all'anno. Se usati con la giusta cura e manutenzione, i dispositivi professionali possono funzionare senza problemi per almeno 25 anni e sono in grado di lavorare in modo quasi autonomo, grazie a processori avanzati che raramente richiedono l’intervento del

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agiscano dietro le quinte, queste apparecchiature sono le protagoniste indiscusse di ogni servizio di lavanderia.
Per questo è importante conoscere le caratteristiche che differenziano i vari modelli e quali esigenze soddisfano
a cura di Simone Ciapparelli

personale. Sono infatti dotate di interfaccia utente digitale e connessione remota e molti altri dispositivi elettronici. Le lavatrici industriali possono essere classificate in base a tre criteri:

TIPO DI ROTAZIONE

Le lavatrici sono divise in due categorie: alto e basso numero di giri. Nella prima categoria sono incluse lavatrici che possono sviluppare non più di 1000 giri al minuto. Con questa centrifuga, nella biancheria non rimane più del 50% dell'umidità originale. Il motore delle macchine di spremitura ad alta velocità funziona in modo quasi silenzioso, grazie all'installazione su un telaio speciale, integrato con ammortizzatori. Queste apparecchiature non necessitano di altro che di una superficie piana resistente all'umidità. I modelli a bassa velocità possono centrifugare la biancheria a una velocità massima di 800 giri/min. In questo modo, il tessuto presenterà un tasso di umidità che arriva fino all'80%. L'installazione di macchine più lente per il lavaggio di indumenti da lavoro e altri prodotti è complicata dal fissaggio rigido del cestello alla macchina. Quando inizia la rotazione, si verificheranno forti vibrazioni compensabili solamente da una base affidabile. Da notare che la base installata deve mi-

surare almeno 30 centimetri: un supporto più piccolo rende la protezione inaffidabile. Ampiamente utilizzate nel trasporto fluviale e marittimo, le macchine a bassa velocità sono realizzate con gradi di acciaio inossidabile, perché il beccheggio delle imbarcazioni danneggia facilmente le unità ad alta velocità.

TIPOLOGIA DI CONTROLLO

Questo secondo criterio di classificazione distingue le lavatrici in due versioni differenti: controllate automaticamente e con un programmatore. Dal punto di vista dell'operatore, i modelli completamente automatici funzionano come gli elettrodomestici. Durante la gestione dei programmi è possibile impostare la temperatura dell'acqua, la velocità di centrifuga e altri parametri. Le versioni programmabili sono invece dotate di un pannello a microprocessore, chiamato computer multifunzione, che consente di regolare la durata dei cicli di lavoro e il consumo di detersivo richiesto.

RISCALDAMENTO DELL’ACQUA

Le lavatrici industriali possono essere dotate di elementi riscaldanti. A volte viene utilizzato il riscaldamento a vapore e gas, combinabile con il riscaldamento elettrico dell'acqua. Non è però

possibile utilizzare metodi di riscaldamento a vapore e gas senza collegarsi a un locale caldaia separato.

VOLUME DI CARICO

Anche se alcune piccole realtà come piccole lavanderie, mini-hotel e asili spesso utilizzano modelli con volume di carico di 12-15 kg, le realtà più grandi che necessitano di un vero e proprio servizio di lavanderia professionale necessitano di apparecchiatura con una capacità di carico minima di 2530 kg. I modelli con capacità di carico da 50 kg e oltre sono particolarmente indicati per grandi alberghi, imprese industriali, grandi società sportive e ospedali.

QUALE MODELLO SCEGLIERE?

Ogni struttura ha necessità diverse che vanno a influenzare la scelta della giusta attrezzatura. Nello scegliere la lavatrice industriale più adatta vanno soprattutto considerate caratteristiche basilari come le dimensioni e la capacità di carico. Bisogna anche tenere sempre ben presente che le attività di lavaggio professionale sono caratterizzate da ritmi molto serrati. Pertanto vanno considerate, in fase di scelta dell’apparecchiatura, le funzionalità e i programmi di lavaggio che più sono in grado di assicurare l’ottimizzazione dei tempi senza compromettere la qualità del servizio, mantenendo i tuoi tessuti igienizzati e puliti senza danneggiarli. Molto importante è anche l’aspetto legato al consumo energetico: una lavatrice che possa vantare un’ottima classe energetica permette di ridurre i costi di gestione e risparmiare nel corso del tempo. Questo è un aspetto particolarmente importante, che può permetterti di ammortizzare il costo sostenuto inizialmente per l’acquisto del macchinario. Dotarsi di attrezzature a basso impatto ambientale è un vantaggio che si riflette su tutti e non solo sulla propria attività.

Fonte: https://ibuilder-it.techinfus.com/

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Un solo sistema per ogni superficie

Vetri, superfici e pavimenti: il sistema Lampo è ora completo e permette di raggiungere ogni orizzonte

Immaginiamo per un attimo di poter usare lo stesso manico per tutte le operazioni ordinarie e straordinarie: grazie al sistema Lampo è finalmente possibile agganciare l’attrezzatura all’istante, tenendola fermamente ancorata durante l’utilizzo e sganciandola altrettanto rapidamente a lavori ultimati.

LA PULIZIA A 360°

Composto da adattatore terminale Jack per manici e aste e dispositivo Plug per carrelli Nickita e Magic, Lampo permette di avere sempre a disposizione tutto il necessario per ogni operazione, programmata o meno: dalla pulizia delle superfici a quella dei pavimenti, passando per vetri e specchi. A tal proposito, l’ampia gamma si è recentemente arricchita di nuove soluzioni professionali: l’attrezzatura per la

l’innovativo sistema, moltiplicando le possibilità.

L’operatore dispone ora di tutti gli strumenti per una pulizia completa: può usare lo stesso manico provvisto di Jack per rimuovere le ragnatele con gli scovoli, spolverare le superfici elevate con i piumini, lavare i vetri con il supporto vello, asciugarli con il tergivetro, rimuovere le incrostazioni con il raschietto e pulire i pavimenti con i telai spolvero e lavaggio, personalizzando il processo in base alle esigenze. Inoltre, può riporre i telai pavimento direttamente nei Plug posizionati sul carrello, liberandolo dagli innumerevoli manici che ostacolano l’operatività rallentandola. Non solo: l’operatore può anche agganciare il manico serbatoio ai telai per pulire piccoli ambienti o rimuovere tempestivamente lo sporco imprevisto. Una vera e propria rivoluzione che elimina gli sprechi di tempo ed

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l’operatore non deve più tornare nello sgabuzzino a prendere l’attrezzo richiesto per le operazioni straordinarie né tantomeno recuperare scale o sgabelli per raggiungere le superfici più alte con il rischio di pericolosi incidenti. Allo stesso modo, non deve farsi continuamente spazio tra gli attrezzi per svuotare i cestini nel portasacco, aprire i cassetti, estrarre il vassoio e accedere alle vaschette ma può avere libero accesso a ogni zona del carrello. Intuitivo, pratico e semplice da usare, il sistema Lampo migliora notevolmente l’operatività e non richiede sforzi da parte dell’operatore. A differenza dei sistemi tradizionali, riduce al minimo le interruzioni e lo solleva dal dover compiere procedure macchinose di aggancio e sgancio dell’attrezzatura che finiscono per allungare inevitabilmente i tempi delle operazioni.

Raggiungere le superfici elevate è una vera e propria impresa: pur di risparmiare tempo gli operatori utilizzano attrezzi non adeguati, con il rischio di incorrere in pericolosi incidenti. Le procedure di aggancio sono generalmente laboriose e finiscono per inficiare l’efficienza del servizio di pulizia, inoltre i sistemi tradizionali non assicurano l’ancoraggio dell’attrezzatura che tende così a sganciarsi. L’adattatore terminale Jack è progettato per raggiungere agevolmente le superfici più alte mantenendo l’attrezzo stabilmente agganciato durante le operazioni di pulizia, evitando sganci accidentali e conseguenti danni e lesioni. L’aggancio è pressoché immediato: è sufficiente inserire il manico o l’asta provvisti di adattatore nell’impugnatura degli attrezzi Lampo per fissarli all’istante, rimuovendoli poi con la stessa rapidità Con Jack non ci sono limitazioni: permette anche di utilizzare qualsiasi attrezzo provvisto di filetto italiano, ampliando ulteriormente le possibilità offerte dal sistema.

I VANTAGGI DEL PLUG

Svuotare un contenitore nel portasacco senza correre il rischio di sbattere sui manici e aprire porte e cassetti senza colpire i telai non è così scontato. Il dispositivo Plug permette di posizionare tutti i telai al loro posto riducendo al tempo stesso il numero di manici, in questo modo si assicura un carrello libero da ostacoli che rallentano le varie attività. Inoltre, consente di attrezzare al massimo anche il carrello più compatto, ottenendo una stazione di pulizia completa: l’operatore non è più costretto a scegliere quali attrezzi portare con sé, accontentandosi il più delle volte del minimo indispensabile. Applicato ai carrelli multiuso Magic, permette di avere tutti i telai fuori dalle aree operative e pronti per il successivo utilizzo. Scegliendo inoltre i carrelli lavaggio Nickita con Plug integrati, si beneficia di stazioni di lavoro compatte attrezzabili a seconda delle esigenze con sistemi di spolveratura e lavaggio dei pavimenti e attrezzi per la pulizia manuale.

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Depuratori d’aria UV-C AIR

A maggio 2020 l’Istituto Superiore di Sanità inserisce la luce UV-C nelle sue raccomandazioni sulla sanificazione durante l’emergenza

Covid-19 dichiarando che “studi in vitro hanno dimostrato chiaramente che la luce UV-C è in grado di inattivare il 99,99% del virus dell’influenza in aerosol”.

Nello specifico ITALSAN ha progettato e realizzato due tipi di macchine che utilizzano lampade a luce ultraviolet-

ta germicida e virucida con raggi a 254 nm: Air Sanitizer 60-120 ed Air Sanitizer 240

Le radiazioni UV-C emesse da questi purificatori d’aria hanno la capacità di disattivare, distruggendo il DNA e l’RNA di virus e batteri, sino al 99,99% degli agenti patogeni presenti in atmosfera all’interno degli ambienti trattati. – Rif. (Fonte: ISS Istituto Superiore di Sanità). La loro efficacia è testata e certificata da prove di primari Laboratori di Analisi. Le macchine Air Sani-

tizer 60-120 ed Air Sanitizer 240 agiscono anche contro muffe, spore e funghi.

CARATTERISTICHE

TECNICHE

I purificatori a raggi UV-C Italsan Air Sanitizer 60-120 ed Air Sanitizer 240 sono efficaci in ambienti come scuole, uffici, ospedali, palestre, aeroporti, alberghi, sale d’attesa, ristoranti, stazioni di servizio, condomini, ecc.

Non lasciano nessun residuo tossico in ambiente (ottengono l’effetto di sanificazione con i raggi UV-C; una volta spenti non lasciano alcun tipo di traccia chimica o organica). Sono veloci ed efficaci: una volta accesi iniziano immediatamente a sanificare e agiscono uniformemente in

tutto l’ambiente, sfruttando il riciclo continuo dell’aria presente nell’ambiente). L’effetto sanificante generato si replica e non diminuisce nel tempo. Nel momento in cui una persona passa nell’ambiente igienizzato, portando con sé nuove colonie di batteri e virus che entrano nel pulviscolo atmosferico e si propagano nell’aria, vengono velocemente aggredite e inattivate nel momento in cui sono irradiate dai raggi UV-C.

Le lampade hanno una durata di circa 9000 h e i filtri HEPA vanno cambiati ogni 3/4 mesi. I purificatori d’aria Air Sanitizer 60-120 ed Air Sanitizer 240 sono equipaggiati con una serie di dispositivi per la sicurezza delle persone e degli animali.

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italsan.it

Prodotti per l'igiene e la profumazione nelle comunità

Depuratori d’aria a raggi UV-C per la sani ficazione dell’aria in ambienti chiusi

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Tratta sino a 485 m3/h

Lampade: 240 W-UV-C

Doppio filtro HEPA

Timer + telecomando 3 velocità

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I depuratori d’aria Italsan a raggi UV-C sono rigorosamente Made in Italy

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La valutazione del rischio aeraulico

Il punto di partenza per garantire la salubrità di un locale chiuso consiste nell’analizzare il rischio fisico, chimico e biologico degli impianti aeraulici che servono il suddetto ambiente. L’analisi del rischio consente di prevenire la presenza di sostanze che rendono un impianto malsano e poco efficiente. Infatti, come riporta il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.i, i contaminanti ae-

rodispersi negli ambienti chiusi sono responsabili di patologie come la Sick Building Syndrome (Sindrome dell’Edificio Malato), che scatena sintomi che vanno dall’irritazione agli occhi, al naso e alla gola, al mal di testa e al malessere generale fino alle vertigini, alle reazioni allergiche a carico della pelle e dell’apparato respiratorio. Se non debitamente manutenuti, quindi, gli impianti aerau-

lici possono trasformarsi in un mezzo di diffusione di contaminanti biologici e chimici nell’aria indoor. Per questo motivo ogni datore di lavoro è tenuto, come specificato dall’art. 64 del D.Lgs. 81/2008, ad effettuare regolarmente manutenzione, pulizia e disinfezione degli impianti di aerazione. La periodicità è indicata dall’Accordo Stato Regioni del 2013, che comunica la frequenza e le modalità di ispezione necessarie a valutare lo stato igienico e funzionale degli impianti.

Tutti gli impianti di trattamento dell’aria che servono ambienti di lavoro chiusi sono oggetto del processo di Valutazione del Rischio, ad esclusione di impianti che, come stufe e termoconvettori, regolano la temperatura senza immettere forzatamente aria dall’esterno e impianti di processo per particolari lavorazioni industriali. L’analisi tecnico-ambientale volta ad esaminare i fattori di rischio è il punto di partenza della procedura di Valutazione e Gestione del Rischio Aeraulico. L'iter della procedura

L’intervento non può prescindere da una prima ispezione visiva che vie-

156 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 TRATTAMENTO ARIA
Questo strumento è essenziale per implementare un efficace sistema di prevenzione e gestione degli impianti
a cura di Simone Ciapparelli

ne poi, qualora necessario, seguita da un’ispezione tecnica. Scopo dell’ispezione visiva è quello di accertare lo stato igienico e la funzionalità dei vari componenti dell’impianto aeraulico, facendo particolare attenzione ai suoi punti critici. Gli elementi oggetto di indagine visiva sono soprattutto: unità di Trattamento dell’Aria (U.T.A.); serrande di presa dell’aria esterna; filtri; vasca dell’acqua di condensa; sifone di drenaggio; batterie di scambio termico; umidificatori; terminali di mandata dell’aria; condotte aerauliche; torre di raffreddamento.

Per ogni elemento dell’impianto vanno verificati diversi parametri che vanno dallo stato di deterioramento alla presenza di sporcizia, detriti, sedimenti, incrostazioni, tracce di biofilm o presenza di muffe visibili. Questa prima parte del lavoro di indagine visiva degli impianti si effettua utilizzando una check list e si basa inizialmente su un sopralluogo tecnico degli impianti canalizzati, in modo da verificare lo stato interno di conservazione del rivestimento e degli accessori in linea, e dell’eventuale presenza di contaminazioni.

Segue un report fotografico dello stato interno dell’U.T.A. e delle P.A.E., per la verifica della condizione di conservazione di lamelle delle batterie di

ti delle valutazioni precedenti, ma è consigliabile effettuarla con frequenza mensile. Controlli più frequenti potrebbero essere necessari in caso di variazioni delle condizioni ambientali o di lavoro, dall’usura o dalla presenza di fonti di inquinamento a carattere temporaneo. Sarà il Datore di Lavoro o un suo incaricato RSPP ad essere responsabile della pianificazione degli interventi di manutenzione. Tutte le azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché gli esiti delle verifiche visive, vanno raccolti in un apposito Registro degli Interventi di Manutenzione che insieme al Documento di Valutazione del Rischio Aeraulico rappresenta lo strumento più utile per gestire al meglio ogni criticità futura si presenti. Seguono l’analisi tecnica e quella microbiologica.

COME SI ESEGUE L’ISPEZIONE TECNICA?

post bonifica, ma aggiunge informazioni rilevanti anche all’interno di uno studio di valutazione del rischio aeraulico. L’ispezione tecnica è poi completata dalle seguenti operazioni:

• verifica ingegneristica della differenza dei gradienti pressori a monte e a valle dei filtri, per escludere eventuali intasamenti e accumuli di polvere;

• misura della differenza di portata a monte e a valle delle batterie di scambio termico, per verificare il buon funzionamento;

• analisi microbiologica dell’acqua circolante nelle sezioni di umidificazione adiabatica;

• misura della quantità di polvere sedimentata nelle condotte;

• verifica dello stato di conservazione dei rivestimenti termoacustici;

• valutazione del corretto funzionamento delle serrande;

scambio, vaschetta acqua di condensa e sifone di drenaggio, condizione ugelli, stato motore e filtri, ed eventuali contaminazioni visive. La periodicità di questa ispezione dipende dagli esi-

Questa parte consiste in un approfondimento dell’ispezione visiva, effettuando campionamenti e/o controlli tecnici con prove microbiologiche sui componenti dell’impianto in modo da valutarne l’efficienza, lo stato di conservazione e le condizioni igieniche, diagnosticare dunque le criticità e definire le misure da intraprendere (compresa la stessa sanificazione degli impianti di climatizzazione) e la tempistica di intervento. La procedura di aggiunta tecnica viene eseguita in particolare sulle superfici delle U.T.A, sui rivestimenti dei canali aeraulici, su polvere e sedimenti interni, su aria in uscita dalle bocchette di mandata.

Viene inoltre effettuata una pesatura della polvere sedimentata (Nadca Vacuum Test), che nasce come verifica

• misurazione a campione della portata dell’aria emessa dai terminali di mandata;

• controllo di tutti i parametri del microclima del luogo di lavoro (temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria);

• campionamento e monitoraggio microbiologico dell’acqua del bacino della torre di raffreddamento;

• videoispezione delle canalizzazioni aerauliche.

Tutte queste verifiche consentono di analizzare le perdite di carico e valutare il livello di ostruzione degli elementi (batterie e filtri in particolare) e di verificare le contaminazioni microbiche presenti, con particolare attenzione alle cariche batteriche classiche e alle muffe. Queste analisi, unite poi ai dati relativi alle caratteristiche della struttura, alla tipologia di attività svolta, e al personale impiegato, confluiscono nel Documento di Valutazione del Rischio Aeraulico.

Fonte: Aria Sicura, Valutazione del Rischio Aeraulico: in cosa consiste? (https:// www.ariasicura.it/valutazione-del-rischio-aeraulico/)

157 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

Qualità dell’aria indoor al Columbus Clinic Center

Garantire la massima qualità dell’aria indoor negli ambienti ospedalieri è di fondamentale importanza: per questa ragione, per la manutenzione dei propri impianti di trattamento aria, il Columbus Clinic Center di Milano si è affidato ad Alisea, azienda di Mezzanino, in provincia di Pavia, che si occupa di analisi, sanificazione e certificazione di idoneità igienico-sanitaria degli impianti aeraulici. Da qualche anno, infatti, la clinica ha aggiornato il piano di contenimento del rischio infettivo all’interno della struttura, avviando una preziosa collaborazione con Alisea, al fine di effettuare una valutazione del rischio aeraulico. Attraverso l’applicazione del Metodo Garantito, i tecnici dell'azienda pavese sono stati in grado di individuare le criticità e sviluppare un piano di gestione della durata di tre anni.

158 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 TRATTAMENTO ARIA
Da qualche anno la nota clinica privata milanese ha aggiornato il piano di contenimento del rischio infettivo all’interno della struttura, avviando una preziosa collaborazione con Alisea, al fine di effettuare una valutazione del rischio aeraulico
Maurizio Pedrini
Villa Faccanoni, l’edificio Liberty che ospita la clinica

UNA CLINICA PRIVATA D'ECCELLENZA

Il Columbus Clinic Center è una clinica privata che offre prestazioni medico-chirurgiche di alto livello. Il paziente viene seguito da professionisti di comprovata esperienza in tutte le fasi del percorso clinico: a partire dall'indagine diagnostica, fino al trattamento chirurgico, al ricovero e all'eventuale fase di riabilitazione. L’avanzata struttura sanitaria dispone di strumentazioni di altissimo livello tecnologico. La

UN CENTRO DALLA FORTE VOCAZIONE CHIRURGICA

Columbus Clinic Center è un’elegante struttura costituita da due edifici interconnessi: una storica villa Liberty di inizio ‘900 e la clinica vera e propria, che si sviluppa su sei piani, come da progettazione dell’architetto Giò Ponti. Oggi il centro polispecialistico può contare su sette sale operatorie all’avanguardia, dotate di sistemi robotici e su una sala di emodinamica. La clinica dispone inoltre di un laboratorio

nuovissima sala di emodinamica e le sette sale operatorie dotate di sistemi di chirurgia robotica sono una dimostrazione dell’attenzione di Columbus Clinic Center verso la costante evoluzione della medicina. La clinica garantisce un servizio di assistenza medica e anestesiologica h24 per i pazienti ricoverati, inoltre dispone di un’unità di Terapia Intensiva per urgenze mediche ed esigenze post-operatorie.

di analisi informatizzato e certificato ISO 9001. “In un momento delicato, determinato dai postumi della diffusione del Covid-19, Alisea si è dimostrata il partner ideale per lo svolgimento di un’analisi approfondita dei nostri impianti aeraulici - dichiara Patrizia Pini, Quality Risk Manager della Clinica - La professionalità dei tecnici e l’organizzazione degli interventi sono stati tali da permetterci di continuare regolarmente le attività del Centro, e questo è stato un vantaggio davvero essenziale. Il team di esperti di Alisea ha iniziato, in primo luogo, le attività di analisi tecnico-ambientale su quarantasei fattori di rischio, con lo scopo di determinare contenuti, modalità e tempistiche delle azioni successive. Nello specifico, la valutazione ha coinvolto diciannove Unità di Trattamento dell'Aria e le relative condotte, che coprono tutte le aree della clinica: dalle sale degenza, alla mensa, fino agli ambulatori. In secondo luogo, è stato redatto il Documento di Valutazione del Rischio Aeraulico (DVR), nel quale, sebbene non sia espressamente richiesto dalla normativa, i tecnici hanno considerato anche la destinazione di utilizzo delle stanze servite dagli impianti, attribuendo, per esempio, a determinati edifici un livello di rischio

maggiore per la sensibilità dei soggetti che vi transitano”.

IMPLEMENTO DEL PIANO DI GESTIONE TRIENNALE

Grazie al DVR è stato quindi possibile individuare le azioni correttive da implementare nel piano di gestione triennale. A seguito di un’ulteriore ispezione tecnica preliminare, infatti, sono stati svolti gli interventi di sanificazione necessari per elevare ulteriormente le condizioni igieniche. Infine, sono state fornite indicazioni sulle attività ispettive di sorveglianza periodica, prevedendo, oltre alle ispezioni visive, anche quelle tecniche, al fine di tenere sotto controllo lo stato di contaminazione degli impianti nel tempo.

ANALISI E INTERVENTI ADATTATI AL CONTESTO SPECIFICO

“Siamo davvero soddisfatti - precisa Patrizia Pini - del lavoro svolto dal Team di Alisea, che ha saputo adattare analisi e interventi al nostro contesto specifico. L’affidabilità e l’expertise mostrate ci danno, inoltre, una garanzia in più sulla qualità dell’aria che respiriamo e siamo sicuri di poter contare sempre sulla tempestività e sulla precisione dei suoi tecnici. Per il futuro, stiamo valutando anche l’implementazione del sistema di monitoraggio da remoto Remotair, uno strumento in più per monitorare in tempo reale le condizioni dei nostri impianti”. L’ing. Massimo Albertini, Direttore Tecnico di Alisea, ha voluto ringraziare il Columbus Clinic Center per la fiducia accordata: “L’importanza attribuita dalla clinica all’igiene aeraulica e alla tutela della salute si allinea perfettamente alla nostra visione. Gli ambienti ospedalieri sono effettivamente dei contesti delicati, quando si tratta di qualità dell’aria indoor. Proprio per questo, i nostri tecnici hanno messo in campo tutte le loro competenze per garantire degli ottimi risultati, in termini di igiene aeraulica, e per gestire al meglio tutte le operazioni con la massima attenzione e rigore”.

159 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Interno della clinica Columbus

Empatia, problem solving, auto consapevolezza, gestione dello stress: sono solo alcune delle life skills, le abilità essenziali per

Che stress!

Ralph Waldo Emerson, famoso scrittore e filosofo statunitense, diceva: “Stai calmo: tutto questo tra cent’anni non avrà più alcuna importanza”. L’ansia che genera lo stress è spesso riferita a una questione o a un problema che non è ancora

accaduto o che non si è ancora sviluppato; quindi, non riguarda il presente. Quello che ora vi sembra un problema, messo in una prospettiva più ampia, potrebbe apparirvi neutro o addirittura poteste identificarlo come una risorsa. Anche tutti i problemi che assillano il

vostro presente non sono necessariamente così assoluti se provate a osservarli da un’altra prospettiva. Se spostate l’attenzione da un punto di vista di dettaglio (con il microscopio) a una visione più ampia (a elicottero) riuscirete a ottenere maggiori informazioni sul sistema all’interno del quale il problema è riconducibile. Questo vi aiuterà a ridurre l’ansia. Lo stress è una reazione tipica di adattamento del corpo a un generico cambiamento fisico o psichico.

COME GESTIRE

LO STRESS AL MEGLIO?

Possiamo modificare il nostro comportamento in molti modi: direttamente, con delle azioni, e indirettamente, a partire dalla nostra mente. Il termine life skills (competenze per la vita) viene generalmente riferito a una gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono alle persone di operare con competenza sia sul piano individuale che su quello sociale. In altre parole, sono abilità e capacità che ci permettono di

160 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 MARKETING
Marco Monti Fabrizio Pirovano
affrontare le sfide e le difficoltà della vita

acquisire un comportamento versatile e positivo, grazie al quale possiamo affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana. Vediamole insieme:

• consapevolezza di sé;

• gestione delle emozioni;

• empatia;

• creatività;

• senso critico;

• prendere buone decisioni;

• risolvere problemi;

• comunicazione efficace;

• relazione interpersonale efficace.

L’acquisizione di tali competenze, a qualsiasi età, e il loro utilizzo nel corso della vita lavorativa, consente alle persone di far fronte più efficacemente alla maggior parte dei fattori di stress ai quali possono essere sottoposte.

DATEVI 21 GIORNI

PER CAMBIARE

Partite da un check-up della lista esposta qui sopra, appuntandovi quali caratteristiche vorreste sviluppare maggiormente e ricordando che con un buon livello di consapevolezza siete già a metà dell’opera. La prima azione da compiere riguarda la “messa a punto” del vostro orologio interno, ovvero iniziare ad allenarvi a “cambiare qualcosa” dentro di voi. Questo processo dovrebbe durare almeno tre settimane, al di sotto delle quali rischiereste di vedere un effetto troppo poco duraturo. Quindi, per tre settimane, evitate di mettervi spontaneamente in condizioni stressanti, per quanto banali possano sembrarvi. Limitate le situazioni stressanti, non perdendo mai di vista il vostro benessere e la vostra volontà; non piegatevi a situazioni frustranti e riducete al minimo le rinunce. Cominciate a esercitare un comportamento meno passivo e meno aggressivo. Invece di ragionare in base al “Perché no?”, ovvero notare soprattutto le ragioni negative di ciò che state vivendo, cominciate a chiedervi “Perché sì?”, ovvero le moti-

vazioni positive per fare ciò che state facendo. Dedicatevi, appena possibile, a qualcosa che vi piace veramente e che vi diverte, senza per questo sentirvi in colpa: il tempo speso meglio è proprio quello che vi consentirà di rigenerarvi psicologicamente. In questi 21 giorni prendetevi una pausa e agite con lentezza: assaporando, per esempio, un cibo, guardandovi intorno mentre camminate, etc. Valutate ogni situazione in base a quello che è, non in funzione di ciò che sarà dopo. Se, per esempio, in queste tre settimane sarete in ferie oppure fuori per un weekend, godetevi in pieno la vacanza e non lasciatevi coinvolgere da altri pensieri come, per esempio, qualcosa da risolvere al vostro ritorno a casa o in ufficio. State tranquilli che quel problema è paziente e vi aspetterà! Spostate o saltate un determinato impegno, sviluppate la capacità di selezionare e di non fare proprio tutto. Evitate di pensare: “Devo essere perfetto in qualunque situazione”; “Non posso rifiutare le richieste altrui”. Sostituite questi pensieri con altri: “Farò questa cosa un passo alla volta”; “Andrà tutto bene”; “Rilassati, mantieniti calmo”; “Ho visto cose peggiori di queste”; “Io posso annullare la preoccupazione, adesso”. Ricordatevi che ogni cambiamento comporta uno stress; quindi, in queste tre settimane, cercate di non avere una vita sregolata. Fate esercizio fisico almeno due volte la settimana, fate le scale anziché usare l’ascensore, camminate anziché usare un mezzo di trasporto, fate stretching. Ciò aumenterà la produzione di alcune sostanze positive per l’umore e per i tre sistemi coinvolti nel rilascio degli ormoni dello stress.

LE VITAMINE MENTALI

Le vitamine mentali sono frasi e idee che ci danno una marcia in più, ma che se non utilizzate in dosi sufficienti provocano particolari carenze di pensiero. Possiamo iniziare subito a integrare i nostri pensieri con altri più salutari, rispetto a situazioni e persone specifiche.

Quando ci stiamo preparando ad agire:

• non c’è niente di cui preoccuparsi, ma solo cose di cui occuparsi;

• ho già affrontato situazioni difficili, e sono ancora vivo;

• giocherò la mia partita;

• ci sono imprevisti negativi e positivi.

Quando ci confrontiamo con gli altri:

• resto calmo e concentrato, renderò di più;

• chi ho davanti è sempre un essere umano come me;

• conosco il mio lavoro.

Quando dobbiamo gestire le reazioni:

• paura e rabbia sono un mio prodotto, come tranquillità e gioia, e sono sentimenti normali;

• respira. Non dimenticarti mai di respirare, profondamente;

• sono in grado di scegliere che cosa voglio controllare.

Quando dobbiamo fare ritorno alla normalità:

• comunque vada, ho fatto le scelte migliori tra quelle che avevo a disposizione;

• il sistema mi aiuterà a risolvere il problema se lo facilito;

• dopo tutto è così! Posso rilassarmi e recuperare.

Imparare ad attivare reazioni assertive può aiutarci sensibilmente a ridurre l’ansia che potremmo provare nelle nostre relazioni con gli altri e con i cambiamenti del mondo che ci circonda. Riducendo l’ansia creiamo un circolo virtuoso all’interno del quale il nostro comportamento assertivo ha un impatto positivo sulla qualità di vita che percepiamo e ciò ci permette di considerare lo stress un alleato importante, nonché fonte inesauribile di energia vitale, anziché un nemico da eliminare.

161 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

PRIMO PIANO

Alcuni dei prodotti di riferimento del panorama industriale

ARCO CHIMICA

Detergenza professionale con sistemi di diluizione automatici

Aladin, il sistema di dosaggio automatico di detergenti progettato e realizzato da AR-CO Chemical Group, attraverso la nuova piattaforma web Aladin, permette la programmazione preventiva delle diluizioni del prodotto preparate sulla base delle attività da svolgere nel cantiere e in base alle esigenze del cliente. Terminata la configurazione questa viene inviata alla macchina che, da subito, attraverso una bilancia elettronica gestita da un tablet, eroga un prodotto chimico super concentrato e acqua in funzione del contenitore e del dosaggio programmato. La bilancia elettronica permette di ottenere sempre la corretta diluizione del prodotto nel flacone. Il sistema azzera completamente il rischio chimico in quanto le taniche di prodotto super concentrato sono chiuse in un vano posto sotto il sistema di dosaggio non accessibile agli operatori tranne a quelli autorizzati. L’impresa di servizi che utilizza il sistema Aladin e prodotti Ecolabel, è agevolata nell’intraprendere l’iter di certificazione Ecolabel del servizio di pulizia all’interno di un cantiere specifico. Aladin è ideale per molteplici settori: ospitalità, sanitario, wellness, commerciale. arcochimica.it

BASF

L’esca ideale per la pasturazione permanente Non tutte le esche possono però essere utilizzate per la pasturazione permanente. Un problema a cui BASF risponde con l’introduzione della nuova esca per roditori Selontra®, approvata per questa tecnica. Questa esca è a base di colecalciferolo, principio attivo verso il quale non sono note resistenze. Con Selontra®, la velocità di controllo è fino a tre volte più rapida rispetto ai rodenticidi anticoagulanti, grazie all’effetto stop-feeding. Inoltre, il colecalciferolo non persiste nell’ambiente né presenta un effetto di bioaccumulo. pestcontrol.basf.it

RUBINO CHEM

Detergente per pavimenti

Nei laboratori Rubino Chem è stata messa a punto la speciale formula del detergente Spryx Pink Gel per pavimenti e superfici, altamente performante. Scelte con cura le Specialities che caratterizzano il formulato con qualità uniche per un uso ordinario e straordinario del prodotto. Pink Gel: il colore Rosa Shock è il colore distintivo di tutta la linea. Una volta diluito in acqua, si solubilizza facilmente anche a basse temperature. La forma fisica in Gel è stata studiata per ottimizzare i dosaggi, ridurre gli sprechi e grazie al tappo dosatore è possibile misurare la giusta concentrazione da utilizzare. Detergente ultraconcentrato: alto potere sgrassante a ph7 (neutro) adatto a tutti i pavimenti, gres, marmo, laminato, metallo, linoleum e superfici lavabili come sanitari, piani di lavoro. Brillantante: lo speciale polimero contenuto migliora la rifrazione della luce aumentando la brillantezza delle superfici trattate senza lasciare aloni. Profumante: rilascia nell'ambiente un intenso e gradevole profumo. Per una persistenza ancora più duratura, si può abbinare alla fragranza la corrispondente Olè Ressenza.  rubinochem.it

162 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 VETRINA a
cura di Loredana Vitulano

IGEAX

Arriva la nuova tracciabilità sostenibile

L’innovativa tecnica di marcatura è il biglietto da visita dei prodotti Igeax, garanzia di sicurezza e tracciabilità. Igeax si avvale di una tecnologia all’avanguardia che riproduce direttamente sul prodotto il numero di lotto corrispondente e il QR code associato alla specifica pagina web in cui è possibile visionare tutto quello che lo riguarda, dai dati tecnici e le conformità alle indicazioni sull’utilizzo e le informazioni logistiche. La marcatura non sbiadisce né si consuma nel tempo e non richiede l’applicazione di alcun solvente chimico durante il processo, rappresentando dunque una tecnica altamente ecosostenibile. Inoltre, non viene alterata la composizione atomica del prodotto che rimane sicuro da utilizzare, anche nel settore alimentare e in generale in tutti gli ambiti in cui l’igiene è una priorità. igeax.com

COMAC

I.C.E.FOR Allsept Plus disinfettante per superfici

Al fine di garantire sicurezza ed efficacia durante le operazioni di disinfezione, I.C.E.FOR raccomanda l’utilizzo del nuovo disinfettante Allsept Plus. Presidio Medico Chirurgico n. 20644 a base idroalcolica, contenente alcool oltre il 70%. Il prodotto è indicato per la disinfezione delle superfici a rischio e copre uno spettro d’azione molto ampio. Ha un’azione battericida, fungicida e virucida. In base alla norma EN14476 è efficace su Adenovirus, Murine Norovirus, Vacciniavirus e Poliovirus in soli 1-2 minuti. Allsept Plus è indicato per assicurare elevati standard di sanificazione su superfici e attrezzature nel settore alimentare e Ho.Re.Ca. Utile nell’ambito dell’autocontrollo alimentare per i piani di sanificazione (HACCP). Adatto per l’area Sanità (ospedali, case di cura, studi medici, ambulatori) e in generale per l’igiene pubblica (impianti sportivi, centri benessere e scuole). Il prodotto è disponibile in flacone da 750 ml ed in tanica da 5 litri.

icefor.com

Comac progetta il futuro della pulizia professionale Comac anche quest’anno sarà presente alla fiera ISSA Pulire, un’occasione per presentare i nuovi modelli della gamma e permettere ai visitatori di toccare con mano il futuro della pulizia professionale. SELF.Y è la grande proposta di Comac per la pulizia autonoma. Pensato per essere un compagno di pulizia collaborativo e intelligente, è in grado di adattarsi al meglio ad ogni condizione di lavoro combinando prestazioni e produttività per portare le performance ad un livello superiore. La nuova C120, lavasciuga capace di unire design innovativo, comfort per l’operatore e grandi prestazioni. Si contraddistingue dal gruppo prespazzante con due spazzole laterali e due spazzole cilindriche, seguito dal gruppo spazzante con spazzole a disco sa garantire ottimi risultati in ogni situazione. La posizione di guida comoda e confortevole unita alle innovative tecnologie Comac rendono C120 una lavasciuga unica nel suo genere. È in fase di definizione anche una nuova macchina combinata, sviluppata dall’unione su un unico telaio di tutte le conoscenze di Comac in merito a lavasciuga pavimenti e spazzatrici.  comac.it

163 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

L.R. INDUSTRIES

Biodè, fragranze biodegrabili

L.R. Industries ha creato una linea di fragranze dinamica, innovativa e biodegradabile che coinvolge tutte le famiglie olfattive: Biodé. Con ingredienti accuratamente selezionati e formulazioni esclusive offre un'esperienza olfattiva unica. La linea di prodotti soddisfa le più alte aspettative in termini di qualità e rispetto dell'ambiente. Scopri Biodé! lrindustries.it

PAPERDI

Soavex Professional:

dispenser no-touch

Soavex Professional è il nuovo sistema di dispensazione by Paperdì pronto a soddisfare le crescenti esigenze del mercato in termini di garanzia d’igiene, costo d’uso e autonomia. Una gamma completa di dispenser no-touch dal Design moderno, innovativa, tecnologica e pratica. Soluzione ideale per garantire concreti benefici al tuo business combinando massima efficienza, elevata autonomia, controllo dei costi. paperdi.it

KUNZLE&TASIN

Monospazzola BLUE GOLIA K-LEAN: potenza, versatilità, comfort

La pulizia delle superfici richiede sempre di più macchine in grado di coniugare comfort, flessibilità, velocità di utilizzo e alte performance. Blue Golia K-Lean, ultima nata in casa KT, risponde pienamente a questi requisiti. Leggera e facile da manovrare, può essere utilizzata agevolmente e senza sforzo. Il motore ad alte prestazioni (1100W) e il sistema di trasmissione a ingranaggi in acciaio garantiscono forza, affidabilità e massima versatilità di utilizzo. Blue Golia K-Lean rappresenta quindi la soluzione più indicata per il lavaggio e la manutenzione professionale in molteplici ambienti e contesti. kunzletasin.com

KEMIKA

Sanidart, disinfettante universale rapido

Deter Disinfettante Universale, pronto all’uso, registrato PMC n° 20454. Contiene Clorexidina e Quaternari in soluzione idroalcolica, abbina, quindi, l’azione di due principi attivi con la presenza di alcool, questo gli permette di sviluppare un’azione disinfettante rapida e ad ampio spettro d’azione. Sanidart ha ottenuto la certificazione UNI ‐ EN 14476, legato all'attività virucida. Non necessita di risciacquo ed è utilizzabile per la Deter Disinfezione di qualsiasi tipo di superficie, anche le più delicate. Si raccomanda il suo impiego in sanità e in ambienti con elevata presenza di persone. Sanidart è conforme ai test: UNI EN 1276 / EC1 Attività battericida in sospensione, UNI EN 13697 Attività battericida e fungicida di superficie, UNI EN 1650 Attività fungicida in sospensione, UNI EN 14476 Attività virucida in sospensione.

kemikagroup.com

164 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 VETRINA

Deo Due profumatore/sgrassatore

Deo Due, un marchio ChimiClean, una linea di prodotti che sta riscontrando un successo travolgente nel mondo della pulizia. Quest’anno un prodotto rivoluzionario e fuori dal comune si aggiunge alla già ricca gamma di Deo Due, il Deo Due Profumatore/Sgrassatore, il primo profumatore con potere sgrassante in Italia.

La sua particolare formula ricca di olii essenziali di origine naturale dona al prodotto, oltre a un piacevole effetto profumante anche un efficace potere sgrassante e pulente, rispettando le superfici dove viene impiegato.

Dotato dell’innovativa Tecnologia Dual Spray, il suo speciale trigger con doppia funzione è progettato ad hoc

per essere utilizzato secondo le proprie esigenze. La prima funzione atomizer permette di nebulizzare al meglio gli olii essenziali contenuti all’interno della sua speciale formula, la seconda funzione foamer per far rendere al meglio l’innovativa formula sgrassante del Deo Due Profumatore/Sgrassatore.

Pulire e sgrassare non sarà più lo stesso, il Deo Due Profumatore/Sgrassatore permette di pulire piacevolmente le superfici senza infastidire l’olfatto, gli ambienti saranno più salubri e gradevolmente profumati. Il prodotto non lascia residui e rilascia nell’ambiente una piacevole fragranza profumata.

Disponibile in 4 deliziose profumazioni, viola, rosa, az-

zurro, bianco, da impiegare in tutti gli ambienti dove si necessita un’azione pulente

considerevole, cucina, bagni, garage e per superfici in legno, pelle e similpelle.

chimiclean.it
DETERGENZA

GHIBLI & WIRBEL

Le nuove lavasciuga uomo a bordo targate Ghibli & Wirbel

Racer e Ranger sono le lavasciuga uomo a bordo ideali per affrontare ogni tipo di sfida e assicurare le migliori prestazioni di pulizia e asciugatura su ogni tipo di superficie. Racer è una macchina estremamente versatile grazie ai suoi 85 litri di capacità, alle differenti piste di lavaggio (65 e 75 cm) e alle ridotte dimensioni. Stretta ed ergonomica, Racer è in grado di compiere con facilità anche le manovre più complicate dove tutte le uomo a bordo, comprese le più compatte, non raggiungono risultati di pulizia soddisfacenti. Ranger, invece, unisce la potenza e le prestazioni considerevoli delle lavasciuga uomo a bordo di taglia superiore alla manovrabilità e alla compattezza di quelle più piccole. Le due piste di lavaggio (75 e 85 cm) e i 115 litri di capacità, associati alle caratteristiche tecniche di alto livello, rendono Ranger una macchina ideale per la pulizia di ambienti medio/grandi. Entrambi i modelli sono disponibili anche con le batterie al litio per essere ricaricate in modo più rapido e in qualsiasi momento, anche parzialmente, senza alcun rischio di danneggiamento. ghibliwirbel.com

ORMA

Sistema Antizanzare

Il Sistema Antizanzare Inzecto attrae le zanzare ed elimina le larve: è formato da una ovitrappola progettata per ricreare un ambiente di cultura ideale fortemente attrattivo per le zanzare e bloccarne lo sviluppo tramite l’utilizzo del larvicida a lento rilascio Mosquito Chip, fornito in dotazione nella confezione. Il Mosquito Chip è una tavoletta di materiale inerte rivestita con un film microporoso attivato con piriproxifene, un inibitore della crescita delle larve. Si inserisce il chip dentro la trappola con l’acqua e l’esca attrattiva, si posiziona la trappola in una zona ombrosa (sotto gli alberi tramite apposito gancio o vicino a cespugli o porticati) e il giardino o terrazzo verrà protetto per 3 mesi dallo sviluppo di nuove popolazioni di zanzare. Il piriproxifene viene rilasciato solo a contatto con l’acqua contenuta all’interno della trappola. Questo metodo di controllo delle zanzare è sicuro per l’ambiente e l’uomo: in accordo con il World Healt Organization, il piriproxifene non è nocivo per i vertebrati. L’installazione di 2 trappole in punti strategici permette una copertura ottimale fino a 200 m2. ormatorino.com

RG STRUMENTI

Il Bioluminometro diventa “smart”

Per effettuare controlli di igiene veloci e mirati, la ditta RG Strumenti propone l’utilizzo del nuovo Bioluminometro EnSure Touch e degli appositi tamponi monouso. Il nuovo strumento ha l’aspetto e la funzionalità di uno smartphone, è facile da utilizzare ed ha un ampio display touch-screen a colori con cui personalizzare le proprie impostazioni di utilizzo. La caratteristica che rende questo bioluminometro unico sul mercato è la possibilità di salvare i dati acquisiti, in un portale cloud gratuito attraverso una semplice connessione wi-fi. Sincronizzando lo strumento con il software Sure Trend Cloud (in dotazione), i dati di monitoraggio possono essere facilmente consultati da ogni terminale anche a distanza e possono essere utilizzati per rapporti di prova ed analisi statistiche. Non solo; sempre utilizzando il Bioluminometro EnSure Touch si possono registrare sul cloud anche altri dati di monitoraggio, ad esempio i test su allergeni e microrganismi patogeni. Con il Bioluminometro EnSure Touch i dati di monitoraggio dell’igiene diventano, accessibili, ripetibili e soprattutto confrontabili nello spazio e nel tempo per una continua implementazione del servizio di controllo.

rgstrumenti.it

VETRINA

NETTUNO

Nettuno entra nel panorama medicale come produttore di PMC

Nettuno, storica azienda italiana leader nella produzione di lavamani cosmetici professionali annuncia un’importante novità: ha ottenuto l’autorizzazione dal Ministero della Salute per la produzione di PMC (presidi medico-chirurgici) (Decreto PMC n. 23/2022).

Affronterà dunque una nuova stimolante sfida entrando nel panorama medicale come produttore di PMC - nello specifico disinfettanti per mani e per le superfici - partendo da formulazioni proprie o fornite dal cliente. La produzione verrà avviata nell’esclusivo stabilimento dedicato, situato in provincia di Bergamo. In occasione della fiera ISSA

Pulire l’azienda presenterà in anteprima internazionale un disinfettante mani in schiuma e uno specifico per le superfici, a base di sali quaternari d’ammonio, in diverse tipologie di formato.

nettuno.net

ALCA CHEMICAL Jolie, superfici brillanti e profumate

È il lavapavimenti per interni che si distingue particolarmente per il suo profumo, la cui scia parte da una nota di rosa-gelsomino, seguita dalla fragranza al mughetto - note speziate, fino ad arrivare alla nota poudré. La sua forte duttilità lo rende idoneo per i più svariati ambienti: uffici, sale riunioni, scale, hall, banche, luoghi pubblici, etc. Adatto per il lavaggio anche di pavimenti incerati. Prodotto poco schiumoso, adatto all’uso sia manuale che a macchina senza necessità di risciacquo; lascia le superfici brillanti e profumate senza residui né aloni. Rigenera la profumazione dei pavimenti trattati con la cera Performance, quando è utilizzato regolarmente sugli stessi; mantiene così inalterato il profumo nell’ambiente interno poiché esso si ripresenta col passare dei giorni. alcachemical.it

PARODI&PARODI

COPRI ABITI PARODI & PARODI

Il copri abiti protettivo di Parodi & Parodi, prodotto in Italia, è in tessuto non tessuto, un materiale antistatico e traspirante che previene la formazione di umidità e cattivo odore negli abiti riposti nell’armadio. Utile specialmente nel cambio stagione, per evitare il deposito della polvere. Nella confezione sono presenti 2 pz di colore bianco, lavabili e riutilizzabili a lungo nel tempo. La custodia presenta un foro superiore per essere appesa nel guardaroba con una gruccia. La misura del copriabiti è 70x120 cm. Utile anche per pantaloni, gonne, giacche, pellicce, maglioni lunghi. parodieparodi.it

FIMAP

GMG Combinata di Fimap

GMG Combinata unisce la forza di una vera spazzatrice con la potenza di una grande lavasciuga pavimenti. Con una sola macchina si realizza il lavoro di due, dimezzando tempi e costi di intervento, manodopera e gestione. È progettata per ambienti dalle ampie metrature in cui si richiedono alte prestazioni e un'elevata produttività come grandi industrie, centri logistici, magazzini, parcheggi, stazioni ferroviarie, aeroporti e centri commerciali e quartieri fieristici. Lavora ad una velocità di 9 km/h e fino a 7 ore consecutive con le batterie al litio. Pulisce senza difficoltà anche rampe con pendenze fino al 20%. L’utilizzo è intuitivo e garantisce il massimo controllo sui risultati grazie alle funzioni accessibili dal display touchscreen come i 9 programmi di lavoro preimpostati da selezionare secondo le varie applicazioni, il computer di bordo ed i tutorial integrati che forniscono una formazione costante. fimap.com

167 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

KAIROSAFE

Kit per il campionamento microbiologico delle superfici Hy con Check

La linea Hy Con Check include spugnette e panni specifici per il recupero di microrganismi da superfici di lavoro, carcasse e allevamenti. Sono disponibili in abbinamento a soluzioni umettanti adatte alle diverse tipologie di superficie, in conformità ai metodi descritti nelle norme ISO 17604:2015 e ISO 18593:2018. Si tratta di spugnette e panni, o sovrascarpe nel caso del campionamento di allevamenti, forniti asciutti oppure abbinati a Neutralizing Buffer, BPW o MRD. I kit non richiedono ulteriori preparazioni: i dispositivi sono sigillati singolarmente in buste richiudibili con tasca scrivibile porta-documenti o busta per omogeneizzatore. Importante, è incluso un paio di guanti sterili, fondamentali per evitare cross-contaminazioni. Da non dimenticare il quadrato di campionamento sterile, imbustato singolarmente, che delimita aree 10x10 cm o 5x5 cm, in cartonato resistente ma flessibile e adattabile ad ogni superficie. kairosafe.it

BYRONWEB

Software per la gestione aziendale

ByronWeb è una piattaforma di cloud computing certificata, specializzata nell'offerta di servizi integrati per le aziende professionali di Pest Control e Cleaning Professional. Grazie all'informatizzazione dei processi aziendali, ByronWeb offre numerosi vantaggi in termini di efficienza, tempi e costi. Il software ByronWeb è semplice, affidabile e veloce, e costituisce un valido alleato nella gestione di attività complesse. La piattaforma ByronWeb rappresenta la sintesi ideale per l'ottimizzazione dei processi aziendali e il controllo operativo. La piattaforma ByronWeb è certificata ISO 27001 per garantire la massima sicurezza dei dati gestiti. Grazie ai moduli avanzati per la Gestione Presenze, il GPS per il controllo satellitare, il Controllo di Gestione, il Magazzino e le certificazioni UNI EN 16636, BRC e IFS, ByronWeb offre una soluzione completa e integrata per le aziende che desiderano ottimizzare la propria gestione aziendale in modo sicuro e affidabile. byronweb.net

ADIATEK

R-Quartz, la lavasciuga a guida autonoma

R-Quartz grazie a una capacità di 100l del serbatoio soluzione e al Solution Saving System Dispenser (3SD) di serie, è possibile regolare i consumi garantendo fino a 4 ore di lavoro continuo. Il pacco batteria al Litio 24V 330Ah offre fino a 6 ore di autonomia di lavoro ed una ricarica rapida in 5 ore. R-Quartz ha due modalità di apprendimento e la possibilità di creare sequenze di lavoro combinando diversi percorsi, memorizzati anche in modalità e con caratteristiche differenti tra loro. Il cruscotto è dotato di un “touch screen” da 7 pollici che consente una comunicazione semplice ed intuitiva tra la macchina ed il suo operatore. La macchina è sempre in contatto con l’operatore attraverso il telematics. Questi ha sempre la visibilità della sequenza della mappa, il tempo mancante al termine del lavoro e le indicazioni di eventuali avvisi che la macchina segnala. Inoltre, riceverà degli avvisi in tempo reale con delle notifiche trasmesse direttamente sullo smartphone. R-Quartz è dotata di tre sistemi di sicurezza che lavorano in contemporanea e sono in grado di farla muovere in completa autonomia garantendo totale sicurezza alle persone e aggirando eventuali ostacoli. adiatek.com

ACCU ITALIA

Batterie tecnologia Full Gel

HAZE Battery Company è nata dall’unione di tecnologia occidentale ed etica del lavoro orientale, concetti di qualità occidentale con efficienza economica asiatica. Gli accumulatori della gamma HAZE HZY EV 6-8-12V distribuiti da Accu Italia sono interamente fabbricati con tecnologia Full Gel. Costruite con separatori di polimero microporoso Amersil e con agente gelificante di silice amorfa Degussa. La massa attiva della piastra positiva impiegata è prodotta seguendo una struttura cristallina tetrabasica (in chimica struttura acida che ha 4 atomi) nonchè la struttura ideale per l’uso ciclico, grazie ai cristallini più larghi e più resistenti. accu-italia.com

168 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 VETRINA

FOOD SAFETY

Il campionamento delle superfici

CASE HISTORY

Gruppo Vicenzi un’eccellenza

italiana

NOVEL FOOD

Insetti come fonti proteiche alternative

IGIENE & AMBIENTE

Allarme ratti

nella Grande

Mela

ANNO 32 n. 4
MAGGIO 2023

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Kit per il monitoraggio di superfici e carcasse

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La linea Hy Con Check comprende un’ampia gamma di kit per campionare le superfici, soprattutto in ambito alimentare e negli allevamenti. Sono forniti in vari formati, asciutti o con soluzione umettante BPW, Neutralizing buffer, MRD.

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Linea Hy Con Check:

• Spugne, umide o asciutte

• Panni, umidi o asciutti

• Delimitatori 10x10 o 5x5 cm

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SOMMARIO SPECIALE IGIENE ALIMENTARE S6

IN COPERTINA

Rubino Detergenti nasce nel 1960 da un’idea di Antonio Rubino e si evolve con la passione e la professionalità del figlio Luigi, attuale Amministratore Unico, a partire dal 2002, quando si trasforma in Rubino Chem. Tra le aziende più importanti nel settore chimico nazionale, ha saputo diversificare e offrire prodotti di qualità per uso professionale e industriale.

La nostra società è un’industria 4.0 e ha ottenuto la certificazione standard internazionale ISO 9001:2015 che stabilisce i requisiti per un sistema di gestione per la qualità.

PREVENZIONE

S 6 Il rischio chimico

Giuseppe Brugali

FOOD SAFETY

S 12 Il campionamento delle superfici

Laura Scafuri

S 26 Il ruolo del laboratorio di analisi

Laura Scafuri

CASE HISTORY

S18 Gruppo Vicenzi: eccellenza

dell’industria dolciaria

Maurizio Pedrini

FOOD SAFETY Il campionamento delle superfici CASE HISTORY Gruppo Vicenzi un’eccellenza italiana NOVEL FOOD Insetti come fonti proteiche alternative Allarme ratti nella Grande Mela ANNO 32 n. 4 MAGGIO 2023 IGIENE & AMBIENTE
S18 S26

NORMATIVA

S 32 Tutela igienico sanitaria degli alimenti

Sara Checchi

S 36 Il Biologico in evoluzione

Chiara Marinuzzi

NOVEL FOOD

S 38 Fonti proteiche alternative sostenibili

Francesca De Vecchi

SICUREZZA

S 42 Identificare le sostanze chimiche

Giuseppe Brugali

IGIENE & AMBIENTE

DISINFESTASTORIE

S 46 Il terzo escluso

Chiara e Graziano Dassi

IPM

S 48 Gestione integrata degli infestanti

Francesca De Vecchi

ZOONOSI

S 52 Malattie trasmesse da vettori

Cristina Cardinali

ZANZARE

S 56 Il rischio dello stallo

Graziano Dassi

DERATTIZZAZIONE

S 58 Allarme ratti

nella Grande Mela

Graziano Dassi

INSETTI

S 62 Ars disinfestandi ed entomofagia

Chiara Dassi

S58 S48

Il rischio chimico

La produzione alimentare, così come quella di altre categorie merceologiche anche più complesse (farmaci, DM, cosmetici), poggia sulla progettazione e creazione di spazi dedicati nei quali vengono collocate sequenze di macchinari (linee o treni di produzione), che provvedono alla trasformazione delle materie prime in prodotti finiti.

Il metodo HACCP gestisce e governa questo flusso al fine di garantire sia la Food Safety, ovvero la sicurezza alimentare dell’alimento, che la prevenzione contro le possibili manipolazioni fraudolente, Food Fraud.

Tra i rischi da gestire, quello chimico assume una particolare importanza poiché i singoli step delle attività produttive devono affrontare costantemente le usure meccaniche, i fenomeni di ossidazione delle componenti metalliche delle attrezzature e il mantenimento del corretto livello di igiene rapportato ai layout dei sistemi e alla numerosità del personale che opera su queste linee.

Chi tra di noi gestisce i treni di produzione conosce nei dettagli questi aspetti e certamente concorda sul fatto che essi assumono una rilevanza che è di natura sistematica e raramente accidentale.

Sia la manutenzione che la sanificazione passano attraverso l’impiego di

specifici prodotti chimici per i quali le rispettive formulazioni spesso nulla hanno a che fare con gli ingredienti impiegati nel mondo food (Figura 1).

Dal punto di vista regolatorio, questa tipologia di prodotti è gestita dal REACH e prima di essere introdotti nei reparti d’azienda devono essere pre

IGIENE ALIMENTARE S•6 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 PREVENZIONE
-
Nei cicli di produzione degli alimenti la manutenzione così come la sanificazione passano attraverso l’impiego di specifici prodotti chimici estranei al mondo food
Giuseppe Brugali Tecnologo alimentare OTALL

ventivamente valutati e approvati dal Tecnologo Alimentare. In particolare, per ognuno di essi deve essere acquisita la Scheda di sicurezza – se pericolosi – oppure la Scheda Informativa –se non pericolosi – entrambe rilasciate in corretto stato di aggiornamento secondo il formato UE.

I PRODOTTI CHIMICI PER LA MANUTENZIONE

L’attrito generato dagli organi in movimento dei macchinari di produzione e confezionamento è la causa principa-

affermato, è il regolamento REACH che ne governa la produzione e l’immissione sul mercato, mentre l’utilizzo a valle è disciplinato dal Reg. UE 852/2004.

UNO STANDARD FACOLTATIVO

Diversi produttori, sulla base di una decisione interna e facoltativa, usano le sostanze presenti nell’elenco approvato dall’ente americano NSF, il quale si rifà al CFR.21 emesso da FDA, per le loro formulazioni/produzioni. Secondo l’ente americano NSF, lo standard “food grade” classifica nelle seguenti tre categorie l’idoneità al contatto alimentare:

rilascio su griglie, forni, pentole, aree di disossatura, taglieri e altre superfici dure a contatto con carni rosse e carni bianche o con prodotti per impedire l’adesione degli alimenti durante la lavorazione. I lubrificanti di questa categoria, sono additivi compatibili con la formulazione degli alimenti come, ad esempio, gli oli di mais, di girasole, di soia o olio di semi di cotone. Inoltre essi sono intrinsecamente biodegradabili (dichiarazione al punto 12 della SDS/SI) e soddisfano le normative FDA 21 CFR 172.860 e 172.878. I lubrificanti H3 sono spesso usati per pulire e prevenire la formazione di ruggine su attrezzature come ganci, nastri trasportatori e carrelli.

le della loro usura e deterioramento.

L’impiego dei prodotti lubrificanti - oli e grassi – e degli sbloccanti (miscele di solventi) è praticamente inderogabile. Il loro uso è continuo grazie alla presenza, in diversi casi, di specifici circuiti di lubrificazione la cui filosofia di progettazione impone che il lubrificante sia destinato esclusivamente alle parti meccaniche e il contatto con gli alimenti avvenga solo accidentalmente.

Ma è proprio questo contatto accidentale che deve essere valutato tramite un’accurata identificazione del pericolo chimico che lo caratterizza.

L’esecuzione (obbligatoria in ambito HACCP) passa dunque attraverso la disamina preventiva della Scheda di sicurezza e a ricadere dell’etichettatura. Ad oggi non esiste un quadro regolatorio UE specifico per la produzione e l’utilizzo di questi prodotti da destinare all’ambito food (grado alimentare), per cui a monte, come già

[H1] Accettabile come lubrificante per le applicazioni di lubrificazione e contatto accidentale in zone di trasformazione alimentare. Deve essere insapore, inodore e fisiologicamente inerte. Il contatto accidentale con l’alimento deve risultare tecnicamente inevitabile e la sua concentrazione “cut-off” è di 10 ppm.

[H2] Accettabile come lubrificante per le applicazioni di lubrificazione in zone di trasformazione alimentare dove però non c’è il contatto con gli alimenti (neanche accidentale). In sostanza non sono sicuri per gli alimenti perché, ad esempio, contengono sostanze classificate come CMR (cancerogene, mutagene, dannose per la riproduzione, esempi in Figura 2).

[H3] Accettabile per l’uso come agente di

Tuttavia, limitatamente a questo standard USA, le produzioni di queste miscele non hanno l’obbligo della tracciabilità degli ingredienti e quindi, in ambito HACCP, si genera una falla nei confronti degli adempimenti del Reg. CE 178/2002.

A tal riguardo, congiuntamente alla certificazione NSF, può essere acquisita anche quella di prodotto secondo lo standard ISO 21469, il quale risolve questo aspetto, poiché valuta le GMP del prodotto, la tracciabilità/rintracciabilità dei suoi ingredienti e il rispetto degli standard di sicurezza igienica lungo tutte le sue fasi di fabbricazione.

OLI MINERALI

TRA GLI INGREDIENTI

Si ricorda infine che, a causa di

S•7 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
o MANUTENZIONE o SANIFICAZIONE LUBRIFICANTI SPRAY SOLVENTI DETERGENTI BIOCIDI fig. 1
Gli step di utilizzo degli ausiliari chimici nelle produzioni alimentari.
Il
rischio chimico dei lubrificanti (grassi e oli): 2 esempi
fig. 2
olio minerale grassi spray

necessità prestazionali lubrificanti e/o antiossidanti, spesso tra gli ingredienti ci possono essere gli oli minerali; essi sono identificati con gli acronimi: MOAH (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons) e MOSH (Mineral Oil Saturated Hydrocarbons). Queste sostanze sono idrocarburi principalmente di derivazione petrolifera e quelli con le componenti aromatiche sono particolarmente critici. La Raccomandazione UE 2017/84 ne ha predisposto il monitoraggio negli alimenti poiché un’altra significativa fonte contaminante è rappresentata dai prodotti MOCA e dagli inchiostri utilizzati per la stampa. In Figura 2 sono stati posti a confron-

no dell’aria e contemporaneamente dall’attività metabolica dei microrganismi che li trasformano in un composto la cui adesività superficiale è destinata ad aumentare gradualmente nel tempo. Il prodotto di queste trasformazioni è banalmente noto come sporco.

Un’errata valutazione della frequenza applicativa della procedura di sanificazione comporta sempre una progressiva maggiore stabilizzazione dello sporco residuale per cui poi, rimuoverlo completamente, diventa sempre più difficoltoso.

BPR – BIOCIDAL PRODUCTS REGULATION

L’UE, nell’intento di superare le normative nazionali sui disinfettanti (in Italia noti come PMC), ha introdotto il quadro normativo armonizzato identificato con l’acronimo BPR – Biocidal Products Regulation, che ha apportato modifiche sostanziali sia per chi li produce ma anche per chi li deve utilizzare.

Ø PT1: Igiene umana.

Reg.

(PMC)

Ø PT2: Disinfettanti e alghicidi non destinati all'applicazione diretta sull'uomo o animali.

Ø PT3: Igiene veterinaria.

Ø PT4: Settore dell'alimentazione umana e animale.

Ø PT5: Acqua potabile.

Prodotti usati per la disinfezione di attrezzature, contenitori, utensili per il consumo, superfici o tubazioni utilizzati per la produzione, il trasporto, la conservazione o il consumo di alimenti o mangimi (compresa l'acqua potabile) destinati al consumo umano o animale Prodotti usati per impregnare materiali che possono entrare in contatto con i prodotti alimentari

to le identificazioni dei pericoli, estratti dalle rispettive Schede di sicurezza, di due prodotti lubrificanti. Quello a base di olio minerale, contenendo sostanze CMR, presenta le frasi H350, H361f e H373. Entrambi presentano la frase H411 relativamente all’impatto ambientale.

I PRODOTTI CHIMICI PER LA SANIFICAZIONE

La sanificazione è il processo che mette in “sicurezza igienico-sanitaria” le superfici, le attrezzature e i recipienti utilizzati per la produzione e il confezionamento degli alimenti.

Sostanzialmente si tratta della rimozione dei residui di dette lavorazioni i quali, aderendo appunto alle superfici, innescano reazioni chimiche di trasformazione indotte dall’ossige -

Una conseguenza relativa alla persistenza ambientale dei residui di sporco è la concomitante formazione del biofilm, il quale, potenzialmente, porta allo sviluppo di ceppi di microrganismi atipici rispetto alle tipologie normalmente presenti negli alimenti prodotti.

fig. 3

Un esempio relativamente recente ha interessato dei dolci a base di cioccolato i quali, essendo risultati contaminati da Salmonella spp., sono stati oggetto di allerta RASFF e ritirati dal mercato.

Fatta questa premessa, la sanificazione viene condotta in due passaggi distinti di cui il primo corrisponde alla detersione delle superfici seguito da un risciacquo e il secondo corrisponde alla disinfezione.

I prodotti chimici da utilizzare in questi due distinti passaggi sono i detergenti e i biocidi. Questi ultimi sono noti anche col nome di disinfettanti e, secondo il quadro normativo vigente, sono in grado di esplicare attività biocida che è correlata alla concentrazione d’uso e ai tempi di contatto (informazioni queste riportate in etichetta).

Senza entrare nel merito delle disposizioni imposte dal regolamento armonizzato, quello che per i Tecnologi Alimentari è importante sapere è quanto segue (Figura 3):

1. per la disinfezione delle mani degli operatori bisogna utilizzare biocidi/ disinfettanti classificati come PT1;

2. per la disinfezione delle superfici, attrezzature destinate al contatto con gli alimenti bisogna utilizzare biocidi/ disinfettanti classificati come PT4.

Le classificazioni PT implicano l’utilizzo di specifiche condizioni da applicare per l’esecuzione dei test da condurre per confermare le attività biocide vantate in etichetta e che prevedono, tra l’altro, l’uso di uno sporco interferente che è rappresentativo del settore in cui si applica.

Così, ad esempio, l’attività battericida di un biocida viene considerata vera solo se, in assenza e in presenza di sporco, raggiunge almeno 5 riduzioni logaritmiche (alle condizioni d’uso definite).

La scelta di un biocida classificato, ad esempio, come PT2, in ambito alimentare, è errata!

I test da superare per questa classe sono differenti e il suo impiego in ambito alimentare può non risultare efficace a causa del mancato raggiungimento del numero minimo di riduzioni logaritmiche richieste per le specifiche attività biocide per cui è stato selezionato.

Ad oggi i prodotti disinfettanti approvati secondo la legislazione nazionale (i PMC) sono ancora riconosciuti, ma verranno uniformati secondo gli stan-

IGIENE ALIMENTARE S•8 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Il Regolamento BPR e i prodotti BIOCIDI/DISINFETTANTI
UE 528/20212 Biocidal Products Regulation PT – Tipi di Prodotto (i PT sono 22 suddivisi in 4 gruppi)
Gruppo 1: Disinfettanti
Gruppo 2: Preservanti
Gruppo 3: Controllo degli animali nocivi
Gruppo 4: Atri biocidi
PREVENZIONE

dard del regolamento BPR con tutte le conseguenti modifiche (diventeranno biocidi con le relative classificazioni PT).

Molti applicano procedure di sanificazione che implicano l’impiego di prodotti biocidi valutati secondo il quadro regolatorio nazionale dei PMC, a seguito però dell’impatto che il BPR sta generando, è necessario interagire coi fornitori per avere la certezza che il PMC in versione BPR soddisfi i requisiti previsti per la classe PT4 e quindi il suo impiego (concentrazione d’uso e tempo di contatto) possa essere riconfermato.

I DETERGENTI

I prodotti detergenti sono in sintesi delle formulazioni chimiche, sempre governate dal REACH, finalizzate per la rimozione dello sporco dalle superfici. Dal punto di vista chimico-fisico essi agiscono sui legami chimici che fissano lo sporco alle superfici rompendoli e permettendone la disgregazione quindi la rimozione.

In base al valore del pH, essi possono essere distinti in: disincrostanti (pH acido), sgrassanti alcalini (pH basici) e sgrassanti neutri (pH neutro o leggermente acido/basico).

Tra i vari ingredienti, in molti di questi prodotti, giocano un ruolo decisivo i tensioattivi, molecole organiche di sintesi, molto efficaci nel processo di rimozione dello sporco in acqua.

L’acqua di fatto è l’ingrediente principale nelle procedure di cleaning, le quali rappresentano una voce importante relativamente ai suoi consumi ma anche alla produzione dei reflui e alla loro biodegradabilità.

LO SFRUTTAMENTO IDRICO

Puntando l’attenzione su quest’ultimo aspetto, tenuto conto dell’evoluzione degli scenari climatico-ambientali che impatteranno sulla disponibilità delle fonti di approvvigionamento di acqua potabile, risulta strategico assumere comportamenti decisionali che pos-

sano permettere:

• una gestione più oculata dei prelievi idrici;

• un miglioramento della funzionalità del depuratore chimico-fisico/biologico delle acque reflue;

• un inserimento (oppure miglioramento per chi già lo ha attivato) di un “loop gestionale” che preveda la creazione di uno stock di acqua reflua da riutilizzare, ad esempio, per le successive procedure di cleaning e/o per l’alimentazione dei servizi igienici (Figura 5).

Valutazione dell’impatto ambientale di un prodotto chimico.

Scheda di sicurezza Sez. 12: Informazioni ecologiche

12.1 Tossicità

12.2 Persistenza e degradabilità

12.3 Potenziale di bioaccumulo

12.4 Mobilità nel suolo

12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB

12.6 Proprietà di interferenza col sistema endocrino

12.7 Altri effetti avversi

La degradabilità indica il potenziale della sostanza o delle sostanze contenute in una miscela di degradarsi nell’ambiente, tramite biodegradazione o altri processi quali l’ossidazione o l’idrolisi

Il potenziale di bioaccumulo è il potenziale della sostanza o di determinate sostanze di una miscela di accumularsi nel biota e, da ultimo, di venir trasferita attraverso la catena alimentare

La mobilità nel suolo è il potenziale della sostanza o dei componenti di una miscela, se rilasciati nell’ambiente, di muoversi grazie alle forze naturali verso le acque sotterranee o di allontanarsi dal luogo di rilascio.

Resta inteso che, in primis, il mantenimento del livello di sicurezza igienico-sanitario sia dell’apparato produttivo che dei servizi accessori coinvolti dovrà essere garantito e ciò dovrà essere inserito come capitolo a sé stante nella Risk-Analysis del proprio piano HACCP.

È molto probabile che la specifica normativa UE preveda un aggiornamento sulla gestione della materia prima acqua proprio in previsione del concretizzarsi di uno scenario critico riguardante i suoi approvvigionamenti.

La scelta di un prodotto detergente da utilizzare in una procedura di cleaning dovrà partire da una base di confronto comparativo dei parametri di valutazione dell’impatto ambientale dichiarato al punto 12 della Scheda di sicurezza/Scheda informativa (Figura 4). Il prodotto che presenta il miglior profilo di impatto ambientale è quello che dovrà essere se -

lezionato per il successivo step di valutazione che è il test di efficacia. Un altro elemento di valutazione per la scelta del prodotto detergente col minor impatto ambientale è la disponibilità della certificazione ECOLABEL normata a livello UE. I fabbricanti di prodotti detergenti che volontariamente l’hanno ottenuta sono stati obbligati a sviluppare una formulazione attingendo a una lista di sostanze ingredienti approvate, riportate nell’apposito regolamento, a ciascuna delle quali sono stati assegnati dei valori a una serie di parametri che sono serviti per valutare se il prodotto risultante era o non era ECOLABEL.

fig. 4

Premetto che anche per i prodotti biocidi/disinfettanti, secondo il citato regolamento BPR, per essere approvati oltre alla conferma delle attività biocide (riportate nel dossier Core-Data-Set) deve essere stato valutato anche l’impatto ambientale (riportato nel dossier Added-Data-Set).

S•9 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
PRELIEVO ACQUA consumo acqua acque reflue SCARICO DEPURATORE RECUPERO MISCELAZIONE IN PARTI VARIABILI stoccaggio fig. 5

Unira: Il Nuovo Volto della Pulizia Efficace e Sostenibile

Unira, industria chimica con sede a Cecina (LI), con una lunga esperienza nella produzione di detergenza professionale, ha recentemente intrapreso un percorso di rebranding culminato nella creazione di una nuova immagine corporativa. L’obiettivo alla base di questo percorso è comunicare con chiarezza i suoi valori e la sua mission: la nuova immagine è caratterizzata da un design moderno ed essenziale, che rappresenta la pulizia e l'ordine come valori fondamentali.

Si è scelto di dare centralità al nome dell’azienda declinandolo in varie combinazioni di colore per identificare le specifiche linee, ristorazione, hotellerie, piscine e spa, igiene urbana e molte altre ancora.

Tutti i prodotti di Unira sono caratterizzati da un'alta qualità e da un'efficacia garantita, frutto di anni di ricerca e

sviluppo da parte di un team dedicato. L'azienda fornisce inoltre un'assistenza personalizzata e tempestiva dedicata al Cliente, supportandolo in ogni esigenza e nella risoluzione delle problematiche di pulizia anche più difficili.  Ma Unira non si limita solo a produrre detergenti efficaci: l'azienda si impegna costantemente per ridurre l’impatto ambientale dei

propri prodotti. Ecco in sintesi le caratteristiche di sostenibilità delle linee di riferimento.

BIO GREEN LINE®

Detersivi ecologici a bassissimo impatto ambientale e altissima biodegradabilità dalle elevate prestazioni. Specifici test condotti in collaborazione con prestigiosi Istituti Universitari hanno dimostrato che i prodotti Bio Green Line®sono biodegradabili minimo al 98% in 24 ore.

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Moderna linea di attivatori batterici per fosse biologiche e degrassatori, studiata per ridurre sempre di più l'impiego di prodotti chimici a vantaggio dell’utilizzo di organismi naturali quali i batteri.

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Detergenti ecologici contenenti materie prime esclusivamente di origine naturale o vegetale, compresi tensioattivi, coloranti e profumazioni a base di oli essenziali.

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Prodotti biologico/batterici, chimici, deodoranti, sgrassanti, detergenti che si contraddistinguono per la facilità d'applicazione e la versatilità d’utilizzo nei servizi ambientali.

ENOLOGIC LINE

Prodotti studiati per offrire soluzioni avanzate agli operatori dell’industria vitivinicola: pulizia e igiene degli ambienti, impianti, macchinari, cisterne, botti.

Le iniziative Unira per ridurre l'impatto dei propri prodotti sull'ambiente prevedono inoltre l’utilizzo di packaging innovativi, tra cui un sistema con taniche di ricarica per allungare la vita di ciascun flacone, riducendo drasticamente lo spreco di plastica, per quanto interamente riciclabile, nonché i costi legati al trasporto e alla gestione del rifiuto.

Scegliere Unira significa scegliere qualità e sicurezza, ma anche fare la scelta giusta per l'ambiente e per il futuro delle prossime generazioni.

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Cambia il mondo, cambiano le generazioni, cambia il mercato e cambia anche l'immagine di Unira. Ciò che non cambia é la sostanza alla base di un’azienda che guarda con fiducia al futuro.

Oggi siamo lieti di poter affermare che sulle nostre solide e storiche fondamenta, stiamo costruendo un nuovo “edificio” moderno, reattivo, volto al futuro.

LE NOSTRE LINEE:

Hotellerie Lavanderia Eco Vegetale Naturale Ristorazione Superfici Igiene Urbana Industria Alimentare Linea Biologica Pavimenti Igienizzanti

Il campionamento delle superfici

Le linee guida EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) sottolineano che il campionamento delle superfici può non essere sempre riproducibile (perché legato a un elevato numero di fattori) e che necessita di operatori ben formati e di procedure di prelievo standardizzate. Bene dunque prendere a riferimento la definizione di campione data dalla norma ISO 19036, che si occupa di incertezza di misura nelle prove microbiologiche.

I SUPPORTI PER IL CAMPIONAMENTO

A questo punto è necessario illustrare quali e quanti mezzi sono disponibili per il campionamento delle superfici ai fini della loro valutazione igienica. Parliamo di “supporti”, ovvero di quei

particolari dispositivi con cui si “strofina” la superficie che intendiamo sottoporre ad analisi. La norma ISO 18593 ne considera diversi e ne descrive le caratteristiche e l’utilizzo più indicato. La caratteristica comune è che devono essere sterili e privi di sostanze che potrebbero interferire con la crescita dei batteri (azione inibente); quindi devono avere una qualità documentata (certificazione del produttore).

QUALE SUPPORTO SCEGLIERE?

Spesso la scelta si basa su abitudini e comodità, ma dovrebbe essere invece dettata dal tipo di superficie, dalla sua accessibilità e dall’oggetto dell’analisi. In generale, si usa una spugna o un panno per superfici piane, lisce ed estese e per la ricerca qualitativa di patogeni; il tampone è preferibile per

superfici o zone irregolari o strette, come fessure o canali e per valutazioni di tipo quantitativo (conteggi di batteri nell’unità di superficie o nella zona).

Di seguito vediamo i diversi supporti disponibili descritti dalla norma ISO 18593 per il campionamento delle superfici e le loro modalità di utilizzo.

Piastre a contatto (Contact plate): note anche con il nome di Rodac, dischi in materiale plastico, di diametro variabile, con strato agarizzato o da reidratare. Devono avere forma e terreno adatto, possono essere utilizzati anche tipi di supporto diversi da Rodac, ad esempio prodotti commerciali da reidratare (Figura 1).

Tamponi (Swab): bastoncini preferibilmente di materiale plastico con all’estremità un fiocco di materiale assorbente (cotone, rayon o alginato),

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La rappresentatività e l’attendibilità del campione è sempre il punto cruciale in qualsiasi ambito di analisi. Per le superfici occorre considerare: grandezza della superficie, tecnica di campionamento e mezzo (supporto) utilizzato, fase del prelievo
FOOD SAFETY

contenuti individualmente in una provetta o in un involucro e con il bastoncino spezzabile (Figura 2).

Guanti e panni sterili (Glove, wipes): panni o guanti di materiale assorbente/spugnoso, in confezioni individuali, disidratati o pre-inumiditi con soluzione tamponata o neutralizzante. Preferiti per superfici estese (Figura 3).

Spugne (sponge): spugne di forma generalmente rettangolare da usare con guanto sterile o già agganciate a un manico apposito, detto Sponge stick (Figure 4 e 5).

In commercio esistono anche suppor-

ti denominati Contact o Deep slides (Figura 6) esclusi dalla versione vigente della ISO 18593. Generalmente di forma rettangolare con manico inserito nel coperchio del contenitore; possono avere due terreni diversi, uno per faccia del rettangolo, per poter essere usati per due valutazioni (tipo di batteri) contemporaneamente. Naturalmente devono essere terreni per analisi/metodi che richiedono le medesime condizioni di incubazione (tempo e temperatura). Contact slide e simili vanno bene per zone molto standardizzate, superfici piane e regolari.

COME SI PROCEDE?

Il prelievo deve essere eseguito da personale specificatamente formato, preferibilmente individuato anche nel manuale di autocontrollo dell’impresa; deve essere inclusa una lista delle verifiche da condurre prima dell’esecuzio-

ne del campionamento quanto a:

• disponibilità e adeguatezza dei materiali e delle attrezzature necessari per la raccolta, la preparazione e l’invio dei campioni (sapone e disinfettante per le mani, un piano di appoggio adeguato, guanti sterili, i supporti scelti e definiti (delimitatore, soluzione tampone sterile in provette da trasporto, tamponi sterili per campionamento, spugnette, soluzione disinfettante o altri presidi per la disinfezione del delimitatore, etichette e quant’altro necessario per identificare il campione, etc.);

• disponibilità del laboratorio a ricevere e analizzare i campioni nei tempi previsti (entro 48 ore massimo dal

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Figura 1. Piastra Rodac Sotto, Figura 3. Campionamento con panno Figura 2. Tampone Figura 4. Spugna Figura 5. Sponge stick

momento del prelievo, a condizione che il campione venga mantenuto refrigerato);

• lavare e disinfettare le mani e asciugarle con carta a perdere prima di indossare i guanti stando attenti a non toccare la superficie esterna dei guanti; • se del caso farsi aiutare da una persona che proceda all’apertura della busta dei guanti e delle altre attrezzature sterili senza entrare in contatto con il contenuto;

• assicurarsi che le maniche del camice o comunque gli indumenti non possano entrare in contatto al momento del prelievo e della sua preparazione con le superfici da campionare e/o con le attrezzature sterili.

Dopo avere identificato i siti di campionamento, delimitare l’area da sottoporre a prelievo.

CAMPIONAMENTO MEDIANTE TAMPONI

Possono essere impiegati delimita-

tori sterili monouso o reimpiegabili in materiale lavabile e disinfettabile. In quest’ultimo caso, deve essere garantito che le procedure di disinfezione del delimitatore non influiscano sui risultati del campionamento (per esempio, nel caso in cui il delimitatore fosse stato immerso in una soluzione disinfettante, è necessario assicurare che la soluzione disinfettante non possa spandersi sull’area soggetta a campionamento – assicurare un tempo di contatto adeguato tra il disinfettante e il delimitatore).

L’area compresa nel perimetro interno del delimitatore non deve venire a contatto con le mani dell’operatore né con alcun altro materiale diverso dal tampone per campionamento. Strisciare il tampone su tutta l’area oggetto di prelievo esercitando una buona pressione e avendo cura di ruotare

al di fuori dell’area delimitata. Riporre quindi il tampone nella provetta contenente il diluente sterile, spezzando l’asta contro la parete del contenitore. Completate le attività di campionamento, riporre i tamponi nelle rispettive provette in un sacchetto di plastica sul quale sia stata apposta una etichetta identificativa del campione. Sigillare il sacchetto e predisporre per l’invio al laboratorio dopo avere verificato la corretta e completa identificazione del campione (Figura 7).

CAMPIONAMENTO MEDIANTE L’IMPIEGO DI SPUGNE

Preparare le spugne aggiungendo nel loro contenitore/sacchetto sterile una quantità di diluente sterile sufficiente a inumidire la spugna senza che rimanga del liquido libero visibile al fondo del sacchetto (10 ml dovrebbe essere una quantità adeguata).

Massaggiare la spugna dall’esterno per essere certi che la stessa sia uniformemente inumidita, quindi, con adeguati movimenti dall’esterno, spingere la spugna verso l’apertura del sacchetto prima di aprire la busta plastica per estrarla, stando attenti a che la stessa non entri in contatto con le superfici esterne. La spugna deve essere estratta dalla busta plastica al momento del prelievo da parte dell’operatore addetto al campionamento.

il tampone in modo che tutta la superficie del tampone stesso entri in contatto con la superficie da campionare.

Il tampone dovrebbe essere strisciato sulla superficie da campionare orizzontalmente, verticalmente e in diagonale (circa dieci volte in ciascun senso).

Il tampone non deve essere strofinato

Esistono in commercio spugnette già inumidite, pronte all’uso, anche con manico (Sponge Stick, vedi Figura 9) per facilitare il prelievo e ridurre il pericolo di toccare la spugna con mani o indumenti. Allo stesso modo, sono disponibili in commercio spugne pre-imbevute con i diversi neutralizzanti indicati dalla norma ISO 18593 (Figura 8). Dopo avere identificato i siti di campionamento, delimitare l’area da sottoporre a prelievo, che deve essere di almeno di 100 cm2, mediante l’impiego della maschera che delimiti un’area quadrata di 10 cm di lato. Per l’uso di delimitatori, si veda quanto già illustrato nel paragrafo precedente relativo

IGIENE ALIMENTARE
Figura 6. Deep slide Figura 7. Campionamento di superfici ambientali mediante l’impiego di tampone
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all’uso con tampone.

Strofinare la spugna esercitando una buona pressione sull’area delimitata dalla maschera sia in senso orizzontale sia verticale (circa 10 volte in un senso e 10 nell’altro). L’intera superficie racchiusa all’interno del delimitatore deve essere interessata dal campionamento. La spugna non deve essere strofinata al di fuori dell’area delimitata. Si preferiscono generalmente le spugne per superfici estese, sia in termini di

impianto sia in termini di oggetto del campionamento.

Completate le attività di campionamento, riporre la spugna nella busta di plastica. Sigillare il sacchetto e predisporre per l’invio al laboratorio dopo avere verificato la corretta identificazione del campione. Terminato il prelievo (campionamento della superficie), pulire e disinfettare la superficie testata per evitare che rimangano tracce dei materiali utilizzati durante il

prelievo.

Nel caso in cui su una stessa superficie/zona si volessero verificare più parametri (es. analisi qualitative come ricerca di Salmonella spp e ricerca di Listeria monocytogenes e analisi quantitative ad esempio conteggio della carica microbica totale, di E. coli, etc.) è bene conferire al laboratorio supporti diversi, uno per l’analisi quantitativa e uno per ogni analisi qualitativa richiesta.

Figura 8. Campionamento di superfici ambientali mediante l’impiego di spugna e delimitatore

Il tessile al servizio della pulizia

Ripercorrere l’evoluzione dei prodotti tessili nel campo delle pulizie è davvero una piacevole scoperta.

La fibra tessile per eccellenza utilizzata per pulire è naturalmente da sempre il cotone, a cui si sono affiancate nel tempo le fibre artificiali, sempre più elaborate e specifiche per le diverse esigenze, quali ad esempio l’acrilico, il tessuto non tessuto e la microfibra, declinata in tutte le sue combinazioni.

Parte dalla conoscenza della materia prima la storia di Essecinque

Trasferire al settore del cleaning professionale l’esperienza maturata in quaranta anni di attività nel settore del tessile/abbigliamento è stata la sfida dei fondatori.

L’azienda produce e commercializza mop e scope,

sia per l’uso da bagnato sia per l’uso da asciutto: prodotti adatti alla pulizia di ogni tipo di superficie e materiale, dai pavimenti ai vetri.

L’attenzione alle richieste dei clienti e la costante ricerca di nuove soluzioni la rendono flessibile ai cambiamenti del mercato, anche per esigenze particolari.

Inoltre è disponibile la realizzazione di articoli in private label, garantendo alla clientela la massima soddisfazione nella ricerca di un prodotto personalizzato con il proprio logo, curato nei dettagli.

LE NUOVE SFIDE

A questi aspetti si sono affiancati negli ultimi anni una nuova coscienza ambientale e la consapevolezza della

necessità di garantire l’igienizzazione degli ambienti tramite l’utilizzo di prodotti specifici per il cleaning. Questo si traduce in sistemi di pulizia che utilizzino dei prodotti in grado di eliminare ogni forma di contaminazione e che mantengano a lungo le superfici protette da cariche batteriche. Essecinque ha incrementato per tali motivi in questi anni la produzione del mop in Tessuto non Tessuto La necessità di garantire la riduzione di contaminazione batterica degli ambienti ha suggerito di proporre il mop con una banda centrale disponibile in più colori diversi, consentendo la classificazione del prodotto in base alla sua destinazione d’uso. Un altro aspetto interessante emerso in questi tempi di pandemia è sta-

to il ricorso massiccio all’uso degli articoli usa e getta: cercare di proporre dei prodotti che possano svolgere la loro stessa funzione, ma che abbiano un utilizzo più lungo nel tempo, così da ridurre la produzione di rifiuti, è diventata una pressante necessità.

È per questo che il panno mop in poliestere e il panno Antibatterico in microfibra sono un’alternativa ideale ai panni monouso. La durabilità del panno mop in poliestere è garantita anche dopo molti lavaggi: un bel risparmio economico e un bel vantaggio in termini di riduzione di impatto ambientale. Se usato da asciutto lo sporco e la polvere sono totalmente attirati grazie all’elettricità statica del poliestere. Il panno Antibatterico è prodotto con fibra che presenta al suo interno nanoparticelle d’argento: la speciale composizione della microfibra assicura la rimozione di tutti i batteri in superficie, anche senza utilizzare agenti chimici.

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Gruppo Vicenzi

L’eccellenza dell’industria dolciaria coniugata alla massima sicurezza e qualità del prodotto

Marco Cazzadori, responsabile Ricerca & Sviluppo del Gruppo Vicenzi, ci riceve con grande cortesia e disponibilità nella sala riunioni dello storico stabilimento di San Giovanni Lupatoto, alle porte di Verona, per parlarci di come questa azienda modello, che ha acquisto altri importanti marchi italiani

dell’industria dolciaria sia divenuta da tempo leader nel nostro Paese e in ambito internazionale nel settore, con un sistema produttivo decisamente all’avanguardia, tra i più qualificati anche sotto il profilo della sicurezza alimentare. Una breve presentazione del dottor Cazzadori ci fa cogliere subito uno dei suoi tratti distintivi di uomo

d’azione, che affronta con grande rigore le proprie responsabilità. “Durante le interviste - esordisce - dico sempre che sono nato qui perché, una volta conseguito il diploma di scuola media superiore, per ragioni famigliari sono venuto subito a lavorare in questa azienda, dove ho seguito il mio percorso professionale. Come stu-

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Maurizio Pedrini

dente lavoratore ho frequentato l’Università, laureandomi in Economia e Merceologia degli alimenti all’Ateneo scaligero. In questi anni ho visto crescere l’azienda giorno dopo giorno: dalla piccola dimensione degli esordi è divenuta il grande Gruppo industriale di adesso. Mi onoro di seguire direttamente il nostro presidente, Giuseppe Vicenzi nella ricerca e sviluppo dei prodotti, seguendo di persona nuovi progetti legati anche al marketing. La preziosa esperienza che ho acquisito negli anni, mi consente oggi di fungere da collante tra dipendenti storici e nuove generazioni, sempre alla ricerca della massima qualità, sicurezza ed eccellenza della ricca gamma di produzioni offerte al mercato.”

Partiamo dalla sua importante esperienza riguardo il binomio imprescindibile sicurezza-qualità: in che modo viene coniugato all’interno di un’azienda moderna e globalizzata come Vicenzi?

“In effetti, l’evoluzione dei concetto stesso di assicurazione qualità è stata notevole: negli anni ’70, era circoscritto al controllo finale del prodotto, alla cosiddetta post-produzione. Poi la nozione stessa si è ribaltata e allargata enormemente. Attualmente comprende anzitutto l’opera di pre -

venzione dell’intera filiera, a partire dalle materie prime, investendo direttamente la selezione dei fornitori e il controllo di esse con strumenti sempre più sofisticati, prima che possano essere utilizzate per la produzione. Poi c’è il famoso controllo di processo, anch’esso assolutamente rigoroso che, oltre a far leva su risorse tecnologiche e tecniche sempre più importanti, punta decisamente alla formazione degli addetti, chiamati ad essere i primi supervisori di ogni fase e lavorazione. Insomma, una volta si preparava l’impasto, lo si cuoceva e si confezionava con il controllo finale al quale mi riferivo prima, adesso occorrono molteplici verifiche in itinere, assai mirate, per ogni specifica produzione. Infatti, solo per fare un esempio, le ricettazioni possono variare e le richieste del cliente si fanno sempre più pressanti, soprattutto per l’estero, con specifiche tipologie di confezionamento. In sostanza, l’evoluzione non è più legata solo al prodotto, ma alla trasformazione e personalizzazione della confezione e dell’articolo. La stessa elevata professionalità, davvero indispensabile durante ogni singolo passaggio delle fasi di lavorazione, è richiesta negli interventi di pulizia degli impianti. Una volta le pulizie erano relegate al fine settimana, mentre attualmente gli interventi sono metodici e sistematici, frutto di un piano organico e di un processo che viene progettato fin nei minimi dettagli. Noi ci teniamo particolarmente alla massima igiene perché, oltre a produrre come marchio Vicenzi, lavoriamo anche a servizio di alcune grandi catene distributive italiane, inglesi e tedesche, che per veicolare su quei mercati i loro marchi ci hanno imposto norme assai restrittive. Per esempio, il prestigioso marchio Marks and Spencer, che ha sede nella City of Westminster di Londra, applica sui generi alimentari venduti col suo nome verifiche particolarmente approfondite, che abbiamo deciso di estendere a tutte le nostre produzioni.”

Negli ultimi anni la ricerca della qualità è divenuta, anche per la vostra azienda, una sorta di imperativo categorico?

“Certamente, perché la Vicenzi ha sempre fatto della qualità totale un proprio caposaldo. A partire da quella del prodotto offerto ai mercati: infatti tutte le nostre ricette sono state costantemente ritoccate e modificate, cercando di mantenere un livello sempre molto alto. Proprio per questa ragione abbiamo investito parecchio per potenziare progressivamente la nostra struttura preposta al controllo qualità e all’igiene e sanificazione degli stabilimenti e impianti produttivi, integrandola con nuovo personale e l’aggiunta di inedite funzioni e attribuzioni. È stato uno sforzo notevole, giustificato anche dalla circostanza che le verifiche ispettive, fino a ieri periodicamente programmate, oggi vengono effettuate a sorpresa, perciò in qualsiasi momento possiamo trovarci gli ispettori in azienda e devi dimostrare che tutte le certificazioni e gli incartamenti sono perfettamente in regola, sia dal punto di vista igienico-sanitario che da quelli della qualità e sicurezza sul lavoro. Abbiamo superato proprio qualche settimana fa tutte le ulteriori verifiche delle certificazioni per l’export, ancor più importanti perché oltre il 30% del nostro fatturato è frutto delle esportazioni.”

Possiamo affermare che avete arricchito il vostro know how e anticipato i tempi, visto che in Italia questi obblighi sono arrivati solo grazie all’introduzione del sistema HACCP?

“In effetti, quanto da noi realizzato in questi anni ha rappresentato un’utile acquisizione di conoscenze che abbiamo cercato subito di mettere in pratica, dato che gli inglesi e i tedeschi su questo fronte sono molto attenti e severi. Certo, anche la legislazione italiana prodotta su tale delicato terreno si è rivelata non meno preziosa.

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Marco Cazzadori, responsabile Ricerca & Sviluppo del Gruppo Vicenzi

Questo insieme di competenze ha offerto a tutti noi la possibilità di crescere profondamente, mettendo a punto piani di pulizia e checklist, definendo con precisione ruoli e compiti prestabiliti per la pulizia delle aree produttive, senza lasciare nella maniera più assoluta nulla al caso. Un ulteriore passo avanti è avvenuto quando, qualche anno fa, abbiamo assunto una giovane laureata in Scienze alimentari che è divenuta la vera protagonista di questo controllo, colei a cui spetta, in un certo senso, la chiusura del cerchio. Si tratta di una figura che opera in stretto contatto con il responsabile dell’impresa esterna - a sua volta tecnologo alimentare, specialista nelle pulizie ed igienista - verificando la puntuale esecuzione delle procedure previste dalla lista di controllo. Ovviamente, mi riferisco particolarmente alla manutenzione degli impianti, che richiede una pulizia particolarmente specialistica e qualificata, dal momento che a volte si devono smontare macchine assai delicate e costose. Il lavoro svolto dall’impresa esterna è sempre supervisionato da un nostro addetto.”

Negli ultimi anni avete dovuto affrontare esperienze, come quella della pandemia, che certamente hanno messo a dura prova anche il mondo dell’industria dolciaria e la

vostra azienda: com’è andata?

“In effetti, quella del Covid-19 è stata una prova di forza notevole, che pensiamo però di aver superato brillantemente. A parte lo sbandamento iniziale, condiviso peraltro con molte altre realtà come la nostra, perché nessuno era pronto né preparato ad un’emergenza simile, la nostra azienda ha risposto in maniera assai determinata. Abbiamo trascorso questi due anni difficili stringendo le fila, imponendoci di seguire disposizioni di prevenzione igienico-sanitaria ancor più rigorose, senza mai fer-

mare – nemmeno per un giorno – la produzione. Abbiamo messo in atto controlli decisamente rigidi, adottando tutti i dispositivi di sicurezza possibili e mettendo in pratica i protocolli previsti dai vari DPCM, garantendo la sicurezza del personale e delle nostre produzioni. Devo riconoscere, con soddisfazione, che i nostri dipendenti hanno risposto al meglio, dimostrando grande senso di responsabilità. Certo, abbiamo dovuto affrontare situazioni davvero imprevedibili e complesse: basti pensare che ci sono state delle gior-

L’azienda nasce a San Giovanni Lupatoto, alle porte di Verona, come piccolo laboratorio di pane, pasticceria e negozio di alimentari dove Matilde Vicenzi, rimasta vedova del marito Sante, continua l’attività familiare nella produzione di biscotti e pasticcini, in particolare savoiardi, amaretti e

sfogliatelle. Vicenzi è oggi un grande realtà nel campo dell’industria alimentare. in continua espansione e volta a consolidare la leadership nei mercati di riferimento: amaretti, savoiardi e sfoglie. Per essere, oggi come ieri, il brand simbolo dell’Italian Fine Pastry nel mondo. Nel dicembre 2005, la Vicenzi

Biscotti S.p.A. ha siglato l’acquisizione della divisione forno di Parmalat, e di alcuni noti marchi come MrDay, Grisbì, ProntoForno. È nato così il Gruppo Vicenzi, con 363 dipendenti full time, 3 stabilimenti, 15 linee produttive. Il Gruppo in questi anni ha esplorato nuovi settori merceologici, affermandosi con forza in sconosciuti, e mai

esplorati, mercati. Negli ultimi anni, il fatturato consolidato dell’azienda è cresciuto secondo un trend costante e continuo, grazie soprattutto a strategie produttive e commerciali capaci di affermare con forza i valori di qualità e tradizione della Pasticceria Italiana. Attualmente i prodotti del Gruppo Vicenzi sono

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GRUPPO VICENZI, UN SIMBOLO DELL’ITALIAN FINE PASTRY NEL MONDO

nate lavorative nelle quali abbiamo dovuto registrare anche 40 postivi al SARS CoV-2, dovendo così provvedere ad alcune assunzioni molto veloci di personale per sopperire – almeno in parte – a questa grave carenza. Poi, purtroppo, quando sembrava che ci fossimo finalmente lasciati alle spalle questa triste avventura, trascorsi solo pochi mesi, sulla nostra azienda, al pari dell’intera industria italiana, si è abbattuta una tegola forse ancor più pesante: lo scoppio della guerra in Ucraina, il che ha comportato da parte nostra uno sforzo tecnico e gestionale forse ancora più pesante di quello legato alla pandemia. Poi, come se non bastasse, si è abbattuta su di noi l’impennata del prezzo delle materie prime, dell’energia e del gas. Lo scorso anno, per noi, è stato davvero difficile, in quanto abbiamo dovuto sostenere tutti questi aumenti di costi che, naturalmente, non abbiamo potuto né voluto riversare sulla nostra clientela. Nonostante questi problemi, abbiamo concluso il 2022 mantenendo un trend in attivo sia nei volumi che nel numero di clienti, salvaguardando soprattutto le nostre produzioni per l’estero. Guardando all’anno in corso e al futuro a breve termine, è difficile fare previsioni perché non possiedo la sfera magica di cristallo né il dono della chiaroveggenza.”

“È essenziale e viene effettuata ad ogni livello e per qualsiasi operatore. Ad esempio, i nostri capilinea non sono formati esclusivamente sotto il profilo tecnico e tecnologico ma anche sotto quello, delicatissimo, dell’igiene e delle pulizie. Siamo impegnati a tutti i livelli per migliorare la formazione anche dal punto di vista scientifico. Senza trascurare l’ambito che investe la disinfezione e disinfestazione, grazie alla consulenza di una società specializzata e di un entomologo che ogni tre mesi mette a punto il piano di verifica degli infestanti in funzione delle pulizie. Insomma, possiamo contare su un gruppo di lavoro, che coordina anche gli interventi di formazione: esso è composto da professionalità integrate che comprendono – a trecentosessanta gradi - l’igienista, l’addetto al controllo qualità, il tecnico di laboratorio e lo stesso responsabile delle risorse umane. Tutto ciò perché è essenziale che venga insegnata al personale l’importanza dell’educazione civica, a partire dal non gettare le carte per terra. I nostri addetti

alle linee di produzione, in primis, devono seguire un preciso codice comportamentale, sia nella cura dell’aspetto fisico che dell’abbigliamento e della pulizia.”

Credo che questo grande sforzo vada di pari passo con l’innovazione degli impianti: mi sbaglio?

“Non si sbaglia affatto. Preciso che quando parlo di sperimentazione di nuove metodologie di pulizia degli impianti e innovazione tecnologica, mi riferisco principalmente allo stabilimento di San Giovanni Lupatoto che, in un certo senso, rappresenta la ‘nave scuola’: è il sito industriale più complesso, con ben sette linee di produzione, mentre quello di Fiorenzuola, Piacenza, ne ha tre, e quello di Nusco, Avellino, ne ha due. In ogni azienda sono presenti un direttore di produzione, un responsabile controllo qualità e un responsabile igiene e pulizia, ai quali spetta il compito di mettere in

presenti in tutta Italia sia nella grande distribuzione sia nel canale tradizionale. Il Gruppo esporta in 97 Paesi al mondo tra cui Europa, USA, America del Sud, Canada, Paesi Arabi, Sud Africa, India, Cina, Australia e Giappone, confermandosi come una presenza in forte espansione. Il vasto assortimento di prodotti è il risultato del

processo di specializzazione nelle diverse produzioni (8 diverse tecnologie) e di continui investimenti che hanno permesso all’Azienda di essere, oggi, una grande realtà all’interno del mercato italiano.

I MARCHI

Il Gruppo Vicenzi comprende tre marchi: Pasticceria

Matilde Vicenzi, che da 115 anni si inserisce nell’ambito della pasticceria tradizionale italiana, Grisbì, che ha fatto della frolla ripiena di vellutata crema il suo punto di forza, e Mr. Day, che punta sulla semplicità e genuinità di bontà sia dolci che salate.

Nel 2021 il Gruppo Vicenzi ha investito nell’ampliamento

del portfolio del marchio Grisbì con la realizzazione della referenza Grisbì per la colazione.

Il nuovo prodotto mantiene invariate le iconiche caratteristiche dell’originale al cioccolato, proponendolo in una versione solo poco più piccola e in una confezione doypack, salvafreschezza e richiudibile.

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Come viene organizzata e quale “peso” ha, per voi, la formazione del personale?

pratica le linee guida prestabilite. In questi ultimi mesi abbiamo investito più di un milione di euro per ammodernare gli impianti che sono stati realizzati e acquistati proprio per essere puliti meglio, in modo più funzionale.”

Come gestite i processi di controllo qualità per la prevenzione dei pericoli di contaminazione alimentare?

“Noi, fortunatamente, non abbiamo prodotti ad alto rischio perché produciamo biscotti e pasticcini con umidità molto bassa, per cui rischi microbiologici sono pressoché inesistenti. Però esiste ugualmente un piano di verifica microbiologica su tampone effettuato sui nastri trasportatori, sull’impastatrice e sui cip di lavaggio dove si impastano le uova. Si tratta di un controllo molto mirato con cariche microbiologiche e tamponi effettuati da laboratori esterni. La scelta è stata dettata dalla considerazione che le analisi devono essere effettuate da persone specializzate, ragion per cui il servizio è stato assegnato in outsourcing con l’incaricato che viene costantemente in azienda ed effettua i prelievi per i controlli. Noi siamo specialisti nel fare i biscotti: è questo il nostro core business e dobbiamo farli bene, con l’impegno di controllare che siano sempre i migliori. Io sono molto appassionato di microbiologia però non è la stessa cosa fare una piastra o cento al giorno: la sicurezza necessaria, in termini di prevenzione, può essere data solo dagli specialisti di un laboratorio esterno.”

Il Gruppo Vicenzi è un marchio leader sul mercato e di grande prestigio: qual è il vostro rapporto con i consumatori?

“Qualche anno fa, quando siamo diventati un Gruppo con prodotti a marchio Vicenzi, Grisbì e MrDay, abbiamo istituito un numero verde disponibile tutti i giorni dove qualsiasi consumatore può segnalarci difetti e pregi dei nostri prodotti. Per noi il contatto di-

retto con i consumatori è fondamentale, sia che ci giungano osservazioni critiche sia che ci vengano rivolti dei complimenti. All'Ufficio Marketing del Gruppo spetta il compito di verificare tutte le segnalazioni che giungono anche sul nostro sito internet; abbiamo creato anche l’area ‘Le amiche di Matilde’ all’interno della sezione concorsi, offrendo un filo diretto legato alla nostra storia e alla tradizione e alla forza del marchio. La scorsa settimana abbiamo ospitato in azienda le vincitrici del concorso. Matilde, tramite il web colloquia quotidianamente con i consumatori mentre al numero verde giungono segnalazioni che vengono prontamente poste al vaglio del laboratorio controllo qualità. Noi cerchiamo di metterci sempre nei panni dei nostri consumatori perché lo siamo a nostra volta. La risposta fornita deve essere la più veloce possibile che si tratti di scuse, spiegazioni o complimenti, poco cambia. Solitamente, dalla segnalazione alla risposta non passano più di tre o quattro giorni. Questa tempestività è molto apprezzata dai nostri clienti, contribuisce a creare un vero rapporto di fidelizzazione e ci aiuta a migliorare i nostri prodotti.”

Per quanto concerne le pulizie interne degli spazi comuni, come siete organizzati?

“Per le cosiddette pulizie civili disponiamo di un piano d’intervento sui vari edifici e spazi comunitari con particolare riguardo ai bagni, con le frequenze e le verifiche più opportune ed attente. Il lavoro è stato appaltato ad un’impresa altamente specializzata, con la quale abbiamo avviato un percorso comune di crescita cercando di mettere in pratica un concetto che è di enorme rilievo: per noi, da un certo punto di vista, igienizzare è più importante che produrre.”

IGIENE ALIMENTARE S•22 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 CASE HISTORY

Guardando al futuro, quali sforzi state facendo nell’ambito del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale?

“Stiamo riflettendo sul modo in cui far compiere alle aziende del gruppo un ulteriore salto di qualità nell’utilizzo delle risorse e nello smaltimento dei rifiuti che ci porti ad una maggiore sostenibilità ambientale. Qui nello stabilimento pilota di San Giovanni Lupatoto ci siamo dotati di un depuratore interno che controlliamo tutte le settimane: per quanto riguarda il controllo dell’emissione gassosa e dei fumi emessi dai camini siamo sempre stati particolarmente attenti, con soluzioni tecnologiche decisamente all’avanguardia. Per quanto riguarda i rifiuti, pratichiamo da molti anni un’attenta raccolta differenziata con una ditta che viene

regolarmente a prelevare carta, cartoni e plastica. Altro filone per noi importantissimo, legato alla sostenibilità ambientale, è quello del reperimento delle materie prime sul mercato globale: con lo sguardo puntato allo sviluppo delle nostre produzioni di elevata qualità e alta pasticceria.”

Anche il Gruppo Vicenzi, presente in tutto il mondo, deve far fronte al preoccupante fenomeno della contraffazione?

“È un problema che non ci angustia affatto. La sfida globale impone scelte delicate anche sul piano della sicurezza alimentare, che noi affrontiamo serenamente, con uno staff molto preparato di legali ed export manager dedicati espressamente alle varie aree del mondo in cui siamo presenti. Attualmente le realtà

che valorizzano maggiormente le nostre produzioni sono il Medio Oriente, il Sud Est Asiatico, gli USA e il Sudamerica. Siamo apprezzati per l’alta qualità dei nostri prodotti, come il savoiardo Vincenzovo che è apprezzato da sempre. Dalla concorrenza sleale – sia multinazionale che locale - la quale a volte pratica prezzi da sballo, ci salva proprio la qualità riconosciuta dei nostri marchi. Per quanto concerne la contraffazione, solo in pochi casi abbiamo dovuto procedere a denunce legali: non tanto perché qualcuno avesse tentato di imitare i nostri prodotti, cosa pressoché impossibile, ma in quanto erano stati copiati alcuni nostri marchi, riproducendoli in maniera molto grossolana rispetto al logotipo ideato dal marketing aziendale.”

S•23 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

Lavasciuga pavimenti per ogni esigenza

zione della soluzione detergente per lavare meglio con più acqua.

Dal 1978 Cimel produce macchine lava asciuga pavimenti e sistemi per la pulizia a vapore a marchio Turbolava. I prodotti Cimel sono presenti sul mercato italiano e su molti mercati internazionali tramite rivenditori specializzati che forniscono consulenza su specifiche necessità. Tutti i prodotti sono costruiti al 100% in Italia con materiali di qualità e sono pertanto destinati a durare nel tempo, a prescindere dall’uso che ne viene fatto. Cimel vanta una vasta gamma di lavasciuga pavimenti efficaci, robuste e maneggevoli: Turbolava 35 Plus è una macchina a 230 V ad uso domestico e commerciale con spazzole rotanti per piccole/

medie superfici, con 35 cm di pista lavante e serbatoio detergente da 4 litri, ideale in ambienti commerciali per una vera pulizia di fondo di ogni tipo di pavimento. Grazie al sistema di aspirazione,

35 Plus lava ed asciuga con un solo passaggio fin contro il battiscopa, sia procedendo in avanti che tornando indietro, per una migliore efficacia in ambienti ingombri e sotto tavoli e scrivanie. L’acqua sporca viene aspirata tramite un sistema di aspirazione a ventole e finisce in un cassetto trasparente facile da svuotare. Questa lavapavimenti è l’unica nella sua categoria ad avere 2 bocchette di aspirazione davanti e dietro le spazzole, asciugando perfettamente il pavimento sia procedendo in avanti che tornando indietro. Se necessario, dove lo sporco è più intenso, la funzione di prelavaggio permette di isolare momentaneamente l’aspira-

Turbolava Facile 35 230V è leggera, maneggevole e facile da usare, è l’ideale per la pulizia quotidiana in ambienti domestici o commerciali. Questa macchina ha 10 metri di cavo e un motore elettrico che assorbe solo 640 watt, la sua affidabilità è tale che sul motore viene data una garanzia di 5 anni. Grazie alla bocchetta di aspirazione, asciuga perfettamente il pavimento fin contro il battiscopa. Turbolava Plus 35 Li-ion è invece una macchina lava asciuga pavimenti compatta a batteria per uso semi professionale, efficace e robusta per piccole/medie superfici. Funziona con una batteria agli ioni di litio di un’ora di autonomia, leggera e facile da ricaricare. Questa macchina vanta una grande comodità d’uso, si può utilizzare anche lontano dalla presa di corrente senza l’intralcio del cavo ed è in grado di muoversi molto agevolmente tra ostacoli e spazi occupati da mobili e sedie.

Tutte le macchine Turbolava sono leggere ma molto robuste con telaio in alluminio, plastiche di ottima qualità e componenti delle migliori marche italiane. Sono costruite per durare nel tempo, necessitano di una limitata manutenzione e mantengono i pavimenti puliti, rallentando l’usura delle piastrelle.

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Il ruolo del laboratorio di analisi

Tempo e temperatura del trasporto del supporto al laboratorio deputato alla sua analisi devono rispettare condizioni specifiche, anch’esse correlate all’affidabilità dei risultati attesi.

TRASPORTO DEI SUPPORTI

È necessario fare attenzione, perché eventuali batteri “catturati” dal campionamento possono iniziare a proliferare sul supporto stesso prima che l’analisi dello stesso inizi, portando ad alterare il risultato originale relativo alla situazione effettiva della superficie oggetto di valutazione.

Pertanto, anche in merito alle condizioni di trasporto interviene la norma ISO 18593 che prevede che esso avvenga a temperature comprese fra 1 e 8°C e che le analisi inizino preferibilmente entro 24 ore dal momento del campionamento; in caso ciò non possa avvenire, i supporti possono sostare in frigorifero, chiusi nei loro contenitori a temperature comprese fra 1 e 5°C fino a un massimo di 48 ore dal campionamento, prima di essere sottoposti ad analisi.

LIMITI DI ACCETTABILITÀ

Per ogni valutazione analitica, soprat-

tutto se definita all’interno di un piano di monitoraggio e di controllo, è necessario siano definiti limiti di accettabilità per i parametri oggetto di analisi; il mancato rispetto di tali limiti deve ragionevolmente prevedere adeguate azioni di correzione e di intervento, così come l’evidenza del mantenimento nel tempo può definire opportune azioni di miglioramento, per esempio una rivisitazione periodica delle frequenze di campionamento o la modifica dei punti di controllo. La definizione dei limiti è bene sia supportata da documenti di supporto, ovvero da Linee guida documentate.

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Per poter svolgere le analisi occorre verificare che il laboratorio disponga di metodi accreditati applicabili alla matrice “Supporti da campionamento di superfici di aziende alimentari”
Laura Scafuri

Tra queste, spesso si fa riferimento al documento realizzato dall’INAIL “La contaminazione microbiologica delle superfici negli ambienti lavorativi” che riporta utili considerazioni sul monitoraggio ambientale. Questo documento specifica che dal punto di vista normativo non vi sono testi disponibili specifici per il controllo del campionamento microbiologico delle superfici, ma che “gli ambiti in cui risulta muoversi la letteratura nazionale e internazionale in materia di analisi microbiologica delle superfici sono principalmente due: Sanitario-Farmaceutico e Alimenti e mangimi per animali”.

Per le valutazioni qualitative relative a batteri patogeni (Salmonella spp, Listeria monocytogenes) il criterio è semplice: non devono essere rilevati/superficie campionata. Invece, per parametri indicatori di Buona Prassi di Lavorazione (BPL o GMP) come conta colonie aerobie a 30°C, enterobatteri ed Escherichia coli devono essere definiti dei limiti di accettabilità, con eventuale valore di attenzione e di rifiuto.

Il giudizio sulla qualità microbiologica deve essere espresso in base agli standard stabiliti internamente, e può essere completata tenendo conto di due limiti:

• Limite di Allerta: il numero di UFC è tale da indicare una deviazione rispetto alle condizioni operative standard.

Il suo superamento deve “mettere sull’avviso” e indurre a una valutazione attenta dei processi effettuati e del comportamento del personale.

• Limite di Azione: segnala una situazione critica da correggere immediatamente.

Tali limiti non possono assumere il significato di un valore assoluto, ma vanno inquadrati all’interno di un trend e valutati seguendo le caratteristiche dell’ambiente a cui sono riferiti. L’andamento dei risultati nel tempo può essere ben rappresentato anche in forma di carta di controllo con evidenza delle tendenze dei risultati (Figura 1). Queste indicazioni trovano chiara esposizione nel documento Codex General Guidelines on Sampling CAC/GL 50-2004 (vedi tabella).

Ad esempio, secondo gli autori del documento, le piastre a contatto sono molto utili per superfici poco contaminate. Poiché i metodi messi a confronto non sono risultati molto sovrapponibili,

H) DATA MANAGEMENT

The monitoring program should include a system to record the data and their evaluation, e. g. performing trend analyses. A long term review of the data is important to revise and adjust monitoring programs. It can also reveal low level, intermittent contamination, that may otherwise go unnoticed.

I) ACTIONS IN CASE OF POSITIVE RESULTS

The purpose of the monitoring program is to find L. monocytogenes or other target organisms if present in the environment. Therefore an appropriate action plan should be designed and established to adequately respond to positive findings. A review of hygiene procedures and controls should be considered.

The manufacturer should react to each positive result; the nature of the reaction will depend upon the likelihood of contaminating the product and the expected use of the products.

The plan should define the specific action to be taken and the rationale. This could range from no action (no risk of recontamination), to intensified cleaning, to source tracing (increased environmental testing), to review of hygienic practices up to holding and testing of product.

suggeriscono di prevedere l’utilizzo di più metodi per i diversi parametri.

CASI PARTICOLARI E REQUISITI

Per alcuni settori dell’industria alimentare, in particolare per quello delle carni, e per poter esportare talune categorie di alimenti verso paesi non

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Figura 1. Esempio carta di controllo conta aerobia mesofila totale. Figura 2. Riferimento metodi equivalenti per USDA.

appartenenti all’Unione europea, verso gli USA ma non solo, sono richiesti piani di controllo molto specifici e rigorosi, con utilizzo di spugne su superfici molto ampie (900 cm2 e oltre), con neutralizzante specifico (Dey Engley); per l’esecuzione delle analisi sono inoltre previsti metodi specifici e accreditati, definiti dall’USDA (United States Department of Agriculture), contenuti in MLG (Microbiology Laboratory Guidebook ) ovvero i metodi usati da FSIS (Food Safety and Inspection Service) nella gestione delle attività normate, o da essa riconosciuti equivalenti (Figura 2).

Il documento principale di riferimento è il Code of Federal Regulation (CFR)

Title 9 (consultabile sul sito statunitense http://www.gpoaccess.gov/cfr/ index.html), ma il Ministero della Salute ne ha ripreso tutti i requisiti previsti in diverse note ministeriali (DGISAN).

Così si legge nella DGISAN 42841 del 2019: “Il Programma di Controllo per Listeria monocytogenes (Lm) deve essere verificato mediante un piano di campionamento ordinario che deve:

• elencare le superfici a contatto da campionare;

• indicare la frequenza dei test;

• identificare le dimensioni e la localizzazione dei siti da campionare;

• prevedere la spiegazione del perché le frequenze previste sono sufficienti a controllare Lm. Identificare le condizioni alle quali lo stabilimento tratterrà e testerà i prodotti finiti (hold & test).

Al fine di identificare al meglio le superfici da sottoporre a piano di campionamento è necessario che ogni stabilimento disponga di una planimetria aggiornata dell’ambiente post letale (zona in cui l’alimento è pronto e finito per essere esportato, dopo aver subito trattamenti di abbattimento della carica microbica, come cottura, pastorizzazione, ecc.), nonché della lista di ogni possibile superficie destinata a venire a contatto con alimenti e di quelle a contatto indiretto o non a

contatto.”

Descrizioni dettagliate specifiche per l’Export USA di cui si è trattato sono incluse nel DGISAN 42841 con particolare focus sulla rilevazione di Listeria monocytogenes, che per questa destinazione prevede tolleranza zero.

Se la tecnica di campionamento è la stessa (campionamenti mediante spugne o sponge stick su superfici estese, anche pari a 30 x 30 cm) variano tempi e condizioni di trasporto al laboratorio: il trasporto deve avvenire a temperatura non superiore a 4°C e, soprattutto, l’analisi deve iniziare non oltre le 24 ore dal campionamento.

Sono condizioni inderogabili, oggetto di severi controlli durante le fasi di ispezione, di abilitazione e di mantenimento nelle liste export e a ogni fase di certificazione per esportazione. La documentazione dovrà essere coerente a quanto atteso.

IL RAPPORTO DI PROVA

Vediamo ora come il laboratorio debba gestire le analisi su questo tipo di matrici specifiche e come possono essere documentati i relativi risultati nel rapporto di prova.

Innanzitutto, consideriamo di rivolgerci a un laboratorio accreditato; per poter svolgere le analisi che richiederemo, dobbiamo verificare che il laboratorio disponga di metodi accreditati applicabili alla matrice “Supporti da campionamento di superfici di aziende alimentari”; possiamo valutare inoltre se il laboratorio ha accreditato anche il metodo di campionamento ISO 18593, nel caso volessimo affidargli anche l’operazione di campionamento. In questo secondo caso, il Rapporto di Prova darà evidenza di analisi completamente accreditata, sia nel campionamento sia nel metodo applicato per la prova microbiologica richiesta.

Nel conferimento dei campioni è necessario compilare un “verbale”, documento su cui deve essere indicato almeno:

• chi ha eseguito il campionamento;

• con quale metodo e se tale metodo è accreditato;

• il tipo di supporto utilizzato (tampone, spugna, etc.) che è l’oggetto di analisi;

• una descrizione del punto di campionamento (es. Tavolo di sezionamento, ecc.);

• la superficie campionata, in cm o in dm2 ove definita; in caso di oggetti interi, questa informazione va precisata; • data e ora del campionamento (da cui sarà calcolata l’ora di inizio analisi e quindi il rispetto del requisito previsto dalla norma ISO 18593 o dalle condizioni di esportazione; n.b.: sono prese in considerazione le ore: per esempio: se il campionamento è stato eseguito alle ore 5.30 del giorno 1, per l’export USA le analisi devono iniziare entro e non oltre le 5.30 del giorno 2. Tali informazioni sono e devono essere rintracciabili dal Rapporto di Prova e dal verbale di campionamento a esso univocamente collegato.

Sulla gestione della reportistica delle superfici, Accredia è molto rigorosa a tutela dei clienti e fornisce regole molto dettagliate, che discendono dalla norma di riferimento per l’accreditamento dei Laboratori di Prova ISO 17025, ben descritte nel Regolamento tecnico “Accredia RT 08 Prescrizioni per l’accreditamento dei laboratori di prova”.

In particolare: se il laboratorio esegue il campionamento, ma questo è escluso dall’accreditamento, il Rapporto di prova deve riportare tale esclusione e il campionamento deve essere indicato come “non oggetto di accreditamento”. Se il campionamento comporti effettuazione di misure della superficie, il laboratorio deve esprimere i risultati in unità di misura di cui può garantire la riferibilità.

Pertanto, se il campionamento non è accreditato o è effettuato dal cliente, il laboratorio deve esprimere:

• il risultato senza tener conto delle misure effettuate in fase di campionamento (UFC e non UFC/cm2, ecc.);

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Figura 3. Esempio Rapporto di prova.

• può anche riportare i risultati espressi nelle unità di misura che tengono conto delle misure effettuate in fase di campionamento, purché, in fase di ricezione del campione e/o nel verbale, sia ben chiara la dichiarazione di chi ha eseguito il campionamento, sottoscritta dallo stesso, delle misure effettuate in fase di campionamento (es. superficie che ha campionato); in questo modo il risultato è riferibile a un’unità di misura specifica e nel rapporto di prova si evidenzia una dichiarazione del tipo seguente: “il risultato, così come espresso in unità di misura (es. superficie), è stato ottenuto mediante elaborazione dei dati (es. area misurata) espressamente dichiarati da chi ha eseguito il campionamento”.

Si osservi in Figura 3 l’espressione del risultato, le indicazioni del supporto utilizzato, della superficie campionata

oltre alle indicazioni temporali.

CONCLUSIONI

L’igiene degli ambienti di lavoro è un argomento cruciale per la produzione di alimenti sicuri, stabili ed esportabili.

Il controllo delle superfici passa innanzitutto dall’occhio umano, dall’attenzione degli operatori e quindi dalla loro formazione e responsabilizzazione a utilizzare solo attrezzature e impianti in primis visivamente puliti (assenza di residui visibili, di ristagni di acqua, di untuosità, rugosità, di odori sgradevoli e non pertinenti, come minimo).

Un monitoraggio robusto e mirato, con uso di supporti specifici e selezionati, deve essere svolto sistematicamente per valutare nel tempo eventuali deviazioni da condizioni di accettabilità definite, per prevenire contaminazioni inattese, decadimenti del prodotto, incidenti alimentari, formazione di nicchie batteriche resistenti e nell’ottica del miglioramento continuo. La tenuta sotto controllo del processo supporta efficacemente maggiore sicurezza del prodotto finito. Da non sottovalutare anche la Buona Prassi dello studio dei programmi di detergenza e di sanificazione che devono essere riverificati spesso e modulati in base alle esigenze delle produzioni stesse, alle osservazioni raccolte e non definiti “per sempre”.

La scelta non dipende solo dal pensare che si hanno microbi da eliminare; la scelta deve tenere conto anche:

• che ci sono i microbi a diversa resistenza;

• dove li devo eliminare (superfici chiuse, superfici aperte);

• su che tipo di superficie si applicano;

• se devo eliminare qualcosa d’altro (odore, colore);

• che tecnologia uso (CIP, manuale, schiuma, asciutto, bagnato);

• che disinfettante uso (pronto all’uso, da diluire, concentrato);

• sicurezza degli operatori (odore, corrosione, aerosol);

• esperienza e capacità degli operatori; • tempo a disposizione (monofase).

La detergenza è in grado di risolvere tutti i problemi chimici e microbiologici; se non lo fa non è colpa della detergenza ma dell’ignoranza di chi la usa (non-conoscenza = mancata formazione).

Tutto quanto sopra, non è altro che Cultura della Sicurezza Alimentare, come cita il Regolamento UE 2021/382 al CAPITOLO XI bis Cultura della sicurezza alimentare:

Gli operatori del settore alimentare devono istituire e mantenere un’adeguata cultura della sicurezza alimentare, e fornire prove che la dimostrino, rispettando i requisiti seguenti:

• impegno da parte della dirigenza, conformemente al punto 2, e di tutti i dipendenti alla produzione e alla distribuzione sicure degli alimenti;

• ruolo guida nella produzione di alimenti sicuri e nel coinvolgimento di tutti i dipendenti in prassi di sicurezza alimentare;

• consapevolezza, da parte di tutti i dipendenti dell’impresa, dei pericoli per la sicurezza alimentare e dell’importanza della sicurezza e dell’igiene degli alimenti;

• comunicazione aperta e chiara tra tutti i dipendenti dell’impresa, nell’ambito di un’attività e tra attività consecutive, compresa la comunicazione di deviazioni e aspettative;

• disponibilità di risorse sufficienti per garantire la manipolazione sicura e igienica degli alimenti.

La cultura della sicurezza alimentare –da intendersi in termini di impegno della proprietà e della gestione a formare tutti i dipendenti, lavoratori e collaboratori – è la condizione di base per prevenire tossinfezioni e food safety crisis.

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LAB N°1564 L Membro degli Accordi di Mutuo Riconoscimento EA, IAF e ILAC Rapporto di prova n° : 2/2021170 del 02.03.2021 Spettabile CARNI VAL SERCHIO SRL VIA CIARPI 54 55016 PORCARI LUCCA Dati Relativi al Campione Descrizione: Superfici ambienti del settore alimentare Data e Ora ricezione: 25.02.2021 11:00 Data Accettazione: 25.02.2021 Data Campionamento: 25.02.2021 10:00 Data Inizio Analisi: 25.02.2021 Data Fine Analisi: 28.02.2021 Dati di Campionamento Campionamento a cura di: M2a - Di Vita Luna Metodo Campionamento: UNI EN ISO 18593:2018 Piano di Campionamento: VEDI MD 7.3-1 RISULTATI ANALITICI: Prova Metodo U.M. Risultato Limiti P0001- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 ANTICELLA AREA CAMPIONATA 100 CM2 UFC/cm2 <1 P0002- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 CELLA GRANDE AREA CAMPIONATA 100 CM2 UFC/cm2 <1 P0003- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 CELLA FRATTAGLIE AREA CAMPIONATA 100 CM2 UFC/cm2 <1 P0004- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 PARETE LOCALE MACELLAZIONE AREA CAMPIONATA 100 CM2 UFC/cm2 2.5 P0005- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 SEGA STERNO - TAMPONE UFC/tampone <10 P0006- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 MANNAIA TAMPONE UFC/tampone <10 P0007- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 GANCI ACCIAIO TAMPONE UFC/tampone 700 P0008- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 VASCHE FRATTAGLIE - AREA CAMPIONATA 100 CM2 UFC/cm2 1.3 P0009- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 COLTELLO TAMPONE UFC/tampone <10 00010- Microrganismi a 30°C UNI EN ISO 4833-1:2013 PARETE AUTOMEZZO IVECO DAILT PICCOLO AREA CAMPIONATA 100 CM2 UFC/cm2 <1 MD 7.8-2 Rev. 0 del 01/12/2020 Pagina 1 di 2 M2a Di Matteoni Marco S.A.S. Via Romana 615/N Lucca (LU) Tel:0583341672

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Tutela igienico sanitaria degli alimenti

Riduzione dei procedimenti che arrivano a giudizio, alleggerimento del carico di lavoro delle procure e al tempo stesso il ripristino della situazione di non conformità igienico sanitaria individuata. Cosa cambia con la Riforma Cartabia

La cd. Riforma Cartabia (D.Lgs. 150/2022) ha introdotto alcune novità relative al processo penale al fine di implementarne l’efficienza e una celere definizione, nonché una rilevante modifica alla Legge n. 283 del 30 aprile 1962 con l’introduzione degli articoli da 12-ter a 12-nonies.

A partire dal 30 dicembre 20221 , è stata infatti prevista la possibilità di

estinguere mediante condotte ripristinatorie o risarcitorie le contravvenzioni previste dalla Legge 283/62 nonché dalle altre disposizioni aventi forza di legge in materia di igiene, produzione, tracciabilità e vendita di alimenti e bevande a condizione che abbiano cagionato un danno o un pericolo suscettibile di elisione. Si tratta di un meccanismo estintivo

che ha un impatto rivoluzionario per il settore alimentare e richiede uno sforzo di coordinamento, quantomeno nel periodo iniziale di applicazione, da parte degli organi accertatori coinvolti e della magistratura, ma che è già pienamente ed efficacemente operativo in altri settori: in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 758/1994) e in materia di illeciti ambientali ex

IGIENE ALIMENTARE S•32 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Studio
NORMATIVA

art. 318bis D.Lgs. 152/2006, dai quali si potrà prendere spunto per risolvere le possibili difficoltà applicative.

Il nuovo meccanismo estintivo prevede specifici compiti in capo agli organi accertatori (NAS, aziende sanitarie, etc.) che saranno chiamati a prescrivere al contravventore apposite condotte ripristinatorie/risarcitorie al fine di ottenere l’estinzione del reato. Come si ricava dalla relazione illustrativa al D.Lgs. 150/2022: “l’esistenza di organi accertatori specializzati è una premessa indispensabile per il successo della procedura”, tuttavia al fine di raggiungere gli obiettivi sottesi alla riforma (riduzione dei procedimenti che arrivano a giudizio, alleggerire il carico di lavoro delle procure ma al tempo stesso ripristinare la situazione di non conformità igienico sanitaria individuata) sarà necessario stabilire e implementare modalità di applicazione uniformi sul territorio nazionale, evitando di prescrivere condotte ripristinatorie/risarcitorie differenziate a livello locale o regionale. In ogni caso, sulle procedure, permane un potere di intervento e controllo da parte del pubblico ministero.

QUALI SONO GLI ELEMENTI DI NOVITÀ?

L’applicazione del nuovo procedimento è subordinata alla sussistenza dei seguenti requisiti:

• deve trattarsi di contravvenzioni punite con la sola ammenda, ovvero con l’ammenda alternativa o congiunta all’arresto;

• la violazione deve aver cagionato un danno o un pericolo suscettibile di elisione mediante condotte ripristinatorie o risarcitorie. Su questo aspetto è opportuno fare alcune osservazioni: la scelta del legislatore di allacciare l’operatività del meccanismo estintivo a un danno o pericolo eliminabile si discosta dal progetto di Riforma Caselli2 che esclude l’applicazione della causa estintiva nei casi di danno o pericolo

concreto e attuale di danno alla salute pubblica e alla sicurezza alimentare. A ciò si aggiunga che secondo l’orientamento giurisprudenziale3 prevalente, le condotte previste dall’art. 5 della Legge 283/62 sono idonee a integrare fattispecie di reato a “tutela anticipata” ove non è necessario che si realizzi un danno o un pericolo concreto; di conseguenza agganciare la procedura estintiva alla presenza di un danno o un pericolo, pur non essendo questi elementi richiesti in concreto per la configurazione del reato, potrebbe essere scarsamente proficuo sul piano applicativo;

• l’estinzione non opera in caso di concorso con delitti. La previsione di una siffatta clausola di salvezza può dar luogo a problemi interpretativi: in primis richiede che all’organo accertatore sia nota la distinzione tra le suddette fattispecie di reato 4; inoltre è opportuno capire in quali termini si deve interpretare il concorso tra delitti e contravvenzioni? La clausola di salvezza è da ritenere applicabile in presenza di una qualsiasi occasionale compresenza oppure viene richiesta una connessione intrinseca tra delitti e contravvenzioni? Pare difficile configurare un’applicazione in maniera automatica e sembra preferibile che per potersi configurare il concorso sia necessaria una connessione intrinseca tra la contravvenzione e il delitto in oggetto, sarà in ogni caso l’applicazione in concreto della procedura a chiarirne la portata stessa.

PROCEDURA APPLICATIVA

In caso di violazione, l’organo accertatore, ovvero la polizia giudiziaria, impartisce al contravventore un’apposita prescrizione (che può essere accompagnata da specifiche misure atte a far cessare situazioni di pericolo ovvero la prosecuzione di attività potenzialmente pericolose per la sicurezza, l’igiene alimentare e la salute pubblica in relazione al contesto produttivo, organizzativo, commerciale o comun-

que di lavoro) fissando per la regolarizzazione un termine non superiore a sei mesi, prorogabile una sola volta in presenza di specifiche e documentate circostanze non imputabili al contravventore, per un periodo non superiore a ulteriori sei mesi.

Sul punto si osserva che la previsione di un termine specifico, prorogabile una sola volta, entro il quale adempiere alle prescrizioni (es. igienizzazione dei locali, sostituzione dell’impianto termico di refrigerazione etc.) deve tener conto, in via anticipata, dei tempi tecnici necessari per l’attività di regolarizzazione che deve essere concretamente svolta dall’operatore del settore alimentare. Sarà quindi imprescindibile per l’organo accertatore conoscere anticipatamente le tempistiche operative degli adempimenti richiesti al fine di fissare termini compatibili con la realtà aziendale e al tempo stesso rispettosi dei termini di legge.

Di che cosa deve dar conto la prescrizione? L’azione correttiva impartita dall’organo accertatore è costituita da quattro componenti:

1. Trattamento della non conformità, eventuale identificazione, segregazione e trattamento degli alimenti contaminati o a rischio di contaminazione;

2. Identificazione e rimozione della causa che ha portato alla manifestazione della non conformità;

3. Verifica che il processo sia stato riportato sotto il controllo dell’operatore del settore alimentare attraverso la verifica dell’efficacia delle misure adottate;

4. Attuazione delle misure atte a prevenire il ripetere della stessa non conformità o di non conformità diverse riferibili a cause della stessa natura. Inoltre è previsto che copia della prescrizione venga notificata o comunicata anche al rappresentante legale dell’ente nell’ambito o al servizio del quale opera il contravventore. Si tratta di un aspetto assai rilevante in quanto per individuare correttamente

S•33 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

l’effettivo soggetto responsabile della contravvenzione è richiesto all’organo accertatore un esame attento e preciso dell’organigramma aziendale e in particolare delle deleghe in materia di sicurezza alimentare. Ci possiamo infatti trovare di fronte a scenari aziendali strutturati in maniera complessa, si pensi alla GDO o alle multinazionali di settore, ove si rischia di perseguire soggetti che non sono i reali contravventori.

Si evidenzia che vige in capo all’organo accertatore l’obbligo di riferire al pubblico ministero la notizia di reato relativa alla contravvenzione e di trasmettere il verbale con cui sono state impartite le prescrizioni in quanto l’organo requirente, quando lo ritiene necessario, può disporre modifiche alle prescrizioni. È quindi previsto un esplicito coinvolgimento

Note

to e dalla collaborazione tra tutti soggetti coinvolti.

Se la prescrizione è adempiuta correttamente entro il termine stabilito, l’organo accertatore ammette il contravventore a pagare in sede amministrativa una somma pari a un sesto del massimo dell’ammenda stabilita per la contravvenzione commessa, ai fini dell’estinzione del reato.

In alternativa al pagamento, il contravventore che si trovi in condizioni economiche sfavorevoli, può essere ammesso allo svolgimento dei lavori di pubblica utilità secondo le modalità previste dall’art. 12-quinquies. Per quanto riguarda i lavori di pubblica utilità la novità è costituita dal fatto che la procedura (determinazione della durata, del termine etc.) è interamente affidata al PM.

del PM in un’attività di tipo amministrativo-sanitario; tuttavia è possibile ipotizzare che l’autorità giudiziaria non abbia una radicata e profonda competenza sul piano tecnico igienico sanitario e il suo intervento sia limitato ad alcune ipotesi di scuola come ad esempio nel caso in cui l’organo accertatore dia una prescrizione erronea.

Inoltre in questa fase della procedura può porsi un problema rilevante: con quale soggetto (organo accertatore e/o pubblico ministero) può interloquire il legale dell’impresa per lamentare una prescrizione non corretta o inutilmente gravosa nei confronti del contravventore? Il dettato normativo nulla specifica in tal senso, sarà l’applicazione pratica della nuova procedura a fornire una risposta; tuttavia non si potrà prescindere dal confron-

All’esito del pagamento ovvero della prestazione dei lavori di pubblica utilità, il pubblico ministero richiederà l’archiviazione del procedimento penale. Invece in caso di adempimento tardivo della prescrizione impartita dall’organo accertatore è prevista una diminuzione della pena stabilita per la violazione contestata.

CONCLUSIONI

Il nuovo meccanismo estintivo rappresenta una novità assoluta per il settore alimentare e pone indubbiamente una serie di incombenze in capo agli organi preposti che, per dare piena e completa attuazione alla riforma, sono chiamati a mettere in pratica una profonda azione di collaborazione e coordinamento per garantire un’applicazione uniforme della nuova disciplina sul territorio nazionale.

1 Con il D.L. 162/2022 è stata differita di 60 giorni (dal 1° novembre al 30 dicembre 2022) l’entrata in vigore della riforma Cartabia; come si legge nel preambolo del D.L. 31 ottobre 2022 n. 162, varato alla vigilia dell’entrata in vigore del D.Lgs. 150/2022, tale proroga si è resa necessaria: “per consentire una più razionale programmazione degli interventi organizzativi di supporto alla riforma”

2 Disegno di legge - Senato della Repubblica n. 283 “Nuove norme in materia di reati agroalimentari”

3 Cfr. ex multis Cassazione penale, sez. III, sentenza 24/04/2002 n° 15491

4 Art. 39 c.p. “Reato: distinzione tra delitti e contravvenzioni - I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni, secondo la diversa specie delle pene per essi rispettivamente stabilite da questo codice”.

IGIENE ALIMENTARE S•34 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
NORMATIVA

SuperConcentrati ed ecologia: Evoksan ha la giusta risposta

L’esperienza maturata dalla proprietà di Evoksan in tanti anni di lavoro in questo settore, ha permesso di creare due “nuovi” prodotti in monodose super concentrati: Super Universal X3 ed Eco Universal X3 monodose superconcentrati che possono essere utilizzati per la pulizia quotidiana di diversi ambienti civili e professionali e per diverse superfici, tutte con un unico prodotto professionale confezionato in una pratica e piccola monodose da 30 ml: uno Super Universal X3 con effetto igienizzante e l’altro Eco Universal X3 composto con il 100% di materie prime ecologiche di origine vegetale e privo di allergeni, in grado di pulire e sanificare qualsiasi superficie e materiale. Ben venga la tendenza di aziende del cleaning a sviluppare nuove linee di detergenti ecologici ma avere un’anima ecologica significa produrre rifiuti in minor quantità, ad esempio sprecare il minimo, trasportare un ridotto peso di materiale e quindi inquinare di meno. Infatti i monodose Evoksan abbattono i costi delle pulizie di ben oltre il 70% e possono essere usati per differenti scopi. Evoksan ha aperto la strada realmente ad una consapevolezza di “vera” ecologia di pulizia con costi e spazi di magazzino contenuti al massimo. Entra nel mondo Evoksan monodose e l’ambiente ti ringrazierà.

evoksan.com
DETERGENZA

Il Biologico in evoluzione

Èstata pubblicata sulla GU del 23 marzo 2022 la Legge 23 recante “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico“, (in vigore il 7 aprile 2022). L’art. 1 co. 2 abbraccia un’accezione “etica” di produzione biologica, definita come un “sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione alimentare, basato sull’interazione tra le migliori prassi in materia di ambiente e azione per il clima e di salvaguardia delle risorse naturali e, grazie all’applicazione di norme rigorose di produzione, contribuisce alla qualità dei prodotti, alla sicurezza alimentare, al benessere degli animali, allo sviluppo rurale, alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, alla salvaguardia della biodiversità e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’intensità delle emissioni di gas a effetto serra [...], e fornisce in tale ambito appositi

servizi eco-sistemici, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione Europea e delle competenze delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano”.

Lo Stato promuove e sostiene la produzione con metodo biologico, anche attraverso interventi volti a incentivare la costituzione di organismi, punti e piattaforme di aggregazione del prodotto e di filiere biologiche.

La norma in esame disciplina, per il settore della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, i seguenti oggetti:

A. Il sistema delle autorità nazionali e locali e degli organismi competenti;

B. I Distretti Biologici e l’organizzazione della produzione e del mercato, compresa l’aggregazione tra i produttori e gli altri soggetti della filiera;

C. Le azioni per la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, compresa la semplificazione amministrativa, e i mezzi finanziari per il sostegno alla ricerca e alle iniziative per lo sviluppo della produzione biologica, la realizzazione di campagne di informazione e di comunicazione istituzionale, nonché la promozione dell’utilizzo di prodotti ottenuti con il metodo biologico da parte degli enti pubblici e delle istituzioni;

D. L’uso di un marchio nazionale che contraddistingua i prodotti ottenuti con il metodo biologico, realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia.

Viene quindi istituito il marchio biologico italiano per caratterizzare i prodotti biologici ottenuti da materia prima italiana contraddistinti dall’indicazione “biologico italiano”.

Il marchio biologico italiano, di pro -

IGIENE ALIMENTARE S•36 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 NORMATIVA
Cresce il comparto del Biologico (+4,4% degli ettari coltivati e +5% di operatori rispetto al 2020 - www. Sinab.it) e cambia la normativa: dal 1 gennaio 2022 è diventato applicabile il Regolamento (UE) 2018/848, e da poco è stata approvata la Legge 23/22, che contiene la normativa nazionale del settore, nonché il DM 20 maggio 2022

prietà del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, può essere richiesto su base volontaria. Esso sarà oggetto di successivi decreti. La Legge in esame istituisce inoltre un tavolo tecnico per la produzione biologica oltre a un piano d’azione nazionale per la produzione biologica con cadenza triennale e un piano nazionale per le sementi biologiche. Viene anche istituito il fondo per lo sviluppo della produzione biologica. Altre norme riguardano la formazione

32 del Reg. 848/2018 recante l’elenco delle indicazioni obbligatorie previste per i prodotti che riportano termini riferiti al biologico, sull’etichetta compare il numero di codice dell’autorità di controllo o dell’organismo di controllo cui è soggetto l’operatore che ha effettuato l’ultima operazione di produzione o preparazione. Il DM in esame precisa che tale codice è attribuito dalla competente autorità del MIPAAF a ciascun Organismo di controllo al momento della auto -

di assicurare un sistema di controllo che permetta la tracciabilità dei prodotti in tutte le fasi della produzione, preparazione e distribuzione, ai sensi dell’articolo 5 del D.Lgs. 20/2018, gli Organismi di controllo attribuiscono un numero di codice a tutti gli operatori o gruppi di operatori controllati. Qualora il logo biologico dell’UE sia riportato in più parti della confezione, si è tenuti a indicare le diciture previste dalla regolamentazione UE in relazione a uno solo dei loghi riportati sulla confezione.

Alimenti trasformati. Ai sensi dell’Allegato II, Parte IV, punto 2.1 del Reg. 848/2018, alla composizione degli alimenti biologici trasformati si applicano le seguenti condizioni:

a) il prodotto è ottenuto principalmente da ingredienti agricoli o prodotti destinati a essere utilizzati come alimenti di cui all’allegato I (es. lieviti utilizzati come alimenti, mate, granturco dolce, foglie di vite, cuori di palma, germogli di luppolo e altre parti commestibili simili di vegetali e prodotti da esse ottenuti, sale marino e altri sali per alimenti, cera d’api etc.).

Al fine di determinare se un prodotto sia stato ottenuto principalmente da tali prodotti, non sono presi in considerazione l’acqua e il sale aggiunti;

professionale degli operatori del settore e i distretti biologici. Si osserva infine che, rispetto all’iniziale disegno di legge, nel testo definitivo risulta soppresso il riferimento all’agricoltura biodinamica che aveva, di fatto, bloccato l’iter parlamentare di approvazione della Legge.

IL DM 20 MAGGIO 2022

Il 30 giugno 2022 è stato pubblicato il DM 20 maggio 2022 recante le disposizioni per l’attuazione del Regolamento

(UE) 2018/848 e che abroga i decreti ministeriali 18 luglio 2018 n. 6793, 30 luglio 2010 n. 11954 e 8 maggio 2018, n. 34011.

Di particolare interesse i seguenti punti. Codice operatore. Ai sensi dell’art.

rizzazione a operare ed è composto dalla sigla ‘IT’, seguita dal termine ‘BIO’, seguito da numero di tre cifre, stabilito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Al fine

b) un ingrediente biologico non è contenuto insieme allo stesso ingrediente non biologico;

c) un ingrediente in conversione non è contenuto insieme allo stesso ingrediente biologico o non biologico.

CONCLUSIONI

Il settore del Biologico sta assumendo sempre maggiore importanza anche in attuazione del programma UE From Farm to Fork. I nuovi provvedimenti nazionali hanno definito le modalità di attuazione della normativa comunitaria. Nonostante tali novità siano state salutate come un successo, vi è chi teme che possano esserci problematiche interpretative anche nei rapporti con la Commissione europea.

S•37 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Viene istituito il marchio biologico italiano per caratterizzare i prodotti biologici ottenuti da materia prima italiana contraddistinti dall’indicazione “biologico italiano”

Fonti proteiche alternative sostenibili

Le tecnologie mettono a disposizione numerose alternative alle proteine animali. Una fonte alimentare è sostenibile quando concilia ambiente, costi e correttezza nutrizionale

Francesca De Vecchi Tecnologa alimentare OTALL e divulgatrice scientifica

IGIENE ALIMENTARE S•38 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
NOVEL FOOD

Secondo i dati e le elaborazioni dell’ONU, il 15 novembre scorso abbiamo raggiunto la soglia degli 8 miliardi di persone sul pianeta. Nel 2050 – sempre secondo le previsioni – saremo 10 miliardi. FAO avverte che per allora avremo bisogno del 50% di cibo in più, da ottenere riducendo contestualmente la produzione di gas serra e limitando l’aumento delle temperature entro 1,5°C. Dovremo cambiare modello produttivo per garantire cibo a sufficienza, perché i sistemi attuali, in cui le proteine animali rappresentano il principale contributo alle emissioni (in termini di CO2 per 100 g di proteine), non sono sostenibili.

Questo è il presupposto su cui si basa qualsiasi ragionamento sull’innovazione in campo agroalimentare. Dato l’impatto che già oggi sta avendo la filiera dell’allevamento intensivo, in particolare quello bovino, la ricerca sempre più sta cercando fonti proteiche alternative sostenibili per assecondare il crescente desiderio dei consumatori. Una fonte alimentare è sostenibile quando concilia ambiente, costi e correttezza nutrizionale. Su quest’ultimo aspetto è da tempo in atto una presa di coscienza sulla necessità di un bilanciamento della dieta a favore delle fonti vegetali. Le Linee Guida per una sana alimentazione (Crea) consigliano una riduzione dei consumi di carne di pari passo con l’aumento dei consumi di vegetali sia in quantità che in qualità, non solo per aumentare gli apporti di fibra ma anche come fonte proteica alternativa – da bilanciare ovviamente

con alimenti che completino l’apporto complessivo.

A livello di popolazione le rilevazioni di questi anni di fatto registrano un aumento delle preferenze verso i cosiddetti plant based food, alimenti vegetali, soprattutto se l’ingrediente vegetale (uno o più) è il costituente principale. In Europa, nel biennio 2018-2020, si è registrata una crescita del 49% nel consumo di prodotti alimentari di origine vegetale, con vendite pari a 3,6 miliardi di euro. Nella primavera del 2021 i dati di vendita dei prodotti a base vegetale, secondo Nielsen Market Track, hanno confermato questo trend nel retail che vede competere grandi multinazionali, da Nestlé a Starbucks, Unilever, Coca-Cola, per non parlare del gran numero di start up in tutto il mondo che si occupano della ricerca e dello sviluppo di nuovi prodotti.

LE PREFERENZE DEI CONSUMATORI

I consumatori vogliono proteine alternative che siano convenienti, accessibili e buone come i prodotti convenzionali. Nel mese di giugno 2021, ProVeg International – partner insieme ad altri enti di ricerca, università e ONG del progetto europeo Smart Protein, che nell’ambito di Horizon 2020 finanzia la ricerca di fonti proteiche vegetali – ha condotto uno studio, in collaborazione con Innova Market Insights, su più di 7.500 persone in 10 Paesi europei (Austria, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi,

Polonia, Romania, Spagna e Regno Unito) per indagare l’atteggiamento nei confronti del consumo di prodotti vegetali e le attuali abitudini. Il 7% degli intervistati aveva un’alimentazione vegetale, mentre il 30% si definiva flexitariano – seguiva cioè una dieta preferibilmente a base di vegetali con il ricorso sporadico ad alimenti proteici di origine animale.

La ricerca ha evidenziato due tendenze interessanti: poco meno del 40% dei consumatori europei sembra voglia ridurre il consumo di prodotti a base di carne nel prossimo futuro (mentre il 46% di quelli campionati lo aveva già fatto) e circa il 30% pensa di diminuire quello di latticini. Aumenta quindi la curiosità verso le alternative. Secondo la stessa ricerca, infatti, quasi il 30% degli europei è interessato a consumare più prodotti lattiero-caseari e carne a base vegetale (con buona pace delle dispute sulla denominazione legale per questi sostituti) per i quali quasi la metà dei flexitariani (45%) pensa che non ci sia abbastanza scelta nei supermercati, ristoranti, etc., mentre il 50% li percepisce troppo costosi e vorrebbe maggiori informazioni.

LA DIREZIONE DELLA RICERCA

È in questo scenario di cambiamento di abitudini alimentari e di necessità di una transizione verso sistemi di produzione e di consumo sostenibili che si inserisce il progetto Smart Protein (Smart Protein for a Changing World. Future-proof alternative terrestrial protein sources for human

S•39 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

nutrition encouraging environment regeneration, processing feasibility and consumer trust and accepta), piano di ricerca finanziato dalla UE e coordinato dall’Università irlandese di Cork, che si prefigge, entro il 2024, di porre le basi per realizzare prodotti proteici innovativi con un impatto positivo su bioeconomia, ambiente, biodiversità, sicurezza alimentare e nutrizione, ma anche sulla fiducia dei consumatori.

Le fonti primariamente prese in esame sono derivate da fave, lenticchie, ceci e dallo pseudo-cereale quinoa: colture “dimenticate” ma che possono soddisfare molti dei requisiti di sostenibilità, secondo Emanuele Zannini, uno dei coordinatori del progetto. Sono adatte alla coltivazione su suolo europeo anche nelle attuali condizioni ambientali, nutrono il suolo migliorando la fertilità. Sono state studiate e selezionate sulla base di un precedente progetto, Protein2food, ormai concluso, sempre finanziato dalla UE.

Tra tutte le colture la quinoa è risultata la più adatta alla coltivazione in

Europa. Ricca di vitamine del gruppo B, magnesio e fosforo, contiene i nove amminoacidi essenziali ed è resistente a condizioni ambientali avverse come la siccità e l’elevata concentrazione di sale. Tutte queste colture sono in Europa sottoutilizzate. “Sono invece importanti fonti di proteine e possono avere un ruolo in una dieta sostenibile”, ha affermato Paloma Nosten, responsabile senior della comunicazione di ProVeg International, che prevede anche la produzione di proteine da biomasse microbiche derivate da funghi commestibili mediante “il riciclo creativo dei flussi di lavorazione laterali dei settori di pasta (residui di pasta), pane (crosta del pane) e birra (lievito esaurito e radichette di malto)”.

UNA FONTE SU TUTTE: I LEGUMI

Trovare proteine alternative a quelle animali è complesso perché sono una fonte eccellente di aminoacidi sia da un punto di vista di biodisponibilità, sia di composizione. Il problema di oggi è quindi come sostituirle, anche parzialmente, in modo da abbassare la pressione sugli ecosistemi mantenendo adeguato l’apporto nutrizionale della dieta.

Per la loro diffusione i legumi, con un contenuto proteico tra il 21 e il 25%, sono ad oggi i più promettenti perché usati ampiamente in ogni parte del mondo. Il loro contributo in termini di CO2 equivalente per unità di massa proteica è di 50-100 volte inferiore, per esempio, a quello della carne vaccina. Per quanto riguarda la qualità nutrizionale delle proteine esiste una grande variabilità. Dal 2013 FAO indica la qualità proteica sulla base del DIAAS (Digestible Indispensable Amino Acids Score), un punteggio basato sulla digeribilità degli aminoacidi essenziali, che pone a 75 la soglia mi-

nima di qualità, valore di riferimento al di sotto del quale la proteina non può essere usata come unica fonte proteica.

Lupini e soia (come isolato e come farina), fagiolo azuki, fagiolo mungo verde e arachidi hanno un DIAAS superiore a 75; ceci e proteine concentrate di piselli circa 75; invece per piselli, fave, lenticchie l’indice è inferiore a 75. Le proprietà tecnologico-funzionali dei legumi tal quali sono modeste ma per estrusione, partendo da isolati proteici per lo più di soia o piselli, si ottengono molecole proteiche vegetali con una struttura fibrosa. Variando le condizioni di estrusione è possibile produrre texture diverse; addizionando ingredienti leganti, aromi e coloranti, si ottengono i cosiddetti “analoghi” della carne.

“In alcuni paesi europei, per esempio l’Olanda, questi alimenti rappresentano circa il 20% del mercato dei prodotti a base di proteine animali”, riferisce Edoardo Capuano della Wageningen University (vedi box). Sulla base di diversi indici (CO 2 equivalente, consumo di acqua e suolo) l’impatto di questi prodotti sarebbe inferiore a quello della produzione di carne, ma non dei legumi tal quali (Front. Sust. Food Syst. 2020). Sulla qualità nutrizionale degli analoghi ad oggi sul mercato ci sono ancora pochi dati: i due più diffusi (Beyond Burger e Impossible Burger – il primo commercializzato solo in USA) hanno buoni valori di DIIAS (83 e 107 rispettivamente, in funzione della materia prima, piselli il primo soia il secondo).

Volendo ampliare lo sguardo sugli altri campi di ricerca, alternativa alle fonti vegetali, bisogna citare gli insetti e le proteine ottenute per fermentazione di microrganismi. Tutte queste nel loro insieme sono, per sviluppo tecnologico, conformità normativa e livello nutrizionale, le proposte più coerenti con gli obiettivi di sostenibilità, aggiunge Capuano.

IGIENE ALIMENTARE S•40 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
NOVEL FOOD

INNOVAZIONE

NELL’INNOVAZIONE

Per finire vanno citate quelle che possono essere definite le frontiere della ricerca e che guardano alla produzione di proteine vegetali da fonti non convenzionali. Per esempio le tecnologie che utilizzano batteri

“idrogenotrofi”: microrganismi in grado di usare l’anidride carbonica dispersa nell’aria che, combinata all’ossidazione dell’idrogeno molecolare, permette di ottenere una polvere di proteine da usare come ingrediente per prodotti estrusi. Il processo, già studiato dalla NASA

ALTERNATIVE ALLE PROTEINE ANIMALI

Nell’ambito di una giornata di studio e divulgazione sul tema delle fonti proteiche convenzionali, alternative e sostenibili organizzata da CREA, Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, (Fonti proteiche 2050: quale futuro? Roma, 15 novembre 2022) Edoardo Capuano, professore associato in Design of Healthy Foods presso l’Università di Wageningen, ha fatto il punto della ricerca di fonti proteiche alternative a quelle animali convenzionali.

Le fonti alimentari più indagate come proposta alternativa a quelle di stretta origine vegetale sono gli insetti e le proteine ottenute per fermentazione di microrganismi. Queste sono per sviluppo tecnologico, conformità normativa e livello nutrizionale le

soluzioni più coerenti – ad oggi – con gli obiettivi di sostenibilità. Efsa ha già dichiarato sicuri per il consumo Locusta migratoria, Tenebrio molitor (larve della tarma della farina) e Acheta domesticus (grillo) (approvato per la vendita sotto forma di polvere parzialmente sgrassata con il regolamento di esecuzione UE 2023/5 della Commissione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale comunitaria il 3 gennaio 2023, ndr). Hanno un DIAAS superiore a 50 (determinato su farine di insetto intero) che potrebbe aumentare nel caso di isolati. La prospettiva (per paesi industrializzati) è di essiccarli e usarli come farine da addizionare, per disegnare prodotti con un adeguato profilo proteico. Anche da alcuni microrganismi (batteri, funghi, lieviti,

per la produzione di alimenti durante le missioni spaziali, è stato ripreso da alcune start up innovative in USA. A queste si aggiungono le metodiche che permettono di modificare il genoma di organismi microbici (con inserimento di geni ad hoc) per produrre proteine analoghe a quelle animali (per esempio caseina). Promettono alte rese, ma ad oggi sono largamente sperimentali: mancano i dati in base ai quali valutare la reale sostenibilità economica e ambientale del processo, non si conoscono ancora le proprietà funzionali e, cosa fondamentale nel panorama europeo, non esiste una normativa a sostegno che possa costituire un riferimento. “Oggi,” conclude Capuano, “le tecnologie mettono a disposizione numerose alternative alle proteine animali. Occorre però portare la valutazione a un piano più elevato e soppesare, per ognuna delle fonti e in un’ottica di sostenibilità complessiva, anche gli aspetti di opportunità, di sostenibilità economica e di accettazione da parte del consumatore finale”.

microalghe), per via fermentativa, è possibile ottenere biomasse proteiche (fino al 70% del peso secco). Un esempio è il micelio del Fusarium Veneatum, che contiene anche beta glucani e chitina. Per estrusione delle proteine isolate si producono prodotti analoghi della carne (oggi presenti sul mercato con il brand QUORN).

Per le microalghe non sono ancora disponibili dati robusti che indichino se la loro produzione è più sostenibile di quella delle proteine animali. Efsa indica come sicure per il consumo umano Spirulina (Arthrospira platensis), Chlorella (Chlorella protothecoides) e Dunaliella bardawil: per ora sono usate per lo più tal quali perché l’estrazione delle proteine contenute nella massa richiede trattamenti tecnologici severi.

S•41 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

Identificare le sostanze chimiche

Nell’Unione Europea le sostanze chimiche sono “governate” da uno specifico apparato normativo identificato con l’acronimo REACH il quale impone un dogma che può essere così riassunto: in Europa nessuna sostanza chimica può circolare se non è stata preventivamente identificata, valutata e approvata. Il termine “può circolare"

significa: importata, prodotta e immessa in commercio, quindi utilizzata per produrre preparati chimici e articoli.

PREPARATI CHIMICI E ARTICOLI

I preparati chimici – miscele tra 2 o più sostanze – coprono tutta la gamma merceologica dei prodotti finiti che diventano poi accessibili al con-

Scheda Dati di Sicurezza della materia prima QUERCETINA estratta dalla pianta Sophora iaponica L. (documento rilasciato nel 2021)

SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa

SEZIONE 3: composizione/informazioni sugli ingredienti

✔ IDENTIFICAZIONE DEL COMPONENTE PERICOLOSO NON CONFORME!

Verifica nel Data-Base di ECHA della correttezza del CAS number

✔ La Sds è priva del numero di REVISIONE!

SEZIONE 2: identificazione dei pericoli 2.2. Elementi dell’etichetta

✔ PITTOGRAMMA E FRASI DI PERICOLO NON CONFORMI!

Verifica nel Data-Base di ECHA

✔ QUESTO DOCUMENTO DEVE ESSERE RESPINTO! fig. 4Figura 1

sumatore, ovvero: farmaci, cosmetici, alimenti, mangimi, detersivi, disinfettanti, etc. Lo stesso vale per gli articoli, i quali sono, anche loro, il risultato di una miscela tra più sostanze chimiche, ma lo stato solido finale soddisfa le specifiche peculiarità di utilizzo. Tra gli articoli troviamo, ad esempio, gli oggetti MOCA (dagli imballi agli utensili per la manipolazione/conservazione/consumo degli alimenti), le apparecchiature elettriche ed elettroniche, i giocattoli, gli arredi, i tessuti, etc. È evidente che questo controllo sulle sostanze chimiche pone una forte attenzione valutativa sull’“intensità” dell’esposizione alla quale ambiente, lavoratori e consumatori vengono inevitabilmente coinvolti. L’obiettivo è quello di governarne i contenuti ponendo delle restrizioni d’impiego, dei limiti di concentrazione, dei divieti e generare dei flussi d’informazione che si devono distribuire lungo tutte le filiere produttive che compongono le attività industriali e professionali fino al consumatore.

S•42 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IGIENE ALIMENTARE
PRODOTTI CHIMICI
Giuseppe Brugali Tecnologo alimentare OTALL

Scheda Dati di Sicurezza della materia prima BERBERINA CLORIDRATO estratta dalla pianta Berberis aristata DC (emessa con liv. Rev. 0 del 2020)

SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa

SEZIONE 3: composizione/informazioni sugli ingredienti

✔ INFORMAZIONE NON PERTINENTE PER QUESTA SEZIONE!

✔ RICHIAMO A NORMATIVE NON PIÙ IN VIGORE!

Ad oggi questa sostanza risulta classificata come non pericolosa.

Non contenendo altre componenti pericolose allora il documento da rilasciare è la Scheda informativa.

✔ QUESTO DOCUMENTO DEVE ESSERE RESPINTO!

RUOLO DEL TECNOLOGO ALIMENTARE

Sempre secondo il regolamento REACH, la Scheda dati di sicurezza (più comunemente nota come Scheda di sicurezza) è il principale strumento di informazione che deve essere reso obbligatoriamente disponibile a tutte le figure operative presenti nelle filiere produttive.

Questa tipologia di documento rappresenta un modello informativo che viene concepito, imposto e utilizzato anche in strutture normative di altri Paesi del mondo con le analoghe finalità di quelle UE; quello che però lo contraddistingue è la diversa struttura dei punti da compilare/dichiarare coi

SEZIONE 2: identificazione dei pericoli

Scheda di sicurezza, lo si riscontra per i derivati degli estratti vegetali molto usati per la preparazione degli integratori alimentari (ingredienti botanical, novel food) e tisane (figure 1 e 2).

✔ INFORMAZIONE NON PERTINENTE PER QUESTA SEZIONE!

Verifica nel Data-Base di ECHA

relativi contenuti. Una Scheda di sicurezza in formato UE non corrisponde, a oggi, agli analoghi documenti rilasciati per una stessa sostanza dalle nazioni non europee.

Ciò pone un immediato filtro di valutazione/accettazione di questo documento relativo a una materia prima (mono-sostanza oppure miscela di sostanze), di origine extra-UE e oggetto d’importazione: la sua Scheda di sicurezza deve essere redatta secondo la versione consolidata dello specifico regolamento UE, altre versioni non sono valide e quindi devono essere respinte!

Un esempio molto frequente, relativo a questo sfasamento tra normativa UE e

Scheda Dati di Sicurezza della materia prima Vit. D3 (sostanza)

SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa

SEZIONE 2: identificazione dei pericoli

2.2. Elementi dell’etichetta

Un Tecnologo Alimentare che è operativo negli ambiti di R&D e/o della Qualità ha certamente a che fare con questa documentazione e saperla leggere, verificare e approvare o respingere è uno dei suoi compiti. Non entrerò nel dettaglio di tutti i contenuti di una Scheda di sicurezza e mi limiterò a prendere in considerazione solo alcuni punti chiave che risultano decisivi ai fini della sua valutazione. Ricordo infine che i requisiti REACH che interessano a diversi livelli le produzioni alimentari (alimenti, integratori alimentari, novel food ma anche i mangimi) saranno sempre più oggetto di ispezione da parte delle autorità.

LA STRUTTURA DELLE SCHEDE DI SICUREZZA IN UE

Il Reg. UE 2015/830 è in sostanza la versione corrente della normativa che disciplina il contenuto di una Scheda di sicurezza, la quale deve essere composta da una precisa sequenza di 16 sezioni dai contenuti definiti, identificata dal livello di revisione e dalla data di emissione/revisione (vedi box).

Il suo ambito applicativo temporale terminerà il 31 dicembre prossimo, in seguito questi documenti dovranno essere emessi secondo le disposizioni dettate dal Reg. UE 2020/878, il quale impone degli aggiornamenti sui contenuti delle 16 sezioni, con particolare riferimento alla 9 (proprietà chimico/ fisiche).

Questo cambiamento dovrà essere gestito con attenzione da chi in azienda si occupa di questa tipologia di documentazione.

SEZIONE 3: composizione/informazioni sugli ingredienti

✔ QUESTO DOCUMENTO È CORRETTO fig. 2

Per il mondo produttivo alimentare è bene precisare quanto segue: le materie prime e le miscele possono essere corredate dalle Schede di sicurezza mentre i prodotti finiti (alimenti, bevande) no.

S•43 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
fig. 5 Figura 2 Figura 3

STRUTTURA DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SECONDO IL REG. UE 2015/830

SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa

1.2. Usi identificati pertinenti della sostanza o della miscela e usi sconsigliati

SEZIONE 2: identificazione dei pericoli

2.2. Elementi dell'etichetta

SEZIONE 3: composizione/informazioni sugli ingredienti

3.1. Sostanze

3.2. Miscele

SEZIONE 4: misure di primo soccorso

SEZIONE 5: misure antincendio

SEZIONE 6: misure in caso di rilascio accidentale

SEZIONE 7: manipolazione e immagazzinamento

SEZIONE 8: controllo dell'esposizione/protezione individuale

SEZIONE 9: proprietà fisiche e chimiche

SEZIONE 10: Stabilità e reattività

SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche

SEZIONE 12: informazioni ecologiche

SEZIONE 13: considerazioni sullo smaltimento

SEZIONE 14: informazioni sul trasporto

SEZIONE 15: informazioni sulla regolamentazione

SEZIONE 16: altre informazioni

Il condizionale è legato al fatto che i presupposti base che impongono, in UE, la stesura e il rilascio della Scheda di sicurezza sono i seguenti:

1. la materia prima e/o miscele risultano pericolose per la salute dell’operatore/consumatore e/o per l’ambiente.

2. una miscela di diverse materie prime pur non risultando nell’insieme pericolosa, contiene tuttavia una o più sostanze ingredienti che sono classificate come pericolose.

L’informazione relativa alla pericolosità viene evidenziata nella sezione 2, in particolare al punto 2.2, vengono riportate tutte quelle che dovranno poi comparire sull’etichetta apposta sui diversi ordini d’imballo.

All’interno dell’azienda è allora importante verificare questa corrispondenza: le materie prime in arrivo e a stock devono avere un’etichetta che riporta le analoghe informazioni dichiarate al punto 2.2; le successive revisioni delle Schede di sicurezza che impattano

sulla pericolosità, a ricadere, impongono un analogo aggiornamento delle rispettive etichette per le successive forniture.

Materie prime, miscele destinate alla produzione di alimenti e alla produzione dei materiali/oggetti MOCA sono parte integrante di questo processo.

Il ricevimento di una Scheda di sicurezza, oppure di una sua revisione comporta che una figura responsabile debba: esaminarne i contenuti, approvarla/respingerla, archiviarla e renderla disponibile sia agli utenti interni che alle autorità in caso di ispezione. Al punto 3 si riporta invece l’elenco delle sostanze ingredienti che, risultando pericolose, devono essere descritte in questa sezione. L’elenco prevede il rilascio della seguente sequenza di informazioni (figure 3 e 4):

A. nome chimico della sostanza;

B. i suoi identificatori: CAS number (quando applicabile), EC number, N° REACH (quando applicabile);

C. range di concentrazione % p/p (attenzione non sono accettabili intervalli del tipo 50-100%);

D. elenco dei pericoli assegnati alla sostanza (pittogrammi, frasi H, frasi P e altre informazioni specifiche).

Il responsabile che gestisce le Schede di sicurezza può verificarne la correttezza consultando il database disponibile sul portale di ECHA (agenzia UE per la chimica). Accade spesso che le pericolosità del punto D non coincidono con quelle che ECHA (fonte ufficiale) ha invece assegnato e ciò inficia la validità della scheda. Oppure, altro caso, al punto 2.2 viene dichiarata la pericolosità, ma al punto 3 non viene fatta alcuna elencazione.

Scheda Dati di Sicurezza della materia prima Vit. D3 (miscela)

SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa

SEZIONE 2: identificazione dei pericoli

2.2. Elementi dell'etichetta

SEZIONE 3: composizione/informazioni sugli ingredienti ✔ QUESTO DOCUMENTO È CORRETTO

Il rischio si ‘ridimensiona’ in base alla concentrazione della Vit. D3 nella miscela.

IGIENE ALIMENTARE S•44 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
fig. 3
PRODOTTI CHIMICI
Figura 4

Al punto 14 vengono, invece, riportate le disposizioni da seguire per il trasporto “in sicurezza” delle materie prime e/o di miscele. Senza entrare nel merito del tecnicismo di questa sezione, se risulta compilata quando un’azienda deve organizzare delle spedizioni via terra e/o via mare e/o via aerea occorre seguire le disposizioni che qui vengono riportate. Questo impatta sulla qualità degli imballi, sull’organizzazione della formazione dei bancali rapportati ai quantitativi massimi ammessi, alla etichettatura e al rilascio della Scheda di sicurezza che dovrà accompagnare la merce in spedizione.

LE SCHEDE INFORMATIVE

In un’azienda i principali utenti della Scheda di sicurezza sono: il medico di fabbrica, RSPP, il responsabile della logistica, R&D e tutto il personale che entra a contatto con queste sostanze/ miscele.

Abbiamo già precisato che la norma-

tiva REACH non si applica a tutta una serie di prodotti finiti, tra i quali troviamo quelli di nostro interesse: alimenti e integratori alimentari. Poiché può essere necessario dichiarare in modo ufficiale la non pericolosità di una sostanza, preparato, articolo allora si produce un documento chiamato Scheda Informativa, che strutturalmente è analoga alla Scheda di sicurezza (16 sezioni) e dove al

punto 2 viene esplicitata la non pericolosità e, a ricadere, al punto 3 non compare alcun elenco oppure compare l’elenco compilato come descritto precedentemente con evidenza del fatto che il/i componente/i sono privi di classificazione di pericolosità. Anche questo documento deve essere rilasciato e gestito in forma controllata, riportando il livello e la data di revisione.

Diversi componenti MOCA, poiché prive di pericolosità, sono accompagnati da Schede Informative; in questo ambito è bene ricordare che un oggetto o materiale MOCA, secondo il Reg. CE 1935/2004, deve essere “qualificato” dalla Dichiarazione di idoneità al contatto alimentare e dalla Documentazione di supporto.

Quest’ultima è in sostanza una cartella che raccoglie le Schede di sicurezza e/o Schede Informative di tutte le componenti chimiche dell’oggetto, i test di migrazione e le schede tecniche.

Secondo il regolamento REACH, la Scheda dati di sicurezza è il principale strumento di informazione che deve essere reso obbligatoriamente disponibile a tutte le figure operative presenti nelle filiere produttive

Il terzo escluso

Oggi propongo un viaggio (divagare) nel tempo e nello spazio. Parto da lontano esattamente da Stagira ipotizzo fra il 350 e il 360 avanti Cristo. Per intrufolarmi, nei giorni nostri, in Florida (Everglades) per fare la conoscenza del pitone birmano come esempio di adattamento biologico da cui ricavare alcuni spunti di riflessione

"Stagíra, l’odierna Olympiada, è un’antica città della regione greca di Macedonia, nota soprattutto per essere stata la città natale del filosofo Aristotele”. Già il nome faceva presagire la sua grandezza: aristos “migliore” e telos “fine” che uniti potrebbero significare “il fine migliore” e, visto la sua vita, il fine migliore è la filosofia, la scienza e per il mio disinfestastorie la logica: precisamente il concetto del terzo escluso (che semplificato significa che se una affermazione è vera non può essere vero il suo contrario). E questo ci porta al pitone birmano, ma vale per tante specie che trasportate nella nostra penisola si sono acclimatate al punto da diventare problematiche.

Cercherò di essere breve: il pitone birmano (Python bivittatus) può arriva-

re a superare i 5,5 m di lunghezza, e il record di peso appartiene a una femmina chiamata “Baby” che arrivò a 184 kg di peso. Con questi presupposti non sembrerebbe un serpente da compagnia e invece no, dato un carattere docile, negli Sati Uniti ebbe un certo successo. Probabilmente chi acquistò questi rettili giovincelli trovandosi di fronte con il trascorrere del tempo ad adulti che normalmente arrivano a 3,5 m e a pesare oltre i 30 kg se ne liberarono. E nelle Everglades questi striscianti bestioni re-inselvatichirono

così bene da costringere il governo a emanare una legge che ne vietava l’importazione ma ormai il danno era fatto. Ecco il resoconto ufficiale (Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti): nelle aree ove i pitoni birmani si sono ben acclimatati i risultati sulla fauna autoctona sono:

• le volpi e conigli sono letteralmente scomparsi;

• i procioni risultano diminuiti oltre il 90%;

• gli opossum sono prossimi all’estinzione;

• i cervi dalla coda bianca sono diminuiti del 94%;

• la lince rossa è diventata rara la popolazione è diminuita dell’87%.

Dal che si può dedurre che in questo caso è valida l’affermazione che in

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sulle notizie più o meno manipolate che ci circondano
DISINFESTASTORIE

natura vince il più adatto che, in questo caso, mi sembra coincidere con il più forte. Ma la fame spinge i pitoni di maggiore dimensione al cannibalismo (mangiano i pitoni più piccoli) e alla competizione con i predatori autoctoni come l’alligatore americano. Inoltre, ove le prede scarseggiano l’avvicinamento alle case diventa una necessità. I primi a farne le spese sono i roditori ma poi il rischio coinvolge maiali e cani (soprattutto quelli tenuti alla catena). Ma anche gli uccelli rientrano nella lista della loro dieta fra cui la cicogna americana tanto da includerla nelle specie a rischio ma la loro dieta, è stato comprovato, comprende altre 25 specie di uccelli e forse più. Sono i pitoni più giovani e agili dalle abitudini arboricole a nutrirsene. Sono animali famelici, le femmine con le uova in particolare (un grosso pitone femmina lunga più di 5 m e pesante di oltre 60 kg aveva in corpo ben 73 uova) e golosi tanto che quelli in cattività hanno imparato a richiedere il cibo con insistenza e spesso rischiano l’obesità.

Orbene è circolata sul web una nota che inneggiava al pitone birmano come un regolatore degli equilibri naturali delle Everglades, un vero toccasana ambientale e quindi un paladino della sostenibilità ecologica. Che dire? se non che l’applicazione del concetto aristotelico del terzo escluso potrebbe aiutarci a trarre delle conclusioni assennate.

Interessante è il metodo di monitoraggio del pitone birmano in Florida basato dal 2017 sullo screening del sangue delle zanzare che hanno imparato a pungerli nonostante siano rettili di recente introduzione nel territorio. Si catturano le femmine di zanzare che abbiano effettuato il pasto di sangue e si valuta se contiene DNA di pitone poi si applica una estensione del principio del terzo escluso: se c’è il DNA del Python bivittatus la presenza del pitone è certa, se non c’è le vie sono due o il pitone birmano non c’è o la zanzara ha punto un altro donatore (in questo

caso la statistica aiuta a trarre le giuste deduzioni).

Ho volutamente prendere in esame un esempio extra europeo per rendere l’esposizione concettualmente neutra e il meno coinvolgente possibile, ma non mancano esempi anche nelle nostre città, valga come esempio l’introduzione volontaria dello scoiattolo grigio nord americano che ora sta minacciando il nostro scoiattolo rosso e non solo. Vediamo gli eventi che hanno portato alla ribalta lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) come specie aliena e problematica. Correva l’anno 1948 la seconda guerra mondiale era da poco terminata e già si delineava la “guerra fredda” fra i due blocchi e da noi entrava in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana e si tengono le prime elezioni che vedono confrontarsi due schieramenti politici. Bartali vince il Tour de France e l’eterno rivale Coppi taglia il traguardo tutto solo delle Olimpiadi di Londra. Ma, pur passando inosservato, c’è un evento che avrà delle ripercussioni di una certa rilevanza: nel parco di Stupinigi (Torino) vengono liberate alcune coppie di scoiattoli grigi. Passeranno 18 anni e si assisterà alla prima edizione del primo episodio di Star Trek che inizia con «Giornale di bordo del Capitano, data astrale 1312.4. L’impossibile è successo. Abbiamo raccolto un segnale d’emergenza, il messaggio di pericolo di una navicella scomparsa oltre due secoli fa…» e nel parco di Nervi (Genova) vengono liberate delle coppie di scoiattoli grigi e la stessa cosa accadde a Novara e a Trecate (NO). Certo non è dato sapere con sicurezza che i simpatici, invadenti e un poco prepotenti scoiattoli nord americani che stanno creando qualche problema in numerosi comuni siano dei discendenti di quelle liberazione ma il dubbio è legittimo. Una cosa è certa nell’incontro fra il grigio e il nostro scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) è quest’ultimo che ha la peggio. Alcuni naturalisti avanzano l’ipotesi che il grigio prevalga per

una maggior efficienza nello sfruttare le risorse alimentari. Sembra proprio che gli equilibri naturali tendano, il più delle volte, a far prevalere la legge del più adatto.

Nello scrivere questo Disinfestastorie mi si sono affacciate alla mente tante riflessioni per cui andrò a rileggermi “Vado a vivere in città di Francesco - Il Piviere, 2014” e a terminare, di Nicola Anaclerio, ENTOMANIA “storie di uomini, insetti e progresso scientifico”, ed. O.R.M.E. – 2022 che riporta la citazione di M. Sheldrake: “Ogni nuovo passo nella più intima conoscenza della natura ci porta all’ingresso di nuovi labirinti”.

FLORA SPONTANEA ALIENA

Mi limito a elencare alcune specie che stanno prendendo piede in molti dei nostri areali, la cui espansione è da monitorare con attenzione:

-Reynoutria japonica (poligono del Giappone) che sta creando problemi lungo le rive di molti fiumi fra cui il Po.

-Syclus angulatus (zucchina americana).

-Soligo gigantea (verga d’oro).

-Cycloloma atriplicifolium (spinacetto americano).

Concludo con il velenoso senecio comune (Senecio vulgaris) ormai endemica che amarissima nella fase vegetativa, quindi evitata dagli animali, diventa appetibile una volta secca per cui i suoi alcaloidi ad azione lenta oltre a creare danni a chi se ne ciba possono passare al latte e paranco al miele nel caso le api bottinatrici ne suggano il nettare. È sicuramente un aspetto da approfondire anche se non facile da razionalizzare.

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Gestione integrata degli infestanti

La garanzia di sicurezza e salute pubblica ha i suoi riferimenti. In particolare, la sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa tra tutte le figure della filiera agroalimentare che operano a vario titolo secondo competenza

IGIENE & AMBIENTE
INTEGRATED PEST MANAGEMENT

Il tema della gestione integrata degli infestanti, cioè l’IPM (Integrated Pest Management), per usare un acronimo che rimanda alla terminologia anglosassone, si lega a doppio filo a quello del cleaning e quindi all’igiene nelle aziende alimentari: il tema del controllo degli infestanti necessita di un’integrazione di competenze diverse che devono essere messe in campo dai professionisti che offrono questo servizio, non solo ma soprattutto, alle aziende alimentari.

“Il roditore ancora oggi è il pest più temibile e più rinomato, ma sono molti e diversi gli organismi con cui si deve avere a che fare. Conoscerli e apprendere le loro caratteristiche è tanto importante quanto lo è capire il contesto normativo di riferimento per l’IPM” spiega Francesco Fiorente, Dottore Forestale Specialista in Pest Management, intervenuto al convegno digitale CleaningPiù (1-3 febbraio 2023).

IPM è uno strumento legato a tutti gli ambiti professionali. Per le ricadute in termini di salute pubblica è fondamentale nelle produzioni alimentari. La sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa tra tutte le figure della filiera agroalimentare che operano a vario titolo secondo competenza, poiché i pericoli possono essere introdotti ad ogni livello della catena. “L’impatto degli infestanti è tale che, senza intervenire per controllarlo, non possiamo garantire in pieno l’igiene degli alimenti e quindi la loro sicurezza”.

Gli infestanti possono essere ritenuti direttamente responsabili di:

• contaminazione biologica (per la diffusione di agenti patogeni);

• contaminazione fisica (per contaminazioni da corpi estranei) di superfici e degli ambienti di lavoro causando un danno che non è solo economico (per la perdita di prodotto o per le eventuali sanzioni) ma anche di immagine e reputazione dell’azienda. La definizione di IPM si rifà direttamente ad una descrizione fatta da FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per

l'alimentazione e l'agricoltura) e sottolinea come l’intervento e lo sforzo di contenimento debba essere commisurato a quanto economicamente sostenibile dall’impresa, attraverso le opportune azioni di prevenzione e monitoraggio, così come quelle di controllo che possono rendersi necessarie. L’IPM è uno strumento com-

biologici, per i quali la normativa cogente presenta ancora delle lacune che stanno via via venendo sanate dalle norme volontarie.

LA NORMATIVA COGENTE

I riferimenti alla gestione degli infestanti si ritrovano nell’esteso pacchetto normativo europeo sulla sicurezza ali-

plesso, che deve soddisfare i requisiti di legge riducendo l’uso dei prodotti chimici, impiegando biocidi secondo le indicazioni in etichetta (condizioni sicure di impiego), coinvolgendo tutti gli attori (perché le responsabilità della sicurezza è sì condivisa ma in capo all’azienda) nell’ambito degli obiettivi di salute globale secondo il concetto di One Health.

“E per capire quanto sia ampio il raggio di azione e le ricadute basta guardare quali sono le norme cogenti di riferimento dell’IPM” dice Fiorente. L’insieme delle norme non si rivolge solo alla trasformazione alimentare, ma anche alla mangimistica e al packaging, per esempio. Vanno considerate anche le norme regionali così come le linee guida per la gestione degli infestanti per aziende di trasformazione di alimenti

mentare: Regolamento CE 178/2002, Regolamento CE 852/2004, Regolamento CE 853/2004, Regolamento UE 652/2017 sui controlli ufficiali. In Italia la legge n.82 del 1994 regolamenta le attività di pulizia, disinfezione, disinfestazione derattizzazione sanificazione, insieme al DM n.274 del 07/07/1997 che rappresenta il decreto di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge stessa.

La normativa cogente pone una grande enfasi sui concetti di prevenzione: l’IPM, infatti rientra a pieno titolo nei PRP (Pre-Requisite Programmes), come viene affermato anche nella recente Comunicazione della Commissione 2022/C 355/01. I PRP sono attività di base, necessarie per mantenere un ambiente igienico lungo tutta la filiera. Includono anche le GHP (Good Hygiene Practices), cioè

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IPM: LA DEFINIZIONE

Considerazione attenta di tutte le tecniche di controllo delle infestazioni disponibili e conseguente integrazione di misure appropriate che scoraggiano lo sviluppo di popolazioni e parassiti e mantengono i pesticidi ed altri interventi a livelli che sono economicamente giustificati che riducono o minimizzano i rischi per la salute umana e per l'ambiente.

o monitoraggio. Proprio la modalità di gestione delle sostanze chimiche, in modo particolare i rodenticidi (da non usare per tecniche di monitoraggio ma solo per tecniche di controllo) è oggi un tema di discussione, per questioni di sicurezza e sostenibilità delle applicazioni.

LA NORMATIVA VOLONTARIA

una adeguata analisi dei pericoli e ad una valutazione dei rischi, che aiuterà a svolgere anche attività di mitigazione dei rischi stessi e che rappresenta una modalità di lavoro orientata alla prevenzione.

COME FARE UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEI RISCHI DEGLI INFESTANTI?

le buone pratiche igieniche, che stabiliscono le condizioni ambientali e operative fondamentali, per garantire la sicurezza igienica di un prodotto dalla produzione primaria al consumo e che sono alla base dell’applicazione delle procedure di HACCP e dell’autocontrollo.

“Bisogna quindi lavorare sui PRP e sulle GHP con un focus specifico sugli ambienti di lavorazione” riassume Fiorente. In più punti la Comunicazione 355/01 descrive la lotta agli infestanti e insiste in modo particolare sulla prevenzione, che deve essere programmata e può essere attuata anche con flessibilità, cioè tenendo conto della natura dell'attività e delle dimensioni dello stabilimento.

Un tema importante – di sicuro interesse per il disinfestatore – è quello che riguarda le sostanze chimiche, che possono essere usate solo se autorizzate dalla normativa europea relativa ai biocidi e secondo le condizioni di etichetta. Condizioni di uso sicuro, che sono sempre riportate e alle quali bisogna fare riferimento indipendentemente che si sia un’azienda alimentare o un’azienda di servizi di disinfestazione, di derattizzazione

"Lo sviluppo della normativa volontaria ha avuto un grande impatto e ha dato un importante contributo al dibattito su come garantire l’igiene e la sicurezza alimentare” osserva Fiorente. Gli Standard volontari di sicurezza alimentare ma anche i diversi e numerosi code of practice (le specifiche tecniche) della grande distribuzione, dedicando alcuni requisiti specifici alla gestione degli infestanti, hanno rappresentato un volano per la qualificazione di questa attività. Riconoscendo l’importanza dell’IPM, il mercato globale ha chiesto alle imprese alimentari ed alle imprese di pest management un miglioramento continuo in termini di formazione, competenza e qualità delle attività, in Italia e in tutta Europa.

Questi Standard fanno riferimenti all’IPM in più punti, anche quando si parla di gestione degli scarti, dei rifiuti, di manutenzione degli ambienti e di formazione del personale.

Tornando sui concetti di prevenzione: “La prevenzione si può fare se a monte c’è un’analisi dei pericoli –cioè degli infestanti – e una loro valutazione in termini di rischio” dice l’esperto. Si potrebbe pensare che non essendo in ambito di Haccp non sia necessaria una valutazione dei rischi. Al contrario, afferma Fiorente, va fatta, così come tutti gli Standard di sicurezza alimentare prevedono. Tutte le attività di pest control, incluse le frequenze dei monitoraggi, vanno correlate ad

“Come riteniamo più opportuno” risponde Fiorente, con evidente riferimento alle “libertà” di gestione che anche la normativa cogente ammette, “Non sono strettamente necessarie delle matrici classiche in cui l’entità del rischio è l’esito del prodotto fra “gravità” e “probabilità”. Alla base di qualsiasi piano di lavoro o delle offerte tecniche economiche (nel caso si sia un’impresa di servizi), ci devono essere invece delle stime ragionate e una corretta valutazione dei rischi”. Un tema importante è infine la qualifica dei fornitori professionali di servizi. Quali requisiti comunicano affidabilità e competenze? Come saperli riconoscere? Le attività legate alla disinfestazione possono certamente essere svolte in autonomia da una impresa alimentare, purché sappia valutare le competenze delle persone, garantisca una giusta formazione e metta a disposizione le risorse necessarie allo scopo. In Italia la normativa di riferimento (legge n. 82 del 1994) può in qualche modo qualificare il servizio.

S•50 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IGIENE & AMBIENTE
Fonte: Fao (via UNI EN 16636 2015)
INTEGRATED PEST MANAGEMENT

Secondo i parametri cogenti, un’azienda che può fornire questi servizi deve presentare una serie di requisiti amministrativi (iscrizione al Registro delle imprese o Albo delle imprese artigiane, codice Ateco, assicurazione…) e deve avere al proprio interno un responsabile tecnico per le attività di disinfestazione, derattizzazione e sanificazione.

“La lacuna ancora da sanare è che i requisiti tecnici di riferimento, come citati dalle norme, si rifanno a brevi esperienze lavorative o a curricula scolastici non caratterizzanti” osserva Fiorente. Di fatto oggi non esiste un vero percorso scolastico superiore specifico per la gestione della disinfestazione in ambito extra agricolo. Sebbene la materia sia trattata anche a livello universitario, non esiste la figura del disinfestatore professionale o del Responsabile Tecnico.

Per colmare questo vuoto normativo in Europa si può fare riferimen-

to allo standard volontario UNI EN 16636:2015 “Servizi Gestione e Controllo delle Infestazioni (Pest Management)”. Si tratta di una norma volontaria, che definisce non solo i requisiti del pest management ma che qualifica anche i fornitori professionali, definendo le competenze che essi devono avere per erogare in sicurezza il servizio. L’adesione allo standard è stata inserita come elemento premiante sia a livello pubblico, nelle gare d’appalto per l’erogazione di servizi, sia nelle imprese alimentari che sempre più riconoscono come un elemento qualificante dei fornitori l’essere in possesso di questa certificazione.

Un fornitore di servizi che ha adottato la norma 16636 può infatti dimostrare in partenza di aver esaminato tutti gli aspetti per gestire gli infestanti, in un contesto così complesso e critico come le aziende alimentari: dalle modalità di ispezione, sopralluogo, analisi delle cause, valutazione dei

rischi fino alla gestione della documentazione e alla presentazione di una proposta tecnica di gestione degli infestanti, entrando poi anche nel merito della formazione del personale che opererà all’interno dell’ azienda alimentare. Quindi per un fornitore di servizi una simile certificazione – che è anche certificabile con accreditamento Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento – rappresenta uno strumento operativo importante: “certamente non un punto di arrivo ma di partenza” conclude Fiorente. Avendo recepito una serie di messaggi che derivano dai più diffusi e accreditati standard di sicurezza alimentare la norma sta guadagnando fiducia, aumentando il suo valore sul mercato sia dal punto di vista tecnico, sia commerciale; a dimostrazione dell’importanza della corretta gestione degli infestanti per raggiungere obiettivi di qualità elevati nel rispetto della sicurezza e della salute dei cittadini.

S•51 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

Malattie trasmesse da vettori

Le zoonosi sono infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra animali ed esseri umani. Poiché queste malattie possono far ammalare o anche morire, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ne tiene traccia e le segnala

Le zoonosi possono essere veicolate da alimenti o da vettori o essere trasmesse attraverso il contatto diretto o la stretta vicinanza. Quelle veicolate da alimenti sono

provocate dal consumo di cibi o acque contaminati da microrganismi patogeni tra cui batteri, virus e parassiti. Gli agenti patogeni penetrano nell’organismo attraverso il tratto

gastrointestinale, a carico del quale si manifestano di solito i primi sintomi. Molti di questi microrganismi si trovano frequentemente nell’intestino di animali sani destinati alla produzione

S•52 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IGIENE
& AMBIENTE
ZOONOSI

RUOLO DELL'EFSA

Il ruolo principale dell’EFSA consiste nel valutare i rischi associati alla filiera alimentare dell’UE, garantendo un elevato livello di protezione dei consumatori e della salute degli animali.

L’EFSA inoltre, con il suo gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali, fornisce consulenza e assistenza scientifica indipendente sugli aspetti delle zoonosi trasmesse da vettori che

alimentare. Il rischio di contaminazione è presente dall’azienda agricola alla tavola e rende pertanto necessari interventi di prevenzione e controllo lungo tutta la filiera agroalimentare. Le più comuni malattie di origine alimentare sono causate da Campylobacter, Salmonella, Yersinia, E. coli e Listeria. Le malattie zoonotiche da alimenti rappresentano una seria e diffusa minaccia per la salute pubblica a livello mondiale. Nell’Unione europea vengono riferiti ogni anno nell’uomo oltre 320.000 casi, ma il numero effettivo è probabilmente più elevato.

MALATTIE TRASMESSE DA VETTORE

Un vettore è un organismo vivente che trasmette un agente infettivo da un animale infetto all’uomo o a un altro animale. Spesso i vettori sono artropodi, come zanzare, zecche, mosche, pulci e pidocchi, e possono trasmettere malattie infettive in modo attivo o passivo. I vettori biologici, come zanzare e zecche, possono portare con sé agenti patogeni che possono moltiplicarsi all’interno del loro organismo e

toccano la salute dell’uomo e degli animali. L’EFSA tiene sotto controllo e analizza la situazione delle zoonosi, dei microrganismi zoonotici, della resistenza agli antimicrobici, dei contaminanti microbiologici e dei focolai di origine alimentare in tutta l’Europa.

In questo ambito l’EFSA collabora con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) condividendo informazioni sui progetti presenti e futuri aventi a oggetto vettori e zoonosi trasmesse da vettori.

Le attività di consulenza scientifica indipendente dell’EFSA e l’assistenza

venire successivamente trasmessi a nuovi ospiti, in genere tramite morso o puntura. I vettori meccanici, come le mosche, possono trasportare l’agente infettivo sulla superficie del proprio corpo e trasmetterlo per contatto fisico.

Le malattie veicolate da vettori sono dette “malattie trasmesse da vettori”. Molte malattie trasmesse da vettori sono zoonotiche, ossia malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra animali ed esseri umani. Tra queste si annoverano, ad esempio, la malattia di Lyme, l’encefalite trasmessa da zecche, il virus del Nilo occidentale, la Leishmaniosi e la febbre emorragica Congo-Crimea.

CONTATTO DIRETTO

Altre malattie zoonotiche sono trasmesse all'uomo attraverso il contatto diretto o stretta vicinanza. Venire a contatto con la saliva, il sangue, le urine, le mucose, le feci o altri fluidi corporei di un animale infetto; o con aree in cui gli animali vivono e vagano, o con oggetti o superfici che sono

da essa prestata in ambito di sicurezza alimentare e sugli aspetti delle malattie zoonotiche concernenti la salute degli animali, assieme ai dati raccolti negli Stati membri, aiutano i responsabili delle decisioni in Europa a definire politiche e ad adottare decisioni per proteggere i consumatori nell’Unione europea. Sulla scorta dei dati raccolti dagli Stati membri dell’UE, l’EFSA produce, in collaborazione con l’ECDC, rapporti annuali sintetici dell’Unione europea sulle zoonosi trasmesse da vettori negli animali e sui focolai epidemici di origine alimentare causati da tali microrganismi.

stati contaminati da germi.

Le malattie che per lo più possono trasmettersi ad altri animali o all’uomo in questo modo sono:

• L’influenza aviaria, malattia virale altamente contagiosa che colpisce prevalentemente il pollame e i volatili acquatici selvatici.

• La febbre Q, una malattia causata dal batterio Coxiela burnetti. È stata segnalata in numerose specie tra cui bovini, ovini e caprini. Le persone possono contrarre l'infezione respirando la polvere contaminata dai relativi batteri, dalla placenta e dai liquidi del parto alla nascita o dalle feci di animali infetti.

• Un ceppo del batterio Stafilococco aureo resistente alla meticillina, che può essere trasmesso tramite il contatto con animali vivi.

• Le infezioni da Salmonella, che possono essere trasmesse mediante contatto con rettili e anfibi infetti tra cui serpenti da compagnia, iguane e rane o con il loro ambiente.

• Escherichia coli (E. coli) produttore di verotossina, che può trasmettersi tramite il contatto con animali d’allevamento infetti.

S•53 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

ZOONOSI

Queste malattie possono diffondersi anche attraverso l’ambiente: per esempio, E. coli produttore di verotossina può essere presente nell’acqua contaminata delle piscine.

MALATTIE INFETTIVE EMERGENTI

Molte malattie trasmesse da vettori sono considerate nell’Unione europea malattie infettive emergenti, ovvero malattie che compaiono per la prima volta in una popolazione o malattie che possono essere già esistite in passato, ma la cui incidenza o diffusione geografica è in rapido aumento. Alcuni vettori sono in grado di copri-

QUADRO UE

Il monitoraggio e il controllo delle zoonosi sono disciplinati dalla legislazione dell’Unione in materia di zoonosi e malattie trasmissibili.

L’UE ha istituito sistemi per la raccolta e l’analisi dei dati da parte degli Stati membri in riferimento alla presenza di agenti zoonotici nell’uomo e nelle popolazioni animali. I dati sono la base su cui elaborare misure di controllo col fine di prevenire e ridurre la presenza di tali microrganismi nelle popolazioni animali.

Ai sensi della legislazione dell’UE, molte malattie trasmissibili come la febbre Q devono essere denunciate dagli Stati membri agli enti nazionali preposti o alla Commissione europea. Per far fronte a tali malattie vengono applicate diverse misure di controllo, eradicazione e prevenzione.

L’UE ha inoltre stabilito norme specifiche riguardanti le misure di sorveglianza, controllo ed eradicazione che devono essere adottate in caso di epidemie di influenza aviaria.

re distanze enormi con conseguenti ripercussioni sul raggio d’azione delle relative zoonosi. I vettori possono penetrare in nuove aree geografiche, per esempio, tramite:

• viaggi compiuti dall’uomo e commercio internazionale;

• trasporto di animali, per esempio bestiame;

• uccelli migratori;

• variazioni nelle pratiche agricole;

• vento.

Altri fattori, tra cui le condizioni climatiche, possono influenzarne la diffusione e persistenza in nuove aree.

Profili interattivi delle malattie animali L'EFSA ha prodotto profili interattivi delle malattie animali che mettono a disposizione informazioni agevoli e basate su evidenze scientifiche sulle malattie trasmesse da vettori. I profili delle malattie (ad oggi sono disponibili 47 profili) vengono tenuti aggiornati con sette revisioni sistematiche continue che riguardano:

1. Distribuzione geografica.

2. Infezioni sperimentali.

3. Efficacia delle vaccinazioni.

4. Sopravvivenza del patogeno.

5. Accuratezza dei test diagnostici.

6. Controllo dei vettori.

7. Efficacia delle cure.

Una volta reperito e vagliato un numero sufficiente di studi, viene effettuata automaticamente una meta-analisi sui dati estratti e i risultati vengono visualizzati nelle descrizioni delle malattie (//animal-diseases.efsa.europa.eu/).

PROGETTO VECTORNET

VectorNet è un'iniziativa congiunta dell'EFSA e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), avviata nel maggio 2014, ed è ora alla sua seconda edizione (2019-2023). VectorNet coadiuva la raccolta di dati su vettori e agenti patogeni nei vettori relativi sia alla salute animale che umana.

L'ECDC e l'EFSA gestiscono una ban -

ca dati comune sulla presenza e la distribuzione di vettori e agenti patogeni presenti nei vettori in Europa e nel bacino del Mediterraneo grazie al contributo di una rete di esperti e organizzazioni mediche e veterinarie. Il progetto fornisce anche consulenza scientifica ad hoc all'ECDC e all'EFSA su questioni tecniche relative alla sorveglianza dei vettori e alle malattie trasmesse da vettori nell'uomo e negli animali.

Il progetto intende contribuire a migliorare la preparazione e la risposta alle malattie trasmesse da vettori nell'Unione Europea.

In particolare la banca dati del progetto VectorNet fornisce informazioni sulla distribuzione in Europa a livello amministrativo "regionale" di diverse specie di zanzare invasive e autoctone, zecche, pappataci e moscerini pungenti, che possono essere vettori di agenti patogeni per la salute umana o animale. Le mappe si basano su dati confermati (pubblicati e non pubblicati) forniti da esperti ma non rappresentano la posizione ufficiale dei vari Paesi.

(Fonte: efsa.europa.eu/it/topics/topic/ vector-borne-diseases efsa.europa.eu/it/topics/topic/non-foodborne-zoonotic-diseases#collegamenti-tematici)

S•54 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IGIENE & AMBIENTE

Ecosistema nuovo brand di Copyr

All’inizio del 2023 Copyr, Compagnia Del Piretro, azienda italiana specializzata nel controllo dei parassiti e nell'igiene ambientale, ha acquisito il business di Ecosistema, brand facente capo all’omonima società attiva dal 1994 nella distribuzione

Un passo, come descritto dal CEO di Copyr, Pedro Gonzalez, verso gli obiettivi di integrazione orizzontale e di leadership nel mercato dell'igiene ambientale. Il valore record di fatturato di Copyr è stato nel 2022 di 32 milioni di euro, con una crescita su-

prenditoriale. L'azienda si è specializzata nella fornitura di soluzioni di disinfestazione e controllo degli odori per il settore Ho.re.ca. Dopo 25 anni di attività, e una collaborazione continua con Copyr, Ecosistema è oggi una realtà ben conosciuta nel sud Italia.

progetto originale. L'acquisizione di Ecosistema è parte del piano di sviluppo del gruppo Copyr-ZelnovaZeltia, che ha superato nel 2022 la soglia di 75 milioni di euro di fatturato. Il gruppo è guidato da Juan Carlos Ameneiro, Amministratore

di soluzioni per la disinfestazione e il controllo degli odori nel settore Ho.re.ca.

L'acquisizione del business di Ecosistema consente a Copyr di espandere la propria offerta, garantendo ai clienti le migliori soluzioni di pest management e igiene ambientale soprattutto in ambito Ho.Re.Ca.,

periore al 10%.

L'acquisizione di Ecosistema rappresenta quasi un ricongiungimento per la famiglia Colandrea, legata a Copyr da tre generazioni. La fondazione di Ecosistema risale al 1994 quando Maurizio Colandrea, già collaboratore di Copyr, decise di avviare la sua attività im-

Mario Di Leva, Direttore Generale di Copyr, ha dichiarato che l'azienda intende preservare il legame familiare che c'è sempre stato tra le due aziende e con Maurizio dando continuità al progetto del suo fondatore. Ecosistema diventerà uno dei brand di punta di Copyr, mantenendo la sua identità e il suo

Delegato di Zelnova Zeltia e Presidente del CDA di Copyr. L'acquisizione di Ecosistema è un'importante mossa strategica che rafforza la posizione di Copyr nel mercato dell'igiene ambientale e consente all'azienda di ampliare la propria offerta per soddisfare le necessità di ogni tipo di utilizzatore.

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Il rischio dello stallo Un ambientalista, un disinfestatore, un sanitario e un cittadino in un parco

La realtà in esame è un parco collocato a sud di una città pressappoco a Nord del quarantacinquesimo parallelo.

• L’area è di poco meno di 3 ha (> 30.0000 m2)

• Una 30 di alberi di media altezza di sei specie differenti

• Presenza di siepi ed arbusti

• Presenza di prati la cui estensione rappresenta ± il 50 della superficie totale

• Irrigazione dei prati a pioggia

• Presenza di due piccoli edifici, delle tettoie un’area picnic

• Due aree giochi per bimbi e una piccola area destinata ai cani con punto acqua

IL PROBLEMA

Presenza piuttosto alta di zanzare

con picchi di punture fra le 15:00 e le 16:00 e verso l’ora di chiusura estiva (le 20:00).

Il cittadino e il sanitario sottolineano che è stata segnalata una recrudescenza di dengue, “febbre spaccaossa”, anche in Europa. Il sanitario sottolinea che sono casi isolati e che il problema non va sottovalutato ma l’allarmismo tutto sommato è ingiustificato. Il che soddisfa l’ambientalista ma irrita non poco il cittadino.

Le proposte:

• Intensificare gli interventi di disinfestazione (il come e il quando saranno oggetto di un successivo approfondimento).

• Catturare delle zanzare per determinarne le specie (ma il gen. Aedes è comprovato dagli orari di attività ed essendo la Dengue proprio delle Ae -

des…) e sottoporle ad approfondite indagini.

• Migliorare la cura al verde, in particolare gli sfalci dei prati.

• Passare dalla irrigazione a pioggia a quella sotterranea (la stima dei costi sarà oggetto di indagine economica, ma non sarebbe sicuramente di poco conto, ma comporterebbe un minor consumo di acqua).

• Una attenta gestione dei rifiuti e dei ristagni di acqua.

L’ENTOMOLOGO

Il quarto membro, l’entomologo, non disponendo di specifici dati riporta gli studi pubblicati in un grande parco piemontese sia come esempio sia come metodologia di indagine. Esemplificando lo studio presentato:

• Ordine dei COLEOTTERI > 24.

S•56 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IGIENE & AMBIENTE
Essendo in quattro a prendere delle decisioni potrebbe essere difficile, perché il rischio dello stallo è reale per cui si rende necessario eleggere un presidente il cui voto farebbe la bilancia a favore della sua opinione o aggiungere un altro membro alla commissione
Graziano Dassi
ZANZARE

• 3 Dytiscidae ad es il ditiscide a due fasce (Graphoderus bilineatus).

• 1 Scarabaeidae ad es. lo scarabeo semipunteggiato.

• 1 Cetoniidae ad es. Scarabeo odoroso eremita.

• 7 Carabidae ad es. Carabo ad anelli (Carabus alysidotus).

• 1 Elateridae. Ferretto arancio = Elater ferrugineus.

• 3 Cicindellidae + 2 Lucanidae e + 6 Cerambycidae.

• Ordine dei Lepidotteri > 12 ad es. Falena dell’edera e Sfinge dell’olivello spinoso.

• Ordine degli Odonata > 8 ad es. la stregona dentellata (Saga pedo).

I membri sono stupiti della complessità dell’entomologia, ma ad alcuni nasce un dubbio: “quanti sono i parchi e i giardini cittadini? Quanto impegno richiederebbe fare un simile studio per tutta la città?

UN PROGETTO VIRTUOSO

Traendo spunto da quanto emerso per il parco infestato da zanzare su istanza del disinfestatore si esamina come metodologicamente coerente quanto è in atto in quel lussuoso super condominio con molta vegetazione e un vero e proprio piccolo bosco. Si tratta di realizzare un progetto di fattibilità su base triennale:

IMPORTANTE

Quanto esposto è per il 90% opera di fantasia anche se il tutto parte dal confronto reale nato da un vero e proprio scontro ideologico fra un amministratore di un bellissimo centro residenziale, un’azienda di servizi e un unico condomino che gridava allo scandalo per alcuni trattamenti adulticidi e

Primo anno

Esamina del sistema idrico e censimento dettagliato degli interventi larvicidi. Determinazione delle specie di zanzare e identificazione in prima approssimazione dell’entomofauna. Introduzione di autoveicoli e mezzi distributivi elettrici. Interventi manutentivi mirati a contrastare l’affrancarsi di parassiti. Valutazione critica dei biocidi, determinazione dei dosaggi unitari e calendario dei trattamenti con stima dei risultati. Scelta dei mezzi di divulgazione per favorire comportamenti virtuosi da parte dei condomini.

Secondo anno

Esaminati i risultati aggiustare il tiro soprattutto su: Calendari di intervento, verifica dei biocidi, possibilità di utilizzare repellenti. Piantumazione di aiuole con essenze indicate come “anti zanzare” purché esteticamente piacevoli (senza aspettarsi risultati eclatanti). Approfondimenti naturalistici: entomofauna e avifauna in particolare.

Miglioramento dei mezzi di divulgazione. Continuare l’opera di prevenzione a 360°.

Terzo anno

Esame critico dei risultati. Stesura di un disciplinare. Esiste la disponibilità di una azienda

di far verificare il tutto sia in fase di stesura del progetto sia, nel caso sia approvato dall’assemblea dei condomini, in fase di esecuzione dal proprio ufficio regulator, (official controller), regolatore la conformità alle norme. Le fasi preliminari sono finanziate su una disponibilità di piccola cassa che l’amministratore ha concordato con i consiglieri e il tutto passerà al vaglio dell’Assemblea nel 2024. In caso di approvazione il disciplinare diventerà operativo nel 2026. Il tutto è abbastanza aleatorio, ma il solo parlarne ha consentito di approfondire l’argomento e, per dare a Cesare quel che è di Cesare bisogna dire che senza la presa di posizione di quell’unico viscerale condomino la cosa non sarebbe neppure stata presa in esame.

che probabilmente fonderà una associazione di animalisti per la reintroduzione dell’Anopheles maculipennis nel territorio urbano (speriamo esenti dai parassiti del genere Plasmodium, quelli che causano la malaria che, come è noto, a livello mondiale è un vero flagello). Facendo riferimento alla moda di reintrodurre specie di grossi predatori in alcune province avrei una proposta un poco bizzarra, ma

che, a mio giudizio, meriterebbe una riflessione: creare tre tipi di boschi: uno esente da orsi per le persone come me che amano la natura ma il più possibile priva di cattivi incontri, un secondo tipo con orsi a beneficio degli animalisti e un terzo con orsi di comprovato brutto carattere a uso esclusivo di esperti che dispensano consigli sul come comportarsi in caso di necessità (Absit iniuria verbis - Sia assente l'offesa dalle mie parole).

S•57 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
Anopheles maculipennis

Allarme ratti nella Grande Mela

Avolte c’è un po’ di verità nei proverbi, per l’allarme ratti vale: Mal comune mezzo gaudio! O se preferite: commune naufragium omnibus solacium. Se tutti naufragano c’è una sorta di sollievo collettivo. In entrambe le locuzioni il concetto è che le sofferenze sembrano meno gravi quando sono divise con altri. In effetti non si tratta tanto di uno stato di sofferenza quanto il non sentirmi solo di fronte a risultati parziali nella lotta ai roditori sinantropi in ambito cittadino. Le mie esperienze hanno radici lontani partono da città siciliane di media dimensione per arrivare ad alcuni capoluoghi di regione e parecchie cittadine balneari. In tutte queste occasioni o per oggettive difficoltà ambientali (una gestione dei rifiuti disordinata), limiti economici inadeguati, oggettive difficoltà organizzative e in alcuni casi una certa confusione fra le competenze sul campo e quasi sempre un mix delle variabili elencate. Ragione per la quale leggere l’allarme roditori nella megalopoli statunitense New York mi ha fatto sentire in buona compagnia.

In primo luogo cerco di riassumere i dati salienti di una certa utilità nella Grande Mela, per evidenziare le linee

S IGIENE & AMBIENTE
Da sempre sono un sostenitore della derattizzazione razionalmente collocata e spero che l’approccio newyorchese su tale criterio si basi
DERATTIZZAZIONE

guida per un progetto in prima approssimazione: New York city ha una estensione complessiva di ≈ 784 km² che sommati ai ≈ 430 km² di acque danno un totale di ≈ 1214 km² in un mix di terra ferma, isole e quindi molte coste. Per avere un termine di paragone il territorio comunale di Milano è 181,8 km², mentre Venezia è più del doppio

414,6 km² e Roma arriva a 1.285 km² ben 71 km² della città del Nord America. Non c’è paragone invece per popolazione: Roma ≈ 3 milioni New York

8,468 milioni (il valore si riferisce al censimento del 2021).

La città statunitense si affaccia sull’Oceano Atlantico, è attraversata dal fiume Hudson ed è suddivisa in distretti: la penisola di Manhattan, le isole di Brooklyn, Queens e Staten Island e il Bronx che invece è su terraferma. Credo che poche città possano vantare tante tipologie ambientali e una densità abitativa così elevata. Le fogne di New York si estenderanno per centinaia di km, la quantità di cibo per l'approvvigionamento alimentare è inimmaginabile e ancor più difficoltosa sarà la gestione dei rifiuti. Essendo alla stessa latitudine di Napoli per cui il clima è caldo d’estate e più freddo della città campana per l’influenza dell’oceano.

ALLARME RATTI

Difficile valutarli data la complessità della città ma la leader del progetto li ha accennati in una conferenza stampa:

• I sacchi della spazzatura che i cittadini possono lasciare sui marciapiedi e ivi sostano per qualche ora.

• La pandemia ha consentito ai ristoratori di mettere i tavolini all’aperto e, senza avere la certezza causa-effetto, dall’inizio del Covid al relativo cessato allarme il problema ratti è letteralmente esploso.

Altri non ne sono stati segnalati suppongo per mancanza di tempo.

Lo stato dell’arte evidenzia che le segnalazioni dei cittadini sono state fra gennaio e settembre del 2022 ben 21mila (18.600 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

Le prime iniziative che verranno prese sono:

• Cambiare e accorciare gli orari in cui è consentito mettere i sacchi dell’immondizia sui marciapiedi.

• Introdurre bidoni atti a contenerli a prova di ratto.

• Altre in fase di studio.

La copertura finanziaria sarà di 5 milioni di dollari. Pari a ≈ 6.377 $/km² (al cambio del 16.04.2023 che vuole 1 $

Documentazione fotografica che sottolinea il fatto: “Non ha senso che tutti questi sacchi della spazzatura rimangano in strada per un periodo di tempo così lungo”, ha detto il sindaco secondo cui la politica di raccolta dei rifiuti è ormai obsoleta. “I roditori vi si intrufolano, creando un vero e proprio problema sanitario per la nostra città”

uguale a 0,91 € sarebbero ≈ 7.007,69 €). Altro parametro potrebbe essere per abitante il che porterebbe l’ammontare pro capite a poco più di mezzo dollaro per abitante. Forse chi si lamenta della cifra a disposizione del servizio non ha torto, ma in Italia circolano cifre ancora più modeste. Da sempre sono un sostenitore della derattizzazione razionalmente collocata e spero che l’approccio newyorchese su tale criterio si basi. Naturalmente supportato da monitoraggi e stime della popolazione razionalmente realizzate e, una domanda mi si affaccia alla mente: ma a New York saranno applicate le norme della mitigazione del rischio o l’emergenza consentirà delle regole?

NB: I dati esposti sono stati ricavati da Internet e mi paiono ragionevoli e attendibili ma non sono in grado di garantirne la veridicità. Resta il fatto che a livello metodologico i criteri esposti, a parer mio, sono condivisibili.

S•59 DIMENSIONE PULITO | 04/2023

SPECIE Rattus norvegicus

NOME VOLGARE: Ratto di fognaratto grigio - ratto norvegico ratto delle chiaviche - surmolotto

INQUADRAMENTO SISTEMATICO

Phylum: Vertebrati

Classe: Mammiferi

Ordine: Roditori

Famiglia: Muridi

DIMENSIONI

adulto:

Lunghezza (corpo + testa): 200-270 mm

Lunghezza (coda): 170-230 mm

Peso: 250-600 g

CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE

Di forma tozza, con coda glabra, grossa e più corta del corpo compresa la testa; ha orecchie piccole che non sporgono dal profilo e muso arrotondato. Il mantello è grigio-bruno con ventre biancastro. Cosmopolita ed estremamente diffuso: sia cittadino che campagnolo. Non va in letargo. Conduce vita prevalentemente sotterranea scavando gallerie e predilige i terreni argillosi (ricchi di humus e compatti). È curioso e vagabondo ed ama esplorare integralmente la zona della sua tana; è prudente ma spericolato, infatti esce anche di giorno per la ricerca di cibo. È in grado di arrampicarsi su piante e pareti anche verticali, ma non quanto il ratto nero.

HABITAT

Vive in colonie spesso numerose e costruisce tane sotterranee preferendo ambienti umidi, tollerando anche climi freddi. Scava lunghe gallerie fornite di numerose ramificazioni con camere per la raccolta del cibo ed al-

tre per la cura della prole. Abile nuotatore. È attivo durante tutto il giorno, ma soprattutto all'alba e al crepuscolo. Si ritrova in ambienti quali: discariche, fogne, macelli, allevamenti e lungo i corsi d'acqua: vive dovunque, basta che non gli manchi l’acqua. È facile trovarlo anche nei parchi cittadini nelle vicinanze di laghetti o corsi d’acqua, sempre alla ricerca del cibo.

ABITUDINI ALIMENTARI

Assai vorace ed aggressivo, ha un regime dietetico onnivoro pur prediligendo cibi di origine animale. Può assalire persino pulcini e coniglietti. Non disprezza però piccoli insettivori, quali talpe e toporagni. Negli alle-

vamenti di suini o di altre specie di maggiori dimensioni è facile trovare sul corpo degli animali sue morsicature e rosicchiature. Può devastare anche coltivazioni erbacee, ad esempio un campo di mais.

CICLO BIOLOGICO

Durata della gestazione: 22-24 gg

N° parti/anno: 3-7

N° nati/parto: 5-12, nudi e ciechi

Peso alla nascita: 5-6 g

Maturità sessuale: a 60-90 gg dalla nascita

Vita media: 1 – 1,5 anni allo stato libero fino ad oltre 3 in stabulario

S•60 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IGIENE & AMBIENTE SCHEDA
Tana di R. norvegicus

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Ars disinfestandi ed entomofagia

Prendiamo per buoni le seguenti stime: attualmente siamo 8 miliardi e le proiezioni suggeriscono che aumenteremo di mezzo miliardo nel 2030 fino a superare i 10 miliardi nel 2100. Arbitrariamente indico, per comodità di calcolo, un consumo medio di 1000 calorie al giorno che tradotto in cibo potremmo schematizzarlo come in tabella 1. Garantisco di aver rifatto i conteggi due volte, i risultati sono coincisi e anche le quadrature; per cui ne deriva che se tutti gli 8 miliardi di terrestri consumassero

S•62 DIMENSIONE PULITO | 04/2023 IGIENE & AMBIENTE
Uno sguardo a tutto tondo sul fabbisogno alimentare del pianeta Terra, sulle risorse alimentari più importanti e sul futuro della produzione agro-zootecnica, naturalmente a volo radente
INSETTI

https://www.lacucinaitaliana.it/news/in-primo-piano/ insetti-da-mangiare-dieci-ricette-antipasto-dolce/

Formaggio con le larve. I vermi nel formaggio sono un classico della tradizione casearia. L'esempio italiano più caratteristico è il Casu Marzu tipico della Sardegna, un pecorino letteralmente invaso dalle larve di mosca. Nel 2009 è entrato nel Guinnes dei record come formaggio più pericoloso al mondo per la salute, ma non si hanno prove di patologie legate al suo consumo. Per informazioni, chiederei ai pastori che lo producono (e lo mangiano) da generazioni. Zuppa di maggiolini. È un'antica ricetta francese che sta tornando prepotentemente di moda: i maggiolini sono fonte di ferro e magnesio, l'ideale per rinforzare una minestra o un brodo

di gallina. Del resto, già un libro del 1884 di Giovanni Battista Villa, indica questi coleotteri come uno dei cibi preferiti dai contadini della Brianza: non è il caso di fare gli schizzinosi. Risotto alle blatte. Avviso: solo per stomaci forti. Il condimento principale del riso bianco al burro sono gli scarafaggi. Ma non quelli neri, piccoli e simpatici, bensì i loro cugini, originari dell'Africa del Nord, rossastri e lunghi quasi una spanna. Un etto di questi per 350 grammi di riso: buon appetito. Spiedini con grilli. Senza farsi beccare, si può infilarli nei vassoi di portata di una grigliata di carne. Si infilzano gli insetti senza le gambe nei bastoncini di legno, alternati a peperoni e pomodori

e si fanno rosolare sulla fiamma. C'è anche una versione dolce, con pezzi di frutta tra un grillo e l'altro. Cavallette fritte saltate con verdura. In una padella grande e in olio abbondante si friggono le cavallette (se si tagliano in pezzi piccoli passano quasi inosservate) e a metà della cottura si aggiungono peperoni, zucchine melanzane e cipolle. Proteine, vitamine e fibre in un unico piatto. Locuste al marzapane. Se le locuste che si trovano nel giardino di casa possono non avere un aspetto appetitoso, scaldate, ridotte in polvere e mescolate alla massa di marzapane possono fare una figura migliore. Provare per credere.

una dieta di circa 1.000 calorie pari a circa 0,715 kg di cibo al giorno risulterebbe un consumo totale giornaliero superiore ai 5,5 milioni di tonnellate, il che equivarrebbe a un totale annuo di più di due miliardi di tonnellate di derrate alimentari. Ma la cosa che balza all’occhio è che più dell’1% sul dato globale è rappresentato dagli insetti. Aggiustando tuttavia il tiro, dato che a utilizzarli come nutrimento è solo il 25% della popolazione mondiale ne consegue che per quella popolazione la percentuale degli esapodi sulla dieta giornaliera si attesta fra il 4 e il 5%. Se tale percentuale venisse introdotta nella dieta della restante popolazione si avrebbe un consumo di insetti 5 volte superiore, a discapito di proteine più costose e inquinanti. Se non commetto errori grossolani di calcolo, il consumo annuo potrebbe arrivare a superare le 250.000 tonnellate giornaliere pari e a sfiorare i 100 milioni di t annue. Certo sono esercizi matematici che però, a parer mio, meritano qualche riflessione sia sull’attenuazione del problema della fame nel mondo sia sul fatto che tali allevamenti sono a basso

costo di produzione, a ridotto tasso di inquinamento e pur anco con un minor consumo di acqua. Certo mangiare cavallette vedendosele intere nel piatto o peggio trovarsi ad ammirare qualche larva di elateride nella frittata non è da tutti. È vero che chi li ha assaggiati afferma che il sapore è buono (e per qualche esperienza personale lo posso confermare), ma è innegabile che per i più vincerebbe una istintiva storica culturale repulsione. In fondo si mangia anche con gli occhi! Non entro nel merito nutrizionistico che gli esperti dicono di ottimo livello. Se ho ben compreso il punto di forza è l’apporto proteico e delle fibre. Dal punto di vista sanitario 2 miliardi di esseri umani testimoniano che non si dovrebbero correre dei rischi anche se le intolleranze e le allergie non si possono escludere. Ma si riscontrano anche nella nostra dieta: lattosio, glutine e fragole insegnano. Certo vi saranno chef stellati che si ingegneranno a realizzare piatti di alto livello con impiattamenti esteticamente accattivanti apprezzati da chi ama le esotiche novità. Per quanto mi riguarda sono curiosa di valutare

la farina ricavata dalla macinatura dei grilli tostati e a conclusione di questa breve nota proporrò un paio di ricette. Vero è che probabilmente sarà difficile dire “la mia nonna/mamma era insuperabile nel fare la carbonara di spaghetti di grillo o nel preparare le polpette agli elateridi” ma le generazioni si susseguono velocemente e fra qualche decennio la frase potrebbe tornare in auge. Quanto esposto in fondo è la punta dell’iceberg perché dal nostro punto di vista non sarà semplice adattare il sistema HACCP o i regolamenti d’igiene e le numerose norme volontarie… agli allevamenti di insetti e alle industrie di trasformazione e confezionamento. Provate a immaginare il tecnico di laboratorio addetto filth test: questo metatarso è da considerarsi una impurità o fa parte dell’alimento? Fra gli aspetti della nutrizionistica e della sostenibilità ambientale c’è anche un orizzonte che potrebbe aprirsi per gli entomologi che verrebbero sicuramente coinvolti, a pieno titolo, nei cicli di produzione che, molto probabilmente, dovranno vedersela con indesiderati parassiti.

S•63 DIMENSIONE PULITO | 04/2023
ALCUNE NOTIZIE DIETOLOGICHE

Copyr per un’efficace e corretta gestione degli infestanti

Copyr è un'azienda italiana che da oltre 60 anni si dedica alla fornitura di servizi e prodotti per l'igiene ambientale. La mission dell'azienda è quella di migliorare la qualità, la sicurezza e l’igiene degli ambienti e di lavorare a costruire un futuro sostenibile e libero dagli insetti dannosi, sviluppando soluzioni efficaci per la difesa dagli infestanti nel pieno rispetto dell’ambiente.

Proprio per questo Copyr si è sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni di origine naturale investendo nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni a base di Piretro, principio attivo di origine naturale.

In ambienti sensibili come bar, ristoranti, ambienti di produzione alimentare ma anche strutture ricettive, la pulizia, l’igiene e la gestione degli infestanti dannosi sono

di primaria importanza per la salvaguardia della salute pubblica. Infatti, microrganismi dannosi, insetti infestanti, topi e ratti possono contaminare i cibi causando così la trasmissione di malattie, o, come nel caso delle cimici dei letti, pungere direttamente l’essere umano causando fastidi e dolore.

Per un’efficace e corretta gestione degli infestanti è importante avere a disposizione tutti gli strumenti utili a prevenire e combattere le infestazioni.

Per questo, oltre allo sviluppo di soluzioni innovative dal punto di vista della formulazione, Copyr offre soluzioni all’avanguardia anche per l’erogazione delle stesse. Copyr è leader nell’offerta di soluzioni di erogazione automatizzata con prodotti che ogni giorno vengono utilizzati in migliaia di bar e

ristoranti per tenere lontane mosche e zanzare.

FORMAZIONE CONTINUA

Nel settore dell'igiene ambientale, la conoscenza è un fattore chiave per garantire la qualità dei servizi offerti. Solo attraverso la conoscenza approfondita delle tecniche applicative, dei prodotti disponibili e delle normative di riferimento, infatti, è possibile effettuare trattamenti efficaci, anche preventivi, con il minor impatto ambientale.

Per questo motivo, Copyr mette a disposizione degli operatori del settore le competenze, l’esperienza e le conoscenze sviluppate sul campo grazie alla collaborazione di tecnici specializzati, di una rete di vendita presente su tutto il territorio, di corsi di formazione e di eventi digitali o in presenza. Un’offerta di servizi pensati da professionisti per i professionisti.

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Oltre a Campus Copyr, l’azienda ha ideato Radio Copyr, il primo programma di intrattenimento dedicato ai professionisti in cui si discute dei temi legati al mondo dell’Igiene Ambientale. Un format semplice attraverso cui è possibile rimanere aggiornati su argomenti specifici, anche in ambito horeca.

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In collaborazione con Envu, Ekosupply® ha recentemente dato vita a due appuntamenti che si sono svolti il 13 Aprile 2023 presso NH Hotel

di Palermo e il 14 Aprile 2023 presso NH Hotel di Catania. I due appuntamenti hanno registrato la partecipazione di tante aziende attente alle novità e alle evoluzioni del settore operanti nell’integrated pest management. In questa importante occasione è stata ufficialmente presentata Envu, azienda con un fatturato di 700 mln di euro nata dalla cessione da parte di Bayer del ramo d’azienda dedicato al Pest Professional. Grazie ai validissimi interventi di Daniel Lucien, Daniele Ferrari e Matteo Riva si è discusso di nuove strategie per la lotta ai roditori infestanti anche con un nuovo rodenticida senza anticoagulanti: Harmonix Pasta a base di Colecalcife-

rolo. Si è parlato di trattamenti con i gel adottando un calendario di intervento specifico per ogni insetto, ed inoltre si è trattato l’argomento delle Cimici dei letti, con domande e risposte per affrontare le sue infestazioni e seguente esercitazione

teorico-pratica. Per Ekosupply®, ma anche per tutte le imprese che operano nell’IPM, è di primaria importanza sviluppare partnership con multinazionali del calibro di Envu, che può vantare una finestra privilegiata affacciata su uno scenario europeo e globale.

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Trappole luminose Klight: quando la qualità incontra il design

Lanciata sul mercato del Pest Control per integrare e arricchire la gamma di prodotti ecologici a basso impatto ambientale, la linea di trappole luminose Klight è oggi un punto di riferimento per il mercato nazionale di categoria. Prodotta e distribuita da Ekommerce, garantisce la qualità propria del Made in Italy unendo in sé i valori della ricerca e dello sviluppo, della sostenibilità ambientale e del design. Composta da tre diverse

collezioni, ciascuna delle quali pensata per un target specifico, Klight risponde alle esigenze dettate dalle normative vigenti volte a garantire sicurezza e igiene negli ambienti del canale Ho.Re.Ca., nelle industrie alimentari, nelle aree di trasformazione, nei luoghi di lavoro e negli ambienti a rischio di esplosione.

La collezione industrial è pensata per il monitoraggio e la cattura di insetti volanti nelle aree produtti-

ve delle industrie della filiera agro-alimentare, quella commercial per i depositi, i magazzini e le aree di trasformazione, mentre le trappole della collezione Ho.Re.Ca., come indicato dal nome stesso, vengono impiegate nel canale Ho.Re.Ca. e in generale nelle aree aperte al pubblico.

Tra i vari modelli Klight, le trappole UV Pro 40 e Pro 80 sono progettate appositamente per applicazioni professionali nell’industria

agro-alimentare dove efficacia, qualità, robustezza e praticità sono elementi di fondamentale importanza per un servizio di monitoraggio all’altezza delle esigenze del settore.

FLUX, LINEA DI PANNELLI COLLANTI

Oggi l’efficacia delle trappole UV Klight è ancora maggiore grazie all’ausilio di FLUX, linea di pannelli collanti per trappole luminose caratterizzata dalla capaci-

ekommerce.it

tà di attirare e intrappolare fino al 180% in più di mosche e altri insetti alati rispetto a una piastra gialla della stessa misura.

Prodotta da Ekommerce, insieme alle piastre collanti Tak, Flux nasce a seguito di studi scientifici, condotti dall’Università del Molise,

volti a potenziare l’efficacia dei pannelli collanti.

I risultati ottenuti dallo studio scientifico dimostrano che la capacità di controllo delle trappole UV non dipende unicamente dai tubi UV utilizzati, contrariamente a come evidenziato in numerosi studi, ma anche dalle

caratteristiche della piastra collante.

L’incredibile risultato è garantito da un elevato grado di riflettanza del pannello grazie alla colla applicata a strisce verticali alternate a spazi vuoti. La peculiarità del pannello Flux è l’effetto chiaro/scuro creato da questa esclusiva tecnica di spalmatura a strisce e dalla conseguente maggiore riflettanza a zone che permette di assecondare l’attitudine naturale della mosca a poggiarsi in prossimità della linea di confine tra le zone ad alta/bassa luminosità.

L’adozione di protocolli propri dell’Integrated Pest Management (IPM) nell’industria alimentare sarà sempre più diffusa data la necessità

di ridurre in modo sensibile gli interventi chimici per il controllo delle infestazioni da insetti volanti. Tra i sistemi di monitoraggio maggiormente utilizzati nelle aree di produzione e stoccaggio di alimenti vi sono le trappole luminose a piastra collante. Tali dispositivi sfruttano il manifesto fototropismo positivo di diverse specie di artropodi. Il richiamo visivo, infatti, influenza notevolmente le loro risposte comportamentali. Numerosi sono stati i contributi offerti dalla ricerca scientifica per la comprensione del funzionamento, lo sviluppo dei dispositivi luminosi e le interessanti applicazioni realizzate in alcune filiere agro-alimentari.

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Le trappole UV Pro 40 e Pro 80 sono progettate per applicazioni professionali nell’industria agro-alimentare

Envu, nuove soluzioni professionali per il monitoraggio permanente

Envu nasce nell’ottobre 2022 dallo spin-off della divisione Environmental Science di Bayer, e nasce come leader globale e focalizzato nel segmento Professional Pest Management.

Tra marzo e aprile Envu si è presentata al mercato in una serie di incontri sul territorio con le imprese di disinfestazione, dal Piemonte alla Sicilia. Centinaia di partecipanti hanno incontrato il team di Envu in Italia e hanno conosciuto le nuove soluzioni professionali Envu per il controllo di insetti e roditori,

dove la sostenibilità e il focus sui criteri ESG hanno aumentato la loro importanza. Infatti la nascita di Envu avviene in un momento di forte cambiamento della disinfestazione professionale, dove aumenta la richiesta da parte dei clienti di soluzioni a basso impatto ambientale. In particolare nella lotta a topi e ratti si è passati dal permanent baiting (utilizzo di esche rodenticide in modo permanente) al monitoraggio permanente: nel corso degli incontri sul territorio Envu ha presentato il sistema di monitoraggio e controllo digitale dei roditori Digital Pest Management, disponibile in Italia da questa

stagione. Il sistema Digital Pest Management permette un monitoraggio a distanza dei roditori 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, grazie alla piattaforma basata su cloud accessibile da computer, tablet o smartphone; sulla piattaforma è possibile leggere lo status in tempo reale delle trappole a cattura (che distinguono lo scatto a vuoto dalla cattura) installate sul sito in modo semplice e intuitivo e scaricare report con trend delle catture nel tempo e nello spazio (heatmap). Il sistema Digital Pest Management permette di configurare l’accesso ai report sulla piattaforma per diversi profili: è quindi possibile fornire l’accesso alla planimetria a diversi tecnici dell’impresa e anche al cliente finale. Le trappole a cattura del sistema Digital Pest Management sono certificate IP 67 (impermeabilità) e alimentate a batteria con durata fino a 3 anni; sono collegate alla centralina del sistema tramite la rete LoRaWan, un protocollo di trasmissione dati sicuro che copre lunghe distanze (fino a 5-10 km) con bassi consumi di energia. È possibile collegare fino a 500 dispositivi con ogni centralina, e questa con la piattaforma. L’installazione delle trappole è semplice e veloce, grazie

a un QR code sul fondo che può essere scansionato con la app mobile Envu Digital Pest Management

Nel quadro di una ricerca di soluzioni più sostenibili, Envu ha presentato anche Harmonix Monitoring, esca virtuale atossica per il monitoraggio dei roditori che può essere impiegata in un protocollo in sinergia con Harmonix Pasta, riducendo la neofobia e migliorando il tempo di accettazione dell’esca rodenticida. Anche Racumin Expert, nuovo rodenticida a base di cumatetralil, è stato presentato durante gli incontri: un prodotto Biocida non classificato che utilizza un principio attivo non persistente e quindi con un profilo ambientale favorevole. Anche la confezione di Harmonix Pasta, Harmonix Monitoring e Racumin Expert utilizza un ridotto contenuto di plastica, con vantaggi in termini di smaltimento dei rifiuti.

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Difendere le derrate alimentari

Il Lasioderma serricorne è un coleottero tipico dell’industria del tabacco, tanto da essere comunemente chiamato Anobio del tabacco, ma non colonizza solo questo ambiente, anzi capita di trovarlo anche in magazzini di prodotti confezionati, come pasta, biscotti o altri prodotti da forno, dove può provocare ingenti danni, poiché ha la capacità di forare gli imballaggi. Il rischio è quello di dover buttare enormi quantità di prodotto finito, oltre a un eventuale danno di immagine nel caso di reclami da parte dei clienti finali.

Se il sistema di monitoraggio, realizzato con dispositivi a colla con feromone specifico e/o trappole elettroluminose, dà evidenza della sua presenza è bene correre immediatamente ai ripari. Gli step di intervento partono sempre da un’accurata ispezione, si procede poi con la rimozione di tutti i prodotti contaminati e una prima fase

di pulizie, a seguire un trattamento di saturazione volumetrica e si completa con le pulizie finali e il ripristino degli ambienti. Non c’è una fase più importante dell’altra: sono tutte indispensabili ed egualmente rilevanti, pena non raggiungere l’eradicazione dell’infestazione.   Il prodotto più indicato per la fase di disinfestazione è a base di Piretro, perché è fortemente abbattente e ha effetto snidante, ma si degrada velocemente alla luce solare. Inoltre, essendo formato da 6 molecole (Pi retrina I e II, Cinerina I e II e Jasmolina I e II) presenti in proporzioni differenti in fun zione di vari fattori di cresci ta e sviluppo della pianta di Chrysanthemum cinerariae folium, offre quella “miscela chimica” che gli permette ridurre insorgenza di resistenze. Come tecnica applicativa, la saturazione volumetrica, se ben condotta, consente di raggiungere tut-

te le superfici in egual modo, anche quelle che un operatore ha difficoltà a irrorare con uno strumento manuale, andando a colpire anche gli insetti che in quel momento sono in volo attivo.  Ricordiamo che le buone prassi di intervento prevedono di verificare sull’etichetta la diluizione d’uso e rapportarla alla cubatura da

Green Pyr

trattare, in modo da preparare la giusta quantità di soluzione insetticida da applicare nell’ambiente; apporre la cartellonistica di avviso e, terminata l’irrorazione, attendere un tempo congruo prima di iniziare le pulizie finali per eliminare gli insetti morti ed eventuali residui di prodotto dalle superfici di utilizzo.

Insetticida in microemulsione acquosa a base di Estratto di Piretro. Tra i suoi target riporta in etichetta: Ephestia, Plodia e Lasioderma, Oryzaephilus e Tribolium castaneum oltre a scarafaggi, mosche e zanzare. I test di laboratorio dimostrano che applicato al 2% contro i lepidotteri (tignola della farina) fa registrare il 100% della mortalità dopo 20 minuti, mentre utilizzato per i coleotteri dell’industria alimentare ottiene il 100% di mortalità in 3 ore.

Green Pyr è utilizzabile anche per trattamenti in viali e parchi cittadini, negli ambienti pubblici o dove si vive in comunità, su mezzi di trasporto, aree industriali, depositi rifiuti, ma anche su superfici esterne di fabbricati rurali.

Lasioderma serricorne - Anobio del tabacco

Larve: scarabeiforme, arcuata, colore biancastro con capo giallastro, presenta fine e diffusa peluria.

Pupe: si proteggono in un bozzolo realizzato dalla larva con detriti alimentari, rosura ed escrementi.

Adulti: 2-4 mm, colore bruno rossiccio, forma del corpo ellissoidale con fini sete chiare, senza striature sulle elitre, capo ricoperto dal pronoto. Buoni volatori.

Ciclo completo: 1-4 mesi a seconda della temperatura. Optimum: 30-35°C con 70% di umidità. Sopravvive in magazzini e depositi dove la temperatura non scende sotto i 17°C.

Derrate attaccate: famoso per infestare i depositi di tabacco, si rinviene anche in locali dove sono presenti prodotti in polvere (latte, farina, cacao…), spezie, erbe officinali, caffè, leguminose, frutta essiccata; occasionalmente attacca prodotti di origine animale (lana, crine, animali imbalsamati).

Danni: scava gallerie nel substrato alimentare per nutrirsi, impuparsi, sfarfallare; può perforare anche materiali di confezionamento e imballaggi.

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Lotta alle blatte per ambienti sicuri

sere dotata di un piano di monitoraggio, che negli ambienti interni viene condotto attraverso la posa di trappole adescate con attrattivi alimentari che verranno rinnovate periodicamente. Per quanto riguarda la lotta, oggi si tende a privilegiare:

• insetticidi in gel da collocare nei pressi dell’infestazione o nelle zone di transito degli insetti;

I Blattoidei figurano tra gli infestanti maggiormente monitorati dal disinfestatore. Questi insetti rappresentano infatti un vero e proprio problema sanitario, perché, venendo in contatto con gli alimenti, possono trasferire su di essi microrganismi raccolti dalle superfici e diventare quindi potenziali vettori di malattie come salmonellosi ed epatite. Per scongiurare problemi di sanità pubblica, delle buone procedure di deblattizzazione, effettuate con prodotti specifici e di qualità, sono fondamentali sia a livello domestico-civile che industriale. Le specie riscontrabili con maggiore frequenza in contesti urbani e domestici sono la Blatta orientalis, comune infestante della rete fognaria e la Blatella germanica, probabilmente lo scarafaggio più frequente nell’industria alimentare. Altre specie di interesse, data

la loro attuale espansione, sono Supella longipalpa, Polyphaga aegyptiaca e Periplaneta americana.

PREVENZIONE

In ambiente interno, può venire spontanea la chiusura di fessure alle pareti e l’eliminazione di potenziali nascondigli. Si ricorda tuttavia la necessità di aumentare il livello di igiene attraverso un’assidua pulizia e una attentissima gestione dei rifiuti, il tutto accompagnato dalla drastica riduzione dell’umidità ambientale. Per quanto riguarda l’ambiente esterno, si consiglia l’eliminazione di raccolte d’acqua, gocciolamenti e ogni potenziale via d’ingresso, anche minima, verso gli ambienti interni.

MONITORAGGIO E LOTTA MODERNA

Ogni struttura a rischio di infestazione dovrebbe es-

• formulazioni microincapsulate per ripristinare rapidamente i livelli di guardia e trattare efficacemente superfici porose;

• il piretro naturale in virtù delle sue proprietà snidanti e abbattenti, confacenti alle industrie alimentari. Per una lotta efficace a questi insetti striscianti, Newpharm® propone in particolare quattro prodotti: Addict gel Scarafaggi, un insetticida pronto all’uso in gel a base di Dinotefuran adatto negli interni. Questo gel fornisce un rapido effetto abbattente garantendo il 100% di mortalità entro un’ora. Labiogard® è d’altra parte un insetticida spray di nuova concezione risultante dall’associazione di principi insetticidi dal potere abbattente e residuale. Ef-

ficace in brevissimo tempo, consente interventi mirati in fessure o angoli infausti e garantisce efficacia totale pure nel controllo di insetti adulti. Labiogard® è impiegabile ovunque: ospedali, caserme, cinema, mezzi di trasporto, abitazioni, servizi. Newcidal Micro® viceversa, rappresenta la soluzione elettiva per intervenire sulla cinta muraria dei fabbricati poiché le microcapsule di cellulosa garantiscono un lento e progressivo rilascio della sostanza attiva direttamente dai pori delle superfici. Agisce già dopo pochi minuti dall’applicazione e la sua particolare formulazione garantisce una lunga efficacia, che può protrarsi fino a sei mesi.

Nuvex® Smoke infine è un moderno insetticida fumogeno adatto ad ambienti chiusi sia industriali che domestici nei quali esercita un’efficace azione abbattente e snidante nei confronti di numerosi insetti. Non lascia residui negli ambienti trattati ed è l’unico prodotto fumogeno a base di piretro presente sul mercato.

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TECHNOLOGY S.P.R I . N.G .

Tecnologia e sostenibilità per proteggersi dai roditori

stazione è a dir poco fondamentale. Gli infestanti devono essere catturati e rimossi il più rapidamente possibile per evitare di compromettere le aree più sensibili, utilizzando preferibilmente soluzioni non tossiche per ovviare a possibili contaminazioni.

La presenza di topi o ratti non è purtroppo una condizione insolita, sia negli edifici residenziali che nelle attività commerciali, così come nelle aree destinate alla preparazione o al consumo degli alimenti.

Un’infestazione è molto pericolosa per la salute delle persone, ma non solo: ritardi nella produzione e vendita di materiali possono causare gravi danni alle aziende. L’im-

patto sul fatturato a causa della contaminazione delle materie prime e la perdita di produttività a causa dei tempi di fermo delle macchine, possono potenzialmente portare alla chiusura di contratti o all’applicazione di sanzioni finanziarie. Inoltre, la cattiva reputazione è una delle maggiori preoccupazioni legate alla presenza di infestanti. Per tutti questi motivi la corretta gestione di un’infe-

Per tutte le aziende che vogliono garantire la massima sicurezza e godere del vantaggio di un monitoraggio continuo, ma anche per tutte quelle che devono garantire la conformità alle normative e agli standard di audit, Rentokil, azienda specializzata nel monitoraggio e controllo degli infestanti del gruppo Rentokil Initial, ha introdotto il sistema innovativo PestConnect, che comprende diverse tipologie di postazioni progettate per catturare i roditori. Un servizio chiave per chi deve adottare un approccio a tolleranza zero per la gestione degli infestanti e per chi vuole restare costantemente aggiornato, così da non dover pensare più a nulla.

Tutte le soluzioni di cattura che fanno parte della gamma PestConnect hanno una tecnologia a sensore che monitora costantemente le attività 24/7, 365 giorni l’anno. Il sistema fornisce notifiche anticipate agli esperti

Rentokil, che intervengono quindi contestualmente al manifestarsi di un passaggio e/o di una cattura, oltre che in caso di possibili problematiche che potrebbero causare la perdita di dati. Grazie alla connessione alla piattaforma myRentokil, il sistema di reportistica online, il Cliente riceve informazioni dettagliate e analisi sull’andamento delle infestazioni, con esaustivi report periodici e con la massima trasparenza end-to-end.

PestConnect è un sistema che permette anche di mitigare l’impatto sull’ambiente. Tutte le postazioni infatti possono essere riutilizzate dopo la cattura dell’infestante, evitando l’installazione di una trappola nuova dopo ogni cattura, inoltre gli interventi dei tecnici sono più mirati, perché si spostano solo nel momento in cui ricevono una segnalazione, dedicando meno tempo al controllo delle trappole e più tempo alla gestione proattiva degli infestanti.

Infine, PestConnect e myRentokil hanno ottenuto a livello globale la certificazione ISO27001, uno standard che attesta la corretta gestione e sicurezza delle informazioni.

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MONITORAGGIO AVVISO REPORT INTERVENTO PREVENZIONE ANALISI DEI DATI www.rentokil.com/it 800 916 272 Rentokil 2023 INTERCETTIAMO LE MINACCE NASCOSTE PestConnect è la soluzione Rentokil per proteggerti dai roditori, mitigando l’impatto sull’ambiente. Grazie ai sistemi di monitoraggio e cattura da remoto, avrai una difesa continua 24/7. Dormi sonni tranquilli sapendo che i tuoi spazi sono al sicuro!

Cartelli ed etichette per la disinfestazione

Tipoesse è un’ azienda artigiana specializzata nella produzione di cartelli ed etichette personalizzati per monitoraggio roditori e insetti. La vendita diretta per corrispondenza senza intermediari e su tutto il territorio nazionale permette di offrire prodotti di qualità a prezzi competitivi. Per l’attività di disinfestazione e derattizzazione Tipoesse offre tutto ciò che occorre per un pratico, semplice ma efficace monitoraggio delle postazioni.

CARTELLI DA PARETE PER POSTAZIONI DI CONTROLLO

La scelta di un buon prodotto di segnalazione delle postazioni è fondamentale per l’attività di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione. Per la realizzazione dei cartelli di postazione, è stato scelto un materiale plastico di qualità con elevata resistenza in esterno se esposto a pioggia, raggi solari e sbalzi termici, assicurandone l’integrità per una durata medio-lunga. Tutti i modelli sono personalizzabili con intestazione aziendale, logo, testi e colori. Da applicare al muro con qualsiasi tipologia di silicone. Sono scrivibili con pennarello indelebile.

ETICHETTE ADESIVE PER TRAPPOLE

La gamma di etichette adesive per le postazioni di controllo e monitoraggio offre un’ampia scelta di modelli da personalizzare con testi, colori, layout, dimensioni e logo aziendale. Il collante tenace HT, garantisce un’aderenza immediata dell’etichetta che velocizza e facilita il lavoro di controllo dell’operatore. Il supporto pretagliato ne agevola l’applicazione, permettendo di lavorare anche indossando guanti da lavoro. La superficie è scrivibile con pennarello indelebile.

MONITORAGGIO DIGITALE, ETICHETTE QRCODE

Gestire in modo veloce e innovativo il controllo delle postazioni! Il QrCode può comunicare con un gestionale e attesta l’avvenuto controllo della postazione oppure semplicemente per numerare le postazioni. Le etichette QrCode vengono fornite in rotolo e sono resistenti all’esterno.

COLECALCIFEROLO, SUL CARTELLO DI POSTAZIONE

In base alle innovazioni del settore Pest Control, Tipoesse ha ideato nuovi cartelli ed etichette ad hoc per il monitoraggio roditori. Qual è la novità? In alternativa ai classici principi attivi con anticoagulante (bromadiolone, difenacoum etc.) si avrà la possibilità di contrassegnare la voce "Colecalciferolo", che al contrario è un'esca rodenticida non anticoagulante. Il cartello può essere personalizzato: completo di spazio QrCode oppure con o senza calendario.

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Dall’expertise di Vebi Tech nasce Biocontact CS

La Divisione Vebi Tech si rivolge alle aziende e ai professionisti della disinfestazione, offrendo un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per la lotta a roditori e insetti nocivi con molteplici tipi di formulazioni e principi attivi. L’assortimento si completa di disabituanti, diserbanti, disinfettanti, lampade a luce U.V., attrezzature specifiche per la disinfestazione e per la sanificazione e soluzioni per la cura e protezione del verde. I punti cardine della divisione Vebi Tech sono innovazione, competenza e partnership, i quali contraddistinguono l’attività di Ricerca e Sviluppo di Vebi Tech. La Divisione vanta una profonda conoscenza del settore, frutto del lavoro di esperti professionisti,

sperimentazione sul campo e in laboratorio, sinergie di idee in collaborazione con professionisti, enti accreditati, clienti, fornitori e Istituti Universitari.

Vebi Tech offre attività di consulenza, formazione e supporto agli operatori del settore e alle aziende, attraverso corsi studiati ad hoc per soddisfare le esi genze specifiche di ogni cliente. Infatti, l’obiettivo è affiancare il professionista nell’individuazione del pro blema, analizzandone ogni aspetto per un intervento mirato, radicale ed efficace. Ricerca, investimenti in in novazione e miglioramento continuo in ottica di soste nibilità: questi sono i prin cipi che hanno guidato la nascita di Biocontact CS, insetticida concentrato

microincapsulato a base di Piretro. Quest’ultimo, principio attivo di origine vegetale, è ricavato dai fiori di una pianta, il Tanacetum cinerariifolium, conferisce al prodotto un’azione per contatto e per ingestione. Biocontact CS è efficace contro zanzare, infestanti delle derrate, formiche, blatte, pulci e zecche e in generale verso un ampio spettro di insetti volanti e striscianti che comunemente infestano gli ambienti civili, domestici, industriali, zootecnici e le aree verdi.

La tecnologia della microincapsulazione prevede

una separazione fisica del principio attivo dal solvente (che in questo caso è l’acqua), garantendo la stabilità del prodotto sia in forma concentrata sia diluita. Il principio attivo è in parte libero, garantendo l’azione abbattente e snidante a effetto immediato, e in parte racchiuso nelle microcapsule. La membrana delle microcapsule, un sottile film polimerico privo di derivati petroliferi e microplastiche, ha molteplici compiti: protettivo contro la degradazione del principio attivo; regolatore del rilascio dell’attivo, residuale, garantendo l’efficacia nel tempo. Infatti, grazie alla microincapsulazione, il prodotto elimina gli insetti presenti al momento del trattamento e previene l’insorgere di successive infestazioni fino a 1 settimana.

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azione mirata sulle larve di zanzara
C100456 FSC® www.fsc.org

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