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a cura della Redazione

IMBALLAGGI, ETICHETTATURA E INFORMAZIONE AMBIENTALE

Il ministero della Transizione ecologica è intervenuto recentemente con la circolare del 17 maggio 2021 in merito all’obbligo di etichettatura degli imballaggi, previsto dall’art. 219 del Testo unico ambientale. In particolare l’obbligo ricade sui produttori ma anche sugli utilizzatori degli imballaggi, al fine di assicurare un’adeguata e idonea informazione ambientale. I produttori di imballaggi sono obbligati a identificare correttamente il materiale, con la codifica alfanumerica prevista dalla decisione 97/129/Ce perché sono a conoscenza dell’effettiva composizione dell’imballaggio, sia esso finito che semilavorato, e quindi devono fornire informazioni complete a favore di tutti i soggetti della filiera. Le informazioni previste per una corretta etichettatura degli imballaggi sono spesso condivise tra il produttore e l’utilizzatore dell’imballaggio stesso, in ragione del suo effettivo utilizzo. Per garantire la corretta etichettatura ambientale di imballaggi neutri, privi di grafica o stampa con particolare riferimento a quelli da trasporto, il produttore deve inserire le informazioni sui documenti di trasporto che accompagnano la merce, o su altri supporti esterni, anche digitali. Ciò vale anche nei casi in cui ci si trova di fronte a imballi impossibilitati alla stampa dell’etichettatura. Si tratta in sostanza di una via alternativa alla tradizionale etichettatura da apporre sull’imballaggio stesso. (a cura di F.Metta)

BENESSERE DEGLI ANIMALI

Lo scorso 26 aprile, i ministri dell’agricoltura dell’UE hanno sostenuto una revisione della legislazione sul benessere degli animali, in particolare durante il trasporto su lunghe distanze. Il commissario europeo per la salute Stella Kyriakides ha confermato che la Commissione europea presenterà una proposta di revisione della legislazione sul benessere degli animali del 2005 nel 2023. Sempre in merito al benessere animale, il mandato del gruppo di esperti della Commissione è esteso di 4 anni, fino al 30 giugno 2025. (fonte: OriGin)

#EUChooseSafeFood

In occasione della Giornata mondiale della sicurezza alimentare svoltasi lo scorso 7 giugno, l’Efsa ha avviato la campagna di comunicazione #EUChooseSafeFood che si svolgerà per tutta l’estate 2021. La campagna si prefigge di sensibilizzare i cittadini alla scienza alla base dei nostri alimenti e di raccontare la storia degli scienziati che si adoperano per garantirne la sicurezza. L’obiettivo generale è incoraggiare i cittadini a pensare in modo critico alle loro scelte quotidiane riguardanti gli alimenti. (fonte: Efsa)

PLASTIC TAX RINVIATA DI ALTRI 6 MESI

A causa delle difficoltà che i settori economici stanno vivendo a causa della pandemia, la tassa è stata ulteriormente prorogata ed entrerà in vigore dal 1 gennaio 2022. Dopo un primo rinvio, la plastic tax, prevista inizialmente per il 1° gennaio 2021 e posticipata al prossimo 1 luglio, è stata differita di altri 6 mesi, per sostenere la delicata ripartenza delle aziende. Questa tassa impatterà sui MACSI, manufatti destinati ad avere una funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari, anche in forma di fogli, pellicole o strisce realizzati, anche parzialmente, in plastica. Di questo gruppo fanno parte ad esempio bottiglie, tetrapak, contenitori in polistirolo e vassoi per alimenti, con l’esclusione dei manufatti compostabili e medicali. Soddisfatto della proroga Ettore Prandini di Coldiretti, che al Sole24 ore ammette di temere che il costo della plastic tax possa venire scaricato sui più deboli: gli agricoltori e i consumatori finali. Ivano Vacondi, presidente di Federalimentare, dichiara al quotidiano la sua soddisfazione: “Tiriamo sospiro di sollievo: bene questo rinvio. È il momento della ripartenza e siamo contenti che il governo ci aiuti in questa situazione così delicata”. (fonte: AlimentiNews.it)

PIANO D’AZIONE DELL’UE VERSO L’INQUINAMENTO ZERO PER ARIA, ACQUA E SUOLO

Il 12 maggio, la Commissione europea ha adottato un piano per ridurre l’inquinamento dannoso per la salute e gli ecosistemi naturali entro il 2050. Per quanto riguarda l’agricoltura, un inquinante su cui la Commissione si concentra in particolare è l’ammoniaca. La CE prevede misure riguardanti le pratiche di alimentazione degli animali, la gestione del letame e l’uso di fertilizzanti e vuole facilitare l’immissione sul mercato di materie prime per mangimi alternativi e additivi per mangimi innovativi. Un altro obiettivo è quello di ridurre del 25% gli ecosistemi dell’UE in cui l’inquinamento atmosferico minaccia la biodiversità. (fonte: OriGin)

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