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Trasformatori e motori elettrici

Trasformatori

e motori elettrici

Il settore dei trasformatori e dei motori elettrici presenta una prevalenza di aziende di medie dimensioni, mentre le barriere all’entrata sono piuttosto alte. In crescita la presenza di grandi gruppi esteri, che operano tramite acquisizioni delle principali realtà nazionali

a cura di Massimo Poletti

Nel nostro Paese, lo scorso anno la produzione di trasformatori e motori elettrici è diminuita del 10,6%, penalizzata pesantemente dalla contrazione delle esportazioni (-14,9%), che rappresentano la principale destinazione dei prodotti nazionali e che per l’89% sono costituite da motori, mentre i trasformatori concorrono per il restante 11% circa. Sotto il profilo delle importazioni è emersa una flessione piuttosto contenuta (5,8%) rispetto a quanto evidenziato dall’export, grazie alla tenuta dei flussi provenienti da alcune importanti aree. Questi i dati fondamentali emersi dallo studio “Trasformatori e motori elettrici”, rilasciato dal Cerved nello scorso mese di marzo, nel quale, in considerazione del protrarsi dell’epidemia, sono state elaborate previsioni per il 2021 ipotizzando due diversi scenari. Nel primo, contraddistinto da un progressivo allen-

tamento delle misure di contenimento e da una regolare attuazione del piano vaccinale, si ritiene che la produzione settoriale potrà crescere ad un tasso vicino al 6%, a fronte di un recupero più deciso della domanda estera (+10÷11%). Nel secondo scenario, caratterizzato da un’evoluzione meno positiva del quadro epidemiologico, con la necessità di mantenere significative misure di restrizione degli spostamenti per buona parte del 2021, a fronte di una campagna vaccinale a rilento, si ritiene che il tasso di recupero della produzione settoriale potrà essere minimo, anche se incoraggiato dalle commesse provenienti dall’estero e dalla diversificazione dei mercati geografici di sbocco che contribuiranno a limitare il rischio Paese. Il settore vede la presenza di alcuni operatori medio/grandi, per la maggior parte appartenenti a gruppi multinazionali, attivi su vari mercati di sbocco con prodotti anche molto diversi. Vi sono, poi, operatori più piccoli e fortemente specializzati in uno/due ambiti di produzione.

Analisi domanda

Le macchine rotanti, e in particolare i motori elettrici di bassa tensione, sono destinate prevalentemente all’industria per la produzione di apparecchiature, macchine ed impianti che richiedono un livello medio/basso di automazione. I principali utilizzatori nazionali di trasformatori e macchine di piccola e media potenza sono gli operatori elettrici, il sistema industriale (imprese meccaniche e metalmeccaniche, imprese elettroniche ed elettrotecniche, ma anche impianti per la generazione di energia da fonti alternative) e la clientela professionale.

Fattori esterni

Sulla domanda di motori e trasformatori hanno un impatto positivo gli incentivi statali a sostegno dei settori clienti, come nel caso di incentivi alla rottamazione di elettrodomestici obsoleti o inquinanti o provvedimenti che favoriscono l’utilizzo di energie alternative. Per quanto riguarda l’epidemia di Covid 19, l’impatto sul settore in esame è determinato: • dal rallentamento dell’economia mondiale, con ripercussioni sulla domanda di motori elettrici proveniente dall’estero, fondamentale per il settore (assorbe oltre il 64% della produzione nazionale); • dal peggioramento del quadro economico nazionale, della performance del comparto

manifatturiero e dei consumi delle famiglie, con effetti negativi sui principali settori di impiego dei motori elettrici.

Principali trend emergenti: prodotti “smart”

Nel mercato degli elettrodomestici, segmento di sbocco più significativo per i prodotti settoriali, si conferma la tendenza che vede i consumatori maggiormente orientati verso la fascia di prodotti dai contenuti tecnologici innovativi.

Analisi dell’offerta

Il settore è costituito in prevalenza da aziende di medie dimensioni. Vi è, poi, una significativa presenza di piccole aziende specializzate per prodotto. Tra le prime è forte la presenza di imprese a capitale estero, appartenenti a grandi gruppi mondiali diversificati. Le aziende attive nel settore sono una novantina, cui si aggiungono un certo numero di commercializzatori e importatori, mentre gli addetti sono circa 4.200. In Italia si contano circa 50 imprese che operano nel segmento dei motori a corrente alternata e circa 40 imprese nel segmento dei motori a corrente continua e brushless. La dimensione media consente di raggiungere economie di scala in modo più efficace, mentre l’esistenza di operatori di piccole dimensioni risulta maggiore in presenza di un’elevata specializzazione produttiva, per prodotti destinati ad un singolo mercato di sbocco oppure per subforniture destinate ad operatori di grandi dimensioni.

Canali distributivi

Le vendite ai grandi clienti, grandi aziende della meccanica e della produzione di elettrodomestici, sono dirette, mentre il canale dei distributori serve prevalentemente i piccoli operatori dei settori meccanici.

Opportunità

Le opportunità per le aziende del settore si possono evidenziare in termini di: • buon andamento della domanda finale di piccoli e grandi elettrodomestici, di cui i prodotti settoriali rappresentano un componente; • barriere all’entrata elevate; • tenuta dei prodotti destinati a grandi impianti; • aumento dell’attenzione alla sostenibilità, con la transizione verso l’alimentazione elettrica in comparti clienti come l’automotive; • potenziale sviluppo del mercato nordamericano a seguito delle nuove tariffe doganali USA; • elevate capacità innovative; • in assenza di eventi straordinari, tendenziale buon andamento di alcuni mercati di sbocco (meccanica, robotica, handling); • tendenziale crescita del mercato internazionale.

Principali trend emergenti: ricerca di nuovi mercati

In alcuni mercati emergenti, come quelli dell’Est europeo e di parte di Asia e Africa, il livello di penetrazione degli elettrodomestici è ancora relativamente basso oppure il parco prodotti obsoleto. Per i prodotti destinati a questo settore vi è, dunque, una potenzialità elevata con notevoli tassi di crescita, sebbene fortemente differenti da Paese a Paese. Va rilevato come sia in aumento la concorrenza, basata soprattutto sul prezzo, della produzione proveniente da Paesi a basso costo di manodopera.

Scenario competitivo: innovazione di processo e di prodotto

Il settore risulta attualmente interessato da fenomeni di: • razionalizzazione dei processi produttivi con l’obiettivo di ridurre i costi fissi; • ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse; • riduzione dei costi accessori alla produzione (trasporto, logistica); • ricerca sull’utilizzo di materie prime (es. uso di alluminio invece che del rame, ma anche

Minacce

Le minacce per le aziende del settore si possono concretizzare in: • flessione della domanda per le conseguenze della diffusione dell’epidemia di Covid 19, con ripercussioni anche di lungo periodo per le commesse pluriennali; • difficoltà di ripresa di alcuni importanti comparti clienti (ad esempio, macchine utensili, meccanotessile, ecc.); • ciclicità della domanda; • mercato occidentale saturo in uno dei segmenti di sbocco più importanti (elettrodomestici); • possibilità finanziarie legate a ricerca e sviluppo disponibili solo per i grandi operatori; • diffusione di politiche protezionistiche e di “guerre commerciali” a livello internazionale; • criticità nella riscossione dei crediti; • difficoltà nel settore della power generation.

tipologie diverse di lamiere per la produzione di motori, la scelta dei magneti); • attenzione all’innovazione di prodotto (in termini di ingombro, rumorosità, vibrazioni, rendimento energetico).

L’innovazione di processo è indirizzata a massimizzare l’automazione del processo produttivo al fine di migliorare la struttura dei costi e la qualità dei prodotti.

Bibliografia

Start “Trasformatori e motori elettrici”, edizione marzo 2021 Questo studio è realizzato da Cerved Marketing Intelligence, la piattaforma per conoscere i mercati, davvero. Scrivici a: info.marketingsolutions@cerved.com