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Riqualificazione e risanamento di un

VISTA INTERNA

Riqualificazione e risanamento di un edificio anni ’50: il progetto

Oltre che a una riqualificazione estetica e funzionale, l’obiettivo generale è il recupero in termini di efficienza energetica di un edificio costruto negli anni ’50. Nel corso del 2020 sulla rivista verranno pubblicati diversi articoli che ne racconteranno l’evoluzione. Questa seconda parte tratterà del progetto

Nonostante le limitazioni date dal confronto con il contesto sociale e architettonico, l’obiettivo principale del progetto è il raggiungimento del massimo comfort interno possibile. Le limitazioni e le opportunità, descritte nello scorso numero di Casa&Clima, non sono state ancora risolte. Partiamo dal presupposto peggiore: il cappotto termico non potrà essere realizzato. L’intervento di riqualificazione verterà, dunque, non tanto sulla performance energetica, quanto su un concetto di benessere interno, dato da altre soluzioni tecnologiche.

ASPETTI DISTRIBUTIVI

L’appartamento in termini di distribuzione interna verrà parzialmente ristrutturato. Le modifiche principali saranno l’ampliamento del bagno e la riorganizzazione della zona giorno, con un’inversione degli spazi che riguarderà tavolo da pranzo e divano. Sarà modificata anche la zona di ingresso e il piano di arrivo delle scale per consentire di creare un disimpegno da cui partirà la nuova rampa interna di scale per il piano sottotetto, che verrà così recuperato e collegato all’appartamento. In questo modo, pur facendo parte di una sola unità abitativa, i due piani potranno essere separati da una porta. Questa scelta è stata dettata dalla possibilità di inserire uno studio al piano superiore che, in caso di visite, necessiterà di un accesso indipendente. Nel sottotetto sarà recuperato uno spazio di circa 30 mq, utilizzabile come spazio di lavoro o come zona per attività di relax. Per dare aria e luce ai locali verrà realizzato un abbaino in legno, mentre parte delle zone più basse e non abitabili saranno adibite a ripostiglio. Sopra la zona giorno verrà rimosso parte del solaio, creando una zona a doppia altezza per dare maggiore ampiezza e luce a tutto l’appartamento. Questa scelta valorizzerà lo spazio più basso nel sottotetto, creando un ambiente con un’altezza di più di 4 metri.

ISOLAMENTO TERMICO

Escludendo per ora la possibilità di realizzare un cappotto esterno, quello interno di basso spessore sarà dimensionato con pannelli di fibra di legno di massimo 4 cm, finiti con intonaco di argilla e posizionati sul muro perimetrale. Per motivi di spazio, non sarà realizzato solo in cucina. La perdita di spazio interno è minima in relazione allo spazio totale disponibile. Tuttavia, ciò modifica sostanzialmente l’ammettenza termica del lato interno del muro perimetrale e – sebbene il valore di trasmittanza complessivo non rientri nei valori classici di una Casaclima – l’effetto termico finale sarà comunque quello di una temperatura percepita distribuita in maniera più omogenea. Il pannello isolante assume una temperatura più uniforme e l’argilla funziona da volano igrometrico: insieme i due elementi diventano un sistema di regolazione termoigrometrica automatico e naturale. Questa soluzione, già sperimentata in altre occasioni, ha dato ottimi risultati. L’altezza interna di 285 cm sarà sfruttata per isolare tutto il solaio verso il piano sottostante. Inoltre, verrà realizzata una separazione acustica anticalpestio sopra cui

SEZIONE TRASVERSALE

saranno posati gli impianti tecnici, a loro volta annegati in un sottofondo in materiale sfuso e termicamente isolante, completato con una doppia orditura di pannelli di fermacell su cui verrà, infine, posato il pavimento flottante in legno. Anche il tetto verrà risanato. Molte travi sono in cattive condizioni e sono presenti piccole infiltrazioni di acqua e umidità. L’isolamento sarà in fibra di legno e riempirà lo spessore disponibile tra le travi (c.a. 16 cm) cercando il materiale isolante con la densità più alta disponibile sul mercato.

ZONA GIORNO

La scelta dei serramenti è in corso, anche se le caratteristiche sono già state definite. Per le finestre e le porte-finestre sul lato est (camere da letto e bagno) si utilizzerà un serramento in legno-alluminio a doppio vetro con avvolgibili, mentre per le finestre e porte-finestre a sud-ovest (zona giorno) si utilizzerà un serramento in legno-alluminio a triplo vetro con persiane. Tale scelta ottimizza le prestazioni degli elementi finestra in relazione alle diverse condizioni d’uso e di clima sui diversi lati della casa. Infatti, il lato est è piuttosto ombreggiato da costruzioni nelle vicinanze e richiede meno luce durante il giorno, mentre il lato sud-ovest è libero da costruzioni (basse e distanti quasi 20 metri) pertanto riceve, soprattutto in estate, una quantità di luce e calore molto significativa. Questa differenziazione è stata pensata, quindi, per le condizioni estive, volendo minimizzare la necessità di raffrescamento con elementi attivi (un classico condizionatore).

RISCALDAMENTO

L’attuale sistema di distribuzione del calore, con radiatori a parete sotto le finestre, verrà completamente rimosso. Sarà utilizzato un sistema radiante a parete, inserito in elementi di supporto e finito con intonaco di argilla. Il sistema a parete verrà inserito solo in zone definite e delimitate. Quello posizionato sul muro perimetrale sarà integrato nello spessore di isolamento interno. Il sistema sarà alimentato dalla preesistente caldaia a metano (situata in un vano tecnico al piano cantine) che, non essendo a condensazione, verrà dotata di uno scambiatore di calore posizionato al piano dell’appartamento. Il sistema sarà integrato da un pannello solare inserito nel tetto dell’abbaino e da un accumulo di acqua calda, posizionato sempre nel vano tecnico. Il sistema radiante a parete, in realtà, servirà a integrare il sistema di riscaldamento principale per coprire i punti più distanti e meno raggiungibili (le camere e il piano sottotetto). Nella parte centrale dell’alloggio il sistema di riscaldamento principale sarà realizzato tramite una stufa ad accumulo alimentata a legna (o pellet). Questo tipo di stufa sfrutta l’enorme inerzia data dal peso della pietra ollare con cui viene realizzata che, attraverso una sola accensione (circa 2 ore di fuoco vivo), consente il rilascio di calore radiante per circa 12 ore. Una accensione tardo-pomeridiana consentirà per

tanto un rilascio di calore fino a tarda notte, che si combinerà con l’effetto dato dall’isolamento interno. In sostanza, l’effetto ricercato è di una omogeneizzazione verso l’alto della temperatura media radiante di tutti i componenti del sistema, che viene percepita dal corpo attraverso la sua immagine termica più ampia (la figura in piedi). È un sistema puramente radiativo che consente un comfort maggiore anche con temperatura dell’aria più bassa rispetto a un sistema tradizionale.

IMPIANTI ELETTRICI E IDRICI

Un ultimo accenno sugli impianti. Senza voler entrare nel settore della domotica, saranno tuttavia vagliate soluzioni e tecnologie per ridurre il consumo elettrico attraverso elettrodomestici, lampade ad alta efficienza e soluzioni di controllo degli scenari che riducono gli sprechi dovuti alla distrazione. Allo stesso modo – così come viene richiesto, ad esempio, per la certificazione CasaClima Nature – verranno scelti elementi sanitari a basso consumo di acqua.

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