DENTRO L’OBIETTIVO
SERRE. Grazie alla presenza di un sistema tecnologico di controllo della temperatura e un involucro vetrato costituito da lamelle apribili e chiudibili, si crea un microclima ideale per la crescita delle piante, che permette inoltre di sfruttare questo spazio anche nelle stagioni più rigide
di generosi terrazzi e serre, veri elementi distintivi del progetto che punta anche alla riqualificazione dell’area in cui è inserito.
IL PROGETTO ARCHITETTONICO Dal punto di vista architettonico, gli obiettivi dei Giardini d’Inverno sono tre: ricostruire il senso dell’isolato, dare completamento alla quinta urbana sul fronte sud di via Pirelli e organizzare un sistema dello spazio aperto pubblico che sia significativo e riconoscibile.
Continuità con il tessuto circostante Il primo obiettivo è stato perseguito attraverso l’articolazione del volume edificabile in tre distinti corpi di fabbrica di altezze 40
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diverse che – con il loro accostarsi e integrarsi – attuano una ridefinizione coerente del lotto in continuità con i caratteri morfologici del tessuto circostante. L’isolato risulta così costruito su tre lati e aperto a sud con una corte-piazza-giardino affacciata sugli edifici di matrice otto-novecentesca che caratterizzano lo sviluppo delle vie Adda, Cornalia e Bordoni.
Volumetria e verticalità Il secondo intento è stato invece raggiunto attraverso la definizione volumetrica di un edificio con un’altezza variabile che accompagna il perimetro nord del lotto disposto lungo via Pirelli, caratterizzato da una netta scomposizione in due distinte sezioni: la prima con uno sviluppo lineare di sette piani, oltre al piano terra, che con la propria sagoma rispetta volume e morfologia degli edifici che costi-