Up! n 24 dicembre 2017

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DICEMBRE 2017

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dalla domotica al mattone hi-tech, dalle emozioni del made in italy al tailor made: il nuovo concetto di lusso in edilizia è tutt ’ altro che ostentazione .


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PROGETTI | ARCHITETTURA | EDILIZIA

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Periodicità: quadrimestrale Poste Italiane Spa - Sped in a.p. D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c. 1 - DCB Milano Ai sensi del D. Lgs 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da BigMat Italia S.c.p.a. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti dall’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003. L’editore ha ricercato con ogni mezzo i titolari dei diritti fotografici senza riuscire a reperirli. Ovviamente è a piena disposizione per assolvere a quanto dovuto nei loro confronti.

Questo volume è stato realizzato a Impatto Zero©. Le emissioni di CO2 generate dalla produzione e stampa sono state compensate mediante crediti di carbonio provenienti da interventi di creazione e tutela di foreste in crescita.


N. 24 DI C EM BRE 20 1 7 MAGAZINE

PROGETTI | ARCHITETTURA | EDILIZIA

L’illustrazione per la copertina di STYLEUP! è a cura di Fabulo

8 LA CASA AI TEMPI DEL NUOVO LUSSO 13 VALORE, ESPERIENZA ED EMOZIONI Intervista sul neo-lusso all’esperto di marketing Giovanni Mattia

34 L’HI-TECH VA IN MONTAGNA

I dati del Rapporto Coop 2017 sulle caratteristiche della casa degli italiani

Il made in Italy e il design mettono il “turbo” al Paese

30 LEGNO SENZA FRONTIERE Tutte le potenzialità del costruire in legno con BigMat

67 RUBRICHE Voci dal mondo delle costruzioni

SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORE AEREI

IL LUSSO IN EDILIZIA

20 GLI ITALIANI E IL MATTONE: UNA STORIA D’AMORE

22 IL LUSSO DEL MADE IN ITALY E I DISTRETTI DELL’ECCELLENZA ITALIANA

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36 FIRENZE OSPITA LA TERZA EDIZIONE DEL BIGMAT INTERNATIONAL ARCHITECTURE AWARD

57 STYLEUP! APPROFONDIMENTI DAL MONDO DEL DESIGN SHOWROOM D’INTERNI, RIVESTIMENTI E ARREDOBAGNO A CURA DELLA REDAZIONE DI UP!

77 BIGMAT NEWS Novità dal mondo BigMat Aprile 2016

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L’EDITORIALE L’EDITORIALE

di Rocco Alfano Presidente BigMat Italia

Cari Lettori,

il 2017 per BigMat si chiude con un bilancio positivo. Le politiche di diversificazione dell’offerta merceologica e di apertura nei confronti di un nuovo pubblico di utenti stanno iniziando a dare ottimi risultati. Gli showroom HABIMAT e la focalizzazione dell’offerta sulla ristrutturazione sono i nostri punti di forza vincenti e grazie a campagne di comunicazione particolarmente efficaci, anche la nostra brand awareness ha ottenuto risultati decisamente entusiasmanti: da un’indagine Doxa, la più importante azienda italiana di ricerche di mercato, il marchio BigMat è risultato infatti tra i primi posti come riferimento nel mercato italiano della ristrutturazione per un campione di 1.234 imprese di costruzione/ristrutturazione e artigiani. Una riconoscibilità del marchio che sta diventando sempre più popolare anche nel mondo degli architetti, grazie al BigMat International Architecture Award, che ha visto decretare i vincitori della terza edizione lo scorso novembre a Firenze, nel contesto unico e indimenticabile della Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Il capoluogo toscano è stata sede anche del nostro Congresso Internazionale, un momento di dibattito che ogni anno vede riunirsi i soci BigMat di tutte le nazioni in un Paese diverso. Se per il 2017 abbiamo visto finalmente dei timidi segnali di ripresa del mercato (+1%), le previsioni del Cresme per il 2018 ci infondono ottimismo: secondo il XXV Rapporto congiunturale, infatti, pare che il comparto possa crescere del 2,5% nei prossimi 12 mesi grazie a una serie di investimenti pubblici che in questi anni sono stati sistematicamente rinviati. Il Cresme prevede inoltre che il prossimo anno per il comparto dovrebbero essere “mobilitate” importanti risorse e che la ripresa degli investimenti pubblici dovrebbe durare nel tempo, almeno fino al 2022. Infine, il tema di copertina: apriamo il nuovo anno affrontando il concetto di nuovo lusso, argomento che farà sicuramente – e volutamente – discutere, ma scoprirete che in chiave abitativa significa soprattutto vivere bene, in ambienti ad alto comfort ed energeticamente efficienti, dotati di servizi e “accessori” hi-tech e, possibilmente, personalizzati con un occhio di riguardo all’artigianalità e alla tradizione made in Italy. Tutti valori che BigMat mette ogni giorno in campo, da sempre. Vi auguro buona lettura e un buon nuovo anno insieme!

! Rocco Alfano Presidente BigMat Italia

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Alta qualità, artigianalità, sicurezza e servizi sono alcune delle parole d’ordine di un segmento del mercato sempre più appetibile, rappresentato da 440 milioni di consumatori globali che nel 2020 arriveranno a spendere 730 miliardi di euro, anche per le proprie abitazioni. di Carlo Vacca

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l concetto di lusso è in continuo cambiamento, un processo di

positivo, dovranno indubbiamente corrispondere delle strategie ben

«democratizzazione che lo rende sempre più trasversale e persona-

pianificate per non farsi cogliere impreparati ed essere in grado di

lizzabile». Ne sono convinti il ceo di Saatchi&Saatchi Italia/Francia

soddisfare le esigenze sempre più diversificate di chi acquista.

Giuseppe Caiazza e Oscar Farinetti, il guru italiano del marketing fon-

Per individuare i trend di sviluppo del settore, la ricerca commissio-

datore di Eataly, che aggiunge: «Più che di lusso dobbiamo parlare

nata da Altagamma al Boston Consulting Group ha intervistato più di

di eccellenza». In altre parole, di prodotti di alta qualità. Quel che è

40mila consumatori dislocati in oltre 20 Paesi, con un focus su Italia,

certo è che il lusso nel 2017 è un concetto lontano anni luce dalla sua

Francia, Regno Unito, Germania, USA, Giappone, Brasile, Cina, Sud

origine etimologica e dal concetto comune di superfluo e di ostentazione.

Corea e Russia.

Cosa significa tutto questo applicato nel settore delle costruzioni e del

Ciò che emerge, in termini numerici, è che i 380 milioni di consu-

real estate? In primis che il nuovo lusso è legato alla sostenibilità,

matori che oggi acquistano per un totale di 730 miliardi in beni di

alla sicurezza e al comfort, molto più che all’estetica. Fabio Gugliel-

lusso arriveranno a essere 440 milioni nel 2020. Una crescita guidata

mi, direttore della società Sant’Andrea Luxury Homes, non ha dubbi:

prevalentemente dai consumatori core (che spendono in media 10mila

«Il metro quadrato non conta più. La prima richiesta riguarda

euro annui in lusso personale ed esperienziale, auto escluse), oggi

la sicurezza e i servizi».

32 milioni, con una crescita di 10 milioni di nuovi consumatori prevista entro il 2020. I mercati trainanti saranno USA, Cina, Europa

IL MERCATO DEL NEO LUSSO

e Medio Oriente. Di contro ai nuovi consumatori, tuttavia, la ricerca mette in evidenza la presenza di circa 1 milione di “disaffezionati”

I consumi di alto livello non solo resistono, come un vero e proprio

che dichiarano di voler ridurre invece drasticamente la propria

baluardo del mercato, ma sembrano destinati a crescere ulterior-

spesa sul mercato d’élite, quantomeno per quel che riguarda il lusso

mente. Secondo la ricerca True luxury global consumer insight di

personale (profumi, cosmetici, abbigliamento), preservando invece

Altagamma, la fondazione che riunisce l’industria culturale e crea-

il lusso esperienziale soprattutto in termini di design d’arredo

tiva italiana, il mercato del lusso nel 2020 raggiungerà quota

e viaggi. Si tratta principalmente di francesi, italiani, giapponesi e

730 miliardi di euro e riguarderà 440 milioni di consumatori.

statunitensi, i cui acquisti dipendono strettamente dalle visite in

Secondo Andrea Illy, presidente di Fondazione Altagamma, «il lusso

store, dall’interazione con lo staff e dalla qualità e artigianalità

rivestirà un ruolo trainante nel panorama economico», specialmente

dei prodotti, peculiarità imprescindibili per l’acquisto. Questi sono

per quanto riguarda il made in Italy che è in testa alle classifiche di

solo alcuni degli elementi su cui dovranno puntare le aziende per

preferenza dei globetrotter, superando di tre volte il made in France

scongiurare la loro dipartita dallo scenario del consumo che potrebbe

in materia di acquisti di lusso. A questo quadro previsionale, del tutto

arrecare una perdita di circa 4 miliardi di euro.

i consumatori luxury previsti per il 2020

euro di spesa media in lusso personale (auto escluse)

Usa, Cina, Europa e Medio Oriente

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Il profilo del nuovo consumatore di beni di alta gamma delinea un soggetto attivo ed esigente, attento alla qualità e molto oculato, un globetrotter che fa shopping per sé e per gli altri non perdendo mai di vista smartphone e tablet. La ricerca di Altagamma e BCG ha identificato dodici profili di consumatori del nuovo lusso, individuati sulla base di variabili attitudinali, tra cui i consumatori trainanti del lusso quali Absolute Luxurer, Megacitier ed Experiencer incalzati sempre più dai nuovi segmenti come #LittlePrince e SocialWearer. Nel futuro ormai vicino gli invecchiati Baby Boomers e la Generazione X, attenti allo stile e pronti a spendere di più, verranno affiancati dalla nuova generazione di giovani istruiti, tecnologici, consapevoli, attenti alla sostenibilità e alla condivisione, i quali non cercheranno più solo un oggetto di lusso ma anche e soprattutto un’esperienza di lusso. Entro il 2020, la spesa per esperienze di wellness, viaggi e ristoranti di alto livello crescerà globalmente a doppia cifra, e la casa entrerà a pieno titolo in questa sfera di esperienza, non occasionale ma quotidiana, e quindi ancora più importante. Scopri i 12 profili dei consumatori del lusso su www.extraup.it

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7 NUOVI TREND

LE CASE DI LUSSO PER GLI ITALIANI

Dalla ricerca di Altagamma sono emersi ben sette trend generali che avranno un impatto significativo sul settore del nuovo lusso. La ripresa dei valori intrinseci quali esclusività, artigianalità, qualità e classicità senza tempo tornano a essere essenziali per i consumatori che gli attribuiscono un peso ben superiore rispetto a qualità esteriori come la riconoscibilità del brand e la componente estetica, a oggi valori nettamente in calo. La fondamentale importanza del “made in”: la provenienza dei prodotti è una discriminante per l’80% dei consumatori, soprattutto nei Paesi emergenti. Il made in Italy riscuote ampi consensi: risulta in testa alle classifiche di preferenza, superando il primato del made in France. L’Advocacy: conta sempre di più il passaparola, sia fisico sia digitale. I 2/3 dei consumatori sono soliti raccomandare e suggerire i propri brand preferiti. Nell’era dei social media, ciò che è fondamentale per le imprese è articolare una strategia di comunicazione che consenta di avere contatti forti con il consumatore nei diversi mercati. Il segmento maschile è in crescita. Gli uomini apportano un contributo consistente alla crescita del mercato del lusso, acquistando per sé ma anche per gli altri.

Il nuovo consumatore è globetrotter, effettua cioè molti dei propri acquisti al di fuori del proprio Paese, a causa di prezzi

Il mattone di lusso resta tra le preferenze dei grandi investitori, soprattutto stranieri. E gli italiani? Secondo un’indagine condotta nel 2016 da Immobiliare.it e LuxuryEstate.com, siti leader del settore real estate, gli italiani sono al nono posto della classifica mondiale per budget (con una spesa media di 2.756.000 euro) fra chi ha cercato online immobili di lusso da acquistare. Secondo i dati analizzati a luglio 2017 dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, gli acquirenti del lusso sono soprattutto attratti dalla localizzazione dell’immobile, che talvolta ne connota il pregio più delle finiture e degli arredi. Manager e dirigenti preferiscono tendenzialmente le zone centrali ma alcuni sono affascinati dai centri storici e dalle abitazioni storiche con soffitti a cassettoni e affreschi. Milano, tra tutte le grandi città, è stata quella che per prima ha intercettato la domanda di immobili nuovi di pregio dando vita a diversi progetti sul territorio tra cui CityLife e Porta Nuova. Tra chi ha acquistato con il Gruppo Tecnocasa l’82,2% si è indirizzato sull’appartamento, l’11,3% sulle ville e sulle case indipendenti e il 6,5% sull’attico. Must have del lusso a casa per gli italiani sono minimo due bagni e il terrazzo. La zona giorno deve avere saloni di rappresentanza e la cucina deve essere ampia, richiesta anche una master bedroom con cabina armadio e il bagno ensuite. Chi sceglie per le soluzioni nuove di pregio guarda il contesto, le tecnologie all’avanguardia, la classe energetica, la presenza della vigilanza e anche accessori come la fitness room. Imprescindibile per tutti la presenza di un box, meglio se doppio e possibilmente all’interno dello stabile. Per quanto riguarda la metratura degli immobili di pregio: il 37,1% degli italiani ha acquistato un taglio compreso tra 100 e 150 mq, il 24,2% tra 151 e 200 mq e il 18,5% oltre 200 mq.

più convenienti e maggiore assortimento.

Occorre un nuovo approccio rispetto al concetto di Punto Vendita monomarca. Bisogna diversificare l’offerta per età e provenienza geografica: i consumatori dei Paesi maturi preferiscono negozi specializzati in location esclusive che consentano un’esperienza d’acquisto intima mentre quelli delle realtà emergenti prediligono i grandi flagship store in cui la tradizionale esperienza fisica si fonde con quella virtuale e digitale. Inoltre, c’è chi ama essere più indipendente al momento dell’acquisto (come russi e sud coreani) e chi invece auspica una maggiore assistenza (come cinesi e statunitensi). Digital “Physicalization”: il mondo digitale influenza oltre il 50% degli acquisti. I consumatori più maturi utilizzano il web e le nuove tecnologie prevalentemente per confrontare prezzi e prodotti, mentre i più giovani lo utilizzano per condividere opinioni con altri consumatori e direttamente con il brand. Secondo la ricerca, assisteremo a un exploit dell’e-commerce, che passerà dall’attuale 5% del totale al 15%.

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MONDO AL

T 1° PR O D UT

OR

E D I C O LLE


I cardini del nuovo lusso secondo l’esperto di marketing Giovanni Mattia, autore del libro Il neo-lusso. Marketing e consumi di qualità in tempi di crisi. di Cleo Fuentes

«

L

imitarsi a considerare come di lusso le migliaia di prodotti etichettati come tali e come consumatori lussuosi le persone che acquistano quei prodotti non solo è riduttivo ma anche incapace

di cogliere la relazione sempre più attuale fra il lusso, la soddisfazione di vivere bene e il privilegio di scelte culturalmente radicate». Parte da queste considerazioni Giovanni Mattia, docente di marketing presso l’Università degli Studi Roma Tre, nel suo libro edito da Franco Angeli: Il neo-lusso. Marketing e consumi di qualità in tempi di crisi. «Il superamento della logica ostentativa ha fatto sì che si sia affermato un lusso democratico centrato

GIOVANNI MATTIA Nato nel 1963, una laurea in Economia all’Università La Sapienza di Roma e oltre 25 anni di esperienza nel marketing. Dopo un’esperienza manageriale di circa 10 anni, nel 2000 ha fondato uno studio di consulenza coniugando l’attività professionale con quella di ricerca e didattica in cui si occupa di marketing research e di consumer behaviour.

cioè su un codice personale piuttosto che su uno sociale, che ha trovato ormai definitiva consacrazione», spiega l’autore. Si tratta, in altre parole, di

qualsiasi prodotto, anche la casa o i materiali da costruzione, vanno raccontati

un lusso percepito come «limite estremo dell’eccellenza su un numero di

i benefici che portano piuttosto che la ricerca che c’è dietro per arrivare a

attributi, dal design alla produzione, dalla distribuzione alla comunicazione»,

qui benefici». Insomma, la parola d’ordine del nuovo lusso nel settore

ovvero «il lusso è solo il passaggio dai prodotti premium ai super premium».

dell’abitare è migliorare la qualità della vita. L’esperto di marketing

In generale, secondo Mattia, si assiste a un consumo più attendo all’origine

individua alcuni cardini dell’acquisto dei consumatori del neo-lusso.

dei prodotti, al legame col territorio, al recupero del “made in”, ma anche alla

Tra questi spiccano l’esperienza e le emozioni: «Questi due elementi –

cura del benessere psico-fisico: «Il risultato – spiega – sono altrettante forme

sottolinea Mattia – costituiscono due componenti imprescindibili. Poi c’è la

di neo-lusso. Viene a rafforzarsi la logica dello spendere bene puntan-

conoscenza: un numero crescente di consumatori usa le informazioni alla ri-

do alla valorizzazione del proprio denaro con decisioni intelligenti.

cerca del meglio». Altro elemento fondamentale è il valore: «Sono le metriche

Prevale la ricerca del good value for money, che non significa risparmio a

individuali a predominare su quelle sociali. Si parla sempre di più anche

tutti i costi ma piuttosto essere anche disposti a spendere di più per risolvere

di eco-lusso, dove l’adesione a principi morali e sociali giustifica anche i prezzi».

un problema o soddisfare un’esigenza». Metriche che si applicano anche

Altri punti cardine sono il recupero del territorio, quindi tradizione, cultura e

nel contesto immobiliare e nel processo decisionale che riguarda l’acquisto

provenienza geografica, così come la qualità personalizzata ma sostenibile».

o la ristrutturazione della propria abitazione. Benessere e tecnologia sono

In questo ambito si inserisce anche il prosumer, neologismo che si riferisce a

le declinazioni del lusso legate alla casa per gran parte degli italiani: «Le

un utente che, svincolandosi dal classico ruolo passivo, assume un ruolo più

parole che gravitano in questo momento attorno all’edilizia di qualità sono

attivo nel processo che coinvolge le fasi di creazione, produzione, distribuzione

innovazione, sostenibilità e tecnologia. La mia idea è che i consumatori più

e consumo di un prodotto. «Oggi – spiega il docente – il concetto di lusso è

che la tecnologia comprino il buon vivere, e quindi nello storytelling di

falsamente ricondotto a case particolarmente costose, pregiate ed esclusive. La gente, in realtà, associa il lusso e l’abitare molto meno che in passato. Non c’è un concetto di lusso assoluto, è soggettivo e si identifica soprattutto nel poter costruire la propria casa liberamente, attorno ai propri gusti». Legato a tutto questo c’è anche il recupero del commercio al dettaglio tradizionale, tendenza che se in Europa non si è ancora manifestata con vigore, negli Stati Uniti sta già modificato la configurazione dei mercati: la spersonalizzazione degli acquisti tipica dei centri commerciali e della GDO, infatti, «accende l’interesse del consumatore verso un punto vendita più di prossimità con caratteristiche peculiari come servizio, rapporto di fiducia e qualità elevata dei prodotti», conclude Mattia.

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Due architetti e sette aziende leader del settore indagano il concetto di nuovo lusso in edilizia. di Alessandra Guzzi

B

igMat, grazie al suo ruolo centrale nella filiera edile, ha individuato i nuovi ingredienti del lusso nel mondo dell’abitare visti da una

EMOZIONE E INTEGRAZIONE

prospettiva diversa che va oltre il real estate e l’interior design e

Lusso è un termine difficile da collocare per il settore delle costruzioni,

arriva al cuore dell’edilizia e dei sistemi costruttivi di oggi. Comfort e

secondo Andrea Oliva, architetto di Studio Cittaarchitettura e finalista

benessere abitativo, elevate performance e risparmio energetico sono

del BMIAA ’15, «per me oggi il valore dell’architettura è più che altro etico

i nuovi trend del lusso per la casa degli italiani. Lusso che si allontana

e il lusso in questo senso si declina nel costruire bio-sostenibile».

dal vecchio modello di puro “sfarzo” estetico – come sottolineato nelle

Anche per Gabriele Lelli di Bandini Luccaroni Architettura LBLA +

prossime pagine da chi vive il mercato ogni giorno –, per orientarsi verso

partners e vincitore del Premio Nazionale del BMIAA ’13, il significato

nuovi temi prioritari del buon costruire: la sostenibilità, l’antisismica,

del termine lusso è sfaccettato ed è mutato negli ultimi anni, a causa dei

l’isolamento termico e acustico, la tecnologia e la domotica.

cambiamenti profondi e veloci «che hanno fatto emergere un nuovo sistema

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di valori e di interessi, che presuppongono sensibilità diverse». Per Lelli sono tre gli aspetti che attualmente influenzano il mondo dell’edilizia: le risorse, le nuove tecnologie e il benessere. «Le risorse, viste come gli ingredienti dell’abitare e del costruire, hanno disponibilità limitata e così i committenti Gabriele Lelli

più attenti alla sostenibilità considerano un lusso l’indipendenza energetica grazie ai sistemi fotovoltaici e al recupero dell’acqua, ma anche il riuso degli spazi e il recupero della memoria», spiega l’architetto. Le nuove tecnologie per Lelli sono il motore principale dei cambiamenti, «gli edifici sono sempre più dialoganti, sempre più vivi, sempre più

Andrea Oliva

nella rete IOT; in ambito sia domestico sia urbano l’integrazione di sensori, di occhi digitali, di dati e delle reti in

Via Padovani Housing a Imola, progetto di Lelli & Associati Architettura vincitore del Premio Nazionale del BMIAA ’13

Complesso residenziale RPE18 a Bagnolo in Piano (RE), progetto di Andrea Oliva, finalista italiano del BMIAA ’15

un unico oggetto costruito diventa sinonimo di qualità e di lusso». Il lusso inteso come ricerca del benessere, invece, si focalizza

lusso, sia che si tratti della città sia di una zona agreste – spiega Oliva –.

sulla felicità delle persone, che ritornano al centro dell’abitare. Per Lelli,

Lusso è creare un rapporto privato con il bene casa e allo stesso tempo è la

infatti «il benessere abitativo si traduce in una progettazione sensibile e

possibilità di recuperare il passato e la memoria, come dimostra il fascino del

competente che coinvolge l’uso di materiali “sani”, di risorse naturali

vintage che tanto domina i trend del design e dell’architettura in questi anni,

e di tecnologie innovative per far entrare la natura nel nostro vivere, ma

perché il contemporaneo non dà le risposte alle esigenze dei committenti

che implica anche la creazione di spazi che valorizzino le relazioni

e al loro bisogno di “tradizione”, al desiderio di riscoprire e ridare valore a

sociali poiché il benessere si è spostato verso l’accesso ai servizi più

qualcosa che apparentemente non ce l’ha». Il processo di progettazione

che il possesso e, sempre più di frequente, alla loro condivisione». E in un

diventa sartoriale e il ”su misura” è per Oliva l’elemento più caratteristico

contesto come quello attuale, mutevole anche nei valori che definiscono il

del lusso in edilizia, infatti «non è più l’architetto che decide e la progetta-

concetto di lusso, non bisogna dimenticare che «il lusso resterà sempre la

zione diventa un percorso creato appositamente sul committente, con una

ricerca di atmosfere capaci di emozionare», conclude Lelli.

maggiore attenzione al benessere dell’abitare che si traduce in interventi per

Tre elementi chiave anche per l’architetto Andrea Oliva secondo il quale il

garantire la sostenibilità, il risparmio economico e la sensazione di vivere in

lusso si esprime attraverso i concetti di contesto, memoria e sartorialità.

un ambiente sicuro, realizzato espressamente sui desideri di chi lo abita».

«La possibilità di scegliere il luogo dove costruire e dove abitare è oggi un

Progettare secondo il nuovo concetto di lusso significa seguire il cliente e

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«tradurre la loro personalità, il loro carattere nell’architettura che realizzo per

Kerakoll GreenLab a Sassuolo (MO)

loro – spiega Oliva –. Personalizzare non significa per forza operare con budget elevati ma adattarsi alle esigenze, anche economiche, del cliente cercando di estrapolare il lusso dove apparentemente non c’è, ad esempio ristrutturare appartamenti degli anni ’70, architettonicamente brutti ma che si trovano in contesti straordinari, e valorizzarli mantenendo viva la memoria del luogo, “facendo del lusso” reinventando gli spazi e trasformandoli in qualcosa di unico». Per l’architetto Oliva, infatti, il lusso non si identifica più con il concetto di costoso ma può essere anche il “modesto ma desiderato”, «non soltanto avere qualcosa che non ha nessun altro ma avere esattamente quello che si desidera. Purtroppo manca ancora la cultura del lusso etico e resta ancora lo status symbol del costoso, le imprese e i committenti devono cambiare

benessere è un must della vita moderna ed è essenziale ricercarlo prima

mentalità». Ed è proprio compito dell’architettura proporre esempi virtuosi

di tutto nelle nostre abitazioni». Per il futuro Kerakoll immagina una casa

di un lusso etico; secondo Oliva «la progettazione deve recuperare luoghi

con il libretto di istruzioni, in cui vengono illustrati tutti gli accorgimenti

dismessi trasformandoli in spazi unici, come succede spesso per i fashion

GreenBuilding e le soluzioni per il risparmio energetico, per l’isolamento

store, così deve fare anche nel residenziale dove i luoghi rigenerati sono

acustico e per la sicurezza sismica adottati per ottenere vantaggi sulla

esempi di lusso perché acquistano un’identità propria, una personalità».

salute e sull’ambiente. E i costi per questo nuovo lusso in chiave green?

Concetto che anche Lelli condivide: «Sempre più spesso vediamo ristoranti

«Il costo deve essere uguale, a meno che non si tratti, come purtroppo

alla moda che recuperano spazi di lavoro come officine o serre abbandonate

spesso accade, di azioni di “Greenwashing” – spiega ancora Sghedoni –.

mantenendone l’antica atmosfera ricca di memoria e significato».

Sostenibilità per noi implica soprattutto una forte responsabilità nei confronti

E per quanto riguarda i materiali costruttivi? «Il materiale da solo non

delle future generazioni, essere green non significa inserire a catalogo una

fa il lusso – afferma Oliva –, oggi possiamo scegliere materiali innovativi per

semplice linea di prodotti ma investire nei processi oltre che nei prodotti, e

un’architettura lussuosa a differenza di 10 anni fa quando a volte erano di

soprattutto nella cultura d’impresa e nelle persone, occorre ricordare che la

scarsa qualità, ma sono la condizione abitativa e il luogo a creare il lusso;

sostenibilità non è data una volta per tutte, ma è un percorso di conoscenza

per me l’architettura deve sempre occuparsi di sostenibilità e quindi anche di

e di crescita». E su questo processo di crescita Kerakoll ha investito oltre

materiali green per poter “ridare” il verde che viene tolto alla città». L’offerta

17 milioni di euro nel Kerakoll GreenLab, sintesi perfetta di tecnologia

dei materiali è oggi abbondante e il segreto per Lelli è «scegliere bene o

all’avanguardia e sostenibilità dei materiali per promuovere l’eccellenza

aiutare a scegliere bene»; aspetto importante anche per Oliva: «Se il lusso

architettonica e quindi un’edilizia di lusso per tutti.

si deve fare con le persone allora anche i processi produttivi e di ricerca che portano ai materiali non devono arrivare dall’alto sul mercato ma dal basso; oggi il pubblico richiede determinati stili costruttivi o materiali perché

«Un mix di due aspetti fondamentali: l’alto valore tecnologico dei prodotti

c’è una maggiore informazione e consapevolezza, anche se spesso è solo

e i processi produttivi sostenibili». Questo è il concetto di lusso in edilizia

frutto di una formazione fatta di slogan».

secondo Mapei come racconta Paolo Sala, product manager delle linee finiture murali. Essere attenti alla sostenibilità dà un nuovo valore di pregio

SALUTE, COMFORT E GREEN

ai prodotti e ai processi produttivi: «Mapei preferisce utilizzare materie prime regionali e riciclate senza impattare sull’ecosistema – sottolinea Sala –.

Rispondere alle nuove richieste dell’architettura e dell’edilizia in termini di

Le direttive che guidano lo sviluppo dei nostri prodotti top di gamma sono

tecnologia, sicurezza ed efficienza energetica è l’interpretazione di

la salubrità dell’edificio e di chi lo abita, insieme alla durabilità e alla

nuovo lusso per Kerakoll «senza tralasciare i temi della traspirabilità, del

garanzia di prestazioni costanti nel tempo, riducendo così i costi di

design e dell’estetica – racconta Gian Luca Sghedoni, ceo Kerakoll

manutenzione». La salute e il comfort sono priorità assolute per Mapei che

Group –, con una grande attenzione all’isolamento acustico e

ha sviluppato alcuni prodotti come il rasante elastico Mapetherm Flex RP

alla sicurezza in caso di eventi sismici». In Italia c’è un alto

che grazie alla tecnologia bio block impedisce la formazione di muffe e

rapporto di possessori di case e per gli italiani la casa è un

alghe, ed essendo esente da cemento riduce i tempi di posa e i relativi

bene primario, «considerando che all’interno degli edifici si

costi diminuendo anche il disagio causato dai lavori in corso. Quando si

trascorre più del 90% del tempo, ognuno di noi ha il diritto

dice il lusso di poter risparmiare senza rinunciare alla qualità, per Mapei

Gian Luca Sghedoni di pretendere il massimo comfort e le condizioni ideali di Kerakoll benessere – prosegue Sghedoni –. Questo per noi è lusso: il

risparmio significa anche «recupero del patrimonio esistente grazie alla

16 UP! Dicembre 2017

possibilità non solo di realizzare nuovi cappotti ma anche di recuperare e


risanare i cappotti degradati evitando costose demolizioni – continua Sala –.

store di grandi marchi come Nike e Adidas o al Museo della Scienza e della

Salubrità e protezione dalle aggressioni biologiche sono i nuovi tipi di lusso

Tecnologia di Milano, dove le pavimentazioni che abbiamo realizzato con il

che promuoviamo con le nostre soluzioni insieme al “lusso” di

prodotto Ultratop Loft, si fondono con l’ambiente fino quasi a scomparire

una sicurezza certificata, il valore aggiunto dei prodotti

e il lusso è quindi dato dall’alto valore tecnologico del materiale, che ha

Mapei è anche questo: sapere con certezza che i prodotti

anche un’elevata resistenza al calpestio e all’abrasione». Insomma, un lusso

posati sono sicuri e testati, nelle performance tecniche e

e un valore che risiedono nella performance del prodotto, ma non solo.

nell’impatto sull’uomo e sull’ambiente». Secondo il nuovo

Secondo Novella il concetto di lusso si differenzia anche secondo l’area

Paolo Sala Mapei

Giovanna Novella Mapei

trend il lusso in edilizia non parrebbe strettamente collegato

geografica: «Se in Italia la pavimentazione ha sempre più un aspetto minimal,

al costo elevato ma piuttosto al valore aggiunto che l’edificio

quasi a scomparsa, all’estero e fuori dall’Europa in particolare il lusso è

assume in termini di prestazioni. Possiamo allora dire che

spesso identificato con l’esteticamente appariscente. Per le pavimentazioni

lusso non è per forza sinonimo di dispendioso? «I prodotti

civili c’è ancora una forte caratterizzazione estetica oltre che tecnologica ed

che potremmo definire lussuosi per il nostro settore

è molto di tendenza la scelta di pavimentazioni che rievocano la tradizione

non necessariamente sono anche i più costosi, da

ma in chiave moderna, ad esempio il sistema “terrazzo alla veneziana” oggi

catalogo ovviamente un prodotto top di gamma costa di

personalizzabile con mosaici, colorazioni, decori, specchi e pietre preziose

più ma la valutazione che va fatta va oltre il singolo costo

come accade spesso negli Emirati Arabi ma anche in Italia negli immobili di

– conclude Sala –, serve una valutazione più consape-

alto livello, negli hotel o a volte anche nei centri commerciali più alla moda».

vole da parte dell’utente, sempre più spesso preparato, attento e sensibile all’aspetto ambientale. Il committente

oggi s’informa e richiede al mercato un prodotto di maggior valore,

Il lusso in edilizia inteso come valore aggiunto di un edificio in termini

consapevole che il plus sta anche nell’investire in un prodotto

di efficienza e tecnologia è anche il punto di vista di Wienerberger,

migliore, salubre e sostenibile».

produttore di laterizi che, come racconta il capo area Piero Bertozzi

Per l’architetto Giovanna Novella, della divisione pavimentazioni

«rappresentano una soluzione per l’involucro altamente innova-

in resina di Mapei, il lusso in edilizia e nello specifico nel settore delle

tiva, seppur tradizionale, in grado di soddisfare qualsiasi esi-

pavimentazioni si declina in due sfumature: una altamente tecnologica

genza costruttiva». Tecnologia e sviluppo di materiali sempre

e minimale e l’altra più “sfarzosa”, in entrambe però la sostenibilità si

più performanti con uno sguardo attento alla sostenibilità

conferma un tratto rilevante: «Siamo sempre più attenti a creare soluzioni

sono i fondamenti di Wienerberger per l’eccellenza del costruire

con basse emissioni VOC – spiega Novella – prodotti a base resina senza

e per un edilizia di lusso: il laterizio, materiale tradizionale e

solventi o sostanze nocive. Poi c’è il lato hi-tech. Penso ad esempio agli

antico, è stato oggetto di grandi innovazioni tecnologiche ed è

Piero Bertozzi Wienerberger

oggi uno dei materiali più performanti per l’involucro, infatti «grazie all’elevata Residenza Cap Blanc a Ibiza, realizzazione Mapei

tecnologia con cui sono realizzati i laterizi rettificati appartenenti alla gamma Porotherm BIO PLAN è possibile realizzare murature omogenee eliminando totalmente il ponte termico dovuto alla malta e garantendo così un elevato risparmio energetico dell’edificio e un’eccezionale velocità di posa in opera Teatro 1 a Udine, realizzazione Wienerberger ©Daniele Domenicali

Dicembre 2017

UP! 17


in fase di cantiere». Ancora una volta l’uso dell’innovazione per risparmiare, senza rinunciare alla qualità, diventa uno dei temi del lusso nel settore delle costruzioni. «Abbiamo diverse soluzioni che ci permettono di evitare l’installazione di sistemi a cappotto ottimizzando i costi e ottenendo eccezionali prestazioni termiche dell’edificio, grazie a una maggiore traspirabilità della parete» sottolinea Bertozzi.

Per quanto riguarda il settore delle coperture il concetto di lusso è strettamente correlato all’estetica e alle performance. A dirlo Giulio

FuturDome a Milano, realizzazione Knauf

Menegatti direttore marketing di Monier, azienda produttrice di tegole,

Edilizia di lusso e cartongesso, o meglio sistemi a secco, si legano

coppi e accessori per tetti e coperture, che sottolinea: «Oggi il mercato

perfettamente, per almeno tre motivi secondo Knauf: le prestazioni,

offre una vasta gamma di forme e colori tra cui scegliere e accanto ai

la plasmabilità e la flessibilità. Il lusso in edilizia «oggi non è più così

formati tradizionali si sono affermate tegole di grande formato con un’onda

fortemente legato al costo e alla materialità ma si sposa con criteri

pronunciata, colorazioni antichizzate, forme piane e lineari per

Giulio Menegatti Monier

estetici o etici e con valori o stati del nostro essere – racconta

l’edilizia più moderna». Dal punto di vista funzionale invece il

Damiano Spagnuolo, responsabile marketing di Knauf –.

concetto di lusso è legato alle prestazioni energetiche e

Si trova nelle soluzioni con cui è stato realizzato l’immobile,

alla possibilità di produrre energia: «In quest’ottica – come

nella cura delle rifiniture, nella salubrità della costruzione e nel

spiega sempre Menegatti – ha sempre meno senso parlare di

comfort». La definizione di una casa di lusso per Knauf è molto

singoli prodotti, ma piuttosto di un sistema integrato in grado

precisa: ambienti a misura d’uomo, confortevoli, sicuri,

di assicurare il comfort abitativo e assumere un ruolo attivo

a temperatura controllata, perfettamente areati, accoglienti,

tramite la produzione di energia con il fotovoltaico». I prodotti

connessi, social e multimediali che rispondono perfetta-

Damiano Spagnuolo Knauf

top di gamma per Monier, considerati di “lusso”, sono quelli caratterizzati

mente ai parametri del lusso in una società 4.0. Anche per Spagnuolo

da un’estetica raffinata, adatti sia a contesti storici sia a edifici dal design

il lusso non risiede tanto nelle capacità del portafoglio dell’acquirente

moderno come Coppo del Borgo, Coppo Domus e Tegal Innotech, tipica-

ma nella creatività e nell’intelligenza di chi progetta e vive l’immobile:

mente destinati all’edilizia residenziale di pregio. «La qualità dei prodotti è un

«I prodotti Knauf possono essere definiti soluzioni di lusso democratico

altro aspetto che determina il valore del prodotto – conferma Menegatti –,

perché tutti possono permetterselo, economicamente parlando, visto

che è assicurata da una garanzia di 30 o persino 50 anni». A questo si

che a fronte di prestazioni molto superiori all’edilizia tradizionale e di una

aggiunge anche la possibilità di inserire la tecnologia del fotovoltaico,

flessibilità parimenti inarrivabile hanno costi totali al metro quadro similari

garantendo la totale integrazione architettonica con gli altri compo-

se non addirittura inferiori». Costo e lusso non sono strettamente

nenti del sistema». Quando si parla di tetto la scelta dei materiali e dei

connessi poiché a guidare l’edilizia oggi deve essere il vantaggio fun-

sistemi da utilizzare deve essere fatta con estrema cura: «Per assicurare il

zionale o estetico, «il gap di prezzo tra una soluzione cosiddetta standard

comfort abitativo occorre valutare non solo la qualità dei prodotti – conclude

e una prestazionale resta comunque relativamente contenuto e questo

Menegatti –, ma anche e soprattutto l’affidabilità e l’integrazione dei si-

erode l’antico concetto di lusso come sinonimo di esclusività – prosegue

stemi di copertura, che garantiamo fino a 15 anni, e che assumono una

Spagnuolo –. Al contrario, il lusso si lega sempre più fortemente alle pre-

rilevanza sempre maggiore visto che il sottotetto oggi è sempre più un

stazioni e al proprio gusto estetico: è lussuosa la soluzione che ti apporta

ambiente abitato».

più vantaggi in termini di comfort, di benessere e di appagamento estetico; in altri termini quella che crea un ambiente sano e piacevole in

Realizzazione Monier

cui vivere, lavorare e rilassarsi».

Due le forme di lusso identificate dall’architetto Anna Borroni, architectural solution manager di Italcementi e BravoBloc: una di forma e una di sostanza. «Il lusso di forma riguarda le soluzioni di pelle, particolari o lussuose, che colpiscono prima di tutto i sensi e le emozioni, sono una forma di lusso estetico che va a impattare sulla vista o sul tatto attraverso la resa di texture o di matericità sulle facciate di un edificio – spiega l’architetto Borroni – . Il lusso di sostanza è invece legato

18 UP! Dicembre 2017


«Lusso in edilizia significa innanzitutto costruire bene – conferma Renata Spallone, marketing manager di SaintGobain –. Siamo abituati a riconoscere il lusso in ciò che è esteticamente bello ma la nostra missione è quella di creare involucri abitativi confortevoli, a misura d’uomo, e quindi proporre qualità e “lusso” di performance nei componenti che non si vedono. Il lusso in edilizia non è dato dal singolo prodotto

Renata Spallone Saint-Gobain

ma da come si declina in sistemi più complessi. I nostri materiali rispondono al concetto di comfort termico, acustico, visivo e qualità Dior a Miami (Usa), realizzazone Italcementi ©Alessandra Chemollo

dell’aria che è la forma di lusso che proponiamo cercando di far comprendere agli utenti che investire in un prodotto o sistema performante e di qualità

alla performance, «è senza dubbio vero che consideriamo lusso il poter

significa ragionare in termini di un investimento tangibile sia nell’immediato, in

avere calcestruzzi performanti studiati ad hoc per le esigenze dell’edificio

bolletta, sia in futuro con l’aumento del valore dell’immobile». Questo grazie a

o murature con performance acustiche e termiche straordinarie che

soluzioni di isolamento termo-acustico (Saint-Gobain Isover), sistemi a secco

superano gli standard imposti dalla normative». Proprio le

(Saint-Gobain Gyproc), malte, collanti e sistemi a cappotto (Saint-Gobain

performance eccellenti dei materiali sono le caratteristiche

Weber). In particolare per quanto riguarda il vetro, di cui Saint-Gobain si

che definiscono il lusso in edilizia, «dobbiamo comprendere

occupa con la divisione Glass, l’azienda offre una vasta gamma di prodotti che

la differenza tra i materiali a norma e i materiali che

permettono di soddisfare tutte le esigenze sia per il risparmio energetico, sia

Anna Borroni Italcementi

vanno oltre i requisiti, che grazie alle loro performance

in termini di sicurezza e protezione, così come per l’isolamento acustico. La

eccezionali, e quindi potremmo dire lussuose, offrono un

filiera del vetro è un sistema complesso e il “lusso” del sistema finestra

benessere e un comfort maggiore – sottolinea la Borroni –.

deriva dalla formulazione di un pacchetto (vetro e serramento) equilibra-

Il lusso è proprio poter scegliere la soluzione migliore

to in grado di offrire la miglior performance che è, di fatto, comfort.

per assicurare un vantaggio, un plus a chi abiterà l’edificio e non

«Il vetro è un materiale estremamente bello, dalle rese estetiche eccellenti –

semplicemente quella che garantisce i requisiti minimi». Compito dei

sottolinea la Spallone –, un componente che contribuisce molto alla qualità

produttori, secondo l’architetto Borroni, è anche promuovere questo

dell’involucro e che deve essere ben scelto. In Saint-Gobain lavoriamo molto

concetto di edilizia di lusso a livello di performance: «Dobbiamo co-

per far comprendere l’importanza di scegliere la giusta combinazione di vetri

municare alle imprese come al cliente finale che, come in altri settori,

per garantire le massime prestazioni che l’utilizzatore finale si aspetta». Per

anche in edilizia possiamo scegliere allestimenti di “categoria

questo Saint-Gobain Glass ha creato due reti specializzate: la rete di vetrai

luxury” ovvero non la scelta di singoli elementi top di gamma ma

“Climalit Partner” per le vetrate isolanti e la rete di “Designer Partner” per la

piuttosto lo studio di un insieme di soluzioni che, bilanciate e

lavorazione e la posa di vetri per l’interior design.

!

personalizzate sulle esigenze, diventano il “meglio del meglio” applicato all’edificio», ribadisce la Borroni. I materiali che possiamo definire lussuosi sono quelli nati da un percorso di sviluppo e da una

Edificio Multi Comfort Casa sul Parco a Fidenza, realizzazione Saint-Gobain

ricerca che mette in campo la più alta tecnologia. Per il lusso in termini di performance «penso ad esempio alla gamma BRAVO BLOC che rappresenta un nuovo modo di progettare e costruire attraverso un sistema a elementi modulari perfettamente integrati tra loro con straordinari vantaggi in termini di risparmio di tempo in cantiere ma anche riduzione di costi, miglioramento delle prestazioni e sostenibilità» spiega la referente di Italcementi. Per il lusso in termini di forma ed estetica l’azienda propone invece le linee “lussuose” dedicate alle facciate come la gamma di prodotti della linea i.light che consentono di trasmettere la luce, naturale o artificiale o di creare un effetto trasparenza, o ancora la linea i.design come ad esempio la malta EFFIX per applicazioni ad alto contenuto estetico con cui realizzare elementi decorativi personalizzati e curati nei minimi dettagli, come lo sgabello di design Robo di HABIMAT.

Dicembre 2017

UP! 19


I NUMERI

GLI ITALIANI E IL MATTONE: UNA STORIA D’AMORE La casa per gli italiani resta ancora il bene più prezioso: siamo i primi in Europa per quota di proprietari anche se i Millenials in futuro saranno più orientati all’affitto. Nel Rapporto Coop 2017 l’analisi di alcune delle caratteristiche della casa nel Bel Paese. di Francesca Negri - Rielaborazione dati da fonte “Rapporto Coop 2017” dell’Ufficio Studi Ancc-Coop con REF Ricerche, Nielsen e Coop Italia.

AGLI ITALIANI IL PRIMATO DEI PROPRIETARI DI CASA IN EUROPA

QUANTO È IMPORTANTE LA CASA PER GLI ITALIANI?

La casa rappresenta oltre la metà della ricchezza totale delle famiglie.

ITALIA

Circa l’80%

12%

62%

è in cima alle priorità

è “molto importante”

DOVE VIVONO (indagine Doxa)

degli italiani vive in un’abitazione di proprietà

MEDIA EUROPEA

70%

35%

INGHILTERRA

vive in una villetta

64,6% FRANCIA

65%

64,3%

in appartamento

GERMANIA

52,6% 20 UP! Dicembre 2017

0 (fonte Banca d’Italia)

14

Gli anni vissuti in media nella stessa casa

(fonte REF Ricerche)


I NUMERI

+9%

78

L’incremento delle compravendite immobiliari nei primi mesi 2017

(fonte Agenzia delle Entrate)

La media dei metri quadrati acquistati nel 2017

Una forbice di quasi 30 mq (circa 1 locale e mezzo) tra Milano e Palermo.

70mq

590€ 106€

Rata media mensile di un mutuo

96mq

Affitto medio annuo al metro quadrato

LA CASA IDEALE DEGLI ITALIANI DEVE ESSERE ADATTABILE ALLE ESIGENZE

COMODA

ATTENTA ALLA SALUTE Gli italiani si preoccupano molto dell’ambiente domestico in termini di: inquinamento dell’aria interna (69%) inquinamento acustico (80%)

VICINA AI MEZZI PUBBLICI E AI NEGOZI

ATTENTA AL RISPARMIO IN UN QUARTIERE VIVIBILE

GREEN SMART

Dicembre 2017

UP! 21


IL LUSSO DEL E I DISTRETTI DELL’ECCELLENZA ITALIANA Una ricerca del CENSIS evidenzia come i valori del made in Italy possano mettere il “turbo” e incrementare il fatturato anche oltre il 15% per tutte le aziende che puntano sulle produzioni fortemente legate al Bel Paese. Un valore che si può identificare geograficamente nei distretti industriali d’eccellenza del nostro Paese. di Francesca Negri e Michela Pesenti

L

o stile di vita italiano, le emozioni e i valori insiti nel prodotto sono i

mente il design, a conferma ci sono infatti i numeri dei Distretti produttivi

fattori che generano l’idea diffusa di lusso made in Italy. A dirlo è la

del design italiano, comparto che genera 4,4 miliardi di fatturato,

ricerca L’essenza del made in Italy del CENSIS che ha rilevato come

pari allo 0,3% del Pil.

il nostro “stile di vita” sia un modello al quale ispirarsi e su cui puntare.

L’Italia è il secondo Paese tra i big 5 dell’Unione Europea per valore

Il concetto di ricercatezza, di attenzione ai particolari e di originalità o ancora

aggiunto realizzato dal design: 1,9 miliardi di euro, a fronte degli 1,8

le “emozioni” che trasmette il “prodotto italiano vero e proprio” e il

tedeschi, dei 760 milioni francesi e dei 605 spagnoli (rapporto Fondazione

“saper fare” italiano, sono gli aspetti distintivi del made in Italy che attual-

Symbola). Sul territorio italiano, le imprese del design si concentrano in

mente intercetta circa il 10% del mercato del lusso.

Lombardia (24,9%), seguono l’Emilia Romagna (11,6%), il Veneto (11,2%)

Il made in Italy, soprattutto nell’ambito della moda, del food ma anche della

e il Piemonte (10,5%); regioni che complessivamente rappresentano oltre

casa e del design, ha una caratteristica unica che ne determina anche il

la metà del sistema produttivo del settore.

successo: è locale e tuttavia globale.

Non si tratta di un caso, considerato come queste regioni rappresentino

Molto del made in Italy, infatti, non è destinato agli italiani ma piut-

il cuore del made in Italy: in Lombardia (21,4%), Veneto (10,2%), Emilia

tosto all’uso esclusivo – e quindi luxury – in Paesi stranieri, dove il concetto

Romagna (9,5%) e Piemonte (8,2%) si concentra il 50% circa degli addetti

di lusso è legato all’emozione dell’italianità.

che lavorano appunto nella manifattura del made in Italy.

Secondo il rapporto Symbola, per quanto riguarda l’ambito “casa”, l’Italia

Nella composizione territoriale delle principali grandezze economiche analiz-

si classifica seconda nel settore riscaldamento, condizionamento e

zate, appare interessante confermare che la gran parte della ricchezza

apparecchi di illuminazione e terza nel settore costruzioni ed elementi

prodotta dal design è riconducibile al cuore pulsante dell’economia

per le costruzioni. Uno dei fiori all’occhiello del made in Italy è sicura-

nazionale: Lombardia (35,2%) ed Emilia Romagna (11,9%) con-

22 UP! Dicembre 2017


fermano la loro leadership grazie a una quota ormai stabile negli ultimi

una quota aggregata che, nel 2015, raggiunge i due terzi del valore nazionale.

cinque anni. Seguono il Piemonte (11,1%) e il Veneto (10,4%) che, seppur

In questo contesto si inseriscono molti produttori di finiture d’in-

leggermente distanziati, mostrano un ruolo crescente. Nel complesso, le

terni, che animano i Distretti industriali di molte zone italiane.

quattro regioni mostrano tutte una crescita in termini di posti di lavoro, con

Vediamo alcuni dei protagonisti nelle prossime pagine. IMPRESE NEL SETTORE DEL DESIGN PER REGIONE (QUOTA NAZIONALE) E CONFRONTO CON MANIFATTURA MADE IN ITALY ANNO 2015

VALORE AGGIUNTO DEL DESIGN PER REGIONE (QUOTA % SUL TOTALE NAZIONALE)

TRENTINO ALTO ADIGE 2,4

VALLE D’AOSTA 0,2

LOMBARDIA 35,2

FRIULI VENEZIA GIULIA 2,2

VENETO 10,4

EMILIA ROMAGNA 11,9

TOSCANA 5,7

QUOTA % ADDETTI SUL TOTALE ECONOMIA NAZIONALE

2,1 0,3 1,1 4,2 11,6 2,4 6,6 1,7 24,9 5,1 0,3 10,5 3,3 1,2 2,5 7,2 2,3 1,3 0,3 11,2

2,1 0,7 1,7 6,3 9,5 2,2 9,4 2,7 21,4 2,9 0,4 8,2 4,7 2,0 4,8 7,1 2,2 1,5 0,2 10,2

ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA-ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D’AOSTA VENETO

PIEMONTE 11,1

LIGURIA 1,8

QUOTA % IMPRESE DESIGN SUL TOTALE NAZIONALE

MARCHE 4,4 UMBRIA 1,1

Fonti: Rapporto Io sono Cultura 2016, Fondazione Symbola, Unioncamere, Istat

LAZIO 7,3

ABRUZZO 0,8 MOLISE 0,1 CAMPANIA 1,7

SARDEGNA 0,7

PUGLIA 1,1 BASILICATA 0,1

CALABRIA 0,4

SICILIA 1,5

Dicembre 2017

UP! 23


REINVENTARE L’ARREDOBAGNO SCEGLIERE E CREDERE NEL DESIGN ITALIANO: ARTESI E IL BATHROOM CONCEPT NATO NEL DISTRETTO DEL MOBILE DI LIVENZA.

«I

l settore del mobile è in ripresa e i dati lo confermano ma per

stessa medaglia in un Distretto industriale, per affrontare le sfide del futuro dove il design sarà centrale. «Il design è il fulcro del

continuare su questa strada bisogna mantenere alta la ca-

pacità di innovarsi», positivi i riscontri del Distretto industriale

nostro lavoro; l’accurata e costante ricerca di nuove forme, di

del Mobile Livenza secondo Clara Verardo, amministratore

lavorazioni speciali e di materiali ci permette di interpretare

delegato di Artesi, marchio partner BigMat e HABIMAT e

diverse esigenze e tradurre in prodotti la varietà degli stili

realtà riconosciuta dell’arredobagno. Azienda nata a Sacile

contemporanei – assicura Clara Verardo –. Collaboriamo con

(PN) in un’area ricca di tradizione nel settore dell’arredamento, Artesi ha fatto di ergonomia e design le ispirazioni per il bathroom concept. I consumatori sono sempre più attenti, consapevoli e

designer e direttori artistici di studi ai quali chiediamo di trovare Clara Verardo

sempre il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità». Secondo Artesi la tendenza dell’arredobagno è, e sarà, creare spazi completi

di conseguenza sempre più esigenti, «nell’interior design il concetto di

e personalizzati, curati nei dettagli: «Puntiamo molto sull’abbinamento

bagno si è evoluto da stanza ad ambiente e, di conseguenza, il settore

dell’arredo a profili e piatti doccia, le finiture e i colori del mobile sono

dell’arredobagno ha dovuto reinventarsi, programmando investimenti a

abbinati per creare ambienti originali e coordinati; con la linea Urban nel

medio e lungo termine in tecnologia, ricerca e comunicazione» conferma

2017 abbiamo presentato il primo progetto di bagno coordinato in cui è

la Verardo. Operare in un Distretto molto competitivo come quello di cui

possibile abbinare all’arredo, i piatti doccia e i profili dell’azienda partner

fa parte Artesi non sembra però un ostacolo bensì una spinta per favo-

Agha, scegliendo tra una varietà di colori e finiture».

rire i processi di innovazione, tecnologici e di prodotto, come racconta l’amministratore delegato sottolineando inoltre gli sforzi fatti proprio nel territorio: «Abbiamo investito molte risorse per mantenere la produzione in Italia e poter realizzare un prodotto 100% made in Italy e insieme alle altre aziende, portiamo avanti un concetto

Distretto industriale del Mobile Livenza (TV)

di valorizzazione del territorio sia in termini di posti di lavoro

Il Distretto Industriale del Mobile Livenza, tra Friuli

sia di salvaguardia dell’ambiente». Il marchio italiano è quindi

Venezia Giulia e Veneto, produce diversi tipi di mo-

ancora, e sempre più, sinonimo di qualità, «la scelta di mantenere la produzione in Italia è stata anche l’affermazione e il riconoscimento

bili, come cucine, soggiorni, camere da letto, bagni, mobili e sedute per ufficio, complementi. A questo si affianca

del valore del nostro territorio e del nostro know-how sia sul mercato

la produzione della componentistica, come ante, cassetti e semi-

nazionale sia internazionale – aggiunge la Verardo –, in questo modo

lavorati che, pur appartenendo alla filiera produttiva del mobile,

possiamo seguire da vicino tutte le fasi del processo creativo e produttivo

costituisce ormai un segmento dotato di propria autonomia

per realizzare prodotti che sentiamo veramente nostri e che rispecchiano

grazie anche ad alcune imprese leader a livello nazionale e

la filosofia dell’azienda». Collaborazione e competizione, le due facce della

internazionale, con presenze di rilievo nella produzione di ante.

Linea Urban

24 UP! Dicembre 2017


LA FORZA DELLA CERAMICA ITALIANA INVESTIMENTI SUL TERRITORIO, INNOVAZIONE DI PRODOTTO E RICERCA DI STILE LA RICETTA DEL DESIGN DI SUCCESSO PER I MARCHI DEL GRUPPO DEL CONCA, LEADER DEL DISTRETTO CERAMICO ITALIANO.

Distretto ceramico di Sassuolo (MO) Il Distretto ceramico di Sassuolo è uno dei principali poli produttivi mondiali di piastrelle in ceramica, che realizza l’80% della produzione nazionale. L’area di Sassuolo si caratterizza non solo per la proliferazione di imprese ceramiche ma anche per la concentrazione di altre attività produttive e di servizio legate al ciclo della piastrella. In particolare, qui si colloca il cuore dell’industria italiana meccano-ceramica, leader mondiale del comparto. Sono poi presenti importanti attività legate alla progettazione, al design e alla decorazione delle piastrelle, con la produzione di smalti e colori, al packaging del prodotto e alla logistica distributiva.

I

l Gruppo Del Conca, che raggruppa le tre società produttive

l’intera linea produttiva espandendo così la produzione sia a

Ceramica Faetano, Ceramica del Conca e Pastorelli, partner

livello quantitativo – con circa 5mila mq di capacità produt-

BigMat e HABIMAT, impiega 490 addetti ed è interna-

tiva in più – sia a livello qualitativo». Altra novità è stata

zionalmente nota per la qualità dei prodotti, la capacità

l’apertura del nuovo Centro Logistico Del Conca proprio

di innovazione e il design di cui è portatrice. Grazie alla

a pochi chilometri da Sassuolo, in località Solignano: un investimento di oltre 12 milioni di euro per un magazzino

costante ricerca sul prodotto e alla sensibilità alle tendenze del gusto il Gruppo Del Conca ha realizzato sensibili crescite anche negli anni di crisi del settore.

centralizzato, gestito con la migliore tecnologia e che raccoglie Paolo Mularoni

L’evoluzione produttiva, tecnologica e logistica del Gruppo sta

tutta la produzione del Gruppo in uno stesso sito. «Offrire ai nostri clienti un servizio al massimo livello è fondamentale – prosegue il

procedendo a grandi passi con un piano di investimenti di portata

presidente Mularoni – e il nuovo centro logistico è strategico per i nostri

storica: 120 milioni di euro in 5 anni, uno di questi ha riguardato la

tre stabilimenti sul territorio». Investimenti e innovazione in tutti i campi,

sede produttiva di Pastorelli. «I nostri investimenti nel Distretto ce-

i marchi del Gruppo Del Conca hanno fatto del design e dello stile i loro

ramico sono continuativi – racconta Paolo Mularoni, presidente di

punti di forza, soprattutto all’estero dove «la ceramica italiana e il made

Ceramica Faetano, capofila del Gruppo Del Conca – ma il 2017 è

in Italy sono considerati ancora il principale riferimento». L’evoluzione

stato un anno eccezionale, abbiamo infatti investito 50 milioni di euro

della produzione ceramica verso prodotti di alto design è confermata

nello stabilimento di Savignano sul Panaro (MO), dove abbiamo rifatto

da Mularoni: «Il prodotto italiano trova il suo punto di forza nella qualità

Lo stabilimento del Gruppo Del Conca

Dicembre 2017

UP! 25


ed è sempre più apprezzato, non solo per le caratteristiche tecniche ma

La collezione Valentina

anche per l’estetica, diventa quindi quanto mai importante la ricerca dal punto di vista dello stile e del design. Nei nostri laboratori in Italia i nostri designer lavorano allo sviluppo delle nuove tendenze che vanno soprattutto nella direzione dei grandi o grandissimi formati, dal gusto minimal e d’ispirazione naturale ma non solo». Il futuro prevede quindi maxi formati e l’applicazione delle potenzialità del digitale alla personalizzazione delle collezioni, come rileva Mularoni «con l’elaborazione digitale oggi possiamo liberarci dalla critica dell’“omologazione” della piastrella ceramica per evolvere verso prodotti unici, penso alla possibilità di decorare in modo digitale con disegni e grafiche, imitando l’effetto materico dell’elemento naturale, come il legno o il marmo, ma allo stesso tempo creando qualcosa di diverso. Piastrelle ispirate al naturale ma rielaborate in modo creativo dal designer, la piastrella che, grazie al design, diventa un’opera quasi artistica». Design e arte che si fondono con l’artigianalità del made in Italy e i materiali di altissima qualità nelle collezioni del Gruppo Del Conca realizzate con grandi artisti come Milo Manara, Monkey Punch, Giugiaro e molti altri; «abbiamo presentato a settembre, al Cersaie, la linea realizzata con gli eredi di Crepax per portare sul prodotto ceramico il volto della celebre Valentina» racconta il presidente Mularoni. Il segreto di un Distretto industriale competitivo risiede nella partnership tra le aziende, «il rapporto con le altre aziende della zona è molto buono – sottolinea Mularoni –, una cosa rara forse ma la forza del Distretto della ceramica italiana a livello mondiale risiede anche nella cooperazione tra le aziende che stanno “gomito a gomito” e che agiscono nel migliore dei modi per il successo dell’intera industria».

IMPRESE ITALIANE, MAESTRE DI DESIGN E FUNZIONALITÀ NEL DISTRETTO DI CIVITA CASTELLANA IL “LABORATORIO DI RICERCA PROGETTUALE” DI CERAMICA GLOBO PER L’ECCELLENZA DEL COMPARTO IGIENICO-SANITARIO IN CERAMICA.

«I

l Distretto industriale conta circa 30 realtà aziendali nel

negli ultimi anni probabilmente il design ha abbracciato molti più

mondo dell’arredobagno, le migliori ceramiche sanitarie

settori rispetto al passato, si è consolidato, ma è da sempre

escono da qui con un altissimo livello di funzionalità e quindi di

presente nel nostro Paese, che è stato tra i primi a credere

innovazione tecnologica», a dirlo è Riccardo Bianchini, mar-

all’importanza di avere oggetti belli e funzionali». Negli ultimi

keting manager di Ceramica Globo che conferma i dati che

anni anche Ceramica Globo ha investito in innovazione e

riguardano il successo del Distretto italiano leader nel comparto igienico-sanitario e dell’arredobagno. Nota azienda del viterbese e marchio partner BigMat e HABIMAT, dal 1980 Ceramica Globo di

soprattutto nel design: «Abbiamo presentato numerosi brevetti Riccardo Bianchini

industriali continuando in parallelo una costante ricerca del “bello”, dell’estetico che è in grado di soddisfare ogni esigenza – rileva il

Castel Sant’Elia è una delle aziende di rilievo del Distretto laziale. Impegnata a

responsabile marketing di Ceramica Globo –. Deve esserci sempre il binomio

interpretare i gusti e le nuove tendenze con continue innovazioni di processo

tra design e funzionalità: gli oggetti diventati delle icone nella storia industriale

e di prodotto che richiedono l’integrazione delle più diverse competenze, dal

sono quelli che hanno “semplificato” la vita delle persone, e in questo la

design all’ingegneria, dalla chimica dei materiali alla logistica.

creatività italiana e quindi la produzione made in Italy ha sempre fatto la

«L’Italia è sicuramente uno dei Paesi, se non il Paese, che più ha investito

differenza, perché l’idea deve essere trasformata in realtà e le imprese

e creduto nel mondo del design e questo da sempre – rileva Bianchini –,

italiane sono maestre nel coniugare questi due aspetti trovando l’equilibrio

26 UP! Dicembre 2017


giusto». Ricerca del bello e praticità che devono però andare di pari passo con i trend del momento, pensando soprattutto all’aspetto della customizzazione: «Non esiste “un solo” prodotto di design o tendenza, ma diversi: oggi puntiamo molto alla personalizzazione

Distretto industriale di Civita Castellana (VT)

e i colori ceramici che proponiamo, come nella collezione Bagno

Le specializzazioni produttive caratterizzanti il Di-

di Colore, si abbinano perfettamente alle tendenze del mondo

stretto Industriale di Civita Castellana, provincia

dell’arredamento, dando la possibilità all’acquirente di creare un ambiente unico nella stanza da bagno» continua Bianchini.

di Viterbo, sono quelle della produzione di articoli igienico-sanitari: ceramiche sanitarie per il bagno (lavabi

La firma di designer di fama internazionale rafforza la notorietà della qualità

tradizionali, lavabi a incasso, piani lavabo, colonne, vasi, bidet,

del prodotto italiano, apprezzato in tutto il mondo, come conferma e conclude

cassette e piatti doccia); per la cucina (lavelli) e speciali (lavatoi,

Riccardo Bianchini: «Abbiamo collaborato e collaboriamo con diversi designer,

lavabi e vasi per scuole e ospedali, lavamani, turche, orinatoi,

da Giulio Iacchetti e Luca Nichetto, a Claesson Koivisto Rune e GamFratesi;

lavapiedi, pilozzi e fontanelle). In questo comparto, le aziende

abbiamo inoltre uno studio interno, CreativeLab+, che noi amiamo definire

si posizionano per il 51,1% nella fascia qualitativa “media” e

“laboratorio di ricerca progettuale” in cui, di volta in volta, ospitiamo designer

per il 39% nella fascia “lusso” mentre solamente il 9,9% del

esterni e che ha prodotto negli ultimi anni diversi lavori significativi, sia in

fatturato delle imprese dei sanitari proviene da produzioni di

termini di articoli sia di innovazioni tecnologiche».

classe “economica”. Il mercato si concentra maggiormente all’interno dell’Unione Europea (Belgio, Germania, Francia, Linea Bagno di Colore

Olanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna), ma anche in altre aree come la Russia, l’Estremo Oriente (Cina e Giappone), Australia e Nuova Zelanda. L’industria ceramica nei vari settori dei sanitari, delle piastrelle, degli accessori da bagno, delle stoviglierie e degli oggetti d’arte caratterizza la cittadina a tal punto da configurarsi come “monosettorialità produttiva” per l’elevata concentrazione di aziende nel comprensorio, per la quantità e la qualità dei prodotti, e per la considerevole quota di mercato nazionale ed estero conquistata.

La sede di Ceramica Globo

Dicembre 2017

UP! 27


LA RUBINETTERIA “DINAMICA” LA CONTINUA RICERCA STILISTICA E TECNOLOGICA DI NOBILI, STORICA AZIENDA DEL DISTRETTO PIEMONTESE DELLA RUBINETTERIA.

La sede di Nobili Rubinetterie

I

primi pezzi firmati Nobili Rubinetterie sono nati all’interno di un

ed è quindi prioritario un ferreo controllo dei costi per difendere una

piccolo laboratorio nel 1954 e da allora oltre 100 milioni di rubinetti

redditività continua e garantire una solidità economica e finanziaria nel tempo; sforzi che facciamo volentieri e che sono anche diretti

sono entrati nelle case e negli hotel più prestigiosi del mondo,

all’ottimizzazione della gestione di cassa per sostenere i

portando alta la bandiera del design italiano e del Distretto piemontese della rubinetteria.

numerosi progetti d’investimento che da sempre facciamo

Il fondatore della società, Carlo Nobili, aveva già allora

in nuove tecnologie e nuovi prodotti».

un’idea precisa: realizzare un prodotto che combinasse

Gli investimenti dell’azienda del novarese all’interno del

la migliore tecnologia disponibile a forme piacevoli, senza

Distretto industriale sono notevoli e, grazie all’inaugurazione

sprechi di risorse e di materiale. Quei valori sono ancora oggi inalterati come racconta il brand manager Marco Venzano:

Marco Venzano

«Nobili si caratterizza per la sua storia che da sempre guarda

del reparto fusione nel corso del 2015, Nobili è l’unica azienda in Europa e una delle poche al mondo a disporre del ciclo completo in un unico sito, «il che ci rende totalmente autosufficienti – sot-

al futuro anticipando i tempi sia rispetto ai competitor sia rispetto alle

tolinea Venzano –. Al nostro interno abbiamo un reparto di stampaggio

nuove esigenze; oggi, quando si parla di rubinetto si parla di design,

materiali termoplastici che si avvale di 18 modernissime presse che

innovazione, tecnologia e sostenibilità».

lavorano senza sosta 24 ore su 24; inoltre produciamo internamen-

Presente in 87 Paesi nel mondo, con oltre 22mila articoli in produzione e 400 nuovi modelli all’anno Nobili, marchio partner BigMat e HABIMAT, è una delle aziende leader del Distretto del Piemonte Nord Orientale che ha fatto della forte identità stilistica e delle peculiarità tecnologiche il punto di forza delle proprie collezioni: gli 80 brevetti ottenuti sono testimonianza della loro passione. «I nostri numeri parlano chiaro – dichiara Venzano –. Alla luce di un quadro economico in continuo cambiamento, i risultati conseguiti testimoniano gli sforzi tesi a un miglioramento in ottica produttiva e distributiva». I numeri del mercato e del made in Italy sono positivi e lo dimostra «il fatturato in crescita costante e le vendite annuali che superano i 2 milioni e 800 mila pezzi – conferma il brand manager di Nobili–. La nostra filiera produttiva è tutta made in Italy

28 UP! Dicembre 2017

Collezione Dress


te anche le diverse tipologie di cartucce dei nostri miscelatori

Distretto del Piemonte Nord Orientale

e questo assicura la migliore affidabilità rendendoci senza dubbio un fiore all’occhiello non solo del settore ma del made in Italy nel mondo». Operare all’interno di un Distretto industriale significa anche

Il Distretto del Piemonte Nord Orientale è specia-

avere un costante rapporto con il territorio locale e per Nobili

lizzato in un comparto specifico, la rubinetteria,

continuare a investire in Italia e in Piemonte, dedicare risorse all’engineering e alla ricerca, ampliare gli stabilimenti per aumentare

in particolare la rubinetteria di erogazione (definita in termini commerciali “cromata”) e la rubinetteria d’in-

la capacità produttiva, significa mantenere al 100% il controllo della

tercettazione o regolazione, detta anche “gialla”. La prima è

filiera produttiva e della qualità nel rispetto dello stile, della cultura e

posta al capo estremo della tubazione, mentre la seconda tra

della tradizione italiana, come precisa Venzano aggiungendo: «A oggi

le condutture per regolare o interrompere il corso del fluido. Il

il nostro stabilimento di Suno, nelle colline novaresi, vanta uno spazio

Distretto dei rubinetti del Cusio-Valsesia è il più grande polo

produttivo di 100mila mq con 320 impianti di lavorazione, ma sono

mondiale di trasformazione dell’ottone; copre infatti circa un

già approvati i progetti di espansione di oltre 35mila mq».

terzo della produzione nazionale e quasi il 15% delle esporta-

Strategici anche gli investimenti nella formazione, è infatti del 2017

zioni mondiali di rubinetteria e valvolame in ottone e bronzo.

la collaborazione tra Nobili e l’Istituto d’Arte Applicata e Design (IAAD)

Caratteristica peculiare di quest’area è la presenza di una consi-

di Torino, specializzato nella formazione di giovani professionisti che

stente atomizzazione del tessuto industriale in numerose piccole

opereranno nel settore del design. Attraverso una “cultura del progetto”

aziende anche a carattere artigianale: accanto a poche imprese

lo IAAD unisce al rigore della ricerca accademica un approccio pratico

di dimensioni medio-grandi, si è creato un indotto capillare di

e sperimentale, basato sulla progettazione congiunta con le aziende

piccole-medie imprese. I principali mercati di sbocco, oltre a

partner, «poter mettere a disposizione il nostro know-how e aprire le

quello nazionale, sono Germania, Francia, Paesi dell’Est, Stati

porte ai giovani è un’occasione unica – conferma Venzano –. Da una

Uniti e Medio Oriente.

parte gli aspiranti designer hanno modo di lavorare concretamente con chi conosce il settore, dall’altra si possono monitorare i futuri

bre siamo partner dell’Università del Riuso per supportare lo studio dei

talenti da poter inserire nel proprio organico».

fattori, delle criticità e degli attori principali che hanno generato beni

Giovani designer ma anche grandi firme del design internazionale

inutilizzati o sottoutilizzati con l’obiettivo di rigenerare spazi, territori

per le collezioni Nobili come Rodolfo Dordoni, Nilo Gioacchini e Piet

e città» fa notare Venzano.

Billekens, i quali anche con la collaborazione del Centro Stile interno

Tra le aziende del design made in Italy la storia di nobili occupa un

di Nobili sviluppano, sia dal punto di vista tecnologico sia stilistico,

posto di rilievo per longevità e originalità. Design è qui sinonimo di

i nuovi modelli. Il brand manager Marco Venzano è l’unico designer

innovazione, ricerca e sperimentazione: tre elementi costantemente

interno all’azienda e per Nobili ha disegnato la collezione Move, linea

legati fra loro che si ritrovano in tutti i prodotti del marchio piemontese

top seller del marchio. La rubinetteria del futuro? Per Nobili sarà

ottenendo importanti riconoscimenti a livello internazionale come,

certamente “dinamica”, capace di ambientarsi perfettamente a ogni

ad esempio, la linea Dress di Nilo Gioacchini: vincitrice, tra gli altri,

necessità e gusto grazie alle infinite possibilità di personalizzazione.

dei premi Produits Remarquables Salle De Bains 2017 e If Product

Prioritario sarà anche il tema della sostenibilità, «dallo scorso settem-

Design Award.

!

Collezione Move

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LEGNO SENZA FRONTIERE Tutte le potenzialità del costruire in legno messe in pratica in un progetto curato dalla a alla z dal Punto Vendita BigMat di Cavour (TO) per una nuova costruzione unifamiliare. di Cristina Serra

A

Volpiano, comune al confine orientale dell’altopiano della Vauda, a

struttura a telaio in legno, della copertura coibentata, del sistema di

16 km a nordest dal capoluogo piemontese BigMat Edilpellice di

isolamento a cappotto e di tutti i sistemi in cartongesso per gli interni.

Cavour (TO) ha realizzato in tempi record (circa 6 mesi) l’abitazione

Un progetto importante e complesso, in cui i progettisti di MatService

di una famiglia piemontese, affidandosi ai vantaggi delle costruzioni in

Nord Ovest Scrl di Busca (CN) e i geometri Maria Luisa Pastero e

legno e avvalendosi del supporto di partner specializzati nel settore.

Sergio Gagliardi hanno avuto massima libertà d’azione per creare un’abitazione a misura del committente, tenendo conto dei loro de-

PROGETTAZIONE CONSAPEVOLE E ATTENTA

sideri ed esigenze. «Durante la fase progettuale non si sono riscontrate difficoltà; l’impo-

La famiglia committente, per realizzare la propria villetta si era ini-

stazione del fabbricato a livello architettonico è di tipo tradizionale e la

zialmente orientata su una costruzione di tipo tradizionale ma dopo

progettazione e i tecnici di MatService Nord Ovest si sono adattati al

un attento studio delle varie opzioni e, in seguito alla consulenza

modello richiesto costruendo su misura la struttura e i componenti in

tecnica del geometra Walter Ravetto – responsabile tecnico di BigMat

legno – racconta Walter Ravetto – . La peculiarità del progetto risiede

Edilpellice –, ha valutato e scelto il sistema di costruzione in legno.

anche nella presenza di coibentante in fibra di legno sia sulle pareti sia

«I vantaggi del costruire in legno ci sono – precisa il geometra Ravetto –,

sul tetto». Lo studio esecutivo del progetto è stato realizzato proprio

sono tutti reali e a portata di mano ma è necessario avvalersi di tecnici

da MatService Nord Ovest Scrl, di cui BigMat Edilpellice è tra i soci

ed esperti del settore con comprovata esperienza, visto che anche il

fondatori, che si è occupata del progetto esecutivo, della fornitura del

più piccolo errore commesso in fase di progettazione o di montaggio

legname e della sua lavorazione per realizzare le pareti, il solaio e il

può portare a diverse problematiche anche nel breve periodo».

tetto. Nello specifico è stato l’ingegner Luca Chiamba a realizzare lo

Il Punto Vendita BigMat si è occupato totalmente di questa nuova rea-

studio della struttura nella sua interezza e a seguire la produzione

lizzazione, dalla progettazione alla consulenza fino alla fornitura della

della stessa presso il Centro di taglio di Busca (CN).

30 UP! Dicembre 2017


I DETTAGLI DELLA COSTRUZIONE IN LEGNO «Comfort abitativo, grazie a una migliore gestione dell’umidità nell’aria, costi certi di realizzazione e risparmio energetico sui costi di riscaldamento soprattutto nei mesi invernali, sono questi i vantaggi del costruire in legno» spiega il geometra Ravetto, e seguendo queste priorità dei committenti è stato realizzato il progetto. La stratigrafia in parete impiegata nel cantiere è composta da una struttura a telaio con montanti e traverse in legno Kvh sezione 6x16, per l’orditura del solaio e del tetto di copertura è stato impiegato legno lamellare GL24hm.

Maria Luisa Pastero (nella foto) • Associata dello Studio Tecnico Rolle e Pastero di Volpiano (TO), ha una pluriennale esperienza a tutto campo nel settore delle costruzioni dalla progettazione alle pratiche edilizie, «svolgo quest’attività da 30 anni e nell’ultimo periodo il mercato è orientato soprattutto sugli interventi di ristrutturazione che curiamo sia a livello di progettazione sia di direzione lavori – racconta la geometra Pastero –. La nuova villetta residenziale in legno è il primo progetto realizzato con BigMat Edilpellice con cui la collaborazione è stata più che ottima».

La coibentazione è stata garantita dall’impiego di materassini in fibra di legno dallo spessore di 16 cm, posati tra i montanti del telaio. La

zanzariera; tale accorgimento è stato realizzabile anche grazie alla

chiusura su entrambi i lati è stata eseguita con pannelli in OSB di

collaborazione dell’impresa Cobola Falegnameria Srl. Le scelte ottimali in

1,8 cm di spessore, fissati al telaio mediante chiodatura.

fase di progettazione e posa hanno consentito di realizzare un pacchetto

Teli, membrane impermeabilizzanti, guaine posati nella nuova costruzione

isolante del tetto con valori di trasmittanza e di sfasamento ottimi.

sono stati forniti da Holz Technic by Rothoblaas, con cui è stata curata

Per la coibentazione della copertura (185 mq), in accordo con la com-

in particolare l’aspetto antisismico della costruzione in legno grazie alla

mittenza, è stato scelto un pacchetto “tutto fibra” con pannelli da 18 cm

scelta di sistemi di staffatura e fissaggio certificati e testati.

a media densità, tipo HDP standard, intervallati da un doppio tavolato in

In fase di progettazione particolare attenzione è stata dedicata anche al

OSB da 9 mm e da pannelli con densità 240 kg/mc da 4 cm. Il manto

tipo di “pacchetto serramento”. È stato infatti scelto di intervenire, dove

di copertura è composto da tegole in cemento tipo Coppo di Grecia

necessario, con dei rinforzi strutturali o delle sedi ad hoc per agevolare

Elegance di Wierer, per un tocco aggiuntivo di tradizione, posate sopra

la futura posa del serramento, dell’inferriata, dell’avvolgibile e della

il telo freno vapore e il telo traspirante sempre di Wierer.

IL RUOLO DI BIGMAT

di questo tipo». BigMat Edilpellice di Cavour (TO) nasce nel 1977 da Mario Falco, proprietario già dal 1961 della cava di inerti a Villafranca Piemonte. Il Punto Vendita diventa poi riferimento per la fornitura completa di prodotti dalle fondamenta al tetto. Nel 2008, i figli Maria Grazia e Dario Falco, ampliano la nuova sede operativa con un magazzino da 18mila mq (di cui 1.200 mq di capannoni, 500 mq per tettoie aperte e 300 mq adibiti a esposizione), oggi alla guida dell’azienda di famiglia ci sono i figli di Maria Grazia: Barbara e Marco Banchio.

BigMat Edilpellice ha curato in toto la fornitura e la realizzazione dell’abitazione soddisfacendo tutte le esigenze della famiglia grazie a «un sistema flessibile e non vincolante per il committente – come spiega il geometra Ravetto (nella foto qui accanto) –. Le rivendite BigMat che credono e investono nel legno possono ritagliarsi una fetta di mercato in continua espansione, questa è la prima casa in legno a Volpiano e il bilancio è più che positivo; siamo infatti soddisfatti dei risultati che questo sistema consente di ottenere e riceviamo continue richieste per progetti

Dicembre 2017

UP! 31


Per l’isolamento a cappotto, posato in opera dalla ditta DB Costruzioni Sas di Bunus Danilo, si sono impiegati pannelli in fibra di legno con ciclo di fissaggio (tasselli e colla) rasante e finitura colorata di Röfix.

LA POSA I tempi della posa in opera degli elementi prefabbricati in legno per un totale di 300 mq di pareti e 130 mq di solaio, sono stati molto rapidi: la ditta Ravetto di Villafranca Piemonte (TO) è stata impegnata per soli sei giorni lavorativi, di cui due e mezzo dedicati all’assemblaggio delle pareti al piano rialzato e della struttura del solaio, e i restanti tre giorni circa nel montaggio delle pareti al piano sottotetto, della grossa orditura del tetto e del primo tavolato costituito da perline dello spessore di 3 cm, sormontato dal telo freno vapore. In seguito sono stati posati i vari strati di isolante, i teli, la piccola orditura e le tegole.

GLI INTERNI E L’AUTORIMESSA Per le opere interne dell’abitazione (che conta 155 mq interni, più i 28 mq di portico), è stata scelta la soluzione della costruzione a secco con i prodotti Saint-Gobain Gyproc, in particolare la lastra in gesso rivestito fibrato Habito Forte dalle elevate prestazioni di portata ai carichi che permettono di appendere comodamente mensole e pensili della cucina alle pareti e che è stata posata dalla ditta Enrico Brusa. L’intervento di BigMat Edilpellice e di MatService Nord Ovest ha riguardato anche la copertura dell’autorimessa da 70 mq, con l’impiego di una trave a ginocchio realizzata ad hoc dal Centro di taglio di Busca (CN)

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che ha creato questa soluzione poco usuale per via della maggiore elaborazione richiesta a livello progettuale ed esecutivo ma che regala un notevole risultato tecnico ed estetico, la struttura dell’autorimessa è stata inoltre isolata con EPS isolante del Gruppo Poron.

!

I NUMERI DELL’INTERVENTO Tipo di intervento: nuova costruzione unifamigliare in legno, con struttura a telaio Luogo: Volpiano (TO) Progettista: geometra Maria Luisa Pastero Progettista esecutivo: MatService Nord Ovest Scrl Direttore dei lavori: geometra Sergio Galiardi Impresa costruttrice: Roberto Cabula per le opere in cemento armato e Paolo Ravetto per il montaggio della struttura in legno Lattoniere: Paolo Ravetto Posatore isolamento a cappotto: DB Costruzioni sas Posatore strutture in cartongesso: Enrico Brusa Tempi di intervento: 6 mesi circa Classe energetica: Classe A+++ Materiali forniti da: BigMat Edilpellice di Cavour (TO)


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L’HI-TECH VA IN MONTAGNA GEZA – Gri e Zucchi Architetti Associati firma la GP Mountain House, residenza estiva sulle montagne austriache all’insegna della tecnologia e del fascino della tradizione, in totale sintonia con il paesaggio. di Stefano Guolo - Foto di Massimo Crivellari

M

ateriali antichi e dal fascino tradizionale, sistemi costruttivi

si trova un’ampia terrazza aggettante, la camera padronale con bagno

e tecnologici innovativi per una casa hi-tech che guarda al

e le stanze per gli ospiti. Il piano interrato di 60 mq raccoglie diverse

risparmio energetico e alla funzionalità grazie alla domotica; lo

stanze create ad hoc per dedicare il tempo al piacere e al benessere

studio GEZA – Gri e Zucchi Architetti Associati ha realizzato una casa

con una sauna, una cantina e una veranda con vista sul profilo delle

vacanze unica che ingloba modernità e tradizione in un paesaggio

colline e delle montagne tra cui è costruita, avvolta nella pace di una

incontaminato dove poter godere in tranquillità del “lusso del silenzio”.

distesa di verde che circonda la casa.

La GP Mountain House è una casa unifamiliare costruita sul crinale di una collina a Hohenthurn nel distretto di Villach-Land, in Carinzia (Austria meridionale). Immersa in un borgo tranquillo situato su un’altura fra le

SIMBIOSI CON IL PAESAGGIO

Alpi, l’edificio richiama alla memoria le architetture locali sia nella forma

L’abitazione, orientata lungo l’asse Est-Ovest e disposta parallelamente

sia nell’uso dei materiali: tutta l’abitazione è, infatti, stata rivestita con

alle curve di livello, poggia su un basamento di cemento armato che

materiali tradizionali del posto, nel rispetto delle tecniche di costruzione

ospita il piano seminterrato e le fondamenta dell’edificio. La struttura è

tipiche austriache.

inoltre costituita da getti in cemento armato e un telaio in legno massello che fornisce alloggio alle scandole di larice, rivestimento tipico del luogo.

SPAZI CONFORTEVOLI E VISTA PANORAMICA

Anche il tetto a falde è coperto con lo stesso materiale e posato nello stesso modo, creando con le pareti perimetrali una superficie materica e

L’abitazione si sviluppa su 180 mq, di cui 120 mq al piano terra, la

una tessitura continua. La facciata a Sud della

struttura è semplice, aperta e grande per accogliere gli ospiti, concepita

casa guarda la terrazza aggettante, che si

secondo le esigenze della committenza con una zona living spaziosa nel

affaccia sul paesaggio montano e sottolinea

cuore della casa, ideale per cucinare e socializzare. Al piano terra inoltre

il rapporto diretto dell’edificio con l’esterno


Stefano Gri e Piero Zucchi • I due architetti fondano nel 1999 a Udine lo studio di architettura GEZA – Gri e Zucchi Architetti Associati. Attualmente operano in partnership con lo studio MTD a New York e CFK a Venezia. Nel 2015 hanno ottenuto il Premio Speciale della Giuria Architetto Italiano indetto dal CNAPPC. Nel 2012 il progetto Pratic Headquarters and Production Complex (2011 a Fagagna, Udine) ha vinto il Premio Speciale alla Commit-

diventandone un prolungamento e un tutt’uno con il grande camino ancorato al terreno. Le grandi finestre a tutta altezza sono rivolte verso Sud, e le cornici – anche queste aggettanti – sono rivestite in alluminio.

tenza Privata – Medaglia d’oro all’Architettura Italiana (Triennale di Milano). Nello stesso anno il progetto è stato presente alla XIII Biennale di Architettura di Venezia, nella mostra “Le Architetture del Made in Italy” curata da Luca Zevi e sono stati finalisti italiani al ’15 BigMat International Architecture Award.

TECNOLOGIA E DOMOTICA L’abitazione è dotata di soluzioni innovative per offrire un elevato risparmio energetico. Il riscaldamento è assicurato da una pompa di calore che sfrutta

INTERNI MINIMAL E ARREDI INVISIBILI

la temperatura del terreno giungendo, con una sonda, fino a 75 metri di profondità. Due i serbatoi di accumulo (ciascuno da 300 litri): uno per

La GP Mountain House è una casa confortevole che rievoca l’atmo-

l’acqua sanitaria e l’altro per il riscaldamento. La casa prevede anche un

sfera della montagna e che, allo stesso tempo, propone un linguaggio

impianto domotico che consente di evitare gli sprechi di energia attraverso

architettonico contemporaneo. Così l’aspetto sobrio degli arredi è stato

la programmazione a distanza sia dell’accensione del riscaldamento sia

vivacizzato a tratti dall’uso di colori, soprattutto attraverso le porte a

degli orari di apertura e chiusura dei frangisole delle finestre. L’impianto

tinte forti e diverse: rosse, gialle, blu. Tonalità che emergono ancora

di riscaldamento è a pavimento su entrambi i piani e il ricambio d’aria,

di più nelle camere, accostate a letti minimal senza testiera e a divani

con recupero termodinamico attivo in pompa di calore, è effettuato da un

semplici e funzionali.

impianto da tubazioni di pvc piatte poste nello spessore del pavimento

Gli interni affiancano antiche regole costruttive a un’atmosfera moderna

assieme ad altri impianti e all’interno delle pareti divisorie tra le camere.

!

caratterizzata da arredi lineari e sobri: nell’angolo living la stufa riprende per forma e colori il contesto high-tech in cui è inserita. Scaffali, armadi, panche, vani portaoggetti, cassetti, dispense per la cucina e nicchie per

I NUMERI DELL’INTERVENTO

custodire gli elettrodomestici sono tutti a misura e a scomparsa nelle pareti rivestite in legno lasciando più spazio possibile al movimento e alla vivibilità nelle diverse stanze. Gli arredi diventano un corpo unico con la struttura dell’abitazione, sia nella zona living sia nei bagni e nelle stanze. In tutta la casa, gli elementi d’arredo come mobili e suppellettili sono ridotti al minimo e realizzati con gli stessi materiali costruttivi, come ad esempio tavolo e sedie.

Tipo di intervento: realizzazione casa vacanza di montagna Luogo: Hohenthurn, distretto di Villach-Land (Austria) Progetto e direzione dei lavori: GEZA – Gri e Zucchi Architetti Associati Team di progettazione: Tania Ebersbach Progetto strutturale: Studio Inarco Srl di Udine

Dicembre 2017

UP! 35


FIRENZE OSPITA IL PREMIO INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA BIGMAT ’17 I vincitori della terza edizione del BigMat International Architecture Award ’17 proclamati nella splendida e suggestiva cornice di Palazzo Vecchio a Firenze. d Rosa Santavite

U

na location d’eccellenza per la cerimonia di premiazione del BigMat

Oltre al vincitore assoluto del concorso sono stati assegnati anche i

International Architecture Award ’17: il prestigioso Salone dei

sette Premi nazionali, la Menzione Speciale Giovani Architetti

Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze è stata la preziosa

e i sei Premi di categoria, novità di questa terza edizione insieme al

cornice della proclamazione dei vincitori del Premio di architettura promosso

Premio del pubblico (per un valore totale di oltre 70mila euro di mon-

dal Gruppo. Nella serata di gala di venerdì 24 novembre, alla presenza di

tepremi).

400 ospiti internazionali intervenuti a Firenze in occasione del Congresso Internazionale di BigMat, la giuria del concorso ha consegnato

A trionfare per l’Italia lo studio C+S Architects di Treviso con il

il Gran Premio allo studio parigino Lacaton & Vassal.

progetto del Tribunale di sorveglianza di Venezia, premiato dalla giuria

Con il suo progetto di riqualificazione e ampliamento del centro d’ar-

con la seguente motivazione: «Si tratta di un progetto che si trova tra

te FRAC Nord-Pas de Calais a Dunkerque, nel Nord della Francia,

la stazione e il porto di Venezia, in un contesto industriale. La qualità di

lo studio ha trionfato tra i circa 900 progetti in gara provenienti da

questo progetto risiede nel modo in cui si integra nel contesto esterno,

7 Paesi europei e selezionati dalla giuria internazionale presieduta da

riprendendo l’archetipo degli edifici industriali e realizzando una costru-

Jesús Aparicio e composta da Francesco Isidori (Italia), Xaveer de Geyter

zione ermetica che fa uso di materiali ossidati e arrugginiti, in perfetto

(Belgio), Marc Barani (Francia), Henrieta Moravcˇíková (Repubblica Ceca e

accordo con il contesto». Otre ai progetti vincitori del Gran Premio e del

Slovacchia) e Paulo David (Portogallo e Spagna).

Premio nazionale italiano sono stati particolarmente apprezzati dal

Numeri importanti che confermano il crescente successo della manifesta-

pubblico BigMat anche il Prototipo di una casa a Posazavi dello stu-

zione come sottolineato da Jesús Aparicio: «Il successo di questa terza edi-

dio A69 – Architekti (Premio nazionale della Repubblica Ceca) e il

zione si evince dal numero crescente di iscrizioni, 881 progetti presentati

Museo comunale Abade Pedrosa degli architetti Alvaro Siza Vieira +

contro i 750 del 2015, e dall’enorme qualità delle realizzazioni candidate

Eduardo Souto De Moura (vincitori del prestigioso Premio Pritzker) Premio

al concorso, tanto che tra i partecipanti abbiamo ben 4 Premi Pritzker».

nazionale del Portogallo.

36 UP! Dicembre 2017


GRAN PREMIO INTERNAZIONALE BIGMAT ’17 Frac (Fondo Regionale per l’arte contemporanea) Dunkerque, Francia, 2013 uLacaton & Vassal

A

ffacciato sul porto di Dunkerque il centro d’arte Frac è stato realizzato negli spazi del vecchio arsenale Halle AP2, caratterizzato da una

volumetria importante che gli architetti hanno cercato di mantenere nella sua interezza. Il vecchio edificio non solo è stato mantenuto ma è stato anche ampliato con la creazione di una struttura prefabbricata completamente vetrata, libera e flessibile all’interno, per adattarsi alle esigenze del programma museale, collegata all’arsenale attraverso una passerella. I due edifici possono funzionare in maniera separata o combinata a seconda degli eventi: il progetto ha dato vita a un edificio che nel suo complesso si è rivelato un’importante risorsa pubblica, flessibile poiché permette di ospitare mostre temporanee o eventi

Lacaton & Vassal – Studio di architettura francese fondato nel 1987 da Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal, già vincitori del Eric Schelling award (2006) e del Gran Prix National d’Architecture (2008).

artistici di risonanza globale.

PREMIO NAZIONALE ITALIA Tribunale di sorveglianza di Venezia Venezia, Italia, 2012 uC+S Architects

I

naugurato nel 2012, il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha restituito alla città l’area dell’ex fabbrica di tabacco risalente al XIX secolo. Un

progetto che s’innesta nel complesso sistema urbano veneziano di fronte a piazzale Roma, spazio di ingresso alla città lagunare, trasformando il complesso ottocentesco in un edificio pubblico che allo stesso tempo funge da infrastruttura: due piani dell’edificio ospitano tutti gli impianti tecnologici (centrali termiche e frigorifere) che permettono il riuso dell’intero sistema della fabbrica, mentre ai piani superiori vi sono gli uffici del tribunale, cancellerie e archivi e nella grande hall di ingresso spazi commerciali. Un volume dalla forma semplice e compatta, il cui involucro è realizzato in nastro di rame ossidato, in omaggio a uno dei materiali della tradizione architettonica di Venezia.

C+S Architects – Fondato da Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, lo studio di Treviso ha visto i suoi lavori esposti in varie edizioni della Biennale di Architettura di Venezia, in una personale al MIT di Boston, alla Triennale di Milano e alla Cité de l’Architecture et du Patrimoine di Parigi.

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UP! 37


MENZIONE SPECIALE PER GIOVANI ARCHITETTI Casa nera sospesa Pardubice, Repubblica Ceca, 2016 uH3T Architekti

U

na casa sospesa con cavi d’acciaio sotto l’arco di un vecchio ponte ferroviario, un edificio “volante” che cattura lo sguardo e invita a

riflettere. Un’installazione composta da un soggiorno con stufa e un soppalco, accessibili tramite una scala deliberatamente nascosta alla vista, che rende ancora più enigmatica l’opera. Una soluzione formale semplice situata a soli 15 minuti a piedi dal centro della città di Pardubice, in una zona militare abbandonata ma dal grande potenziale, che, seppur ancora di proprietà dell’esercito e chiusa al pubblico, è già oggetto di un processo di riscoperta da parte della popolazione locale. L’atmosfera del paesaggio e dei vecchi ponti caratteristici della zona ha ispirato i progettisti a creare un’installazione che sorprende i visitatori H3T Architekti – Fondato nel 2009 da Vít Šimek e Štěpán Řehoř, affiancati da Darina Bartková, Martina Kubešová, Karel Harazim, Tomáš Bařinka e Robert Krejčí, lo studio si è contraddistinto per le opere a carattere socio ambientale, ottenendo diversi premi tra cui la Menzione d’onore al Grand Prix of Architects 2017.

PREMIO DEL PUBBLICO

durante le loro passeggiate.

U

na casa costruita attorno a un grande tiglio: è questa la peculiarità del progetto sviluppato da Pedro Mauricio Borges. La casa, che

spicca per il suo colore rosso, si sviluppa in due direzioni parallele al contiguo muro di pietra per poi piegarsi a Sud ad abbracciare l’albero. Nel mezzo della casa, il soggiorno si apre sul cortile sotto l’albero e,

Tenuta da Tilia a Ponta Delgada Capelas, Sao Miguel, Azzorre, Portogallo, 2015 uPedro Mauricio Borges

sul lato opposto, sulla vista della costa nord dell’isola di Sao Miguel. Lo stesso soggiorno presenta un ampio lucernario nel soffitto che rivela la chioma dell’albero come fosse un ampio parasole.

Pedro Mauricio Borges – Architetto portoghese, già Premio CECIL 2002, ha fondato nel 1993 a Lisbona uno studio insieme agli architetti Paulo Fonseca e Miguel Figueira.

38 UP! Dicembre 2017


PREMIO NAZIONALE PORTOGALLO

R

ispettando le indicazioni del comune di San Tirso e l’eccezionalità del sito, il progetto ha previsto la costruzione del Museo Internazionale

della Scultura Contemporanea (MIEC) e la contemporanea ristrutturazione del Museo civico Abade Pedrosa (MMAP), adattandosi all’ambiente circostante e alla presenza del monastero di São Bento. Il nuovo edificio

Museo comunale Abade Pedrosa Santo Tirso, Portogallo, 2016 uAlvaro Siza Vieira + Eduardo Souto De Moura

realizzato dalle due archistar stabilisce un rapporto di continuità con il monastero, in modo da non disturbare o sovrapporsi all’edificio storico.

Alvaro Siza Vieira – Classe 1933, può essere considerato uno dei principali esponenti dell’architettura portoghese moderna; portano la sua firma, ad esempio, il Padiglione portoghese di Expo ’98 a Lisbona e il Museo d’Arte Contemporanea di Porto. Souto de Mura – Portoghese, classe 1944 e assistente di Siza Vieira, nel 2011 si è aggiudicato il Premio Pritzker per l’auditorium Andrew W. Mellon a Washington DC.

PREMIO NAZIONALE REPUBBLICA CECA Prototipo di una casa a Posazavi Posazavi, Repubblica Ceca, 2015 uA69 – Architekti

U

n prototipo di casa fai da te costruito in una ex cava di granito: nella regione di Posazavi, in Repubblica Ceca, lo studio A69 –

Architekti ha voluto testare le qualità strutturali e tipologiche di un prototipo di casa famiglia realizzando una massa cubica della misura 15x15x4 m. Inserito all’interno del paesaggio circostante, la struttura vista lago è adagiata su blocchi di granito, residui dell’antica miniera, ed è caratterizzata da una copertura in legno con capriata, da una facciata ventilata in legno e finestre in alluminio. All’interno la casa è organizzata in un labirinto di spazi distribuiti in modo organico per godere al massimo della luce solare e della vista circostante grazie anche alla presenza di una parete scorrevole che mette in comunicazione la zona giorno con una terrazza.

A69 – Architekti – Fondato da tre soci, tutti nati nel 1969, nella piccola città di Cheb in Repubblica Ceca, dove lo studio opera principalmente. I loro progetti sono stati premiati con il Grand Prix National Architecture Award e gli architetti svolgono attività didattica nelle università locali.

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UP! 39



SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI Secondo approfondimento sul tema dell’isolamento acustico, focus sulle soluzioni tecnologiche per il miglioramento del comfort acustico e una guida agli errori più frequenti da evitare. a cura della Redazione

P

rosegue la collana di Speciali tecnici BigMat che – dopo lo

difficile, soprattutto in particolari contesti abitativi o aziendali. Servono

Speciale Isolamento acustico dai rumori da impatto nel n. 21

soluzioni all’avanguardia per garantire privacy, benessere ambientale

di UP! – torna a parlare di isolamento acustico. I rumori dei vi-

e maggiore produttività negli ambienti lavorativi.

cini, il suono della televisione o della radio e il traffico cittadino sono

L’Ufficio Tecnico BigMat, con la collaborazione di ANIT Associazione

solo alcuni dei classici rumori aerei che percepiamo se l’isolamento

Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, approfondisce in que-

acustico non è stato adeguatamente curato. Tenere fuori il rumore e

sto speciale proprio il tema dell’isolamento acustico dai rumori aerei

godersi il lusso della tranquillità e del silenzio di casa propria è spesso

focalizzando l’attenzione anche sugli errori da evitare.

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UP! 41


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI

IL LUSSO DI UN BUON COMFORT ACUSTICO NELLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE Tecniche di intervento e materiali per ottenere un buon isolamento acustico dai rumori aerei. a cura di Matteo Borghi, ANIT – Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico in collaborazione con l’Ufficio Tecnico BigMat

I

motivi di una ristrutturazione possono essere di carattere estetico,

getto di discussione e di continue richieste di chiarimento.

decoro architettonico e/o manutenzione. Del resto è comprensibile

In effetti il Dpcm 5/12/1997 indica i limiti da verificare per le nuove

che, trascorrendo oltre il 90% del tempo fra le mura domestiche,

costruzioni (vedi Tabella 1) ma non fa riferimento agli edifici esistenti.

desideriamo una casa perfetta: cerchiamo i colori di tendenza, si fan-

Documenti successivi al Dpcm, come la circolare del Ministero

no controsoffittature hi-tech per installare i moderni faretti a led e si

dell’Ambiente del settembre 1998 e la Legge n. 13 del 2001 della

rendono emozionali anche gli ambienti meno vissuti come il bagno, ma

Lombardia, specificano invece in quali casi le ristrutturazioni debbano

poi ci lamentiamo dei rumori dei vicini, degli scarichi idrici, del traffico

verificare i limiti del Dpcm (vedi box qui sotto).

esterno e del vociare notturno se abitiamo in città. Un intervento di ristrutturazione può diventare un’ottima occasione per migliorare il comfort acustico e tutelare la propria privacy.

SCELTA DELLE SOLUZIONI TECNOLOGICHE

Il progetto di ristrutturazione deve contemplare anche aspetti

A prescindere da quanto indicato nella legislazione di settore, si sug-

legati al benessere psicofisico degli occupanti e, se si scelgono

gerisce di prendere sempre in considerazione nelle ristruttura-

soluzioni tecnologiche adeguate, è possibile concedersi e ottenere il

zioni il tema dei requisiti acustici passivi.

lusso di un ottimo comfort acustico anche con costi sostenibili, incrementando il valore commerciale dell’immobile.

Gli obiettivi in fase di progetto devono essere quelli di:

Inoltre in molti casi i sistemi per l’isolamento acustico hanno anche il

◗ g arantire un adeguato comfort acustico a coloro che abiteranno

vantaggio di contribuire all’isolamento termico.

l’edificio riqualificato, migliorando i requisiti acustici passivi, in particolare se già non soddisfano il Dpcm 5/12/1997;

RISTRUTTURAZIONI E NORMATIVA ACUSTICA

◗ l imitare il disturbo che gli abitanti dall’unità riqualificata potranno

L’applicazione del rispetto dei requisiti acustici passivi in caso di ri-

È importante non sottovalutare anche quest’ultimo aspetto in quanto

strutturazione, e/o cambio di destinazione d’uso, è sempre stato og-

alcuni interventi possono causare il peggioramento delle prestazioni

QUANDO SI DEVE APPLICARE IL DPCM PER GLI EDIFICI ESISTENTI? Nell’adunanza di giugno 2014 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – in seguito a una richiesta da parte dell’Università La Sapienza di Roma per dei lavori di ristrutturazione dell’Ateneo e cambi di destinazione d’uso – ha confermato che il Dpcm riguarda gli “…edifici e i loro componenti in opera” e pertanto deve essere applicato sia alle nuove costruzioni sia alle ristrutturazioni. A supporto di tale affermazione, il Servizio Tecnico Centrale dei LL.PP. ha richiamato la validità della Circolare del Ministero dell’Ambiente del settembre 1998 in cui per “ristrutturazione si intende il rifacimento anche parziale di impianti

42 UP! Dicembre 2017

arrecare verso le unità vicine.

tecnologici, delle partizioni orizzontali e verticali degli edifici, e il rifacimento delle facciate esterne, verniciatura esclusa”. Anche la Legge n. 13/2001 della Regione Lombardia riporta, all’art. 7, che i progetti relativi a interventi sul patrimonio edilizio esistente, che ne modifichino le caratteristiche acustiche, devono essere corredati da dichiarazione del progettista che attesti il rispetto dei requisiti acustici stabiliti dal Dpcm 5/12/1997 e dai regolamenti comunali. Nota: Prima di un intervento è sempre bene accertarsi della normativa regionale di riferimento che potrebbe contemplare condizioni più restrittive. I testi completi di leggi e circolari possono essere scaricati dal sito www.anit.it nella sezione “Leggi e norme – Acustica edilizia”.


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI Tabella 1 – Limiti del Dpcm 5/12/1997

LIMITI DA RISPETTARE Categorie di ambienti abitativi

R’w [dB]

D2m,nT,w [dB]

L’nw [dB]

LASmax [dBA]

LAeq [dBA]

Ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili

≥ 55

≥ 45

≤ 58

≤ 35

≤ 25

Residenze, alberghi, pensioni e attività assimilabili

≥ 50

≥ 40

≤ 63

≤ 35

≤ 35

Attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili

≥ 50

≥ 48

≤ 58

≤ 35

≤ 25

Uffici, attività ricreative o di culto, attività commerciali o assimilabili

≥ 50

≥ 42

≤ 55

≤ 35

≤ 35

LIMITI DA RISPETTARE

Categorie di ambienti abitativi

T [s] tempo di riverberazione

Aule scolastiche

≤ 1,2

Palestre scolastiche (qualora non debbano essere utilizzate come auditorio)

≤ 2,2

Dove: R’w = potere fonoisolante apparente; D2m,nT,w = isolamento acustico di facciata; L’nw = livello di rumore di calpestio di solai; LASmax = livello di rumore (picco massimo) generato da impianti a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici e rubinetteria); LAeq = livello di rumore (livello costante) di impianti a funzionamento continuo (impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento); T [s] = tempo di riverberazione (tempo necessario perché un suono decada di 60 dB all’interno di un locale).

acustiche preesistenti e comportare la nascita di contenziosi con i vi-

mentare l’isolamento acustico di un unico elemento costruttivo per

cini di casa. Ad esempio:

eliminare il disturbo in quanto il rumore si propaga oltre che per via

◗ l’asportazione della pavimentazione e del relativo strato di supporto

diretta anche attraverso le strutture adiacenti (trasmissioni laterali).

e la sostituzione con piastrelle posate su un nuovo massetto, può

◗ L ’eventuale presenza di elementi acusticamente deboli (ponti acusti-

comportare il peggioramento del livello di rumore da calpestio

ci) può ridurre drasticamente l’efficacia di alcuni interventi. Interve-

nell’appartamento sottostante;

nendo su questi, viceversa, si potranno ottenere elevati incrementi

◗ la ristrutturazione di un bagno in un condominio con l’installazio-

della prestazione fonoisolante complessiva.

ne di nuovi impianti (ad esempio una nuova vasca idromassaggio),

◗ L a prestazione acustica in opera di un sistema costruttivo dipende

potrebbe causare un aumento del livello di rumore da impianto

in modo considerevole dalla sua corretta posa (non a caso il Dpcm

nelle vicine unità immobiliari;

fa riferimento ai valori misurati in opera). Si raccomanda pertanto di

◗ alcune tipologie di contropareti possono peggiorare la prestazione fonoisolante delle partizioni su cui vengono applicate. La scelta di uno specifico prodotto o sistema costruttivo dipende da

seguire scrupolosamente le prescrizioni fornite dal produttore, dal progettista acustico e le indicazioni riportate in specifiche norme tecniche.

molti fattori ed è importante ricordare che una soluzione può determinare risultati differenti in base al contesto costruttivo in cui viene utilizzata. È quindi consigliabile una “diagnosi acustica” preventiva sia

RIDURRE I RUMORI AEREI

per individuare la soluzione più adeguata sia per valutare l’entità del

Controparete a secco

miglioramento delle prestazioni acustiche dell’edificio. Come conside-

La controparete a secco viene realizzata mediante lastre fissate su una

razioni di carattere generale si evidenzia quanto di seguito riportato.

orditura metallica opportunamente distanziata dalla parete in modo

◗ I rumori si trasmettono dall’ambiente “emittente” all’ambiente “ri-

da creare un’intercapedine riempita con isolanti fonoassorbenti. Può

cevente” attraverso vari percorsi. A volte pertanto non basta incre-

a

essere autoportante oppure collegata alla parete (vedi Figura 1).

b

Figura 1 – a) Controparete su struttura autoportante (può essere staccata dalla parete in quanto i montanti metallici sono alloggiati all’interno di guide metalliche fissate a pavimento e soffitto). b) Controparete collegata alla parete esistente mediante supporti (distanziatori) ancorati alla struttura stessa.

Dicembre 2017

UP! 43


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI

b

a

c

Figura 2 – Funzionalità di una controparete

La controparete può essere utilizzata per:

Il controplaccaggio si comporta come una controparete ma con per-

◗ incrementare la prestazione fonoisolante della parete interna (vedi

formance inferiori. Tuttavia rispetto a quest’ultima presenta il vantag-

Figura 2a);

gio di una maggiore velocità e semplicità di applicazione con costi più

◗ incrementare la prestazione fonoisolante della parete di facciata (vedi Figura 2b);

contenuti. Non consente però passaggi impiantistici. Se si vuole ottenere un miglioramento del potere fonoisolante della parete è necessa-

◗ ridurre le “trasmissioni strutturali” dei rumori come ad esempio i

rio utilizzare materiali con elevate caratteristiche elastiche e adeguata

rumori da calpestio, da impianti o le trasmissioni laterali di rumori

rigidità dinamica. Gli isolanti fibrosi (lana di roccia, vetro, ecc.) devono

aerei (vedi Figura 2c).

avere una densità sufficiente (circa 70 – 80 kg/mc) per garantire la

Il miglioramento delle prestazioni è dovuto al fatto che essa realizza

necessaria resistenza meccanica alle spinte orizzontali. Materiali non

un sistema di due masse disaccoppiate (sistema massa-molla-massa).

elasticizzati non forniscono alcun beneficio, anzi possono generare fe-

L’incremento di potere fonoisolante (∆Rw) della partizione rivestita dipen-

nomeni di risonanza a determinate frequenze con peggioramento della

de dalla tipologia di lastre usate (ad esempio usando lastre in cartonges-

prestazione fonoisolante della parete.

so a maggiore densità), dallo spessore dell’intercapedine e dell’isolante fonoassorbente, dal potere fonoisolante iniziale ovvero dalla massa su-

Contropareti pesanti

perficiale della muratura di partenza, dalla frequenza di risonanza del

Con le stesse finalità della controparete leggera può essere realizzata

sistema risultante, dalla presenza di scassi impiantistici nella contropa-

una controparete “pesante”, ad esempio con blocchi in calcestruzzo

rete e dalla presenza di connessioni rigide con la parete esistente e le

cellulare o laterizi e materiale fonoassorbente o resiliente in interca-

strutture laterali. Generalmente contropareti completamente desolida-

pedine (vedi Figura 4).

rizzate con bande resilienti sia dalle pareti laterali sia dal pavimento e soffitto determinano prestazioni migliori rispetto a contropareti collegate alla parete esistente. Infine se composta da due strati di lastre, i giunti di tali strati devono essere stuccati e fra loro sfalsati. Rivestimento in controplaccaggio Il controplaccaggio è un rivestimento della parete realizzato con lastre preaccoppiate a materiale fonoassorbente o materiale resiliente. Tali lastre possone essere incollate e, in alcuni casi, anche tassellate (vedi

Figura 4 – Realizzazione di una controparete pesante con isolante fonoassorbente in intercapedine

Figura 3). L’utilizzo di questa soluzione può richiedere l’analisi del carico gravante sul solaio. Anche in questo caso la mancata cura dei dettagli nella posa in opera può ridurre sensibilmente le prestazioni rispetto ai valori misurati in laboratorio (desolidarizzazione del nuovo strato in muratura dalle strutture laterali, riempimento adeguato con malta dei giunti verticali e orizzontali, fissaggio del materiale fonoassorbente alla parete esistente con appositi tasselli o adesivi). L’incremento di potere fonoisolante della parete esistente dipende da: a

b

Figura 3 – a) Controplaccaggio incollato alla parete esistente. b) Controplaccaggio incollato e tassellato alla parete esistente.

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◗ tipologia di materiali utilizzati (laterizi, intonaco, materiale isolante, ecc.); ◗ p otere fonoisolante e massa della parete rivestita.


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI RISANAMENTO ACUSTICO E TERMICO: GRANDI RISULTATI IN POCO SPAZIO

Q

uando si rende necessario isolare uno o più ambienti dall’interno, è fondamentale scegliere materiali che garantiscano le migliori prestazioni e che offrano una serie di vantaggi sia all’applicatore sia all’utilizzatore finale. In più le logiche della ristrutturazione richiedono prodotti sempre più universali in grado di condensare nelle loro caratteristiche il maggior numero di funzioni e di vantaggi: prodotti “universali” in grado di risolvere più problematiche in modo efficace, aumentando in maniera percepibile il comfort abitativo. IsolGypsum Special è la lastra universale della gamma IsolGypsum di Isolmant, che garantisce elevate prestazioni sia come risanatore acustico sia come risanatore termico.

Il tutto in uno spessore ridotto (22,5 mm circa) e in un prodotto facile da posare, caratteristiche che si traducono in un lavoro semplice e veloce da eseguire per il posatore, pulito e poco invasivo per il consumatore finale. L’applicazione di IsolGypsum Special su una parete esistente consente di aumentare di circa 8/10 dB il potere fonoisolante della parete stessa (il potere fonoisolante della sola lastra è Rw = 31,5 dB). Quanto alla termica, un intervento di risanamento con IsolGypsum Special diminuisce il rischio di formazione di muffa e condensa superficiale e risolve il problema della “parete fredda”, andando così a rendere omogenea la distribuzione del calore all’interno di una stanza e riducendo la necessità di intervenire con il riscaldamento artificiale.

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MIGLIORAMENTO ACUSTICO CON IL CALCESTRUZZO CELLULARE

L

a struttura porosa, omogenea e isotropa dei blocchi Ytong in calcestruzzo cellulare rappresenta la soluzione ideale per realizzare nuove costruzioni e ristrutturazioni: tamponamenti esterni, tramezzature interne, contropareti, divisori tra diverse unità abitative in spessori contenuti per un elevato comfort abitativo e prestazioni acustiche e termiche garantite nel tempo grazie alle caratteristiche invariabili del materiale. Per realizzare una buona performance acustica è d’obbligo porre la massima attenzione alla corretta posa del materiale, con l’interposizione di una guaina sotto le tramezze e alla riduzione delle tracce per tubazioni e impianti, facilitata dall’estrema lavorabilità del materiale Ytong. Una recente campagna di prove acustiche in laboratorio ha portato allo sviluppo di un nuovo blocco dedicato all’isolamento acustico. Una doppia parete di spessore complessivo 26 cm composta da una normale tramezza Ytong-PRO spessore 10 cm abbinata alla nuova tramezza Ytong-ACU spessore 12 cm, con strato isolante costituito da un pannello di IsolFIBTEC PFT (fibra riciclata in tessile tecnico di poliestere a densità crescente lungo lo spessore, dalle elevate prestazioni termiche e acustiche) accoppiato a Isolmant Special 5 mm in intercapedine, è stata certificata con una straordinaria prestazione di 65 dB. La realizzazione di quattro più

quattro scatole impiantistiche contrapposte sulle due pareti non ha influenzato la prestazione misurata in laboratorio, a conferma dell’eccellente comportamento acustico delle murature in calcestruzzo cellulare.

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SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI ISOLAMENTO ACUSTICO IN INTERCAPEDINE

L

e pareti doppie o triple di separazione tra differenti unità immobiliari con intercapedine garantiscono il migliore isolamento acustico ai rumori aerei, in quanto sfruttano l’effetto della massa insieme all’effetto dissipativo del materiale isolante fibroso presente al loro interno. Isolmant Perfetto Special, inserito in intercapedine, svolge perfettamente il ruolo di assorbitore acustico grazie alla sua struttura morfologica a densità differenziata nello spessore, caratteristica unica nel suo genere e specifica della fibra IsolFIBTEC PFT di cui è composto, frutto della ricerca tecnologica di Isolmant. La presenza dello strato in Isolmant Special permette al prodotto di svolgere anche la funzione di materiale resiliente, per migliorare l’attenuazione acustica alle basse frequenze. Il pannello Perfetto Special

è inoltre un ottimo isolante termico e sa farsi amare anche in cantiere, perché pensato per agevolare il lavoro di posa in opera. Tra le sue caratteristiche principali infatti troviamo il formato (1 x 2,85 m) e la finitura (prodotto battentato con nastratura adesiva): si tratta di un panello portante e a tutta altezza, facile da posare in cantiere perché può essere inserito a secco in intercapedine mentre si costruisce il secondo muro (eventualmente incollato o tassellato se necessario). Il pannello va posato assicurandosi che ricopra con continuità tutta la superficie della muratura, e nel caso di posa su parete perimetrale il lato con Isolmant Special dovrà essere rivolto verso l’ambiente riscaldato. È disponibile in due spessori (circa 30 e circa 50 mm) e ha un potere fonoisolante Rw da 54 a 67 dB in base al sistema costruttivo in cui è inserito (valori certificati).

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Controsoffitti continui

nerale rinforzata, ecc.) e riempendo l’intercapedine con dell’isolante

Sempre più spesso progettisti e proprietari realizzano controsoffittatu-

fonoassorbente.

re per ridimensionare stanze dall’altezza elevata, nascondere impianti

I controsoffitti possono essere di tipo sospeso (anche detti ribassati),

tecnici o realizzare illuminazioni a led. Oltre a valorizzare e abbellire

di tipo autoportante e infine in aderenza quest’ultimo caratterizzato da

esteticamente un qualunque ambiente, le controsoffittature consento-

performance minori (vedi Figura 5).

no di migliorare il comfort termico ma soprattutto acustico. Per qualunque applicazione, è opportuno verificare sempre che l’altezza dei

Il controsoffitto consente di:

locali non sia inferiore ai 2,70 m per gli ambienti abitabili e 2,40 m per

◗ incrementare la prestazione fonoisolante dei solai (vedi Figura 6a);

i corridoi e i disimpegni.

◗ ridurre i rumori da calpestio (vedi Figura 6b);

L’intervento consiste nel realizzare una struttura adeguata di suppor-

◗ incrementare l’isolamento delle falde del tetto (vedi Figura 6c);

to (orditure metalliche o eventualmente in legno) alla quale verranno

◗ ridurre le trasmissioni laterali incrementando il potere fonoisolante

fissate le lastre (in gesso rivestito, fibrorinforzate, pannelli in fibra mi-

Collegamento tramite pendini

a

Collegamento con distanziatore

Figura 5 – Tipologia di controsoffitto: a) ribassato; b) in aderenza; c) autoportante.

46 UP! Dicembre 2017

di una controparete (vedi Figura 6d).

b

Collegamento a parete

c


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI

a

b

c

d Figura 6 – Funzionalità di un controsoffitto

L’incremento di potere fonoisolante determinato da un controsoffitto dipende in sostanza dai medesimi fattori delle controparti a secco. Si evidenzia che per i controsoffitti ribassati, esistono in commercio pendini “antivibranti”, schematizzati in figura 7, che possono contribuire a ridurre ulteriormente la trasmissione di vibrazioni tra controsoffitto e solaio. Ad esempio un controsoffitto ribassato di almeno 20 cm con ganci acustici e interposto un materassino in lana minerale di 50 mm consente di ottenere un miglioramento di oltre 10 dB.

Figura 7 – Pendini antivibranti

LASTRE AD ALTE PRESTAZIONI PER UNA PRIVACY ASSOLUTA

I

l Grand Hotel Imperiale di Moltrasio (CO) voleva assicurare ai suoi clienti un comfort elevatissimo. Per questo ha richiesto pareti con un alto grado di isolamento acustico, protezione dal fuoco e resistenza meccanica. In tale contesto l’intervento di Knauf è stato risolutivo per pareti interne e soffitti. Per le pareti divisorie interne tra camere sono state adottate strutture con orditura metallica doppia W316+1 Knauf, che garantiscono livelli di isolamento superiori a 63 dB. Isolate acusticamente con un isolante Knauf Isoroccia 70, questo tipo di pareti sono costituite da un doppio strato di lastre Knauf Vidiwall e GKB a vista su ogni lato, completate da uno strato di Vidiwall in intercapedine. Tra camere e disimpegni sono state montate pareti divisorie con orditura metallica singola W112, costituite da una singola orditura metallica con isolamento Ekovetro R e un doppio strato di lastre Silentboard e Diamant per lato, altamente prestazionali, che hanno permesso di raggiungere un livello di fonoisolamento superiore a 64 dB.

In particolare, le lastre Silentboard hanno un potere insonorizzante molto elevato che deriva dallo spostamento, acusticamente più efficace, della frequenza di coincidenza fgr (curva più morbida) e dall’aumento della massa riferita alla superficie (frequenza di risonanza). Oltre alle pareti, un intervento di isolamento acustico deve riguardare anche i soffitti. Per questo motivo nei locali del Grand Hotel Imperiale è stata realizzata una struttura a doppio controsoffitto, applicando al solaio in lamiera grecata un controsoffitto secondo lo schema Knauf D113 per la protezione dal fuoco, lasciando poi uno spazio per il passaggio degli impianti e realizzando quindi un secondo controsoffitto con lastre Knauf GKB o Diamant (che garantiscono un maggiore isolamento) a seconda della necessità, sostenute da ganci Silent a taglio acustico.

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UP! 47


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI CONTROLLO DELL’ACUSTICA INTERNA

1. Assorbimento per porosità

Il suono prodotto all’interno di un ambiente chiuso arriva a un ascoltatore

tanto più riflette il suono. Viceversa all’aumentare della sua porosità

che si trova nello stesso ambiente sia per via diretta sia a seguito delle

e flessibilità aumenta la sua capacità di assorbire l’energia sonora.

riflessioni sulle pareti (vedi Figura 8). Le riflessioni oltre ad aumentare il li-

L’energia sonora viene dissipata per attrito sulle pareti dei pori e

vello sonoro (di fatto le pareti amplificano la potenza del suono) provocano

per attrito viscoso nella massa d’aria trasformandosi in calore con

il fenomeno della riverberazione ( detto anche “coda sonora”).

un impercettibile aumento di temperatura. A livello microscopico si

Cioè il suono persiste per un certo tempo anche dopo che la sorgente ha

riscontra come i pori orientati parallelamente al flusso implichino un

smesso di emetterlo.

minore assorbimento rispetto a quelli orientati perpendicolarmente,

In generale quanto più un materiale è impermeabile all’aria e rigido

così come la tortuosità (cammino più complesso) favorisce l’assorbimento. Materiali fonoassorbenti sono i materiali porosi e fibrosi di basso peso specifico quali feltri, lana di vetro e di roccia, fibre vegetali, sughero, truciolati di legno, materiali polimerici

Ond a

rifle

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espansi a celle aperte (poliuretani espansi e melammine espanse) e intonaci. Gli intonaci fonoassorbenti sono intonaci a cui nell’impasto

s

ifle

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vengono aggiunte sostanze alleggerenti che creano le microporosità.

On

Il fonoassorbimento aumenta con l’aumentare della frequenza del etta

Onda dir

suono e dello spessore del materiale poroso (si vedano i valori nel box Il coefficiente di assorbimento a pag. 51). Alle alte frequenze, dai 500 Hz in poi, già con 5 cm di spessore si ha un assorbimento elevato (α > 0,5) e un aumento dello spessore non comporterebbe ulteriori miglioramenti. Al contrario alle basse frequenze al fine di aumentare il coefficiente

Figura 8 – Riverberazione: fenomeno dovuto alle riflessioni dell’onda sonora sulle pareti.

α è opportuno aumentare lo spessore. Per evitare spessori eccessivi solitamente tali materiali vengono posati non in aderenza alla parete da trattare ma a una distanza pari a λ/4 al fine di trovarsi nel punto in cui l’energia trasportata dall’onda è massima come mostrato in

Secondo la normativa, vedi Tabella 1 pag. 43, il tempo di riverberazione

Figura 10. Infatti sulla parete le particelle d’aria sono ferme e l’am-

(T) è il tempo necessario affinché il suono decada di 60 dB.

piezza dell’onda è nulla e quindi il materiale assorbe poco e niente.

Il T dipende dalla capacità di assorbimento delle superfici

Al contrario alla distanza λ/4 l’assorbimento è massimo.

qualità acustica degli ambienti. Se da un lato una coda sonora lunga può rappresentare un vantaggio in quanto aumenta l’intensità e rende naturale l’ascolto – si pensi ad esempio all’ascolto della musica degli organi nelle chiese – dall’altro può essere un fattore negativo poiché rende meno comprensibile il parlato (la fine di una parola si sovrappone con la successiva). In linea generale noi sentiamo un ambiente riverberante quando T è maggiore di 2 secondi e sordo (o asciutto) quando T è inferiore a 1 secondo. In funzione della destinazione d’uso, del volume dell’ambiente e dell’attività che si dovrà svolgere all’interno esistono dei valori ottimali di Tott da confrontare con il valore misurato o calcolato (vedi Figura 9). Prima di esaminare le tecniche di correzione acustica è bene capire come si comportano i materiali nei confronti dell’assorbimento. Meccanismi di assorbimento acustico L’assorbimento acustico di un materiale avviene grazie alla conversione in calore di parte dell’energia incidente secondo tre diversi principi.

48 UP! Dicembre 2017

Tempi di riverberazione [s]

dell’ambiente e dalla frequenza ed è il parametro che indica la

3,5 3,0

no orga p er a ra a c i ssic gge Mus a le a cla c c i i s s u u di m di m erto ert o conc conc a a d d Sala Sala ) zione istra i reg d o i stud erto ( ) a conc lo a tr o Sala d la a bal a (te a sa nze Sala d istic r e e p n i m onfere o C a c i c Mus per

2,5 2,0 1,5 1,0 Auditori per parla nico 0,5 diofo io ra d u t S

0 100

to

500

Studio

1.000

o

televisiv

5.000 10.000

50.000

Volume della sala [mc] Figura 9 – Valori ottimali del tempo di riverberazione in funzione del volume dell’ambiente e della sua destinazione nel campo di frequenze tra 500 e 1.000 Hz


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI Solaio/Parete

Pannello forato Colli dei risuonatori

Materiale poroso

a

Volumi

Figura 11 – Schema dei risuonatori costituito da pannelli forati

elemento elastico (aria nella cavità) e un elemento smorzante (l’at-

λ/4

trito sulle pareti del collo), avrà una sua frequenza di risonanza ben precisa in corrispondenza della quale la dissipazione di energia sonora sarà massima. Tali sistemi sono particolarmente efficaci alle medie-basse frequenze. Inserendo del materiale poroso nel collo del risuonatore si perde in assorbimento ma si allarga il campo di frequenza. 3. Assorbimento per risonanza di membrana Nel caso dei pannelli flessibili (legno, gesso, ecc., vedi Figura 12) fissati su supporti rigidi che li tengono distanziati dalla parete da Materiale poroso

trattare, l’assorbimento acustico è in funzione della loro elasticità, in quanto le onde sonore incidenti creano una serie di pressioni e de-

b

Intercapedine d’aria

Figura 10 – Assorbimento in funzione della posizione del pannello. a) In aderenza: assorbimento minimo. b) A una distanza λ/4: assorbimento massimo.

pressioni che provocano un’inflessione del pannello verso la parete mettendolo pertanto in vibrazione. Anche in questo caso il meccanismo è quello del risuonatore di Helmotz, ossia il pannello si comporta come una massa vibrante, mentre l’aria contenuta nella cavità come una molla acustica caratterizzata dalla sua rigidità. In analogia al caso precedente, questo

2. Assorbimento per risonanza di cavità

sistema è molto selettivo in frequenza.

Le strutture di risonanza sono costituite da pannelli di materiale non

È utie per assorbire frequenze ancora più basse (200÷300 Hz),

poroso (ad esempio una lastra di gesso) sui quali vengono praticati dei

dove i materiali fonoassorbenti sono poco efficaci e i risonatori di

fori di opportune dimensioni e vengono montati a una certa distanza

Helmholtz assumerebbero dimensioni troppo grandi.

dalla superficie da trattare. In questo modo si vengono a creare una serie di risuonatori di Helmotz, cioè cavità che comunicano con l’esterno attraverso il foro di lunghezza pari allo spessore del pannello detta “collo del risuonatore” (vedi Figura 11). Quando un’onda sonora va a incidere sull’ingresso del risuonatore l’aria contenuta nel suo collo viene posta in oscillazione mentre l’aria

Pannello vibrante

contenuta nella cavità viene a essere alternatamene compressa ed

Legno

espansa, la sua elasticità fa sì che essa si comporti come una molla. Questo sistema, costituito da una massa oscillante (aria nel collo), un

Figura 12 – Schema dei pannelli vibranti

Dicembre 2017

UP! 49


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI La frequenza di risonanza (f0) di questo sistema è data dalla seguente

Dove:

formula:

V [mc] = volume dell’ambiente A = assorbimento globale dell’ambiente

60 f0= √(s.d)

Si [mq] = superficie i-esima αi = coefficiente di assorbimento medio della i-esima superficie

Dove: s = densità superficiale del pannello [kg/mq]

Si tratta di individuare i materiali caratterizzati da coefficienti di as-

d = densità del pannello dalla parete [m]

sorbimento opportuni che messi in quantità adeguata vadano a incrementare il denominatore della formula precedente portando il tempo

L’ampiezza della risonanza anche in questo caso può essere allargata

di riverbero al valore ottimale.

(a spese del coefficiente di assorbimento) riempendo tutto o in parte

La correzione può essere eseguita posizionando a parete o a

l’intercapedine con un isolante fonoassorbente.

soffitto specifici materiali o sistemi fonoassorbenti, in grado di

Concludendo è possibile confrontare i diversi meccanismi di assor-

ridurre le riflessioni delle onde sonore:

bimento: alle alte frequenze sono preferibili i materiali porosi,

◗ p annelli fonoassorbenti a parete e/o a soffitto (vedi Figura 14a);

alle medio-basse i sistemi di risonanza per cavità e alle basse

◗ c ontrosoffitti e/o contropareti fonoassorbenti (vedi Figura 14b);

quelli per risonanza di membrana (vedi Figura 13).

◗ i ntonaci fonoassorbenti a parete e a soffitto (vedi Figura 14c).

Coefficienti di assorbimento (α)

Ogni soluzione è caratterizzata da specifiche prestazioni che variano in base alla tipologia di materiale utilizzato e al suo posizionamento

1

nell’ambiente. 0,8

Materiale poroso

0,6

0,4

0,2

Membrana

Cavità 0 31,5

63

a 125

250

500

1.000

2.000

4.000

8.000

Frequenza [Hz] Figura 13 – Confronto tra i diversi meccanismi assorbenti

Soluzioni per la correzione acustica: pannelli, controsoffitti, intonaci Quando un ambiente già in opera è caratterizzato da una cattiva quali-

b

tà acustica, ad esempio troppo riverberante con T maggiore rispetto al valore ottimale, è necessario aggiungere delle unità assorbenti al fine di ridurre il tempo di riverberazione. Il tempo di riverbero T è dato dalla formula di Sabine: T=0,16

n V nella quale A=Σ i=1 αi . Si A

c Figura 14 – Correzione acustica con sistemi fonoassorbenti

50 UP! Dicembre 2017


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI IL COEFFICIENTE DI ASSORBIMENTO Il coefficiente di assorbimento (α), dato specifico per ogni materiale da costruzione e per le condizioni di messa in opera, è un numero che varia da 0 (materiale riflettente) a 1 (completamente assorbente) e nella norma UNI EN ISO 11654 viene classificato dalla lettera A (a cui

corrispondono i valori migliori prossimi all’unità) fino alla E (a cui corrispondono i valori peggiori fino al minimo di 0,25). Per valori più bassi il materiale risulta non classificato. A titolo di esempio si riportano in tabella i valori dei coefficienti di assorbimento di alcuni materiali.

Tabella - Coefficienti di assorbimento acustico (valori indicativi) Frequenze centrali delle bande di ottava [Hz] Materiale

Lana di vetro densità 16-24 kg/mc

Lana di vetro densità 32-48 kg/mc

Lana di vetro densità 32-40 kg/mc rivestita con tessuto in fibra di vetro

Lana di roccia densità 40-140 kg/mc

Poliuretano espanso Polistirolo espanso

Spessore [mm]

Strato d’aria [mm]

125

250

500

1.000

2.000

4.000

25

0

0,10

0,30

0,60

0,70

0,80

0,85

40

0,15

0,40

0,70

0,85

0,90

0,95

100

0,22

0,57

0,83

0,82

0,90

0,90

300

0,65

0,70

0,75

0,80

0,75

0,75

50

0

0,20

0,65

0,90

0,85

0,80

0,85

40

0,25

0,80

0,95

0,90

0,85

0,90

100

0,45

0,97

0,99

0,85

0,80

0,92

300

0,75

0,85

0,85

0,80

0,80

0,85

100

0

0,60

0,95

0,95

0,85

0,80

0,90

25

0

0,12

0,30

0,65

0,80

0,85

0,85

40

0,12

0,45

0,85

0,90

0,85

0,90

100

0,25

0,70

0,90

0,85

0,85

0,90

50

0

0,20

0,65

0,95

0,90

0,80

0,85

40

0,28

0,90

0,95

0,87

0,85

0,94

100

0

0,70

1,00

0,98

0,85

0,70

0,80

40

0,78

1,00

0,99

0,94

0,90

0,90

100

0,80

1,00

0,99

0,93

0,84

0,84

25

0

0,10

0,30

0,70

0,80

0,80

0,85

40

0,20

0,65

0,90

0,85

0,80

0,80

100

0,35

0,65

0,90

0,85

0,85

0,80

300

0,65

0,85

0,85

0,80

0,80

0,85

50

0

0,20

0,65

0,95

0,90

0,85

0,90

40

0,35

0,85

0,95

0,90

0,85

0,85

100

0,55

0,90

0,95

0,90

0,85

0,85

300

0,75

0,95

0,95

0,85

0,85

0,90

20

0

0,07

0,20

0,40

0,55

0,70

0,70

40

0,10

0,25

0,60

0,90

0,80

0,85

25

0

0,04

0,05

0,06

0,14

0,30

0,25

In alcune schede tecniche, data la variabilità del coefficiente di assorbimento alle varie frequenze, i produttori riportano l’NRC (Noise Reduction Coefficient) che dà un’indicazione del comportamento generale del materiale alle frequenze mediane: NRC=

α250 + α500 + α1.000 + α2.000 4

Dicembre 2017

UP! 51


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI

a

b

c

d

Figura 15 – Modalità di posa dei pannelli fonoassorbenti

Tra le possibili tecniche di posa dei pannelli fonoassorbenti vi sono

Altri elementi che possono contribuire a correggere l’acustica interna

quelli:

sono:

◗ in aderenza alla partizione a parete o soffitto (vedi Figura 15a);

◗ elementi di arredo con caratteristiche fonoassorbenti (ad esempio

◗ sospesi a isola in orizzontale (vedi Figura 15b); ◗ sospesi a baffles in verticale (vedi Figura 15c); ◗ in sostituzione a elementi di controsoffitti modulari (vedi Figura 15d).

COMFORT ACUSTICO E PIACERE ESTETICO

C

elenit e i prodotti della divisione ACOUSTIC|DESIGN propongono soluzioni all’avanguardia che combinano le elevate qualità fonoassorbenti con la sostenibilità ed ecocompatibilità di un prodotto naturale, per la correzione acustica dal design innovativo e personalizzabile. I pannelli in lana di legno con la loro particolare texture superficiale sono, infatti, naturali assorbitori acustici e fanno si che il rumore non rimbalzi da una parete all’altra ma venga in parte assorbito e dissipato evitando il fastidioso fenomeno del riverbero. La scelta della tipologia di texture, le colorazioni, le lavorazioni sui bordi e i vari sistemi di montaggio, possono comporre idee creative di design accattivante per insistere su una progettazione che generi sensazioni visive positive. Si spazia da interventi a tutta superficie fino ad arrivare a soluzioni di intervento puntuali per operare anche in locali già avviati. La versatilità e la velocità con la quale i pannelli Celenit possono essere applicati, permette inoltre di lavorare in interventi di riqualificazione di ambienti che presentano gravi problemi di riverbero spesso senza sacrificarne l’apertura. A Milano sono presenti numerosi esempi di locali e catene di ristorante che presentano controsoffitti, rivestimenti a parete o elementi puntuali sospesi. Interessante case history è infatti il lavoro svolto grazie a Maja Group, atelier di progettazione specializzato in “Food&Beverage”, che a Milano ha realizzato una serie di locali scegliendo i prodotti Celenit proprio per le loro performance acusti-

52 UP! Dicembre 2017

tendaggi, sedie, ecc.); ◗ rivestimenti a pavimento fonoassorbenti (ad esempio moquette, tappeti, ecc.).

che e definendo di volta in volta soluzioni applicative diverse. Si va da Caterina Cucina e Farina con il controsoffitto che utilizza il modulo 1.200x600 con bordi smussati, a SoNatural e Smoked con il soffitto continuo con quadrotti a bordo dritto, fino ad arrivare a Torre del Mangia con i pannelli verniciati bianchi posti tra la travatura in legno. La sinergia tra architetti e designer e il ruolo di consulenza dell’ufficio tecnico Celenit permettono infatti di personalizzare al massimo la tipologia di intervento al fine unico di ottimizzare il comfort acustico!

Ristorante So Natural (Milano) © Maja Group | ph. Ilaria Caprifoglio

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SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI INTONACO FONOASSORBENTE PER IL COMFORT ACUSTICO

C

hiese, ristoranti, sale congressi, piscine, aeroporti, palazzetti, scuole, cinema e teatri sono tutti luoghi, dove il comfort acustico e la qualità dell’ascolto rivestono un aspetto importante, e dove trova quindi spazio l’intonaco fonoassorbente Sonophone di Edilteco, caratterizzato da una granulometria e da una colorazione (di base bianca oppure nera) dalla piacevole resa estetica. La sua duttilità (solo 368 kg/mc di densità) rende semplice la posa in opera. Grazie alle ottime performance fonoassorbenti (αW pari a 0,85 per 5 cm di spessore) e le proprietà di reazione al fuoco (classe A1, quindi incombustibile), Sonophone è inoltre una soluzione vincente soprattutto quando si hanno a disposizione superfici curve e geometrie complesse. Le incredibili proprietà fonoassorbenti derivano dalla porosità, che andrà quindi rispettata in fase di posa in opera: il prodotto è, infatti, da posare esclusivamente con macchina intonacatrice e, per lo stesso motivo, l’eventuale tinteggiatura andrà eseguita a spruzzo e unicamente con vernici a base minerale.

Esempio di intervento in una piscina olimpionica a Deauville in Francia

Scopri la gamma di soluzioni Edilteco su www.edilteco.it

MIGLIORAMENTO DELL’ISOLAMENTO DI FACCIATA Isolamento con sistemi ETICS

elevata rigidità dinamica potrebbero diminuire il potere fonoisolante.

Il sistema di isolamento a cappotto, applicato principalmente per ridur-

Tuttavia, è necessario specificare che l’isolamento acustico delle fac-

re le dispersioni termiche, può dare un beneficio anche in termini di

ciate è determinato in massima parte dalle loro componenti deboli,

isolamento acustico di facciata.

pertanto, in presenza di serramenti con scarse prestazioni isolanti, un

Si realizza in buona sostanza una “controparete” esterna in grado di

lieve decremento della prestazione della sola parete non comporta una

funzionare, rispetto alla muratura di facciata, come un sistema massa

sensibile riduzione dell’isolamento complessivo.

valore di isolamento acustico caratterizzato da un andamento a tre zone (vedi Figura 16) individuate dalla frequenza di risonanza (f0) del sistema: f0=160∙√(s’/m’’) Dove: s’= r igidità di massa dell’isolante m’’= massa superficiale dell’intonaco sottile armato

Potere fonoisolante [dB]

(muratura) - molla (isolante) - massa (intonaco sottile armato) con un

legge massa-molla-massa

legge di massa

Per frequenze minori di f0 le due masse oscillano in fase e il sistema segue la legge di massa comportandosi come una parete singola di massa pari alla somma delle due masse. Il potere fonoisolante migliora all’aumentare della frequenza (6 dB ogni ottava) ma data l’esigua massa del cappotto in realtà i benefici sono piuttosto contenuti. In corrispondenza della f0 le masse oscillano in controfase e invece si ha un peggioramento del potere fonoisolante. Oltre la f0 il rivestimento sottile vibra con una frequenza elevata che la parete fa fatica a seguire e si ha il disaccoppiamento delle masse e pertanto il contributo del cappotto è significativo fino al valore della frequenza di coincidenza del rivestimento sottile. Per ottenere una frequenza di risonanza bassa e massimizzare il beneficio acustico su un ampio spettro di frequenze è bene ricorrere a isolanti con bassa rigidità dinamica (EPS elasticizzato, fibra di legno, lana di legno, lane minerali, ecc.), mentre isolanti con

f0 Risonanza

Frequenza [Hz]

Figura 16 – Andamento del potere fonoisolante in funzione della frequenza per il sistema a cappotto

Dicembre 2017

UP! 53


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI SISTEMA A CAPPOTTO IN LANA DI VETRO: IL LUSSO DIVENTA ACCESSIBILE

I

l sistema a cappotto weber.therm comfort G3, con pannello in lana di vetro Isover Clima34 G3, rappresenta la soluzione più completa per l’isolamento della facciata, poiché garantisce un isolamento efficace contro freddo, caldo, rumore (traffico, pioggia, grandine, ecc.) e fuoco, con il vantaggio di un prezzo straordinariamente accessibile. Contribuisce inoltre in maniera importante al rispetto dell’ambiente: la lana di vetro, prodotta nello stabilimento di Saint-Gobain Isover a Vidalengo di Caravaggio (BG), è infatti composta per oltre l’80% da materiale riciclato. Le principali caratteristiche del sistema sono: un’ottima reazione al fuoco (Euroclasse A2-s1,d0), una eccezionale stabilità dimensionale e resistenza nel tempo, semplicità nella lavorazione su superfici difficili, irregolari e curve, oltre a una elevata resistenza agli urti occasionali. Il prodotto weber.therm comfort G3 permette all’umidità in eccesso presente nell’edificio di fuoriuscire, evitando la formazione di muffe e condense all’interno dei locali, assicurando un eccezionale livello di isolamento acustico. Test effettuati presso l’Istituto Giordano hanno portato i seguenti risultati: ◗ Rw = 59 dB – Sistema di isolamento esterno a cappotto weber.therm comfort G3 con pannello isolante Isover Clima34 G3 – sp. 80 mm su parete di base costituita da mattoni forati sp. 12+8 cm (intercapedine d’aria sp. 6 cm);

◗ Rw = 60 dB – Sistema di isolamento esterno a cappotto weber.therm comfort G3 con pannello isolante Isover Clima34 G3 – sp. 80 mm su parete di base costituita da termolaterizio sp. 25 cm. Per dare alla facciata un aspetto più moderno e contemporaneo, la soluzione weber.therm robusto universal permette di scegliere con maggiore libertà la finitura ideale, ad esempio ceramica, pitture o anche rivestimenti pesanti quali la pietra ricostruita o naturale, a differenza dei tradizionali sistemi a cappotto.

Scopri i prodotti e i sistemi Saint-Gobain su www.isover.it e www.e-weber.it

GLI ELEMENTI DEBOLI DELLA FACCIATA Per incrementare il potere fonoisolante di facciata potrebbe essere vantaggioso intervenire sugli elementi deboli come serramenti, bocchette di areazione e cassonetti. La sostituzione dei serramenti con altri più performanti è in genere la soluzione più efficace. Un intervento, che può determinare un sensibile incremento della prestazione fonoisolante della facciata, è la posa di un secondo serramento esterno. Questo, oltre a schermare il serramento esistente, può contribuire a eliminare il ponte acustico determinato dalla presenza del cassonetto. In tutti i casi è di fondamentale importanza la corretta posa in opera degli elementi. La norma UNI 11296 fornisce alcune indicazioni in merito.

Per le bocchette di aerazione (vedi immagine 1 per pareti doppie, 2 e 3 per pareti monostrato nella figura qui sotto) invece sono presenti sul mercato ingressi d’aria di tipo silenziato che, grazie a una struttura interna a labirinto, riducono sensibilmente l’ingresso dei rumori esterni. Per i cassonetti (vedi immagini 4 e 5) esistono in commercio sistemi fonoisolanti e fonoassorbenti da inserire all’interno dell’elemento, se vi è lo spazio necessario, ad esempio, incollandoli e fissandoli sulle pareti del cassonetto così da aumentarne la massa, ridurre il campo sonoro nella cavità, e comunque chiudere eventuali fessure verso l’esterno.

1 4

2

5 3

54 UP! Dicembre 2017


SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO DAI RUMORI AEREI PER APPROFONDIRE

A

NIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, ha tra gli obiettivi generali la diffusione, la promozione e lo sviluppo dell’isolamento termico e acustico per salvaguardare l’ambiente e il benessere delle persone. Sul tema “Acustica e ristrutturazioni” ANIT ha pubblicato una specifica Guida per i propri associati che sintetizza quali tecnologie si possono utilizzare e i limiti di legge in vigore.

Isolamento con intonaco isolante Anche gli intonaci isolanti, come i sistemi ETICS, possono contribuire a incrementare la prestazione fonoisolante della parete opaca. L’intervento consiste, in sostanza, nell’applicare uno strato di intonaco isolante sulla parete esistente e l’eventuale incremento di potere fonoisolante è determinato dall’aumento di massa della partizione. Dipende quindi dalle caratteristiche della parete di base, dalla tipologia e dallo spessore dell’intonaco applicato. In merito all’effica-

I Soci ANIT ricevono: le guide ANIT per un costante aggiornamento sulle norme in vigore, i software ANIT che permettono di calcolare tutti gli aspetti dell’efficienza energetica e dell’acustica degli edifici, il servizio di chiarimento tecnico da parte dello staff ANIT e l’abbonamento alla rivista specializzata NEO-EUBIOS.

cia dell’intervento valgono in sostanza le medesime considerazioni espresse per i sistemi ETICS. L’eventuale incremento di prestazione della parete opaca può essere valutato con calcoli ad hoc, mentre per la corretta posa dei sistemi si raccomanda di attenersi alle indicazioni dei produttori.

Maggiori informazioni sugli strumenti sviluppati da ANIT su www.anit.it

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TYROLIT offre un’ampia gamma di dischi abrasivi da taglio extrasottili caratterizzata da eccellenti performance che riducendo i tempi di lavorazione, garantiscono il massimo comfort all’operatore e offrono un ottimo rapporto prezzo/qualità.

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LUSSO TAILOR MADE


IL TAILOR MADE ARRIVA ANCHE NELLE FINITURE D’INTERNI, ECCO COME E PERCHÉ.

T

ailor made, bespoke, customization: tante parole per definire la personalizzazione, una delle tendenze sicuramente più forti del momento che risponde all’esigenza collettiva di avere oggetti unici che esprimano i propri gusti e la propria individualità. “Sii te stesso, tutti gli altri sono già stati presi” diceva infatti Oscar Wilde ed essere unici e inimitabili anche nell’interior design è il nuovo vero concetto di lusso. L’idea di fondo del processo di personalizzazione del prodotto è fornire un’esperienza d’acquisto ideale, un prodotto costruito a immagine e somiglianza di chi lo vuole, consentendo così guadagni più alti e una fedeltà di lunga durata. Se già la scelta del brand è un’espressione di sé, la personalizzazione di un prodotto esalta la diversità, trasformando un prodotto in un oggetto unico ed esclusivo. Non conta più solo il pregio dei materiali, il costo o la loro provenienza: oggi è fondamentale l’esclusività delle soluzioni, la ricercatezza di prodotti perfettamente corrispondenti alle diverse esigenze con la possibilità di scegliere e creare su misura qualcosa di unico, che si possa trovare solo a casa propria. È una chance per il brand e per il consumatore allo stesso tempo; l’inizio

di un nuovo rapporto, intimo e confidenziale, una sorta di via d’accesso preferenziale. Ma non basta, per questo motivo c’è tutto il resto: le sensazioni, il piacere e il saper raccontare e vendere emozioni. Per il consumatore la personalizzazione del prodotto implica la messa in gioco di numerosi aspetti emozionali. In primis è una questione di coinvolgimento, ma significa anche poter avere il “meglio del meglio”, ossia un prodotto che viene fatto su misura. Ci sono poi la soddisfazione e lo stile: poiché il cliente ha in parte progettato personalmente il suo prodotto, non mancano l’espressione di sé, la creatività e l’unicità. Alcuni clienti, infatti, preferiscono mantenere la loro individualità invece di seguire le mode. La logica di questo processo può essere così sintetizzata: il prodotto deve calzarmi a pennello e rispecchiare la mia personalità, questo perché la firma che conta di più oggi non è tanto quella del famoso stilista e del suo brand, ma la propria. Se il settore fashion è stato il primo a raccogliere la sfida del tailor made, oggi anche l’interior design e le finiture d’interni offrono ampi spazi di personalizzazione. Pitture, carte da parati, piastrelle, decori e persino pannelli fonoassorbenti a vista su cui poter apporre le immagini preferite.

C’è solo l’imbarazzo della scelta. I “luoghi” della personalizzazione sono soprattutto quelli digitali ed è stato il fashion a fare da apri pista: dalle Nike personalizzabili con pochi click alla lingerie componibile a piacimento, la partita fino a ora si è giocata online. La chiave di volta adesso è la customizzazione direttamente in negozio: alcuni marchi, soprattutto quelli ancora una volta del fashion system, stanno introducendo all’interno degli store aree o stanze adibite alla personalizzazione, che danno al cliente la possibilità di scegliere ogni singolo elemento che compone un prodotto, rendendo l’esperienza d’acquisto più esperienziale. Quanto ci vorrà perché tutto questo arrivi anche nel settore delle finiture di interni? La casa, oggi, grazie al design sta già diventando sempre più lo specchio della nostra personalità che prende forma attraverso prodotti “cuciti su misura”. Soluzioni adattabili e declinabili secondo le sfaccettature e le sfumature del nostro gusto ma anche in base agli spazi in cui vanno collocate, senza mai dimenticare la funzionalità. Il team di HABIMAT vi porta alla scoperta di alcune tra le soluzioni più smart del tailor made per il mondo dell’abitare.

L’illustrazione in copertina è a cura di Fabio Buonocore, in arte Fabulo, che ha interpretato per STYLEUP! il concetto di casa tailor made come luogo in cui identificarsi, una sorta di autoritratto. Tutte le linee che compongono il disegno della nostra vita sono linee che riflettono noi stessi e lo stesso accade anche con l’ambiente in cui viviamo. Nella casa trasportiamo e ricreiamo una parte intima di noi, la casa ci assomiglia perché la personalizziamo e la “cuciamo” sulle nostre esigenze e sul nostro stile.


C

olori, forme, dimensioni per ogni desiderio, Essential di Scrigno è il battente pensato per esaudire i desideri di tutti con un’ampia scelta di soluzioni dall’elevata valenza estetica. La soluzione filomuro di Scrigno è completamente personalizzabile per soddisfare le esigenze e lo stile di ogni abitazione. Installabile sia in pareti in muratura sia in cartongesso, Essential battente è realizzabile nella classica forma rettangolare, ma anche nella particolare versione trapezoidale per chi ha esigenze più specifiche e cerca una soluzione ricercata anche per locali dalle dimensioni irregolari come le mansarde. A tinta unita o con finissime decorazioni, Essential si integra e mimetizza in tutto e per tutto alle pareti, grazie anche all’effetto Porta-Parete per eliminare stipiti e cornici coprifilo, garantendo dunque una doppia armonia sia estetica sia strutturale, a favore di un appeal dell’ambiente monolitico e omogeneo. Per uno stile che si fa notare, i contrasti cromatici sono essenziali per conferire un carattere unico con gli effetti laccati o metallizzati di Essential che incuriosiscono, arredano e divertono. Nel caso di una porta Essential colorata

la continuità cromatica è assicurata anche dal battente filomuro che può essere abbinato all’ambiente diventando vero e proprio elemento di arredo. Se i colori arredano, le forme non sono da meno: le linee che la porta disegna seguono l’architettura della stanza e consentono di

giocare con la geometria sfruttandone tutte le potenzialità, sia in termini di utilizzo dello spazio disponibile sia in termini stilistici, per risultati sorprendenti. www.scrigno.it

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TAILOR MADE

ESSENTIAL DI SCRIGNO: IL BATTENTE SU MISURA PER TE


IL BAGNO DEI TUOI SOGNI CON IDEAGROUP

I

l bagno su misura non è un sogno ma un’esclusiva e un lusso che oggi, grazie ai prodotti Ideagroup – nel mercato ormai da trent’anni con i quattro marchi Aqua, Idea, Disenia e Blob – diventa accessibile a tutti. Soluzioni tailor made, cucite su chi vive l’ambiente bagno ogni giorno, innumerevoli finiture e colorazioni; materiali tradizionali, tecnici e di lusso; moduli combinabili secondo la specifica esigenza; collezioni di arredo bagno e box doccia progettate per integrarsi perfettamente. La collezione Dògma by Aqua, lanciata a settembre 2017, coniuga questi fattori in un’unica proposta, personalizzabile a livello sartoriale. La collezione si presenta come un’evoluzione della pluripremiata Sense by

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Aqua, differenziandosi da essa per lo stile industriale e un’eleganza di stampo più retrò. Per i lavabi, in diverse forme e dimensioni, è possibile scegliere il marmo (grafite o di Carrara), il grés che ne mima le caratteristiche estetiche, la più classica ceramica o materiali tecnici e innovativi come il Cristalplant. Allo stesso modo le basi e i pensili possono essere scelti da un ampio catalogo finiture con 40 colorazioni dei laccati opachi e Soft Touch disponibili su finitura liscia o rovere a poro aperto. Gli amanti del legno possono scegliere tra due essenze in rovere (naturale e termocotto) e due diverse nuance di abete (Vintage Naturale e Sbiancato). La modularità rende possibile la creazione di bagni dall’alto contenuto estetico e di design

anche in spazi molto piccoli, con dimensioni a partire da 60 cm di lunghezza per soli 50 cm di profondità. Allo stesso modo le progettazioni per ampi spazi hanno come freno solo la fantasia: le basi possono essere scelte con doppio lavabo e abbinate a pensili attrezzati nella stessa finitura del mobile. Una stanza da bagno non è però completa senza vasca o box doccia: Ideagroup propone piatti doccia nella stessa finitura dei piani per una continuità progettuale assoluta, grazie al costante richiamo tra i materiali e le loro finiture, senza perdere di vista la funzionalità. www.ideagroup.it


TAILOR MADE

KERAKOLL DESIGN HOUSE, LE INFINITE SFUMATURE E MATERICITÀ DELLA LINEA WARM

A

mbienti dalla forte personalità distintiva, spazi interni decorati completamente a mano nello stile e nel gusto di chi li abiterà con superfici innovative ecocompatibili. Per soddisfare l’esigenza di personalizzare la propria casa con prodotti sempre meno seriali, ma frutto di un progettazione personalizzata e aderente ai nuovi dinamici stili di vita, Kerakoll Design House presenta una linea di soluzioni completa per “rinfrescare” e customizzare lo stile delle mura domestiche. Non un insieme di singole superfici, ma un progetto completo di interior design composto da dieci materie innovative da scegliere e mixare: dai cementi e resine per pavimenti e rivestimenti continui – come Cementoresina, Cementoflex e Cementocrudo – al legno lavorato a mano del parquet Legno+Color, nei tre formati small, medium e large; dai rivestimenti continui in microresina – come Wallcrete e Wallpaper – alle pitture decorative – come Paint, Patina, Decor; il tutto

coordinato a una palette di colori calda e avvolgente. Sotto la regia dell’art director Piero Lissoni, texture e colori dialogano e si fondono in raffinati accordi cromatici e materici, personalizzabili secondo il gusto del cliente. I pavimenti e i rivestimenti, gli infissi, i complementi di arredo e i corpi illuminanti e riscaldanti diventano una superficie unica e continua che può essere personalizzata, ogni angolo sarà così perfettamente uniforme allo stile circostante. I colori e le matericità della collezione Warm, ad esempio, permettono un’esclusiva e sofisticata ricerca sulle texture perfette per ogni ambiente, sempre nello stile inconfondibile di Piero Lissoni. Un percorso cromatico che spazia dal bianco al nero offrendo una ricchezza di toni neutri e naturali, dove ogni colore ha una forte identità. Un’esplorazione tattile e materica, grazie alla possibilità di scegliere tra superfici lisce come seta o la grana naturale di

quelle più irregolari, e tra una vasta gamma di effetti: dalle marezzature minerali e la ricercatezza delle imperfezioni hand made, agli effetti di rifrazione della luce che creano un’atmosfera suggestiva ed elegante di grande purezza formale.

www.kerakolldesignhouse.com 61


SISTEMI RASOPARETE E GLI SPAZI SARTORIALI

U

na gamma potenzialmente infinita di soluzioni a scomparsa, rigorosamente su misura, per rispondere alle esigenze di spazio di ciascun ambiente: la forza e la peculiarità di Sistemi RasoParete sta proprio nella capacità di saper creare e ideare sistemi ed elementi ideali per qualsiasi situazione progettuale, per organizzare e sfruttare in modo efficace e al meglio gli spazi di casa. Un approccio tailor made, quello dell’azienda della provincia di Firenze, che da oltre sessant’anni si basa sulla continua ricerca di soluzioni in grado di far sì che sia lo spazio ad adattarsi alle

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necessità delle persone e non viceversa. Una sfida tra precisione e innovazione in cui nulla è lasciato al caso, sia dal punto di vista del design sia da quello della funzionalità. Dettagli e particolari nascosti impreziosiscono una gamma di prodotti versatili, flessibili e personalizzabili, anche all’ultimo minuto, in base alle specificità di ogni singolo cantiere. Soluzioni uniche che permettono di nascondere e mascherare vani e angoli presenti in ogni spazio domestico per organizzare e contenere tutto ciò che occorre, senza rinunciare all’armonia estetica dei vari elementi, grazie a linee

eleganti e a uno stile minimal che fa sì che ciò che risulta essere visibile sia solo un sottile taglio nel muro. Grazie alla sua esperienza, Sistemi RasoParete è in grado di risolvere i problemi di spazio e organizzazione, sempre più al centro delle richieste di un mercato dell’interior design che ruota attorno a processi di ristrutturazione e riqualificazione, dove flessibilità, adattabilità e personalizzazione sono ormai diventate vere e proprie parole d’ordine. www.sistemirasoparete.it


COLORE

PANTONE 2018 A OGNUNO IL SUO COLORE

Q

uali sono le tinte che caratterizzeranno il mondo dell’interior design nel 2018? Come sempre la risposta arriva dal Pantone Color Institute che ha decretato i trend in voga il prossimo anno con le nuove palette Pantone View Home + Interiors. Colori, sfumature e abbinamenti che lo staff HABIMAT consiglia a chi vuole essere allineato ai must di Pantone, per creare ambientazioni di

tendenza dai colori per le pareti e i rivestimenti fino ai complementi d’arredo e gli accessori. E puntuale, a dicembre, Pantone ha presentato anche il colore ufficiale 2018: Ultra Violet. Viola tendente al blu, colore mistico e spirituale per «un tempo che richiede creatività e immaginazione» spiega Leatrice Eiseman, executive director del Pantone Color Institute.

PLAYFUL

VERDURE

“Fermarsi e sorridere”: è questo il nuovo imperativo lanciato da Pantone che propone un’ondata di energia e carica con tinte accese e divertenti come il giallo Minion, il lime, il blu paracadutista e il verde brillante.

Un ventaglio di colori che si ispirano al mondo della natura e al senso di energia e salute che trasmette: ecco allora che la casa si tinge di verde sedano o verde fogliame abbinati al viola dei frutti di bosco e azzurro guscio d’uovo.

RESOURCEFUL

INTENSITY

Due gruppi di colori complementari, freddi e caldi, uniti in una palette a cui non si può rimaner indifferenti: sprazzi di arancio e blu saranno protagonisti nel 2018 in una palette di sfumature che invita a riutilizzare arredi vintage sperimentando nuove combinazioni.

Un mix eclettico di colori che evoca un senso di forza, potenza e raffinatezza grazie all’incontro tra sfumature prugna, blu e verde acqua con l’arancio e le tonalità accese della lava, il tutto sapientemente equilibrato da tocchi di oro e nero, per spazi eleganti e ricchi di intensità.

DISCRETION

FAR-FETCHED

Una palette priva di eccessi che gioca su tonalità romantiche come il sambuco, il lilla brunito e una serie di rosa per dare un tocco minimal a soggiorno, camera da letto e bagno.

Una combinazione di pigmenti che abbracciano culture e stili diversi che abbinano tonalità rosse e gialle a colori come vino rubino o caffè ghiacciato per ambienti che richiamano terre e viaggi lontani.

INTRICACY Le tonalità neutre nel 2018 avranno il sapore del metallo: colori metallici neutri (i “nuovi neutri” così come vengono definiti) uniti a rosso agrifoglio e giallo zolfo in una combinazione intricata di sfumature per rendere ancora più interessanti gli ambienti di casa.

TECH-NIQUE Un’ insieme di tonalità intense che strizzano l’occhio alla tecnologia tra blu vibranti, verdi, rosa fucsia e viola, colori accompagnati da sfumature iridescenti che richiamano le code dei pavoni, incorniciate dai colori bianco brillante e mandorla. 63


habimat.it

HABIMAT FOCARDI E CERBAI, UNA BACHECA DI TENDENZE

«Non possiamo che essere soddisfatti di come stiano andando questi primi mesi, abbiamo avuto un buon riscontro sia da parte dei professionisti del settore sia da parte dei privati» Matteo Cerbai, titolare di HABIMAT Focardi e Cerbai

LA NUOVA VETRINA PER LE TENDENZE DEL DESIGN.

A

Sesto Fiorentino (FI) inaugurato il nuovo showroom d’interni HABIMAT della storica realtà BigMat. Focardi e Cerbai. Una sala mostra frutto di un intervento di restyling delle aree espositive già esistenti, tra spazi e ambientazioni curate nei minimi dettagli dedicate al mondo del design e delle finiture. Tra queste un’area pensata per i protagonisti dove fa bella mostra di sé una collezione di mood board realizzata in collaborazione con la designer Marina Del Monaco, docente della BigMat Design School. Una bacheca di tendenze dove vengono proposti cinque diversi stili che combinano e intrecciano materiali, rivestimenti ed elementi dell’arredobagno con una gamma di colori studiata ad hoc. Nello showroom sono stati inoltre creati otto box espositivi che ricreano dal vivo gli allestimenti progettati con piastrelle, mobili e complementi per il bagno: un insieme di proposte per guidare designer, architetti, progettisti e tutti coloro che vogliono creare ambienti coordinati e di tendenza nella

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scelta delle migliori soluzioni. Un servizio completo di progettazione offerto da uno staff specializzato nell’arredo di interni, pronto a soddisfare le esigenze del pubblico, dalla consulenza e assistenza pre e post-vendita, ai sopralluoghi e alla posa in opera, in un settore in cui non manca la concorrenza della grande distribuzione. «Il nuovo showroom – sottolinea Matteo Cerbai titolare insieme al padre Alessandro e al fratello Tommaso – è stato concepito per differenziarsi ancor di più dalla grande distribuzione che tende a offrire prodotti standardizzati. La progettazione e l’assistenza tecnica che noi offriamo fanno invece la differenza. La preparazione dei collaboratori, il loro aggiornamento e la passione che mettiamo nel nostro mestiere ci permettono di creare ambienti unici». Una trasformazione degli spazi espositivi secondo i principi di stile e design che caratterizzano HABIMAT, un format che, sottolinea Cerbai, «ci permette di essere visibili a livello nazionale con il valore aggiunto di poterci confrontare con-

tinuamente con tanti colleghi. Lo scambio di idee imprenditoriali è un valore immenso che nel corso degli anni ha reso possibile la creazione di un format pulito, moderno e d’impatto. Tutti elementi fondamentali che ci hanno spronato ad affrontare un rinnovamento dei nostri spazi». !

via della Querciola, 101 Sesto Fiorentino (FI)

un-Ven: 9.00-12.30 14.30-19.00 L Sab: 9.00-12.30 15.00-19.00 Oltre 300mq di sala mostra www.focardiecerbai.habimat.it Superfici, pavimenti, rivestimenti, parquet e arredobagno Atlas Concorde, Carimali, Fratelli Frattini, Hatria, Idea Group, Kerakoll Design House, Novellini, Vismara Progettazione d’interni, consulenza, consegna, assistenza pre e post vendita, sopralluoghi e posa in opera 3 addetti affiancati da un geometra e un architetto


A PRAY BIELLESE (BI) BIGMAT CAPRI EDILIZIA

habimat.it

TRADIZIONE E INNOVAZIONE PER HABIMAT CAPRI CERAMICHE

HA INAUGURATO LA NUOVA SALA MOSTRA NEGLI SPAZI DELLO STORICO SHOWROOM DI FAMIGLIA.

L

a tradizione e l’esperienza di oltre quarant’anni di attività incontrano le nuove frontiere del design negli spazi dello storico showroom Capri Ceramiche di Pray Biellese (BI). Inaugurata lo scorso settembre, la nuova sala mostra è il frutto di un intervento di restyling degli spazi già esistenti dell’azienda fondata dalla famiglia Capri nel 1976 e ora incorporata nella realtà di BigMat Capri Edilizia: una struttura di oltre 1.000 mq che ospiterà anche la sede amministrativa e commerciale. Nella superficie espositiva fanno mostra di sé finiture e rivestimenti con oltre una selezione di prodotti per gli spazi outdoor. Lo showroom, mostrato in anteprima con un aperitivo inaugurale a circa duecento persone tra parenti, amici e clienti storici, accoglie il pubblico al suo ingresso con un giardino coperto dedicato alle finiture per gli esterni per poi proseguire in un percorso alla scoperta delle novità dell’interior design. «Il rinnovamento degli spazi espositivi sotto l’insegna HABIMAT – prosegue Giovanni Capri alla guida dello showroom con la moglie Silvia – rappresenta da un lato una svolta guardando al futuro e dall’altro lato un punto di continuità con la nostra tradizione. L’assortimento di nuovi marchi e prodotti di alta gamma ci permette di essere competitivi e intercettare un pubblico più ampio con cui instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione. Tutto questo offrendo un pacchetto completo che integra l’offerta legata alle finiture con l’esperienza acquisita negli anni nell’ambito dell’edilizia pesante». Competenze e know–how a disposizione del pubblico e una squadra al servizio di architetti, interior designer, imprese e privati che possono inoltre

«L’acquisizione dello showroom di famiglia e dei suoi spazi ci permette di completare, anche dal punto di vista delle finiture, l’offerta commerciale proposta» Giovanni Capri, titolare di HABIMAT Capri Ceramiche

contare sulla collaborazione di maestranze e artigiani locali grazie a cui HABIMAT Capri Ceramiche, come sottolinea il titolare Giovanni Capri, «è in grado di offrire, laddove i clienti lo richiedano, un servizio chiavi in mano; un supporto per noi prezioso e fondamentale per far sì che il lavoro finale sia perfettamente riuscito e risponda alle richieste del nostro pubblico». !

via Biella, 45, Pray (BI)

ar-Sab: 08.30-12.00 14.30-18.30 M Lun: chiuso Oltre 1.000 mq totali, oltre 320 mq di sala mostra www.capriceramiche.habimat.it Pavimenti, rivestimenti, finiture, arredobagno, rubinetteria e arredo per l’outdoor Abk, Ideagroup, Imola Ceramica, Nobili Rubinetterie, Pastorelli, Vismaravetro Consulenza, progettazione, assistenza post vendita e posa in cantiere; laboratorio di prova e trattamento di materiali (legno, marmo, cotto e pietra) 3 addetti e il titolare Giovanni Capri che si occupa personalmente della progettazione 65


L’ESSENZIALE È CHE TI SOMIGLI Essential è la linea Scrigno dedicata alla creatività. Non solo controtelai, ma porte filomuro dal design essenziale: dove stipiti e cornici scompaiono. Così la parete è più libera, proprio come te di dare spazio all’arredo. Perché offrire soluzioni originali è la nostra idea fissa da oltre 25 anni.

www.scrigno.it

Scrigno® è un marchio registrato.


in collaborazione con

LA CASA DEL FUTURO di Paolo Dezza estratto da “Il Sole24ore.com – Casa24”, Il Sole 24ORE

Una casa che da sola si gestisce tenendo conto delle necessità dei propri inquilini, ma anche dei problemi dell’ambiente, dei cambiamenti climatici e di tutte le funzionalità che permetteranno all’uomo di vivere in modalità semplificata e assistita. È la Smart Solar House ideata dal team dell’Università Sapienza di Roma guidato da Marco Casini che ha presentato

La tecnologia che semplifica la vita

in anteprima alla sede Microsoft di Milano, partner

Marco Casini –, il progetto della Sapienza intende applicare e testare gli strumenti, i materiali e le tecnologie più avanzati oggi a disposizione della filiera edilizia al fine di realizzare un’abitazione sostenibile che sia in grado di rispondere alle numerose esigenze di efficienza, comfort, sicurezza ed economicità poste dall’Architettura del XXI secolo». Il progetto sfrutta le possibilità offerte dalla model-

dell’iniziativa, il progetto di casa del futuro in gara al Solar Decathlon

lazione digitale (BIM), ma anche dalla stampa in 3D, che consentirà al

Middle East 2018 di Dubai. Il progetto se la dovrà vedere con le proposte

team di stampare pezzi di casa da montare direttamente. Il design e i

di 21 atenei in arrivo da 15 Paesi del mondo. Il team della Sapienza

materiali di ultimissima generazione si sposano agli impianti per avere

è infatti il finalista italiano che parteciperà alle Olimpiadi universitarie

energia sostenibile e ai sistemi di Home Automation (pompa di calore,

dell’architettura sostenibile che, nel 2018, saranno ospitate in Medio

smart lighting, smart kitchen, fino all’assistente virtuale). «La forma

Oriente a Dubai. Un’architettura che sposa l’innovazione tecnologica

stessa della casa è studiata in modo da favorire l’illuminazione e la ven-

per realizzare una casa smart e green. Il progetto è stato chiamato

tilazione naturali, lo sfruttamento delle energie rinnovabili e la riduzione

“ReStart4Smart” che, come ha sottolineato Marco Casini, significa mixare

dei fabbisogni energetici – continua Casini –, mentre esternamente

il passato con il futuro: recepire le lezioni di quanto è stato ideato finora

l’involucro si adatta ai cambiamento del tempo per ridurre i fabbisogni

e legarlo ai nuovi sviluppi della tecnologia. La Smart Solar House del

energetici e massimizzare il comfort termico, acustico e luminoso».

Team Sapienza, interamente in legno, da Pomezia, vicino Roma, dove è

Non solo, a livello di impianti la casa recupererà le acque di scarto (per

stata testata partirà alla volta di Dubai, dove tra il 14 e il 28 Novembre

esempio l’acqua della doccia) che verrà utilizzata per innaffiare le piante

2018, arredata e perfettamente funzionante, sarà esposta al pubblico.

o per far funzionare la lavatrice; e tanti saranno i sensori direttamente

«Secondo un rivoluzionario modello definito Architettura 4.0 – spiega

collegati agli impianti di domotica intelligente. ReStart4Smart – La Casa del Futuro

“L’Osservatorio sull’edilizia”è la rubrica di aggiornamento e informazione, firmata da Il Sole 24ORE per BigMat, che seleziona le notizie dal mondo dell’edilizia, con particolare attenzione agli aspetti normativi e agli aggiornamenti utili per lo svolgimento della professione. Per ricevere la newsletter dell’Osservatorio sull’edilizia iscriviti su www.bigmat.it/community.

Dicembre 2017

UP! 67


ANIT

NUOVO MANUALE ANIT SULL’XPS ANIT presenta il primo Manuale di approfondimento tecnico sull’XPS, creato dal Gruppo di lavoro ANIT XPS per fare conoscere al meglio il materiale e le relative applicazioni. Il manuale è frutto del lavoro di studio del Gruppo nato nel 2017 proiprio con lo scopo di analizzare, studiare e approfondire tutte le caratteristiche del polistirene espanso estruso; di questo gruppo fanno parte le aziende associate ANIT e partner commerciali BigMat: Ediltec, Soprema e Ursa, che hanno messo a disposizione i loro esperti per rispondere a tutte le domande sull’XPS. I materiali isolanti sono infatti spesso utilizzati in ma-

Tutto quello che c’è da sapere sul polistirene espanso estruso, rispondono gli esperti

niera errata proprio per una mancata conoscenza

L’XPS è particolarmente adatto all’isolamento termico di strutture, anche particolarmente sollecitate, in cui è richiesta un’elevata resistenza meccanica. Inoltre, la sua impermeabilità all’acqua assicura un’ottima tenuta in presenza di umidità o infiltrazioni d’acqua. Nell’isolamento termico di solai, pareti, coperture piane e inclinate si dimostra assolutamente affidabile e duraturo. Trova particolare applicazione nel tetto rovescio, sistema che prevede la posa dell’isolante sopra il manto impermeabile e può essere facilmente tagliato e sagomato in funzione delle varie esigenze applicative. Nessun materiale isolante in commercio combina

delle loro proprietà e peculiarità. L’XPS viene spesso confuso con il

tutte le seguenti caratteristiche: elevato isolamento termico, eccezionale

polistirene espanso sinterizzato e questa confusione può creare errori

resistenza meccanica, mantenimento delle prestazioni nel tempo, tra-

progettuali notevoli. I due materiali hanno prestazioni e peculiarità che

spirabilità, scarsissimo assorbimento d’acqua. È la particolare struttura

vanno valutate in funzione degli ambiti di applicazione specifica.

a celle chiuse della sua schiuma che permette al polistirene estruso di non assorbire acqua e di mantenere quindi inalterate le performance nel tempo. Per poter essere definito XPS, la percentuale di celle chiuse deve essere almeno del 95%. Inoltre, la possibilità di utilizzare una parte di polistirene riciclato, in percentuale variabile, durante il processo produttivo, contribuisce a garantire la sostenibilità ambientale del prodotto. L’unione di tutte queste qualità conferisce al polistirene estruso una versatilità applicativa unica. Grazie alla sua duttilità trova applicazione in coperture piane, a falde, tetti parcheggio, terrazzi, isolamento perimetrale, sotto platea di fondazione, parete intercapedine, parete a cappotto esterno, isolamento dall’interno accoppiato con cartongesso, piani pilotis, solai interpiano, isolamento di pilastri e soglie per l’eliminazione dei ponti termici e ristrutturazione di ambienti umidi. Per alcune di queste applicazioni, dove sono richieste elevate performance di resistenza meccanica, il polistirene estruso è praticamente insostituibile. Tra i vantaggi anche la leggerezza nella movimentazione, l’estrema lavorabilità con semplici attrezzi da cantiere e la possibilità di essere stoccato all’aperto ed esposto alle intemperie. Tutte caratteristiche che portato rendono il polistirene estruso XPS uno dei più diffusi e apprezzati isolanti termici. Scarica il Manuale nella sezione Pubblicazione del sito www.anit.it e visita la pagina dedicata al Gruppo di Lavoro ANIT XPS www.anit.it/gdl-xps/

68 UP! Dicembre 2017


ANCE

ESPORTARE LA CASA MADE IN ITALY di Filippo Delle Piane, vicepresidente Ance

Il made in Italy rappresenta un marchio che ha permesso al Paese di non crollare anche negli anni più opprimenti della crisi. Le aziende esportatrici hanno sempre avuto nel brand Italia un fattore di competitività riconosciuto in tutto il mondo. È un dato di fatto che tale marchio viene naturalmente associato al lusso. Che si tratti di moda, di auto, di cibo, tutto quanto viene prodotto a casa nostra è percepito, giustamente, come simbolo di qualità impeccabile e gusto eccellente: un oggetto di desiderio per pochi fortunati. Il sistema del real estate ha sempre dato per scontato di non poter far parte di questa categoria di eletti esportatori dell’Italia nel mondo. Al più abbiamo provato a farlo (con grande successo) attraverso l’archi-

Il lusso del costruire italiano: tecnologia e qualità dei sistemi costruttivi

della vita. Da questo punto di vista il lusso risiede nelle infinite possibilità di implementazione e personalizzazione che ormai l’edificio permette e che, sempre di più, i clienti richiedono come tratto distintivo della propria abitazione. Tanta strada è ancora necessaria soprattutto nel percorso di comunicazione al grande pubblico di questo percorso evolutivo, che ha bisogno di essere capito e sedimentato per poter avere un potenziale cliente sempre più informato e consapevole. Proviamo però a guardare ancora più avanti. Se le grandi imprese del Nord Europa spingono sempre più i processi di prefabbricazione facendo diventare il cantiere un luogo di assemblaggio di componenti finiti e portando finalmente il nostro settore a diventare una

tettura e l’arredamento, ma abbiamo sempre negato la possibilità di una casa made in Italy da poter esportare. Dobbiamo

vera industria delle costruzioni, perché non possiamo pensare di fare

sgomberare il campo da passati pregiudizi: l’involucro edilizio che

altrettanto? Perché non possiamo spingere anche noi la produzione di

chiamiamo casa non è più un insieme di materiali poveri assemblati

elementi finiti, contraddistinti dal nostro impareggiabile e riconosciuto

tra loro, nobilitati dalle finiture e dall’arredo. Oggi un edificio è un con-

gusto per il bello, e puntare a esportare la casa made in Italy?

densato di tecnologia che coinvolge le strutture, i sistemi realizzativi,

Quella che oggi può apparire solo come una provocazione o uno stimolo

le opere di tamponamento per finire

diventerà, grazie alla veloce evoluzio-

agli impianti. La casa è diventata una

ne tecnologica, presto una realtà che

macchina tecnologicamente com-

permetterà al nostro sistema di poter

plessa, in grado di interagire con chi

competere nel settore dove non ha ri-

la abita per minimizzare i consumi e

vali, il lusso, in un mercato molto più

massimizzare il comfort e la qualità

grande di quello odierno.

Filippo Delle Piane, vicepresidente Ance

Dicembre 2017

UP! 69


MANOVRA E BONUS CASA «Voglio ringraziare il Governo, a nome della filiera che rappresento, per l’attenzione dimostrata al nostro comparto e il tempestivo intervento nella direzione di salvaguardare migliaia di posti di lavoro e incentivare l’economia reale. Siamo fiduciosi e ora auspichiamo un via libera da parte del Senato, per il bene di un settore cardine dell’economia italiana». Così il presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini,

L’incentivo che fa ripartire la filiera italiana dell’arredo

redditi della Consulta Nazionale dei Caf: dalla sua introduzione, 860mila italiani hanno beneficiato del bonus mobili. «Non si tratta di un regalo alle aziende – puntualizza Orsini – ma di uno strumento di politica industriale, che ha dimostrato di essere un incentivo all’economia reale e ha giocato un ruolo fondamentale nel far ripartire il mercato interno». Il bonus mobili non grava sulle casse del-

commenta la bozza di testo della manovra, che si

lo Stato ma «si tratta di un provvedimento a

prepara a restituire un quadro delle agevolazioni

costo zero – prosegue Orsini – che anzi ha

fiscali profondamente rinnovato. È stato infatti prorogato anche per il

creato gettito fiscale e finora ha salvato oltre 10mila posti di la-

2018 il bonus mobili con la possibilità di detrarre dalla dichiarazione

voro, garantendo un risparmio sulla cassa integrazione di circa

dei redditi fino a 10mila euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici

40 milioni di euro». Senza dimenticare gli effetti positivi sulla filiera

destinati a immobili ristrutturati. L’incentivo sarebbe scaduto alla fine

italiana dell’arredo: «Il nostro Paese è composto da imprese medio-

di quest’anno, ma nei giorni scorsi il presidente di FederlegnoArredo

piccole, l’80% delle quali vive di mercato interno» sottolinea Orsini.

ha lanciato l’allarme, ricordando come l’eliminazione del bonus mobili

FederlegnoArredo, fondata nel 1945, è la Federazione italiana delle

causerebbe un calo dei consumi di 1,4 miliardi di euro. Secondo le

industrie del legno e dell’arredo che rappresenta oggi circa 2.800

stime di FederlegnoArredo il bonus mobili ha mosso acquisti per un

aziende nei confronti delle Istituzioni, delle Organizzazioni politiche,

totale di 4,5 miliardi di euro, interessando circa 280mila contribuenti

economiche, sindacali e sociali. La macro-filiera del legno-arredo

nel solo 2016; e il bonus ha portato benefici anche allo Stato. Il

in Italia occupa oltre 321mila addetti in 79mila aziende, rappresen-

mancato gettito Irpef dovuto all’incentivo fiscale è stato compensato

tando il secondo settore italiano per numero di imprese. Nel 2013

da un gettito Iva aggiuntivo di 252 milioni nel 2016. Si tratta infatti

FederlegnoArredo è stata tra le promotrici del bonus mobili.

di un’agevolazione decisamente apprezzata dai consumatori italiani, come dimostrano i dati elaborati a partire delle dichiarazioni dei Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo

70 UP! Dicembre 2017

www.federlegnoarredo.it


UN PENSIERO AL LAVORO Dopo quattro anni, le linee di sviluppo di Assoposa si presentano con maggiore precisione e chiarezza. In quanto associazione professionale dei posatori e dei rivenditori di ceramica specializzati nella posa, Assoposa è infatti in grado di realizzare specifiche iniziative, diversificate in funzione dei propri desti-

La formazione secondo Assoposa

Un calendario di formazione professionale mirato e specifico per i professionisti della posa, per poter offrire sempre un servizio eccellente e di qualità in un settore dove artigianalità e competenza vanno di pari passo con il costante aggiornamento sulle innovazioni di prodotto, sui trend e sulle normative.

natari proponendo un piano formativo professionale completo. I Corsi di attestazione professionale per

www.assoposa.it

posatori sono iniziative formative teorico-pratiche organizzate in collaborazione con le scuole edili aderenti a Formedil e riservate ai posatori associati ad Assoposa per il riconoscimento della qualifica professionale di Piastrellista e Maestro Piastrellista, sulla base della Norma tecnica di riferimento UNI 11493 e della Legge n. 4/2013 sulle professioni non regolamentate.

La Sfera dei 4 Elementi, progettata per Assoposa dall’architetto Valentino Scaccabarozzi ed esposta nella Città della posa durante il Cersaie 2017. Un’installazione che riproduce la sfera terrestre suddivisa in quattro “spicchi”, dove sono state realizzate specifiche pose di prodotti ceramici, con i simboli dei quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria. È la metafora dell’essenza stessa delle piastrelle, un’esperienza sensoriale in cui ammirare le potenzialità espressive della ceramica.

Movimentazione, lavorazione e posa di grandi lastre, sulla base del documento tecnico Assoposa-EUF Istruzioni di posa per il grande formato, che fornisce consigli e suggerimenti pratici, sono invece i temi trattati dai Corsi di formazione per lastrificatori. Riservato ai soci di Assoposa, è ancora il servizio gratuito di assistenza tecnica, legale e di consulenza pratica e operativa sui problemi di cantiere, anche con sopralluoghi tecnici e con affiancamento ufficiale del CTU nelle controversie legali. Per qualificare le imprese eccellenti, associate ad Assoposa, che sono in grado di seguire il cliente in tutte le fasi del processo di vendita, sono stati ideati i corsi di formazione Progetto Contract di Posa Italiana per Tecnici di cantiere e Tecnici di sala mostra. Realizzate in favore delle aziende ceramiche produttrici e riservate ai funzionari, ai venditori e ai clienti sono anche le Dimostrazioni di posa così come i Seminari tecnici sulla posa (Norma Uni 11493). Si tratta di moduli formativi condivisi con gli Ordini e i Collegi professionali di Architetti, Ingegneri e Geometri, con lezioni in aula ed esercitazioni pratiche in laboratorio di posa che danno diritto al riconoscimento di 4 Crediti Formativi Professionali ai fini dell’aggiornamento professionale obbligatorio.

I NUMERI DELLA FORMAZIONE CON ASSOPOSA · 21 corsi di attestazione professionale · 256 partecipanti · 226 posatori qualificati: 133 Piastrellisti e 93 Maestri Piastrellisti

Dicembre 2017

UP! 71


OLTRE LA FORMAZIONE L’annuale rapporto redatto da Formedil con la collabo-

Nuove competenze e più attenzione all’innovazione

razione del Cresme conferma il grande lavoro svolto, anche nel corso del 2016, dalla rete delle scuole edili che fanno capo a Sistema Bilaterale delle Costruzioni (SBC): 12.514 corsi per 298.503 ore di formazione, destinate a circa 150mila allievi, di cui oltre 120mila operai e 25.697 tecnici. Nell’intero periodo di crisi delle costruzioni, dal 2009 al 2016, il sistema Formedil ha

Il 5,9% degli allievi, ovvero 67.445 sono donne. Se si confronta il numero degli operai formati (120.122) nel 2016 con il dato complessivo relativo al settore registrato dall’Istat, pari a 840.000 lavoratori, si coglie immediatamente il valore dell’attività svolta con il 14,3% del totale della forza lavoro operaia. Come ogni anno un peso rilevante riguarda la formazione sulla sicurezza, mentre la formazione professionale resta minoritaria, pur

coinvolto 1.141.486 allievi; l’81,5% operai, il 16,4%

rappresentando il 44% sul totale degli allievi.

impiegati e tecnici, il 2,2% rappresentanti dei lavoratori.

Nel periodo dal 2009 al 2016 si è registrato un in-

Il 19,1% degli allievi pari a 218.327 è costituito da lavoratori stranieri.

cremento del numero di corsi del 147%, passando da 5.079 nel 2008

Il mercato delle costruzioni ore lavorate, occupazione e imprese. Ottobre 2015 – Giugno 2016 / Ottobre 2016 – Giugno 2017 (riepilogo per zona)

Nord Ovest (18)

Nord Est (13)

Centro (35)

Sud (14)

Isole (8)

Nazionale

Lavoratori

-0,7

0,1

-3,6

-13,9

-11,2

-4,5

Ore lavorate Imprese Masse salari

-0,5 -3,4 -0,4

-1,7 -1,9 -1,7

-2,4 -3,4 -2,6

-11,7 -8,3 -12,0

-11,5 -9,5 -12,3

-3,7 -4,6 -3,7

Fonte: Elaborazione Formedil su dati CnceDati Cnce Osservatorio Casse Edili (Dati Mut - 87 Casse Edili) Occupati per settore di attività, dati Istat destagionalizzati (valori in migliaia)

Agricoltura

Industria (esc. costruzioni)

Costruzioni

Servizi

TOTALE

2008

854

4.928

1.953

15.355

23.090

2009

838

4.720

1.917

15.224

22.699

2010

849

4.556

1.889

15.233

22.527

2011

832

4.602

1.791

15.374

22.598

2012

833

4.524

1.700

15.508

22.566

2013

799

4.449

1.553

15.390

22.191

2014

812

4.509

1.484

15.474

22.279

2015

843

4.507

1.468

15.646

22.465

2016

884

4.541

1.404

15.929

22.758

1° trim 2017

828

4.482

1.411

16.005

22.726

2° trim 2017

887

4.532

1.424

16.246

23.089

1° trim 2017 / 1° trim 2016

1,3%

0,5%

0,6%

1,8%

1,5%

2° trim 2017 / 2° trim 2016

2,2%

-0,3%

-2,1%

1,1%

0,7%

Variazioni

Fonte: elaborazione Cresme su dati Istat

72 UP! Dicembre 2017


a 12.539 nel 2016 con una punta di 13.831 nel 2015. Parallelamente il numero di allievi formati è andato costantemente in crescendo fino al +80% nel 2016. Inverso è stato invece l’andamento per quanto

Rischio incendi sui tetti in legno?

riguarda le ore di formazione complessivamente erogate, passate dalle 349.878 ore del 2008 alle circa 300mila del 2016, un dato da mettere in relazione tanto con la riduzione delle risorse finanziarie a disposizione, quanto con il prevalere di un’offerta formativa basata su corsi di tipo leggero, orientati prevalentemente all’assolvimento di obblighi formativi normati contrattualmente o per legge. Con il risultato che la durata media dei corsi è passata da 68,8 ore a 23,9 ore per corso. Complessivamente le risorse investite dal sistema Formedil nel 2016 per le attività di formazione ammontano a 74 milioni, provenienti per il 66,8% dal sistema delle Casse Edili interno al SBC, per il 22,4 % da finanziamenti pubblici o interprofessionali e per il 10,9% da attività di mercato, quali ad esempio il contributo erogato dalle imprese a parziale copertura degli oneri di partecipazione dei propri dipendenti a corsi di formazione sulle differenti tipologie di macchine da cantiere. NUOVE POLITICHE PER LA FORMAZIONE L’impegno di Formedil nell’ambito di importanti progetti europei, finalizzati a favorire un processo di rinnovamento e di sempre maggiore attenzione ai processi di innovazione, favorisce una riflessione che coinvolge anche l’organizzazione degli enti e del sistema. In particolare nell’ambito del progetto I-town cresce la consapevolezza della necessità di puntare sui centri di formazione professionale di settore, in grado di dar vita a format didattici, materiali e tecnologie educative unitarie e di qualità, grazie al raccordo con il sistema delle imprese, dei produttori di materiali e componenti tecnologici con le università, ricorrendo anche alla progettazione di un modello di “Laboratorio Formativo” da riproporre nelle scuole edili come “palestre” per la formazione di mestiere. I processi di innovazione riguardano: efficienza energetica e costruzione sostenibile con il progetto Build up skills I-town, Bus.trainer e Watter skills (Erasmus +), dedicati rispettivamente alla qualificazione dei formatori sui temi della sostenibilità e al risparmio idrico negli edifici, digitalizzazione e standardizzazione. Nel nostro Paese serve un nuovo modello di edilizia soprattutto per la messa in sicurezza sismica e idrogeologica del territorio così come per il recupero e l’efficientamento del patrimonio costruito. Un’edilizia

Eterinox risolve!

sicura e sostenibile a cui Formedil sta dedicando tanti sforzi come i piani settoriali Fondimpresa, o l’iniziativa Formiamo il territorio, volta a coinvolgere anche le scuole in piani di azione formativa sui temi della sicurezza sismica e della qualità del costruire. Anche per quanto concerne la digitalizzazione va colmato il grave ritardo che caratterizza il settore, il secondo a essere meno digitalizzato, dopo l’agricoltura. È quindi urgente avviare un percorso strategico sulla formazione alle competenze digitali dell’intera filiera dal progetto alla costruzione fino all’uso dei materiali edili.

è la soluzione Fibrotubi per la messa in sicurezza dagli incendi. Grazie all’intuitivo sistema telescopico permette una posa facilitata sia in piano che su assi inclinati fino a +15%. Ha la piastra integrata, non richiede assemblaggi, riduce i tempi di montaggio ed è fornito con rosoni di finitura copripiastra. Permette di non avere volumi tecnici sopra e sotto il passaggio tetto/ parete È certificato G(0) se associato ai sistemi fumari Eterinox serie MA TDP.


di Roberto Schiesari Schiesari & Associati Economia, Finanza e Diritto di Impresa

LUSSO, LIFESTYLE E MODELLI DI BUSINESS Il concetto di lusso è stato tradizionalmente legato alla sua origine etimologica di sfarzo, sfoggio di ricchezza e di conseguenza ricondotto a settori di business ben specifici e identificati. I fattori di vantaggio competitivo erano basati sul valore del brand, sul design, sulla tradizione e sulla tecnologia, sul tailor made oltre che

Creare valore per gli attori della filiera

dei prodotti, la moltiplicazione delle nicchie richiedono di integrare nuove competenze, soprattutto immateriali, in tutti gli operatori del mercato: dalla produzione ai canali distributivi, ai contributi consulenziali nelle singole fasi della catena del valore. Gli attori della filiera del settore dell’edilizia (progettisti, produttori e distributori)

su strategie di comunicazione estremamente diffe-

che intendono approcciare questo mercato devono

renzianti. In questi ultimi anni però la domanda da

contraddistinguere la propria offerta non dimenticando

parte dei clienti finali si è evoluta verso un concetto di lusso ampliato e in

le caratteristiche essenziali che qualificano le imprese che operano nel

parte modificato. Eco-compatibilità, innovazione, integrazione dell’offerta,

segmento luxury. Per competere efficacemente è, infatti, necessario che

esigenze di spiccata personalizzazione sono tendenze emergenti che

la gestione aziendale sia focalizzata sui tre fattori principali, qui descritti.

hanno modificato caratteristiche e fattori competitivi dei diversi attori

• Incrementare il valore delle proprie risorse intangibili e in particolare il

delle filiere. Alcune componenti dell’offerta, che in passato costituivano

proprio brand. Le più recenti ricerche sul valore del “marchio” nelle scelte

un lusso opzionale, oggi sono diventate concrete esigenze del cliente

di acquisto di beni e servizi enfatizzano come i consumatori scelgano un

che si aspetta una proposizione di valore di prodotto o servizio sempre

brand se possono riconoscere in esso l’abilità a rappresentare il modello

più customizzata e complessa. L’evoluzione dei comportamenti e delle

di lifestyle che vogliono affermare con i loro acquisti. Tutti gli attori della

aspettative dei consumatori ha fortemente aumentato la varietà delle

filiera potranno quindi avere vantaggi competitivi se i loro prodotti e

offerte delle imprese.

servizi saranno coerenti e ben identificabili dai potenziali acquirenti.

Alle tradizionali variabili di posizionamento (prezzo, qualità e contenuto-

• Il rafforzamento delle relazioni dirette con i clienti con l’obiettivo di

moda) se ne sono infatti aggiunte altre sia materiali sia immateriali, che

incrementare la loro identificazione nei valori espressi dal brand e la

ampliano la gamma delle opportunità. Le nuove multi-modalità di comu-

loro customer loyalty. Un ruolo fondamentale è assunto dal comparto

nicazione con i consumatori, l’importanza dell’affermazione dell’identità

distributivo: nei Punti Vendita si possono sviluppare relazioni soddisfacenti e coerenti con l’immagine del prodotto ‑ servizio. È infatti essenziale la coerenza del customer journey con i valori codificati nella mente dei clienti. • Il miglioramento dei sistemi di gestione dei flussi informativi dal mercato e verso il mercato, che facilitano una comunicazione personalizzata, interattiva e facilmente accessibile. L’obiettivo è combinare nella propria organizzazione l’abilità ad aprirsi e impiegare differenti modalità (fisiche e digitali) per cooperare e interagire con i propri interlocutori, in tempi rapidi pur mantenendo un elevato grado di personalizzazione ed efficacia. I tre fattori evidenziati devono essere considerati come fortemente integrati e vanno ricercate le massime sinergie per migliorare l’abilità a soddisfare un segmento di clientela molto esigente con risposte rapide e innovative, al fine di incrementare la quota di mercato e di preservare il valore creato. Non è una sfida semplice per i professionisti e gli imprenditori, ma l’ampliamento del concetto di lusso a esigenze percepite da segmenti di clientela – non solo interessati ad acquistare prodotti dall’elevato valore intrinseco ma attenti ai modi di intendere l’abitazione (principale o transitoria, esclusiva o condivisa)

74 UP! Dicembre 2017


con una forte identificazione con i propri valori e stili di vita – rende attrattivo poter competere efficacemente in tale ambito. Il consolidamento del valore percepito del “made in” e la ricerca di nuove soluzioni eco-sostenibili o di materiali innovativi in grado di massimizzare la fruibilità dell’abitazione in relazione alle mutevoli esigenze degli utilizzatori, amplifica la richiesta di un’offerta differenziata e differenziante, creando nuove leve competitive in un mercato sempre più segmentato e polarizzato dove l’impresa, anche di piccole-medie dimensioni, può assumere un ruolo rilevante e addirittura di leader, grazie alle nuove tecniche di comunicazione web-based. Il mercato finale è sempre più attento e indirizzato verso una nuova idea di “abitare” e vivere gli spazi, anche quelli lavorativi. Questo rappresenta un volano per modi innovativi di costruire, ma anche di ristrutturare o addirittura di recuperare aree, anche industriali e commerciali, in un nuovo concetto di spazio da “vivere” in cui si possano integrare esigenze lavorative, di benessere, di vita quotidiana e di tempo libero. A rendere ancor più complesso lo scenario è la continua ed esponenziale evoluzione

O UN ANTIPANICO

tecnologica che ridisegna nuove funzionalità cosiddette life-proof, che si adattano cioè non più a un’esigenza generalizzata del mercato bensì alle specifiche modalità di utilizzo da parte dei singoli clienti che possono essere molto differenti pur se riconducibili allo stesso prodotto. Il processo di innovazione del prodotto diventa quindi condiviso dai diversi attori della filiera, ingaggiando il cliente sin dalle

C

M

Y

CM

iniziali fasi di progettazione. Ma il vero fattore emergente è in realtà

MY

il “tempo” come nuovo lusso. Il percorso cognitivo ed esperienziale

CY

del cliente – il cosiddetto customer journey – suggerisce infatti che

CMY

il futuro del lusso potrebbe non essere in oggetti materiali ma in

K

beni intangibili, come il tempo e la sua valorizzazione. Le persone vogliono vivere esperienze uniche ma, nel contempo, a portata di mano. Soddisfare i loro bisogni è essenziale e occorre essere veloci, anticipatori, trasparenti, etici, in una sola parola disruptive. Il design dell’esperienza è la nuova chiave competitiva, verso cui ottimizzare l’uso del tempo, sia nella fase di ricerca e scelta del prodotto o servizio sia nel suo utilizzo. La vera sfida per tutti gli operatori di filiera è quindi non solo capire i confini del “lusso necessario” richiesto dal cliente, ma definire il “lusso accessibile” integrabile nella propria offerta e basato su una struttura di costi compatibile con un adeguato modello di pricing differenziato. Il modello di business deve

O UN ANTISISMICO Mungo ha sviluppato una gamma di ancoranti strutturali specificatamente studiati per zone tese e fessurate ad altissime performance e certificati in OPZIONE 1, la massima possibile, passando il severo test americano ICC Evaluation Service come PRODOTTI ANTISISMICI. Sempre più architetti e progettisiti richiedono a capitolato queste certificazioni, soprattutto in cantieri prestigiosi quali elementi di garanzia, sicurezza e massima affidabilità. SICUREZZA ANTISISMICA in Cantiere: MUNGO c'è !

consentire un’offerta modulabile e adattabile alle diverse percezioni del lusso, disponendo di un’organizzazione che valorizzi tutti gli asset materiali ma soprattutto immateriali quali brand, fiducia, tradizione e affidabilità. Ben oltre duemila anni fa Socrate affermava che “l’esser

LEED tested

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Do it better. Think different. Think Orange. www.mungo.it

contenti è una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale”. Il “lusso accessibile” diventa un vantaggio competitivo se basato su un equilibrio tra nuove funzionalità, economicamente sostenibili per il cliente, e il grado di soddisfazione indotto dalla valorizzazione dell’esperienza d’uso.

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UP! 75



NEWS DAL MONDO BIGMAT

BIGMAT TRA I PROTAGONISTI DI BRICODAY 2017 Edizione numero dieci per Bricoday Expo&Forum, la manifestazione dedicata al mondo del bricolage e del fai da te che ogni anno vede i principali operatori e insegne impegnati in un confronto e in uno scambio di esperienze per analizzare lo stato di salute del settore e individuare tendenze e scenari futuri. Tra i protagonisti della due giorni dello scorso settembre,

Il Gruppo interviene alla decima edizione della manifestazione dedicata al bricolage

propria identità ben definita, come precisa Massimo Bussola: «offriamo consulenza a chiunque entri nei nostri Punti Vendita, vendiamo prodotti professionali per i professionisti ma anche i privati possono trovare tutto quello di cui hanno bisogno; la nostra offerta spazia dal bancale di cemento alla singola vite». Una “ristrutturazione” dei Punti Vendita in cui, ha dichiarato

presso gli spazi del Mi.Co. di Milano, anche BigMat che

ancora Bussola, «si stanno facendo strada la vendita al

ha partecipato alla seconda giornata di conferenze con

dettaglio e il libero servizio con prodotti professionali,

Massimo Bussola (nella foto qui accanto) - responsabile

l’organizzazione di “shop in shop” come i centri colore

marketing e IT del Gruppo. L’intervento dal titolo “Il

specializzati, l’attivazione di aree tecniche espositive,

professionista e il privato nell’edilizia: conciliare le due

ampliando così la nostra offerta a nuovi settori produttivi

anime si può. L’esperienza di BigMat” si è focalizato

e merceologici a cui sono molto interessati i privati».

sul processo di evoluzione intrapreso dai Punti Vendita

Punti cardine di questo percorso di evoluzione il perso-

e dal Gruppo per far fronte alla crisi vissuta dall’edilizia

nale di vendita e il rapporto con i fornitori: «la consulenza

negli ultimi anni e per intercettare un pubblico nuovo e

su prodotti, soluzioni e sistemi costruttivi è il nostro

sempre più numeroso: quello dei privati. Un cambia-

core business, lo staff è costantemente aggiornato e

mento all’insegna della resilienza per affrontare esigenze e richieste nuove

formato da un punto di vista tecnico grazie ai corsi della Scuola BigMat;

e per contrastare la concorrenza di player da sempre abituati a dialogare

crediamo moltissimo nella formazione e nel rapporto con i fornitori che

e interfacciarsi con questo tipo di utenza, il tutto mantenendo sempre una

rappresentano la forza della nostra attività commerciale».

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UP! 77


NEWS DAL MONDO BIGMAT

BIGMAT TRA LE ECCELLENZE DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ancora una volta il Gruppo BigMat si conferma tra le eccellenze della distribuzione edile conquistando due titoli nell’edizione 2017 dello Store Innovation Award. Durante la cerimonia di premiazione del concorso promosso dalla rivista Il Commercio Edile (Tecniche Nuove Editore), andata in scena lo scorso settembre presso il Palazzo della Cultura di Milano, il Punto Vendita BigMat Malta ha ottenuto il massimo riconoscimento nella categoria “Store promotion” mentre lo showroom HABIMAT Carini di

BigMat Malta e HABIMAT Carini di Rovereto (TN) premiati alla seconda edizione dello Store Innovation Award

Rovereto (TN) ha vinto nella categoria “Innovative Strategy”. Lo store di Malta è stato premiato per l’incisiva

come quello dello showroom HABIMAT Carini di Rovereto (TN) che è stato invece premiato per la sua “Innovative strategy” ovvero per aver messo a punto nuove attività e strategie volte a migliorare il giro di affari dell’impresa di distribuzione. «Questo riconoscimento rappresenta per noi una sorpresa – afferma Alessandro Carini, titolare dello showroom trentino – ma ci rende molto soddisfatti. Credo che la giuria abbia apprezzato la nostra idea di “vetrina” delle finiture collocato in un contesto particolare come quello di un centro commerciale, elemento che sicuramente ci ha contraddistinto dagli altri Punti Vendita

azione promozionale e formativa concretizzata anche attraverso eventi in

in gara. Siamo stati il primo showroom HABIMAT aperto in Trentino Alto Adige

store che coinvolgono il territorio, oltre a essere stato uno dei 3 Punti Vendita

e inoltre abbiamo portato nei corridoi del centro commerciale un’azienda la

ad aver ottenuto la “menzione speciale” assegnata dalla redazione della

cui storia è legata al mondo dell’edilizia pesante attraverso una proposta

rivista. «BigMat Malta dà molta importanza all’esperienza vissuta all’interno

caratterizzata non tanto dall’offerta di singoli prodotti quanto piuttosto su un

dello store – commenta Geraldine Sammut, Marketing Coordinator del Punto

insieme di soluzioni integrate e un servizio chiavi in mano per tutti gli ambienti

Vendita –, e per questo facciamo in modo che i clienti siano accolti nel miglior

di casa». I due Punti Vendita del Gruppo BigMat sono stati selezionati, fra le

modo possibile e che partecipino a eventi che lascino un’impressione posi-

43 realtà partecipanti alla manifestazione, dalla giuria presieduta da Ivo Nardel-

tiva per lungo tempo. Organizziamo diversi eventi e occasioni promozionali

la, amministratore delegato del Gruppo Tecniche Nuove, e formata da Marco

come ad esempio la settimana del fai da te durante la quale il pubblico non

Casamonti, direttore della rivista Area; Paolo Colombo, presidente Assoposa;

solo trova prezzi vantaggiosi ma può anche partecipare a corsi gratuiti sulla

Francesca Malerba, direttore editoriale Il Commercio Edile; Gabriele Nicoli,

lavorazione del legno, sul design degli ambienti interni e a diversi contest. La

vice presidente Sercomated; Alessandro Ponti, presidente Harley & Dikkinson

nostra strategia punta molto sulla comunicazione pubblicitaria veicolata su

Finance; Edoardo Sabbadin, docente di Economia e gestione delle imprese

radio e tv nazionali, attraverso l’invio di brochure a tutte le famiglie di Malta e

presso l’Università di Parma; Laura Tarroni, direttore di redazione Casastile;

attraverso i nostri canali social, Facebook in particolar modo dove abbiamo un

Filippo Tramelli, responsabile formazione di PrimoPiano e Mario Verduci,

ottimo seguito». Una realtà giovane con un grande spirito di iniziativa proprio

segretario generale Federcomated e amministratore delegato Sercomated.

78 UP! Dicembre 2017


NEWS DAL MONDO BIGMAT

BIGMAT EDIL LEGNO SERVICES A MATEC-EDILIZIA 4.0 È stata inaugurata da Riccardo Nencini, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, presso il quartiere fieristico da 70mila mq di Sora (FR) e ha preso il via a inizio ottobre la prima edizione di MATEC – Edilizia 4.0, fiera dei materiali, attrezzature, tecnologie per l’edilizia

Antisismica e rinforzi strutturali con Kerakoll

e le costruzioni, che ha visto tra gli espositori anche

e i prodotti specifici Kerakoll nel campo dei rinforzi strutturali e dell’antisismica, «abbiamo esposto non solo i singoli prodotti della gamma strutturale Kerakoll (malte strutturali, reti in fibra di vetro, reti in fibra di vetro e acciaio galvanico, reti in fibra di basalto e connettori a secco) ma anche degli esempi di rinforzi

BigMat Edil Legno Services in partnership con la divisione strutturale di

in scala reale, su muri in tufo e muri a secco, che abbiamo realizzato

Kerakoll. Edilizia per la casa, rivestimenti murali, domotica, impiantistica,

appositamente per l’evento» precisa Chiara Caira. La partnership con

efficientamento energetico, restauro e recupero architettonico i diversi

Kerakoll è nata in maniera del tutto naturale dalla comune volontà di

temi trattati nelle aree espositive.

veicolare, verso un pubblico non solo professionale, delle nuove tecno-

«È stato il primo evento fieristico al quale abbiamo partecipato – precisa

logie la cui efficacia è stata testata anche in laboratori universitari. «In

Chiara Caira di BigMat Edil Legno Services –. La natura dell’evento,

tema di dimostrazioni – sottolinea ancora Chiara Caira – la presenza

definito come “Salone dei materiali, delle attrezzature e delle tecnologie

di muri rinforzati in scala reale ha consentito non solo di mostrare

per l’edilizia e le costruzioni” ci ha spinto a immergerci in questa nuova

la stratificazione dei prodotti impiegati e le modalità di utilizzo, ma

esperienza, forti anche del supporto della centrale BigMat». Obiettivo del

anche l’applicazione in tempo reale dei cicli di finitura a base calce

Punto Vendita di Atina (FR) è stato proporsi e presentarsi ai professionisti,

della linea BioCalce Kerakoll». Un’esperienza stimolante e positiva per

alle imprese e ai privati come partner in grado di fornire soluzioni e

BigMat Edil Legno Services che ha consentito di tessere nuove relazioni

prodotti specifici in materia di antisismica e di rinforzo strutturale, che

e contatti con un target di utenti estremamente vario, «nei primi due

evidenzia la Caira «è un tema estremamente attuale a livello locale

giorni abbiamo avuto contatti con professionisti, mentre il sabato e la

e in continua evoluzione tecnologica, anche grazie allo sprone del

domenica sono stati senza dubbio i giorni più impegnativi grazie alla

Sismabonus». Nel proprio stand sono state infatti proposte le soluzioni

grande affluenza di privati e di imprese» conclude entusiasta la Caira.

Chiara Caira con lo staff Kerakoll

Dicembre 2017

UP! 79


NEWS DAL MONDO BIGMAT

AD ARCO (TN) UN PUNTO DI INCONTRO PER L’EDILIZIA Sismica, riqualificazione e Criteri Ambientali Minimi sono solo alcuni dei temi protagonisti ad Arco (TN) lo scorso ottobre, durante l’evento Edilizia: punto di incontro, promosso dal Punto Vendita BigMat Carini di Arco (TN), in collaborazione con il Comune e il coordinamento tecnico-scientifico di Macro Design

Due giorni sui temi più attuali e tra gli ospiti il noto geologo Mario Tozzi

ha visto Mario Tozzi e l’imprenditore Giulio Bonazzi discutere di acqua, mobilità, inquinamento atmosferico, economia circolare, rifiuti e rigenerazione. Grande successo infine anche per le diverse attività, i percorsi e le visite guidate, organizzate nella seconda giornata, tra i luoghi significativi del contesto dell’Alto Garda

Studio. «Edilizia: punto di incontro è una manifestazio-

come la centrale idroelettrica di Riva del Garda e la

ne che ha unito altissimi contenuti tecnici e interventi

scuola primaria di Romarzollo (TN), il primo edificio

di esperti a momenti aperti al pubblico come il confronto tra il noto

con certificazione LEED for Schools livello Platino in Europa.

geologo Mario Tozzi e il ceo di Aquafil Giulio Bonazzi ma anche visite

«Mentre i tecnici e i progettisti della nostra Provincia – prosegue

didattiche guidate, laboratori e attività per le famiglie», ha sottolineato

Alessandro Carini – sono mediamente molto attenti e preparati sui temi

Alessandro Carini, titolare di BigMat Carini. Un programma variegato che

relativi al risparmio energetico e alla sicurezza delle strutture, tra i non

ha raccolto il favore sia del pubblico di professionisti e progettisti sia dei

addetti ai lavori c’è ancora confusione in materia anche perché le fonti

cittadini di Arco. Grande soddisfazione anche delle istituzioni locali per

di informazione sono spesso lacunose, frammentarie e non sempre affi-

l’evento: «Risultato di una collaborazione virtuosa tra le istituzioni e le

dabili; per questo motivo siamo felici, ma non sorpresi, dell’attenzione e

imprese – evidenzia Alessandro Betta, sindaco di Arco –. Apprezziamo

dell’alta partecipazione alla manifestazione». Un evento per sensibilizzare

e sosteniamo le realtà imprenditoriali locali che organizzano attività

tutta la cittadinanza come avviene quotidianamente da BigMat Carini,

divulgative volte a promuovere il bene comune e speriamo di poter

come sottolinea il suo titolare: «Ogni giorno promuoviamo un’edilizia

replicare anche in futuro». Oltre 70 tecnici tra architetti, ingegneri,

attenta all’innovazione, al risparmio energetico, alla crescita sostenibile

geometri hanno infatti preso parte al convegno della prima giornata

e alla responsabilità sociale; il ruolo del rivenditore di materiali edili è

Edilizia: punto di incontro, una giornata di lavoro e di scambio su temi

anche di filtro tra l’offerta dell’industria e le esigenze di chi ristruttura

di estrema attualità per il mondo dell’edilizia, dalla riqualificazione dei

o costruisce, a cui proponiamo soluzioni certificate. Nel nostro Punto

condomini alle certificazioni di sostenibilità, passando per l’adeguamento

Vendita organizziamo inoltre, con cadenza regolare, eventi e open day sui

sismico. Numeroso anche il pubblico che durante la stessa serata ha

sistemi costruttivi e i prodotti più innovativi, rivolgendoci specificamente

partecipato all’incontro Sostenibilità ambientale e uso delle risorse, che

a progettisti o specialisti del settore».

Da sinistra: il giornalista Emanuele Bompan, il ceo di Aquafil Giulio Bonazzi, la titolare di Macro Design Studio Paola Moschini, il geologo Mario Tozzi e il titolare di BigMat Carini Alessandro Carini.

80 UP! Dicembre 2017


NEWS DAL MONDO BIGMAT

PORTE APERTE PER I SOCI BIGMAT Toccare con mano è sempre il modo migliore per comprenderne le peculiarità e le applicazioni di un prodotto e BigMat, per informare e formare al meglio lo staff dei Punti Vendita, organizza periodicamente interessanti visite

Alla scoperta di Nurith e di Novellini

presso le sedi dei marchi partner del Gruppo. Una serie di

infissi e serramenti, dal design esclusivo ed elegante, rigorosamente tailor made e prodotte in Italia. Una giornata con lo staff Nurith e con Francesco Zancarini, sales manager di Nurith, che ha accompagnato gli ospiti alla scoperta del reparto produttivo e durante il corso tecnico

tour aziendali per scoprire le realtà e il cuore pulsante dei grandi marchi del

in aula. La visita aziendale Nurith è stata l’occasione anche per scoprire

design italiano, alla scoperta dei processi creativi e produttivi di ogni solu-

la nuova line Black Soul ed è stata «propedeutica per l’inserimento della

zione che lo staff BigMat e HABIMAT propone per rispondere alle esigenze

nuova area di business rappresentata dagli infissi – ha dichiarato Marco

degli utenti. Così, mercoledì 25 ottobre 2017 a Ginosa (TA) un gruppo di

Mochi buyer di BigMat Italia –, abbiamo scelto Nurith in quanto marchio di

20 persone BigMat – tra responsabili dei Punti Vendita e staff – si è recato

qualità e riconosciuto sul mercato».

in visita presso lo stabilimento produttivo di Nurith, nuovo marchio BigMat

A metà novembre è stata invece la volta di Novellini a Romanore (MN), dove

e HABIMAT, specializzato da oltre 30 anni nella produzione di serramenti di

un totale di 21 partecipanti, accompagnati dal direttore commerciale Pier Giorgio Bonesi, hanno osservato da vicino il ciclo produttivo dell’azienda che dagli anni ’80 si è specializzata nella produzione di box doccia, piatti doccia, colonne e cabine doccia. Un viaggio a 360 gradi: dalla materia prima al prodotto, dalla fonderia passando per gli stabilimenti produttivi fino all’ampia esposizione in showroom dove gli ospiti – salutati anche dalla titolare Barbara Novellini – hanno scoperto le ultime novità della collezione Novellini e Iotti Mobili per i box doccia, i piatti doccia, le vasche a incasso e idromassaggio ma anche le cabine multifunzione e le colonne attrezzate; per un aggiornamento sulle ultime innovazioni e sulle tendenze del settore arredobagno. «La visita presso l’azienda Novellini segue un percorso intra-

La visita allo stabilimento Nurith, Ginosa (TA)

preso già un paio di anni fa per migliorare la conoscenza dei prodotti e la partnership tra Soci e fornitore» conclude Mochi.

La produzione di Novellini, Romanore (MN)

Dicembre 2017

UP! 81


NEWS DAL MONDO BIGMAT

NUOVO PUNTO VENDITA PER BIGMAT EDIL COMMERCIO Da 35 anni punto di riferimento per il mondo dell’edilizia della provincia di Cosenza, BigMat Edil Commercio quest’anno ha raddoppiato la sua presenza nel territorio di Rende con l’apertura di un secondo centro che si aggiunge a quello già presente in contrada

A Rende (CS) aperto un nuovo centro per l’edilizia

Iannuzzi. Il nuovo Punto Vendita, che ha aperto le porte

al pubblico a dicembre, va a sostituire la storica sede di San Fili (CS), dove l’azienda venne fondata dalla famiglia Mazza nel 1982. Una scelta dettata dalla necessità di distribuire l’offerta in due Punti Vendita che fossero situati l’uno nelle vicinanze dell’altro, a differenza della vecchia sede collocata invece a circa 8 km da Rende.

In questo modo, come sottolinea il titolare Andrea Mazza, «i nostri clienti potranno trovare più facilmente tutto ciò che serve loro, dall’edilizia pesante alla termoidraulica, dall’idrosanitaria alla ferramenta, e usufruire del nostro ampio ventaglio di servizi che comprende il taglio legno, la consegna dei materiali in cantiere, un centro colore completo, consulenza pre e post vendita e progettazione personalizzata di soluzioni di arredobagno». Tutto questo in un’area di oltre 10mila mq, suddivisa in uno spazio coperto di 3mila mq e uno esterno di circa 8.500 mq dedicato ai prodotti stagionali, che vede all’opera sei addetti pronti a rispondere alle esigenze di artigiani, piccole imprese e professionisti del mondo dell’edilizia locale. «Far parte di BigMat – conclude il titolare Andrea Mazza –, ci consente di continuare a crescere grazie alla continua condivisione di esperienze tra i Soci ma soprattutto alla visibilità nazionale e internazionale offerta dal Gruppo».

MEZZO SECOLO DI STORIA PER BIGMAT SIMIC Un doppio momento di festa per celebrare i 50 anni di attività di uno

Punto Vendita è stato teatro dell’open day che «ha riscosso grande

dei punti di riferimento per i professionisti del mondo dell’edilizia

successo grazie alla partecipazione di circa 400 persone, tra privati,

della provincia de L’Aquila, BigMat SIMIC di San Demetrio Ne’ Vestini.

imprese, progettisti e artigiani che – come ha sottolineato Giorgio

L’azienda, fondata nel 1955 con il nome Fratelli Timperi Snc, poi

Timperi – hanno festeggiato con noi questo importante traguardo tra

diventata nel 1967 SIMIC Srl e dal 2012 parte del Gruppo BigMat, è

momenti di intrattenimento, dimostrazioni e approfondimenti tecnici».

oggi guidata dai fratelli Fabrizio e Giorgio Timperi che hanno portato avanti la tradizione di famiglia facendo del Punto Vendita un importante interlocutore per tutti coloro che operano sul territorio aquilano. Proprio per festeggiare questo traguardo significativo con i clienti più affezionati, i collaboratori, i fornitori e la cittadinanza, sono stati organizzati due diversi momenti conviviali: una cena lo scorso marzo e un open day aperto al pubblico a fine luglio. Protagoniste della cena circa 150 persone tra dipendenti e clienti storici che hanno potuto ammirare gli spazi della nuova sala mostra a insegna HABIMAT, mentre per i festeggiamenti estivi il piazzale del

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