STYLEUP! Interni | Design | Materiali - aprile 2017

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APPROFONDIMENTI DAL MONDO DEL DESIGN, SHOWROOM D’INTERNI, RIVESTIMENTI E ARREDOBAGNO

APRILE

2017


FELICI IN UFFICIO CON L’ANTROPODESIGN

IL PROGETTISTA DIVENTA UN MEDIATORE DI BISOGNI, CAPACE DI PROGETTARE SPAZI IN CUI LO STARE BENE È AL PRIMO POSTO.

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ggi l’ufficio, come la città, è sempre più smart. Non parliamo solo di tecnologia: smart è una nuova qualità di vita, un nuovo umanesimo in cui l’uomo è protagonista attivo. Garantire spazi per il lavoro individuale e la condivisione non è più sufficiente, ora è necessario attivare una nuova relazione basata sul “trust&sharing”, ossia sulla fiducia creativa. Si tratta di una sorta di nuova rivoluzione culturale che pone la progettazione al servizio dell’umanità, con il fine di produrre felicità. In questo contesto il progettista diventa un mediatore di bisogni, capace di progettare spazi compiuti e finiti, ma al tempo stesso non finiti, adattivi e resilienti. Sarà così l’ufficio di domani, uno spazio dove il benessere è al primo posto e la parola d’ordine è – se vogliamo prenderla in prestito dalla Rete – “responsive”. Ma 2

Sopra gli uffici di Airbnb a Portland e in basso quelli di Google a Tel Aviv


DESIGN

non si tratta solo di filosofia, sociologia o design, anche il business vuole la sua parte: nel 2015 la stima del commercio mondiale del settore arredo ufficio è stata pari a circa 8,5 miliardi di euro. Tutto questo – e molto di più – è stato al centro di “Workplace 3.0” del Salone del Mobile di Milano, in fiera a Rho dal 4 al 9 aprile, l’evento dedicato al design e alla tecnologia degli ambienti di lavoro, in grado di rispondere al cambiamento e alle esigenze del mercato. Un tema, quello di Workplace 3.0, che affronterà lo step successivo dell’evoluzione dello smart working con una riflessione sulla ridefinizione dell’essere umano a partire dal concetto di lavoro non più come stress ma come gioia. «Si passerà dal modello ibrido al modello adattivo – ha spiegato Cristiana Cutrona, architetto curatore della rassegna-evento “A Joyful Sense at Work”, sempre inserita nel programma del Salone del Mobile –. Andrà in scena un approccio al progetto non solo architettonico ma anche sociologico». Video artistici, sculture circondate da suoni, citazioni dell’architettura classica per riflettere su un nuovo approccio al progetto dell’ufficio saranno gli ingredienti di “A Joyful Sense at Work”, ovvero “Il senso felice del lavoro”: un’installazione multicanale collocata all’interno del Salone Ufficio del Salone del Mobile di Milano, che proporrà uno sguardo anticipatore su quelle che saranno le nuove tendenze

ancora al di là da venire, con l’uomo al centro e l’emozione al primo posto tra le funzioni. Il Padiglione dedicato a questa installazione si basa su tre cupole e vuole esprimere il senso delle tre diverse “regioni” del posto di lavoro: concentrazione, condivisione e creatività. Nella prima cupola troviamo la proiezione che attraversa la dimensione privata, la casa, il nido e i grandi spazi del pensiero, dalle biblioteche alle cupole bizantine, caratterizzate dal raccoglimento in se stessi. La

seconda cupola ospita invece l’installazione video, che ci fa ritrovare immersi nella dimensione pubblica: la piazza, le strade, i mercati, dove le diversità s’incontrano e generano evoluzione. La terza cupola svela l’inaspettato che fa irruzione nei nuovi spazi di lavoro: «L’installazione – spiega Cristiana Cutrona – esprime un approccio che parte dall’ascolto dei bisogni e rimanda alla qualità della vita, all’approccio antropocentrico e a un nuovo umanesimo. Questo, per noi, è l’antropodesign». !

In alto gli uffici di Google a Budapest e in basso la palestra all’interno degli headquarters di Twitter a San Francisco 3


LA NATURA NUOVO “MATERIALE” PER IL DESIGN BENESSERE, RAPPORTO TRA UOMO E NATURA, VALORE PSICOFISICO DEGLI ELEMENTI: SONO QUESTI I TRE INGREDIENTI FONDAMENTALI NELLE SCELTE PROGETTUALI DI OGGI E DI DOMANI, EVIDENZIATE ANCHE DAL COLORE DELL’ANNO ELETTO DA PANTONE, IL GREENERY.

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reenery e biophilic design sono le due parole d’ordine della progettazione 2017. A parlarne è la designer Marina Del Monaco, che dal 1999 collabora con importanti studi milanesi tra cui Cibic & partners e Matteo Thun&partners, fondatrice dello studio Quarchatelier e docente allo IED di Milano e alla BigMat Design School. Suoi numerosi progetti per Pirelli e Citroën, il lighting dei negozi Twin Set in varie città italiane e, insieme con Logotel, lo sviluppo dei Bata concept store e il ”ma” fashion concept store. Quale importanza riveste il colore nel processo di progettazione e nella scelta dei materiali? Il colore è sempre stato fondamentale nella progettazione, è un linguaggio complesso, 4

iconico e verbale, radicato nella storia e nella cultura dell’uomo. Quello che certamente sta avvenendo negli ultimi anni è un’attenzione sempre maggiore verso gli aspetti psicologici ed emotivi legati all’ambiente progettato. Progettare uno spazio sempre più significa progettarne l’esperienza, vale a dire il coinvolgimento di chi lo abiterà in modo fisico, cognitivo, sensoriale. Per questo il colore per il suo carattere simbolico, narrativo, psicologico e sinestetico è oggi sempre più importante in qualunque contesto visivo. Lo “stato d’animo” di un colore e il messaggio che comunica sono elementi imprescindibili nel creare l’esperienza psicologica e funzionale di uno spazio e per garantire il benessere psicofisico dell’uomo all’interno dell’ambiente costruito.

Pantone ha eletto come colore del 2017 il verde Greenery, un verde chiaro brillante, vitale e rassicurante al contempo. Come si declina la scelta di questa tonalità in termini di design e progettazione degli spazi interni? In quali ambienti lo vedrebbe meglio applicato? Credo che la scelta di Pantone di quest’anno abbia voluto in primo luogo confermare simbolicamente il ruolo della natura, dei suoi linguaggi e dei suoi codici cromatici e materici che ormai da qualche anno sono uno dei fondamentali riferimenti d’ispirazione e ricerca per il design, oltre a voler sottolineare il bisogno di nuove energie, vitalità e benessere come risposta a un momento storico particolarmente complesso e faticoso. Come diceva Wassily Kandinsky,


Sentirsi rivitalizzati è anche il tema alla base del workplace wellness: come si può sposare la scelta di questo colore con l’arredo e la progettazione degli ambienti lavorativi? Greenery è un colore d’accento che negli ambienti lavorativi può essere utilizzato come elemento d’arredo, come accessorio, una no-

ta accesa in uno spartito dai toni più calmi che aiuta a comporre una “complessità cromatica” che possa stimolare positivamente chi abita lo spazio per molte ore. Può invece trovare un’applicazione più estesa in aree specifiche destinate ad attività temporanee come Hub creativi o aree relax, che trovano sempre più spazio nella progettazione contemporanea del luogo di lavoro. Qualche tempo fa, in un progetto per un ambiente di lavoro dedicato al trading per il caffè, declinato nei toni dei grigi, abbiamo deciso di creare una quinta raffigurante un giardino in primavera i cui toni di fondo s’ispirano al verde Greenery. A completamento di quest’area distonica rispetto alla globalità dello spazio abbiamo scelto arredi domestici con un forte carattere materico. L’intento è stato proprio quello di creare una pausa rivitalizzante e accogliente che potesse essere il primo punto d’atterraggio per i clienti del brand, oltre che un’area di svago e relax per i dipendenti. Quali sono i trend 2017 per gli ambienti di lavoro? I nuovi stili di vita e l’utilizzo sempre più importante della tecnologia stanno rivolu-

COS’È IL BIOPHILIC DESIGN

TENDENZE

“Il colore ha una forza (…) immensa, che può influenzare il corpo umano, come organismo fisico. (…) In generale il colore è un mezzo per influenzare direttamente l’anima. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde”. In merito agli ambienti dove poterlo applicare, porto come esempio la collaborazione tra Pantone e Airbnb, che ha portato a creare con il verde Greenery una receptionforesta, un living che somiglia a una serra, una camera da letto con un prato, stanze popolate da sculture vegetali e piante rigogliose, un angolo con tenda per i bambini e una cucina con orto botanico. All’interno di questi spazi il verde Greenery è un elemento d’accento, un contrappunto cromatico importante che concorre a creare una specifica esperienza emotiva: energica e positiva.

Il biophilic design è un modo innovativo di progettare i luoghi in cui viviamo, lavoriamo e veniamo educati. Il rapporto tra uomo e natura è costante, intimo e fondamentale anche se la storia ci insegna che le città e i centri urbani sono sempre stati costruiti dall’uomo allontanandosi dalla natura quasi fosse un elemento da cui scappare a vantaggio di degrado e cemento. Si tratta, in sostanza, di una strategia di progettazione sostenibile che mira a collegare e incorporare le persone con l’ambiente che le circonda, riconnettendo la natura umana con il mondo naturale. Ne sono esempio il Central Park One di Sidney, l’Urban Farm di Tokyo, lo Scarlett Hotel in Cornovaglia e il Bosco verticale di Stefano Boeri a Milano.

zionando l’idea stessa di luogo di lavoro e ne stanno trasformando il layout dove la successione di scatole chiuse, impermeabili e spesso impersonali sta cedendo il posto a piante fluide e flessibili capaci di trasformarsi rapidamente per rispondere

Outside In House a Londra, residenza temporanea allestita a tema Greenery da Airbnb e Pantone 5


UN 2017 GREENERY Un anno che sarà tinto di verde, così ha decretato Pantone, azienda statunitense che si occupa di tecnologie per la grafica e della catalogazione dei colori e che ha incoronato il verde Greenery come la tonalità del 2017. Secondo gli esperti sarà dunque questa particolare sfumatura che influenzerà design, architettura, urbanistica, moda e non solo. Una tonalità accesa, allegra, vitale e vivace, definita «una fresca e frizzante sfumatura giallo-verde che evoca i primi giorni della primavera, quando il verde della natura si rinvigorisce e rinnova». Un colore che spinge alla rinascita, alla forza e all’energia, «mentre Rosa Quarzo e Azzurro Serenity – i colori del 2015 come sottolinea Leatrice Eiseman, Executive director del Pantone Color Institute – esprimevano la necessità di trovare armonia in un mondo caotico, Greenery irrompe nel 2017 per darci speranza e accompagnarci con vitalità nell’affrontare le sfide quotidiane di un controverso scenario politico e sociale. Rispondendo al nostro continuo desiderio di ringiovanire e sentirci rivitalizzati, Greenery simboleggia la nostra voglia di recuperare il legame con la natura, con gli altri, e di prefiggersi un fine più importante».

alle diverse esigenze dei gruppi di lavoro. I trend del 2017 sono in continuità con quanto proposto negli ultimi anni: il wellness diventa la chiave che guida ogni scelta. L’importanza della natura anche nell’ambiente di lavoro si traduce, ove possibile, nell’estensione dello spazio verso l’esterno. Il biophilic design diventa il sistema a cui ambire nel futuro del design sociale, abitativo e lavorativo. La scelta dei materiali segue questa filosofia e si orienta verso materiali caldi, naturali e materici. Le palette cromatiche suggerite si declinano nei toni rilassanti dei verdi desaturati, dei grigi e dei tortora. Gli accenti sono da ricercarsi nelle tonalità dei gialli, dei rosa e delle terre (espresse dalle Palette Pantone Forest Floor Deep Rooted e Analogous).

Dare delle regole generali nella progettazione del colore non è semplice. I colori (luminosità e saturazione ne variano ulteriormente gli effetti) hanno effetti neurospicologici diversi e dovrebbero essere scelti sulla base delle attività che si svolgono in uno spazio e sulle ore di permanenza in quel dato ambiente. Chi si approccia al progetto del colore deve inoltre tenere conto dei due estremi percettivi: deprivazione e sovraccarico sensoriale. Monotonia (armonie monocromatiche, senza accenti) o iperstimolazione (armonie distoniche, colori o contrasti troppo forti) sono entrambi causa di stress e disordini percettivi che possono tradursi in agitazione, irritabilità, scarsa concentrazione e stress. !

L’ingresso di Outside In House a Londra, aperto al pubblico dal 27 al 30 gennaio 2017 6


TENDENZE

LA RIVOLUZIONE BIANCA DI OIKOS

DA TINTA PIATTA A COLORE DI DESIGN: IL BIANCO PROTAGONISTA DELLA FILOSOFIA DEL BENESSERE DELL’AZIENDA.

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e per Pantone il 2017 sarà un anno all’insegna del verde Greenery, per Oikos, azienda partner HABIMAT, la tonalità che dominerà il mondo del design, dell’architettura e dell’arredo sarà il bianco. Storicamente simbolo di benessere, sostenibilità e tranquillità, il bianco rappresenta per Oikos il culmine di un progetto di ricerca e innovazione sul colore, inteso come elemento cromatico che genera benessere nei luoghi in cui viviamo. Normalmente utilizzato come tinta non materica, il bianco è stato trasformato da Oikos in un colore di design, attraverso una collezione declinata in 187 diverse sfumature con varie finiture materiche capaci di

modificare l’aspetto ottico pur avendo la stessa quantità di bianco. Partendo dalla consapevolezza che non esiste un bianco assoluto e un unico modo di rappresentarlo, l’azienda di Gatteo a Mare (FC) ha dato vita alla collezione più completa di Bianchi design, tutto questo utilizzando materie di riciclo e scarti di altre lavorazioni, a cui si aggiunge l’assenza di formaldeide. Un modello sostenibile che punta al massimo comfort degli ambienti dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo attraverso un’ampia gamma di interpretazioni del bianco come colore del benessere per il vivere quotidiano. Il colore bianco come elemento vitale, in-

novativo e sostenibile che è stato tra i protagonisti del Fuorisalone 2017 con l’evento White in the city, sponsorizzato da Oikos, che ha raccontato le mille sfaccettature cromatiche e simboliche di questa tonalità. Un percorso in cui Oikos ha analizzato tutte le aree socio-culturali legate all’essere, al vivere e all’abitare per delineare una dimensione del bianco che trasformasse l’ambiente quotidiano in luogo del benessere. Un itinerario tra installazioni, oggetti e piccoli accessori firmati da giovani designer e grandi architetti della scena internazionale come Stefano Boeri, David Chipperfiel, Daniel Libeskind, Patricia Urquiola, sotto la direzione artistica di Giulio Cappellini. ! 7


VOGLIA DI OUTDOOR LE PROPOSTE DEI MARCHI PARTNER HABIMAT PER VIVERE AL MEGLIO E VESTIRE DI DESIGN GLI SPAZI ESTERNI.

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on l’inizio della bella stagione arriva anche il momento di vivere gli spazi esterni della nostra casa: se siete in cerca di ispirazioni e soluzioni per re-

alizzare, dando un tocco di stile, il vostro angolo di relax esterno potete lasciarvi ispirare dai must have dei marchi partner HABIMAT.

EFFETTO LEGNO E METALLO, I TREND DI ABK

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rès porcellanato protagonista degli ambienti outdoor firmati ABK. Con il progetto Dolphin l’azienda di Finale Emilia (MO) propone dei listoni a effetto legno che si ispirano alle briccole di Venezia, i pali in legno utilizzati per guidare le imbarcazioni verso il porto, da cui vengono ricavate assi caratterizzate da crepe lunghe e sottili. Dettagli e particolarità perfettamente riprodotte in tutto il loro realismo nei listoni ABK, ideali per decorare i pavimenti esterni. Sei i colori disponibili (Clay, Coal, Grey, Milk, Moon e Oak) e tre i formati (40x170, 20x170, 20x120 cm), a cui si aggiungono lo speciale listone aged, dall’aspetto anticato e antisci-

volo, e il listone 30x120 cm perfetto per l’impiego nelle aree esterne delle piscine. Effetto metallico invece per le facciate e i pavimenti outdoor con Interno 9 Wide, collezione che reinterpreta il mood industriale dei metalli ossidati. Lastre di grande formato, fino alla dimensione 160x320 cm con uno spessore di soli 7 mm, disponibili nelle tonalità Dark che richiama il metallo brunito, Pearl, colore neutro passepartout, Rust, ispirato alle lastre di acciaio corten e Silver che richiama l’estetica del cemento vissuto.

Interno 9 Wide

www.abk.it

Dolphin

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OUTDOOR xxxxxxxxx

DESIGN NATURALE PER I PAVIMENTI ATLAS CONCORDE Marvel Stone

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tic PRO e Marvel Stone sono questi i nomi delle collezioni proposte da Atlas Concorde per impreziosire gli spazi esterni e godersi la bella stagione all’aria aperta. Ingelivo e resistente agli agenti atmosferici, il grès porcellanato della linea Etic PRO unisce design contemporaneo ed eleganza con il suo effetto legno, che esprime con naturalezza e realismo l’estetica dell’elemento a cui si ispira, per pavimenti dal carattere deciso e materico e per progetti coordinati tra interno ed esterno. Dal legno alla pietra della collezione Marvel Stone, linea di lastre in grès porcellanato caratterizzate da una micro bocciardatura di superficie e da uno spessore di 2 cm per progettare pavimentazioni esterne che integrano sicurezza e praticità con un’estetica che si ispira e interpreta l’eleganza delle pietre naturali.

Etic Pro

www.atlasconcorde.com 9


COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA, EVOLUZIONE DI STILE

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i chiama Genus la nuova collezione di grès porcellanato a tutto spessore firmata ImolaCeramica, marchio di Cooperativa Ceramica d’Imola per gli ambienti outdoor. Un’evoluzione di stile che prende spunto da un elemento naturale come la pietra, reinterpretata attraverso contaminazioni inedite. Una linea che, a partire dalle sfumature di marmo bianco, marmo-pietra beige e pietra nera, crea un’infinità di lastre:

quelle più pure sono proposte in versione naturale e lappata lucida, mentre le lastre più variegate si contraddistinguono per la loro superficie lievemente ondulata, antica o bocciardata. Con Cottofaenza, collezione del marchio LaFaenza, si reinterpreta invece il fascino del cotto, materiale della tradizione, riproponendolo in chiave moderna. Lastre in grès porcellanato le cui grafiche e colorazioni prendono spunto

dalle terrecotte di varia provenienza riproducendo dettagli come le ossidazioni nelle zone vicine ai bordi. Diverse le tonalità disponibili per personalizzare gli spazi esterni, scegliendo tra almond, bianco, cotto, nero e terracotta, proposte nelle varianti opache, naturali o bocciardate. www.imolaceramica.com

Genus

Genus

Cottofaenza 10

Cottofaenza


IL GRÈS PORCELLANATO FIRMATO DEL CONCA

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www.delconca.com

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no spessore maggiorato, pari a 2 cm, è l’elemento chiave della collezione due2 di Del Conca per le pavimentazioni outdoor. Uno spessore che rende le lastre di grès porcellanato a tutta massa ideali per essere posate a secco in modo semplice e rapido su erba, sabbia e ghiaia e per la realizzazione di pavimentazioni sopraelevate perfettamente piane. Peculiarità che si completano con la resistenza all’usura, allo scivolamento, alle azioni meccaniche e agli agenti atmosferici, e un design declinato in quattordici diverse texture, tra effetto legno, marmo e pietra, per dare uno stile decisamente personale agli spazi outdoor della propria abitazione. Stone Capital due2

Dolomiti due2

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L’UNIVERSO OUTDOOR DI OLTREMATERIA

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oluzioni innovative, uniche e originali all’insegna della sostenibilità, ecco la gamma di superfici continue per pavimenti e rivestimenti Oltremateria, composta da vari polimeri all’acqua, minerali e pigmenti coloranti totalmente eco-compatibili. Ideali anche per gli ambienti esterni, le superfici Oltremateria possono essere applicate su cemento, marmo, pietra, legno, ceramica, plastica, vetro, metalli, ecc. e su pavimenti o rivestimenti già esistenti senza necessità di demolizione. Ignifugo, flessibile, traspirante e ingelivo, il sistema Oltremateria non rinuncia all’estetica, anzi, dà vita a superfici continue di basso spessore (tra 1 e 3 mm) dal carattere minimale, contemporaneo o materico, personalizzabile grazie alla scelta tra diversi colori, composizioni e texture. www.oltremateria.it

LA PROTEZIONE PER TERRAZZE E BALCONI DI PROFILITEC Bordertec

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on solo design ed estetica: per creare il proprio angolo di relax all’aria aperta è molto importante scegliere materiali e soluzioni che non si deteriorino a causa degli agenti atmosferici. Per evitare il processo di degradazione dei pavimenti di terrazze e balconi, Profilitec ha creato DRAINTEC, la membrana drenante per la posa delle pavimentazioni che favorisce un deflusso libero e controllato dell’acqua di infiltrazione, evitando in questo modo le fessurazioni delle superfici piastrellate. Inoltre, per la protezione e la finitura dei bordi frontali in cemento di balconi e terrazze, Profilitec ha ideato Bordertec, gamma di profili dalle linee tradizionali o minimal, a seconda delle esigenze, disponibili in diverse finiture in alluminio verniciato e acciaio inox, tutte resistenti a corrosione e deterioramento.

www.profilitec.com 12


OUTDOOR

EMOZIONE UNICA CON VISMARAVETRO

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inonimo di estate e vita all’aria aperta: si chiama Unica il nuovo concept di box doccia ideato da Vismaravetro per gli ambienti outdoor. Linee eleganti e design raffinato che si inseriscono in modo equilibrato e armonioso con lo spazio circostante: Unica è un box doccia che si caratterizza per un giusto equilibrio tra stile e funzionalità, grazie alla particolare struttura a telaio dei panelli, proteggendo e riparando dal vento ma allo stesso tempo assicurando privacy e discrezione. Realizzata in alluminio autoportante e disponibile in varie finiture, la struttura di Unica ingloba una superficie vetrata con diverse decorazioni, ed è corredata da un’asta doccia in acciaio inox con doppio sistema di aggancio all’acqua, il primo per un impianto idraulico tradizionale, mentre il secondo, più veloce e flessibile, per il classico tubo di gomma da giardino per l’irrigazione.

www.vismaravetro.it

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SEMPRE PIÙ HABIMAT

HABIMAT Rasenti, Olbia

CONTINUA A CRESCERE IN TUTTA ITALIA LA RETE DI SHOWROOM DI INTERNI HABIMAT BY BIGMAT.

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a Nord a Sud sono sempre più numerosi gli showroom dei Punti Vendita BigMat che scelgono il marchio HABIMAT per le loro sale mostra dedicate alle finiture e all’interior design. Negli showroom presenti in tutta Italia, è possibile affidarsi all’esperienza di personale qualificato per scoprire gli ultimi trend dell’interior design e trovare le migliori soluzioni per ristrutturare o creare nuovi ambienti. Tra nuove insegne e interventi di restyling degli spazi espositivi, il mondo HABIMAT si diffonde su tutto il territorio nazionale. Così, in Calabria, a Reggio Calabria, BigMat Edilcondera Cuzzola ha da poco scelto «l’insegna HABIMAT per dare una marcia in più alla nostra azienda e rafforzare la nostra attività commerciale» come sottolinea il titolare Demetrio Cuzzola. Un passaggio di insegna per i due showroom di Reggio Calabria con un intervento di restyling delle aree espositive dedicate a 14

ceramiche, sanitari, rubinetteria, finiture ma anche complementi d’arredo e pareti attrezzate, per un servizio a 360 gradi, dall’accoglienza del cliente fino alla progettazione in 3D. Restyling anche per lo showroom HABIMAT Edilparise di Arzignano (VI), inaugurato invece già nel 2014, che ha rinnovato l’insegna aggiungendo

agli spazi espositivi un’area dedicata al benessere, uno “spazio lavanderia” per arredare gli ambienti funzionali e una nuova area multifunzionale che trasforma l’area tecnica dedicata alle piastrelle «in un luogo di formazione – precisa il titolare Flavio Parise – che può ospitare una trentina di persone per presentazioni di prodotti e in-

HABIMAT Edilcondera Cuzzola, Reggio Calabria


2016, ha scelto il format HABIMAT per il proprio spazio espositivo: «Identificarsi nella filosofia HABIMAT è stato semplice – spiega Alessia Scala, responsabile dello showroom – in quanto rispecchia la nostra visione del mondo dell’interior design basata sulla qualità dei prodotti che proponiamo, tutti di alta gamma. Valori comuni a cui si aggiungono continui spunti e proposte in un clima di confronto reciproco, senza dimenticare l’attenzione rivolta dal mondo HABIMAT alla formazione, con corsi per lo sviluppo delle diverse competenze». Per Fabrizio Timperi, titolare insieme al fratello Giorgio di BigMat SIMIC di San Demetrio Ne’ Vestini (AQ), che festeggia quest’anno il traguardo dei 50 anni, «la scelta di porre sotto l’insegna HABIMAT il nostro showroom è la naturale prosecuzione del percorso che abbiamo iniziato con l’ingresso in BigMat nel 2012». La nuova insegna ha comportato un intervento di restyling completo, sia internamente sia esternamente, con una nuova organizzazione degli spazi in diverse aree dedicate a caminetti e stufe, a infissi, porte e finestre, ai pavimenti e all’ambiente bagno. !

HABIMAT SIMIC, San Demetrio Ne’ Vestini (AQ)

HABIMAT

contri che coinvolgano i professionisti ma anche il grande pubblico». Un’operazione per accrescere e rafforzare la propria presenza sul territorio grazie anche all’ingresso di una nuova risorsa nello staff per un servizio sempre più completo ed efficente. Per Pietro Rasenti, titolare di BigMat Rasenti di Olbia, aver scelto l’insegna HABIMAT significa «essere entrati a far parte di una rete di showroom di alto livello, una realtà solida che continua a crescere ed espandersi in tutto il territorio nazionale. Scegliere HABIMAT, così come a suo tempo è stato per BigMat, vuol dire poter contare sulla forza di un Gruppo che punta su una strategia di comunicazione del marchio ben organizzata, elemento per noi fondamentale». Il passaggio di insegna ha comportato per lo storico showroom sardo un rinnovamento degli spazi e l’introduzione di nuove categorie di prodotti legati al mondo del colore e di un nuovo membro dello staff, un architetto presente in showroom per i servizi di progettazione e rendering. Dalla Sardegna al Veneto, con il Punto Vendita BigMat Repro di Fonzaso (BL) che, dopo l’ingresso nel Gruppo nel marzo del

HABIMAT Repro, Fonzaso (BL)

HABIMAT Edilparise, Arzignano (VI) 15


GLI INTERNI SECONDO BIGMAT SHOWROOM BIGMAT HABIMAT

SHOWROOM PER REGIONE 16 11 - 15 5 - 10 3-4 1-2

BigMat e HABIMAT by BigMat sono presenti in Italia con oltre 80 showroom di superfici, pavimenti, rivestimenti, parquet e arredobagno. In ogni showroom puoi affidarti all’esperienza di personale qualificato in grado di accompagnarti nella scelta dei materiali per la ristrutturazione, restyling o creazione di nuovi ambienti. Trova lo showroom più vicino a te su www.bigmat.it o www.habimat.it


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