Il disimpegno morale

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Testo scritto da Matteo Radavelli e mail: matteo.radavelli@yahoo.it sito web: http://psychomer.blogspot.com Testo non utilizzabile a fini commerciali

2.3.1 La misura del disimpegno morale in età evolutiva Un primo studio volto a valutare il disimpegno morale in età evolutiva e i nessi con le varie caratteristiche di personalità associate all’aggressività è stato svolto da Caprara, Pastorelli e Bandura (1995). In questa ricerca sono state create due differenti scale di 24 e 14 item rispettivamente per giovani adolescenti (tra gli 11 e i 14 anni) e bambini in età di transizione tra infanzia e adolescenza (tra i 9 e i 10 anni) partendo dai 56 item, contenuti in un antecedente questionario proposto da Bandura ed Elliot (1990). La ricerca ha voluto verificare la validità interna e di costrutto delle due scale.

Il primo studio è stato svolto a Roma su un campione di 446 preadolescenti a cui sono state somministrate sei diverse scale di auto valutazione riguardanti il disimpegno morale, il comportamento pro sociale, l’aggressione fisica e verbale, l’irritabilità, la ruminazione/dissipazione e la tolleranza verso la violenza. Riguardo alle eterovalutazioni sono invece state utilizzate le nomine dei pari attraverso la richiesta ai soggetti di indicare i compagni che più frequentemente mostravano i comportamenti indicati.

I risultati, oltre a confermare la validità interna e di costrutto della scala, hanno evidenziato, una differenza di genere significativa: i maschi risultavano molto più inclini al disimpegno morale rispetto alle femmine. Inoltre, dalla presa in esame delle relazioni con la condotta aggressiva e prosociale, sono emersi nessi positivi del disimpegno morale con gli indicatori associati alla condotta aggressiva e correlazioni negative con il comportamento prosociale. Questi risultati sono stati ulteriormente confermanti dai dati emersi dall’analisi delle eterovaltazioni.

Nel secondo studio, svolto su un campione di 263 bambini della Capitale, è stato utilizzato lo stesso metodo relativamente all’autovalutazione (senza però indagare il meccanismo di diffusione della responsabilità), mentre per l’eterovalutazione sono state analizzate sia le nomine dei compagni che la valutazione degli insegnanti.

Come nello studio sui preadolescenti sono state evidenziate differenze significative a carico del sesso: i maschi risultano maggiormente inclini al disimpegno morale e vi è una correlazione positiva di questo con la condotta aggressiva sia nella autovalutazione che nella eterovalutazione.

È inoltre emersa, nella eterovalutazione, soprattutto all’interno del campione femminile, una maggiore associazione tra disinvestimento morale e condotta aggressiva. 20


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