La ricerca nel settore dell’agricoltura delle foreste e della pesca in Sicilia

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La ricerca nel settore dell’agricoltura delle foreste e della pesca in Sicilia


A cura di: Alessandra Gentile (coordinamento) Simona Consoli, Stefano La Malfa Università degli Studi di Catania

Si ringraziano per la collaborazione: Paolo Girgenti, Loredana Guarino, Giuseppe Spartà Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana Marcella Avondo, Salvatore Bordonaro, Ferdinando Branca, Cinzia Caggia, Vittoria Catara, Giuseppe Cirelli, Luciano Cosentino, Alessandro D’Emilio, Rosa La Rosa, Cherubino Leonardi, Giovanni Mauromicale, Iuri Peri, Daniela Romano, Giampaolo Schillaci, Gaetano Siscaro, Matilde Tessitori, Giuseppe Timpanaro Università degli Studi di Catania Tiziano Caruso, Rosario Di Lorenzo, Massimo Iovino, Francesco Sottile Università degli Studi di Palermo Luigi Liotta Università degli Studi di Messina Paolo Barone per alcuni contributi fotografici Coordinamento organizzativo: Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia Progetto grafico: Francesco Trovato (LetteraVentidue Edizioni, Siracusa) Ottimizzazione: Chiara Rizzica per LetteraVentidue Edizioni, Siracusa


Indice

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Presentazione dell’iniziativa Dario Cartabellotta Direttore Generale Dipartimento Interventi Infrastrutturali Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari Regione Siciliana Produzioni Vite e vino Olivo e olio Agrumi Fruttiferi Colture erbacee Ortive Floricoltura e piante ornamentali Piante officinali e condimentarie Carne e derivati Latte e derivati

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Tecnologie Agro-energie e colture no food Difesa delle colture e dei prodotti Gestione delle risorse idriche Meccanizzazione e sicurezza Costruzioni rurali e territorio agroforestale Tecnologie agroalimentari e microbiologia

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Foreste e pesca Foreste Pesca

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Altri settori Gestione economica e politiche di mercato e del territorio Altre tematiche



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Presentazione dell’iniziativa

Dario Cartabellotta Direttore Generale Dipartimento Interventi Infrastrutturali Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari Regione Siciliana

Questo volume raccoglie i risultati di una ricognizione aggiornata delle attività di ricerca che sono state svolte nel settore agricolo, delle foreste e della pesca in Sicilia negli ultimi sette anni. Tale indagine, promossa dal Dipartimento degli Interventi infrastrutturali dell’Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana è stata completata attraverso la predisposizione di questo volume di sintesi e di un database, agevole ed utile strumento di consultazione delle singole attività di progetto censite disponibile sul portale dell’Assessorato delle risorse Agricole ed Alimentari. Il Dipartimento Interventi infrastrutturali ha ritenuto che tale iniziativa potesse rappresentare un utile elemento conoscitivo della realtà in un momento nel quale la globalizzazione dell’economia da una lato, e l’importanza crescente delle tecnologie delle informazioni e delle comunicazioni rappresentano due fattori di sollecitazione del sistema agricolo nazionale e regionale che per fronteggiare l’intensificarsi della concorrenza deve necessariamente innovarsi ed essere in grado di recepire quanto la ricerca e la sua applicazione può fornire. Ciò invero appare altrettanto importante per settori quali quello della pesca e delle foreste, cui l’analisi è stata estesa e che potrebbero sembrare meno interessati dalle spinte innovative e dal trasferimento dei risultati delle ricerche. Negli ultimi anni, coerentemente con la politica nazionale e comunitaria, il Dipartimento degli Interventi Infrastrutturali in agricoltura ha cercato di indirizzare i processi di cambiamento in atto favorendo la diffusione delle conoscenze sulle opportunità offerte ed ha sostenuto progetti di ricerca in grado di innovare il settore e di aumentare il valore aggiunto grazie anche all’operato dei servizi di sviluppo agricolo, promuovendone il ruolo fondamentale e strategico di veicolazione sul territorio delle innovazioni e dei risultati della ricerca. L’attività di ricerca svolta negli ultimi anni, i cui risultati sono


riportati nel presente volume, testimonia una logica aggregativa tra i vari attori, logica che rappresenta un valore aggiunto e può produrre vantaggi per le imprese agricole e agroalimentari della Sicilia. Risulta in tal modo possibile proporsi, per l’Amministrazione regionale, quale soggetto di connessione tra le diverse componenti del sistema (imprenditori, ricercatori, amministratori) in un’ottica di sostegno alla ricerca e allo sviluppo del territorio. L’obiettivo più significativo del censimento della ricerca nel settore agricolo, delle foreste e della pesca è quello di fornire un patrimonio di informazioni sulle innovazioni di prodotto e di processo, già acquisite o in fase di definizione, che gli Enti che si occupano di ricerca sul territorio regionale hanno prodotto negli ultimi anni. Tali informazioni possono rappresentare per le imprese uno strumento utile per migliorare le loro produzioni, valorizzandone la qualità, tutelando il consumatore e preservando l’ambiente. I risultati del censimento potranno essere anche utilizzati dai tecnici, dalle associazioni di categoria e da tutti i soggetti che svolgono un ruolo fondamentale nella diffusione e nel trasferimento dell’innovazione. Il volume raccoglie in forma sintetica i risultati di oltre 700 schede elaborate dai ricercatori afferenti a numerosi Enti pubblici. Sono stati invitati a partecipare al censimento le Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Catania e di Palermo, la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Messina, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, gli Enti Parco, l’Istituto regionale della Vite e del Vino, i Consorzi di Ricerca della Regione Siciliana, le Unità Operative Specializzate e le Sezioni Operative dell’Assistenza Tecnica della Regione Siciliana, la Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia, l’Ente di Sviluppo Agricolo, l’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia ed altri servizi e uffici dell’Assessorato delle Risorse

Agricole e Alimentari della Regione Siciliana. Le schede ricevute sono organizzate per filiere produttive e per altre tematiche di ricerca trasversali. Tutte le informazioni raccolte sono sintetizzate in prospetti riassuntivi che vengono riportati in questo volume. Sebbene il lavoro svolto non possa essere considerato esaustivo, esso rappresenta una buona base conoscitiva dei principali risultati della ricerca in Sicilia nei settori agricolo, delle foreste e la cui conoscenza contribuirà al processo di innovazione da più parti richiesto.

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Produzioni Vite e vino Olivo e olio Agrumi Fruttiferi Colture erbacee Ortive Floricoltura e piante ornamentali Piante officinali e condimentarie Carne e derivati Latte e derivati


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Vite e vino Tematiche affrontate

Enti coinvolti

Beneficiari

Miglioramento genetico; conservazione e valorizzazione del germoplasma viticolo; difesa delle piante, dei frutti e agricoltura biologica; meccanizzazione viticola; qualità delle produzioni; qualità dei processi produttivi; tecnica colturale; caratterizzazione enologica; caratterizzazione tecnologica e genetica dei lieviti autoctoni; salute e benessere del consumatore; sostenibilità dei sistemi viticoli; enoturismo; economia e gestione della filiera viticola regionale; miglioramento e qualificazione della piattaforma ampelografica regionale; caratterizzazione degli ambienti viticoli

Regione Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria; Assessorato delle Risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana; Università degli studi della Basilicata, Bologna, Catania, Firenze, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Udine; Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura; Consiglio Nazionale delle Ricerche; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Co.Ri.Bi.A; Istituto Regionale per la Vite e il Vino; Consorzio per la tutela e la promozione dell’Uva da tavola di Canicattì; Consorzio di Tutela dell’uva da tavola di Mazzarrone; Comune di Marsala; Istituto Femminile “A. Genna Spanò” di Marsala; Ist. Tecnico Agrario “A.Damiani” di Marsala Assovini; Assoenologi; ENOSIS srl

Imprese agricole, industrie di trasformazione, consumatori, vivaisti, tecnici e professionisti impegnati nel settore viticolo, centri di Ricerca pubblici e/o privati, servizi allo sviluppo, enti territoriali

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Principali risultati • Identificazione e conoscenza degli agenti patogeni e selezione di antagonisti • Eziologia di patologie fungine e fisiopatie nell’uva da tavola • Salubrità delle produzioni al consumo attraverso il miglioramento dei processi di produzione e trasformazione • Validazione tecnica ed ambientale di azioni di difesa in regime di agricoltura biologica • Innovazione tecnologica e suo impatto sulla sostenibilità economica dei sistemi viticoli marginali • Efficienza nella gestione delle patologie anche in relazione alla forma di allevamento adottata ed ai sistemi colturali impiegati • Distribuzione e presenza di alcuni ceppi di viroidi e di

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fitoplasmi nonché individuazione di specie “serbatoio” spontanee e infestanti e di insetti potenziali vettori • Caratterizzazione sensoriale e chimico-fisico di vini ed uve da tavola • Adattabilità di cultivar di uva da tavola alla coltivazione in “fuori-suolo” ed individuazione delle scelte tecniche più efficaci per la produttività in tale sistema colturale • Conoscenza della variabilità territoriale, dell’espressione fenotipica e dello stato sanitario delle cultivar da vino autoctone siciliane • Studio storico, ampelografico, agronomico e molecolare della variabilità intravarietale dei principali vitigni siciliani e caratterizzazione dei principali biotipi individuati • Costituzione di campi di raccolta del germoplasma • Individuazione di presunti cloni di vitigni autoctoni siciliani


e acquisizione dei dati necessari per la richiesta di omologazione e di iscrizione al Catalogo Nazionale • Determinazione dei profili polifenolici delle varietà e dei presunti cloni • Evoluzione dei composti terpenici nelle principali varietà siciliane; • Impiego di preparati con funzione colloidale per la stabilizzazione tartarica dei vini • Individuazione, riconoscimento e performance enologica di lieviti autoctoni • Caratterizzazione della composizione chimica dei vini ottenuti da cultivar autoctone siciliane in relazione ai contenuti di sostanze con preminente carattere nutraceutico e salutistico • Moltiplicazione, omologazione e confronto dei cloni di

cultivar autoctone siciliane • Caratterizzazione degli ambienti di coltivazione ed efficacia di alcune tecniche colturali sul comportamento vegetativo e produttivo di cultivar siciliane con particolare riguardo ad alcuni comprensori vitati di notevole importanza strategica • Introduzione di tecniche colturali e innovazioni tecnologiche per aumentare la sostenibilità dei sistemi viticoli complessi e marginali • Innovazione di processo nella produzione di vini con eliminazione degli apporti di solfiti • Attitudine alla moltiplicazione in vitro ed embriogenesi somatica delle principali cultivar di uve da vino siciliane • Promozione e fruizione del territorio tramite formazione di operatori nelle Strade del vino di Sicilia

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Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Le innovazioni e conoscenze prodotte in campo fitosanitario consentono di individuare le migliori soluzioni colturali e le più idonee “strategie di difesa”, al fine di ridurre il rischio di insorgenza di patologie anche in relazione all’utilizzo di antagonisti naturali e di contenere i costi di intervento tramite il miglioramento dell’efficacia di somministrazione degli antiparassitari in funzione dei sistemi colturali in cui vengono praticate. Le acquisizioni potrebbero consentire, inoltre, una difesa particolarmente attenta alle problematiche ambientali • L’innovazione della tecnica agronomica consente di aumentare l’efficacia nella gestione sostenibile dei sistemi vigneto, valutando oltre agli aspetti produttivi anche

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quelli ambientali, consentendo ai produttori, ai tecnici professionisti impegnati nel settore di scegliere le migliori soluzioni nell’implementazione di sistemi vitati in grado di produrre qualità di prodotto e di processo e , quindi, competitività al comparto • Le nuove accessioni di vitigni autoctoni, il miglioramento genetico su di essi operato e la caratterizzazione dal punto di vista chimico-fisico consentono di stabilire dei target qualitativi di riferimento e di tipicità per le produzioni viticole ed enologiche siciliane • Le conoscenze sul patrimonio genetico e sulle tecniche innovative di vinificazione consentono di orientare la


produzione verso qualità nutraceutica e salutistica oltre che intrinseca e di processo dei vini e di legare le produzioni enologiche ad un territorio ben definito anche negli aspetti conoscitivi dei processi di trasformazione da parte dei consumatori • Le indagini su sistemi viticoli territoriali marginali in termini di superfici vitate ma di grande specificità come l’Etna, Pantelleria e Lipari consentono di salvaguardare viticolture in grado di rappresentare una leva produttiva fondamentale per l’intera enologia siciliana in relazione alla sostenibilità di tali sistemi produttivi e alla messa a punto di tecniche in grado di salvaguardarne le potenzialità

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Olivo e olio Tematiche affrontate

Enti coinvolti

Beneficiari

Biologia e fisiologia, vivaismo, germoplasma, miglioramento genetico e biotecnologie, difesa delle piante, modelli colturali, tecnologie industriali e aspetti qualitativi delle produzioni, analisi di mercato

Università di Bari, Bologna, Catania, Napoli “Federico II”, Palermo, Perugia, Reggio Calabria; Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, Acireale (CT), Rende(CS); Consiglio Nazionale delle Ricerche, ITAF e IVALSA, Firenze; Istituto Agronomico Mediterraneo, Valenzano (BA); Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia” - Locorotondo (BA); Assessorato delle Risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana

Aziende vivaistiche, produttori, imprese commerciali, imprese per la trasformazione dei prodotti, imprese impegnate nella produzione e gestione di materiali, mezzi tecnici e macchine impiegate nella filiera produttiva e di trasformazione

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Principali risultati • Individuazione dei meccanismi coinvolti nel controllo della crescita vegetativa in olivo attraverso l’impiego del portainnesto Leccino Dwarf (LD) e di marker biologici utilizzabili nello screening precoce ai fini della selezione di portinnesti clonali nanizzanti • Innovazioni nel protocollo vivaistico per la produzione rapida di piante autoradicate, in mist ed in vitro, e innestate su portinnesti clonali di ridotto vigore • Messa a punto di un substrato a ridotto impatto ambientale ed economicamente sostenibile per la produzione di piante in contenitori di grosse e di piccole dimensioni • Definizione di mezzi tecnici e protocolli impiegabili nel vivaismo biologico • Costituzione delle Fonti primarie di tre cultivar di olivo • Costituzione di campi di germoplasma • Realizzazione e stampa del Catalogo delle Cultivar di olivo siciliane • Selezione clonale genetica e sanitaria delle principali cultivar siciliane • Controllo delle infestazioni di mosca delle olive in Sicilia mediante trattamenti a base di caolino e rame e valutazione della qualità degli oli • Proposta di attivare un presidio centrale di coordinamento delle produzioni oleicole regionali di qualità, trasferire le innovazioni in tutta la filiera oleicola e creare un unico logo e marchio regionale a cui ricondurre le singole produzioni DOP • Definizione dei processi biologici e fattori ambientali coinvolti 18

nel controllo della crescita vegetativa, della fruttificazione e della qualità dell’olio in impianti superintensivi costituiti con due cultivar internazionali (Arbequina, Arbosana) e una di origine locale (Biancolilla) • Definizione della composizione degli oli biologici e di uno scenario completo dell’olivicoltura biologica • Mappatura degli oli DOP siciliani • Definizione dei markers relativi alla qualità sensoriale e salutistica degli oli vergini di oliva prodotti da cultivar autoctone siciliane • Collezione di batteri lattici autoctoni responsabili della fermentazione biologica di olive al naturale, da utilizzare come starter • Definizione di un protocollo di deamarizzazione di olive da tavola mediante CO2 • Definizione di un protocollo per l’ottenimento di olive iposodiche • Definizione di un protocollo per il controllo di qualità nelle industrie di lavorazione delle olive da tavola mediante tecniche di biologia molecolare


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Utilizzo del portinnesto LD per lo sviluppo di nuovi modelli d’impianto ad alta densità e elevato grado di meccanizzazione basati su cultivar autoctone; • Ottimizzazione della tecnica vivaistica e riduzione dei tempi di ottenimento degli astoni di olivo • Contenimento dei costi di produzione • Riutilizzo di sottoprodotti della filiera olivicola • Riduzione dei costi di produzione delle piantine biologiche • Qualificazione delle produzioni vivaistiche siciliane • Valorizzazione e conservazione della biodiversità autoctona dell’olivo in Sicilia; • Propagazione dei migliori cloni delle cultivar autoctone

• Aumento della resa produttiva in olivicoltura biologica • Mantenimento di tradizioni e culture del territorio • Comprensione delle potenzialità produttive dei sistemi d’impianto superintensivi in Sicilia • Tracciabilità delle DOP siciliane • Definizione delle molecole responsabili dell’aroma degli oli siciliani per orientare la filiera produttiva verso l’esaltazione delle specificità sensoriali del prodotto • Disponibilità di ceppi batterici in grado di svolgere attività β-glucosidasica, con conseguente idrolisi dell’oleuropeina, utilizzati per la deamarizzazione di olive verdi al naturale

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Agrumi Tematiche affrontate

Enti coinvolti

Innovazioni tecnologiche per il miglioramento della qualità, conservazione, caratterizzazione e valorizzazione del germoplasma, studi molecolari ed epidemiologici per la difesa della piante, liste varietali in agrumicoltura, valutazione agrumi transgenici, vivaismo biologico frutticolo, qualità nel post-raccolta, ricerca di residui di fungicidi negli agrumi, analisi sensoriale, salute e benessere del consumatore, industria dei derivati agrumari, economia della filiera agrumicola, tecniche di risparmio idrico, miglioramento genetico mediante tecniche tradizionali e innovative, genomica funzionale, caratterizzazione molecolare del percorso riproduttivo e di maturazione del frutto

Università degli Studi di Catania, Cattolica del Sacro Cuore, Roma “La Sapienza”, Napoli “Federico II”, Palermo; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Acireale (CT); Consiglio Nazionale delle Ricerche; ENEA; Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la Nutrizione; Istituto di Genomica applicata, Udine; Scuola Superiore Sant’Anna di Studi Universitari e Perfezionamento, Pisa; Università di Wageningen, Università di Gatersleben, Università di Grenoble, Università di Istanbul; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Comunità Europea; Co.Ri.Bi.A ; CORERAS; Agenzia regionale

Beneficiari per lo sviluppo e per i servizi in agricoltura (CS); Agenzia per la ricerca in Agricoltura, Regione Sardegna; Azienda Sperimentale Dimostrativa Pantanello, Metaponto (MT); Biopolo srl, Milano; Congenia srl, Milano; Ortogel Spa, Caltagirone (CT); Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia; AUSL 3; Xenia progetti srl; Consorzio Catania Ricerche; Agricultural Industrial development, Catania; I.B.M. Italia

Imprese agricole, consumatori, imprese commerciali, centri di ricerca pubblici e/o privati, vivaisti, industrie di trasformazione, industrie farmaceutiche, imprese impegnate nella produzione di mezzi tecnici e macchine, pubblica amministrazione

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Principali risultati • Individuazione, introduzione e costituzione di nuove varietà e portinnesti • Realizzazione del manuale “Scelte Varietali in Agrumicoltura” • Definizione di mezzi tecnici e protocolli impiegabili nel vivaismo biologico degli agrumi • Tecniche innovative nella fase di post-raccolta per migliorare la qualità, prolungare la conservazione dei frutti e verificare la presenza di residui di fungicidi • Profili sensoriali delle principali cultivar di arance pigmentate minimamente trasformate • Verifica degli effetti benefici delle antocianine per l’invecchiamento dei neuroni, e valutazione della biodisponibilità dei flavonoidi nei cibi

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• Applicazione di moderni test biotecnologici per la selezione di genotipi ricchi di componenti antiossidanti da destinare all’industria agrumaria • Creazione di un centro per la sperimentazione di tecnologie innovative e di una rete informatica on-line per le industrie di trasformazione degli agrumi • Conservazione, caratterizzazione, valorizzazione e valutazione delle risorse genetiche • Identificazione e deposito di sequenze geniche di agrumi connesse con diversi aspetti della qualità delle produzioni • Caratterizzazione dei fattori coinvolti nella risposta delle piante agli stress biotici e abiotici • Definizione del profilo di compatibilità di cultivar di mandarino


• Individuazione di sequenze specifiche di geni coinvolti nel processo di maturazione • Costituzione e caratterizzazione di cloni di citrange Troyer transgenici per geni modificatori dell’habitus vegetativo e della resistenza a stress biotici • Individuazione di nuovi portinnesti per aumentare la resistenza alla tristezza • Metodi di difesa dalla mosca della frutta di minor impatto ambientale • Modelli previsionali e protocolli di difesa dai patogeni tellurici • Modello di ecosistema-diffusione degli afidi vettori di CTV (Citrus Tristeza Virus) • Individuazione, caratterizzazione e analisi della diffusione

di isolati di CPsV (Citrus Psorosis Virus), HSVd (Hop Stunt Viroid) e altri viroidi degli agrumi • Soluzione agronomiche per ridurre l’uso di fertilizzanti e dei volumi idrici • Indicazioni sui criteri progettuali per i costruttori delle linee di condizionamento • Quadro conoscitivo dell’agrumicoltura siciliana e nazionale con particolare attenzione alla dinamica degli investimenti, all’evoluzione dell’offerta e agli scambi commerciali a livello internazionale

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Innovazioni prodotte/ricadute applicative • L’esperienza varietale in agrumicoltura rappresenta un punto cardine per l’orientamento degli operatori verso produzionI quanti-qualitative sempre più adeguate alle richieste del consumatore e di tutti gli operatori della filiera. L’aggiornamento e l’ampliamento delle liste varietali risponde alle esigenze del settore, introducendo nuove costituzioni isolate negli ultimi anni in Italia e all’estero e fornendo indicazioni sull’adattamento ai diversi ambienti • L’attenzione alla qualità nel post-raccolta, dal controllo dei residui di fitofarmaci, alla limitazione dei danni da urto durante il condizionamento, fino alle tecniche di refrigerazione e confezionamento, riveste un ruolo fondamentale nella agrumicultura moderna. I risultati delle attività di ricerca consentono di allungare la shelflife dei prodotti di IV gamma definita, in particolare, da descrittori sensoriali che precedono i parametri fisici e chimici nell’indicare la durabilità. In tal modo si va incontro alle esigenze sia delle imprese di commercializzazione per l’aumento del periodo di permanenza in vendita del prodotto, sia del consumatore per l’attenzione alla salubrità e alle qualità organolettiche • La ricerca finalizzata all’innovazione tecnologica nell’industria dei derivati agrumari rappresenta un imprescindibile strumento per la crescita della competitività delle industrie di trasformazione presenti sul territorio siciliano. I risultati ottenuti consentono, da un lato l’individuazione delle cultivar più promettenti per i diversi aspetti dell’attività di trasformazione, dall’altro la sperimentazione di nuove 24

tecniche e macchinari • Le ricerche avanzate di genomica funzionale e trascrittomica permettono di ampliare le conoscenze sulle sequenze geniche responsabili di fenomeni fondamentali quali la maturazione del frutto, l’accumulo di antocianine e la definizione dell’habitus vegetativo della pianta. Queste, insieme all’intensa attività di raccolta e conservazione di germoplasma agrumicolo, vanno a costituire un pool di conoscenze di base indispensabile per il lavoro dei genetisti, impegnati nella costituzione o nell’individuazione di genotipi sempre più promettenti per il miglioramento della qualità delle produzioni • Le innovazioni nella tecnica agronomica e nel controllo fitosanitario consentono di rendere più sostenibile dal punto di vista sia economico che ambientale la coltivazione degli agrumi • L’esigenze del consumatore in termini di qualità nonché di salubrità del prodotto vengono poste in primo piano approfondendo la qualità dei flavonoidi con effetti salutistici e la loro presenza e disponibilità nei cibi, ma anche, in maniera più specifica, verificando il ruolo ed i meccanismi d’azione delle antocianine sulla salute umana, anche come antagoniste della tossicità neuronale, intravedendone un uso nella prevenzione della progressione di malattie degenerative del cervello • L’attività dei ricercatori per la realizzazione di nuovi portinnesti con elevate performance in termini di contenimento dell’habitus vegetativo o della resistenza


a stress biotici, è di primaria importanza nell’ottica di un rinnovamento degli impianti che oggi si rende indispensabile per contrastare il virus della tristeza • L’acquisizione dei dati tecnico-economici sull’agrumicoltura siciliana ha permesso l’individuazione dei punti di forza e di debolezza della filiera e quindi la definizione delle possibili strategie per la valorizzazione e l’aumento della competitività del settore in funzione della crescente liberalizzazione del commercio internazionale

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Fruttiferi Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Individuazione e caratterizzazione di risorse genetiche autoctone; Miglioramento genetico e propagazione; Scelta varietale, tecnica colturale e miglioramento della gestione del frutteto; Qualità, post-raccolta e caratteristiche nutraceutiche; Salute del consumatore; Fruttiferi tropicali; Funghicoltura su matrice arborea

Pesco, albicocco, susino, ciliegio, mandorlo, melo, pero, carrubo, melograno, cappero, ficodindia, noce, nocciolo, fruttiferi tropicali (avocado, mango, lici), piccoli frutti

Università degli Studi di Catania, Palermo; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Ente Parco dell’Etna

Impresa agricola singola o associata; industrie di trasformazione; consumatori; vivaisti; tecnici e professionisti impegnati nel settore frutticolo; Centri di Ricerca pubblici e/o privati; servizi allo sviluppo

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Principali risultati • Identificazione di accessioni di fruttiferi vari di origine autoctona e caratterizzazione morfologica, molecolare e nutrizionale • Messa a punto di sistemi di gestione tecnica di frutteti attraverso opportune scelte varietali, forme di allevamento, tecniche colturali e gestione della chioma • Individuazione di marcatori di riconoscimento delle produzioni frutticole finalizzate all’identificazione dei processi produttivi con associazione delle caratteristiche nutraceutiche e nutrizionali • Nuovi genotipi da miglioramento genetico classico • Comportamento agronomico e performance produttive e qualitative di nuovi fruttiferi di origine esotica o di nuovi

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genotipi licenziati da programmi di miglioramento genetico nazionali ed internazionali • Caratterizzazione qualitativa di produzioni frutticole con particolare riguardo alle specifiche nutrizionali • Post-raccolta di cultivar autoctone per il miglioramento della commercializzazione e il prolungamento della shelf-life • Validazione di sistemi di produzione di funghi eduli su matrice arborea in impianti frutticoli per la diversificazione del prodotto aziendale • Salubrità delle produzioni al consumo attraverso il miglioramento dei processi di trasformazione e conservazione e attraverso l’identificazione di specificità tipiche di prodotti frutticoli siciliani


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • La caratterizzazione delle accessioni di fruttiferi autoctoni permette la conoscenza del patrimonio regionale finalizzata sia alle potenzialità offerte dalla valorizzazione dei genotipi di maggiore interesse che quale banca di caratteri utili per eventuali programmi di miglioramento genetico • Le innovazioni sul piano tecnico-agronomico consegnano all’impresa agricola soluzioni di possibile applicazione per il miglioramento dell’efficienza degli impianti sia dal punto di vista varietale (cultivar e portinnesti) sia dal punto di vista della gestione del frutteto e dei sistemi di impianto • La sperimentazione e la validazione del comportamento di nuovi fruttiferi di origine esotica, sia pure di non recentissima introduzione, conferma la validità di alcune specie per alcuni areali dell’Isola • Le cultivar licenziate dai programmi di miglioramento genetico così come le selezioni di nuovi genotipi rappresentano importanti elementi di innovazione per lo sviluppo della frutticoltura regionale e per la diversificazione sia in termini di specie che di varietà • Le informazioni dettagliate sulle specificità compositive dei prodotti frutticoli, sulle loro potenzialità in termini nutrizionali e nutraceutiche, contribuiscono ad accrescere la conoscenza a diretto beneficio del consumatore • L’attenzione per la salubrità dei prodotti al consumo è oggi molto sentita e la puntuale focalizzazione delle criticità nel processo di produzione dei trasformati fornisce utilissime informazioni ad uso delle industrie agroalimentari e a

beneficio dei consumatori • Il miglioramento delle conoscenze sulle tecniche di confezionamento e di conservazione delle produzioni frutticole rappresenta un elemento di grande interesse per l’impresa agricola oggi sempre più impegnata nell’individuazione dei migliori canali distributivi senza che questo penalizzi la qualità del prodotto e la percezione della stessa da parte del consumatore

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Colture erbacee Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Tecniche agronomiche, modelli di crescita, sistemi colturali, produzioni sementiere, miglioramento genetico e caratterizzazione varietale, caratteristiche di qualitĂ , tracciabilitĂ e sicurezza alimentare

Frumento duro, leguminose da granella, carciofo, patata precoce, orzo, avena, frumento tenero

UniversitĂ degli Studi di Ancona, Bari, Catania, Palermo, Perugia; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura; Consorzio di ricerca BioEvoluzione Sicilia; Consorzio di ricerca G.P.Ballatore; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Ente Nazionale Sementi Elette

Imprese agricole, imprese industriali di trasformazioni, ditte sementiere, vivai, enti locali, particolari tipologie di consumatori

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Principali risultati Carciofo • Diversificazione qualitativa del prodotto e regolazione del calendario di commercializzazione • Miglioramento delle tecniche di propagazione e messa a punto di itinerari tecnici per l’attività vivaistica • Possibilità di utilizzi alternativi della pianta (biomasse per energia, estrazione di sostanze funzionali, usi ornamentali, ecc.) • Sviluppo di mappe genetico-molecolare • Definizione dei profili di qualità del prodotto • Messa a punto di tecniche agronomiche e caratterizzazione di nuove varietà per il miglioramento della produttività e

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della qualità dei capolini • Costituzione e caratterizzazione di una collezione di germoplasma autoctono e di provenienza italiana ed estera Patata precoce • Definizione della capacità produttiva, del profilo qualitativo e della destinazione d’uso più idonea in genotipi di patata adattabili alla coltura precoce • Individuazione e selezione di genotipi adattabili in coltura “biologica” • Costituzione di una “rete siciliana” per l’orientamento varietale


• Definizione di protocolli per la produzione di tuberi-seme in Sicilia Frumento duro • Valorizzazione di vecchie varietà locali • Identificazione di fonti genetiche di resistenza • Caratterizzazione varietale di numerosissime accessioni sotto il profilo della capacità produttiva o delle caratteristiche di qualità del prodotto • Messa a punto di modelli statistico-matematici per la previsione quanti-qualitativa della produzione • Monitoraggio per la presenza di OGM nei cereali e prodotti derivati • Ottimizzazione delle procedure tecniche per la produzione di sementi di qualità per colture convenzionali e biologiche • Utilizzo di strumentazione analitica per la caratterizzazione merceologica nei centri di stoccaggio, molini pastifici, panifici • Costituzione di nuovi genotipi ed isolamento di ecotipi locali con caratteristiche qualitative di pregio • Costituzione di genotipi dotati di resistenze alle malattie crittogamiche e/o a stress abiotici • Costituzione e caratterizzazione di varietà adatte a coltura low-input • Messa a punto di metodiche per il controllo degli animali infestanti (insetti, roditori e volatili) • Individuazione e controllo delle relazioni tra contaminazioni

fungine e presenza di micotossine nelle cariossidi • Censimento regionale delle aziende della filiera cerealicola • Gestione sostenibile delle lavorazioni del terreno, della concimazione azotata, delle consociazioni frumento-favino e delle simbiosi micorriziche in sistemi cerealicoli siciliani Altre colture erbacee • Individuazione di specie autoriseminanti per il miglioramento dei pascoli e per l’inerbimento degli agrumeti • Controllo dell’erosione del suolo in ambienti collinari • Raccolta e caratterizzazione di popolazioni siciliane di lenticchie • Messa a punto di metodi di analisi per la quantificazione del grado di micorrizazione nelle consociazioni avena/trigonella • Caratterizzazione varietale • Messa a punto di tecniche agronomiche (lavorazione e semina) conservative della fertilità del suolo

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Innovazioni prodotte/ricadute applicative Carciofo

Patata precoce

• Individuazione di nuove varietà adatte agli areali siciliani e meglio rispondenti alle esigenze dei mercati per un rinnovamento varietale della cinaricoltura siciliana • Messa a punto di modelli colturali per il carciofo da industria • Costituzione di cloni di “Violetto di Sicilia”, “Spinoso di Palermo” con elevato valore agronomico • Costituzione di varietà adatte alla trasformazione industriale • Procedure metodologiche per l’attività vivaistica

• Ampliamento del panorama varietale della pataticoltura extrastagionale siciliana • Coltivazione “low-input” in un quadro di sostenibilità del sistema pataticolo • Individuazione di nuovi areali di coltivazione • Protocolli colturali per la produzione di tuberi-semi in aree collinari e montane

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Frumento duro • Sviluppo di un sistema per la gestione della qualità, della rintracciabilità e della sicurezza alimentare • Definizione di un disciplinare di produzione per la pasta e per il pane di grano duro siciliano • Definizione di un marchio collettivo “Pasta di grano duro e Pane di grano duro siciliano” • Messa a punto di nuove tecnologie (silo bag) per lo stoccaggio dei cereali • Costituzione del Borsino grano duro • Sviluppo di prodotti alimentari a ridotta o nella tossicità a base di cereali e specie affini da destinare alla popolazione, in generale, e a quella celiaca, in particolare (celiaci latenti inclusi

• Messa a punto di sistemi colturali erbacei low-input • Know-how per le filiere di grano tenero di forza, orzo di elevata qualità maltaria, prodotti tipici

Altre colture erbacee • Messa a punto di itinerari tecnici per l’inerbimento pilotato dell’agrumeto • Messa a punto di sistemi colturali erbacei per il contenimento dei fenomeni erosivi • Messa a punto di procedure per la produzione di seme di sulla destinato a colture biologiche • Messa a punto di procedure tecniche per le coltivazioni biologiche di trifoglio alessandrino, trifoglio squarroso e trifoglio incarnato 35


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Ortive Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Valorizzazione e miglioramento di genotipi, vivaismo, tecnica colturale e pratiche agronomiche, sistemi di coltivazione e prototipi, meccanizzazione della filiera, qualità dei prodotti, difesa, aspetti economici

Pomodoro, melanzana, peperone, anguria, melone, cetriolo, fragola, lattuga, cavolfiore, cavolo, broccolo, cipolla, aglio, prezzemolo, finocchio, carota, altre minori

Università degli Studi di Catania, Napoli “Federico II”, Palermo, Pisa Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari, Regione Siciliana; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura; Consiglio Nazionale delle Ricerche; ENEA; Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia; Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, Angri (SA); Xenia progetti srl; Consorzio Catania Ricerche; Agricultural Industrial Development, Catania; I.B.M. Italia; ISI Sementi spa; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; CIPE; Unione Europea

Ditte sementiere, aziende vivaistiche, aziende orticole di pien’aria e di serra impegnate nella produzione realizzata in regime di coltivazione biologica e convenzionale, Imprese commerciali ortofrutticole, Imprese per la trasformazione dei prodotti, Imprese impegnate nella produzione e gestione di apprestamenti, materiali, mezzi tecnici e macchine impiegate nella filiera produttiva

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Principali risultati Valorizzazione dei genotipi • Raccolta e caratterizzazione di germoplasma di specie ortive diverse • Screening di genotipi di recente costituzione ai fini di predisporre liste di orientamento varietale e di individuare genotipi idonei a specifici contesti colturali e/o tolleranti a specifiche condizioni di stress biotico Vivaismo • Perfezionamento della tecnica e dell’impiego di piante innestate (pomodoro, melanzana, anguria) anche attraverso, per quest’ultime, di una migliore conoscenza dei meccanismi biofisiologici alla base della risposta delle piante innestate in condizioni di stress biotico ed abiotico Agrotecniche • Messa a punto di sistemi per aumentare l’efficienza d’uso delle risorse (acqua e fertilizzanti) e di metodi innovativi (impiego di organismi promotori di crescita) per ottimizzare la concimazione azotata in colture diverse • Miglioramento della sostenibilità grazie ad una puntuale caratterizzazione del sistema produttivo (esempio sistemi orticoli in biologico), o mediante l’introduzione di cover crops nelle rotazioni orticole 38

• Valutazione del comportamento delle piante innestate nella fase di coltivazione • Valutazione dell’influenza delle varianti tecnico agronomiche nel perfezionamento di protocolli di difesa integrati. Prototipi, sistemi di coltivazione e meccanizzazione • Realizzazione di un prototipo di serra in grado di ricavare l’energia necessaria dal sole, integrato con un sistema di coltivazione idroponico • Semplificazione dei sistemi idroponici e relativo adeguamento alle condizioni impiantistiche della serricoltura meridionale • Perfezionamento delle macchine impiegate nella difesa, definizione delle condizioni operative e delle metodologie più appropriate per l’impiego di agrofarmaci e per la diffusione di antagonisti naturali • Messa a punto di protocolli per la raccolta meccanizzata di ortaggi da foglia e lavorazione dei prodotti destinati alla IV gamma ed evidenziazione di criticità di sicurezza e di igiene dei prodotti


Caratterizzazione delle produzioni • Definizione del profilo qualitativo e sensoriale di prodotti tipici siciliani anche allo scopo di individuare eventuali parametri discriminanti (es.: carota novella di Ispica) e di individuare le diverse varianti del processo produttivo in grado di condizionare la qualità dei prodotti nelle fasi di pree post-raccolta • Studio dei diagrammi di flusso degli alimenti e caratterizzazione del decorso di alcuni enzimi degradativi e della biodiversità microbica su matrici vegetali diverse anche in rapporto al trattamento dei prodotti (es.: conservazione in atmosfera controllata per i prodotti di IV gamma)

• Razionalizzazione ed organizzazione della filiera per le conserve di ortaggi e di prodotti spontanei della tradizione siciliana

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Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Predisposizione di liste di orientamento varietale, anche se relative solo a poche colture, utile riferimento per gli operatori per la scelta dei genotipi anche in funzione dei caratteri qualitativi e dei geni di resistenza • Caratterizzazione di materiali genetici per un eventuale rilancio delle stesse specie o per il loro impiego per la costituzione di nuove cultivar • Miglioramento del profilo qualitativo e sanitario delle plantule e individuazione dei portinnesti più idonei anche in rapporto alle diverse destinazioni d’uso delle piantine stesse • Aumento della sostenibilità delle produzioni orticole • Prototipi di serre in grado di valorizzare in maniera più efficiente la radiazione solare

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• Semplificazione e adeguamento di sistemi idroponici anche grazie all’uso di materie prime reperibili in loco • Definizione delle condizioni di rischio per gli operatori e per l’ambiente relativamente alla distribuzione di fitofarmaci • Comprensione delle relazioni causa ed effetto tra le varianti di processo in pre e in post raccolta e la qualità delle produzioni per una più mirata scelta dei materiali e adozione delle tecniche più appropriate, anche allo scopo di avere prodotti consumati allo stato fresco o dopo trasformazione caratterizzati da una più prolungata shelf life • Ottimizzazione degli interventi di applicazione degli agrofarmaci o di distribuzione degli entomofagi con effetti su rapidità, efficacia ed economicità di azione degli interventi,


oltre sul contenimento dell’impiego di pesticidi ad ampio spettro di azione e sulla riduzione dei rischi ambientali derivanti dall’esercizio delle colture ortive intensive. A tale riguardo piuttosto utile è l’armonizzazione dei protocolli di diagnosi • Analisi del comparto allo scopo di individuare i punti di forza e di debolezza utile riferimento per delineare lo sviluppo successivo di politiche settoriali

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Floricoltura e piante ornamentali Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Tecnica colturale , difesa, analisi economica, germoplasma, miglioramento genetico, fisiologia e risposta a stress; altro

Specie da fiore reciso, fronda recisa, piante in vaso da fiore, piante da fogliame ornamentali in vaso, essenze prative, palme, specie per l’arredo a verde, aromatiche, essenze prative

Università degli Studi di Catania, Palermo; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Acireale (CT), Bagheria (PA); Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Consorzio di ricerca regionale Co.RI.S.S.I.A

Unità di produzione, tecnici dell’assistenza tecnica, amministrazioni pubbliche, privati cittadini

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Principali risultati • Messa a punto di nuovi materiali (innovazione di prodotto) e di tecniche colturali (innovazione di processo) • Individuazione, caratterizzazione e valutazione di specie del germoplasma autoctono siciliano per tipicizzare e promuovere il comparto • Ricerca di strategie per la lotta al punteruolo rosso delle palme • Messa a punto di tecniche colturali sostenibili e a più basso impatto ambientale • Analisi economica del comparto

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Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Selezione di nuovi materiali genetici • Individuazione, caratterizzazione e valutazione di germoplasma (spesso autoctono) • Miglioramento tecniche colturali • Censimento della flora e/o dei giardini storici e degli alberi monumentali come opportunità di rilancio anche dei settori turistico-culturale e agricolo, specialmente del comparto floro-vivaistico

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Piante officinali e condimentarie Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Raccolta, conservazione e valutazione di germoplasma; caratterizzazione agronomica; tecniche di valutazione delle caratteristiche tecnologiche; valutazione economica; miglioramento genetico

Origano, salvia, zafferano, finocchio selvatico, rosmarino, timo, mirto, elicriso, coriandolo, psillio, aneto, calendula, manna, eleoselino, cappero

UniversitĂ degli Studi di Catania, Messina, Palermo; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Consiglio Nazionale delle Ricerche; Consorzio di ricerca regionale Co.RI.S.S.I.A

Aziende ed associazioni di produttori, laboratori ed industrie di trasformazione

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Principali risultati • Individuazione di specie/genotipi di interesse officinale • Conservazione ex situ ed in situ del germoplasma studiato e sua caratterizzazione • Costituzione di database delle accessioni conservate • Valutazione delle accessioni studiate per la selezione di nuovi cloni/linee di pregio agronomico e tecnologico, per resistenza a stress abiotici, per la adozione di metodi biologici di coltivazione e per la riqualificazione ambientale • Meccanizzazione degli interventi colturali • Valutazione economica della filiera delle piante officinali

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Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Costituzione di linee/cloni selettivi • Individuazione di aree vocate di produzione • Individuazione di protocolli di coltivazione e di trasformazione • Individuazione di metodi biologici di coltivazione • Caratterizzazione bio-morfologica della pianta e dei metaboliti secondari di interesse officinale • Individuazione di chemiotipi diversi nell’ambito di alcune specie studiate • Individuazione di specie per la riqualificazione ambientale • Analisi economica della filiera delle piante officinali in Sicilia

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Carne e derivati Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Allevamento e selezione; qualità delle produzioni; tracciabilità, etichettatura e certificazione

Suini (Suino Nero Siciliano), bovini (razze specializzate da carne ed autoctone siciliane), equini (cavallo ed asino), ovini, caprini

Università degli Studi di Bologna, Catania, Messina, Palermo; Università degli Studi di Saragoza (Spagna); Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia di Palermo; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Consorzio di Ricerca Filiera Carni di Messina (Corfilcarni); Stazione Consortile Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia; Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, Parma; Slow Food

Aziende mangimistiche, aziende agricole, aziende zootecniche, aziende di lavorazione trasformazione carni, salumifici, consorzi di produttori, consorzi di tutela, tecnici, Centri di Ricerca pubblici e/o privati, servizi allo sviluppo, consumatori

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Principali risultati • Caratterizzazione botanica e nutrizionale del pabulum pascolativo utilizzato dal suino Nero Siciliano • Caratterizzazione organolettica e nutrizionale della carne di suino Nero Siciliano in relazione ai diversi sistemi di allevamento e di gestione nutrizionale • Definizione di protocolli innovativi di lavorazione e trasformazione delle carni di suino Nero Siciliano • Caratterizzazione organolettica e nutrizionale dei prodotti trasformati di suino Nero Siciliano (salame, capocollo, prosciutto) • Identificazione di nuove molecole traccianti (biomarcatori) • Definizione di specifici disciplinari per l’allevamento del suino Nero Siciliano e per le sue specifiche produzioni • Identificazione di alcuni parametri genetici riproduttivi (geni responsabili delle sintesi di alcuni ormoni) di scrofe Nero Siciliano • Identificazione dei punti critici e riduzione dei fattori stressanti durante la movimentazione ed il trasporto del bovino da carne • Applicazione della tecnica dell’embrio transfer nel sistema di allevamento bovino da carne siciliano • Definizione di un sistema informativo integrato innovativo di gestione della tracciabilità della carne bovina • Caratterizzazione nutrizionale della carne bovina prodotta e commercializzata in Sicilia • Caratterizzazione qualitativa e dietetico nutrizionale della carne di bovini Cinisara e Modicana come strategia di tutela 52

di questa biodiversità autoctona siciliana • Caratterizzazione nutrizionale di fonti proteiche autoctone alternative alla soia da utilizzare come materia prima per la formulazione di mangimi innovativi • Costituzione di uno specifico organismo di controllo e certificazione regionale • Applicazione del sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine siciliane • Caratterizzazione qualitativa della carne equina prodotta in Sicilia • Identificazione di molecole (tannini e composti fenolici) derivanti dal metabolismo delle piante ingerite al pascolo o aggiunte alla dieta sul metabolismo ruminale e sulla qualità della carne di agnello • Definizione degli effetti dell’alimentazione materna sulla composizione acidica del grasso dei capretti • Messa a punto di nuove tecniche di salumificazione relative alla trasformazione della carne d’asino


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Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Ottimizzazione e produzione commerciale di nuove diete specifiche per il suino Nero Siciliano nelle varie fasi di allevamento e con materie prime di produzione regionale ed a costi ridotti • Utilizzo di materie prime di produzione regionale per la formulazione di mangimi zootecnici • Sviluppo significativo dell’allevamento razionale del suino Nero Siciliano su tutto il territorio regionale, ma con particolare densità sul territorio nebroideo • Applicazione dei nuovi protocolli e metodiche di lavorazione, trasformazione e salumificazione delle carni di suino Nero Siciliano • Incremento significativo della produzione e commercializzazione dei prodotti freschi e trasformati di suino Nero Siciliano • Miglioramento delle condizioni di movimentazione degli animali con adeguamento agli standard dei paesi dell’Unione Europea • Applicazione della tecnica dell’embrio transfer nella pratica allevatoriale regionale per la produzione del bovino da carne • Creazione di un laboratorio regionale per la produzione e stoccaggio di embrioni bovini • Creazione di una piattaforma informatica regionale che permette di offrire servizi a tutti gli operatori per la tracciabilità e rintracciabilità delle carni • Creazione di un laboratorio regionale (CoRFIlCarniGCC) di certificazione per l’accreditamento, accreditato 54

SINAL (ACCREDIA), presente nell’elenco del MIPAAF tra gli organismi di controllo per le denominazioni di origine protette (DOP), le indicazioni geografiche protette (IGP) e le attestazioni di specificità (STG) • Costituzione di nuovi Consorzi di produttori • Applicazione di nuove strategie di management con miglioramento qualitativo della carne bovina prodotta in Sicilia • Identificazione di biomolecole caratterizzanti la qualità della carne prodotta da razze bovine autoctone siciliane Cinisara e Modicana • Applicazione di idonei sistemi di allevamento per la produzione e l’ottimizzazione della qualità della carne equina proveniente da razza autoctone (Sanfratellano) • Miglioramento della composizione acidica e della stabilità del colore della carne di agnello per riduzione della bioidrogenazione ruminale degli acidi grassi insaturi introdotti con la dieta • Incentivazione dell’utilizzo e produzione del salame d’asino siciliano


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Latte e derivati Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Alimentazione, management di allevamento, biodiversità, formaggi, qualità dei prodotti

Bovini, ovini, caprini, asine

Università degli Studi di Bologna, Catania, Messina, Milano, Palermo, Parma, Piacenza, Potenza, Roma “Sapienza” Perugia, Sassari, Trieste; Università di Aborney-Calavi; Università di Parakou; Cornell University, Ithaca, USA; Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia di Palermo; Istituto Zooprofilattico della Sicilia; Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna; Istituto Lattierocaseario di Lodi; Associazione Regionale Allevatori, Sicilia; Consorzio di ricerca CoRFILAC; Consorzio di ricerca CoRIBIA; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Roma; Istituto Incremento Ippico di Catania; Centro per le Tecnologie alimentari, CeRTA; ASSONAPA; Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio Emilia

Associazioni di produttori, associazione allevatori, consorzi di tutela dei prodotti caseari, slow food, enti regionali di assistenza tecnica, aziende di trasformazione casearia, aziende mangimistiche, liberi professionisti, associazioni di consumatori, strutture scolastiche, ASL e medici nutrizionisti

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Principali risultati Biodiversità

Management di allevamento

• Individuazione di alleli rari in popolazioni autoctone siciliane che attestano l’originalità dei tipi genetici autoctoni • Caratterizzazione di diverse popolazioni autoctone, in relazione ai polimorfismi delle proteine del latte (capra Girgentana, Messinese, Rossa Mediterranea, Argentata dell’Etna)

• Acquisizione di dati relativi ai livelli produttivi e alle caratteristiche fisico-chimiche del latte (di vacca, pecora, capra, asina) in relazione ai sistemi di allevamento adottati • Messa a punto di sistemi di divulgazione di metodi razionali di gestione degli allevamenti da latte • Individuazione delle risposte fisiologiche e produttive di ovini e bovini alle alte temperature e i rimedi manageriali (tempi di tosatura) e strutturali (ricoveri, coperture) allo stress da caldo • Messa a punto di un sistema razionale di mungitura meccanica delle asine

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Alimentazione

Qualità dei prodotti

• Caratterizzazione di diversi alimenti zootecnici (granelle di leguminose, sottoprodotti , foraggi, nuove fonti alimentari e alcuni additivi naturali) ai fini dell’utilizzazione per la produzione di latte anche in regime biologico e studi agronomici su foraggere locali • Individuazione dell’efficacia dell’impiego del pascolo nell’alimentazione degli animali in lattazione delle diverse specie ruminanti nell’influenzare il contenuto di sostanze nutraceutiche (acidi grassi omega 3, CLA, vitamina E, carotenoidi) del latte e dei suoi derivati e sul loro profilo aromatico • Sistema per la rintracciabilità della provenienza da pascolo dei prodotti latte e formaggi attraverso la determinazione (o la stima) delle sostanze nutraceutiche contenute • Messa a punto di metodiche per valutare le più importanti caratteristiche nutritive e strutturali degli alimenti zootecnici (image analysis, determinazioni enzimatiche, NIRs) • Sviluppo e validazione di modelli matematici per la previsione dell’ingestione al pascolo di pecore e capre in lattazione • Individuazione di significative interazioni tra alimentazione e polimorfismo delle caseine di capra

• Caratterizzazione del latte di diverse specie (vacca, pecora, capra, asina) in termini nutrizionali, nutraceutici, microbiologici, aromatici e relazione tra pascoli naturali, per l’influenza sulla presenza di aromi e composti secondari, e territorio di produzione dei prodotti lattiero-caseari • Messa a punto di procedure di Certificazione per Ragusano, Pecorino Siciliano e Piacentinu Ennese • Individuazione del ruolo dei biofilm microbici presenti nelle attrezzature in legno, sulla qualità aromatica, sensoriale e la sicurezza igienica delle produzioni casearie tipiche italiane, alla luce delle recenti acquisizioni nel settore della genomica microbica e della fisiologia batterica Altre tematiche • Estesa indagine conoscitiva sui criteri di scelta da parte dei consumatori, nell’acquisto dei formaggi • Acquisizione di dati scientifici sul sistema di produzione del formaggio Wagashi (sviluppo socio-economico della comunità Peul) • Messa a punto di un sistema di tracciabilità culturale per le produzioni lattiero-casearie siciliane • Studio sull’efficienza riproduttiva delle asine e sull’impiego di un vaccino inattivato contro l’agalassia contagiosa degli ovini

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Innovazioni prodotte/ricadute applicative Biodiversità • Impiego della genetica molecolare come strumento di trasferimento di informazioni genomiche alle associazioni di produttori (consorzi di tutela, ARAS, ecc.) utili alla selezione di riproduttori portatori di varianti genetiche di interesse economico • Inserimento di alcuni tipi genetici (per es. l’asino Pantesco) all’interno di Registri Anagrafici delle popolazioni equine dell’AIA • Caratterizzazione dei prodotti ottenuti dalle diverse popolazioni autoctone caprine, con conseguente possibile differenziazione produttiva in relazione al genotipo ai loci lattoproteici (caseificazione, consumo fresco, latti ipoallergenici)

database acquisiti nel territorio • Algoritmi per la stima dell’ingestione di sostanza secca al pascolo e per la stima della percentuale di proteina grezza dell’erba selezionata da pecore e capre in lattazione • Nuove indicazioni sulle esigenze nutritive di capre in lattazione, diversificate per tipologia di prodotto commerciale (latte per caseificazione, per consumo diretto, o ipoallergenico) • Costituzione di una collezione di germoplasma foraggero siciliano Qualità dei prodotti • Database relativi ai parametri nutrizionali, nutraceutici, microbiologici, aromatici di latte e formaggi delle diverse specie in produzione zootecnica

Management di allevamento Altre tematiche • Diffusione nel territorio siciliano di arieti miglioratori • Extension service per la diffusione dei risultati della ricerca in merito alla gestione degli allevamenti da latte • Risoluzione dei problemi di gestione dell’allevamento su richiesta degli allevatori e mediante piattaforma web Alimentazione • Nuovi modelli di razionamento, sviluppati sulla base di 60

• Database relativo a 1500 famiglie, sui criteri di acquisto dei formaggi • Cooperazione (packaging per la valorizzazione del formaggio Wagashi) • Sistema di tracciabilità culturale dei formaggi siciliani. Attivazione di un sistema on line • Nuovi vaccini per la difesa della zootecnia regionale


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Tecnologie Agro-energie e colture no food Difesa delle colture e dei prodotti Gestione delle risorse idriche Meccanizzazione e sicurezza Tecnologie agroalimentari e microbiologia


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Agro-energia e colture no food Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Colture e biomasse per la produzione di oli, agro-energie, biocarburanti e biogas; colture da biomassa lignocellulosiche per energia e bioetanolo di seconda generazione; valutazione della sulla sulla per la produzione di bioetanolo ed altri prodotti; valutazione di specie oleaginose ad alto erucico in ambiente mediterraneo; identificazione e valutazione di colture energetiche agronomicamente ed economicamente idonee ad entrare in rotazione con il grano duro; valutazione tecnica ed economica dell’impiego di vinacce a scopi energetici

Arundo donax; Miscanthus spp.; Cynara cardunculus; Saccharum spontaneum ssp. aegyptiacum; Hedysarium coronarium; Sorgo zuccherino e da fibra (Sorghum bicolor L. Moench); Oleaginose ad alto erucico; Jathopha curcas; Brassica carinata; Alghe; Vinacce fresche

Università degli Studi di Catania, Palermo; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Consorzio di Ricerca CoRiSSIA; Consorzio di Ricerca “G.P. Ballatore”; Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana; Pro. Se.Me S.r.l; CIA; Coldiretti; Confagricoltura; Comunità Europea - ACP Science and Technology Programme; ERSAF Lombardia di Mantova; CER sr CERES, USA; TreeFreeBiomass Solution, Inc, USA

Aziende di produzione e trasformazione del settore, agricoltori e tecnici

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Principali risultati • Individuazione di cloni di Arundo donax e Miscanthus ssp. con caratteristiche produttive superiori alla media • Messa a punto della tecnica colturale con particolare riferimento alla propagazione agamica, alle esigenze idriche e termiche, all’epoca di impianto delle colture lignocellulosiche • Messa a punto di un processo innovativo basato su pretrattamento con acido dicarbossilico per la produzione di bioetanolo di seconda generazione da colture poliennali lignocellulosiche no-food • Individuazione di colture da utilizzare per fini energetici, in particolare per la trasformazione in biodiesel: studio della capacità di adattamento di diversi tipi di Jatropha curcas;

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valorizzazione agronomica; messa a punto di programmi di selezione e conservazione del seme di genotipi con elevati standard produttivi; realizzazione di campi dimostrativi per la coltivazione di Brassica carinata nell’intero territorio regionale • Creazione di una filiera di bio-olio sostenibile, no-food, rinnovabile, per fornire energia elettrica tramite CHP (cogenerazione) • Messa a punto di un processo per digestione anaerobica di vinacce fresche per la produzione di biogas


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • La messa a punto della tecnica colturale con particolare riferimento alla propagazione agamica, alle esigenze idriche e termiche, all’epoca di impianto delle colture lignocellulosiche, ha permesso l’individuazione dei migliori cloni di Arundo donax e Miscanthus ssp. che possono essere impiegati dagli agricoltori per l’avvio di filiere agroenergetiche basati sull’utilizzo di colture poliennali da biomassa a destinazione no-food • Il processo innovativo per la produzione di bioetanolo di seconda generazione basato su pretrattamento con acido dicarbossilico di colture poliennali lignocellulosiche nofood (Arundo donax, Miscanthus x giganteus, Saccharum spontaneum ssp. aegyptiacum), ha permesso di fermentare il substrato emicellulosico, ricco in zuccheri C5, senza che fosse prima detossificato • Lo studio della capacità di adattamento di diversi tipi di Jatropha curcas e la loro valorizzazione agronomica, ha permesso di mettere a punto programmi di selezione e conservazione del seme di genotipi con elevati standard produttivi • La realizzazione di campi dimostrativi per la coltivazione di Brassica carinata e lo studio delle tecniche agronomiche delle differenti varietà testate ha creato le premesse per la nascita di una filiera agroenergetica in Sicilia • La creazione di una filiera di bio-olio sostenibile, no-food, rinnovabile, per fornire energia elettrica tramite CHP (cogenerazione) e, in futuro, per fornire la materia prima necessaria per sostituire i combustibili fossili in Sud Africa, Namibia e Ghana

• Lo studio sui residui del comparto vitivinicolo, in particolare sulle vinacce fresche, ne ha dimostrato l’ adattabilità alla digestione anaerobica per la produzione di biogas grazie alla presenza di alcool, di acidi organici e zuccheri fermentescibili prontamente degradabili ed utilizzabili dai microrganismi

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Difesa delle colture e dei prodotti Tematiche affrontate

Specie considerate

Enti coinvolti

Beneficiari

Patologia: diagnosi e caratterizzazione morfologica, biochimica, molecolare di fitopatogeni responsabili di malattie dei vegetali sia in preche in post-raccolta; interazione ospite-patogeno; biodiversità di microrganismi fitopatogeni; epidemiologia e monitoraggio di fitopatogeni; induzione di resistenza; trasmissione; agenti nanizzanti; controllo chimico, biologico ed integrato dei principali fitopatogeni sia in pre- che in post- raccolta, biofarmaci; armonizzazione di protocolli diagnostici; schede fitopatologiche

Agrumi, fruttiferi (pomacee, drupacee), fruttiferi tropicali (mango), olivo, vite (uva da tavola, da vino), ortive (pomodoro, cavolfiore), forestali (quercia, castagno, pino), ornamentali (palma, crisantemo), funghi eduli (Pleurotus)

Università degli Studi di Catania, Palermo; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Ente Parco dell’Etna; Regione Toscana

Operatori agricoli, commercianti dei diversi settori agricoli (agrumicolo, vitivinicolo, orticolo, frutticolo, olivicolo, ornamentale), vivaisti, tecnici, aziende produttrici di fitofarmaci, biofitofarmaci, Centri di Ricerca pubblici e/o privati, enti territoriali, personale dell’ARFD, servizi allo sviluppo, osservatorio malattie delle piante, servizi agrometereologici

Entomologia: epidemiologia, bioetologia, bioecologia e morfologia di fitofagi e vettori di virus; monitoraggio e dinamica di popolazione di insetti; quarantena; lotta chimica, biologica, integrata 69


Principali risultati • Definizione di quadri eziologici di malattie importanti per le colture oggetto di studio • Prime segnalazioni di fitopatogeni/vettori importanti per alcune colture (vite, mango) • Protocolli diagnostici avanzati per l’identificazione di microrganismi fitopatogeni o tossinogeni • Identificazione e caratterizzazione molecolare di microrganismi antagonisti utili per l’impiego in lotta biologica sia in pre- che in post-raccolta • Collezioni di ceppi di microrganismi utili in lotta biologica • Messa a punto di sistemi di lotta biologica e/o integrata contro i principali agenti fitopatogeni in pre- e post- raccolta • Protocolli di rilascio e metodi di valutazione del rischio nell’impiego di batteri antagonisti dei più comuni agenti di malattia • Valutazione di resistenza nel germoplasma autoctono • Definizione dell’epidemiologia di alcuni fitopatogeni in Sicilia • Individuazione di nuove specie di piante serbatoio (spontanee/infestanti) e di insetti potenziali vettori di agenti fitopatogeni (fitoplasmi) • Definizione di agenti nanizzanti per alcune colture • Ottenimento di genotipi di alcune specie (pomodoro) tolleranti a virus • Messa a punto di metodi di monitoraggio fitosanitario per essenze forestali • Schede di monitoraggio di alcuni fitofagi di essenze forestali • Conoscenza sulle palme ospiti e sulla diffusione del Punteruolo rosso delle palme in Italia e nel bacino del mediterraneo 70

• Nuove acquisizioni su aspetti bio-etologici, morfologici ed epidemiologici del Punteruolo rosso e definizione di strategie di lotta integrata • Valutazione dell’efficacia di alcuni metodi di quarantena per consentire l’esportazione di agrumi italiani all’estero • Metodologie ecocompatibili per il contenimento di infestazioni entro la soglia di nocività • Protocolli di biofumigazione ed individuazione di essenze vegetali con proprietà biocide • Protocolli di difesa con tecniche a basso impatto ambientale in alcuni agro sistemi (olivo, vite, melone) • Dinamica di popolazione della processionaria dei pini nel Parco dell’Etna • Effetti secondari di insetticidi su entomofagi • Metodi di gestione fitosanitaria di agro sistemi • Messa a punto di macchine distributrici di nemici naturali di parassiti in serra ed pieno campo • Individuazione di strategie razionali ed ecocompatibili per la difesa delle colture ortive • Controllo biologico di parassiti degli agrumi • Modelli matematici e previsionali da applicare in lotta biologica


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • I protocolli applicativi (diagnostici, di monitoraggio, di controllo biologico/integrato) messi a punto, e a volte armonizzati, per i diversi patogeni/parassiti dei vegetali sono di sicura utilità tanto per gli operatori del settore quanto per le aziende produttrici di diagnostici, fitofarmaci, biofitofarmaci , centri di ricerca pubblici e/o privati • Sequenze di nuovi virus depositate in Genbank • Nuove tecniche di diagnosi di microrganismi fitopatogeni e parassiti delle piante coltivate • Collezioni di microrganismi/insetti delle colture oggetto di studio

• Costituzione di una database delle accessioni conservate e dei corrispondenti passportdata • Procedure innovative nella gestione del terreno agrario per il contenimento di parassiti tellurici delle colture ortive • Macchine distributrici di nemici naturali per la riduzione dei costi della difesa • Limitazione dell’impiego di pesticidi ad ampio spettro d’azione e riduzione dei rischi ambientali e tossicologici nelle colture protette • Autorizzazioni dalle Autorità di Paesi extracomunitari per l’importazione di prodotti tipici dell’agricoltura siciliana

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Gestione delle risorse idriche Tematiche affrontate

Enti coinvolti

Beneficiari

Modellazione dei processi idrologici: modelli statistici per la stima delle portate di piena; modelli di trasformazione afflussi/ deflussi; misura delle proprietà idrauliche del suolo; tecniche indirette di stima della curva di ritenzione idrica del suolo; techiche infiltrometriche per la stima della conducibilità idraulica del suolo. Qualità delle acque e del suolo: riuso agricolo delle acque reflue depurate; produzione di biomasse con acque reflue; sistemi di fitodepurazione; inquinamento da fonti diffuse di origine agricola; effetti dell’uso irriguo di acque non-convenzionali. Gestione delle risorse idriche: determinazione dei fabbisogni idrici; gestione dei serbatoi ad uso irriguo; risparmio idrico in agricoltura; studio delle variazioni climatiche.

Unione Europea, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Siciliana Assessorato delle Risorse Agricole ed Alimentari, Università degli Studi di Catania, Palermo; ARPA, Dipartimento delle acque e dei rifiuti della Regione Sicilia, ENEL, Comuni, Consorzi di Bonifica, aziende private

Amministrazioni locali e regionali, professionisti, aziende agricole

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Principali risultati Modellazione dei processi idrologici

Qualità delle acque e del suolo

• Messa a punto di metodologie sperimentali speditive per la misura della curva di ritenzione idrica e della funzione di conducibilità idraulica del suolo su esperimenti di tipo infiltrometrico e tramite l’uso delle funzioni di pedotrasferimento • Messa a punto di un modello regionale di trasformazione afflussi/deflussi a scala giornaliera e a scala di bacino e di modelli statistici regionali di stima indiretta delle leggi di distribuzione di frequenza delle piogge massime annue di fissata durata, validi nel territorio siciliano

• Validazione dei modelli di simulazione idrologica per la valutazione dell’apporto di nitrati nelle falde in aree con attività agricole intensive nel territorio siciliano • Valutazione dell’inquinamento da fitofarmaci e del processo di salinizzazione delle falde idriche in ambienti agricoli intensivi (fascia trasformata della provincia di Ragusa) • Messa a punto di indicazioni per la progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi di trattamento naturali (fitodepurazione e lagunaggio profondo) per il trattamento ed il riuso delle acque reflue urbane ed agroindustriali in ambiente mediterraneo • Valutazione degli effetti su suolo, colture (alimentari e da biomassa) ed impianti tecnologici dell’uso delle acque reflue depurate di origine urbana ed agroindustriale Gestione delle risorse idriche • Valutazione dei fabbisogni irrigui di alcune colture mediterranee (agrumi, vite, ulivo) tramite l’impiego di tecniche innovative micro meteorologiche e da remoto • Messa punto di tecniche di irrigazione deficitaria e valutazione degli effetti su alcune colture arboree ed erbacee • Messa a punto di sistemi di filtrazione-erogazione innovativi per l’applicazione delle tecniche di microirrigazione con acque di bassa qualità

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Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Procedure informatizzate e modelli idrologici di interesse delle amministrazioni e dei professionisti per la stima dei deflussi superficiali • Definizione di protocolli semplificati per la caratterizzazione idraulica del suolo • Metodologie innovative per la caratterizzazione fisica ed idraulica del suolo • Mappe delle caratteristiche fisiche ed idrauliche dei suoli siciliani • Valutazioni tecnico-economiche sulla sostenibilità dei sistemi di depurazione naturale • Linee guida per la progettazione e la gestione dei sistemi di

fitodepurazione • Protocolli sperimentali per il monitoraggio delle concentrazioni di nitrati • Valutazione degli effetti dell’irrigazione con acque reflue su suolo, colture ed impianti tecnologici • Impiego di tecniche da remoto per la stima dei fabbisogni irrigui • Sviluppo di modelli user friendly per l’ottimizzazione delle risorse idriche superficiali • Sviluppo di sistemi ad alta efficienza tecnologica per la somministrazione irrigua • Mappe regionali delle aree soggette a rischio di siccità

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Meccanizzazione e sicurezza Tematiche affrontate

Enti coinvolti

Beneficiari

Meccanizzazione delle produzioni frutticole etnee e interventi sulla raccolta e post raccolta; meccanizzazione e aspetti energetici di colture ad alto erucico e valutazione dell’impiego di vinacce per la produzione di energia; meccanizzazione per la sicurezza, salute e benessere nelle serre e nella produzione in pieno campo; meccanizzazione per tecniche di minum tillage; attrezzature per la distribuzione dei fitofarmaci, dei fertilizzanti e degli antagonisti naturali; meccanizzazione ed organizzazione del lavoro nei vigneti; meccanizzazione ed organizzazione del lavoro nella mungitura meccanica delle asine

Università degli Studi di Catania, Palermo; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Osservatorio per l’imprenditoriale giovanile in Agricoltura (OIGA); Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola (ENAMA); Istituto Nazionale per l’Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL); Regione Lombardia

Aziende agricole e agroalimentari, aziende zootecniche, aziende costruttrici di macchine e attrezzature agricole, sistema energetico nazionale, operatori di macchine agricole e zootecniche, centri regionali per la verifica di macchine irroratrici

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Principali risultati • Messa a punto di macchine e cantieri per l’esecuzione di operazioni colturali ricorrenti nelle produzioni frutticole etnee di nocciolo, pistacchio e ficodindia • Definizione di interventi per migliorare le modalità di raccolta del ficodindia e le lavorazioni post raccolta del ficodindia e degli agrumi per aumentare la conservabilità dei frutti • Valutazione dei risultati dati dalla coltivazione di diverse specie idonee alla produzione di energia e dell’impiego delle vinacce per la produzione di energia • Messa a punto di macchine per la distribuzione degli antagonisti naturali e miglioramento delle operazioni di distribuzione dei fitofarmaci in serra, anche in termini di sicurezza degli operatori • Realizzazione di attrezzi e procedure per il montaggio e lo

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smontaggio delle serre e degli impianti tecnologici delle serre e per l’esecuzione di operazioni colturali ricorrenti, con forte riduzione dei rischi per gli operatori • Messa a punto e verifica sperimentale e funzionale di macchine per produzioni basate su tecniche conservative del suolo • Brevetto per una macchina in grado di rilasciare antagonisti naturali alternativi ai fitofarmaci • Indagine conoscitiva sul parco macchine e sulle modalità di impiego in aziende vitivinicole situate in aree di pregio (Etna ed isole minori) • Realizzazione di macchine per la meccanizzazione delle operazioni su vigneto ad alberello, a spalliera bassa e a tendone • Procedure e attrezzature per la potatura della vite in relazione al rischio muscolo-scheletrico • Riscontro di rischi muscolo scheletrici in conseguenza delle operazioni di mungitura delle asine


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • La meccanizzazione delle operazioni colturali ricorrenti di fruttiferi minori quali ficodindia, nocciolo e pistacchio, si colloca nell’ottica della valorizzazione di colture che, in alcuni areali della Sicilia e in particolare sull’Etna, rappresentano produzioni di particolare pregio • Alla luce dell’importanza che possono rivestire le colture o i sottoprodotti dell’industria agroalimentare per impieghi nel settore energetico, sono state realizzate attrezzature di nuova concezione e procedure specifiche per la produzione di energia, in particolare nell’ambiente mediterraneo • Per tutelare la sicurezza e la salute degli operatori, in particolare delle serre, sono state realizzate macchine per la distribuzione di fitofarmaci con guidatore posto a distanza e senza guidatore, una nuova piattaforma elevatrice per le lavorazioni in quota e una nuova attrezzatura per il serraggio in sicurezza dei film plastici • Le ricerche sullo stato della meccanizzazione delle aziende vitivinicole e la realizzazione di macchine innovative, vanno incontro all’esigenza di innovazione e sostenibilità del comparto, in aree in cui la coltivazione ad alberello è riconosciuta come dispensatrice di prodotto di alta qualità nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio, ma è spesso soppiantata dalla contro spalliera per le maggiori possibilità di meccanizzazione • La meccanizzazione per il minimum tillage e la semina su sodo consentono vantaggi di ordine economico e agronomico per le produzioni dell’ambiente caldo arido siciliano

• L’attività di ricerca sugli aspetti tecnici e organizzativi di attività che comportano forti stress muscolo-scheletrici, come la mungitura della asine e la potatura dei vitigni, consente di trovare soluzioni che tutelino la salute degli operatori e l’efficienza economica delle operazioni

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Costruzioni rurali e territorio agroforestale Tematiche affrontate Soluzioni edilizie ed impiantistiche per il miglioramento del benessere e della produttività di bovine da latte in condizione di clima caldo; tecniche innovative di monitoraggio degli animali; analisi dell’identità del paesaggio agrorurale tradizionale; analisi territoriali e paesaggistiche per la individuazione di aree agricole residuali; analisi e valutazione del paesaggio rurale nei “Siti Natura 2000”; valorizzazione del paesaggio costiero attraverso il recupero delle identità “agricoloculturali”; analisi e valutazione del territorio per l’inserimento di greenways; analisi per la individuazione di paesaggi rurali di qualità; salvaguardia e valorizzazione del territorio nel contesto della desertificazione; usi integrati dei parchi eolici per la creazione di nuovi paesaggi; analisi e valutazione dei paesaggi

vitivinicoli; individuazione ed analisi delle esigenze igieniche, costruttive e ambientali relativamente ai processi di trasformazione di prodotti agroalimentari tipici; individuazione di soluzioni metaprogettuali per la trasformazione dei prodotti.

Enti coinvolti

Beneficiari

Università degli Studi di Firenze, di Milano, di Bologna; Consorzio Ricerca Filiera Lattiero-Casearia (CoRFiLaC) di Ragusa; Unione Europea; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Regione Siciliana; Enti locali; consorzi

Aziende agricole; aziende zootecniche; associazioni di produttori; associazioni di allevatori; enti regionali di assistenza tecnica; professionisti; amministrazioni locali e regionali; enti di gestione di riserve e parchi

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Principali risultati • Individuazione di pavimentazioni innovative in gomma da utilizzare nella corsia di alimentazione • Messa a punto di impianti innovativi per la bagnatura diretta delle bovine in corsia di alimentazione per il miglioramento delle condizioni di comfort termico degli animali • Messa a punto di un metodo innovativo per la valutazione dello stato di comfort termico delle bovine a partire da immagini termografiche degli animali • Messa a punto di un sistema innovativo per il riconoscimento e la localizzazione delle bovine basato su tecnologia RFID • Messa a punto di un sistema innovativo di monitoraggio degli animali basato sull’utilizzo di videocamere (FDS) • Proposizione di modelli spaziali volti alla valorizzazione dell’identità del paesaggio agrorurale tradizionale

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• Messa a punto di metodologie di analisi per la individuazione delle aree agricole residuali in ambiti metropolitani • Applicazione di metodi per l’identificazione dei “caratteri” del paesaggio nei Piani di Gestione dei siti Natura 2000 • Proposizione di progetti del paesaggio volti al recupero e alla valorizzazione delle identità “agricolo-culturali” in aree costiere • Proposizione di piani di recupero e/o di riconversione di infrastrutture viarie e ferrovie per la realizzazione di greenways in ambito rurale • Individuazione di paesaggi rurali di qualità nell’ambito della provincia di Catania • Definizione di linee guida per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio nel contesto della desertificazione • Proposizione di modelli progettuali per la valorizzazione paesaggistica dei parchi eolici • Redazione della carta dei paesaggi vitivinicoli dell’Etna


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Pavimentazione in gomma con effetti benefici sulle bovine riscontrabili nell’aumento dell’intake e della quantità di latte prodotta • Impianto innovativo di bagnatura diretta delle bovine nella corsia di alimentazione in grado di produrre effetti significativi sulla diminuzione dello stress da caldo degli animali • Messa a punto di un metodo di valutazione dello stress da caldo mediante termocamera • Sistema di riconoscimento e localizzazione di tipo RFID • Sistema FSD per il monitoraggio automatico delle bovine all’interno della stalla • Metodi di analisi e di valutazione del territorio e del paesaggio

• Linee guida e masterplan di riferimento per gli Enti locali ai fini della redazione di piani di recupero di aree rurali sensibili, per la progettazione di parchi agricoli e greenways, per l’inserimento paesaggistico di parchi eolici e fotovoltaici in ambiti rurali • Carta del paesaggio vitivinicolo dell’Etna utile alla promozione turistica • Norme edilizie e modelli progettuali ottimizzati per le esigenze di lavoro e le caratteristiche tipiche dei prodotti Redazione di linee guida per le aziende e per i tecnici progettisti

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Tecnologie e microbiologia agro-alimentare Tematiche affrontate

Enti coinvolti

Prodotti di origine animale, vegetali freschi e trasformati, bevande, biotecnologie, cereali

Università di Bari, Bologna, Catania, Foggia, Lecce, Palermo, Pavia, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza, Potenza, Teramo; Università di Gatersleben (Germany), Università di Istanbul, Universite Joseph Fourier (France); Istituto Plant Research International (Holland); Ente di Sviluppo Agricolo; Consorzio di ricerca CoRFILAC; Consorzio “G. P. Ballatore”; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Acireale (CT); Consiglio Nazionale delle Ricerche; Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri”; Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia; Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio Emilia; Congenia srl (Milano), Ortogel (Catania), Biopolo srl (Milano); CER (Foggia); QCE (Roma); GPG (Fiorenzuola d’Arda); MAC (Bergamo);

Beneficiari RIS (Vercelli); SCV (S. Angelo Lodigiano); SCA (Bari); ENA CR (MT); Pastificio Cerere (EN); Panificio Valle del Dittaino (EN); CRAS (Sardegna); Pastificio Leonessa (NA); Ditta Pane e Salute srl (FG); ditta AS.SO.RI (FG); B&B srl (FG)

Aziende di produzione e trasformazione del settore, agricoltori, tecnici e consumatori

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Prodotti di origine animale Tematiche affrontate

Principali risultati

Tracciabilità del sistema di alimentazione nei prodotti di origine animale; miglioramento della produzione e dell’uso di fonti proteiche da vegetali non OGM per la zootecnia nazionale; valutazione dell’impatto aromatico sul latte dell’impiego di essenze contro le mosche nelle aziende zootecniche; caratterizzazione della popolazione microbica presente nel latte crudo e sulle attrezzature tradizionali nella produzione del Ragusano e del Pecorino siciliano; sviluppo delle procedure di certificazione dei formaggi DOP Ragusano e Pecorino siciliano; studio della componente aromatica dei formaggi tradizionali, della loro microstruttura e dei difetti strutturali; studio dei consumi in relazione all’origine dei formaggi, studio della relazione tra pascolo e concentrazione di acido linoleico coniugato nei formaggi, valutazione della presenza di sostanze antiossidanti nei formaggi di diversa origine animale, realizzazione del centro del caglio al servizio della imprese produttrici di Vastedda della Valle del Belice

• Individuazione di marcatori biologici dell’alimentazione al pascolo • Determinazione dell’aspetto aromatico di formaggi ottenuti in regime di lotta biologica contro le mosche e in relazione alla tipologia di pascolo • Identificazione delle specie microbiche presenti nelle tine di lavorazione del Ragusano • Identificazione di 5 Aree Cru di produzione di Pecorino Siciliana • Ottenimento del profilo aromatico dei formaggi attraverso l’impiego del Naso Elettronico Smart Nose • Realizzazione di matrici in caseina, marchi fascera marchi a fuoco • Valorizzazione dei formaggi storici siciliani • Attivazione della produzione di caglio per il consorzio di tutela del formaggio “Vastedda del Belice”

Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Implementazione di un software disponibile in versione Open Source all’URL http://svg.dmi.unict.it/Corfilac • Aumento dell’impatto salutistico dei formaggi

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Vegetali freschi e trasformati Tematiche affrontate

Principali risultati

Vegetali di IV gamma (scelta varietale di arance, lattughe, cavolo cinese , messa a punto di flow-sheet di produzione, sistemi di confezionamento, determinazione dei profili sensoriali, cinetiche enzimatiche); caratterizzazione di enzimi di origine vegetale; valutazione dell’impatto nutrizionale di succhi di arance, determinazione dell’attività antiossidante, di flavonoidi, sistema di conservazione in post-raccolta di susino siciliano, stabilizzazione di succhi rossi con metodi alternativi

• Ottenimento dei profili sensoriali di arance pigmentate; • Studio di sistemi di packaging • Caratterizzazione delle attività enzimatiche alla base del deterioramento del vegetali di IV gamma • Selezione di genotipi adatti alla conservazione, individuazione di marker molecolari • Messa a punto di sistemi di sanitizzazione dei frutti con ozono, stabilizzazione dei succhi rossi con l’impiego di CO2 ad alta pressione • Progettazione e sviluppo di una piattaforma web (www. craacm-citrusprocessing.it) relativa all’industria dei derivati agrumari, produzione di compost dai residui finali dell’industria agrumaria; determinazione dell’attività antiossidante di succhi di arance • Implementazione di metodiche di conservazione in post raccolta di atmosfere modificate per il prolungamento della shelf-life delle produzioni di susino

Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Messa a punto di impianti di trasformazione di vegetali di IV gamma • Valutazione delle qualità salutistiche di succhi di frutta in relazione al potere antiossidante e al contenuto di flavonoidi, • Aumento del calendario di commercializzazione delle produzioni di alcuni fruttiferi • Definizione di protocolli operativi basati sul sistema prodotto/ processo

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Bevande

Biotecnologie

Tematiche affrontate

Tematiche affrontate

Influenza della tecnologia di produzione sulle caratteristiche chimiche-fisiche e sensoriali di birre artigianali e del vino malvasia delle Lipari, impiego di lieviti starter selezionati per il miglioramento qualitativo dei vini speciali, influenza delle diverse miscele di caffè sul profilo sensoriale dell’espresso

Caratterizzazione di enzimi di interesse alimentare, selezione di ceppi microbici produttori di poliidrossialcanoati e di lieviti produttori di tossine killer capaci di inibire lo sviluppo di patogeni umani

Principali risultati

Principali risultati

• Definizione della shelf-life di birre artigianali • Definizione dell’impatto della tecnologia di appassimento delle uve sulle caratteristiche sensoriali del vino malvasia delle Lipari • Selezione di lieviti vinari in grado di bilanciare il profilo acidico dei vini speciali • Valutazione della shelf-life di diverse miscele di caffè

• Definizione delle cinetiche enzimatiche alla base del deterioramento degli alimenti • Caratterizzazione dei meccanismi genici di produzione di poliidrossialcanoati in ceppi batterici • Valutazione dell’efficacia di tossine killer prodotte da lieviti di origine alimentare contro patogeni umani

Innovazioni prodotte/ricadute applicative

Innovazioni prodotte/ricadute applicative

• Definizione dell’impatto dei processi di fermentazione e di conservazione sulla qualità del prodotto finito • Caratterizzazione sensoriale e gas-cromatografica di diverse miscele di caffè

• Possibilità di controllare i processi di degradazione enzimatica di alcuni alimenti • Impiego di microrganismi per lo smaltimento di oli esausti, • Biocontrollo di patogeni in matrici alimentari

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Cereali Tematiche affrontate Sviluppo della cerealicoltura meridionale mediante valorizzazione, qualificazione e diversificazione varietale del frumento duro; monitoraggio della popolazione di lieviti e batteri lattici in paste acide per l’industria panaria e dolciaria

Principali risultati • Aumento della produttività delle diverse cultivar di grano duro in ambienti stressanti • Standardizzazione dei prodotti a base di cereali per il mercato degli alimenti funzionali • Caratterizzazione dal punto di vista agronomico, economico

e nutrizionale di popolazioni siciliane di legumi • Selezione di paste acide ai fini della messa a punto di colture starter miste (lievito-batteri lattici) utilizzabili nel processo di panificazione

Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Definizione di software per la gestione della tracciabilità presso le aziende agricole di piccola dimensione • Implementazione di modelli statistico-matematici per la previsione quali-quantitativa delle produzioni meridionali • Selezione di colture starter basata sui caratteri tecnologici, fenotipici e genotipici per l’impiego nell’industria dei prodotti da forno

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Foreste e pesca Foreste Pesca


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Foreste Tematiche affrontate Studi ed indagini sulla presenza e diffusione di avversità biotiche d’interesse forestale e sulle strategie di lotta; impatto dei parassitoidi oofagi della processionaria dei pini in Sicilia; monitoraggio fitosanitario in boschi demaniali; analisi, tutela e valorizzazione dei paesaggi a terrazze in Sicilia; catalogazione e valutazione dei paesaggi tradizionali dell’arboricoltura italiana; monitoraggio e campionamento di processionaria dei pini in pinete etnee; ricolonizzazione ex coltivi; protezione dagli incendi; piani di gestione di RNO; redazione del Piano Forestale Regionale; prevenzione dei fattori di rischio da calamità naturali nel bacino del Mediterraneo; definizione e gestione rischio incendi; lotta alla siccità ed alla desertificazione; definizioni di politiche per

le quattro funzioni forestali (produttiva, protettiva, ambientale e sociale) i.

Enti coinvolti

Beneficiari

Università degli Studi di Catania, Palermo; Ente Parco dell’Etna; Ente Parco dei Nebrodi; Azienda Foreste Demaniali; ARPA-Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente, Regione Siciliana; Ministero dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca; Unione Europea; Regione Siciliana; Ufficio Speciale Incendi Boschivi, Regione Siciliana; Ministero dell’Ambiente e della Tutela e del Mare tramite Regione Siciliana, Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque – Settore Osservatorio delle Acque

Ente Parco dell’Etna, Ente Parco dei Nebrodi, enti locali, enti di protezione civile, aree protette, riserve naturali orientate, Regione Siciliana

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Principali risultati • Definizione di protocolli per il rilevamento dei parassitoidi oofagi presenti nelle ovature della Processionaria dei pini • Discriminazione delle specie di parassitoidi presenti • Protocolli di rilevamento della dinamica di popolazione della processionaria dei pini e della defogliazione attesa • Definizione di metodologie per l’inventariazione, la mappatura, l’analisi dei paesaggi tradizionali siciliani caratterizzati dalla presenza di aree terrazzate • Definizione dei Sistemi di Terrazzamento Omogenei (STO) a scala territoriale • Definizione di modelli integrati multidisciplinari per la caratterizzazione dei paesaggi a terrazze a scala territoriale e locale • Definizione delle dinamiche delle successioni e loro effetto sull’accumulo di carbonio in ex coltivi

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• Definizione di un approccio integrato ai fini della catalogazione e della valutazione dei paesaggi colturali • Redazione della proposta di Piano Forestale Regionale e di studi di supporto • Monitoraggio e studio del ciclo biologico di agenti biotici di interesse forestale • Indagini dendrocronologiche • Analisi dei cambiamenti dell’uso del suolo • Rilievi inventariali per la caratterizzazione della salute dei popolamenti forestali • Definizione di un piano di emergenza “Tipo” applicabile alle diverse realtà turistiche del Mediterraneo • Definizione di tecniche sostenibili di impianto e di gestione di impianti forestali da realizzare con l’obiettivo principale di mitigare i processi di desertificazione • Accertamento dei principali agenti di malattia nei vivai forestali regionali, con particolare riferimento ai patogeni tellurici


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Protocolli di rilevamento della biocenosi parassitaria della Processionaria dei pini • Individuazione di specie ooparassitoidi della processionaria dei pini • Acquisizione dati inediti sul ciclo biologico di parassiti di interesse forestale • Protocolli di rilevamento della dinamica di popolazione e delle biocenosi parassitarie della Processionaria dei pini, del Cinipide del castagno, dei defoglia tori delle querce e dello Scolitide dei pini • Protocolli di intervento con mezzi microbiologici, fisici e biotecnici contro fitofagi di interesse forestale • Individuazione di focolai di infestazione di processionaria • Redazione della carta delle aree terrazzate di Sicilia • Descrizione integrata multidisciplinare dei paesaggi terrazzati tradizionali di Sicilia di livello territoriale e aziendale • Linee guida per la gestione del rischio incendi in aree di interesse culturale nel bacino del Mediterraneo • Produzione di un GIS informatico descrittivo e valutativo dei paesaggi tradizionali dell’arboricoltura • Definizione di descrittori per la valutazione e la catalogazione integrata dei paesaggi • Redazione del catalogo dei paesaggi agrari e agroforestali della tradizione italiana • Definizione di un set di descrittori multidisciplinari per la valutazione e la catalogazione integrata dei paesaggi • Definizione di piani di gestione e produzione di carte

tematiche di dettaglio e linee guida di gestione forestale sostenibile • Realizzazione di un osservatorio permanente sulle cause e la ricorrenza delle calamità naturali nel bacino del Mediterraneo • Applicazione Web GIS su disastri naturali • Definizione di linee guida per la gestione dei rischi ambientali nei siti Natura 2000 in ambiente mediterraneo • Linee guida per la redazione di piani di emergenza incendi in aree turistiche del Mediterraneo • Linee guida per la realizzazione di impianti forestali con la funzione principale di protezione del suolo e mitigazione dei processi di desertificazione nell’area di studio • Metodologie di campionamento delle specie di insetti e di rilevamento del danno; correlazione tra i parametri rilevati e previsione delle pullulazioni

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Pesca Tematiche affrontate Valorizzazione e promozione del prodotto ittico; supporto alle aziende di trasformazione dei prodotti ittici per la certificazione di qualità; sistemi di certificazione ambientale e di tracciabilità nella filiera ittica e formazione degli operatori del settore pesca; promozione di tecniche di pesca selettive e identificazione di aree di pesca compatibili con l’uso sostenibile delle risorse; monitoraggio della qualità ambientale e valutazione dei livelli di contaminazione nelle diverse matrici marine e dei rischi per la biodiversità costiera; valutazione delle popolazioni ittioplanctoniche; campionamento biologico attraverso metodologie finalizzate al monitoraggio dello stato delle risorse biologiche del mare; ricerca su tecniche di acquacoltura responsabile; individuazione di sistemi di supporto alle decisioni per la

gestione sostenibile della pesca; studi sulla diversificazione delle attività e sul lavoro irregolare nella pesca.

Beneficiari Imprese del settore pesca (singole e associate); consumatori; industrie di trasformazione; enti di ricerca pubblici e privati

Enti coinvolti Università degli Studi di Catania, Palermo, Messina; Università di Malta; Consiglio Nazionale delle Ricerche; ISPRA Roma; Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia; Società Italiana di Biologia Marina; Unione Europea; Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio; Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE); Assessorato Regionale all’Industria della Regione Sicilia; Assessorato Cooperazione Commercio Artigianato e Pesca; Assessorato regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e dell’Emigrazione della Regione Sicilia; European Commission – Directorate-General for Maritime Affairs and Fisheries; IFREMER (Francia), Hellenic Center of Marine

Research (HCMR) / Institute of Oceanography, ANEM S.A (Grecia), Institute of Marine Sciences (IMS) / Middle East Technical University (Turchia), High Institute for Marine Research (HIMR) / Tishreen University (Siria), Dep. of Fisheries and Marine Research (DFMR) / Min. of Agriculture, Natural Resources and Environment (Cipro), National Center of Marine Sciences – NCMS (Libano), Institut National des Sciences et Technologies de la Mer (Tunisia), ICRAM (Italia), Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, Alfa Cold SRL, Consorzio di Ripopolamento ittico del Golfo di Patti, Regione Sicilia, Regione Calabria, Provincia di Ragusa, Provincia di Palermo, Comune di Mazara del Vallo, Comune di Patti, Comune di Acicastello, Dipartimento Regionale della Pesca della Regione Sicilia, Associazione Archiset Group - Vocational Training, Biotecno soc.coop, STAT Consulting srl, EUROCONSULNT C&G Communications 97


Principali risultati • Valorizzazione del prodotto ittico e sua maggiore penetrazione sui mercati • Sostegno alle capacità imprenditoriali e ottimizzazione dei sistemi gestionali e produttivi • Certificazione qualità-ambiente della filiera • Progettazione e realizzazione di un portale Web che consente l’archiviazione dei progetti realizzati in corso d’opera e la loro successiva analisi • Individuazione del bisogno presso l’impresa al quale segue l’elaborazione di strategie di intervento e formazione di operatori locali • Rafforzamento della competitività del Filiera ittica Food e No Food • Apertura dello “Sportello Informa Impresa” • Creazione di una rete di info-point in diversi Paesi

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• Mappatura ed identificazioni, attraverso tecniche GIS (Geographic Information System, degli areali di distribuzione di stock adulti e di concentrazioni di forme giovanili (nursery area) nel Tirreno meridionale • Stesura delle Linee Guida per la certificazione di qualità del prodotto ittico fresco, proveniente dall’attività di pesca artigianale locale, operata con metodi rispettosi dell’ambiente • Individuazione di nicchie di mercato corrispondenti alle diverse referenze individuate e le modalità di presentazione del prodotto in funzione del mercato obiettivo • Iniziative territoriali attraverso il coordinamento di attività condotte direttamente da organizzazioni presenti (ad es. cooperative di pesca) • Piano di gestione della pesca nel Golfo di Patti • Protocollo tecnico per il miglioramento della shelf life delle tre specie di gambero, gambero bianco (Parapaeneus longirostris), gambero rosso (Aristeomorpha foliacea) e gambero viola (Aristaeus antennatus) • Sistema congiunto di monitoraggio ambientale rispondente alle esigenze comuni dei paesi coinvolti nei termini di prevenzione dei rischi, tutela e valorizzazione delle aree oggetto di studio


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Azioni di supporto alla filiera della pesca per valorizzare il prodotto ittico • Rafforzamento del tessuto imprenditoriale del Distretto Pesca mediante azioni innovative mirate al miglioramento della qualità del prodotto, dei processi e della competitività delle imprese • Rafforzamento della competitività dei sistemi locali della pesca in un’ottica di sviluppo sostenibile • Formazione, aggiornamento e riconversione degli operatori • Miglioramento delle strutture di servizio e di assistenza • Formazione degli operatori per la certificazione • Seminari informativi per trasferire strumenti operativi e aggiornamenti ad operatori del territorio in materia di Qualità e Certificazione • Diversificazione delle attività di pesca • Strumenti di supporto alle decisioni per i policy maker • Sviluppo di un sistema di monitoraggio degli ambienti marini costieri e valutazione dei livelli di contaminazione chimica e di inquinamento biologico e della biodiversità, con particolare riferimento alle specie ittiche; • Identificazione dei principali strumenti per una gestione ecosostenibile degli stock ittici, qualità igienico sanitarie del pescato, influenza dei contaminanti ambientali sugli stock • Studio della struttura della comunità ittio-planctonica relativamente alla qualità e alla quantità delle specie ittiche presenti ai diversi stadi e raccolta parametri biologici da dati su campionamento biologico di catture dei piccoli pelagici

• Comparazione della Valutazione acustica della stima della biomassa e della valutazione per mezzo di metodi biologici (DEPM) dello stock di alici e di altre piccole specie ittiche pelagiche • Stima dei dati della cattura e dello sforzo di pesca esercitati dalla flotte pescherecce • Analisi, archiviazione e gestione dei dati, per la predisposizione di un modello di pianificazione per una corretta gestione delle risorse della pesca ai piccoli pelagici in Sicilia • Studio di tracciabilità e della qualità delle carni del Thunnus thynnus nell’area della Riserva Marina Protetta delle Isole Egadi • Realizzazione di campagne oceanografiche multidisciplinari nello Stretto di Sicilia e nel Tirreno meridionale per valutazione delle risorse biologiche ed il monitoraggio ambientale

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Altri settori Gestione economica e politiche di mercato e del territorio Altre tematiche


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Gestione economica e politiche di mercato e del territorio Tematiche affrontate

Settori considerati

Enti coinvolti

Beneficiari

Sviluppo locale e sistemi di governance; riforma della PAC e possibili impatti; analisi della produzione e del mercato dell’agricoltura biologica; agro-bioenergia, economia e politica dell’ambiente, sistema agroalimentare, politica agroalimentare ed agro ambientale, analisi di filiera, marketing e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, analisi tecniche, multifunzionalità e diversificazione del reddito agricolo

Cerealicolo, Foraggero, Agrumicolo, Florovivaistico, Ortofrutticolo, Olivicolo, Vitivinicolo, Piante officinali, Zootecnico, Lattiero-caseario, Frutta secca

Università degli Studi di Catania, Palermo; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Assessorato Territorio Ambiente, Regione Siciliana; Assessorato dell’Economia, Regione Siciliana; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura; Consorzio di ricerca Bioevoluzione Sicilia (BES); Istituto Nazionale Economica Agraria (INEA); Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia

Policy makers, amministratori e burocrati attivi sul territorio regionale, imprenditori agricoli singoli ed associati, attivi a monte, piano ed a valle dei comparti produttivi / filiere interessate, imprenditori ed operatori della trasformazione e commercializzazione, tecnici pubblici e privati, associazioni di categoria, centri di ricerca pubblico e privati, centri di formazione ed aggiornamento professionale

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Principali risultati

Innovazioni prodotte/ricadute applicative

• Individuazione, analisi e valutazione dei distretti produttivi agroalimentari siciliani • Determinazione degli impatti delle politiche agricole e modifiche strutturali alla duro-granicoltura • Valutazione delle potenzialità (forza e debolezza) dei comparti ortofrutticolo, florovivaistico, agrumicolo, zootecnico, piante officinali, vitivinicoltura eroica o in forte pendenza, ecc. • Definizione di un quadro conoscitivo sull’agricoltura biologica regionale, in chiave settoriale e di filiera • Analisi dei moderni sistemi distributivi • Valutazione dei sistemi di gestione tecnica, contabile ed economica nella zootecnia regionale • Ampliamento delle conoscenze sulla conservazione, gestione e/o riqualificazione del territorio e sulla valutazione degli strumenti di intervento sul paesaggio • Individuazione di strategie di valorizzazione dei prodotti agroalimentari regionali • Analisi e valutazione delle principali filiere produttive regionali; • Determinazione degli impatti delle politiche agricole sui comparti produttivi • Esplorazione sulle possibili strategie di valorizzazione dei prodotti agroalimentari regionali

• Formulazione di indicazioni programmatiche prioritarie per l’intervento pubblico sul territorio e sulla struttura produttiva agroalimentare regionale • Individuazione di nuove filiere produttive e relative problematiche organizzative e gestionali • Definizione di azioni innovative per l’incremento della competitività delle imprese nei comparti produttivi/filiere interessate • Giudizi economici sulle innovazioni tecniche e tecnologiche introdotte in alcuni comparti tradizionali, ai fini dell’ottimizzazione dei relativi processi produttivi • Caratterizzazione del posizionamento competitivo delle produzioni frutticole regionali e definizione di modelli strategici d’intervento per la valorizzazione della qualità attestata da specifiche indicazioni di protezione • Aggregazione con altri gruppi regionali ed extraregionali per lo svolgimento in comune di specifiche linee di ricerca

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Altre tematiche Tematiche affrontate

Enti coinvolti

Salvaguardia della biodiversità animale; caratterizzazione suoli; tartuficoltura e funghicoltura; apicoltura e miele; risorse ambientali e selvicoltura; caratterizzazione del paesaggio agrario; sintesi e caratterizzazione di nuovi materiali; alimentazione umana

Università degli Studi di Catania, Firenze, Messina, Napoli “Federico II”, Roma “La Sapienza”, Padova, Palermo, Università del Molise, Università della Tuscia; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Assessorato delle risorse agricole e alimentari, Regione Siciliana; Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura; Consiglio Nazionale delle Ricerche; Consorzio di ricerca CoRFILAC; Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia; Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia; Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte; Associazione regionale Allevatori, Reggio Calabria; Novamont; Agricultural Industrial Development, Catania; Buontempo srl

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Principali risultati Funghicoltura e tartuficoltura • Individuazione di nuove tartufaie naturali • Caratterizzazione ecologica , pedologica e produttiva degli impianti di funghi e tartufi • Identificazione di ecotipi di tartufo locale e produzione di piante micorrizate • Impianti colturali di funghi e tartufi • Messa a punto di tecniche di trasformazione Paesaggio agrario • Caratterizzazione territoriale dell’uso attuale delle aree terrazzate e del loro stato di conservazione • Definizione di una metodologia integrata per la catalogazione e valutazione dei paesaggi agrari e agroforestali dell’arboricoltura Risorse ambientali e selvicoltura • Identificazione e caratterizzazione etnobotanica e storica delle produzioni locali • Valutazione del germoplasma siciliano di specie graminacee macrotermi per la realizzazione di tappeti erbosi • Individuazione delle specie da biomassa ligno-cellulosica più produttive per la Sicilia e definizione di modelli di coltivazione • Valutazione delle filiera biomassa-energia con l’impiego di 108

nuove piantagioni • Sviluppo di polimeri biodegradabili per l’agricoltura e l’agroindustria Salvaguardia della biodiversità animale • Censimento insetti antofili delle principali colture agrarie • Dati sull’attività di Apis mellifera e sui morfotipi pollinici dell’area • Caratterizzazione dei mieli attraverso analisi melissopalinologica e analisi qualitative, chimico-fisiche e organolettiche • Valutazione dell’efficacia di diversi formulati a base di timolo contro l’acaro Varroa destructor • Miglioramento della qualità dei mieli siciliani • Recupero della popolazione di lepre italica • Selezione ed allevamento della Quaglia comune in purezza • Valutazione morfologica e caratterizzazione genetica di specie equine tra le quali il cavallo Sanfratellano • Caratterizzazione demografica e fenotipica dell’asino grigio siciliano e dell’asino calabrese Varie • Sintesi di nuovi materiali • Creazione di sistemi di scambio informazioni e di e-commerce


Innovazioni prodotte/ricadute applicative • Caratterizzazione pedologica di siti di interesse • Definizione di protocolli di gestione di aziende faunistiche ed agro venatorie • Effetti della gestione agronomica sulla fertilità del suolo • Riduzione dell’emissione di CO2 dal suolo • Effetto delle cover crops sulla fertilità • Caratterizzazione della sostanza organica naturale • Modellizzazione dei processi di salificazione, salinizzazione e desertificazione

• predisposizione di modelli di impianto e di coltivazione di tartufaie e funghi in Sicilia • Elaborazione di linee guida per il recupero e conservazione in seno ai principali tipi di paesaggio agro-forestali e culturali tradizionali • Strumenti metodologici multidisciplinari per la catalogazione dei paesaggi dell’arboricoltura • Miglioramento della fruizione degli ambienti naturali all’interno di aree protette • Messa a punto di protocolli alternativi alla lotta chimica per il controllo della varroasi nelle api • Predisposizione di un disciplinare per la costituzione dell’ IGP “Miele di Sicilia” • Sintesi di complessi organo metallici con nuove proprietà conduttrici e di superfluorescenza • Contenitori e film biodegradabili • Parametri chimici e biochimici per la valutazione della fertilità del suolo • Protocolli per la riduzione delle emissioni di CO2 dal suolo • Modello per l’interpretazione dei dati NMR in fase solida della sostanza organica naturale dei suoli • Modelli di adattabilità della vite su suoli a diverso contenuto salino • Tutela della biodiversità di specie animali • Software per la valutazione morfologica computerizzata di specie animali

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